IT202100009686A1 - Kit per la realizzazione di pareti prefabbricate - Google Patents

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IT202100009686A1
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wall panel
rod
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along
extremity
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IT102021000009686A
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Alex Riolfo
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Besd Tech S R L
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Description

?Kit per la realizzazione di pareti prefabbricate?
DESCRIZIONE
Campo Tecnico
La presente invenzione ? relativa a un kit per la realizzazione di pareti, in particolare di edifici prefabbricati a secco, cio? senza la necessit? di leganti come malte cementizie, resine e simili.
Tale kit per la realizzazione di pareti trova impiego nel settore dell?edilizia, in particolare in quello della produzione di componenti per edifici prefabbricati e precostruiti.
Stato della Tecnica
Da tempo ? nota la prefabbricazione edile, cio? il processo costruttivo di edifici per mezzo di elementi realizzati, a pi? d?opera o in industria, e poi montati con procedurale fortemente codificate.
Questa modalit? di realizzazione di edifici consente di velocizzare il processo di costruzione di organismi edilizi, anticipando parte delle operazioni che tradizionalmente vengono compiute in cantiere.
? dunque evidente che la prefabbricazione edile consente di ottenere maggiori velocit? di costruzione e minori incertezze nei tempi di realizzazione rispetto alle tradizionali tecniche di edificazione in opera.
Tipicamente, la prefabbricazione edile avviene mediante la prefabbricazione di singoli componenti edilizi, come per esempio travi, pilastri, capriate, pannelli di chiusura e simili, che poi vengono assemblati in opera per mezzo di leganti per formare l?ossatura portante e chiudente dell?edificio.
Nello stato della tecnica, le pareti degli edifici prefabbricati sono realizzate mediante una serie di pannelli accostati e fissati l?uno all?atro.
Tali pannelli, tipicamente di forma rettangolare, sono del tipo a sandwich multistrato, cio? comprendono una pluralit? di strati, di materiali diversi, atti a cooperare per garantire la resistenza meccanica, l?isolamento acustico e termico desiderati.
In dettaglio, tali pannelli prefabbricati presentano un bordo perimetrale atto ad attestarsi in battuta contro il bordo perimetrale di altri pannelli, ad essi attigui, per definire una parete di un edificio.
Svantaggiosamente, gli edifici prefabbricati possiedono prestazioni meccaniche inferiori a quelli realizzati con le tradizionali tecniche costruttive, infatti tipicamente tali edifici prefabbricati non presentano elevate estensioni verticali.
Inoltre, svantaggiosamente l?impiego di leganti per far aderire le varie componenti dell?ossatura portante e chiudente dell?edificio richiedono lunghi tempi di asciugatura, incrementando cos? i tempi di costruzione.
Scopo dell?invenzione
In questo contesto, il compito del tecnico alla base della presente invenzione ? proporre un kit per la realizzazione di pareti prefabbricate che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
In particolare, ? scopo della presente invenzione mettere a disposizione un kit per la realizzazione di pareti prefabbricate in grado di aumentare l?indeformabilit? e le prestazioni meccaniche di edifici, consentendo cos? la realizzazione di edifici prefabbricati a pi? piani.
Inoltre, ? scopo della presente intenzione mettere a disposizione un kit per la realizzazione di pareti prefabbricate che sia in grado di velocizzare i tempi di realizzazione delle pareti prefabbricate.
RIASSUNTO DELL?INVENZIONE
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un kit per la realizzazione di pareti che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citata.
In particolare, il kit oggetto della presente invenzione comprende un pannello di parete presentante un bordo superiore e un bordo inferiore, e un elemento tubolare estendentesi all?interno del pannello congiungendo il bordo inferiore a quello superiore.
Tale elemento tubolare definisce un canale, atto ad accogliere un elemento di rinforzo.
Tale elemento di rinforzo si estende lungo una direzione longitudinale tra un?estremit? superiore e un?estremit? inferiore configurate per essere ancorate a travi portanti e/o a un elemento strutturale di solaio.
Inoltre, il kit oggetto della presente invenzione comprende un organo di tensionamento configurato per variare la distanza tra l?estremit? inferiore e superiore dell?elemento di rinforzo.
Vantaggiosamente, l?organo di tensionamento avvicinando le estremit? dell?elemento di rinforzo ? configurato per far collaborare le diverse componenti degli edifici, cos? da aumentarne l?indeformabilit? le prestazioni meccaniche. In dettaglio, l?organo di tensionamento avvicinando le estremit? dell?elemento di rinforzo stringe uno o pi? pannelli di parete vincolandoli a elementi portanti.
Inoltre, il kit per la realizzazione di pareti prefabbricate oggetto della presente invenzione non necessita l?impiego di leganti, quali malte cementizie e simili; pertanto, tale kit consente di ridurre i tempi di costruzione eliminando i lunghi tempi di attesa di asciugatura dei leganti.
ELENCO DELLE FIGURE
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di kit per la realizzazione di pareti, come illustrato negli uniti disegni in cui:
- la Figura 1 mostra una vista dall?alto di un elemento strutturale di solaio; - la Figura 2 mostra una vista in sezione dell?elemento strutturale di solaio di Figura 1 effettuata lungo la linea A-A;
- la Figura 3 mostra un dettaglio della vista in sezione dell?elemento strutturale di solaio di figura 2;
- la Figura 4 mostra una vista in sezione di un solaio comprendente l?elemento strutturale di solaio di Figura 1;
- la Figura 5 mostra una vista dall?alto di una componente dell?elemento strutturale di solaio di Figura 1;
- la Figura 6 mostra una vista frontale di una struttura portante per un pannello di parete prefabbricato;
- La Figura 7 mostra una vista in sezione della struttura portante di Figura 6 effettuata lungo la linea B-B;
- La Figura 8 mostra una vista dall?alto della struttura portante di Figura 6; - La Figura 9 mostra una vista dal lato di una parete prefabbricata realizzata per mezzo di una coppia di pannelli prefabbricati comprendenti la struttura portante di Figura 6;
- La Figura 10a mostra una vista laterale in sezione di un kit per la realizzazione di pareti comprendente la parete prefabbricata di Figura 9 e un elemento di rinforzo;
- La Figura 10b mostra un dettaglio di Figura 10a;
- La Figura 10c mostra un dettaglio di Figura 10a;
- La Figura 11 mostra una vista frontale dell?elemento di rinforzo di figura 10a; - La Figura 12a mostra una vista in sezione di un edificio prefabbricato comprendente il kit per la realizzazione di pareti di Figura 10a e l?elemento strutturale di solaio di Figura 1;
- La Figura 12b mostra un dettaglio della figura 12a;
- La Figura 13 mostra una vista frontale in sezione di un edificio prefabbricato a due piani;
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
Con riferimento alle figure allegate, la presente invenzione ha per oggetto un kit per la realizzazione di pareti di edifici prefabbricati 1.
Nel contesto della presente invenzione per edifici prefabbricati si intendono tutte quelle costruzioni edili realizzate mediante l?assemblaggio, preferibilmente ma non necessariamente a secco, di una pluralit? di componenti.
? bene specificare che nel contesto della presente invenzione il termine ?a secco? si intende senza l?impiego di leganti come malte cementizie, resine e simili.
Tali edifici prefabbricati 1 comprendono una pluralit? di travi portanti 3000 interconnesse per realizzare l?ossatura portante. Come mostrato in figura 13, almeno parte di tali travi portanti 3000 sono disposte parallelamente a un piano di appoggio 1a dell?edificio prefabbricato 1.
L?edificio prefabbricato 1 comprende almeno un elemento strutturale di solaio 100 configurato per essere disposto su almeno una coppia di travi portanti 3000, orientate parallelamente al piano di appoggio 1a, per definire almeno parte del solaio di un edificio prefabbricato 1.
In particolare, l?elemento strutturale di solaio 100 ? configurato per essere interposto tra almeno due travi portanti 3000 in modo da risultare almeno parzialmente incassato tra quest?ultime, come mostrato in figura 13.
Con riferimento alle figure 1 - 4, l?elemento strutturale di solaio 100 comprende una cornice 110 configurata per attestarsi in battuta sulle travi portanti 3000 per sostenere l?elemento strutturale di solaio 100.
Preferibilmente, ma non necessariamente, tale cornice 110 ? realizzata in materiale metallico, pi? preferibilmente in acciaio, o in alluminio.
Inoltre, l?elemento strutturale di solaio 100 presenta una sede 120 estendentesi tra un piano superiore S e un piano inferiore I paralleli tra loro. La sede 120 ? configurata per accogliere uno o pi? strati 130 di un solaio.
Come mostrato in figura 1, la cornice 110 ? disposta perimetralmente rispetto alla sede 120, cio? la cornice 110 contorna la sede 120 limitandola lateralmente.
Preferibilmente, la cornice 110 comprende una pluralit? di lati L interconnessi e delimitanti perimetralmente la sede 120. Ancora pi? preferibilmente, la cornice 110 comprende quattro lati L, opzionalmente paralleli a due a due, cio? presenta una forma quadrangolare. Conseguentemente, la sede 120 delimitata lateralmente dalla cornice definisce un volume a forma di parallelepipedo consuetamente quadrangolare ma potenzialmente con pluralit? di lati e di angoli all?interno del quale sono disponibili gli uno o pi? strati 130 costituenti il solaio.
Con particolare riferimento alla figura 3, si noti che la cornice 110 comprende una prima flangia 111 aggettante nella sede 120 e giacente nel piano inferiore I. In altre parole, la prima flangia 111 si estende all?interno della sede 120 in corrispondenza del piano inferiore I realizzando una mensola a sbalzo atta a ricevere in appoggio uno o pi? strati 130 del solaio, come mostrato in figura 4. La prima flangia 111 ? configurata quindi per sostenere gli uno o pi? strati di solaio 130 che vengono inseriti nella sede 120.
La cornice 110 comprende inoltre una seconda flangia 112 aggettante all?esterno della sede 120, cio? nel verso opposto rispetto alla prima flangia 111. La seconda flangia 112 ? configurata per andare in appoggio su almeno una trave portante 3000 per sostenere l?elemento strutturale di solaio 100.
? pertanto evidente che l?elemento strutturale di solaio 100, per mezzo della prima e della seconda flangia 111, 112, consente di contenere e supportare l'uno o pi? strati del solaio.
Con riferimento alla figura 3, preferibilmente, la seconda flangia 112 giace nel piano superiore S, cos? che quando essa si attesta in battuta sulla trave di supporto 3000 l?elemento strutturale di solaio 100 risulti completamente incassato. Questo consente di ridurre lo spessore del solaio dell?edificio prefabbricato, in modo tale da disporre gli uno pi? strati del solaio tra le travi portanti 3000.
Sempre con riferimento alla figura 3, preferibilmente, la cornice presenta una sezione a forma di S; cio? presenta porzione principale 110a estendentesi tra il piano inferiore I e superiore S collegando la prima e la seconda flangia 111, 112 che aggettano dalla porzione principale 110a in versi opposti.
Con riferimento alla in figura 1, preferibilmente, la prima flangia 111 comprende una pluralit? di porzioni di prima flangia 111a, ciascuna delle quali ? associata a un rispettivo lato L della cornice 110. In altre parole, la pluralit? di porzioni di prima flangia 111a contornano perimetralmente la sede 120. Le porzioni di prima flangia 111a sono configurate per entrare in contatto contemporaneamente con l?uno o pi? strati 130 del solaio per supportarli stabilmente e disporli all?interno della sede 120.
Inoltre, preferibilmente, la seconda flangia 112 comprende una pluralit? di porzioni di seconda flangia 112a, ciascuna delle quali ? associata a un rispettivo lato L della cornice 110. In altre parole, la pluralit? di porzioni della seconda flangia 112a contornano perimetralmente la sede 120. Le porzioni di seconda flangia 112a sono configurate per attestarsi in battura su rispettive travi portanti 3000 per supportare stabilmente l?elemento strutturale di solaio 100 e fissarlo saldamente all?ossatura portante dell?edificio prefabbricato 1.
Preferibilmente, l?elemento strutturale di solaio 100 comprende primi mezzi di irrigidimento 140 atti ad aumentarne le prestazioni meccaniche, in particolare la rigidezza e l?indeformabilit?. In dettaglio, come mostrato in figura 1, i primi mezzi di irrigidimento 140 sono configurati per collegare due lati L attigui della cornice 110, cio? due lati L adiacenti presentanti un estremo in comune.
Con maggior dettaglio, i primi mezzi di irrigidimento 140 comprendono una pluralit? di piastre 141 collegate alla cornice 110. In particolare, ciascuna piastra ? disposta nel piano inferiore I ed ? collegata a due rispettivi lati L attigui della cornice 110. Ancora pi? in dettaglio, ciascuna piastra ? di forma triangolare e presenta una coppia di cateti rispettivamente solidalmente connessi a porzioni della prima flangia 111a associate a lati attigui della cornice 110.
Preferibilmente, inoltre, l?elemento strutturale di solaio 100 comprende secondi mezzi di irrigidimento 150 atti ad aumentarne ulteriormente le prestazioni meccaniche. In particolare, i secondi mezzi di irrigidimento 150 sono configurati per aumentare la portata dell?elemento strutturale di solaio 100, cio? il carico massimo che ? in grado di sorreggere. In dettaglio, come mostrato in figura 1 e 2, i secondi mezzi di irrigidimento 150 sono configurati per collegare due lati L della cornice 110 disposti da parti opposte della sede 120. Preferibilmente, i lati L collegati dai secondi mezzi di irrigidimento 150 sono paralleli.
Giova rilevare che i secondi mezzi di irrigidimento 150 comprendono una pluralit? di barre 151 disposte nella sede 120 ed estendentesi tra due lati L opposti della cornice 110. Con maggiore dettaglio, ciascuna barra 151 presenta una coppia di estremit? 151a collegate a rispettivi lati L opposti della cornice. Preferibilmente, le estremit? 151a di ciascuna asta sono solidalmente connesse a rispettive porzioni della prima flangia 111a associate a lati L opposti della cornice 110a.
Preferibilmente, in accordo a quanto mostrato in figura 1, le barre 151 sono disposte parallelamente l?una rispetto all?altra ed equidistanti. Ancora pi? preferibilmente le barre 151 sono disposte parallelamente a un lato L della cornice 110. Giova rilevare che maggiore ? la portata dell?elemento strutturale di solaio 100 desiderata, maggiore sar? il numero di barre 151 necessarie, e conseguentemente minore sar? il distanziamento spaziale tra una barra 151 e l?altra.
Preferibilmente, l?elemento strutturale di solaio 100 comprende un elemento di ancoraggio 160 collegato alla seconda flangia 112 ed aggettante dal piano superiore S dalla parte opposta rispetto al piano inferiore I. Tale elemento di ancoraggio 160 ? configurato per essere accoppiato a un pannello di parete 2000 prefabbricato. Maggiori dettagli sul pannello di parete 2000 e sul collegamento con l?elemento strutturale di solaio 100 verranno forniti in una parte successiva della descrizione.
Con riferimento alle figure 1-3, l?elemento di ancoraggio 160 si estende prevalentemente lungo un rispettivo lato L della cornice 110 ed ? fissato alla rispettiva porzione della seconda flangia 112a. Preferibilmente, l?elemento di ancoraggio 160 ? solidalmente connesso alla rispettiva porzione della seconda flangia 112a.
Preferibilmente, in accordo a quanto mostrato in figura 3, l?elemento di ancoraggio 160 comprende un profilato scatolare 161 internamente cavo presentante una parete di fondo 162 fissata alla seconda flangia 112 della cornice 110, una coppia di pareti laterali 163 aggettati dal piano superiore S dalla parte opposta rispetto al piano inferiore I, e una parete superiore 164.
Con riferimento alla figura 5, preferibilmente, tale elemento di ancoraggio 160 presenta un?apertura 165 configurata per consentire l?aggancio di un elemento di rinforzo 300 atto a fissare un pannello di parete 2000 all?elemento strutturale di solaio 100. Maggiori dettagli sull?elemento di rinforzo 300 e sul pannello di parete 2000 verranno forniti in una parte successiva della descrizione.
Sempre con riferimento alla figura 5, preferibilmente, l?apertura 165 si estende lungo una direzione di sviluppo prevalente P-P e presenta: un tratto di inserimento 165a, configurato per consentire l?introduzione dell?elemento di rinforzo 300 nell?apertura 165; e un tratto di bloccaggio 165b, configurato per bloccare la movimentazione dell?elemento di rinforzo 300 lungo una direzione ortogonale alla superficie superiore S oltre che lungo quella trasversale alla direzione P-P.
Il tratto di inserimento 165a presenta un?estensione perpendicolare alla direzione di sviluppo prevalente P-P dell?apertura 165 maggiore del tratto di bloccaggio 165b. Pertanto il tratto di inserimento 165a presenta una sezione trasversale maggiore di quella del tratto di bloccaggio 165b, per consentire l?inserimento all?interno dell?apertura 165 dell?elemento di rinforzo 300.
Ancora pi? preferibilmente, il tratto di inserimento 165a e il tratto di bloccaggio 165b sono disposti in serie lungo la direzione di sviluppo prevalente P-P e collegati tra loro. In questo modo, quando l?elemento rinforzo 300 ? inserito nel tratto di inserimento 165a dell?apertura 165 e successivamente traslato lungo la direzione di sviluppo prevalente P-P all?interno del tratto di bloccaggio, esso risulta vincolato lungo una direzione ortogonale alla superficie S, vista la minore sezione trasversale del tratto di bloccaggio 165b.
L?edificio prefabbricato 1, mostrato in sezione nelle figure 12 e 13, comprende inoltre almeno un pannello di parete 2000 configurato per essere collegato all?elemento strutturale di solaio 100 e a altri pannelli di parete 2000, per realizzare l?ossatura chiudente dell?edificio prefabbricato 1.
Tale pannello di parete 2000 mostrato in figura 6 si estende lungo una direzione verticale V-V tra un bordo superiore 2002 e un bordo inferiore 2001; e lungo una direzione orizzontale O-O, perpendicolare alla direzione verticale V-V, tra una coppia di bordi laterali 2003.
Il pannello di parete 2000 presenta inoltre una coppia di superfici 204, mostrate in figura 9, disposte da parti opposte del pannello 2000 e congiungenti il bordo inferiore e superiore 2001, 2002 lungo la direzione verticale V-V, e la coppia di bordi laterali 2003 lungo la direzione orizzontale O-O.
Preferibilmente, il bordo inferiore e superiore 2001, 2002 si estendono parallelamente alla direzione orizzontale O-O e la coppia di bordi laterali 2003 si estendono parallelamente alla direzione verticale V-V. In altre parole, preferibilmente il pannello di parete 2000 ? prevalentemente rettangolare ma pu? assumere forma diversa qualora i bordi 201, 202 e 203 non si estendano parallelamente alla direzione orizzontale O-O e verticale V-V. Dunque, il pannello di parete 2000 pu? assumere diverse forme geometriche con 3 o pi? lati.
Tale pannello di parete 2000 comprende una pluralit? di strati 2100 presentanti propriet? isolanti termiche e/o acustiche disposti tra la coppia di superfici 204.
Giova rilevare che il tecnico del settore ? in grado di selezionare il numero e il materiale della pluralit? di strati 2100 del pannello a seconda delle caratteristiche tecniche di progetto dell?edificio prefabbricato 1. Esempi di materiali impiegati per realizzare la pluralit? di strati possono essere legno lamellare, legno massello, fibrocemento, lamiera metallica, pannelli industriali polimerici, cartongesso, legno-cemento, lastre accoppiate diverse, pannelli in fibra polimerica o naturale o di vetro. L?intercapedine pu? essere riempita con materiali sfusi, compatti o gettati siano essi naturali o di sintesi come ad esempio fibre minerali, vegetali o di vetro, pietre vulcaniche, polimeri, conglomerati o combinazioni di questi.
Il pannello di parete 2000 comprende inoltre una struttura portante 200 disposta tra la coppia di superfici 204 delimitanti il pannello. In altre parole, la struttura portante 200 ? integrata all?interno della pluralit? di strati 2100 risultando cos? almeno parzialmente coperta da quest?ultimi.
Tale struttura portante 200 oltre all?intrinseca funzione di irrigidimento del pannello di parete 2000, ? configurata per agevolare e velocizzare le operazioni di costruzione dell?edificio prefabbricato. Infatti, la struttura portante 200 ? configurata per collegare il pannello di parete 2000, all?interno del quale ? integrata, agli altri elementi strutturali dell?edificio prefabbricato 1, quali elementi strutturali di solaio 100 e altri pannelli di parete 2000, senza la necessit? di impiegare collanti.
Verr? in seguito descritta in dettaglio la struttura portante 200 per pannelli di parete 2000 prefabbricati. Tale struttura portante 200 ? mostrata singolarmente nelle figure 6-8, e integrata all?interno del pannello di parete nelle figure 9-10 e 12-13.
La struttura portante 200 si estende lungo la direzione verticale V-V tra il bordo superiore 202 e il bordo inferiore 201; e lungo la direzione orizzontale O-O tra la coppia di bordi laterali 203. Il bordo inferiore 201, il bordo superiore 202, e i bordi laterali 203 coincidono con i rispettivi bordi del pannello di parete 2001, 2002 e 2003 quando la struttura portante 200 ? integrata nel pannello di parete 2000.
Come mostrato nelle figure 6-7, la struttura portante 200 comprende un profilato inferiore 210 definente il bordo inferiore 201. In dettaglio, il profilato inferiore 210 si estende lungo l?intero bordo inferiore 201 tra la coppia di bordi laterali 203.
Il profilato inferiore 210 ? configurato per collegare inferiormente la struttura portante 200, e quindi il pannello di parete 2000, a un altro pannello di parete 2000 o a un elemento strutturale di solaio 100, come mostrato in figura 12a.
La struttura portante 200 comprende inoltre un profilato superiore 220 definente il bordo superiore 202. In dettaglio, il profilato superiore 220 si estende lungo l?intero bordo superiore 202 tra la coppia di bordi laterali 203.
Il profilato superiore 220 ? configurato per collegare superiormente la struttura portante 200, e quindi il pannello di parete 2000, alla struttura portante 200 di un altro pannello di parete 2000 o a una trave portante 3000.
Come mostrato in figura 7, preferibilmente, il profilato inferiore e superiore 210, 220 definiscono una rispettiva cavit? 210a, 220a configurata per collegare la struttura portante 200 a un elemento strutturale di solaio 100 o a un?altra struttura portante 200. Ancora pi? preferibilmente, il profilato inferiore e superiore 210, 220 presentano una sezione a U.
Con riferimento alla figura 12a, il profilato inferiore 210 presenta una forma complementare all?elemento di ancoraggio 160 dell?elemento strutturale di solaio 100 sopra descritto. In questo modo ? possibile inserire l?elemento di ancoraggio 160 all?interno della cavit? 210a definita dal profilato inferiore 210 per collegare la struttura portante 200, e quindi il pannello di parete 2000, all?elemento strutturale di solaio 100.
Preferibilmente, la struttura portante 200 comprende un inserto 211 disposto nella cavit? 210a definita dal profilato inferiore 210 e configurato a smorzare vibrazioni. In dettaglio, tale inserto 211 ? realizzato in un materiale polimerico, come per esempio in gomma lattica solonica. Con ancora maggior dettaglio, quando il profilato inferiore 210 ? inserito nell?elemento di ancoraggio 160 dell?elemento strutturale di solaio 100, l?inserto 211 ? interposto tra il profilato inferiore 210 e l?elemento di ancoraggio 160 per smorzare le vibrazioni tra il bordo inferiore 201 definito dal profilato inferiore 210 e l?elemento strutturale di solaio 100. Preferibilmente, l?inserto 211 presenta una sezione a U inseribile all?interno della sezione a U del profilato inferiore 210 come mostrato in figura 7.
Con riferimento alla figura 6, la struttura portante 200 comprende una coppia di corpi tubolari 230 associati ciascuno a un rispettivo bordo laterale 203 e congiungenti il profilato inferiore 210 al profilato superiore 220.
In dettaglio, ciascun corpo tubolare 230 ? fissato al profilato inferiore e superiore 210, 220 in corrispondenza di una pluralit? di punti di fissaggio F. Preferibilmente, ciascun corpo tubolare 230 ? saldato al profilato inferiore e superiore 210, 220 in corrispondenza della pluralit? di punti di fissaggio F.
Come mostrato in figura 6 i corpi tubolari, si estendono parallelamente alla direzione verticale V-V e sono disposti perpendicolarmente alla direzione orizzontale O-O in modo che ciascuno di essi si trovi parallelo ad un rispettivo bordo laterale 203.
Ciascun corpo tubolare comprende un canale interno 231 estendentesi lungo la direzione verticale V-V tra il profilato inferiore e superiore 210, 220, come mostrato in figura 8. In dettaglio, ciascun canale 231 ? configurato per accogliere al suo interno un elemento di rinforzo 300 atto a collegare la struttura portante 200, e quindi il pannello di parete 2000, a un elemento strutturale di solaio 100 e/o a una trave portante 3000 di un edificio prefabbricato 1. Maggiori dettagli sull?elemento di rinforzo 300 verranno forniti in una parte successiva della descrizione.
Preferibilmente, come mostrato in figura 6, la struttura portante 200 comprende elementi di irrigidimento parete 240 atti ad aumentare le prestazioni meccaniche del pannello di parete 2000 all?intero del quale ? integrata la struttura portante 200. In particolare, gli elementi di irrigidimento 240 sono configurati per aumentare la resistenza meccanica del pannello di parete 2000 sia a forze tangenziali sia agenti lungo una direzione trasversale alle superfici laterali 204.
Tali elementi di irrigidimento di parete 240 si estendono tra la coppia di corpi tubolari 230 congiungendoli reciprocamente. In dettaglio, gli elementi di irrigidimento 240 comprendono una coppia di aste 241 disposte tra gli elementi tubolari 230 ed a essi collegati. Ancora pi? in dettaglio, la coppia di aste 241 sono disposte a X o a croce di Sant?Andrea e ciascuna asta 241 ? collegata da parti opposte a ciascun corpo tubolare 230. In altre parole, ogni asta 241 comprende due estremit? 241a ciascuna delle quali ? solidalmente collegata a un rispettivo corpo tubolare 230. ? bene specificare che la sezione trasversale delle aste 241 ? appositamente selezionata in base alla resistenza meccanica richiesta.
Preferibilmente, la coppia di aste 241 degli elementi di irrigidimento 240 ? collegata a ciascun corpo tubolare 230, al profilato inferiore 210 e al profilato superiore 220 in corrispondenza della pluralit? di punti di fissaggio F. Ancora pi? preferibilmente, la coppia di aste 241 ? saldata a ciascun corpo tubolare 230, al profilo inferiore 210 e al profilo superiore 220 in corrispondenza della pluralit? di punti di fissaggio F.
L?edificio prefabbricato 1, mostrato in sezione nelle figure 12a e 13, comprende inoltre almeno un elemento di rinforzo 300 che, come accennato in una parte precedente della descrizione, ? inseribile nel canale 231 dell?elemento tubolare 230 del pannello 2000.
La figura 11 mostra l?elemento di rinforzo 300 singolarmente, mentre le figure 10a, 10b, 10c, 12 e 13 mostrano l?elemento di rinforzo 300 disposto all?interno del canale 231 dell?elemento tubolare 230.
L?elemento di rinforzo 300, quando inserito nel canale 231 dell?elemento tubolare 230 si estende tra il bordo inferiore 201 e il bordo superiore 202 della relativa struttura portante 200, e quindi del pannello 2000. In particolare, tale elemento di rinforzo 3000 si estende lungo una direzione longitudinale L-L, tra un?estremit? inferiore 301 e un?estremit? superiore 302 configurate per essere ancorate a travi portanti 3000 e/o a un elemento strutturale di solaio 100.
Come mostrato in figura 12a, l?estremit? superiore 302 ? configurata per essere fissata a una trave portante 3000 disposta al di sopra del pannello di parete 2000 all?interno del quale ? posto l?elemento di rinforzo 300; mentre l?estremit? inferiore 301 ? configurata per essere collegata all?elemento di ancoraggio 160 di un elemento strutturale di solaio 100. Con ancora maggiore dettaglio, l?estremit? inferiore 301 ? configurata per essere inserita nel tratto di inserimento 165a dell?apertura 165 dell?elemento di ancoraggio 160, e successivamente traslata lungo la direzione di prevalente estensione P-P dell?apertura 165 all?interno del tratto di bloccaggio 165b.
Preferibilmente, l?estremit? inferiore 301 comprende un finecorsa 323 estendentesi trasversalmente alla direzione longitudinale L-L e configurato per vincolare l?estremit? inferiore 301 lungo la direzione longitudinale L-L quando essa ? disposta all?interno del tratto di bloccaggio 165b dell?apertura 165. Ancora pi? preferibilmente, il fine corsa 323 comprende una piastra fissata all?estremit? inferiore 301 dell?organo di tensionamento 300.
L?estremit? inferiore 301 dell?organo di tensionamento 300 quando disposta nel tratto di bloccaggio 165b dell?apertura 165 risulta vincolata lungo la direzione longitudinale L-L all?elemento di ancoraggio 160. Infatti, il finecorsa 322 presentando un?estensione trasversale alla direzione longitudinale L-L maggiore di quella del tratto di bloccaggio 165b lungo la direzione perpendicolare alla direzione di sviluppo prevalente P-P dell?apertura 165, vincola l?estremit? inferiore 302 lungo la direzione longitudinale L-L attestandosi in battuta su un bordo perimetrale (non mostrato nelle figure) del tratto di bloccaggio 165b.
Preferibilmente, l?elemento di rinforzo 300 comprende almeno una prima asta 320 disponibile all?interno del canale 231 di un pannello di parete 230. In dettaglio, la prima asta 320 quando inserita all?interno del pannello di parete 2000 si estende almeno tra il suo bordo inferiore 2001 e il suo bordo superiore 2002.
Come mostrato in figura 11, la prima asta 320 si estende lungo la direzione longitudinale L-L tra una prima estremit? 321, definente l?estremit? inferiore 301 dell?elemento di rinforzo 300, e una seconda estremit? 322 disponibile in corrispondenza del bordo superiore 2002 del pannello di parete 2000.
Preferibilmente, la prima estremit? 321 della prima asta 320 comprende il finecorsa 323. Quando la prima estremit? 321 ? inserita nell?apertura 165 dell?elemento di ancoraggio 160 e disposta nel tratto di bloccaggio 165b il finecorsa 323 ne impedisce lo spostamento lungo la direzione longitudinale L-L nel verso che va dalla prima estremit? 321 alla seconda estremit? 322.
Preferibilmente, come mostrato in figura 11, la prima asta 320 comprende un pattino 324 scorrevole lungo la direzione longitudinale L-L. Quando la prima estremit? 321 ? inserita nell?apertura 165 e disposta nel tratto di bloccaggio 165 il pattino 324 ? configurato per premere l?elemento d?afferraggio 160 dalla parte opposta del finecorsa 323, impedendo la movimentazione della prima asta 320 lungo la direzione longitudinale L-L nel verso che va dalla seconda estremit? 322 alla prima estremit? 321.
In altre parole, come mostrato in figura 12b il finecorsa 323 e il pattino 324, quando la prima estremit? 321 della prima asta ? disposta nel tratto di bloccaggio 165b, premono da parti opposte la parete superiore 164 dell?elemento di ancoraggio 160, bloccando la prima asta 320 lungo la direzione longitudinale L-L.
Come mostrato nelle figure 11, 10a e in particolare nell?ingrandimento di figura 10c, un organo di tensionamento 310 ? applicabile all?elemento di rinforzo 300 tra l?estremit? inferiore 301 e quella superiore 302. Tale organo di tensionamento 310 ? configurato per variare la distanza tra l?estremit? inferiore e superiore 301 e 302 dell?elemento di rinforzo 300. L?organo di tensionamento 310 permette quindi di comprimere il pannello di parete 2000 tra la trave portante 3000 disposta al di sopra di esso e l?elemento strutturale di solaio 100 ad esso inferiormente collegato.
Giova rilevare che l?elemento di rinforzo 300, quando posto in tensione dall?organo di tensionamento 310 ? configurato per far collaborare le diverse componenti di un edificio prefabbricato 1, aumentandone cos? l?indeformabilit? e le prestazioni meccaniche.
Come mostrato in figura 11 e dettagliato in figura 10c, l?organo di tensionamento 310 comprende un corpo di ancoraggio 311 configurato per essere fissato a una trave portante 3000 e definente l?estremit? superiore 302 dell?elemento di rinforzo 300.
Preferibilmente, il corpo di ancoraggio 311 comprende un primo corpo 311a cavo fissato alla trave portante 3000, e un secondo corpo 311b disposto all?interno del primo corpo 311a in modo da essere vincolato lungo la direzione longitudinale L-L. Ancora pi? preferibilmente, il primo corpo 311a presenta una parete di riscontro 311c configurata per bloccare il secondo corpo 311b lungo la direzione longitudinale L-L, come mostrato in figura 10c.
Inoltre, il corpo di ancoraggio 311 comprende un perno 312 estendentesi lungo la direzione longitudinale L-L e collegato alla seconda estremit? 322 della prima asta 320. Preferibilmente, il perno 312 ? filettato.
Giova rilevare che, preferibilmente, nel caso in cui una parete prefabbricata comprenda una coppia di pannelli di parete 2000a, 2000b disposti lungo la direzione longitudinale L-L uno sull?altro, il perno 312 del corpo di ancoraggio 311 ? collegato alla seconda estremit? 322 della prima asta 320 per mezzo di una seconda asta 330. In altre parole, nel caso in cui la parete comprende una coppia di pannelli di parete 2000 il perno 312 del corpo di ancoraggio 311 ? collegato indirettamente alla seconda estremit? 322 della prima asta 320. Maggiori dettagli sulla disposizione della coppia di pannelli di parete 2000a, 2000b e sulla loro interazione con l?elemento di rinforzo 300 verranno forniti in una parte successiva della descrizione.
Con maggiore dettaglio e con riferimento alla figura 11, la seconda asta 330 si estende lungo la direzione longitudinale L-L tra una terza estremit? 331, collegata alla seconda estremit? 322 della prima asta 320, e una quarta estremit? 332 disposta in prossimit? del perno 312.
Inoltre, l?organo di tensionamento comprende una boccola 313 atta a collegare il perno 312 alla seconda asta 320. In dettaglio, come mostrato in figura 10c, la boccola 313 ? configurata per essere collegata alla quarta estremit? 332 e al perno 312. Con ancora maggior dettaglio, la boccola 313 presenta un foro filettato 313a passante estendentesi lungo la direzione longitudinale L-L collegato da una parte al perno 312 e dall?altra alla quarta estremit? 332 della seconda asta 330.
In una forma realizzativa preferita, la quarta estremit? 332 ? filettata, e presenta un orientamento della filettatura opposto a quello del perno 312. Per esempio, la seconda estremit? 332 presenta una filettatura sinistrorsa, mentre il perno 312 presenta una filettatura destrorsa; o viceversa.
La boccola 313 se posta in rotazione lungo la direzione longitudinale L-L quando collegata al perno 312 e alla quarta estremit? 332 muove in direzioni opposte il perno 312 e la seconda asta 330. Pertanto, la boccola 313, quando posta in rotazione attorno all?asse longitudinale L-L, varia la distanza tra l?estremit? inferiore e superiore 301, 302 dell?elemento di rinforzo 300. Cos? facendo, l?elemento di rinforzo 300
permette di comprimere il pannello di parete 2000 tra la trave portante 3000 disposta al di sopra di esso e l?elemento strutturale di solaio 100 ad esso inferiormente collegato, aumentando cos? l?indeformabilit? e le prestazioni meccaniche dell?edificio prefabbricato Preferibilmente, per facilitare il processo costruttivo, una parete di un edificio prefabbricato 1 ? realizzata mediante un primo e un secondo pannello di parete 2000a, 2000b, in accordo con quanto mostrato nelle figure 10a, 12a e 13.
In dettaglio, il primo pannello di parete 2000a presenta il bordo superiore 2002 disposto in corrispondenza del bordo inferiore 2001 del secondo pannello di parete 2000b, in modo da allineare lungo la direzione longitudinale L-L i rispettivi canali 231 degli elementi tubolari 230.
La prima asta 320 ? associata al primo pannello di parete 2000a, mentre la seconda asta 330 ? associata al secondo pannello di parete 2000b. In dettaglio, la prima asta 320 ? disponibile nell?elemento tubolare 230 del primo pannello di parete 2000a, mentre la seconda asta 330 ? disponibile nel canale 231 dell?elemento tubolare del secondo pannello di parete 2000b. In dettaglio, la prima asta 320 e la seconda asta 330, quando disposte nei rispettivi elementi tubolari 230, si estendono rispettivamente tra il bordo inferiore e superiore 2001, 2002 del primo pannello 2000a e del secondo pannello 2000b, lungo la direzione longitudinale L-L.
La prima e la seconda asta 320, 330 sono distanziate dai rispettivi canali 231 per mezzo di una pluralit? di elementi elastici 360 estendentesi radialmente alla direzione longitudinale L-L tra la rispettiva asta 320, 330 e il rispettivo canale 231.
Come mostrato in figura 10b, la prima e la seconda asta 320, 330 sono collegate per mezzo di una boccola di collegamento 340.
Preferibilmente, la seconda estremit? 322 della prima asta 320 e la terza estremit? 331 della seconda asta 330 sono vincolate alla boccola di collegamento 340 per mezzo di un collegamento del tipo filettato. In dettaglio, la seconda estremit? 322 della prima asta 320 e la terza estremit? 331 della seconda asta 330 sono filettate e accoppiate da parti opposte a un foro passante filettato 341 della boccola di collegamento 340.
Come mostrato in figura 10b, tra il bordo superiore 2002 del primo pannello 2000a e il bordo inferiore 2001 del secondo pannello 2000b ? disposto un corpo di connessione 350. In dettaglio, il corpo di connessione 350 ? configurato per essere disposto tra il profilato superiore 220 del primo pannello 2000a, e il profilato inferiore 210 del secondo pannello 2000b. Con ancora maggiore dettaglio, il corpo di connessione 350 ? configurato per essere almeno parzialmente disposto nella cavit? 220a definita dal profilato superiore 220 del primo pannello di parete 2000a, e nella cavit? 210a definita dal profilato inferiore 210 del secondo pannello di parete 2000b.
Quando l?organo di tensionamento 310 avvicina l?estremit? inferiore e superiore 301, 302 dell?elemento di rinforzo, il corpo di connessione 350 ? premuto da parti opposte dal primo e dal secondo pannello di parete 2000a, 2000b.
Preferibilmente, il corpo di connessione 350 comprende un profilato cavo presentante una sezione a scatolare rettangolare, come mostrato in figura 10b.
Tale corpo di connessione 350 ? configurato per accogliere al suo interno la boccola di collegamento 340. In dettaglio, il corpo di connessione 350 presenta una coppia di aperture (non mostrate nelle figure). Tali aperture sono allineate lungo la direzione longitudinale L-L e disposte da parti opposte del corpo di connessione 350. La boccola di collegamento 340 ? configurata per essere disposta contemporaneamente nella coppia di aperture.
Preferibilmente, la boccola di collegamento 340 presenta uno spallamento 342 aggettante lungo una direzione radiale alla direzione longitudinale L-L. Tale spallamento 342, mostrato in figura 10b, ? configurato per attestarsi in battura su una superficie di bloccaggio 351 del corpo di connessione 350 per fissare quest?ultimo al profilato superiore 220 del primo pannello 2000a.

Claims (10)

RIVENDICAZIONI
1. Kit per la realizzazione di pareti, comprendente:
- almeno un pannello di parete (2000) presentante un bordo superiore (2002), un bordo inferiore (2001) e una coppia di superfici (204) disposte da parti opposte del pannello (2000) e congiungenti il bordo inferiore e superiore (2001, 2002), detto pannello di parete (2000) comprendendo almeno un elemento tubolare (230) congiungente il bordo inferiore e superiore (2001, 2002) e definente un canale (231), detto elemento tubolare (230) essendo disposto tra la coppia di superfici (204);
- un elemento di rinforzo (300) inseribile nel canale (231) dell?elemento tubolare (230) ed estendentesi lungo una direzione longitudinale (L-L) tra un?estremit? inferiore (301) e un?estremit? superiore (302) configurate per essere ancorate a travi portanti (3000) e/o a un elemento strutturale di solaio (100);
- un organo di tensionamento (310) applicabile all?elemento di rinforzo (300) tra l?estremit? inferiore e superiore (301, 302) dell?elemento di rinforzo (300) e configurato per variare la distanza tra l?estremit? inferiore e superiore (301, 302).
2. Kit in accordo con la rivendicazione 1, in cui l?elemento di rinforzo (300) comprende almeno una prima asta (320) disponibile internamente al canale (231) del pannello di parete (230), detta prima asta (320) estendentesi lungo la direzione longitudinale (L-L) tra una prima estremit? (321) definente l?estremit? inferiore (301) dell?elemento di rinforzo (300) e una seconda estremit? (322) disponibile in corrispondenza del bordo superiore (2002) del pannello di parete (2000).
3. Kit in accordo con la rivendicazione 2, in cui la prima estremit? (321) di detta prima asta (320) comprende un finecorsa (323) estendentesi trasversalmente alla direzione longitudinale (L-L), il finecorsa (323) essendo configurato per vincolare la prima asta (320) lungo la direzione longitudinale (L-L).
4. Kit in accordo con una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui l?organo di tensionamento (310) comprende un corpo di ancoraggio (311) definente l?estremit? superiore (302) dell?elemento di rinforzo (300), detto corpo di ancoraggio (311) essendo configurato per essere fissato a una trave portante (3000), detto corpo di ancoraggio (311) presentando un perno (312) estendentesi lungo la direzione longitudinale (L-L) e essendo collegato alla seconda estremit? della prima asta (322).
5. Kit in accordo con la rivendicazione 4, comprendente una seconda asta (330) estendentesi lungo la direzione longitudinale (L-L) tra una terza estremit? (331) collegata alla seconda estremit? (322) della prima asta (320) e una quarta estremit? (332) disposta in prossimit? del perno (312), in cui:
- il perno (312) del corpo di ancoraggio (311) ? filettato; e
- l?organo di tensionamento (310) comprende una boccola (313) collegata alla quarta estremit? (332) della seconda asta (330) e presentante un foro filettato (313a) estendentesi lungo la direzione longitudinale (L-L), la boccola (313) essendo accoppiata al perno (312) del corpo di ancoraggio (311) per mezzo del foro filettato (313a), la boccola (313) quando posta in rotazione lungo la direzione longitudinale (L-L) varia la distanza tra l?estremit? inferiore e superiore (301, 302) dell?elemento di rinforzo (300).
6. Kit in accordo con la rivendicazione 5, comprendente un primo e un secondo pannello di parete (2000a, 200b), il primo pannello di parete (2000a) presentando il bordo superiore (2002) disposto in corrispondenza del bordo inferiore (2001) del secondo pannello di parete (2000b) in modo da allineare lungo la direzione longitudinale (L-L) i rispettivi canali (231) degli elementi tubolari (230), la prima asta (320) essendo disponibile nell?elemento tubolare (230) del primo pannello di parete (2000a), la seconda asta (330) essendo disponibile nel canale (231) dell?elemento tubolare (230) del secondo pannello di parete (2000b).
7. Kit in accordo con la rivendicazione 5, in cui la prima e la seconda asta (320, 330) sono collegate per mezzo di una boccola di collegamento (340).
8. Kit in accordo con la rivendicazione 7, in cui:
- la boccola di collegamento (340) presenta un f?ro passante (341) filettato;
- la seconda estremit? (322) della prima asta (320) ? filettata e accoppiata con il foro passante (341) della boccola di collegamento (340);
- la terza estremit? (331) della seconda asta (330) ? filettata e accoppiata con il foro passante (341) della boccola di collegamento (340) dalla parte opposta rispetto alla prima asta (320).
9. Kit in accordo con la rivendicazione precedente, comprendente un corpo di connessione (350) disposto tra il bordo superiore (2002) del primo pannello di parete (2000a) e il bordo inferiore (2001) del secondo pannello di parete (2000b), detto corpo di connessione (350) essendo configurato per accogliere al suo interno la boccola di collegamento (340), detta boccola di collegamento (340) presentando uno spallamento (342) aggettante lungo una direzione radiale alla direzione longitudinale (L-L), detto spallamento (42) essendo configurato per attestarsi in battuta su una superficie di bloccaggio (351) del corpo di connessione (350).
10. Kit in accordo con una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni in cui:
- ciascun pannello di parete (2000) comprende una coppia di elementi tubolari (230); - il kit comprende una coppia di elementi di rinforzo (300), ciascun elemento di rinforzo essendo disposto in un rispettivo elemento tubolare (230).
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