IT202100008396A1 - Impianto e metodo per il trattamento di rifiuti - Google Patents

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IT202100008396A1
IT202100008396A1 IT102021000008396A IT202100008396A IT202100008396A1 IT 202100008396 A1 IT202100008396 A1 IT 202100008396A1 IT 102021000008396 A IT102021000008396 A IT 102021000008396A IT 202100008396 A IT202100008396 A IT 202100008396A IT 202100008396 A1 IT202100008396 A1 IT 202100008396A1
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waste
treatment
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energy absorption
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Giuseppe Andreola
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Ricerca Realizzazione & Distribuzione S R L
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B09DISPOSAL OF SOLID WASTE; RECLAMATION OF CONTAMINATED SOIL
    • B09BDISPOSAL OF SOLID WASTE NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B09B3/00Destroying solid waste or transforming solid waste into something useful or harmless
    • B09B3/30Destroying solid waste or transforming solid waste into something useful or harmless involving mechanical treatment
    • B09B3/35Shredding, crushing or cutting

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  • Environmental & Geological Engineering (AREA)
  • Fertilizers (AREA)

Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale dal titolo:
?IMPIANTO E METODO PER IL TRATTAMENTO DI RIFIUTI?
La presente invenzione ? relativa ad un impianto e ad un metodo per il trattamento dei rifiuti. In particolare, la presente invenzione ? relativa ad un impianto per il trattamento dei rifiuti particolarmente indicato per applicazioni nel settore navale, ferroviario, ospedaliero, industriale, lavorazioni food, centri cottura, gastronomie, etc.
In questi settori il trattamento dei rifiuti ha un ruolo fondamentale.
Sulle navi da crociera e sulle navi commerciali a lunga percorrenza, ad esempio, vengono prodotte tonnellate di rifiuti di diverso tipo che devono obbligatoriamente essere stivati rispettando le norme igieniche di sicurezza e successivamente trasportati alle pubbliche discariche una volta che la nave ? giunta in porto.
Ovviamente, l?accumulo in stiva dei rifiuti genera problemi di ingombro e di igiene.
Lo stivaggio dei rifiuti ?, infatti, un?operazione lunga e costosa in quanto richiede che venga effettuata una differenziazione dei rifiuti e che, successivamente, ciascun tipo di rifiuto venga stivato in accordo alle norme igieniche di sicurezza e smaltito a terra nel rispetto delle regole vigenti.
Di conseguenza, nel settore navale e non solo, ? sempre pi? sentita l?esigenza di semplificare, velocizzare e soprattutto di ridurre i costi del trattamento e dello stoccaggio dei rifiuti.
Esistono pertanto dispositivi di trattamento dei rifiuti che provvedono a ridurre il volume e la carica batterica dei rifiuti.
Tuttavia, tali dispositivi richiedono un intervento quasi continuo di operatori addetti al caricamento dei rifiuti e al controllo del funzionamento dell?impianto.
? pertanto uno scopo della presente invenzione quello di fornire un impianto per il trattamento dei rifiuti che sia il pi? possibile automatizzato e, al contempo, affidabile e sicuro.
In accordo con tali scopi, la presente invenzione ? relativa ad un impianto per il trattamento dei rifiuti in accordo a quanto rivendicato nella rivendicazione 1.
In questo modo, l?impianto secondo la presente invenzione ? in grado di trattare i rifiuti in modo controllato e con elevata affidabilit?.
? un ulteriore scopo del trovato quello di fornire un metodo per il trattamento dei rifiuti che sia in grado di velocizzare, semplificare e controllare in modo affidabile il trattamento dei rifiuti.
In accordo con tali scopi, la presente invenzione ? relativa ad un metodo per il trattamento dei rifiuti in accordo alla rivendicazione 11.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno chiari dalla descrizione che segue di un suo esempio non limitativo di attuazione, con riferimento alle figure dei disegni annessi, in cui:
? la figura 1 ? una rappresentazione schematica dell?impianto di trattamento dei rifiuti secondo la presente invenzione;
? la figura 2 ? una rappresentazione schematica a blocchi di un dettaglio dell?impianto di figura 1.
In figura 1 ? indicato con il numero di riferimento 1 un impianto per il trattamento dei rifiuti secondo la presente invenzione.
L?impianto 1 comprende almeno un dispositivo omogeneizzatore 2, almeno un dispositivo di accumulo 4, almeno un dispositivo di trattamento rifiuti 5 e un dispositivo di controllo 6.
Il dispositivo omogeneizzatore 2 ? disposto a monte del dispositivo di accumulo 4 e separato dal dispositivo di accumulo 4. Il dispositivo di accumulo 4 ? disposto a monte dell?almeno uno dispositivo di trattamento rifiuti 5.
Nell?esempio non limitativo qui descritto ed illustrato, l?impianto 1 comprende due dispositivi di trattamento rifiuti 5 disposti in parallelo a valle del dispositivo di accumulo 4. Resta inteso che, a seconda delle quantit? di rifiuti e delle esigenze di impianto, l?impianto 1 possa comprendere pi? di due dispositivi di trattamento rifiuti 5, preferibilmente disposti in parallelo.
Secondo una variante non illustrata, l?impianto comprende una pluralit? di dispositivi omogeneizzatori disposti in parallelo e collegati ad uno o pi? dispositivi di accumulo.
Il dispositivo omogeneizzatore 2 ? opzionale ed ? configurato per eseguire un pretrattamento meccanico dei rifiuti.
Il dispositivo omogeneizzatore 2 comprende una camera di raccolta 8 nella quale ? disposto almeno un elemento trituratore (non illustrato per semplicit?) azionato da almeno un motore 9 alimentato elettricamente. L?elemento trituratore ? configurato per ridurre i rifiuti in parti solide aventi massime dimensioni comprese tra 10-15 mm.
Preferibilmente, il dispositivo omogeneizzatore 2 comprende un sensore 10 alloggiato nella camera di raccolta 8 e configurato per indicare la presenza o meno di materiale. Il dispositivo di controllo 6 ? configurato per regolare l?attivazione ed il funzionamento dell?elemento trituratore almeno sulla base del segnale rilevato dal sensore 10.
Preferibilmente, il sensore 10 ? in grado di rilevare anche la quantit? di materiale presente nella camera di raccolta 8 ed ? collegato ad una interfaccia (non illustrata), la quale comunica all?operatore, ad esempio tramite segnali luminosi, se ? possibile caricare ancora materiale o se ? necessario bloccare il caricamento e procedere all?omogeneizzazione ed eventualmente allo scarico.
Preferibilmente, il dispositivo omogeneizzatore 2 ? provvisto di un sistema di lavaggio e sanificazione periodico, preferibilmente automatico, ed ? provvisto, a tal fine, di una alimentazione pneumatica (aria) e di una alimentazione idraulica.
Il dispositivo omogeneizzatore 2 ? inoltre preferibilmente provvisto di un sensore
Nell?esempio non limitativo qui descritto ed illustrato, il dispositivo di accumulo 4 ? alimentato con i rifiuti pretrattati provenienti dal dispositivo omogeneizzatore 2. Una variante non illustrata prevede che dispositivo di accumulo 2 venga alimentato direttamente con rifiuti non sottoposti ad alcun pretrattamento.
Il dispositivo di accumulo 4 comprende almeno una camera di accumulo 11 all?interno della quale vengono accumulati i rifiuti. Il numero e/o il volume delle camere di accumulo 11 dipende dal tipo di rifiuto che viene alimentato all?impianto 1 o dalla quantit? di rifiuti che si intende trattare contemporaneamente mediante i dispositivi di trattamento 5. Se il dispositivo di accumulo 4 viene alimentato con una tipologia specifica di rifiuto alla volta ? sufficiente una sola camera di accumulo 11.
Nel caso in cui il dispositivo di accumulo 4 venga alimentato con diversi rifiuti differenziati ? necessario che il dispositivo di accumulo comprenda un numero di camere di accumulo pari alle tipologie di rifiuto che vengono alimentate al dispositivo di accumulo 4.
Nell'esempio non limitativo qui descritto ed illustrato il dispositivo di accumulo 4 ? un silo comprendente due camere di accumulo 11 e due canali di uscita 12. Preferibilmente, ciascuna camera di accumulo 11 ? provvista di un rispettivo canale di uscita 12.
Ciascun canale di uscita 12 ? collegato ad un rispettivo dispositivo di trattamento 5.
Una alternativa non illustrata prevede che ciascun canale di uscita sia selettivamente collegabile alle diverse camere di accumulo. In tal caso, se l?impianto comprende un solo dispositivo di trattamento 5, ? sufficiente un solo canale di uscita, il quale pu? alimentare al dispositivo di trattamento i rifiuti contenuti in tutte le camere di accumulo.
Con riferimento alla figura 1 e alla figura 2, ciascun dispositivo di trattamento 5 ? configurato per eseguire cicli di trattamento di rifiuti in esso alimentati.
In sostanza, come vedremo in dettaglio pi? avanti, ogni ciclo prevede che una quantit? di rifiuti venga alimentata a ciascun dispositivo trattamento 5, sottoposta al trattamento opportuno per quella tipologia di rifiuto e poi scaricata.
In figura 2 ? illustrato un solo dispositivo di trattamento 5 per semplicit?.
Nell?esempio non limitativo qui descritto ed illustrato, infatti, i dispositivi di trattamento 5 dell?impianto 1 sono sostanzialmente identici.
Ciascun dispositivo di trattamento 5 comprende una camera 15 per il trattamento rifiuti, provvista di almeno un ingresso 16 e di almeno una uscita 17, un dispositivo di triturazione 18 configurato per triturare i rifiuti presenti nella camera 15, un dispositivo di carico 20, configurato per alimentare una quantit? definita di rifiuti da trattare all?ingresso 16 della camera 15, ed un dispositivo di scarico 21 configurato per prelevare una determinata quantit? di rifiuti trattati attraverso l?almeno una uscita 17 della camera 15.
Preferibilmente, ciascun dispositivo di trattamento 5 ? provvisto anche di un circuito di alimentazione di fluido 23, un circuito di estrazione aria 24, un dispositivo di riscaldamento camera 25 opzionale (schematicamente rappresentati).
La camera 15 ? definita da un involucro 26.
Il dispositivo di triturazione 18 comprende una lama rotante 28, disposta sul fondo 27 dell?involucro 26, e movimentata da un motore 30, preferibilmente del tipo a doppia rotazione per consentire alla lama rotante 28 di ruotare selettivamente in un senso o nel senso opposto.
Preferibilmente, la lama rotante 28 viene fatta ruotare ad una velocit? compresa tra 0-2500 giri/min.
La velocit? della lama rotante 28 ? regolata dal dispositivo di controllo 6, come vedremo in dettaglio pi? avanti.
Il dispositivo di carico 20 comprende un condotto di carico 32, collegato al canale di uscita 12 del dispositivo di accumulo 4 e all?ingresso 16 della camera 15, ed almeno una pompa di carico 33, la quale ? disposta lungo il condotto di carico 32 ed ? regolata dal dispositivo di controllo 6, come vedremo in dettaglio pi? avanti, in modo da alimentare le quantit? di rifiuti opportune.
Preferibilmente, la pompa 33 ? una pompa a pistone lento.
Nell?esempio non limitativo qui descritto ed illustrato in cui sono presenti due dispositivi di trattamento 5 in parallelo, le pompe di carico 33 sono due e lavorano indipendentemente l?una dall?altra su ciascun condotto di carico 32.
? quindi possibile che le pompe di carico lavorino contemporaneamente.
Il dispositivo di scarico 21 ? in comunicazione con la camera 15.
In particolare, il dispositivo di scarico 21 comprende almeno un condotto di scarico 35 accoppiato all?uscita 17 della camera 15 mediante un coperchio (non visibile nelle figure allegate) mobile tra una posizione aperta, in cui avviene lo scarico dei rifiuti trattati, ed una posizione chiusa in cui i rifiuti vengono trattenuti all?interno della camera 15.
Preferibilmente, l?uscita 17 ? disposta su una parete laterale dell?involucro 26 in prossimit? del fondo 27 dell?involucro 26. Una volta che il coperchio ? in posizione aperta, i rifiuti fuoriescono per forza centrifuga grazie anche all?azione della lama rotante 28 che in questa fase di scarico ruota lentamente favorendo la fuoriuscita dei rifiuti attraverso l?uscita 17.
Nell?esempio non limitativo qui descritto ed illustrato, l?involucro 26 ? provvisto di due uscite 17a, 17b ed il dispositivo di scarico 21 comprende un condotto di scarico 35a collegato all?uscita 17a ed un condotto di scarico 35b collegato all?uscita 17b.
Le uscite 17a e 17b sono entrambe disposte su una parete laterale dell?involucro 26 in prossimit? del fondo 27 dell?involucro 26.
Il condotto di scarico 35a ? collegato ad un dispositivo di movimentazione 36 automatizzato, mentre il condotto di scarico 35b ? dedicato allo scarico non automatizzato.
Il dispositivo di controllo 6 ? configurato per regolare l?apertura dei coperchi delle uscite 17a 17b a seconda delle esigenze di impianto.
Il dispositivo di movimentazione 36 ? configurato per movimentare i rifiuti trattati fino ad una area di scarico. Ad esempio, il dispositivo di movimentazione 36 pu? comprendere una o pi? coclee (non illustrate) per la movimentazione del materiale.
Preferibilmente, l?uscita 17a ed il condotto di scarico 35a automatizzato vengono utilizzati per i rifiuti umidi, mentre l?uscita 17b e lo scarico 33b vengono utilizzati per rifiuti secchi (ad esempio vetro/plastica/alluminio/carta).
Una variante non illustrata prevede che le uscite siano disposte sul fondo 27 dell?involucro 26.
Il circuito di alimentazione di fluido 23 non ? illustrato in dettaglio ed ? configurato per eventualmente e selettivamente alimentare vapore alla camera 15 sotto il controllo del dispositivo di controllo 6. Preferibilmente, circuito di alimentazione di fluido 23 sfocia in una porzione superiore della camera 15 tramite l?impiego di ugelli nebulizzanti (non rappresentati).
Il circuito di estrazione aria 24 comprende una pompa per il vuoto 38 atta ad aspirare l?aria dalla camera 15.
Preferibilmente, il circuito di estrazione aria 24 comprende anche un condensatore 39 in grado di recuperare la condensa generatasi durante il pompaggio dell?aria.
Il dispositivo di riscaldamento camera 25 ? opzionale ed ? configurato per riscaldare l?interno della camera 15.
Nell?esempio non limitativo qui descritto ed illustrato, il dispositivo di riscaldamento camera 25 comprende una sorgente di microonde 41 ed una fascia di resistenze 42 alimentate elettricamente e disposte intorno all?involucro 26 ed esternamente all?involucro 26.
Il dispositivo di controllo 6 ? configurato per regolare il funzionamento dei componenti dell?impianto 1 in modo da rendere il pi? possibile automatizzato il processo di trattamento dei rifiuti. Oltretutto, il dispositivo di controllo 6 ? in grado di ottimizzare le prestazioni dei componenti dell?impianto in modo tale da rendere rapido ed efficiente e sicuro l?intero processo di trattamento dei rifiuti come vedremo in dettaglio a breve.
Quando l?impianto 1 ? in uso, il processo di trattamento dei rifiuti prevede sostanzialmente di:
alimentare i rifiuti al dispositivo omogeneizzatore 2 (tale fase pu? essere svolta in modo automatizzato o pu? non presente se l?impianto 1 non prevede la presenza del dispositivo omogeneizzatore);
omogeneizzare i rifiuti mediante almeno dispositivo omogeneizzatore 2;
accumulare i rifiuti omogeneizzati (o puri in caso di assenza di dispositivo omogeneizzatore 2) nel dispositivo di accumulo;
alimentare ciclicamente uno o pi? dispositivi di trattamento 5;
eseguire, dopo ogni alimentazione, un ciclo di trattamento mediante il rispettivo dispositivo di trattamento 5;
scaricare, al termine del ciclo di trattamento, i rifiuti trattati mediante il dispositivo di scarico 21.
Le fasi di alimentare i rifiuti al dispositivo omogeneizzatore 2, omogeneizzare i rifiuti, accumulare i rifiuti nel dispositivo di accumulo 4; e alimentare i dispositivi di trattamento 5 possono essere eseguite anche contemporaneamente, soprattutto quando la quantit? di rifiuti da trattare ? elevata e alimentata sostanzialmente con costanza per almeno un periodo di tempo.
In particolare, la fase di eseguire un ciclo di trattamento dei rifiuti prevede, ad ogni ciclo, sostanzialmente di:
- alimentare nella camera 15 una determinata quantit? di rifiuti mediante il dispositivo di carico 20; - triturare i rifiuti mediante l?attivazione del dispositivo di triturazione 18 che mette in rotazione la lama rotante 28;
- preferibilmente riscaldare i rifiuti per incrementare la temperatura dei rifiuti durante la triturazione mediante l?attivazione del dispositivo di riscaldamento 25;
- preferibilmente alimentare vapore nella camera 15 mediante l?attivazione del circuito di alimentazione fluido 23;
- preferibilmente estrarre aria dalla camera 15 mediante l?attivazione del circuito di estrazione aria 24;
- espellere i rifiuti dalla camera 15 mediante l?attivazione del dispositivo di scarico 21; preferibilmente, durante l?espulsione dei rifiuti la lama rotante 28 ruota a velocit? bassa per favorire la fuoriuscita dei rifiuti per forza centrifuga attraverso le aperture 17a 17b.
Tutte le fasi sopra elencate vengono eseguite sotto il controllo del dispositivo di controllo 6.
In sostanza, il dispositivo di controllo 6 ? configurato per regolare il dispositivo di trattamento 5.
Con riferimento alla figura 2, il dispositivo di controllo 6 ? configurato per regolare il dispositivo di trattamento 5 almeno sulla base dell?assorbimento energetico del dispositivo di triturazione 18 (quando il dispositivo di triturazione 18 ? attivo) e, preferibilmente, anche sulla base del valore di temperatura rilevato nella camera 15.
La camera 15 ?, infatti, provvista di un sensore di temperatura (non illustrato nelle figure allegate).
Nell?esempio non limitativo qui descritto ed illustrato, il dispositivo di controllo 6 ? configurato per regolare il dispositivo di trattamento 5 anche sulla base dell?umidit? dei rifiuti trattati. Il dato relativo all?umidit? dei rifiuti pu? essere rilevato, ad esempio, lungo il circuito di estrazione aria 24. In alternativa, il dato relativo all?umidit? pu? essere rilevato nel dispositivo di accumulo 4 e/o nel dispositivo omogeneizzatore 2.
In particolare, il dispositivo di controllo 6 ? configurato per:
- regolare il dispositivo di carico 20 in modo da alimentare una determinata quantit? di rifiuti;
- attivare il dispositivo di triturazione 18 non appena la fase di carica ? terminata;
- regolare il dispositivo di triturazione 18 in base all?assorbimento di carico del dispositivo di triturazione 18 stesso ed in base alla temperatura nella camera 15;
- eventualmente regolare il dispositivo di riscaldamento 25;
- eventualmente regolare il circuito di alimentazione fluido 23;
- eventualmente regolare il circuito di estrazione aria 24;
- regolare il dispositivo di scarico 21 per scaricare una determinata quantit? di rifiuti gi? trattati. In particolare, il dispositivo di controllo 6 ? configurato per bloccare o modificare la modalit? di funzionamento del dispositivo di triturazione 18 qualora il valore di assorbimento energetico dello stesso dispositivo di triturazione 18 sia al di fuori di un intervallo di sicurezza predefinito.
In altre parole, se il valore di assorbimento energetico supera un valore massimo di sicurezza, il dispositivo di triturazione 18 viene bloccato oppure viene variata la velocit? di rotazione della lama 28 o il senso di rotazione della lama 28 del dispositivo di triturazione 18. Verosimilmente, tale condizione corrisponde alla presenza di un ostacolo alla rotazione della lama 28 del dispositivo di triturazione 18 spesso causata da un eccesso di rifiuti nella camera 15 o dalla formazione di una massa aggregata di rifiuti voluminosa.
In tale situazione, se le modifiche della modalit? di funzionamento del dispositivo di triturazione 18 (variazione della velocit? e/o del senso di rotazione della lama 28) non hanno sortito effetti in termini di abbassamento del valore di assorbimento energetico, allora ? necessario bloccare il dispositivo di triturazione 18 e intervenire. L?intervento pu? essere un intervento manuale da parte di un operatore per rimuovere l?ostacolo o una attivazione del dispositivo di scarico 21 per facilitare la fuoriuscita di rifiuti.
Analogamente, se il valore di assorbimento energetico ? inferiore un valore minimo di sicurezza il dispositivo di triturazione 18 viene bloccato oppure viene variata la velocit? di rotazione della lama 28 o il senso di rotazione della lama 28 del dispositivo di triturazione 18. Tale condizione corrisponde solitamente ad un blocco della maggior parte dei rifiuti alimentati nella camera 15 al di sopra della lama 28, facendola sostanzialmente lavorare ?a vuoto? come se non fossero presenti rifiuti.
Anche in questo caso, se le modifiche della modalit? di funzionamento del dispositivo di triturazione 18 (variazione della velocit? e/o del senso di rotazione della lama 28) non hanno sortito effetti in termini di innalzamento del valore di assorbimento energetico allora ? necessario bloccare il dispositivo di triturazione 18 e intervenire.
L?intervento pu? essere un intervento manuale da parte di un operatore per sbloccare i rifiuti e fare in modo che questi possano raggiungere il fondo 27 della camera 15 o una attivazione del dispositivo di carico 20 per appesantire il rifiuto bloccato favorendone lo spostamento sul fondo 27 della camera 15.
Il dispositivo di controllo 6 ? inoltre preferibilmente configurato per regolare il numero di giri di rotazione della lama 28 del dispositivo di triturazione 18 in modo tale da mantenere l?assorbimento energetico del dispositivo di triturazione stesso in una banda di assorbimento ottimale.
La banda di assorbimento ottimale ? ovviamente contenuta all?interno dell?intervallo di sicurezza.
In questo modo si ha una elevata efficienza energetica e, al contempo, un comunque rapido ed efficace raggiungimento dei tempi e delle temperature necessarie alla stabilizzazione del rifiuto.
Il dispositivo di controllo 6, infatti, ? inoltre configurato in modo tale da garantire tempi di trattamento predefiniti a temperature predefinite per ottenere la corretta stabilizzazione dei rifiuti presenti nella camera 15.
L?aumento di temperatura dei rifiuti ? per lo pi? ottenuto per attrito mediante un aumento della velocit? di rotazione della lama 28. Pertanto, il dispositivo di controllo 6 regola il numero di giri del dispositivo di triturazione 18 non solo in base all?assorbimento energetico, ma anche in base ai valori di temperatura raggiunti e alla durata del periodo di trattamento a determinate temperature.
Il dispositivo di controllo 6 ? inoltre configurato per attivare il dispositivo di riscaldamento 25 e regolare il circuito di alimentazione fluido 23 in modo tale che le fasi di triturare, di riscaldare e di alimentare vapore vengano eseguite contemporaneamente.
La fase di estrazione aria mediante il circuito di estrazione aria 24 viene eseguite successivamente alle fasi di triturare, di riscaldare e di alimentare vapore.
In particolare, dispositivo di controllo 6 ? configurato per regolare l?attivazione del circuito di estrazione aria 24 quando la temperatura all?interno della camera 15 ha raggiunto un valore di soglia predefinito. La soglia di temperatura dipende dal tipo di trattamento che si intende effettuare. Se si ritiene necessario effettuare una asciugatura e stabilizzazione dei rifiuti, la soglia di temperatura dovr? essere superiore a 80?C e tale temperatura di soglia dovr? essere mantenuta per un periodo di tempo predeterminato.
Se si ritiene necessario effettuare una disinfezione, la quale prevede la sola distruzione dei microrganismi patogeni, la soglia di temperatura dovr? essere superiore a 100?C e tale temperatura di soglia dovr? essere mantenuta per un periodo di tempo predeterminato.
Se invece si ritiene opportuno procedere con una sterilizzazione, in cui i microorganismi sporigeni e asporigeni vengono abbattuti, la soglia di temperatura deve essere superiore a 120? C.
Il circuito di estrazione aria 24 viene mantenuto attivo per un intervallo di tempo predefinito.
Al termine della fase di estrazione aria, viene attivato il dispositivo di scarico 21.
Preferibilmente, il dispositivo di controllo 6 ? configurato per regolare il dispositivo di carico 20 ed attivare l?alimentazione di rifiuti nella camera 15 anche quando il dispositivo trituratore 18 ? in funzione. Tale attivazione non pu? essere effettuata durante la fase di estrazione aria e, tipicamente, viene effettuata nei primi momenti di attivazione del dispositivo di triturazione 18 in modo da garantire che le nuove quantit? alimentate dal dispositivo di carico 20 vengano opportunamente stabilizzate. Tale regolazione viene effettuata sulla base del valore di assorbimento energetico corrente del dispositivo di trattamento e, preferibilmente, anche sulla base del valore di temperatura rilevato e sulla base del tempo di stazionamento nella camera 15 di una determinata quantit? di rifiuti.
Il procedimento sopra descritto risulta particolarmente efficace nel trattamento di rifiuti organici e non organici a bordo di natanti o di piattaforme off-shore o nel trattamento di scarti nelle lavorazioni food a terra essendo automatizzato, rapido e ad elevata efficienza.
Inoltre, il procedimento e l?impianto secondo la presente invenzione ? in grado di trattare i rifiuti in ingresso e di produrre in uscita un materiale molto secco, stabilizzato, sanificato, finemente triturato in modo da ridurre al minimo l?ingombro e semplificarne il trasporto ed il riciclo.
Tutto il procedimento ? eseguito automaticamente senza l?intervento intermedio di alcun operatore.
L?alimentazione del dispositivo di trattamento 5 viene infatti effettuata in modo automatico e ciclico.
Vantaggiosamente, l?impianto 1 secondo la presente invenzione ? in grado di produrre materiale compattato utilizzabile direttamente come combustibile. Tale aspetto pu? rivelarsi particolarmente utile a bordo di navi o in altre realt? assimilabili, dove il rifiuto invece che essere stivato pu? essere impiegato direttamente come combustibile.
Risulta infine evidente che all?impianto e al metodo qui descritti possono essere apportate modifiche e varianti senza uscire dall?ambito delle rivendicazioni allegate.

Claims (15)

RIVENDICAZIONI
1. Impianto per il trattamento di rifiuti comprendente: almeno un dispositivo di trattamento (5) configurato per eseguire almeno un ciclo di trattamento dei rifiuti; il dispositivo di trattamento (5) essendo provvisto di:
? una camera (15) provvista di un almeno un ingresso (16) ed almeno una uscita (17; 17a, 17b);
? un dispositivo di triturazione (18) configurato per triturare i rifiuti presenti nella camera (15); un dispositivo di controllo (6) configurato per attivare il dispositivo di triturazione (18) durante il ciclo di trattamento quando i rifiuti sono nella camera (15) e regolare il dispositivo di trattamento (5) sulla base di un valore di assorbimento energetico corrente del dispositivo di triturazione (18).
2. Impianto secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il dispositivo di controllo (6) ? configurato per modificare il funzionamento del dispositivo di triturazione (18) se il valore dell?assorbimento energetico corrente non ricade in un intervallo di sicurezza predefinito.
3. Impianto secondo la rivendicazione 2, in cui il dispositivo di triturazione (18) comprende una lama rotante (28) alloggiata nella camera (15); il dispositivo di controllo (6) essendo configurato per regolare la velocit? e/o il verso di rotazione della lama rotante (28) sulla base del valore di assorbimento energetico del dispositivo di triturazione (18) se il valore dell?assorbimento energetico corrente non ricade nell?intervallo di sicurezza predefinito.
4. Impianto secondo la rivendicazione 3, in cui il dispositivo di controllo (6) ? configurato per bloccare la rotazione della lama rotante (28) se il valore dell?assorbimento energetico corrente continua a non ricadere nell?intervallo di sicurezza predefinito dopo aver regolato la velocit? e/o il verso di rotazione della lama rotante (28).
5. Impianto secondo la rivendicazione 3 o 4, in cui il dispositivo di controllo (6) ? configurato per regolare la velocit? di rotazione della lama rotante (28) in modo tale che il valore di assorbimento energetico del dispositivo di triturazione (18) sia compreso in una banda di assorbimento ottimale, contenuta all?interno dell?intervallo di sicurezza.
6. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 5, in cui il dispositivo di trattamento (5) ? provvisto di almeno un sensore di temperatura configurato per rilevare la temperatura all?interno della camera (15); il dispositivo di controllo (6) essendo configurato per regolare la velocit? di rotazione della lama rotante (28) anche sulla base del valore di temperatura rilevato dal sensore di temperatura.
7. Impianto secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il dispositivo di trattamento (5) comprende un dispositivo di carico (20) configurato per alimentare una quantit? definita di rifiuti da trattare all?ingresso (16) della camera (15) ed un dispositivo di scarico (21) configurato per prelevare una determinata quantit? di rifiuti trattati attraverso l?uscita (17; 17a, 17b) della camera (15); in cui il dispositivo di controllo (6) ? configurato per regolare il dispositivo di carico (20) e/o il dispositivo di scarico (21) sulla base del valore di assorbimento energetico corrente del dispositivo di triturazione (18).
8. Impianto secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, comprendente un dispositivo di scarico (21) configurato per scaricare i rifiuti trattati nella camera (15); la camera (15) essendo provvista di una prima uscita (17a) ed una seconda uscita (17b) collegate al dispositivo di scarico (21); il dispositivo di scarico (21) comprendendo un primo condotto di scarico (35a) collegato alla prima uscita (17a) ed un secondo condotto di scarico (35b) collegato alla seconda uscita (17b); almeno uno fra il primo condotto di scarico (35a) ed il secondo condotto di scarico (35b) essendo collegato ad un dispositivo di movimentazione (36) automatizzato e configurato per movimentare i rifiuti trattati fino ad una area di scarico.
9. Impianto secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, comprendente almeno un dispositivo omogeneizzatore (2) disposto a monte dell?almeno un dispositivo di trattamento rifiuti (5) e configurato per eseguire un pretrattamento meccanico dei rifiuti.
10. Impianto secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, comprendente almeno un dispositivo di accumulo (4) disposto tra il dispositivo omogeneizzatore (2) e l?almeno un dispositivo di trattamento rifiuti (5).
11. Metodo per il trattamento di rifiuti comprendente la fase di eseguire almeno un ciclo di trattamento dei rifiuti mediante almeno un dispositivo di trattamento (5) provvisto di:
? una camera (15) provvista di un almeno un ingresso (16) ed almeno una uscita (17; 17a, 17b);
? un dispositivo di triturazione (18) configurato per triturare i rifiuti presenti nella camera (15);
il metodo comprendendo le fasi di:
attivare il dispositivo di triturazione (18) durante il ciclo di trattamento quando i rifiuti sono nella camera (15); e regolare il dispositivo di trattamento (5) sulla base di un valore di assorbimento energetico corrente del dispositivo di triturazione (18).
12. Metodo secondo la rivendicazione 11, in cui la fase di regolare il dispositivo di trattamento (5) sulla base del valore di assorbimento energetico corrente del dispositivo di triturazione (18) comprende modificare il funzionamento del dispositivo di triturazione (18) se il valore dell?assorbimento energetico corrente non ricade in un intervallo di sicurezza predefinito.
13. Metodo secondo la rivendicazione 12, in cui il dispositivo di triturazione (18) comprende una lama rotante (28) alloggiata nella camera (15); la fase di regolare il dispositivo di trattamento (5) sulla base del valore di assorbimento energetico corrente del dispositivo di triturazione (18) comprendendo regolare la velocit? e/o il verso di rotazione della lama rotante (28) sulla base del valore di assorbimento energetico del dispositivo di triturazione (18) se il valore dell?assorbimento energetico corrente non ricade nell?intervallo di sicurezza predefinito.
14. Metodo secondo la rivendicazione 13, in cui la fase di regolare il dispositivo di trattamento (5) sulla base del valore di assorbimento energetico corrente del dispositivo di triturazione (18) comprende bloccare la rotazione della lama rotante (28) se il valore dell?assorbimento energetico corrente non ricade nell?intervallo di sicurezza predefinito dopo aver regolato la velocit? e/o il verso di rotazione della lama rotante (28).
15. Metodo secondo la rivendicazione 13 o 14, in cui la fase di regolare il dispositivo di trattamento (5) sulla base del valore di assorbimento energetico corrente del dispositivo di triturazione (18) regolare la velocit? di rotazione della lama rotante (28) in modo tale che il valore di assorbimento energetico del dispositivo di triturazione (18) sia compreso in una banda di assorbimento ottimale, contenuta all?interno dell?intervallo di sicurezza.
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ITVR990080A1 (it) * 1999-09-29 2001-03-29 Gen Stamp S R L Dispositivo per lo smaltimento ed il recupero di materialeprevalentemente sintetico.
DE202016007272U1 (de) * 2015-11-27 2017-01-25 Sanitrade S.R.L. Vorrichtung zur Abfallbehandlung

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