IT202100006941A1 - Dispositivo per la pulizia di utensili - Google Patents

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Description

DESCRIZIONE dell'Invenzione Industriale dal titolo: ? Dispositivo per la pulizia di utensili?
TESTO DELLA DESCRIZIONE
L?invenzione ha per oggetto un dispositivo per la pulizia di utensili in uso presso parrucchieri, estetisti o simili, del tipo comprendente una camera di pulizia dotata di una apertura per consentire l?inserimento di un utensile da pulire, quale ad esempio una spazzola, un pettine, una testina di tosatrici e simili, e di una unit? rotante atta ad esercitare un?azione di spazzolamento sulla superficie dell?utensile inserito nell?apertura cos? da rimuovere i residui delle lavorazioni presenti su detto utensile, quali peli, barba o capelli. Un simile dispositivo ? noto, ad esempio, dalla domanda italiana n. SV2007U000003.
Lo scopo di questi dispositivi ? quello di sottoporre utensili di piccole dimensioni del tipo non usa e getta, ad un?azione di pulizia meccanica ad opera di setole in grado di asportare i residui delle lavorazioni da spazzole, pettini e simili utensili che possono essere cos? sottoposti a successivi cicli di lavaggio o sterilizzazione pi? efficaci.
Nell?ambito dei dispositivi in grado di operare tali cicli di lavaggio e/o sterilizzazione sono noti i cosiddetti sterilizzatori a flusso in cui una sostanza germicida in forma di aerosol viene convogliata sugli oggetti da sterilizzare.
Tali dispositivi, sebbene svolgano egregiamente la propria funzione, necessitano di un sistema che consente di atomizzare le particelle germicide, tipicamente in forma liquida, in un flusso di aria forzata diretto in dedicate camere di sterilizzazione e provvedere al trattamento dell?aria in uscita da dette camere prima dell?eventuale ricircolo o l?immissione nell?ambiente.
Ci? rende questi dispositivi complessi e poco maneggevoli in particolare per un impiego su utensili, quali spazzole e pettini, che non entrano in contatto con fluidi corporei e, quindi, hanno un basso potenziale infettante.
Scopo della presente invenzione ? quindi ovviare al suddetto inconveniente realizzando un dispositivo per la pulizia di utensili che sia semplice, poco costoso e di facile utilizzo.
L?invenzione raggiunge lo scopo con un dispositivo come descritto all?inizio nel quale ? presente una unit? di igienizzazione degli utensili sottoposti a pulitura che agisce per emissione di particelle o radiazione elettromagnetica in un volume confinato di aria all?interno del dispositivo, tipicamente all?interno di una camera di igienizzazione del dispositivo.
Grazie a ci? ? possibile garantire un livello di pulizia sufficiente per il reimpiego in sicurezza degli utensili senza dover ricorrere all?impiego di complessi sterilizzatori a flusso.
In una forma realizzativa, la camera di igienizzazione ? separata dalla camera di pulizia ed ? dotata di una apertura per l?inserimento di un utensile da igienizzare dopo essere stato assoggettato a pulizia nella camera di pulizia. In questo modo si realizza una struttura molto compatta in grado di operare sia la pulizia che l?igienizzazione degli utensili da sottoporre a trattamento.
In una forma realizzativa preferita, il dispositivo comprende almeno una sorgente di radiazione elettromagnetica con lunghezza d?onda appartenente allo spettro della luce ultravioletta, preferibilmente nella porzione di spettro compresa tra 100 e 280 nm o UV-C, disposta ad irradiare la camera di igienizzazione. La radiazione viene usata ai fini del trattamento germicida e/o battericida e/o fungicida dell?aria nell?ambiente o sulle superfici degli utensili oggetto di trattamento igienizzante. In questo modo ? sufficiente l?apertura entro cui viene inserito l?utensile da igienizzare senza dover ricorrere all?impiego di alcuna circolazione d?aria forzata.
La sorgente di radiazione elettromagnetica pu? vantaggiosamente comprendere uno o pi? led a luce ultravioletta disposti all?interno della camera di igienizzazione.
In alternativa o in combinazione, ? possibile prevedere l?impiego di uno o pi? elementi fotocatalizzatori o superfici fotocatalizzatrici per l?emissione controllata, e preferibilmente stimolata da parte di una o pi? sorgenti luminose incluse nel dispositivo, di composti reattivi neutralizzanti le cariche batteriche e/o virali e/o fungine presenti all?interno della camera di igienizzazione.
Esempi di tali sostanze sono il biossido di titanio (TiO2) o il triossido di tungsteno (WO3) che agiscono per mezzo di un processo di fotocatalisi, ossia di un insieme di reazioni fotochimiche rese possibili da un catalizzatore sensibile alla luce.
Il fotocatalizzatore ? un materiale semiconduttore, attivabile con luce bianca tendenzialmente con 5500 ?K / 6500 ?K , che pu? intervenire nei processi di ossidoriduzione grazie alla sua particolare struttura elettronica. Per tale ragione, il dispositivo pu? comprendere una o pi? pi? sorgenti luminose le quali, attivate a comando, possono amplificare i processi di fotocatalisi sopra descritti.
Le sorgenti luminose per la fotostimolazione possono vantaggiosamente comprendere uno o pi? led, disposti nella camera di igienizzazione, in grado di emettendo una radiazione specifica per la sostanza da fotostimolare.
In una forma attuativa particolarmente vantaggiosa, la radiazione fotostimolatrice ? la medesima radiazione ultravioletta utilizzata come agente igienizzante vista in precedenza. In questo modo una parte dei led utilizzati per la generazione di raggi UV pu? essere impiegata anche per la fotostimolazione dei reattivi neutralizzanti cos? realizzando un dispositivo ad alto potere igienizzante.
In un?altra forma attuativa, il dispositivo comprende, in alternativa o in combinazione, uno o pi? elementi per la ionizzazione dell?aria ambientale presente all?interno della camera di igienizzazione e/o per l?arricchimento di detta aria ambientale con particelle ioniche con potere battericida o fungicida provenienti da sostanze specifiche quali ad esempio argento ionico. L?argento ionico ? noto da tempo per la capacit? di emettere cationi in grado di neutralizzare virus, funghi e batteri.
La ionizzazione avviene a temperatura ambiente utilizzando l?aria come miscela gassosa e trasformandola in un gas ionizzato per scarica elettrica ottenendo varie particelle caricate elettricamente la cui reattivit? provoca fenomeni di ossidazione in grado di disaggregare i composti organici volatili, batteri, microorganismi e odori.
Nello specifico gli elementi fotocatalizzatori e/o ionizzatori presenti nel dispositivo possono essere integrati in maniera rimovibile e sostituibile.
Gli elementi fotocatalizzatori e/o ionizzatori presenti nel dispositivo possono essere vantaggiosamente sotto forma di rivestimenti o vernici applicabili a parti del dispositivo, in particolare a parti rimuovibili presenti nella camera di igienizzazione e/o di pulizia.
Il fotocatalizzatore o lo ionizzatore pu? essere introdotto nel dispositivo in forma di elemento indipendente quale una cartuccia o un setto rimovibile che viene inserito e/o rimosso manualmente attraverso aperture dedicate nel corpo del dispositivo e trattenute in posizione da opportuni meccanismi di trattenimento.
A titolo di esempio non limitativo, una variante prevede che l?elemento fotocatalizzatore o ionizzatore sia disposto su una piastra estraibile, la quale piastra viene inserita tramite una corrispondente fessura laterale del dispositivo. La piastrina ? sostenuta e trattenuta in posizione da un supporto a guisa di slitta entro cui scorre.
Secondo una variante, la camera di pulizia e la camera di igienizzazione sono separate da un setto amovibile, detto setto amovibile comprendendo detti elementi fotocalizzatori e/o ionizzatori che agiscono nella camera di igienizzazione e/o nella camera di pulizia.
In una forma attuativa particolarmente vantaggiosa, l?unit? rotante comprende una spazzola montata su un supporto azionato da un motore, il quale supporto ? amovibile e comprende elementi fotocatalizzatori e/o ionizzatori che agiscono nella camera di pulizia per igienizzare l?utensile mentre ? sottoposto a spazzolamento e/o nella camera di igienizzazione per igienizzare l?utensile inserito nella camera di igienizzazione.
E? anche possibile che il supporto della spazzola dotato di elementi fotocatalizzatori e/o ionizzatori sia disposto all?interno di una camera separata dalla camera di pulizia e comunicante con la camera di igienizzazione per agire sull?utensile disposto in detta camera di igienizzazione.
Grazie a questi accorgimenti ? possibile prevedere il reintegro degli elementi fotocatalizzatori e/o ionizzatori esauriti con una semplice operazione di sostituzione di parti del dispositivo.
Nel caso il supporto della spazzola rotante sia previsto comprendere tali sostanze, l?operazione di reintegro/sostituzione di tale sostanze pu? andare di pari passo con la sostituzione della spazzola rotante che ? comunque prevista dopo un certo numero di cicli di funzionamento del dispositivo a causa dell?invitabile usura delle setole che la costituiscono.
Queste ed altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno pi? chiaramente dalla seguente descrizione dell?esempio esecutivo illustrato nel disegno allegato che illustra una possibile forma realizzativa in accordo alla presente invenzione.
Con riferimento alla figura, il dispositivo comprende una spazzola 1 che, nella sua configurazione pi? semplice, ? costituita da un supporto prismatico 101 su cui sono fissati gruppi di setole 201, ad esempio in nylon, ad una certa distanza gli uni dagli altri e in maniera sfalsata sui lati in modo da aumentare la superficie di spazzolamento.
Il supporto della spazzola 101 ? fissato all?alberino di un motore elettrico 2 solidale con una piastra di supporto 3. Tale piastra costituisce la base di un involucro scatolare (non mostrato in figura) atto a racchiudere i componenti del dispositivo. L?involucro ? dotato di una apertura in corrispondenza della spazzola 1 per l?inserimento dell?utensile da spazzolare.
Per impedire che i residui delle lavorazioni asportati dalla spazzola 1 possano raggiungere il motore 2 danneggiandolo, la spazzola e il motore sono separati da un primo setto 4 che forma, nel supporto scatolare, una camera operativa 5, 8, entro cui gira la spazzola 1, e una camera di servizio 6 destinata ad accogliere il motore 2 e, pi? in generale, i connettori, i cavetti 102 e i dispositivi elettromeccanici atti a controllare il funzionamento del dispositivo. Nella configurazione mostrata in figura, il motore ? vantaggiosamente fissato al setto 4, ma ovviamente pu? essere fissato anche alla base 3 o ad una qualunque altra parete del supporto.
L?accoppiamento fra albero del motore 2 e supporto della spazzola 101 pu? essere di qualsivoglia tipo, ad esempio tramite spina o vite passante e bullone, che ne consenta un facile smontaggio. Ci? al fine di facilmente sostituire la spazzola 1 quando usurata.
E? possibile trattare il supporto della spazzola 101 con una sostanza, tipicamente una vernice, avente un effetto fotocatalizzatore o ionizzatore, cio? in grado di emettere, spontaneamente o a seguito di stimolazione, ad esempio luminosa, sostanze reattive neutralizzanti eventuali cariche batteriche, virali, fungine e infettive in genere eventualmente presenti sull?utensile oggetto di spazzolamento.
Esempi di tali sostanze sono il biossido di titanio (TiO2) o il triossido di tungsteno (WO3) che agiscono per mezzo di un processo di fotocatalisi, ossia di un insieme di reazioni fotochimiche rese possibili da un catalizzatore sensibile alla luce o l?argento ionico o altra sostanza che emette spontaneamente ioni in grado di neutralizzare agenti patogeni.
Poich? tali sostanze esauriscono il loro effetto con il tempo, devono essere rigenerate o rimpiazzate. D?altra parte anche la spazzola 1 deve essere rimpiazzata per l?inevitabile usura, pertanto l?operazione di reintegro/sostituzione di tale sostanze pu? andare di pari passo con la sostituzione della spazzola rotante 1 con evidenti vantaggi.
Tornando alla figura, si pu? notare come nel dispositivo illustrato sia presente un ulteriore setto 7, perpendicolare al primo, che divide la camera operativa in due parti definite nella presente descrizione, rispettivamente, camera di pulizia 5 e camera di igienizzazione 8.
Nella camera di pulizia 5 ? alloggiata la spazzola 1 mentre nella camera di igienizzazione 8 sono inseriti elementi che consentono di igienizzare gli utensili una volta che questi siano stati spazzolati.
Come sopra visto, non ? necessario che le operazioni di pulizia e di igienizzazione siano indipendenti e avvengano in camere separate, ben potendo gli elementi di igienizzazione operare durante l?operazione di spazzolamento o comunque nella medesima camera atta allo spazzolamento.
L?utilizzo di camere separate per le due operazioni consente, tuttavia, di conseguire l?ulteriore vantaggio di poter trattare contemporaneamente pi? utensili svincolando l?operazione di igienizzazione, che di solito richiede tempi maggiori, dall?operazione di spazzolatura generalmente molto rapida.
Sia la camera di pulizia 5 che la camera di igienizzazione 8 presentano un?apertura per consentire l?inserimento dell?utensile da trattare. In questo modo l?operatore pu? prima inserire l?utensile, ad esempio una spazzola o un pettine, nell?apertura comunicante con la camera di pulizia 5 per consentirne lo spazzolamento per poi procedere all?inserimento dell?utensile pulito nell?apertura della camera di igienizzazione 8 per sottoporre lo stesso all?ulteriore trattamento igienizzante.
Un modo per ottenere tale trattamento igienizzante ? quello di utilizzare una sorgente di radiazione elettromagnetica con lunghezza d?onda appartenente allo spettro della luce ultravioletta, preferibilmente nella porzione di spettro compresa tra 100 e 280 nm o UV-C, disposta ad irradiare la camera di igienizzazione. La radiazione viene usata ai fini del trattamento germicida e/o battericida e/o fungicida dell?aria nell?ambiente o sulle superfici degli utensili oggetto di trattamento igienizzante.
Nella forma realizzativa mostrata in figura, la sorgente di radiazione elettromagnetica ? costituita da uno o pi? led 9 a luce ultravioletta. In particolare tali led 9 sono montati in fori passanti previsti nel primo setto 4 in modo da irradiare verso la camera di igienizzazione 8 con i reofori di collegamento disposti all?interno della camera di servizio 3 e nella camera di pulizia 5. Ovviamente tali led possono essere previsti anche per irradiare o solo la camera di servizio 3 o solo la camera di pulizia 5.
Come mostrato in figura, ? anche possibile prevedere la presenza di un generatore di ozono 10 che viene azionato, ad esempio, ogni qual volta si aziona l'apparecchiatura, creando un flusso di gas igienizzante 111 che, grazie ad un ventilatore 11, viene diffuso nella camera di igienizzazione 8, nella camera di pulizia 5 o in entrambe le camere, cos? igienizzando gli oggetti contemporaneamente alla pulizia.
La camera di pulizia 5 pu? vantaggiosamente comprendere una zona per la raccolta dei residui di lavorazioni asportati dall?utensile all?interno di un contenitore di raccolta (non mostrato in figura), essendo detto contenitore di tipo amovibile e posizionato internamente o esternamente al dispositivo.
La camera di igienizzazione 8 pu? prevedere pareti laterali, in particolare il setto 7 di divisione fra camera di pulizia 5 e camera di igienizzazione 8, che possono comprendere trattamenti a base di sostanze generatrici di ioni quale argento cationico o possono essere almeno in parte realizzate con materiali fotocatalizzatrici quali biossido di titanio o triossido di tungsteno. In quest?ultimo caso sono previsti mezzi per attivare la fotocatalisi e tali mezzi possono includere una trasparenza dell?involucro o la presenza di una sorgente luminosa a led eventualmente abbinata a superfici riflettenti per focalizzare la luce sugli elementi fotocatalizzatori. La sorgente a led pu? essere vantaggiosamente costituita dai medesimi led ad ultravioletti 9 che agiscono nella camera di igienizzazione 8 o di pulizia 6.
Le sostanze ionizzatrici o fotocatalizzatrici possono ovviamente essere impiegate indipendentemente dalla presenza dei led ad ultravioletti 9 che agiscono nella camera di igienizzazione 8 e possono interessare anche le pareti della camera di pulizia 5.
Led ad ultravioletti possono anche essere presenti nella camera di pulizia 5 per consentire un?azione igienizzante durante l?operazione di pulizia.
Sono cos? possibili pi? soluzioni che meglio si adattano agli specifici utilizzi che vanno dalle pi? semplici con camera di igienizzazione a led UV che non richiedono particolari manutenzioni alle pi? complesse con sostanze fotocatalizzatrici e/o ionizzatrici da ripristinare o rigenerare o combinazione di soluzioni con eventuale parziale igienizzazione anche in camera di pulizia.
E? anche possibile prevedere che il supporto 101 della spazzola 201 sia dotato di elementi fotocatalizzatori e/o ionizzatori e sia disposto all?interno di una camera separata dalla camera di pulizia 5 e comunicante con la camera di igienizzazione 8 per agire sull?utensile disposto in detta camera di igienizzazione 8. In questo modo si realizza il duplice vantaggio di eseguire l?operazione di igienizzazione in una camera separata dalla camera di pulizia, evitando al contempo di dover sostituire parti del dispositivo che non siano la spazzola.

Claims (12)

RIVENDICAZIONI
1. Dispositivo per la pulizia di utensili in uso presso parrucchieri, estetisti o simili, comprendente una camera di pulizia (5) dotata di una apertura per consentire l?inserimento di un utensile da pulire, quale ad esempio una spazzola, un pettine, una testina di tosatrici e simili, e di una unit? rotante (1) atta ad esercitare un?azione di spazzolamento sulla superficie dell?utensile inserito nell?apertura cos? da rimuovere i residui delle lavorazioni presenti su detto utensile, quali peli, barba o capelli, caratterizzato dal fatto di comprendere una unit? di igienizzazione (9) degli utensili sottoposti a pulitura che agisce per emissione di particelle o radiazione elettromagnetica in un volume confinato di aria (8) all?interno del dispositivo.
2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui l?unit? di igienizzazione (9) ? disposta per agire all?interno di una camera di igienizzazione (8).
3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, in cui la camera di igienizzazione (8) ? separata dalla camera di pulizia (5) ed ? dotata di una apertura per l?inserimento di un utensile da igienizzare dopo essere stato assoggettato a pulizia nella camera di pulizia (5).
4. Dispositivo secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una sorgente di radiazione elettromagnetica (9) con lunghezza d?onda appartenente allo spettro della luce ultravioletta, preferibilmente nella porzione di spettro compresa tra 100 e 280 nm o UV-C, disposta ad irradiare la camera di igienizzazione (8), essendo detta radiazione usata ai fini del trattamento germicida e/o battericida e/o fungicida dell?aria nell?ambiente o sulle superfici degli utensili oggetto di trattamento igienizzante, in cui la sorgente di radiazione elettromagnetica comprende uno o pi? led (9) a luce ultravioletta disposti all?interno della camera di igienizzazione (8).
5. Dispositivo secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto di comprendere uno o pi? elementi fotocatalizzatori o superfici fotocatalizzatrici per l?emissione controllata, e preferibilmente stimolata da parte di una o pi? sorgenti luminose incluse nel dispositivo, di composti reattivi neutralizzanti le cariche batteriche e/o virali e/o fungine presenti all?interno della camera di igienizzazione (8), dette una o pi? sorgenti luminose potendo comprendere uno o pi? LED disposti nella camera di igienizzazione e/o nella camera di pulizia, detto uno o pi? LED emettendo una radiazione specifica per la sostanza da fotostimolare, potendo detta radiazione specifica essere una radiazione ultravioletta avente di per s? carattere igienizzante.
6. Dispositivo secondo una o pi? delle precedenti, rivendicazioni caratterizzato dal fatto di comprendere uno o pi? elementi per la ionizzazione dell?aria ambientale presente all?interno della camera di igienizzazione (8) e/o per l?arricchimento di detta aria ambientale con particelle ioniche battericide provenienti da sostanze specifiche quali ad esempio argento ionico.
7. Dispositivo secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni, in cui sono presenti uno o pi? elementi fotocatalizzatori e/o ionizzatori che sono integrati nel dispositivo in maniera rimovibile e sostituibile.
8. Dispositivo secondo la rivendicazione 8, in cui la camera di pulizia (5) e la camera di igienizzazione (8) sono separate da un setto amovibile (7), detto setto amovibile comprendendo detti elementi fotocalizzatori e/o ionizzatori che agiscono nella camera di igienizzazione (8) e/o nella camera di pulizia (5).
9. Dispositivo secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni, in cui l?unit? rotante (1) comprende una spazzola (201) montata su un supporto (101) azionato da un motore (2), il quale supporto (101) ? amovibile e comprende elementi fotocatalizzatori e/o ionizzatori che agiscono nella camera di pulizia (5) per igienizzare l?utensile mentre ? sottoposto a spazzolamento e/o nella camera di igienizzazione (8) per igienizzare l?utensile inserito nella camera di igienizzazione (8).
10. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, in cui il supporto (101) della spazzola (201) dotato di elementi fotocatalizzatori e/o ionizzatori ? disposto all?interno di una camera separata dalla camera di pulizia (5) e comunicante con la camera di igienizzazione (8) per agire sull?utensile disposto in detta camera di igienizzazione (8).
11. Dispositivo secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto di comprendere elementi ionizzatori e/o fotocatalizzatori sotto forma di rivestimenti o vernici applicabili a parti del dispositivo, in particolare a parti rimuovibili presenti nella camera di igienizzazione (8) e/o di pulizia (5).
12. Dispositivo secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto di ulteriormente comprendere un generatore di ozono (10) azionabile quando il dispositivo viene azionato, il quale generatore di ozono ? atto a generare un flusso di gas igienizzante (111) all?interno della camera di pulizia (5) e/o all?interno della camera di igienizzazione (8).
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