IT202100006113A1 - Dispositivo per la disinfezione di oggetti e relativo metodo di controllo - Google Patents

Dispositivo per la disinfezione di oggetti e relativo metodo di controllo Download PDF

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IT202100006113A1
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lamp
lamps
disinfection
disinfected
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Canonico Sergio Barberis
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Pratrivero S P A
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Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale dal titolo:
?DISPOSITIVO PER LA DISINFEZIONE DI OGGETTI E RELATIVO METODO DI CONTROLLO?
La presente invenzione ? relativa ad un dispositivo e un metodo per la disinfezione di oggetti.
Arte anteriore
Il potere germicida delle emissioni elettromagnetiche (raggi) all?interno dello spettro ultravioletto (UV) ? comunemente noto e trova applicazione in dispositivi per la disinfezione di oggetti, attrezzi, aria, acqua. In tali dispositivi, l?emissione dei raggi UV avviene normalmente tramite lampade a scarica o, pi? recentemente, LEDs. A parit? di frequenze emesse, i tempi nei quali ? possibile ottenere una soddisfacente disinfezione dipendono in stretta misura dalla dose di raggi UV che colpisce l?oggetto da disinfettare, ovvero dalla sua vicinanza all?uno o pi? emettitori e dalla potenza di questi ultimi.
Le lampade emettitrici di UV, specialmente per le alte potenze, non ancora raggiungibili da lampade a LED, sono generalmente lampade a scarica contenenti vapori di mercurio, le quali possono essere sostanzialmente raggruppate in due categorie: a catodo caldo e a catodo freddo.
Le lampade a catodo caldo sono comunemente le pi? diffuse e presentano diverse caratteristiche a loro vantaggio tra cui il basso costo e l?efficienza relativamente elevata. Tuttavia, il loro ciclo vitale ? fortemente influenzato dal numero di accensioni pregresse e richiedono tempi relativamente lunghi (minuti o decine di minuti) tra il momento dell?accensione ed il raggiungimento della emissione UV nominale richiesta per effettuare una accurata disinfezione.
Le lampade a catodo freddo, di contro, ovviano al deperimento causato dal numero di accensioni, ma anch?esse richiedono tempi elevati dall?accensione all?emissione massima (o nominale) di raggi UV.
Entrambi i tipi di lampade sopra menzionati convertono in radiazione UV solamente una certa percentuale dell?energia utilizzata (solitamente intorno al 30%); la restante parte viene per lo pi? convertita in calore, il quale necessita di essere dissipato per non pregiudicare la vita della lampada stessa.
L?utilizzo di lampade UV ? pertanto necessario qualora occorra raggiungere potenze elevate. Infatti, queste si dimostrano altamente performanti per tutte le applicazioni in cui le stesse rimangono accese per tempi lunghi, dove non sia rilevante il tempo inizialmente necessario per raggiungere l?emissione nominale, dove il calore prodotto possa essere adeguatamente dissipato.
In un periodo in cui la disinfezione degli oggetti diventa sempre pi? importante a causa del propagarsi di agenti patogeni in modo pandemico, ? pertanto sentita la necessit? di sviluppare un dispositivo che possa essere utilizzato per la disinfezione rapida di oggetti comuni, in modo da consentirne agevolmente lo scambio tra una pluralit? di individui senza incorrere in rischi di contagio.
Scopo dell?invenzione
Scopo della presente invenzione ? realizzare un dispositivo e un relativo metodo di controllo che permettano di superare, almeno parzialmente, gli inconvenienti dell?arte nota e siano, al contempo, di facile ed economica realizzazione.
In accordo con la presente invenzione vengono forniti un dispositivo per la disinfezione di oggetti ed un relativo metodo di controllo secondo quanto indicato nelle rivendicazioni indipendenti che seguono e, preferibilmente, in una qualsiasi delle rivendicazioni dipendenti direttamente o indirettamente dalle rivendicazioni indipendenti.
Le rivendicazioni descrivono forme di realizzazione preferite della presente invenzione formando parte integrante della presente descrizione.
Breve descrizione delle figure
Per una migliore comprensione della presente invenzione viene descritta nel seguito una preferita forma di realizzazione, a puro titolo di esempio non limitativo e con riferimento ai disegni allegati, nei quali:
- la figura 1 ? una vista schematica e prospettica di una prima forma di attuazione di un dispositivo di disinfezione secondo la presente invenzione;
- la figura 2 ? una vista schematica e frontale dei collegamenti tra alcuni elementi del dispositivo di disinfezione secondo la figura 1;
- la figura 3 ? un diagramma di flusso in cui sono illustrate le possibili fasi di un metodo di controllo di un dispositivo di disinfezione in accordo con la presente invenzione.
Descrizione dettagliata dell?invenzione
Nelle figure 1 e 2, con 1 ? indicato nel suo complesso un dispositivo per la disinfezione di oggetti 2. In particolare, nella figura 1 l?oggetto 2 da disinfettare ? una carta di credito. Tuttavia, il dispositivo 1 pu? essere utilizzato per disinfettare qualunque tipo di oggetto 2 che possa essere inserito al suo interno.
Il dispositivo 1 comprende un corpo 3 scatolare, il quale determina al suo interno una camera 4 di disinfezione configurata per accogliere l?oggetto 2 da disinfettare.
Inoltre, il corpo 3 scatolare ? apribile su almeno una sua porzione 5 per consentire l?inserimento dell?oggetto 2 dall?esterno del dispositivo 1 all?interno della camera 4 di disinfezione.
Nella non limitativa forma di attuazione della figura 1, il corpo scatolare ? a forma di parallelepipedo, in cui la faccia superiore corrisponde alla porzione 5 ed ? provvista ? uno sportello 6 apribile e incernierato. In altre forme di attuazione non limitative, il corpo scatolare ha forme diverse e/o lo sportello 6 ? ricavato in modo da aprirsi frontalmente o lateralmente. Preferibilmente, lo sportello 6 ? apribile verso l?esterno, in modo da non interferire, durante la chiusura, con gli oggetti 2 all?interno della camera 4.
Vantaggiosamente, il dispositivo 1 comprende inoltre almeno una lampada 7 a catodo freddo, montata internamente al corpo 3 scatolare e configurata per irraggiare l?oggetto 2 da disinfettare con una radiazione ultravioletta (ovvero avente una lunghezza d?onda tra 400 e 100 nanometri). In particolare, la lampada 7 ? configurata per emettere radiazioni UV-C (tra 280 e 100 nanometri), o UV-C ozono.
Preferibilmente, il dispositivo 1 comprende una pluralit? di lampade 7 disposte in maniera uniforme su una superficie interna del corpo 3 scatolare (pi? precisamente su una pluralit? di facce 8 della stessa). In particolare, nella non limitativa forma di attuazione della figura 1, sono presenti tre lampade 7 per ogni faccia 8 della superficie interna del corpo 3 scatolare. In dettaglio, le lampade 7 sono di forma allungata e, su una stessa faccia 8, sono disposte parallelamente tra loro, in particolare sono distribuite equamente sulla faccia 8 stessa. In tal modo, ? possibile irradiare l?oggetto 2 da multiple angolazioni.
In alcuni casi non limitativi, l?oggetto 2 pu? essere disposto su un supporto (preferibilmente trasparente alla radiazione UV-C o che ne permetta comunque il passaggio) che lo pone sostanzialmente al centro della camera 3 di disinfezione, in modo che possa essere irradiato equamente dalle lampade 7 disposte attorno ad esso quando si trova all?interno del dispositivo 1.
Vantaggiosamente, il dispositivo 1 comprende inoltre uno o pi? dispositivi 9 di rilevazione configurati per rilevare delle condizioni ambientali all?interno della camera 3 di disinfezione. In particolare, il dispositivo 1 comprende una pluralit? di dispositivi 9 di rilevazione, in modo da poter rilevare le condizioni ambientali in prossimit? di ciascuna lampada 7.
Secondo alcune preferite forme di attuazione, le condizioni ambientali comprendono la temperatura in prossimit? di ciascuna lampada 7 (o la temperatura della lampada 7 stessa). In alternativa o in aggiunta, le condizioni ambientali comprendono l?umidit? e/o l?irraggiamento. Sensori di temperatura, umidit? e irraggiamento sono di per s? noti e pertanto non verranno maggiormente dettagliati.
Nella non limitativa forma di attuazione della figura 1, i dispositivi 9 di rilevazione sono disposti simmetricamente tra le lampade 7.
Vantaggiosamente, il dispositivo 1 comprende inoltre un sistema 10 di controllo configurato per determinare, sulla base almeno delle condizioni ambientali rilevate e del tempo di inattivit? del dispositivo 1 (in particolare di ciascuna lampada 7), un tempo di attivazione necessario alla (o a ciascuna) lampada 7 per raggiungere (dalla condizione attuale) una emissione di irraggiamento ultravioletto nominale. Ad esempio, l?emissione di irraggiamento nominale ? l?emissione massima della rispettiva lampada 7. In particolare, l?emissione di irraggiamento nominale ? una emissione ultravioletta che permette una disinfezione dell?oggetto 2 almeno al 99,9% (cosiddetto ?3-log?), preferibilmente almeno al 99,99% (cosiddetto ?4-log?) degli agenti patogeni presenti sull?oggetto. Pi? in particolare, tale disinfezione avviene tenendo conto del tempo di inattivit? della lampada 7, delle condizioni ambientali e dell?attuale punto di lavoro della lampada 7 all?interno del suo ciclo vita (i cui grafici sono generalmente forniti dai produttori delle lampade 7, oppure possono essere ricavati sperimentalmente).
Vantaggiosamente, il sistema 10 di controllo ? inoltre configurato per comandare la corrente di alimentazione (o di pilotaggio) di ciascuna lampada 7, in modo da regolarne l?emissione ultravioletta e, indirettamente, la temperatura.
In particolare, la regolazione della corrente di alimentazione viene utilizzata per regolare la dose UV-C o UV-C ozono emessa dalla lampada 7 e/o la temperatura delle lampade 7 o dell?ambiente loro circostante.
Nella non limitativa forma di attuazione della figura 2, il sistema 10 di controllo ? collegato singolarmente a ciascuna lampada 7. In altri casi non limitativi e non illustrati, il sistema 10 di controllo ? collegato in batteria alle lampade 7.
Preferibilmente, il dispositivo 1 comprende anche un sistema 11 di illuminazione ausiliaria disposto in corrispondenza delle lampade 7 e configurato per accendersi in modo da ridurre il tempo di attivazione. In particolare, il sistema 11 ? un sistema a LED, comprendente una pluralit? di elementi 12 luminosi (LEDs) che si accendono (continuamente o a intermittenza) per velocizzare l?innesco e l?accensione da parte delle lampade 7. In tal modo, il tempo di attivazione delle lampade 7 in ambienti privi di luce viene agevolato dall?accensione simultanea di uno o pi? elementi 12 luminosi a LED operanti nello spettro visibile posti in prossimit? delle lampade 7. Infatti, il tempo di innesco dell?arco di una lampada a catodo freddo ? anche funzione della luce ambientale nello spettro del visibile; pertanto, illuminando opportunamente le lampade 7 per l?istante in cui viene innescato l?arco si velocizza tale operazione.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, e come illustrato nella non limitativa forma di attuazione della figura 1, il dispositivo 1 comprende inoltre un sistema 13 termico attivo di stabilizzazione disposto in corrispondenza di ciascuna lampada e configurato per regolarne dinamicamente la temperatura circostante. Ad esempio, il sistema 13 termico comprende una o pi? celle di Peltier o utilizza la potenza termica dissipata dalle lampade stesse per regolare la temperatura nell?intorno delle stesse ad un valore considerato opportuno.
Preferibilmente, il dispositivo 1 comprende inoltre almeno un elemento 14 di dissipazione, configurato per dissipare almeno parte del calore generato dalle lampade 7 e convogliarlo all?esterno del dispositivo 1. Ad esempio, l?elemento 14 di dissipazione ? una ventola azionata elettricamente. In particolare, il dispositivo 1 comprende almeno due ventole disposte su due facce opposte del corpo 3 scatolare. In tal modo, ? possibile generare un flusso d?aria continuo e diffuso all?interno del dispositivo 1.
Preferibilmente, il sistema 10 di controllo ? configurato per regolare dinamicamente la temperatura in corrispondenza delle lampade 7 variando la dissipazione del calore generata dell?elemento 14 e/o l?azionamento del sistema 13.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, il sistema 10 di controllo ? configurato per mantenere, in assenza di un oggetto 2 da disinfettare all?interno della camera 4 di disinfezione, almeno una lampada 7 parzialmente alimentata in una configurazione di attesa. Con la dicitura ?configurazione di attesa? si intende una configurazione di preriscaldo, in cui la lampada 7 ? mantenuta parzialmente alimentata (accesa), ad (o al fine di raggiungere) una certa temperatura e con il rispettivo arco di corrente ad un regime minimo predeterminato (non interrotto), al fine di minimizzare il tempo di attivazione (o riattivazione).
In alcuni casi preferiti ma non limitativi, il dispositivo 1 comprende inoltre un elemento 15 di dimmeraggio analogico (anzich? a treno di impulsi) per il controllo della corrente di alimentazione di ciascuna lampada 7. In tal modo ? possibile ottimizzare la durata e la resa della lampada 7. Tuttavia, il presente dispositivo 1 lavora correttamente anche in caso di dimmeraggio a treno di impulsi.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, il dispositivo 1 comprende elementi 16 riflettenti disposti all?interno della camera 4 di disinfezione (ad esempio, come illustrato nella figura 1, sulle facce 8 della camera 4 di disinfezione) in modo da convogliare la radiazione ultravioletta verso l?oggetto 2 da disinfettare.
Secondo alcune forme d?attuazione non limitative (come illustrato nella figura 1), il dispositivo 1 comprende mezzi 17 di sicurezza configurati per interrompere (o limitare) l?alimentazione delle lampade 7 in caso di apertura della porzione 5 (ovvero dello sportello 6) del corpo 3 scatolare.
Ad esempio, i mezzi 17 di sicurezza possono essere meccanici, ottici o magnetici. In uso, nel caso in cui un utente aprisse il dispositivo 1 durante una disinfezione (e quindi con le lampade 7 in fase di emissione ultravioletta), i mezzi 17 di sicurezza intervengono prontamente tagliando l?alimentazione delle lampade e prevenendo qualunque rischio per l?utente.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, il sistema 10 di controllo ? configurato inoltre per memorizzare ogni ciclo di irraggiamento di ciascuna lampada 7 e stimare di conseguenza il decadimento delle lampade 7 sulla base dei dati forniti normalmente dal fornitore delle lampade o determinati empiricamente attraverso specifici test di laboratorio. In particolare, il decadimento delle lampade 7 viene utilizzato per determinare il suddetto attuale punto di lavoro all?interno del ciclo vita delle lampade 7.
In alcuni casi vantaggiosi e non limitativi, i dispositivi 9 di rilevazione comprendono sensori di misura della radiazione UV-C, in modo tale da poter rilevare dinamicamente nel tempo e con precisione la dose di raggi UV emessa dalle lampade 7, la capacit? di irradiazione delle lampade 7 e/o il decadimento delle stesse.
Secondo alcune forme di attuazione preferite ma non limitative, i dispositivi 9 di rilevazione comprendono mezzi configurati per rilevare la presenza, la geometria e/o la dimensione dell?oggetto 2 da irradiare al fine di ottimizzare i tempi e le modalit? di esposizione. In particolare, tali mezzi comprendono dispositivi ottici configurati per rilevare forme, ingombri e/o distanze.
Preferibilmente, il dispositivo 1 comprende un elemento 18 di interfaccia, ad esempio uno schermo tattile, o una pulsantiera di comando, configurati per consentire all?utente di selezionare diversi tipi di disinfezione (regolando, tramite il sistema 10 di controllo, la dose di radiazioni ultraviolette emesse). In particolare, il dispositivo 18 di interfaccia ? inoltre configurato per emettere un avviso, sonoro e/o visivo, al completamente della disinfezione.
In accordo con un secondo aspetto della presente invenzione, viene fornito un metodo di controllo di un dispositivo per la disinfezione di oggetti, in particolare del tipo sopra descritto.
Il metodo comprende almeno le fasi di: rilevare le condizioni ambientali all?interno della camera 4 di disinfezione determinata dal corpo 3 scatolare; determinare (ovvero calcolare) il tempo di inattivit? del dispositivo 1 (ovvero delle lampade 7, o di ciascuna lampada 7); ed elaborare (calcolare), sulla base delle condizioni ambientali e del tempo di inattivit?, il tempo di attivazione necessario alle lampade 7 (o a ciascuna lampada7) a catodo freddo per raggiungere l?emissione di irraggiamento ultravioletto nominale. In particolare, il metodo comprende l?ulteriore fase di verificare ciclicamente che il tempo di attivazione elaborato sia inferiore ad un valore soglia (ad esempio pari a trenta secondi o inferiore ? in funzione del grado di disinfezione dell?oggetto 2 che si intende raggiungere).
Il metodo comprende inoltre la fase di controllare (regolare) l?alimentazione dell?almeno una lampada 7 in modo da mantenerla, anche in assenza di un oggetto 2 da disinfettare all?interno del dispositivo 1 (ovvero della camera 4 di disinfezione), almeno parzialmente alimentata nella configurazione di attesa, in modo da mantenere il tempo di attivazione al di sotto del valore soglia predefinito.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, il metodo comprende almeno l?ulteriore fase di disinfettare l?oggetto 2 disposto all?interno del dispositivo 1 (ovvero della camera 4 di disinfezione) per un tempo nell?ordine delle decine di secondi (in particolare inferiore agli 80 secondi, preferibilmente inferiore ai 60 secondi, pi? in particolare inferiore ai 40 secondi) rimuovendo il 99,9% degli agenti patogeni. In particolare, durante la fase di disinfezione, le lampade 7 sono accese e alimentate per fornire all?oggetto 2 una quantit? sufficiente di raggi UV da consentire una disinfezione profonda (almeno ?3-log?, preferibilmente ?4-log?). Pi? in particolare, la disinfezione dell?oggetto 2 ? effettuata entro trenta secondi.
Secondo alcune preferite forme di attuazione non limitative, il metodo prevede di accendere almeno un sistema 11 di illuminazione ausiliaria a led disposto in corrispondenza dell?almeno una lampada 7 in modo da ridurre il tempo di attivazione in accordo con quanto detto precedentemente.
Preferibilmente, la regolazione della corrente di alimentazione (pilotaggio) da parte del sistema 10 di controllo, avviene in modo continuativo (analogico). In particolare, tramite tale regolazione viene controllata da dosa di raggi UV emessa e/o la temperatura delle lampade 7 o dell?ambiente loro circostante. Pertanto, la regolazione della corrente (e/o dei cicli di accensione e spegnimento delle lampade) consente di poter calibrare con precisione la dose (germicida) di raggi UV durante la fase di disinfezione.
Secondo la non limitativa forma di attuazione delle figure allegate, il metodo comprende inoltre una fase (continua) di controllo della temperatura (in prossimit?) delle lampade 7. Durante tale fase il sistema 10 di controllo regola dinamicamente la temperatura in corrispondenza delle lampade 7 variando la dissipazione del calore generata dell?elemento 14 e/o l?azionamento del sistema 13.
Preferibilmente, il metodo prevede inoltre che il sistema 10 di controllo memorizzi ogni ciclo di irraggiamento di ciascuna lampada 7 e stimi di conseguenza il decadimento delle lampade 7 sulla base dei dati forniti normalmente dal fornitore delle lampade o determinati empiricamente su lampade simili. In particolare, il decadimento delle lampade 7 viene utilizzato dal sistema 10 di controllo per determinare il suddetto attuale punto di lavoro all?interno del ciclo vita delle lampade 7.
Secondo alcune forme di attuazione non limitative, durante la fase di rilevazione viene inoltre rilevata dai dispositivi 9, dinamicamente nel tempo e con precisione la dose di raggi UV emessa dalle lampade 7, la capacit? di irradiazione delle lampade 7 e/o il decadimento delle stesse.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, il metodo prevede inoltre di rilevare la presenza, la geometria e/o la dimensione dell?oggetto 2 da irradiare al fine di ottimizzare i tempi e le modalit? di esposizione.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, il metodo ? svolto da un dispositivo 1 secondo quanto fin qui descritto.
Di seguito, si far? riferimento alla non limitativa forma di attuazione della figura 3, la quale rappresenta una possibile forma di attuazione non limitativa del metodo di controllo sopra descritto. In particolare, nel diagramma di flusso della figura 3 ? stata utilizzata la convenzione secondo la quale i blocchi rettangolari indicano un?istruzione generica ed i blocchi romboidali, posti in corrispondenza di una diramazione, sono dei blocchi di scelta, contenenti una condizione logica che determina che direzione prender? il flusso. In particolare, in corrispondenza dei blocchi di scelta, il flusso del diagramma si dirama nella direzione contrassegnata dal simbolo di spunta ??? se la condizione logica viene soddisfatta, altrimenti, nel caso in cui tale condizione non sia soddisfatta, il flusso si dirama nella direzione contrassegnata dal simbolo ?X?.
In uso, come illustrato nel diagramma di flusso della figura 3, il metodo prevede innanzitutto di verificare (blocco 20) la possibilit? di controllare e alimentare le lampade 7. In particolare, tale possibilit? dipende dallo stato di decadimento delle lampade e dalle condizioni di sicurezza (ad esempio, se il dispositivo 1 ? aperto, non sar? possibile alimentare le lampade).
Nel caso in cui la regolazione sia possibile, il metodo prevede di verificare se ? presente un comando di spegnimento del dispositivo 1 (blocco 21). Nel caso in cui tale comando sia presente, il sistema 10 di controllo spegne le lampade 7 (blocco 22) e pertanto la dose di raggi UV (ovvero quella da cui deriva la disinfezione) emessa all?interno della camera 4 di disinfezione tende a zero (blocco 23).
Diversamente, se la regolazione ? possibile e non vi ? alcun comando di spegnimento, il sistema 10 di controllo procede con l?elaborare (blocco 24) il tempo di attivazione (di ciascuna lampada o di ciascuna batteria di lampade) in funzione della temperatura attuale delle lampade 7 o dell?ambiente loro circostante, in funzione del tempo di inattivit? delle lampade 7 stesse e del tempo totale di lavoro delle lampade dall?inizio della loro vita.
In seguito al calcolo del tempo di attivazione, viene verificato (blocco 25) che quest?ultimo rientri (ovvero sia inferiore) al valore soglia predefinito. Nel caso in cui tale valore superi il suddetto valore soglia (ovvero il tempo necessario a raggiungere l?emissione UV nominale sia superiore a quanto desiderato), il sistema 10 di controllo determina l?inizio di una fase di preriscaldo, durante la quale pilota le lampade 7 per raggiungere quanto prima una temperatura prevista per la configurazione di attesa (blocco 26) e di conseguenza abbassare il valore del tempo di attivazione al di sotto della soglia predefinita. A seguito di questa fase, viene comunque calcolata la dose (quantit?) di raggi UV emessi dalle lampade 7 (blocco 27). In particolare, rilevando tale dose ? possibile affinare il controllo delle lampade (in modo da mantenere le emissioni al di sotto di un valore che potrebbe essere dannoso per un utente che inserisce l?oggetto 2 da disinfettare all?interno del dispositivo 1).
Quando, invece, il valore del tempo di attivazione calcolato rientra all?interno del valore soglia predefinito (blocco 28), il sistema 10 di controllo verifica se ? stato dato un comando di disinfezione. In caso affermativo, le lampade 7, il sistema 13 e gli elementi 14 vengono attivati di conseguenza in modo da procedere con la fase di disinfezione dell?oggetto 2 secondo il grado ed i tempi richiesti dall?utente tramite il dispositivo 18 di interfaccia (o predefinito, nel caso di un dispositivo 1 mono-modalit?). In tal caso, si procede successivamente verso il blocco 27, rilevando (o calcolando) la dose di raggi UV emessi dalle lampade 7. Di contro, in assenza di un comando di disinfezione (blocco 30) le lampade 7 vengono mantenute nella configurazione di attesa, pronte a svolgere la loro funzione disinfettante nel minor tempo possibile.
A seguito delle fasi sopra menzionate, il metodo prevede di verificare lo stato operativo delle lampade 7 (o di ciascuna lampada 7) all?interno del blocco 31, in modo da aggiornare il tempo totale di lavoro delle lampade (o di ciascuna lampada) 7, ovvero l?attuale punto di lavoro della lampada 7 all?interno del suo ciclo vita.
Nella non limitativa forma di attuazione della figura 3, il suddetto diagramma di flusso si ripete ciclicamente.
Bench? l?invenzione sopra descritta faccia particolare riferimento ad alcuni esempi di attuazione ben precisi, essa non ? da ritenersi limitata a tali esempi di attuazione, rientrando nel suo ambito tutte quelle varianti, modifiche o semplificazioni coperte dalle rivendicazioni allegate, quali ad esempio mezzi di sicurezza diversi, una diversa conformazione del corpo scatolare, un diverso flusso delle fasi del metodo, una diversa disposizione delle lampade e/o degli elementi riflettenti, ecc.
Il dispositivo ed il metodo sopra descritti comportano numerosi vantaggi.
Innanzitutto permettono, utilizzando un oggetto di dimensioni contenute che non genera eccessivo calore, di poter deporre all?interno denaro e/o carte di credito (o qualunque altro oggetto), sottoporre il tutto a disinfezione con dosi note e tempi rapidi.
Inoltre, vengono sinergicamente ridotti sia il consumo eccessivo che si avrebbe nel mantenere perennemente a regime le lampade ad ultravioletti, sia il rischio generato dall?esposizione degli utenti durante l?inserimento ed il prelievo dell?oggetto da disinfettare/disinfettato.
In aggiunta, il dispositivo ed il metodo permettono di diminuire sensibilmente i tempi necessari per arrivare all?emissione nominale delle lampade a catodo freddo e pertanto i tempi di disinfezione.
Infine, il dispositivo 1 consente di avere un funzionamento intermittente senza una eccessiva penalizzazione della vita delle lampade 7.

Claims (10)

RIVENDICAZIONI
1. Dispositivo (1) per la disinfezione di oggetti (2) comprendente:
- un corpo (3) scatolare, il quale determina al suo interno una camera (4) di disinfezione ed ? apribile su almeno una sua porzione (5) per consentire l?inserimento di un oggetto (2) da disinfettare all?interno della camera (4) di disinfezione;
- almeno una lampada (7) a catodo freddo, montata internamente al corpo (3) scatolare e configurata per irraggiare l?oggetto (2) da disinfettare con una radiazione ultravioletta;
- uno o pi? dispositivi (9) di rilevazione configurati per rilevare delle condizioni ambientali all?interno della camera (4) di disinfezione;
- un sistema (10) di controllo configurato per determinare, sulla base almeno delle condizioni ambientali rilevate e del tempo di inattivit? del dispositivo (1), un tempo di attivazione necessario all?almeno una lampada (7) per raggiungere una emissione di irraggiamento ultravioletto nominale; il sistema (10) di controllo essendo inoltre configurato per comandare l?alimentazione dell?almeno una lampada (7).
2. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, comprendente almeno un sistema (11) di illuminazione ausiliaria disposto in corrispondenza dell?almeno una lampada (7) e configurato per accendersi in modo da ridurre il tempo di attivazione.
3. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, comprendente almeno un sistema (13) termico attivo di stabilizzazione disposto in corrispondenza dell?almeno una lampada (7) o centralizzato.
4. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il sistema (10) di controllo ? configurato per mantenere, in assenza di un oggetto (2) da disinfettare all?interno della camera (4) di disinfezione, l?almeno una lampada (7) parzialmente alimentata in una configurazione di attesa.
5. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il sistema (10) di controllo comprende un elemento (15) di dimmeraggio analogico o digitale per il controllo dell?alimentazione dell?almeno una lampada (7).
6. Dispositivo (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti e comprendente elementi riflettenti disposti all?interno della camera (4) di disinfezione in modo da convogliare la radiazione ultravioletta verso l?oggetto (2) da disinfettare.
7. Dispositivo (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti e comprendente mezzi (17) di sicurezza configurati per interrompere l?alimentazione dell?almeno una lampada (7) in caso di apertura della porzione (5) del corpo (3) scatolare.
8. Metodo per il controllo di un dispositivo (1) per la disinfezione di oggetti (2) comprendente almeno un corpo (3) scatolare all?interno del quale ? alloggiata almeno una lampada (7) a catodo freddo; il metodo comprendente le fasi di:
- rilevare delle condizioni ambientali all?interno di una camera (4) di disinfezione determinata dal corpo (3) scatolare;
- determinare il tempo di inattivit? del dispositivo (1);
- elaborare, sulla base delle condizioni ambientali e del tempo di inattivit?, un tempo di attivazione necessario all? almeno una lampada (7) a catodo freddo per raggiungere una emissione di irraggiamento ultravioletto nominale;
- controllare l?alimentazione dell?almeno una lampada (7) in modo da mantenerla, anche in assenza di un oggetto (2) da disinfettare all?interno del dispositivo (1), almeno parzialmente alimentata in una configurazione di attesa, in modo da mantenere il tempo di attivazione al di sotto di un valore predefinito.
9. Metodo secondo la rivendicazione 8 e comprendente almeno l?ulteriore fase di disinfettare un oggetto (2) disposto all?interno del dispositivo (1) in un tempo nell?ordine di decine di secondi rimuovendo almeno il 99,9% degli agenti patogeni; in particolare, durante la fase di disinfettare l?oggetto (2), viene acceso almeno un sistema (11) di illuminazione ausiliaria a led disposto in corrispondenza dell?almeno una lampada (7) in modo da ridurre il tempo di attivazione
10. Metodo secondo la rivendicazione 8 o 9, svolto da un dispositivo (1) in accordo con le rivendicazioni da 1 a 7.
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