IT202100006029A1 - Motociclo con aerodinamica attiva - Google Patents

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IT202100006029A1
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IT
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motorcycle
hull
movable portions
fairing
movable
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IT102021000006029A
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English (en)
Inventor
Francesco Marchetta
Marco Lambri
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Piaggio & C Spa
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B62LAND VEHICLES FOR TRAVELLING OTHERWISE THAN ON RAILS
    • B62JCYCLE SADDLES OR SEATS; AUXILIARY DEVICES OR ACCESSORIES SPECIALLY ADAPTED TO CYCLES AND NOT OTHERWISE PROVIDED FOR, e.g. ARTICLE CARRIERS OR CYCLE PROTECTORS
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    • B62J17/02Weather guards for riders; Fairings or stream-lining parts not otherwise provided for shielding only the rider's front
    • B62J17/04Windscreens
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B62LAND VEHICLES FOR TRAVELLING OTHERWISE THAN ON RAILS
    • B62JCYCLE SADDLES OR SEATS; AUXILIARY DEVICES OR ACCESSORIES SPECIALLY ADAPTED TO CYCLES AND NOT OTHERWISE PROVIDED FOR, e.g. ARTICLE CARRIERS OR CYCLE PROTECTORS
    • B62J17/00Weather guards for riders; Fairings or stream-lining parts not otherwise provided for
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Description

TITOLO
MOTOCICLO CON AERODINAMICA ATTIVA
DESCRIZIONE SETTORE TECNOLOGICO
[001] La presente invenzione riguarda il settore dei motocicli a due o tre ruote rollanti.
STATO DELLA TECNICA
[002] Nello stato della tecnica sono noti alcuni motocicli comprendenti porzioni mobili per deflettere l?aria lontano dal conducente.
[003] Un esempio in tale senso ? fornito dal brevetto EP1514782. In questa soluzione, delle alette complanari alla carenatura del veicolo e disposte anteriormente al veicolo, si aprono per deflettere l?aria dalle gambe del pilota.
[004] Questa soluzione deflette l?aria dalle gambe del pilota, mentre la parte del corpo del pilota pi? sensibile all?aria risulta il busto o la testa.
[005] Ad alte velocit?, l?aria sul busto o sulla testa del pilota pu? interferire sulla guida. Infatti, ad elevate velocit?, i piloti sono costretti ad abbassarsi ponendo il busto quasi a contatto col serbatoio e la testa dietro al cupolino anteriore. In questa maniera le turbolenze ed il disturbo creato dall?attrito dell?aria sul corpo sono minimizzati. Viceversa, questa posizione, oltre ad essere scomoda, risulta estremamente pericolosa perch? consente una bassa manovrabilit? del veicolo e una scarsa visibilit? anteriore.
[006] Nello stato dell?arte, sono inoltre note soluzioni in cui il cupolino anteriore risulta mobile. Una soluzione in tal senso ? fornita dal brevetto US10766557 in cui un cupolino mobile deflette l?aria oltre la testa del pilota.
[007] Questa soluzione consente di risolvere in parte il problema sopra menzionato, deflettendo l?aria lontano dalla testa del pilota ma non dal busto. Questo aspetto non consente dunque un viaggio ad alte velocit? che risulti confortevole per il pilota.
[008] Al fine di evitare i predetti inconvenienti e consentire una posizione di guida pi? consona ed un confort di guida pi? elevato, anche ad elevate velocit?, non risultano disponibili soluzioni note nello stato dell?arte.
SOMMARIO
[009] I suddetti inconvenienti dell?arte nota sono ora risolti da una motocicletta comprendente una carena almeno in parte coprente il telaio della motocicletta in cui detta carena comprende due porzioni mobili rispettivamente disposte sul lato destro e sinistro della motocicletta. Ognuna di dette porzioni mobili ? configurata per muovere tra una posizione di riposo, in cui detta porzione mobile ? disposta all?interno di una tasca della carena in modo da risultare complanare con la carena stessa, e una posizione di apertura, in cui un bordo posteriore di detta porzione mobile ? distaccato lateralmente da detta carena. Dette porzioni mobili della carena sono interamente disposte in una porzione superiore della motocicletta disposta sopra il baricentro della motocicletta. In questa maniera, l?aria viene deviata lateralmente dalle porzioni mobili della carena, e la loro disposizione nella parte superiore del veicolo, contribuisce a deviare il flusso d?aria lontano dal busto e solo marginalmente dalle gambe del pilota.
[0010] Le porzioni mobili della presente invenzione sono movimentate in contemporanea e sono simmetricamente attuate in modo da assumere entrambe la posizione di riposo o entrambe la posizione di apertura.
[0011] I termini relativi posteriore, anteriore, superiore, inferiore, laterale sono riferiti alle direzioni identificate dal veicolo seguendo il senso di normale orientamento di una motociclo disposto verticale su un terreno pianeggiante e non inclinato lateralmente o sterzato.
[0012] Vantaggiosamente, dette porzioni mobili possono essere connesse girevolmente a detta carena mediante una o pi? cerniere. Dette cerniere possono avere assi di rotazione orientati verticalmente o inclinati verso il fronte della motocicletta. In questo modo, le porzioni mobili si aprono angolarmente rispetto alla carena.
[0013] Preferibilmente, dette una o pi? cerniere possono essere disposte in prossimit? del bordo anteriore di dette porzioni mobili. In questo modo, le porzioni mobili si aprono angolarmente, mantenendo il bordo anteriore di dette porzioni mobili sostanzialmente complanare con detta carena.
[0014] In particolare, dette porzioni mobili possono essere disposte al fianco di un serbatoio della motocicletta. Essendo normalmente il serbatoio l?elemento pi? alto di una motocicletta, dette porzioni mobili risultano disposte nella porzione pi? alta del veicolo. Questa posizione risulta particolarmente favorevole per deflettere l?aria dal busto del pilota.
[0015] Preferibilmente, dette porzioni mobili possono essere disposte almeno in parte sotto il manubrio della motocicletta. In questa posizione, risulta estremamente difficile che le gambe del pilota possano urtare con queste porzioni mobili, riducendo dunque il rischio di danni al veicolo.
[0016] Vantaggiosamente, ognuna di dette porzioni mobili pu? avere forma concava. Il fondo della concavit? pu? estendersi longitudinalmente secondo una direzione fronte-retro della motocicletta. Questa conformazione specifica delle porzioni mobili, consente di incanalare il flusso d?aria deflesso dalle porzioni mobili, concentrandolo in una specifica direzione.
[0017] Preferibilmente, una porzione di detta carena antistante detta porzione mobile pu? essere conformata con una concavit? complanare alla concavit? di detta porzione mobile in modo da realizzare un canale d?aria che si estende longitudinalmente sul veicolo. Questo canale d?aria fornisce il duplice effetto di deflettere l?aria attorno al serbatoio quando le porzioni mobili sono in detta posizione di riposo, e a contribuire alla deviazione lateralmente, quando dette porzioni mobili sono in detta posizione di apertura.
[0018] Vantaggiosamente, detta motocicletta pu? comprendere un apparato di azionamento configurato per muovere ognuna di dette porzioni mobili tra detta posizione di riposo e detta posizione di apertura. In questo modo, l?azionamento delle porzioni mobili non risulta manuale.
[0019] In particolare, detto apparato di azionamento pu? comprendere un primo attuatore di tipo irreversibile connesso alla carena e alla porzione mobile, direttamente o per il tramite di un cinematismo. Questa soluzione consente di ridurre la forza che deve esercitare l?attuatore in quanto il cinematismo ? utilizzato per demoltiplicare la forza resistente che esercita l?aria sulle porzioni mobili ad alte velocit?. Inoltre, l?attuatore, essendo di tipo irreversibile, non necessita di un?attuazione continuativa quando raggiuge le porzioni mobili raggiungono la posizione di apertura. Col termine ?attuatore irreversibile? si intende un attuatore capace di muovere in varie posizioni operative e mantenere ognuna di dette posizioni operative senza dover continuare ad attuare l?attuatore una volta raggiunta detta posizione operativa.
[0020] Preferibilmente, detto motociclo pu? comprendere una unit? di controllo operativamente connessa a detto primo attuatore ed almeno un sensore di velocit? operativamente connesso a detta unit? di controllo. Detta unit? di controllo pu? essere configurata per comandare detto primo attuatore in funzione della velocit? del veicolo rilevata da detto almeno un sensore di velocit?. In questo modo, le porzioni mobili si aprono in funzione della velocit?, incrementando il loro effetto deflettente in funzione della velocit? del vento derivante dall?avanzamento del motociclo.
[0021] In particolare, detta unit? di controllo pu? essere configurata per comandare il movimento di detta porzione mobile da detta posizione di riposo a detta posizione di apertura al superamento di una predeterminata soglia di velocit?. Questo consente di aprire le porzioni mobili quando la velocit? risulta superiore ad una soglia ritenuta non pi? confortevole per la guida.
[0022] Vantaggiosamente, detta motocicletta pu? comprendere un cupolino mobile connesso ad una porzione frontale della motocicletta tramite un parallelogramma articolato configurato per consentire un movimento verticale del cupolino rispetto al fronte della motocicletta tra una posizione di riposo, in cui il cupolino ? prossimo alla carena, e una posizione di apertura, in cui il cupolino ? distaccato verso l?alto dalla carena. Questo cupolino mobile consente di deflettere l?aria oltre la testa e le spalle del pilota, contribuendo, assieme alla porzioni mobili della carena ad allontanare pi? aria possibile dal pilota ad alte velocit?. Col termine ?cupolino? si intende un parabrezza di piccole dimensioni o una porzione frontale della carena, parzialmente o totalmente trasparente, che risulta separata dal resto della carena.
[0023] In particolare, detta motocicletta pu? comprendere un secondo attuatore di tipo irreversibile connesso al telaio e ad una porzione di detto parallelogramma articolato. In questo modo, quando il secondo attuatore viene attuato, il parallelogramma articolato muove il cupolino mobile e lo sforzo compiuto dall?attuatore ? minore con un conseguente costo inferiore dello stesso.
[0024] Preferibilmente, detta motocicletta pu? comprendere un selettore disposto su un manubrio della motocicletta configurato per comandare il movimento verticale di detto cupolino mobile. Opzionalmente, il pilota del motociclo potrebbe voler alzare il cupolino a prescindere dalla velocit?, ad esempio durante una giornata di pioggia o di grande freddo.
[0025] Questi ed altri vantaggi risulteranno pi? dettagliatamente dalla descrizione, fatta qui di seguito, di un esempio di realizzazione dato a titolo indicativo e non limitativo con riferimento ai disegni allegati.
DESCRIZIONE DEI DISEGNI
[0026] Nei disegni:
Fig.1A illustra una vista laterale della motocicletta in accordo alla presente invenzione in cui sia le porzioni mobili della carena che il cupolino sono in posizione di riposo;
Fig.1B illustra una vista frontale della motocicletta in accordo alla presente invenzione in cui sia le porzioni mobili della carena che il cupolino sono in posizione di riposo;
Fig. 2A illustra una vista laterale della motocicletta in accordo alla presente invenzione in cui le porzioni mobili della carena sono in posizione di apertura ed il cupolino ? in posizione di riposo; Fig. 2B illustra una vista frontale della motocicletta in accordo alla presente invenzione in cui le porzioni mobili della carena sono in posizione di apertura ed il cupolino ? in posizione di riposo; Fig. 3A illustra una vista laterale della motocicletta in accordo alla presente invenzione in cui le porzioni mobili della carena sono in posizione di riposo ed il cupolino ? in posizione di apertura; Fig. 3B illustra una vista frontale della motocicletta in accordo alla presente invenzione in cui le porzioni mobili della carena sono in posizione di riposo ed il cupolino ? in posizione di apertura; Fig.4A illustra una vista laterale della motocicletta in accordo alla presente invenzione in cui sia le porzioni mobili della carena che il cupolino sono in posizione di apertura;
Fig.4B illustra una vista frontale della motocicletta in accordo alla presente invenzione in cui sia le porzioni mobili della carena che il cupolino sono in posizione di apertura;
Fig. 5 illustra una vista laterale della motocicletta e del relativo pilota in accordo alla presente invenzione in cui sia le porzioni mobili della carena che il cupolino sono in posizione di apertura; Fig.6A illustra una vista laterale in sezione del fronte della motocicletta, con particolare riferimento al cupolino e al suo meccanismo di movimentazione, in cui il cupolino ? in posizione di apertura; Fig.6B illustra una vista laterale in sezione del fronte della motocicletta, con particolare riferimento al cupolino e al suo meccanismo di movimentazione, in cui il cupolino ? in posizione di riposo; Fig.7 illustra una vista laterale del lato interno della carena, in cui la porzione mobile di sinistra ? in posizione di riposo;
Fig. 8 illustra una vista assonometrica del lato interno della carena, in cui la porzione mobile di sinistra ? in posizione di apertura;
Fig. 9A illustra una vista assonometrica del lato esterno della carena, in cui la porzione mobile di sinistra ? in posizione di apertura;
Fig. 9B illustra una vista assonometrica del lato esterno della carena, in cui la porzione mobile di sinistra ? in posizione di riposo.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
[0027] La seguente descrizione di uno o pi? modi realizzativi dell?invenzione si riferisce ai disegni allegati. Gli stessi riferimenti numerici nei disegni identificano elementi uguali o similari. L?oggetto dell?invenzione ? definito dalle rivendicazioni allegate. I particolari tecnici, le strutture o le caratteristiche delle soluzioni di seguito descritte possono essere combinate tra loro in qualsiasi maniera.
[0028] Con riferimento alle Fig.1-4, ? mostrata una motocicletta 1 dotata di una carena 2 atta a coprire parte del telaio 3 e di altri componenti interni della motocicletta 1 quali la scatola filtro, la centralina motore, e diversi altri componenti non visibili in Fig.1-4 poich? coperti dalla carena 2. La carena 2 pu? inoltre coprire in parte o interamente il motore.
[0029] La motocicletta 1 raffigurata in Fig.1-4 ? una tipica motocicletta comprendente un motore a combustione interna, organi di trasmissione del moto dal motore alla ruota posteriore, una ruota anteriore sterzante, un telaio che supporta gli organi del veicolo ed inoltre i tipici elementi che rendono confortevole una motocicletta 1 quali un sellino, delle pedane appoggiapiedi ed un manubrio. Questa sommaria descrizione del veicolo serve indicativamente per chiarire che la presente invenzione si riferisce a veicoli a sella cavalcabile del tipo a due ruote. In alternativa, il veicolo in questione pu? altres? avere una motorizzazione elettrica e dunque una batteria al posto del serbatoio o tre ruote anzich? due.
[0030] Al fine della presente invenzione, tutte le figure sono dotate di assi cartesiani di riferimento atti ad indicare il fronte, il retro, il lato destro, il lato sinistro, l?alto ed il basso della motocicletta 1. Tali direzioni fungono da riferimento anche per il posizionamento degli elementi della motocicletta 1 o di porzioni di essi. Il termine ?motocicletta? o ?veicolo? possono essere usati come alternative aventi lo stesso significato all?interno del testo.
[0031] Le figure sono numerate in maniera progressiva e possono comprendere dei suffissi nel caso indichino viste differenti o posizioni attuative differenti. Ad esempio, le due figure n.1, ossia la Fig. 1A ed 1B, rappresentano la stessa motocicletta 1, nella medesima condizione operativa, ma rispettivamente vista di lato e frontalmente; viceversa le due figure n. 6, ossia la Fig. 6A e 6B, rappresentano il fronte della motocicletta 1 in due differenti posizioni operative del cupolino 10.
[0032] Il termine ?posizione di riposo? o ?posizione di chiusura? sono usati come alternative aventi lo stesso significato all?interno del testo.
[0033] Detta carena 2 comprende sui rispettivi fianchi destra e sinistro delle porzioni mobili 4 che possono muovere rispetto alla carena 2. Queste porzioni mobili 4 possono muovere da una posizione di riposo come illustrato in Fig.1 e 3, ad una posizione di apertura come illustrato in Fig. 2 e 4.
[0034] La motocicletta 1 pu? inoltre comprendere un cupolino 20 che ? configurato per muovere rispetto alla carena 2. In particolare, il cupolino 20 ? in grado di assumere una posizione di apertura come illustrato in Fig.3 e 4 e rimanere nella posizione di riposo, come illustrato in Fig.1 e 2.
[0035] Come chiarito meglio nel seguito, le porzioni mobili 4 possono muovere a prescindere dal movimento del cupolino, come illustrato in Fig.2. Lo stesso ovviamente vale per il cupolino 20 che pu? muovere indipendentemente dalle porzioni mobili 4, come illustrato in Fig. 3. Risulta altres? possibile che sia il cupolino 20 che le porzioni mobili 4 assumano la posizione di apertura, come illustrato in Fig.4. In alternativa, sia le porzioni mobili 4 che il cupolino 20 possono mantenere una posizione di chiusura, come illustrato in Fig.1.
[0036] Nella posizione di riposo le porzioni mobili 4 della carena 2 sono sostanzialmente complanari con la carena 2 in modo che la carena risulti sostanzialmente continua. In questa posizione, le porzioni mobili 4 appaiono come sportelli chiusi della carena 2.
[0037] Il flusso d?aria che lambisce la carena 2 quando le porzioni mobili 4 sono in posizione di chiusura non viene dunque turbato da queste, come illustrato in Fig.9B.
[0038] Nella posizione di apertura le porzioni mobili 4 della carena 2 sono in parte distanziate lateralmente verso l?esterno. In questo modo, il flusso d?aria che lambisce la motocicletta 1 quando questa avanza, viene deviato lateralmente ed in parte verso l?alto.
[0039] Come illustrato in Fig.5, le porzioni mobili 4 quando sono in posizione di apertura, deviano il flusso d?aria, rappresentato con delle linee di flusso 25 di lato al busto del pilota 15. In questa maniera, il confort di guida aumenta, soprattutto ad alta velocit?.
[0040] Inoltre, Fig. 5 illustra che il cupolino 20, quando si trova in posizione di apertura, devia il flusso d?aria verso l?alto, oltre la testa del pilota 15.
[0041] Questi due contributi aerodinamici, consentono di migliorare notevolmente il confort di guida per il pilota 15, soprattutto ad alte velocit? e soprattutto se utilizzati in contemporanea.
[0042] Per deviare lateralmente il flusso d?aria, le porzioni mobili 4 si inclinano rispetto alla carena 2. In sostanza, ruotano attorno a delle cerniere 7 che risultano disposte dietro la porzioni mobili 4 come illustrato in Fig.7 e 8 e cambiano l?angolazione della porzione mobile 4 rispetto alla carena 2.
[0043] Le porzioni mobili sono incernierate al resto della carena 2, tramite cerniere 7 disposte in prossimit? del bordo anteriore 8. In questo modo, quando la porzione mobile 4 si apre, il bordo anteriore 8 resta sostanzialmente nella stessa posizione, ossia a ridosso della carena 2, mentre il bordo posteriore 6 si allontana dalla carena 2. In sostanza, le porzioni mobili 4 muovono come le branchie di un pesce.
[0044] Quando il bordo posteriore 6 delle porzioni mobili 4 ? distanziato dalla carena 2, il flusso che lambisce la porzione frontale 12 della carena viene deviato lateralmente dalle porzioni mobili 4 e si distacca dalla carena 2, allontanandosi lateralmente verso l?esterno.
[0045] Le porzioni mobili 4 sono disposte nella parte alta della motocicletta 1 in modo da deflettere l?aria dal busto del pilota 15.
[0046] In particolare, le porzioni mobili 4 sono disposte sopra il centro di gravit? del veicolo privo di pilota 15 e di carburante. Questa porzione della motocicletta 1 ? infatti una delle parti pi? alta della stessa e quella pi? vicina al busto del pilota 15, come illustrato in Fig.1-5.
[0047] Inoltre, le porzioni mobili 4 sono disposte di fianco al serbatoio 9, in particolare se la motocicletta 1 viene osservata frontalmente come in Fig.1B,2B,3B,4B. Come illustrato in Fig.1-5, il serbatoio 9 (rappresentato con linea tratteggiata) si trova di fronte alla cintura del pilota 15, come normalmente avviene in quasi tutte le motociclette note. Questo posizione risulta particolarmente favorevole per deflettere l?aria dal busto del pilota 15. Per questa ragione, le porzioni mobili 4 sono preferibilmente disposte in questa posizione.
[0048] Le porzioni mobili 4 sono preferibilmente disposte sotto il manubrio 10. Questa posizione risulta particolarmente avanzata e dunque ottimale per intercettare il flusso d?aria che lambisce la porzione frontale 12 della motocicletta 1 per defletterlo lateralmente.
[0049] Le porzioni mobili 4 sono conformate in modo da seguire la sagoma della carena 2, quando queste sono in posizione di riposo.
[0050] In particolare, le porzioni mobili 4 illustrate in Fig.9 e anche nelle altre figure, presentano una forma concava che consente di convogliare meglio il flusso d?aria. La concavit? si sviluppa sulla porzione mobile 4 in modo che il fondo 11 della concavit?, ossia la porzione pi? depressa della porzione mobile 4, sia disposta secondo una direzione longitudinale. La forma concava della porzioni mobili 4 si comporta come un tubo tagliato a met? longitudinalmente, consentendo dunque di incanalare e raggruppare le linee di flusso 25 e creare un canale d?aria 13. Questo canale d?aria 13 pu? dunque essere deviato pi? o meno verso l?esterno a seconda dell?inclinazione delle porzioni mobili 4.
[0051] In Fig. 9B ? possibile notare che la porzione mobile 4 raggruppa le linee di flusso 25 e consente che queste lambiscano la carena 2. Il canale d?aria 13 risulta dunque tangente alla superficie esterna della carena 2.
[0052] In Fig.9A ? possibile invece notare che le linee di flusso 25 sono raggruppate dalla porzione mobile 4 e deviate lontano, distaccandosi dal retro della carena 2.
[0053] Il fondo 11 della concavit? ? orientato, osservando la motocicletta 1 di lato, secondo una direzione fronte-retro e risulta inclinato posteriormente verso l?alto. Questo orientamento del fondo 11 consente di deflette le linee di flusso 25 non solo verso l?esterno, ma anche verso l?alto. La forma della concavit? e del suo fondo 11 ? percepibile osservando l?orientamento delle linee di costruzione delle porzioni mobili 4 in Fig.1A,2A,3A,4A,5.
[0054] Anche la porzione frontale 12 della carena 2 ? conformata con una concavit?, in modo da agevolare la formazione di canale d?aria 13. Questa concavit? ? continua e complanare col le porzioni mobili 4 quando queste sono in posizione di chiusura. La concavit? della porzione frontale 12 della carena 2 risulta altres? conformata in modo che non si crei un distacco della vena fluida dell?aria che lambisce la carena 2, quando le porzioni mobili 4 sono in detta posizione di apertura.
[0055] La porzione mobile 4 ha una forma complementare alla tasca 5 della carena 2, come illustrato in Fig.9B. La carena 2 comprende un coperchio interno 26 che consente di realizzare detta tasca 5, che altrimenti sarebbe un foro passante nella carena 2. Questo coperchio 26 consente di impedire l?accidentale accesso con una mano all?interno della carena 2 quando la porzione mobile 4 ? in posizione di apertura.
[0056] Come illustrato in Fig. 8, all?interno del coperchio 26 vi ? inoltre disposto l?apparato di azionamento 14 della porzione mobile 4. L?apparato di azionamento 4 ? il mezzo con cui la porzione mobile 4 passa dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura.
[0057] L?apparato di azionamento 14 comprende un primo attuatore 16 di tipo irreversibile. Nell?esempio di Fig. 8, il primo attuatore 16 ? un attuatore rotativo dotato di un braccetto girevolmente connesso ad una bielletta, ad sua volta girevolmente connessa alla superficie interna della porzione mobile 4. Il braccetto assieme alla bielletta formano il cinematismo 17.
[0058] Il primo attuatore 16 per essere irreversibile comprende al suo interno un vite senza fine elicoidale che coopera con una ruota dentata cinematicamente connessa ad un motorino elettrico. Il passo della vite senza fine ? opportunamente scelto al fine di creare un sufficiente attrito tra vite senza fine e ruota dentata, tale da rendere irreversibile il primo attuatore 16 quando il motorino elettrico non ? alimentato. In questa maniera, le porzioni mobili 4 restano in posizione di apertura anche se il motorino elettrico non ? alimentato. Forme alternative dell?apparato di azionamento 14 sono possibili. Ad esempio, l?apparato di azionamento pu? comprendere un pistone oleodinamico azionato da una pompa e collegato alla pompa tramite una valvola. Quando la valvola risulta chiusa, il pistone conserva dunque la sua estensione e mantiene la porzione mobile 4 in posizione di apertura.
[0059] Come meglio illustrato in Fig. 5, il primo attuatore 16 ? funzionalmente connesso ad una unit? di controllo 18. Preferibilmente questa unit? di controllo 18 ? la stessa del veicolo. L?unit? di controllo 18 ? inoltre funzionalmente connessa ad un sensore di velocit? 19.
[0060] L?unit? di controllo 18 ? configurata per ricevere un segnale dal sensore di velocit? 19 ed elaborarlo in modo da emettere un segnale di comando per il primo attuatore 16. Questo segnale d?uscita ? elaborato sulla base della velocit? letta dal sensore di velocit? 19. Detto sensore di velocit? 19 pu? ad esempio essere il sensore della ruota fonica del sistema ABS del veicolo 1.
[0061] L?unit? di controllo 18 ? configurata in modo da attuare il primo attuatore 16 se la velocit? supera una predeterminata soglia, ad esempio 100 km/h. al superamento di detta soglia predeterminata, l?unit? di controllo 18 invia un segnale di comando al primo attuatore 16 per aprire le porzioni mobili 4 che dunque si portano da detta posizione di chiusura a detta posizione di apertura.
[0062] Detta unit? di controllo 18 pu? essere anche connessa ad un secondo attuatore 23 del cupolino 20.
[0063] Il cupolino 20, come detto in precedenza, ? configurato per muoversi in alto ed in basso rispetto alla carena 2 dietro l?azionamento di un sistema di attuazione. Il sistema in questione comprende un cinematismo composto da un parallelogramma articolato 22 e da un secondo attuatore 23, come illustrato in Fig.6.
[0064] Il parallelogramma articolato 22 risulta composto da una coppia di bielle superiori, di cui in Fig.6A,6B se ne vede soltanto una essendo una vista in sezione, e una coppia di bielle inferiori, di cui in Fig. 6A,6B se ne vede soltanto una essendo una vista in sezione. A completare il parallelogramma articolato 22, contribuiscono il cupolino 20 stesso, il quale risulta incernierato a dette bielle superiori ed inferiori, e una porzione frontale del telaio 21, a cui sono incernierate estremit? opposte di dette bielle superiori ed inferiori. Il parallelogramma articolato 22 cos? concepito consente di rototraslare verso l?alto ed il basso il cupolino 20. Forme alternative di movimentazione del cupolino 20 sono altres? possibili, ad esempio il cupolino 20 pu? essere mosso lungo un binario solidale alla porzione frontale del telaio 21 da un motorino passo-passo o da un pistone.
[0065] La porzione frontale del telaio 21 raffigurate in Fig.6 ? un componente rigidamente connesso al cannotto di sterzo della motocicletta 1, che a sua volta risulta solidale e parte integrante del telaio 3. Detto parallelogramma ? connesso ad un secondo attuatore 23, che estendendosi, consente di deformare detto parallelogramma articolato 22 e muovere il cupolino 20.
[0066] Nello specifico, il secondo attuatore 23 comprende un motorino elettrico ed una vite senza fine che fuoriesce dal motorino, come illustrato in Fig.6A. L?estremit? superiore di detta vite senza fine ? connessa ad un elemento del parallelogramma articolato 22. In particolare, detta vite senza fine ? connessa a dette bielle superiori. Quando detto secondo attuatore 23 si allunga, le bielle superiori ruotano e si inclinano verso l?alto, innalzando dunque il cupolino 20. Le bielle inferiori consentono di mantenere sostanzialmente la stessa inclinazione del cupolino 20, come visibile in Fig.6A in cui il cupolino 20 ? in posizione di apertura.
[0067] Il secondo attuatore 23 ? funzionalmente connesso a detta unit? di controllo 18. Detta unit? di controllo 18 ? configurata per attuare il primo attuatore 16 ed il secondo attuatore 23 contemporaneamente quando detta predeterminata soglia di velocit? viene raggiunta o superata.
[0068] In questo caso, l?unit? di controllo 18 elabora un doppio segnale di comando e lo invia sia al primo attuatore 16 che al secondo attuatore 23. In questo modo sia le porzioni mobili 4 della carena 2 che il cupolino 20 si portano in detta posizione di apertura.
[0069] Detta unit? di controllo 18 pu? inoltre essere funzionalmente connessa ad un selettore 24 disposto sul manubrio. Tramite detto selettore 24 il pilota 25 pu? comandare l?altezza del cupolino 20 a prescindere dalla velocit?. In questo modo, il comando dell?altezza del cupolino 20 risulta indipendente dall?azionamento o meno delle porzioni mobili 4. Inoltre, tramite detto selettore 24, il pilota 15 pu? inoltre scegliere l?altezza, ossia una posizione che pu? essere detta posizione di apertura o una posizione intermedia tra detta posizione di apertura e detta posizione di riposo.
[0070] Concludendo, ? chiaro che l?invenzione cos? concepita ? suscettibile di numerose modifiche o varianti, tutte rientranti nell?invenzione; inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da elementi tecnicamente equivalenti. In pratica, le quantit? potranno essere variate a seconda delle esigenze tecniche.
[0071] Legenda:
1 Motocicletta
2 carena
3 telaio
4 porzione mobile
5 tasca
6 bordo posteriore porzione mobile
7 cerniera
8 bordo anteriore porzione mobile
9 serbatoio
10 manubrio
11 conca porzione mobile
12 porzione frontale carena antistante porzione mobile 13 canale d?aria
14 apparato di azionamento
15 pilota
16 primo attuatore
17 cinematismo
18 unit? di controllo
19 sensore di velocit?
20 cupolino
21 porzione frontale telaio
22 parallelogramma articolato
23 secondo attuatore
24 selettore
25 linee di flusso
26 coperchio carena

Claims (15)

RIVENDICAZIONI
1. Motocicletta (1) comprendente una carena (2) almeno in parte coprente il telaio (3) della motocicletta (1), detta carena (2) comprendendo due porzioni mobili (4) rispettivamente disposte sul lato destro e sinistro della motocicletta (1); ognuna di dette porzioni mobili (4) essendo configurata per muovere tra una posizione di riposo in cui detta porzione mobile (4) ? disposta all?interno di una tasca (5) della carena (2) in modo da risultare complanare con la carena (2) stessa, e una posizione di apertura in cui un bordo posteriore (6) di detta porzione mobile (4) ? distaccato lateralmente da detta carena (2);
in cui dette porzioni mobili (4) della carena (2) sono disposte in una porzione superiore della motocicletta disposta sopra il baricentro (G) della motocicletta (1).
2. Motocicletta (1) secondo la rivendicazione 1, in cui ognuna di dette porzioni mobili (4) ? connessa girevolmente a detta carena (2) mediante una o pi? cerniere (7) aventi assi di rotazione (A) orientati verticalmente o inclinati verso il fronte della motocicletta (1).
3. Motocicletta (1) secondo la rivendicazione 2, in cui dette una o pi? cerniere (7) sono disposte in prossimit? di un bordo anteriore (8) di dette porzioni mobili (4).
4. Motocicletta (1) secondo la rivendicazione 3, in cui dette porzioni mobili (4) sono disposte al fianco di un serbatoio (9) della motocicletta (1).
5. Motocicletta (1) secondo la rivendicazione 3 o 4, in cui dette porzioni mobili (4) sono disposte almeno in parte sotto un manubrio (10) della motocicletta (1).
6. Motocicletta (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ognuna di dette porzioni mobili (4) ha forma concava, ed il fondo (11) della concavit? si estende longitudinalmente secondo una direzione fronte-retro della motocicletta (1).
7. Motocicletta (1) secondo la rivendicazione 6, in cui una porzione (12) di detta carena (2) antistante detta porzione mobile (4) ? conformata con una concavit? complanare alla concavit? di detta porzione mobile (4) in modo da realizzare un canale d?aria (13) che si estende longitudinalmente.
8. Motocicletta (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un apparato di azionamento (14) configurato per muovere ognuna di dette porzioni mobili (4) tra detta posizione di riposo e detta posizione di apertura.
9. Motocicletta (1) secondo la rivendicazione 8, in cui detto apparato di azionamento comprende un primo attuatore (16) di tipo irreversibile connesso alla carena (2) e alla porzione mobile (4) direttamente o per il tramite di un cinematismo (17).
10. Motocicletta (1) secondo la rivendicazione 8 o 9, comprendente una unit? di controllo (18) operativamente connessa a detto primo attuatore (16) ed almeno un sensore di velocit? (19) operativamente connesso a detta unit? di controllo (18), in cui detta unit? di controllo (18) ? configurata per comandare detto primo attuatore (16) in funzione della velocit? rilevata da detto almeno un sensore di velocit? (19).
11. Motocicletta (1) secondo la rivendicazione 10, in cui detta unit? di controllo (18) ? configurata per comandare il movimento di detta porzione mobile (4) da detta posizione di riposo a detta posizione di apertura al superamento di una predeterminata soglia di velocit?.
12. Motocicletta (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un cupolino (20) connesso ad una porzione frontale (21) del telaio (3) tramite una parallelogramma articolato (22) configurato per consentire un movimento verticale del cupolino (20) rispetto a detta porzione frontale (21) tra una posizione di riposo, in cui il cupolino (20) ? prossimo alla carena (2), e una posizione di apertura, in cui il cupolino (20) ? distaccato verso l?alto dalla carena (2).
13. Motocicletta (1) secondo la rivendicazione 12, comprendente un secondo attuatore (23) di tipo irreversibile connesso a detta porzione frontale (21) e ad una porzione di detto parallelogramma articolato (22).
14. Motocicletta (1) secondo la rivendicazione 12 o 13, comprendente un selettore (24) disposto su un manubrio (10) della motocicletta (1) configurato per comandare il movimento verticale di detto cupolino (20).
15. Motocicletta (1) secondo la rivendicazione 10 e la rivendicazione 12 o 13, in cui detta unit? di controllo (18) ? configurata per comandare in contemporanea il movimento di detto primo attuatore (16) e detto secondo attuatore (23) da dette posizioni di riposo a dette posizioni di apertura al superamento di detta predeterminata soglia di velocit?.
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