IT202100002051A1 - Prodotto per il trattamento di un elettrodomestico configurato per il lavaggio - Google Patents

Prodotto per il trattamento di un elettrodomestico configurato per il lavaggio Download PDF

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IT202100002051A1
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Samanta Fabbri
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Description

D E S C R I Z I O N E
del brevetto per invenzione industriale dal titolo:
?PRODOTTO PER IL TRATTAMENTO DI UN ELETTRODOMESTICO CONFIGURATO PER IL LAVAGGIO?
SETTORE TECNICO
La presente invenzione ? relativa ad un prodotto per il trattamento di un elettrodomestico configurato per il lavaggio e ad usi di tale prodotto.
CONTESTO DELL?INVENZIONE
I prodotti denominati cura-lavastoviglie sono normalmente prodotti liquidi ad elevata diluizione (H2O pari mediamente al 70%) con caratteristiche fortemente acide (pH=2) ed un forte potere sgrassante determinato principalmente dalla presenza di tensioattivi.
Hanno lo scopo di rimuovere i residui di sporco ed il calcare che periodicamente si accumulano nella lavastoviglie, in particolare nei filtri e nei bracci irroratori. Solitamente, se ne prescrive un utilizzo mensile.
La modalit? di utilizzo di questa tipologia di prodotti prevede l?esecuzione di un ciclo completo a vuoto impostando un programma ad alta temperatura. L?esecuzione del ciclo a vuoto risulta necessaria poich?, dato il pH fortemente acido del prodotto, l?utilizzo concomitante con i classici detergenti per lavastoviglie, causerebbe l?inattivazione degli enzimi contenuti nei detergenti stessi, peggiorando nettamente la performance di lavaggio delle stoviglie. La necessit? di optare per un programma intensivo, invece, ? determinata dal fatto che i prodotti cura-lavastoviglie sono in genere confezionati in flaconi (tipicamente 250ml) di plastica resistente all?acqua (non biodegradabile) e dotati di apposito tappo costituito da un setto di cera fondibile a temperature superiori a 45-50?C. Il prodotto entra dunque in azione nella fase centrale di lavaggio quando la temperatura della lavastoviglie ? sufficiente a sciogliere della cera.
I cura-lavastoviglie attualmente in commercio si presentano in versione monofasica oppure bifasica.
I prodotti cura-lavatrice sono prodotti liquidi ad elevata diluizione (H2O>70%) con pH fortemente acido, pari circa a 2, ed un discreto potere sgrassante grazie alla presenza di tensioattivi. Hanno lo scopo di rimuovere i residui di sporco ed il calcare che periodicamente si accumulano nell?elettrodomestico e vengono impiegati in cicli a vuoto, possibilmente a temperatura elevata per massimizzare l?effetto del prodotto. Considerato il pH basso, non possono essere impiegati nel normale ciclo di lavaggio insieme al detersivo perch?, similmente ai curalavastoviglie, andrebbero ad ostacolare l?azione smacchiante degli enzimi normalmente contenuti nei detergenti lavatrice. I formati di vendita attualmente disponibili sono flaconi da 250ml (monouso) di plastica resistente all?acqua (non biodegradabile) da versare nella vaschetta del detersivo.
I prodotti cura-lavastoviglie e cura-lavatrice presentano diversi inconvenienti, tra i quali citiamo i seguenti: per essere utilizzati e, pertanto, esplicitare la propria funzione, necessitano di parecchio tempo, di parecchia acqua e parecchia energia elettrica (tipicamente ? necessario un intero ciclo di lavaggio). Si noti poi che il packaging di questi prodotti (essendo in plastica non bio-degradabile) ha un impatto ambientale negativo. I cura-lavatrice e gli anti calcare per lavatrice sono anche relativamente difficili da dosare (rendendo pi? complesse ed imprecise le operazioni di caricamento degli elettrodomestici ? aumenta anche il rischio di sprechi).
Inoltre, si ? osservato che le attivit? di lavaggio effettuate anche dopo l?utilizzo di cura-lavastoviglie e cura-lavatrice non permettono di migliorare in modo soddisfacente l?attivit? dei diversi detersivi rispetto a tutte le tipologie di sporco.
I prodotti anticalcare per lavatrice sono prodotti liquidi ad elevata diluizione (H2O>80%) preferibilmente con pH variabile da 4 a 7 che vengono addizionati direttamente nella vaschetta della lavatrice insieme al detersivo ad ogni lavaggio. Gli anticalcare cooperano quindi con il detersivo sequestrando il calcare presente, migliorando cos? la performance lavante del detergente stesso. Entrano quindi in funzione nella fase di lavaggio vero e proprio.
Le formulazioni attualmente in commercio sono costituite da un pool di sequestranti e disperdenti. Il formato di vendita di questi prodotti ? generalmente in flaconi di volume variabile (500-750ml) con tappo dosatore. Di norma ? previsto l?utilizzo di 50-75ml di prodotto per lavaggio.
Anche i prodotti anticalcare per lavatrice presentano diversi inconvenienti, tra i quali citiamo i seguenti: sono contenuti in flaconi di materiale platico non biodegradabile (e quindi hanno un impatto ambientale negativo), sono relativamente difficili da dosare (rendendo pi? complesse ed imprecise le operazioni di caricamento degli elettrodomestici ? aumentano anche il rischio di sprechi) e non permettono di migliorare in modo soddisfacente l?attivit? dei detersivi rispetto a tutte le tipologie di sporco.
Sono, inoltre, noti dei detersivi liquidi venduti in capsule monodose idrosolubili. Essi, tuttavia, non sono in grado di svolgere le funzioni dei summenzionati prodotti anticalcare, cura-lavastoviglie e cura-lavatrici e sono fino ad ora stati prodotti solo in versione mono fase.
Inoltre, le capsule monodose idrosolubili possono essere a volte difficili da manipolare e/o possono necessitare di essere conservate in condizioni particolari. Ci? a causa del fatto che il loro contenitore in materiale idrosolubile pu? essere relativamente delicato.
Si osserva anche che gli utilizzatori richiedono sempre pi? prodotti aventi una doppia fase da usare in elettrodomestici per il lavaggio.
Tali prodotti, oltre ad avere un fascino estetico evidentemente maggiore, danno agli utilizzatori la sensazione che il prodotto abbia pi? componenti e possa, quindi, funzionare in modo pi? efficace. Tuttavia, fino ad ora sono state proposte composizioni bifase solo con un elevato contenuto d?acqua. Tali composizioni, sono evidentemente non compatibili con involucri idrosolubili.
Scopo della presente invenzione ? quello di fornire un prodotto per il trattamento di un elettrodomestico configurato per il lavaggio ed usi di tale prodotto, i quali permettano di superare, almeno parzialmente, gli inconvenienti dell?arte nota e possibilmente siano, nel contempo, di facile ed economica realizzazione.
SOMMARIO
Secondo la presente invenzione vengono forniti un prodotto per il trattamento di un elettrodomestico configurato per il lavaggio ed usi di tale prodotto secondo quanto licitato nella rivendicazione indipendente che segue e, preferibilmente, in una qualsiasi delle rivendicazioni dipendenti direttamente o indirettamente dalla rivendicazione indipendente.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
L?invenzione viene di seguito descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio d?attuazione non limitativo, in cui:
- la figura 1 ? vista prospettica di un prodotto in accordo con la presente invenzione disposto orizzontalmente;
- la figura 2 ? una vista prospettica del prodotto della figura 1 dopo una fase di utilizzo;
- la figura 3 ? una vista prospettica di un?ulteriore forma d?attuazione di un prodotto in accordo con la presente invenzione; e
- la figura 4 ? una vista frontale di un?ulteriore forma d?attuazione di un prodotto in accordo con la presente invenzione.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
Nella figura 1 con 1 ? indicato nel suo complesso un prodotto per il trattamento di un elettrodomestico configurato per il lavaggio (ad esempio, una lavatrice o una lavastoviglie). Il prodotto 1, a seconda di diverse forme d?attuazione, ? un prodotto per il trattamento di un elettrodomestico (ad esempio, un prodotto curaelettrodomestico e/o un prodotto anticalcare) o un prodotto per detergere (ad esempio un detergente per lavatrici o un detergente per lavastoviglie).
In alcuni casi non limitativi, il prodotto 1 ? per il trattamento di una lavastoviglie. In alternativa, il prodotto 1 ? per il trattamento di una lavatrice.
Il prodotto 1 comprende un contenitore 2; una camera di raccolta 3 disposta all?interno del (in particolare, delimitata dal) contenitore 2; ed una composizione interna 4, la quale ? disposta all?interno camera di raccolta 3 e comprende dallo 0% al 20% in peso, rispetto al peso complessivo della composizione interna 4, di acqua.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, la composizione interna comprende dal 10% al 95% (in particolare, al 90%) in peso, rispetto al peso complessivo della composizione interna 4, di un solvente organico.
In particolare, la composizione interna 4 ? sostanzialmente liquida.
Il contenitore 2 comprende una porzione 2? sostanzialmente non idrosolubile ed una porzione 2? sostanzialmente idrosolubile.
In questo modo, il prodotto 1 ? pi? facile da maneggiare (e/o stoccare) rispetto ad un prodotto in cui il contenitore 2 ? completamente di materiale sostanzialmente idrosolubile. A questo riguardo, si sottolinea che, vantaggiosamente ma non necessariamente, la porzione 2? presenta una forma tale che pu? essere afferrata da un operatore (in particolare, senza che l?operatore tocchi la porzione 2?).
Secondo alcune forme d?attuazione non limitative (come ad es. illustrato nelle figure 1 e 2), la porzione 2? presenta una forma a coppa all?interno della quale ? disposta la composizione interna 4. In questi casi, la porzione 2? presenta un?apertura (nelle figure 1 e 2 rivolta verso l?alto) la quale ? (completamente) coperta (chiusa) dalla porzione 2? (che, in particolare, presenta la forma di una membrana sostanzialmente piana ? figura 1). La camera di raccolta 3 ? delimitata dalle porzioni 2? e 2?; pi? in particolare, la camera di raccolta 3 ? delimitata (inferiormente) dalla porzione 2? e chiusa (superiormente) dalla porzione 2?. Pi? precisamente, la composizione interna 4 ? disposta all?interno della porzione 2? e non esce dalla summenzionata apertura grazie alla presenza della porzione 2?.
Nella figura 2, viene illustrata lo stesso prodotto 1 della figura 1 dopo che la porzione 2? ? stata disciolta.
Secondo alternative e non limitative forme d?attuazione (come ad es. illustrato nella figura 3), il contenitore 2 presenta una forma schiacciata con la porzione 2?, che ? sostanzialmente piana e funge da base, e la porzione 2?, che definisce (sopra la porzione 2?) una sorta di piccola cupola (schiacciata). Anche in questo caso, la camera di raccolta 3 ? delimitata dalle porzioni 2? e 2?; pi? in particolare, la camera di raccolta 3 ? delimitata (superiormente) dalla porzione 2? e chiusa (inferiormente) dalla porzione 2?.
In particolare, la porzione 2? delimita almeno parzialmente la camera di raccolta 3.
Secondo alternative e non limitative forme d?attuazione (come ad es. illustrato nella figura 4), la porzione 2? delimita completamente la camera di raccolta 3 ed ? disposta all?interno di uno spazio a sua volta delimitato dalla porzione 2?. In particolare, in questi casi, la composizione interna 4 ? disposta all?interno della porzione 2?.
Secondo alcune forme d?attuazione preferite ma non limitative, la composizione interna 4 comprende fino ad un massimo del 15% (in particolare, fino ad un massimo del 10%; pi? in particolare, fino ad un massimo del 5%) in peso, rispetto al peso complessivo della composizione interna 4, di acqua. Si noti che ? stato sperimentalmente osservato che minore ? la concentrazione di acqua, minore ? il rischio che il contenitore 2 (in particolare, la porzione 2?) venga danneggiato.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, la composizione interna 4 comprende dal 2% al 40% in peso, rispetto al peso complessivo della composizione interna 4, di un acido debole.
All?interno del presente testo, per acido debole si intende l?acido in quanto tale (non dissociato) e/o un suo sale (ad esempio sodio citrato) e/o l?anione (completamente dissociato dal controione). Ci? si applica per qualunque forma d?attuazione e/o esempio di tale acido debole.
In particolare (essendo la composizione interna 4 sostanzialmente liquida), l?acido debole ? in fase sostanzialmente liquida (ad esempio, l?acido debole ? disciolto).
Si noti che si ? osservato sperimentalmente che l?acido debole ed il solvente organico agiscono sorprendentemente in modo sinergico in maniera da permettere di ottenere una composizione interna 4 che ? nel contempo con una bassa concentrazione di acqua (quindi scarsamente aggressiva per la porzione 2?) ed ? in grado di svolgere (una volta che la porzione 2? ? stata disciolta) un?azione sequestrante nei confronti del calcare.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, l?acido debole presenta una pKa in acqua (in particolare, misurata a temperatura e pressione ambiente - 25?C ed 1 bar) superiore a 1 (in particolare, superiore o uguale a 2) fino a 9 (in particolare, fino a 6; pi? in particolare, fino a 5; ancora pi? in particolare fino a 4).
Le pKa e le pKb sono determinate secondo uno dei metodi noti (eventualmente utilizzando il metodo pi? adatto tra quelli descritti, ad esempio, in Reijenga et al, Developments of Methods for the Determination of pKa Values, Analytical Chemistry Insights 2013:8 53-17). In particolare, le pKa e le pKb sono determinate secondo il metodo potenziometrico (si vedano X. Subirats et al., Methods for pKa Determination (I): Potentiometry, Spectrophotometry, and Capillary Electrophore, Elsevier Reference Module in Chemistry, Molecular Sciences and Chemical Engineering, (2015), DOI: 10.1016/B978-0-12-409547-2.11559-8; e Serjeant, E. P. Potentiometry and Potentiometric Titrations; Wiley: New York, 1984).
Secondo alcune forme d?attuazione non limitative, l?acido debole ? scelto nel gruppo consistente di: acidi carbossilici (in particolare, C1-C8; con, in particolare, da 1 a 4 ? pi? precisamente da 1 a 3 - gruppi carbossilici), acido fosforico (ed una loro combinazione).
In altre parole, l?acido debole pu? essere una miscela di diversi acidi carbossilici (con o senza l?acido fosforico) o composto da un singolo acido carbossilico.
Nel presente testo, ?Cx-Cy? viene riferito ad un gruppo e/o ad un composto che si intende come presentante da x ad y atomi di carbonio.
In alcuni specifici casi non limitativi, l?acido debole ? scelto nel gruppo consistente di: acido citrico, acido lattico, acido formico, acido fosforico (ed una loro combinazione). Pi? precisamente ma non necessariamente, acido debole ? scelto nel gruppo consistente di: acido citrico, acido lattico, acido formico (ed una loro combinazione). In alcuni specifici casi non limitativi, l?acido debole ? l?acido citrico.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, la composizione interna 4 comprende almeno il 5% (in particolare, almeno il 7%; pi? in particolare, almeno il 20%) in peso, rispetto al peso complessivo della composizione interna 4, del detto acido debole.
Secondo alcune forme d?attuazione non limitative, la composizione interna 4 comprende fino (meno o uguale) al 35% (in particolare, al 30%; pi? in particolare, al 15%) in peso, rispetto al peso complessivo della composizione interna 4, del summenzionato acido debole.
Secondo alcune forme d?attuazione non limitative, in particolare laddove il prodotto 1 sia per un uso come curalavastoviglie, la composizione interna 4 comprende dal 5% (in particolare, dal 7%; pi? in particolare, dal 20%) al 40% (in particolare, al 35%) in peso, rispetto al peso complessivo della composizione interna 4, del detto acido debole.
Secondo alcune forme d?attuazione non limitative, in particolare laddove il prodotto 1 sia per un uso come anticalcare per lavatrici e/o cura-lavatrici, la composizione interna 4 comprende dal 5% (in particolare, dal 7%) al 40% (in particolare, al 35%; pi? in particolare, al 25%) in peso, rispetto al peso complessivo della composizione interna 4, del detto acido debole.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, il solvente organico ? scelto nel gruppo consistente di alcoli, dioli, trioli, polioli (ed una loro combinazione). Secondo alcune forme d?attuazione non limitative, gli alcoli, dioli, trioli e polioli sono, ciascuno indipendentemente dagli altri, C2-C8 (in particolare, C3-C6). In altre parole, il solvente organico pu? essere una miscela di diversi alcoli (e/o dioli e/o trioli e/o polioli) o composto da un singolo alcol (o diolo ecc.).
Secondo alcune forme d?attuazione non limitative, gli alcoli, dioli, trioli e polioli presentano, ciascuno indipendentemente dagli altri, un numero di ossidrili uguale al numero di carboni. In particolare, ciascun carbonio degli alcoli, dioli, trioli e polioli ? legato ad un rispettivo singolo (solo) gruppo ossidrile.
In alcuni casi in limitativi, i citati alcoli, dioli, trioli e polioli sono lineari (vale a dire presentano una catena lineare di carboni tra loro legati).
Vantaggiosamente ma non necessariamente, il solvente organico ? scelto nel gruppo consistente di: glicerina, sorbitolo (ed una loro combinazione).
Secondo alcune forme d?attuazione non limitative, il solvente organico comprende (in particolare, ?) glicerina.
In alternativa o in aggiunta, il solvente organico comprende (in particolare, ?) sorbitolo.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, la composizione interna 4 comprende almeno il 25% (in particolare, almeno il 40%, pi? in particolare almeno il 50%) in peso, rispetto al peso complessivo della composizione interna 4, del solvente organico.
In alternativa o in aggiunta, la composizione interna 4 comprende fino (meno o uguale) all?80% (in particolare, fino al 65%) in peso, rispetto al peso complessivo della composizione interna 4, del solvente organico.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, la composizione interna 4 comprende dall?1% al 40% in peso, rispetto al peso complessivo della composizione interna 4, di un alcalinizzante presentante un PKb, in acqua a 25?C ed 1 bar, da 2 (in particolare, da 3) a 9 (in particolare, a 8; pi? in particolare, a 7; ancora pi? in particolare, a 5).
L?alcalinizzante, permette, sorprendentemente di migliorare la solubilizzazione del sopramenzionato acido debole ed, al contempo, regola il pH riducendo il rischio, ad esempio, di inattivare gli enzimi dei detergenti.
Secondo alcune forme d?attuazione non limitative, la composizione interna 4 comprende almeno il 2% (in particolare, almeno il 10%) in peso, rispetto al peso complessivo della composizione interna 4, dell?alcalinizzante.
In alternativa o in aggiunta, la composizione interna 4 comprende fino (meno o uguale) al 35% (in particolare, fino al 25%; pi? in particolare, fino al 20%; ancora pi? in particolare, fino al 15%; ancora pi? in particolare, fino al 6%) in peso, rispetto al peso complessivo della composizione interna 4, dell?alcalinizzante.
Secondo alcune forme d?attuazione non limitative, laddove il prodotto 1 sia per un uso come curalavastoviglie, la composizione interna 4 comprende dall?1% al 10% (in particolare, al 6%; pi? in particolare, al 4%) in peso, rispetto al peso complessivo della composizione interna 4, dell?alcalinizzante.
In alternativa, laddove il prodotto 1 sia per un uso come anticalcare per lavatrici e/o cura-lavatrici, la composizione interna 4 comprende dall?1% (in particolare, dal 5%; pi? in particolare, dal 10%) al 40% (in particolare, al 35%) in peso, rispetto al peso complessivo della composizione interna 4, dell?alcalinizzante.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, l?alcalinizzante ? scelto nel gruppo consistente di: idrossi-ammine C1-C8 (in particolare, con una sola funzionalit? amminica; in particolare, C2-C6), ammoniaca, idrossido di potassio (ed una loro combinazione). In altre parole, l?alcalinizzante pu? essere una miscela di diverse idrossi-ammine o composto da una singola idrossi-ammine.
Pi? precisamente ma non necessariamente, l?alcalinizzante ? scelto nel gruppo consistente di: monoetanolammina, dietanolammina, trietanolammina (idrossido di potassio) (ed una loro combinazione).
Vantaggiosamente ma non necessariamente, la composizione interna 4 comprende dall?1% al 10% (in particolare, all?8%) in peso, rispetto al peso complessivo della composizione interna 4, di un componente polimerico (in particolare, comprendente - consistente di ? una pluralit? di polimeri scelti nel gruppo consistente di: omopolimeri acrilici, copolimeri acrilici-maleici ed una loro combinazione). In altre parole, ad esempio, il componente polimerico pu? essere una miscela di diversi omopolimeri acrilici (e/o copolimeri acrilici-maleici) oppure composto da un singolo omopolimero acrilico.
Il componente polimerico riesce a sequestrare calcio e magnesio ed, agendo in modo sinergico con l?acido debole, permette di ridurre le incrostazioni calcaree.
Il componente polimerico comprende polimeri con un peso molecolare medio da 1000 g/mol (in particolare, da 3000 g/mol) a 20000 g/mol (in particolare, a 10000 g/mol; pi? in particolare, a 6000 g/mol).
Il peso molecolare medio dei polimeri viene misurato attraverso metodologie di light scattering statico (come ad es. descritto in ASTM D4001 ? 13).
Vantaggiosamente ma non necessariamente, la composizione interna 4 comprende dall?1% al 50% in peso, rispetto al peso complessivo della composizione interna 4, di un tensioattivo (in particolare, scelto nel gruppo consistente di: tensioattivi anionici, tensioattivi cationici, tensioattivi anfoteri, tensioattivi non-ionici ed una loro combinazione).
In altre parole, ad esempio, il tensioattivo pu? essere una miscela di diversi tensioattivi anionici (e/o tensioattivi cationici e/o tensioattivi anfoteri e/o tensioattivi non-ionici) oppure composto da un singolo tensioattivo anionico (o un singolo tensioattivo cationico o un singolo tensioattivo anfotero o un singolo tensioattivo non-ionico).
Secondo alcune forme d?attuazione non limitative, il tensioattivo ? scelto nel gruppo consistente di: alchil etossilati solfati (in particolare C8-C38; pi? in particolare, C12-C28), alchil solfati (in particolare C8-C18; pi? in particolare, C12-C16), sali dell?acido dodecilbenzensolfonico, alchil benzen solfonati (in particolare C9-C27; pi? in particolare, C18-C24), achil solfonati (in particolare C9-C21; pi? in particolare, C12-C18), saponi (in particolare C9-C21; pi? in particolare, C12-C18), ammine etossilate (in particolare C12-C18), sali d?ammonio quaternario (in particolare C9-C21; pi? in particolare, C12-C18), betaine (in particolare C9-C27; pi? in particolare, C12-C16), ossido d?ammina (in particolare C9-C21; pi? in particolare, C12-C16), alcol etossilati (in particolare C8-C38; pi? in particolare, C12-C28), alcol etopropossilati (in particolare C8-C38; pi? in particolare, C12-C28), alchilpoliglucosidi (in particolare C9-C38; pi? in particolare, C12-C28), etanolammidi (in particolare C9-C27; pi? in particolare, C18-C24) di acidi grassi (ed una loro combinazione).
Nel presente testo per ?solfati? e/o ?solfonati? di composti organici si intende sia i relativi acidi (acidi solforici ed acidi solfonici, rispettivamente) sia i relativi sali (ad esempio di sodio) sia gli anioni (completamente dissociati dai controioni).
Vantaggiosamente ma non necessariamente, il tensioattivo comprende prevalentemente (?) un tensioattivo non-ionico.
In questo modo, ? possibile ottenere una composizione interna 4 bifase (non esplicitamente illustrata). In particolare, nella fase (porzione) superiore (illustrata in grigio pi? scuro nelle figure allegate) si raccoglie (? presente ? prevalentemente) il tensioattivo non-ionico; nella fase (porzione) inferiore (mostrata in grigio pi? chiaro nelle figure allegate) si raccolgono (sono presenti ? prevalentemente) il solvente organico (l?eventuale acqua), l?acido debole ed eventualmente l?alcalinizzante e/o il componente polimerico. Pi? precisamente ma non necessariamente, la fase superiore e la fase inferiore sono (sostanzialmente) immiscibili (tra loro).
In tale contesto, vantaggiosamente ma non necessariamente, la composizione interna 4 comprende un o pi? coloranti (in particolare, pigmenti organici) i/l quali/e si dispongono/dispone in modo che le due fasi siano visivamente ancora pi? distinguibili.
Si noti che quando si indica che un componente della composizione interna 4 ? disposto ?prevalentemente? in una fase (porzione), si intende che la quantit? di tale componente in quella fase ? superiore alla (in particolare, ? almeno il doppio della) quantit? dello stesso componente in tutto il resto della composizione interna 4.
In alcuni casi specifici e non limitativi, il tensioattivo ? scelto nel gruppo consistente di: alcol etossilati (in particolare C8-C38; pi? in particolare, C12-C28), alcol eto-propossilati (in particolare C8-C38; pi? in particolare, C12-C28), alchilpoliglucosidi (in particolare C9-C38; pi? in particolare, C12-C28), etanolammidi (in particolare C9-C27; pi? in particolare, C18-C24) di acidi grassi (ed una loro combinazione).
Vantaggiosamente ma non necessariamente, il tensioattivo ? scelto nel gruppo consistente di: alcol etossilati (in particolare C8-C38; pi? in particolare, C12-C28), alcol eto-propossilati (in particolare C8-C38; pi? in particolare, C12-C28) (ed una loro combinazione).
Secondo alcune forme d?attuazione non limitative, il tensioattivo ? scelto nel gruppo consistente di: alcol etossilati (in particolare C8-C38; pi? in particolare, C12-C28), alcol eto-propossilati (in particolare C8-C38; pi? in particolare, C12-C28), alchil benzen solfonati (in particolare C9-C27; pi? in particolare, C18-C24) (ed una loro combinazione).
In particolare, gli alchil benzen solfonati presentano la seguente formula di struttura (I):
in cui R<1 >? un alifatico (in particolare, un alchile) C9-C18; R<2 >? un alifatico (in particolare, un alchile) C1-C4 (in particolare, C2-C3, pi? in particolare C2). Pi? precisamente ma non necessariamente, R<1 >? un alifatico (in particolare, un alchile) lineare; R<2 >? un alifatico (in particolare, un alchile) lineare.
In alternativa o in aggiunta, in particolare, gli alchil benzen solfonati presentano la seguente formula di struttura (VI):
in cui R<1 >? un alifatico (in particolare, un alchile) C9-C18; M ? un metallo scelto tra sodio e potassio. Pi? precisamente ma non necessariamente, R<1 >? un alifatico (in particolare, un alchile) lineare.
Nel presente testo per ?alifatico? si intende un idrocarburo non aromatico e non sostituito (a meno che non sia specificato il contrario), saturo od insaturo, lineare, ramificato e/o ciclico. Esempi non limitativi di gruppi alifatici sono: t-butil, etenil, 1- o 2-propenil, cicloesil.
Nel presente testo per ?alchile? o ?alchil? si intende un alifatico saturo (vale a dire un gruppo alifatico privo di doppi o tripli legami carbonio-carbonio). Esempi non limitativi di alchili sono: metil, n-propil, t-butil, cicloesil.
In particolare, gli alcol-etossilati presentano la seguente formula di struttura (II):
R<3>-O-(CH2CH2O)n-H (II)
in cui R<3 >? un alifatico (in particolare, un alchile) C9-C18; n ? un numero intero da 1 a 9.
In particolare, gli alcol-etopropossilati presentano la seguente formula di struttura (III):
R<4>-O-(R<5>O)m-H (III)
in cui R<4 >? un alifatico (in particolare, un alchile) C9-C18; m ? un numero intero da 1 a 9; e ciascun R<5 >? scelto, indipendentemente dagli altri, tra ?(CH2)3- e ?(CH2)2-.
In particolare, gli alchil etossilati solfati presentano la seguente formula di struttura (IV):
R<6>-(OC2H4)a-SO4<- >(IV)
in cui R<6 >? un alifatico (in particolare, un alchile) C9-C18; a ? un numero intero da 1 a 9.
In particolare, gli alchil solfati presentano la seguente formula di struttura (V):
R<7>-SO4<- >(V),
in cui R<7 >? un alifatico (in particolare, un alchile) C9-C18.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, la composizione interna 4 comprende dall?1% (in particolare, dal 10%) al 30% (in particolare, al 25%) in peso, rispetto al peso complessivo della composizione interna 4, del summenzionato tensioattivo.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, una volta che il prodotto 1 viene disciolto in acqua demineralizzata ? vale a dire, osmotizzata e/o distillata (99 ml di acqua per ciascun ml della composizione interna 4), il prodotto 1 (in particolare, la composizione interna 4) presenta un pH da 2 ad 7.
Secondo alcune forme d?attuazione non limitative, in particolare laddove il prodotto 1 sia per un uso come curalavastoviglie, una volta che il prodotto 1 viene disciolto in acqua (99 ml di acqua per ciascun ml della composizione interna 4), la composizione interna 4 presenta un pH fino a 4 (in particolare, fino a 3; pi? in particolare, fino a 2,5).
In alternativa, in particolare laddove il prodotto 1 sia per un uso come cura-lavatrice e/o anticalcare per lavatrice, una volta che il prodotto 1 viene disciolto in acqua (99 ml di acqua per ciascun ml della composizione interna 4), la composizione interna 4 presenta un pH da 3 (in particolare, da 6) fino a 7 (in particolare, fino a 6,7).
Vantaggiosamente ma non necessariamente, la porzione 2? ? una un foglio (in particolare, una membrana) di materiale idrosolubile (sostanzialmente solubile in acqua).
Secondo alcune forme d?attuazione non limitative, la porzione 2? presenta uno spessore da circa 20?m a circa 300?m (in particolare, a circa 150?m).
Vantaggiosamente ma non necessariamente, la porzione 2? (? di un materiale tale per cui) si dissolve in acqua a 25?C entro 10 minuti dall?immersione.
Secondo alcune forme d?attuazione non limitative, la porzione 2? ? (principalmente) di polivinil alcol (PVOH).
In particolare, la porzione 2? ? floscia. In altre parole, la porzione 2? modifica la propria forma a seconda delle forze che ad essa si applicano.
Ad esempio, nelle forme d?attuazione delle figure 3 e 4, la porzione 2? ha una forma differente quando ? piena (vale a dire, quando la camera di raccolta 3 ? piena) e quando ? vuota (vale a dire, quando la camera di raccolta 3 ? vuota). In altre parole, la porzione 2?, quando ? piena, assume una forma espansa differente (e volumetricamente maggiore) dalla forma assunta dalla stessa porzione 2? vuota.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, la porzione 2? (? di un materiale tale per cui) non si dissolve (rimane sostanzialmente inalterata) in acqua a 25?C entro 10 minuti dall?immersione.
Secondo alcune forme d?attuazione non limitative, la porzione 2? ? (principalmente) di PE (polietilene), PP (polipropilene), PET (polietilentereftalato), PS (polistirene), PVC (polivinilcloruro) (ed una loro combinazione).
Vantaggiosamente ma non necessariamente, il prodotto 1 comprende da circa 5 ml (in particolare, da circa 15 ml) a circa 30 ml (in particolare, a circa 25 ml) della composizione interna 4.
Si ? sperimentalmente osservato che il prodotto 1 (come sopra definito) presenta diversi vantaggi rispetto allo stato dell?arte. Tra questi citiamo i seguenti: il prodotto 1 presenta un impatto ambientale ridotto (in particolare, la porzione 2?, essendo idrosolubile e biodegradabile, non lascia residui); ? facile da dosare; permette di migliorare l?attivit? dei detersivi rispetto ad alcune tipologie di sporco; per essere utilizzato e, pertanto, esplicitare la propria funzione necessita di energia, acqua e tempo ridotti; ? facile da maneggiare e/o stoccare.
Secondo un aspetto della presente invenzione viene fornito l?uso del prodotto 1 sopra definito per il trattamento di un elettrodomestico configurato per il lavaggio (ad esempio, una lavastoviglie o una lavatrice).
In particolare, l?elettrodomestico ? configurato per il lavaggio di oggetti (items) scelti nel gruppo consistente di: utensili da cucina (pi? in particolare, stoviglie e/o posate) e articoli prevalentemente in tessuto (pi? in particolare, indumenti e/o biancheria).
Vantaggiosamente ma non necessariamente, durante l?uso, all?interno dell?elettrodomestico ? presente almeno un summenzionato oggetto (in particolare, una pluralit? di tali oggetti).
Secondo alcune forme d?attuazione non limitative, l?uso comprende una fase di trattamento durante la quale il prodotto 1 entra in contatto con l?acqua (in particolare, avente una temperatura inferiore a 40?C) all?interno dell?elettrodomestico e la porzione 2? si discioglie (almeno parzialmente).
Vantaggiosamente ma non necessariamente, durante la fase di trattamento, all?interno dell?elettrodomestico ? presente almeno un summenzionato oggetto (in particolare, una pluralit? di tali oggetti).
Secondo alcune forme d?attuazione non limitative, l?elettrodomestico ? una lavastoviglie.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, l?uso prevede che il prodotto ed un (ulteriore) detersivo vengano utilizzati durante uno stesso ciclo di lavaggio (in particolare, durante il quale all?interno dell?elettrodomestico ? presente almeno un summenzionato oggetto ? pi? in particolare, una pluralit? di tali oggetti). Pi? precisamente ma non necessariamente, il ciclo di lavaggio comprende la summenzionata fase di trattamento ed (opzionalmente) una fase di lavaggio, durante la quale il detersivo viene utilizzato per lavare lo/gli oggetto/i. Vantaggiosamente ma non necessariamente, la fase di lavaggio avviene ad una temperatura superiore alla fase di trattamento. In particolare, tra la fase di trattamento e la fase lavaggio ? prevista una fase di scarico, durante la quale l?acqua utilizzata durante la fase di trattamento viene allontanata (dal summenzionato elettrodomestico).
Secondo alcune forme d?attuazione, l?uso del prodotto 1 ? come cura-lavastoviglie. In aggiunta o in alternativa, l?uso del prodotto 1 ? come cura-lavatrice. In aggiunta o in alternativa, l?uso del prodotto 1 ? come anticalcare per lavatrice.
Per quanto riguarda l?impiego in lavastoviglie, secondo alcune forme di realizzazione, il prodotto 1 pu? essere collocato, per esempio, nel cestello delle posate e, considerata la veloce dissoluzione del film, entra in funzione gi? nella fase di pre-risciacquo (che, in pratica, corrisponde alla summenzionata fase di trattamento) consentendo una pulizia della lavastoviglie in preparazione al lavaggio.
Cos? facendo il prodotto 1, non entra mai a contatto con il detergente vero e proprio, poich? quest?ultimo fuoriuscir? dalla vaschetta di contenimento solo nella fase successiva di lavaggio. Il prodotto 1 ha quindi lo scopo di preparare la macchina al lavaggio, senza richiedere la necessit? di un inutile lavaggio a vuoto.
Una delle problematiche pi? rilevanti da superare nello sviluppo del prodotto 1 ? stata di realizzare una composizione compatibile con la porzione 2? idrosolubile.
Questo implica che, a differenza dei normali prodotti, che prevedono l?utilizzo di elevate percentuali d?acqua, si opti per solventi alternativi che riescano tuttavia a solubilizzare gli ingredienti attivi. La cosa non risulta affatto semplice poich? ingredienti, come l?acido debole, risultano ben solubili in acqua, ma scarsamente solubile in altri mezzi.
? stata quindi individuata una base formulistica comune per le vari tipologie di prodotto (lavatrice e lavastoviglie) che si basa sull?utilizzo del citato solvente organico (vantaggiosamente, una combinazione del solvente organico e dell?alcalinizzante).
A meno che non sia esplicitamente indicato il contrario, il contenuto dei riferimenti (articoli, libri, domande di brevetto ecc.) citati in questo testo ? qui integralmente richiamato. In particolare i menzionati riferimenti sono qui incorporati per riferimento.
Ulteriori caratteristiche della presente invenzione risulteranno dalla descrizione che segue di esempi meramente illustrativi e non limitativi.
Esempio 1
Questo esempio descrive la realizzazione di alcuni prodotti in accordo con la presente invenzione. Pi? precisamente, viene descritta qui di seguito la realizzazione della porzione 2? illustrata nella forma d?attuazione della figura 4 in modo che al suo interno sia disposta la composizione interna 4.
20 millilitri di ciascuna delle composizioni interne avente una delle formulazioni da A ad E ? stata inserita tra due fogli di materiale MonoSol (commercializzato dalla Kuraray WS Fil Division) i cui lembi perimetrali sono stati sovrapposti e successivamente saldati mediante calore in modo da racchiudere le formulazioni da A ad E stesse. Per facilitare la saldatura, ? strato applicato un sottilissimo strato di acqua tra i lembi prima della loro sovrapposizione. Queste attivit? sono state realizzate da una macchina nominata Hydroforma fornita dalla azienda Cloud Packaging Europe (L-8366 Hagen, Luxembourg).
In questo modo sono stati ottenuti cinque differenti componenti, ciascuno dei quali (come sopra descritto) presenta una camera di raccolta 3, la quale ? delimitata da una porzione 2? (ottenuta dal materiale MonoSol) ed all?interno della quale ? disposta una composizione interna 4 avente una rispettiva delle formulazioni da A ad E. Ciascun componente ? stato inserito all?interno di una rispettiva porzione 2? (sostanzialmente rigida) in modo da ottenere cinque differenti prodotti 1.
Formulazione A
Il prodotto contenente la composizione con la formulazione A ? stato predisposto principalmente come prodotto cura-lavastoviglie. Questo prodotto si presenta come bifasico.
Formulazione B
Il prodotto contenente la composizione con la formulazione B ? stato predisposto principalmente come prodotto cura-lavastoviglie. Questo prodotto si presenta come bifasico.
Formulazione C
Il prodotto contenente la composizione con la formulazione C ? stato predisposto principalmente come prodotto anticalcare per lavatrice (in questo caso, la porzione 2? era priva del gancio rappresentato in alto nella figura 4). Questo prodotto si presenta come monofasico.
Formulazione D
Il prodotto contenente la composizione con la formulazione D ? stato predisposto principalmente come prodotto anticalcare per lavatrici (in questo caso, la porzione 2? era priva del gancio rappresentato in alto nella figura 4). Questo prodotto si presenta come bifasico.
Formulazione E
Il prodotto contenente la composizione con la formulazione E ? stato predisposto principalmente come prodotto anticalcare per lavatrici (in questo caso, la porzione 2? era priva del gancio rappresentato in alto nella figura 4). Questo prodotto si presenta come bifasico.
L?alcol eto-propossilato erano uno o pi? composti presentanti la seguente struttura R<4>-O-(R<5>O)m-H, in cui R<4 >? un alifatico (in particolare, un alchile) C9-C18; m ? un numero intero da 1 a 9; e ciascun R<5 >? scelto, indipendentemente dagli altri, tra ?(CH2)3- e ?(CH2)2-.
I derivati alchilici dell?acido benzensolfonico con etanolammina presentavano la seguente struttura:
in cui R<1 >? un alchile C9-C18.
Esempio 2
Questo esempio descrive il confronto tra la capacit? di rimozione dello sporco da pezze di cotone del solo detersivo Dixan<? >(un detersivo venduto in Italia dalla e commercializzato in altri paesi con i nomi Persil<?>, Wipp<? >e LeChat<?>) rispetto alla combinazione del detersivo Dixan<? >assieme ad un singolo prodotto in accordo con la presente invenzione (il prodotto con la formulazione D dell?esempio precedente).
Le pezze di cotone sono state lavate utilizzando i seguenti parametri e dispositivi:
Lavatrice: Miele WMB 120
Durezza acqua: 20? f
Programma di lavaggio: cotone
Temperatura: 30 ?C
Centrifuga: 800 giri/minuto
Tempo: 74 minuti
Le misurazione delle pezze di cotone trattate sono state effettuate utilizzando un riflettometro Dr Lange LUCI 100 misurando la luce riflessa dalle macchie per la valutazione della rimozione dello sporco. Differenze inferiori a 2 punti ottici non vengono percepite dall?occhio umano e quindi non sono state considerate significative.
Ciascuna prova ? stata effettuata caricando la lavatrice con 10 asciugamani, 2 lenzuola, 2 federe, 1 pezza appositamente macchiata (secondo quanto previsto dall?AISE ? International Association for Soaps Detergents and Maintenance Products) e 2 pezze zavorra.
Le differenze tra i risultati ottenuti sono riportati nella seguente tabella 1, in cui assieme alla tipologia di macchia ? riportato il relativo codice AISE. I segni ?+? indicano le macchie per le quale la combinazione del detersivo Dixan<? >assieme ad un singolo prodotto in accordo con la presente invenzione ha ottenuto un miglioramento significativo. I segni ?=? indicano che tra i due trattamenti non c?? sostanziale differenza. I segni ?-? indicano le macchie per le quali si ? verificato un peggioramento utilizzando la combinazione del detersivo Dixan<? >assieme ad un singolo prodotto in accordo con la presente invenzione.
Tabella 1
Dalla tabella sopra si evince come l?utilizzo della monodose ha sorprendentemente consentito un miglioramento significativo delle performance di lavaggio per 9 macchie su 14.
Esempio 3
Questo esempio descrive il confronto tra la capacit? di rimozione dello sporco da parte della combinazione del detersivo Dixan<? >assieme ad un singolo prodotto in accordo con la presente invenzione (il prodotto con la formulazione D dell?esempio 1) rispetto all?utilizzo del detersivo Dixan<? >assieme ad un altro anticalcare gi? presente sul mercato.
Le prove sono state effettuate secondo quanto descritto nell?esempio precedente. I risultati ottenuti sono riportati nella seguente tabella 2, in cui sono stati utilizzate gli stessi simboli citati nell?esempio precedente.
Tabella 2
Dalla tabella sopra si evince come l?utilizzo della monodose ha sorprendentemente consentito un miglioramento significativo delle performance di lavaggio per 5 macchie su 14; si ? osservato un peggioramento solo in due casi.
Esempio 4
Questo esempio descrive un prove effettuate per valutare l?effetto di un prodotto in accordo con la presente invenzione sulla rimozione di calcare.
Le prove sono state effettuate utilizzando il seguente dispositivo ed i seguenti parametri:
Lavastoviglie: Whirpool
Programma di lavaggio: prelavaggio
Temperatura: 20-30 ?C
Litri: 4,0
Tempo: 14-16 minuti
Detersivo: -25g di sporco zavorra spalmati sul portellone della lavastoviglie
Sono state effettuate due prove trattando, in ciascun caso, una mattonella in marmo di dimensioni: 7cm x 7cm x 0,1cm.
Una prova ? stata effettuata senza utilizzare nessun prodotto. L?altra prova ? stata effettuata utilizzando un prodotto in accordo con l?invenzione (il prodotto con la formulazione A dell?esempio 1).
Al termine del ciclo di prelavaggio, le mattonelle sono state rimosse, asciugate e pesate, valutando per via gravimetrica la rimozione del calcare.
I risultati ottenuti sono stati riportati nelle seguenti tabelle 3 e 4.
Tabella 3
Tabella 4
Come si pu? osservare, l?utilizzo del prodotto consente un significativo e sorprendente abbattimento del calcare.

Claims (17)

R I V E N D I C A Z I O N I
1.- Prodotto per il trattamento di un elettrodomestico configurato per il lavaggio;
il prodotto (1) comprende un contenitore (2); una camera di raccolta (3), delimitata dal detto contenitore (2); ed una composizione interna (4), la quale ? disposta all?interno della camera di raccolta (3);
il detto contenitore (2) comprende una prima porzione (2?) sostanzialmente non idrosolubile ed una seconda porzione (2?) sostanzialmente idrosolubile, la quale delimita almeno parzialmente la detta camera di raccolta (3);
la detta composizione interna (4) comprende dallo 0% al 20% in peso, rispetto al peso complessivo della detta composizione interna (4), di acqua.
2.- Prodotto secondo la rivendicazione 1, la composizione interna (4) comprende dal 2% al 40% in peso, rispetto al peso complessivo della detta composizione interna (4), di un acido debole; e dal 10% al 95% in peso, rispetto al peso complessivo della detta composizione interna (4), di un solvente organico un solvente organico, scelto nel gruppo consistente di: alcoli, dioli, trioli, polioli ed una loro combinazione.
3.- Prodotto secondo la rivendicazione 2, in cui i detti alcoli, dioli, trioli e polioli sono, ciascuno indipendentemente dagli altri, C2-C8; il detto acido debole presenta un pKa in acqua misurato a 25?C ed 1 bar superiore a 1 fino a 9;
la detta composizione interna (4) comprende dallo 0% al 15% in peso, rispetto al peso complessivo della detta composizione interna (4), di acqua; dal 5% al 35% in peso, rispetto al peso complessivo della detta composizione interna (4), del detto acido debole; e dal 25% all?80% in peso, rispetto al peso complessivo della detta composizione interna (4), del detto solvente organico; in particolare, il detto acido debole ? in fase sostanzialmente liquida.
4.- Prodotto secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui i detti alcoli, dioli, trioli e polioli sono lineari e presentano, ciascuno indipendentemente dagli altri, un numero di ossidrili uguale al numero di carboni; il detto acido debole ? scelto gruppo consistente di: acidi carbossilici (in particolare, C1-C8; in particolare, con da 1 a 4 gruppi carbossilici), acido fosforico ed una loro combinazione.
5.- Prodotto secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui la detta composizione interna (4) ? sostanzialmente liquida; il detto solvente organico ? scelto nel gruppo consistente di: glicerina, sorbitolo ed una loro combinazione; il detto acido debole ? scelto nel gruppo consistente di: acido citrico, acido lattico, acido formico, acido fosforico ed una loro combinazione.
6.- Prodotto secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui la detta composizione interna (4) comprende dall?1% al 40% in peso, rispetto al peso complessivo della detta composizione interna (4), di un alcalinizzante presentante un PKb, in acqua a 25?C ed 1 bar, da 2 a 9.
7.- Prodotto secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui la detta composizione interna (4) comprende dall?1% al 35% in peso, rispetto al peso complessivo della detta composizione interna (4), di un alcalinizzante scelto nel gruppo consistente di: idrossi-ammine C1-C8, ammoniaca, idrossido di potassio ed una loro combinazione.
8.- Prodotto secondo la rivendicazione 6 o 7, in cui l?alcalinizzante scelto nel gruppo consistente di: monoetanolammina, dietanolammina, trietanolammina ed una loro combinazione.
9.- Prodotto secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui la detta composizione interna (4) comprende dall?1% al 10% in peso, rispetto al peso complessivo della detta composizione interna (4), di un componente polimerico scelto nel gruppo consistente di: omopolimeri acrilici, copolimeri acrilici-maleici ed una loro combinazione.
10.- Prodotto secondo la rivendicazione 9, in cui gli omopolimeri acrilici ed i copolimeri acrilici-maleici presentano, ciascuno indipendentemente dagli altri, un peso molecolare medio da 1000 g/mol a 20000 g/mol.
11.- Prodotto secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui la detta composizione interna (4) comprende dall?1% al 50% in peso, rispetto al peso complessivo della detta composizione interna (4), di un tensioattivo scelto nel gruppo consistente di: tensioattivi anionici, tensioattivi cationici, tensioattivi anfoteri, tensioattivi non-ionici ed una loro combinazione; in particolare, la detta composizione interna (4) comprende dal 10% al 25% in peso, rispetto al peso complessivo della detta composizione interna (4), del detto tensioattivo, il quale comprende un tensioattivo non-ionico.
12.- Prodotto secondo la rivendicazione 11, in cui la detta composizione interna (4) comprende dall?1% al 30% in peso, rispetto al peso complessivo della detta composizione interna (4), del detto tensioattivo, il quale ? scelto nel gruppo consistente di: alchil etossilati solfati, alchil solfati, sali dell?acido dodecilbenzensolfonico, alchil benzen solfonati, achil solfonati, saponi, ammine etossilate, sali d?ammonio quaternario, betaine, ossido d?ammina, alcol etossilati, alcol eto-propossilati, alchilpoliglucosidi, etanolammidi di acidi grassi ed una loro combinazione.
13.- Prodotto secondo la rivendicazione 12, in cui il detto tensioattivo ? scelto nel gruppo consistente di: alcol etossilati C8-C38, alcol eto-propossilati C8-C38, alchilpoliglucosidi, etanolammidi di acidi grassi ed una loro combinazione.
14.- Prodotto secondo una qualunque delle rivendicazioni da 11 a 12, in cui il detto tensioattivo ? scelto nel gruppo consistente di: alcol etossilati C8-C38, alcol eto-propossilati C8-C38, alchil benzen solfonati C9-C27 ed una loro combinazione.
15.- Uso di un prodotto secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti per il trattamento di un elettrodomestico configurato per il lavaggio di oggetti (items) scelti nel gruppo consistente di: utensili da cucina (pi? in particolare, stoviglie e/o posate) e articoli prevalentemente in tessuto (pi? in particolare, indumenti e/o biancheria); in particolare, l?elettrodomestico ? una lavastoviglie o una lavatrice; in particolare, durante l?uso all?interno dell?elettrodomestico ? presente almeno un summenzionato oggetto (in particolare, una pluralit? di tali oggetti).
16.- Uso secondo la rivendicazione 15, e comprendente una fase di trattamento durante la quale il prodotto entra in contatto con l?acqua avente una temperatura inferiore a 40?C all?interno del detto elettrodomestico e la detta seconda porzione (2) si discioglie almeno parzialmente; in particolare, durante la fase di trattamento, all?interno dell?elettrodomestico ? presente almeno un summenzionato oggetto (in particolare, una pluralit? di tali oggetti); in particolare, l?elettrodomestico ? una lavastoviglie.
17.- Uso secondo la rivendicazione 15 o 16, e che prevede che il detto prodotto ed un (ulteriore) detersivo vengano utilizzati durante uno stesso ciclo di lavaggio (in particolare, durante il quale all?interno dell?elettrodomestico ? presente almeno un summenzionato oggetto ? pi? in particolare, una pluralit? di tali oggetti); in particolare, il ciclo di lavaggio comprende la detta fase di trattamento ed una fase di lavaggio, durante la quale il detersivo viene utilizzato per lavare lo/gli oggetto/i.
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