IT202100001733A1 - Linea vita - Google Patents

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IT202100001733A1
IT202100001733A1 IT102021000001733A IT202100001733A IT202100001733A1 IT 202100001733 A1 IT202100001733 A1 IT 202100001733A1 IT 102021000001733 A IT102021000001733 A IT 102021000001733A IT 202100001733 A IT202100001733 A IT 202100001733A IT 202100001733 A1 IT202100001733 A1 IT 202100001733A1
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IT
Italy
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cable
lifeline
piston
tensioner
cylinder
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IT102021000001733A
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Inventor
Giorgio Cuce'
Davide Mazzini
Michele Lombardi
Emanuele Biagi
Original Assignee
Seares S R L
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A62LIFE-SAVING; FIRE-FIGHTING
    • A62BDEVICES, APPARATUS OR METHODS FOR LIFE-SAVING
    • A62B35/00Safety belts or body harnesses; Similar equipment for limiting displacement of the human body, especially in case of sudden changes of motion
    • A62B35/0043Lifelines, lanyards, and anchors therefore
    • A62B35/0068Anchors
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A62LIFE-SAVING; FIRE-FIGHTING
    • A62BDEVICES, APPARATUS OR METHODS FOR LIFE-SAVING
    • A62B35/00Safety belts or body harnesses; Similar equipment for limiting displacement of the human body, especially in case of sudden changes of motion
    • A62B35/04Safety belts or body harnesses; Similar equipment for limiting displacement of the human body, especially in case of sudden changes of motion incorporating energy absorbing means

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  • Health & Medical Sciences (AREA)
  • General Health & Medical Sciences (AREA)
  • Business, Economics & Management (AREA)
  • Emergency Management (AREA)
  • Magnetic Heads (AREA)
  • Glass Compositions (AREA)
  • Inorganic Insulating Materials (AREA)

Description

DESCRIZIONE
LINEA VITA
La presente invenzione ha per oggetto una linea vita del tipo precisato nel preambolo della prima rivendicazione.
In particolare, l?oggetto della presente invenzione riguarda un dispositivo di sicurezza identificabile un percorso in quota (solitamente orizzontale o con leggere pendenze) cui uno o pi? operatori si agganciano tramite imbracature e relativi cordini per muoversi in sicurezza lungo detto percorso.
Come noto le linee vita (note anche come ?linee di ancoraggio?, ?ancoraggi lineari?, ?sistemi ancoraggi lineari? o ?lifeline?) sono costituite da sistemi di ancoraggio flessibili e rigidi orizzontali ottenuti con cavi metallici nel caso di linee permanenti o tessili nel caso di linee temporanee.
I cavi hanno per lo pi? andamento rettilineo, ma in alcuni casi possono presentare delle curve, incrociarsi con altre linee, seguire l?andamento del colmo di un tetto o l?andamento articolato di una parete.
Le note linee vita sono costituite da una fune (per esempio un cavo in acciaio) definente detto percorso, un tenditore a vite della fune, e una serie di ancoraggi configurati per vincolare la fune e il tenditore a una struttura esterna quale un tetto o una parete.
Il tenditore ? costituito da un manicotto filettato con filettature opposte alle due estremit?, e due tiranti vincolati alla fune ciascuno delle quali impegnato a un?estremit? cos? che il manicotto, ruotando, avvicina o allontana i tiranti e quindi permette di regolare la tensione della fune.
Nel caso in cui la fune sia particolarmente lunga, le linee vita possono presentare uno o pi? ancoraggi rompi tratti presentanti un foro passante per la fune cos? da mantenere la fune in posizione.
Infine, le linee vita possono presentare morsetti utilizzati dall?operatore per vincolarsi tramite imbracature alla fune.
Esempi di linee vita sono descritti in US2019118011A1, JPH0584317A, GB343610A, EP2581115A1, EP2316535A1 e AU2019257490A1.
La tecnica nota descritta comprende alcuni importanti inconvenienti.
In particolare, le note linee vita hanno costi di installazione e gestione elevati. Infatti, a causa di deterioramento per esempio della fune o del tenditore richiedono un periodico controllo della tensione della fune al fine di garantire la necessaria sicurezza. Tale operazione risulta complessa e quindi di difficile esecuzione.
Per risolvere questo inconveniente alcune linee vita prevedono un indicatore di tensione che facilita il monitoraggio della tensione ma determina un incremento dei costi della linea vita e della complessit? di installazione. Si evidenzia come detto incremento ? cos? rilevante che porta spesso a non utilizzare tali indicatori di tensione con un conseguente aggravio di rischi per l?operatore.
In questa situazione il compito tecnico alla base della presente invenzione ? ideare una linea vita in grado di ovviare sostanzialmente ad almeno parte degli inconvenienti citati.
Nell'ambito di detto compito tecnico ? un importante scopo dell'invenzione ottenere una linea vita con costi e procedure di installazione e gestione ridotti.
Un altro importante scopo dell'invenzione ? realizzare una linea vita in grado di garantire un?elevata sicurezza senza la necessit? di operazioni di controllo complesse e l?adozione di costosi strumenti.
Il compito tecnico e gli scopi specificati sono raggiunti da una linea vita come rivendicato nell?annessa rivendicazione 1. Esempi di realizzazione preferita sono descritti nelle rivendicazioni dipendenti.
Le caratteristiche e i vantaggi dell?invenzione sono di seguito chiariti dalla descrizione dettagliata di esecuzioni preferite dell?invenzione, con riferimento agli uniti disegni, nei quali:
la Fig. 1 mostra, in scala, un assieme in sezione della linea vita secondo l'invenzione;
la Fig. 2 illustra, in scala, l?assieme di Fig.1 in una diversa posizione;
la Fig. 3 presenta, in scala, l?assieme di Fig.1 in un?ulteriore posizione; e la Fig. 4 espone, in scala, una linea vita secondo l'invenzione.
Nel presente documento, le misure, i valori, le forme e i riferimenti geometrici (come perpendicolarit? e parallelismo), quando associati a parole come "circa" o altri simili termini quali "pressoch?" o "sostanzialmente", sono da intendersi come a meno di errori di misura o imprecisioni dovute a errori di produzione e/o fabbricazione e, soprattutto, a meno di un lieve scostamento dal valore, dalla misura, dalla forma o riferimento geometrico cui ? associato. Ad esempio, tali termini, se associati a un valore, indicano preferibilmente una divergenza non superiore al 10% del valore stesso.
Inoltre, quando usati, termini come ?primo?, ?secondo?, ?superiore?, ?inferiore?, ?principale? e ?secondario? non identificano necessariamente un ordine, una priorit? di relazione o posizione relativa, ma possono essere semplicemente utilizzati per pi? chiaramente distinguere tra loro differenti componenti.
Le misurazioni e i dati riportati nel presente testo sono da considerarsi, salvo diversamente indicato, come effettuati in Atmosfera Standard Internazionale ICAO (ISO 2533).
Con riferimento alle Figure, la linea vita secondo l'invenzione ? globalmente indicata con il numero 1.
Essa ? configurata per consentire di lavorare in sicurezza e a cui un operatore pu? vincolarsi tramite apposite attrezzature di sicurezza (quali imbracature e cordini) per, ad esempio, evitare cadute.
Dette attrezzature possono essere di tipo noto e ad esempio indossabili.
La linea vita 1 pu? comprendere almeno un cavo 2.
Il cavo 2 pu? definire il percorso in sicurezza, ossia un percorso lungo un operatore, vincolandosi tramite dette attrezzature di sicurezza, pu? muoversi in sicurezza rimanendo vincolato alla linea vita grazie a dette attrezzature di sicurezza.
In uso il cavo 2 pu? essere teso e definire una tensione di lavoro. La tensione di lavoro pu? essere sostanzialmente almeno pari a 500 N in dettaglio sostanzialmente compresa tra 500N e 1500N e, ad esempio, sostanzialmente pari a 1000N.
Il cavo 2 pu? essere metallico.
Il percorso in sicurezza e quindi il cavo 2 possono essere rettilineo.
In alternativa, il percorso in sicurezza pu? definire una linea spezzata o polilinea e quindi il cavo 2 pu? identificare un insieme finito e ordinato di segmenti di cavo 2 orientati ordinatamente e consecutivi. A tal fine la linea vita 1 pu? comprendere almeno un deviatore 3 configurato per variare la direzione di sviluppo del percorso. Il deviatore 3 pu? essere di tipo noto.
La linea vita 1 pu? comprendere un tensionatore 4 del cavo 2.
Il tensionatore 4 pu? definire un asse longitudinale 4a. Si evidenzia come almeno una la porzione di cavo 2 attigua al tensionatore 4 definisce una direzione di sviluppo del percorso sostanzialmente parallela e in dettaglio sostanzialmente coincidente con l?asse longitudinale 4a.
Il tensionatore 4 pu? definire un primo ancoraggio 4b del tensionatore 4 a una struttura esterna 1a (ad esempio una parete o un tetto) e un secondo ancoraggio 4c del cavo 2 al tensionatore 4.
Si evidenzia che quando il tensionatore 4 ? vincolato alla struttura esterna 1a il cavo 2 ? configurato per sottoporre detto tensionatore 4 a una forza di trazione (ossia allontanante tra loro gli agganci 4b e 4c.
Il tensionatore 4 pu? comprendere un cilindro 41 definente il primo ancoraggio 4b, un pistone 42 scorrevole nel cilindro 41 e uno stelo 43 solidale a detto pistone 42 e definente il secondo ancoraggio 4c.
Lo stelo 43 pu? protrudere almeno parzialmente dal cilindro 41 indipendentemente dalla posizione del pistone 42 nel cilindro 41.
Il cilindro 41 si sviluppa sostanzialmente lungo l?asse longitudinale 4a.
Esso pu? comprendere un cilindro cavo 411 definente una camera di scorrimento del pistone 42 sviluppantesi lungo l?asse 4a; una base 412 chiudente una superficie di base del cilindro 411; un attacco 413 definente il primo ancoraggio 4b; e in alcuni casi una supplementare base 414 di chiusura dell?altra superficie di base del cilindro 41.
La supplementare base 414 pu? definire una sezione di passaggio dello stelo 42 La camera pu? essere chiusa ermeticamente. Pertanto, l?accoppiamento del cilindro 411 con la base 412 e se presente con la supplementare base 414 pu? essere ermetico. Inoltre, la supplementare base 414 pu? comprendere O-ring o altri mezzi similari per chiudere ermeticamente la sezione di passaggio rispetto sullo stelo 43. La camera pu? essere riempita almeno in parte (in dettaglio totalmente) tramite un fluido, in dettaglio un fluido viscoso e pi? in dettaglio un liquido quale olio.
Il fluido pu? avere viscosit? dinamica sostanzialmente almeno pari a 25 centipoises, in dettaglio a 50 centipoises e pi? in dettaglio a 100 centipoises. La viscosit? dinamica ? misurata con viscosimetro in atmosfera Standard Internazionale ICAO preferibilmente in accordo al metodo di George Gabriel Stokes).
L?attacco 413 pu? comprendere un grillo (o maniglione) preferibilmente filettato. La base 412 e il cilindro cavo 411 sono reciprocamente vincolati in modo risolvibile tramite, ad esempio accoppiamento filettato.
Il pistone 42 ? configurato per scorrere nella camera del cilindro 411.
Esso pu? presentare sezione sostanzialmente pari a quella della camera.
Il pistone 42 ? configurato per dividere il cilindro 41 e quindi la camera in due sottocamere. Esso pu? comprendere almeno un foro passante configurato per permettere un passaggio di fluido tra dette sottocamere quando il pistone 42 scorre nella camera; e preferibilmente una valvola per ciascun foro configurata per permettere un passaggio di fluido tra dette sottocamere solo quando il fluido in una di dette sottocamere raggiunge una pressione limite.
Lo stelo 43 si sviluppa sostanzialmente lungo l?asse longitudinale 4a.
Esso pu? definire una prima estremit? e una seconda estremit?.
La prima estremit? ? vincolata al pistone 42 cos? da permettere al pistone 43 di scorrere nel cilindro traslando detto stelo lungo detto asse longitudinale e
La seconda estremit? definisce il secondo ancoraggio.
Lo stelo 43 pu? comprendere un tenditore configurato per regolare la tensione del cavo 2. In dettaglio esso pu? comprendere un primo corpo 431 d'impegno al pistone 42; un secondo corpo 432 definente il secondo ancoraggio 4c; e un terzo corpo 433 interposto tra primo corpo 431 e secondo corpo 432e opportunamente vincolato a essi.
Il primo corpo 431 ? solidale al pistone 42. Essi possono essere vincolati in modo risolvibile tramite, ad esempio, accoppiamento filettato.
Il secondo corpo 432 pu? comprendere un supplementare attacco definente il secondo ancoraggio 4c e identificabile in un grillo preferibilmente filettato.
Il terzo corpo 433 pu? essere vincolato tramite un accoppiamento filettato ad almeno uno tra secondo corpo (432) e primo corpo 431 cos? che il terzo corpo 433 ruoti comandando un accostamento o un allontanamento tra primo corpo 431 e secondo corpo 432 lungo l?asse 4a. In dettaglio il terzo corpo 433 pu? essere vincolato al secondo corpo 432 tramite un accoppiamento filettato. In alcuni casi esso ? vincolato al secondo corpo 432 tramite un accoppiamento filettato e al primo corpo 431 tramite un supplementare accoppiamento filettato caratterizzato da una filettatura opposta a quella dell?accoppiamento filettato con secondo corpo 432. Il terzo corpo 433 pu? presentare almeno la parte prossimale al secondo corpo 432 protrudente dal cilindro 41 indipendentemente dalla posizione del pistone 42 nel cilindro 41 cos? da permettere sempre un comando del moto reciproco tra i corpi 431 e 432.
Il terzo corpo 433 pu? comprendere in corrispondenza della parte prossimale al secondo corpo 432 una porzione di presa che, quindi, ? esterna al cilindro 41 opportunamente in modo indipendente dalla posizione del pistone 42.
Detta porzione di presa pu? comprendere una presa di chiave.
Il tensionatore 4 pu? comprendere un vincolo 44 vincolante, opportunamente solidalmente, il pistone 42 al cilindro 41 cos? da impedire un loro moto reciproco. Il vincolo 44 pu? essere configurato per rompersi quando tra gli agganci 4b e 4c e quindi tra pistone 42 e cilindro 41 si ha una forza di trazione almeno pari a una soglia di sicurezza. In particolare, il vincolo 44 ? configurato per rompersi quando il cavo 2 esercita sul tensionatore 4 una forza almeno pari alla soglia di sicurezza.
La soglia di sicurezza pu? essere sostanzialmente maggiore della tensione di lavoro. In dettaglio essa ? almeno pari al 200% in dettaglio il 500% e per la precisione il 1000% della tensione di lavoro.
La soglia di sicurezza pu? essere almeno pari a 5000 N in dettaglio sostanzialmente compresa tra 5000N e 15000N e, ad esempio, sostanzialmente pari a 10000N. Il vincolo 44 pu? essere lungo l?asse longitudinale 4a cos? da essere sottoposto alla sola forza di trazione evitando coppie/momenti che potrebbero alterne il funzionamento.
Ad esempio, il vincolo 44 pu? essere una vite configurata per impegnarsi al pistone 42 tramite accoppiamento filettato e al cilindro 41 serrando la base 412 tra la testa della vite (ossia il vincolo 44) e pistone 42. La base 412 pu? prevedere un foro passante e in dettaglio un foro passante di posizionamento cos? da alloggiate la testa della vite identificante il vincolo 44.
Il vincolo 44 pu? essere vincolato risolvibilmente al cilindro 41 per esempio tramite accoppiamento filettato.
Esso pu? essere vincolato risolvibilmente al pistone 42 per esempio tramite accoppiamento filettato.
Il tensionatore 4 pu? comprendere un recuperatore 45 di tensione del cavo 2.
Il recuperatore 45 pu? essere configurato per opporsi a un moto reciproco tra gli agganci 4b e 4c contrastando una variazione di forza di trazione agente sul pistone 4 e quindi tra gli agganci 4b e 4c. Esso pu? cos? essere configurato per mantenere la tensione del cavo 2 sostanzialmente costante assorbendo variazione di tensione per esempio data da un cambio di temperatura. In dettaglio esso ? configurato per assorbire una variazione di tensione del cavo 2 assorbendo la variazione di lunghezza del cavo stesso. Pi? in dettaglio esso ? configurato per assorbire una variazione di lunghezza del cavo 2 sostanzialmente almeno allo 0,5%.e in dettaglio all?1%.
In realt? senza assorbitore di tensione la tensione sul cavo potrebbe variare di molto, ad esempio tra 0 (cavo lasco) fino anche a pi? di 10.000 N, quindi anche del 1000%. Parlando di variazione della lunghezza del cavo invece, in effetti la variazione potrebbe essere relativa all'1% Forse sarebbe quindi pi? corretto parlare di assorbimento della variazione di lunghezza. Lo scrivo per informazione, non sono al corrente del fatto che sia meglio scrivere cos?
Si evidenzia come la massima tensione assorbibile dal recuperatore 45 sia inferiore alla soglia sicurezza. Pertanto, una variazione di tensione del cavo 2 (e quindi di forza di trazione sul pistone 4), se inferiore alla soglia di sicurezza, ? assorbita dal recuperatore 45 ripristinando la tensione di lavoro, mentre se ? almeno pari alla soglia di sicurezza essa non pu? essere assorbita dal recuperatore 45 e si scarica sul vincolo 44 provocandone la rottura.
Il regolatore 45 pu? essere configurato per esercitare una forza di accostamento tra detti agganci 4b e 4c opponentesi a una variazione di detta forza di trazione e quindi di tensione nel cavo 2.
La forza di accostamento pu? essere pressoch? parallela all?asse longitudinale 4a. La forza di accostamento ? sostanzialmente pari alla tensione del cavo 2 e di conseguenza alla forza di trazione. Preferibilmente essa ? sostanzialmente pari alla tensione di lavoro.
Inoltre, si sottolinea che, al contrario del sistema cilindro-pistone-stelo che si oppone al un moto reciproco tra gli agganci 4b e 4c smorzandolo (ossia non elasticamente), il recuperatore 45 pu? opporsi elasticamente al moto reciproco tra gli agganci 4b e 4c. Esso pu? cos? comprendere mezzi elastici opportunamente precaricati cos? da esercitare detta forza di accostamento. I mezzi elastici possono essere una o pi? molle.
Il recuperatore 45 pu? essere cinematicamente interposto tra gli agganci 4b e 4c. In un esempio non limitante, il recuperatore 45 pu? essere integrato nello stelo 43, per la precisione nel primo corpo 431. Il primo corpo 431 pu? cos? comprendere un connettore 431a d?impegno al terzo corpo 433, un?asta 431b solidale al pistone 42 e scorrevole rispetto al connettore 431a e una battuta 341c solidale all?asta 413b e racchiudente il regolatore 45 tra connettore 431a e la stessa battuta 341c.
Il suddetto supplementare accoppiamento filettato pu? essere realizzato tra terzo corpo 433 e connettore 431a.
Infine, il tensionatore 4 pu? comprendere un fine corsa 46 del pistone 42 rispetto al cilindro 41.
Il fine corsa 46 ? configurato per limitare la corsa del pistone 42 in allontanamento dal primo ancoraggio 4b. In particolare, esso ? configurato per frapporsi tra pistone 42 e supplementare base 414 rallentando la corsa del pistone 42 quando giunge in prossimit? della supplementare base 414.
Il fine corsa 46 pu? comprendere almeno una molla preferibilmente a compressione. Il funzionamento della linea vita 1 precedentemente descritta in termini strutturali ? il seguente.
Inizialmente ? allestita la linea vita 1 per esempio su un tetto. L?operatore dispone il cavo 2 definendo il percorso in sicurezza e quindi pone in tensione il cavo 2 con il tensionatore 4. In particolare, come illustrato in Fig.1, egli vincola il tensionatore 4 alla struttura esterna 1a tramite il primo ancoraggio 4b e al cavo 2 tramite il secondo ancoraggio 4c.
Quindi, l?operatore porta il cavo 2 alla desiderata tensione di lavoro sfruttando il tenditore ossia lo stelo 43 (Fig.2). In dettaglio egli ruota intorno all?asse longitudinale 4a il terzo corpo 433 che, grazie alle filettature opposte, varia la distanza lungo l?asse longitudinale 4a tra primo corpo 431 e secondo 432. Tale azione varia la distanza tra connettore 431a e battuta 341c con conseguente carica del recuperatore 45.
A questo punto l?operatore si vincola tramite apposite attrezzature di sicurezza al cavo 2 e quindi eseguire in sicurezza un lavoro.
Se durante il lavoro l?operatore cade l?attrezzatura di scurezza scarica il peso dell?operatore sul cavo 2 determinando un improvviso aumento di tensione. Se la tensione e quindi la forza di trazione sul tensionatore 4 superano la soglia di sicurezza il vincolo 44 si rompe (Fig.3) e il cavo 2 tira l?assieme pistone-stelo che scorre nel cilindro 41 fino a comprimere il fine corsa 46 che ne rallenta e arresta la corsa.
Tale moto dello stelo 43 e del pistone 42 scarica l?aumento di tensione sul fluido nel cilindro 41 che sfruttando la propria viscosit?, lo dissipa riportando il cavo ad esempio alla tensione di lavoro.
A questo punto ? possibile ripristinare la linea vita 1 semplicemente sostituendo il vincolo 44 rotto con un nuovo vincolo 44.
Si evidenzia che la linea vita 1, rimanendo in opera per tutta la durata del lavoro, pu? essere soggetta a una variazione di temperatura (per esempio determinata da un cambio di stagione o di variazione del meteo). Si ha cos? un allungamento o una contrazione del cavo 2 con derivante variazione di tensione del cavo stesso. Tale variazione determinerebbe un moto reciproco tra gli agganci 4b e 4c (quindi tra stelo 43 e cilindro 41 e in particolare tra connettore 431a e battuta 341c) che per? ? assorbito dal regolatore 45 senza alterare la tensione del cavo 2.
La linea vita 1 secondo l?invenzione consegue importanti vantaggi.
Infatti, la linea vita, rispetto alle note soluzioni, presenta una procedura di installazione e costi relativamente ridotti grazie, soprattutto, a un particolare tensionatore 4 che permette in modo semplice di mettere in tensione il cavo 2 e, inoltre, di mantenere la desiderata tensione indipendentemente dalle condizioni ambientali.
Quest?ultimo aspetto permette anche di evitare un monitoraggio della tensione del cavo 2 e quindi semplifica le operazioni di manutenzione della linea vita 1.
Tale ? accentuato dall?integrazione del tenditore nello stelo 43 e quindi nel tensionatore 4 che ha permesso di ridurre i componenti della linea vita 1 semplificandone l?installazione e riducendone i costi.
Un altro importante vantaggio risiede nell?elevata sicurezza garantita dalla linea vita 1.
Infatti, l?introduzione del vincolo 44, definendo una soglia di sicurezza, permette uno scorrimento tra pistone 42 e cilindro 41 solo quando necessario come, per esempi, al momento della caduta dell?operatore. Tale aspetto consente infatti al tensionatore 4 di assorbire le forze derivanti dalla cauta evitando che si ripercuotano sull?operatore.
Un altro vantaggio ? rappresentato dal fatto che il vincolo 44 ? sostituibile permettendo un rapido ripristino della linea vita 1 e quindi riducendo i costi di uso della linea vita 1.
senza la necessit? di operazioni di controllo complesse e l?adozione di costosi strumenti.
L?invenzione ? suscettibile di varianti rientranti nell'ambito del concetto inventivo definito dalle rivendicazioni.
Ad esempio, il regolatore 45 pu? essere integrato nel pistone 42.
In questo caso il pistone 42 pu? comprendere una prima testa solidale allo stelo 43 e una seconda testa scorrevole rispetto allo stelo 43 e il regolatore 45 pu? essere interposto tra prima testa e seconda testa cos? da opporsi a un loro moto reciproco lungo l?asse longitudinale 4a mantenendo sostanzialmente costanti la tensione del cavo 2.
Il vincolo 44 pu? rendere la seconda testa del pistone 42 solidale al cilindro 41. In tale ambito tutti i dettagli sono sostituibili da elementi equivalenti e i materiali, le forme e le dimensioni possono essere qualsiasi.

Claims (9)

RIVENDICAZIONI
1. Linea vita (1) comprendente:
- un cavo (2);
- un tensionatore (4) di detto cavo (2) definente un asse longitudinale (4a), un primo ancoraggio (4b) di una struttura esterna a detto tensionatore (4) e un secondo ancoraggio di detto cavo (2) a detto tensionatore (4);
e caratterizzato dal fatto che detto tensionatore (4) comprende
- un cilindro (41) definente detto primo aggancio (4b);
- un pistone (42) scorrevole in detto cilindro (41) lungo detto asse longitudinale (4a);
- uno stelo (43) definente
o una prima estremit? vincolata a detto pistone (42) cos? da permettere a detto pistone (42) di scorrere in detto cilindro (41) traslando detto stelo (41) lungo detto asse longitudinale (4a) e
o una seconda estremit? definente detto secondo ancoraggio (4c);
- un vincolo (44) vincolante detto pistone (42) a detto cilindro (42) cos? da impedire un loro moto reciproco; detto vincolo (44) essendo configurato per rompersi quando tra detti agganci (4b, 4c) e quindi tra detto pistone (42) a detto cilindro (42) si ha una forza di trazione almeno pari a una soglia di sicurezza; e
- un recuperatore (45) di tensione di detto cavo (2) configurato per opporsi a un moto reciproco tra detti agganci (4b, 4c) contrastando una variazione di tensione di detto cavo (2) e quindi mantenendo sostanzialmente costante detta tensione di detto cavo (2).
2. Linea vita (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detto cavo (2) definisce una tensione di lavoro e in cui detto recuperatore (45) ? configurato per assorbire una variazione sostanzialmente pari all?1% di detta tensione di lavoro.
3. Linea vita (1) secondo la precedente rivendicazione, in cui detta soglia di sicurezza ? sostanzialmente maggiore di detta tensione di lavoro.
4. Linea vita (1) secondo almeno una precedente rivendicazione, in cui detto regolatore (45) comprende mezzi elastici precaricati cos? da esercitare una forza di accostamento forza di accostamento tra detti agganci (4b, 4c).
5. Linea vita (1) secondo almeno una precedente rivendicazione, in cui detto regolatore (45) ? integrato in detto stelo (43).
6. Linea vita (1) secondo la precedente rivendicazione, in cui detto stelo (43) comprende un tenditore configurato per regolare detta tensione di detto cavo (2).
7. Linea vita (1) secondo la precedente rivendicazione, in cui detto stelo (43) comprende un primo corpo (431) d'impegno a detto pistone (42); un secondo corpo (432) definente detto secondo ancoraggio (4c); e un terzo corpo (433) interposto tra detto primo corpo (431) e detto secondo corpo (432) e impegnato a detto primo corpo (431) e detto secondo corpo (432) con filettature opposte.
8. Linea vita (1) secondo la precedente rivendicazione, in cui in cui detto regolatore (45) ? integrato in detto primo corpo (431).
9. Linea vita (1) secondo la precedente rivendicazione, in cui in cui detto primo corpo (431) comprende un connettore (431a) d?impegno a detto terzo corpo (433), un?asta (431b) solidale a detto pistone (42) e una battuta (341c) solidale a detta asta (413b) e racchiudente detto regolatore (45) tra detto connettore (431a) e detta battuta (341c).
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