IT202100001241A1 - Loculo autoportante - Google Patents

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IT202100001241A1 IT102021000001241A IT202100001241A IT202100001241A1 IT 202100001241 A1 IT202100001241 A1 IT 202100001241A1 IT 102021000001241 A IT102021000001241 A IT 102021000001241A IT 202100001241 A IT202100001241 A IT 202100001241A IT 202100001241 A1 IT202100001241 A1 IT 202100001241A1
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Crescenzo Capasso
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Lasef S R L
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    • E04BUILDING
    • E04HBUILDINGS OR LIKE STRUCTURES FOR PARTICULAR PURPOSES; SWIMMING OR SPLASH BATHS OR POOLS; MASTS; FENCING; TENTS OR CANOPIES, IN GENERAL
    • E04H13/00Monuments; Tombs; Burial vaults; Columbaria
    • E04H13/006Columbaria, mausoleum with frontal access to vaults

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  • Architecture (AREA)
  • Civil Engineering (AREA)
  • Structural Engineering (AREA)
  • Rigid Containers With Two Or More Constituent Elements (AREA)
  • Materials For Medical Uses (AREA)
  • Stackable Containers (AREA)
  • Details Of Rigid Or Semi-Rigid Containers (AREA)

Description

Loculo autoportante
DESCRIZIONE
Campo dell?invenzione
La presente invenzione si riferisce a un loculo autoportante, in particolare un loculo in un materiale plastico, leggero, impilabile e vincolabile ad altri loculi dello stesso tipo per realizzare strutture cimiteriali.
Stato dell?arte
Nel settore dell?edilizia cimiteriale ? noto realizzare strutture, chiamate colombari, comprendenti una pluralit? di loculi, ovvero nicchie o celle orizzontali destinate ad accogliere le bare dei defunti. Negli odierni cimiteri cittadini i loculi vengono assegnati in concessione per un determinato periodo di tempo, in genere una o pi? decine di anni. Al termine della concessione, in assenza di un rinnovo, i resti dei defunti vengono riconsegnati ai familiari oppure collocati in ossari comuni.
Normalmente i loculi presentano una forma a parallelepipedo con un singolo accesso frontale, attraverso il quale viene inserita la bara; dopo la sepoltura, l?accesso frontale viene sigillato con un pannello frontale, per isolare a tenuta il volume interno delimitato dal loculo. Infatti una condizione generalmente richiesta dalla normativa ? la tenuta dei loculi ai fluidi eventualmente fuoriusciti dalle salme.
La tecnica di costruzione pi? utilizzata, almeno nel recente passato, e definita tradizionale, prevede la realizzazione dei colombari in muratura, in cemento o calcestruzzo, eventualmente assemblando loculi prefabbricati, realizzati come manufatti singoli, doppi, a blocchi, a pettine, ecc., con spessori compresi tra 3 cm e 10 cm.
Questa tecnica permette di ottenere colombari robusti e durevoli, tuttavia comporta anche diversi svantaggi, primo fra tutti il peso eccessivo, che obbliga a realizzare adeguati basamenti o fondamenta nei siti di costruzione. Un altro limite ? dato dal fatto che sia il cemento, sia il calcestruzzo, sono materiali porosi e pertanto scarsamente impermeabili; questa circostanza obbliga il costruttore a realizzare opere supplementari, o rifinire i loculi, per ottenere l?impermeabilit? richiesta dalle normative. Si tratta, chiaramente, di interventi che incidono negativamente sul costo dell?opera finita e comunque possono comportare errori nella messa in opera.
In tempi pi? recenti sono state proposte altre tecniche di costruzione dei colombari, definite moderne, soprattutto grazie alla diffusione di materiali leggeri rispetto al cemento, come ad esempio la vetroresina, l?alluminio, l?acciaio, e alcuni materiali plastici.
Ad esempio, sono stati proposti loculi in vetroresina a corpo unico, cio? realizzati come un corpo unico da uno stampo e non assemblando pannelli, e soluzioni cosiddette a pannelli, ottenute invece assemblando, cio? giuntando, pannelli in vetroresina.
I loculi in vetroresina a corpo unico garantiscono l?impermeabilit?, ma per essere prodotti, in particolare per poter essere estratti dallo stampo, devono avere una forma tronco piramidale rastremata verso il fondo; pertanto, per essere a norma, devono essere sovradimensionati e questo comporta inevitabilmente un aumento degli ingombri. Inoltre questo tipo di loculo non ? autoportante, n? tantomeno impilabile: per realizzare i colombari ? necessario costruire una scaffalatura di supporto robusta, generalmente in metallo - ad esempio in acciaio - e posizionare i loculi uno sopra l?altro, avendo cura che ciascun loculo appoggi su un ripiano della scaffalatura. Per garantire che eventuali fluidi si raccolgano nel loculo, senza fuoriuscire, la rastrelliera ? realizzata con ripiani leggermente inclinati, dimodoch? anche i loculi messi in opera risultino inclinati, con l?accesso frontale leggermente sollevato rispetto all?opposta parete di fondo del loculo.
Chiaramente ? auspicabile semplificare la messa in opera e poter disporre di loculi autoportanti, ovvero che mantengano la relativa forma e siano impilabili, che non necessitino di una scaffalatura di supporto.
I loculi in vetroresina a pannelli garantiscono il perfetto dimensionamento interno senza gravare sugli ingombri esterni, dato che non devono essere estratti da uno stampo ma sono, appunto, ottenuti unendo pi? pannelli uno con l?altro. In pratica, hanno una perfetta forma a parallelepipedo. La pendenza verso il fondo, per la raccolta dei fluidi, ? data da un pannello sagomato inserito nel loculo, con funzione di vasca di raccolta. Generalmente I loculi in vetroresina a pannelli sono autoportanti; solo in poche situazioni necessitano di una scaffalatura metallica di supporto. Durante la messa in opera i pannelli in vetroresina precedentemente accoppiati vengono manualmente sigillati con prodotti siliconici. ? evidente che la qualit? dell?isolamento ottenibile dipende dalla bravura dell?addetto alla messa in opera, nel senso che il risultato finale pu? risultare affetto da errore umano, e un loculo o il colombario potrebbero risultare non perfettamente sigillati e impermeabili, come previsto dalle normative.
Un altro esempio di tecnica moderna di costruzione ? costituito dai loculi in acciaio o in alluminio. Questo tipo di loculi viene realizzato in fabbrica, piegando e saldando lamiere di acciaio o alluminio, e sigillando con materiali siliconici le superfici di giunzione, ottenendo un modulo che viene trasportato al cimitero per la messa in opera. Questo tipo di loculo si caratterizza per un ottimo dimensionamento interno: la tecnica di costruzione garantisce il rispetto delle misure di progetto. Tuttavia, dato che anche in questo caso la sigillatura viene effettuata a mano, la perfetta impermeabilit? non ? garantita. Inoltre i moduli in acciaio o alluminio non sono autoportanti perch? le lamiere usate per realizzarli sono sottili; ne consegue che la messa in opera presuppone, come nel caso dei loculi in vetroresina, l?uso di scaffalature di supporto con l?adeguata inclinazione, per la raccolta dei fluidi in corrispondenza della parete di fondo dei loculi.
Sono anche stati proposti loculi a corpo unico realizzati in un materiale polimerico, per lo pi? polietilene PE o polipropilene PP, con tecniche di stampaggio. Anche questi loculi garantiscono l?impermeabilit?, proprio perch? realizzati a corpo unico, senza giunzioni, ma per essere estratti dai rispettivi stampi devono essere realizzati con una forma tronco piramidale, rastremata verso il fondo; conseguentemente, per essere a norma devono essere sovradimensionati nella parte frontale, e questo comporta un indesiderato aumento degli ingombri e un colombario pi? alto del necessario. I loculi a corpo unico in materiale plastico non sono autoportanti, ed ? necessario abbinarli a scaffalature metalliche di supporto. La pendenza verso il fondo ? determinata, analogamente ai precedenti casi descritti, dalla scaffalatura di supporto. Rispetto ai loculi realizzati a corpo unico in vetroresina, il peso risulta leggermente inferiore.
Sommario dell?invenzione
Scopo della presente invenzione ? pertanto mettere a disposizione un loculo a corpo unico, realizzato in un materiale plastico, leggero e semplice da fabbricare e mettere in opera, che risulti al tempo stesso autoportante e affidabile per quanto riguarda l?impermeabilit?, ovvero un loculo caratterizzato dai vantaggi delle singole soluzioni descritte sopra, e privo dei relativi svantaggi.
La presente invenzione concerne pertanto un loculo secondo la rivendicazione 1.
In particolare, il loculo secondo la presente invenzione ha una forma sostanzialmente scatolare, con una base di appoggio che funziona da pavimento, destinata a supportare direttamente una bara, pareti laterali verticali, una parete di fondo verticale, un?apertura frontale opposta alla parete di fondo e una parete superiore che funziona da soffitto. Il loculo ? realizzato a corpo unico, cio? ? privo di giunzioni o saldature tra le pareti laterali, la parete di fondo, la base di appoggio e la parete superiore. Questa caratteristica garantisce la tenuta ai liquidi; infatti l?assenza di giunzioni o saldature da sigillare manualmente riduce a zero il rischio che si verifichino perdite di liquido a causa di una sigillatura mal eseguita.
Vantaggiosamente il loculo ? realizzato in un materiale plastico o polimerico, ma a differenza delle soluzioni note ? anche autoportante e non necessita di una scaffalatura esterna di supporto. Questo risultato ? ottenuto realizzando almeno le pareti laterali verticali con nervature o coste, oppure realizzando le pareti laterali verticali ondulate.
In altre parole, le pareti laterali verticali del loculo non sono piane, ma sono conformate con nervature o coste di irrigidimento, oppure sono ondulate, e questa caratteristica geometrica conferisce al loculo una resistenza alla compressione, e quindi ai carichi statici verticali, maggiore rispetto a quanto ? possibile riscontrare, ad esempio, con loculi a corpo unico in polietilene ma con pareti piane.
La soluzione proposta fornisce quindi una risposta alla domanda di loculi moderni a corpo unico, privi di giunzioni o saldature, semplici da mettere in opera e autoportanti, cio? privi di scaffalatura di supporto o equivalenti ingombranti elementi di carpenteria metallica. Si tratta, in altre parole, di una soluzione che offre i vantaggi delle soluzioni note, ma ? priva dei relativi svantaggi.
In una forma di realizzazione anche la parete di fondo ? realizzata con nervature o coste di irrigidimento, oppure ? ondulata.
In generale le nervature o coste possono essere ricavate in corrispondenza della superficie esterna delle pareti, lasciando la superficie interna piana, o viceversa, le nervature o coste possono essere ricavate in corrispondenza della superficie interna delle pareti, lasciando la superficie esterna piana, o ancora, le nervature o coste possono essere ricavate sia sulla superficie interna delle pareti, sia sulla superficie esterna.
Preferibilmente le nervature o coste si estendono ininterrottamente, cio? senza soluzione di continuit?, dal perimetro inferiore del loculo al perimetro superiore del loculo, verticalmente.
Nella forma di realizzazione preferita lo spessore minimo delle pareti verticali ? 5 mm e lo spessore massimo ? 10 mm.
Nella forma di realizzazione preferita il loculo ? impilabile con la base di appoggio sostenuta dalla parete superiore del loculo sottostante, in modo da erigere velocemente e semplicemente colombari aventi l?altezza desiderata.
Preferibilmente la base di appoggio ? inclinata verso la parete di fondo e si configura come una vasca di raccolta di liquidi integrata nel loculo stesso. Eventuali liquidi si raccoglieranno pertanto in corrispondenza dello spigolo tra la parete di fondo e la base di appoggio.
Preferibilmente la parete superiore ? inclinata verso la parete di fondo con la stessa inclinazione della base di appoggio. Questo permette, oltre ad avere il loculo impilabile, di incastrare i loculi uno con l?altro, con un semplice accoppiamento di forma.
In particolare, la base di appoggio sporge esternamente rispetto al perimetro inferiore del loculo, come un piano inclinato, e la parete superiore definisce un gradino o un incavo con le pareti laterali e con la parete di fondo, e in detto gradino o incavo si inserisce la base di appoggio del loculo sovrastante, creando un accoppiamento di forma. In pratica, il loculo ? inferiormente cuneiforme e si inserisce nell?incavo superiore di un loculo identico.
Preferibilmente il loculo ? realizzato in polietilene anche se, in generale, altri materiali polimerici sono adatti, come il polipropilene, ad esempio.
Nella forma di realizzazione preferita il loculo comprende mezzi meccanici di ancoraggio ad altri loculi uguali, al fine di unire stabilmente pi? loculi in direzione orizzontale. Questa caratteristica, insieme al fatto che il loculo ? impilabile, permette di realizzare colombari che si sviluppano sia in altezza, sia in larghezza, secondo le dimensioni desiderate.
Preferibilmente i mezzi meccanici appena descritti sono almeno in parte inglobati nel materiale del loculo, nel senso che il loculo ? ottenuto con tecniche di stampaggio e i mezzi meccanici di ancoraggio presentano almeno una porzione che resta affogata nel materiale del loculo, inglobata e trattenuta, come fosse integrale al loculo stesso.
Preferibilmente i mezzi meccanici di ancoraggio comprendono una pluralit? di prime piastre almeno in parte affogate nel materiale del loculo, ciascuna in corrispondenza di uno spigolo eterno del loculo, e corrispondenti seconde piastre esterne al loculo, avvitabili alle prime piastre di due loculi adiacenti o sovrapposti. In questo modo ? possibile unire pi? loculi uno all?altro, per formare un colombario strutturalmente solido.
Il loculo preferibilmente comprende anche il relativo pannello di chiusura dell?apertura frontale. I detti mezzi meccanici possono comprendere elementi di ancoraggio del pannello di chiusura, ad esempio piastre di pressione avvitabili ai mezzi meccanici per premere il pannello di chiusura contro il bordo dell?apertura frontale. I mezzi meccanici possono anche comprendere elementi avvitabili che hanno la funzione di trattenere i loculi in posizione e impedire che un loculo possa scivolare indietro o avanti, quando una bara viene inserita o estratta.
Breve elenco delle figure
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell?invenzione risulteranno meglio evidenziati dall?esame della seguente descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva, illustrata a titolo indicativo e non limitativo, col supporto dei disegni allegati, in cui:
- la figura 1 ? una vista in prospettiva dall?alto di un loculo secondo la presente invenzione;
- la figura 2 ? una vista in laterale e in elevazione del loculo mostrato in figura 1;
- la figura 3 ? una vista schematica in sezione del loculo mostrato in figura 1, considerata su un piano verticale mediano del loculo;
- la figura 4 ? una vista in piano, dall?alto, del loculo mostrato in figura 1; - la figura 5 ? una vista in sezione del loculo mostrato in figura 1, considerata su un piano orizzontale mediano del loculo;
- la figura 6 ? una vista in prospettiva ed esplosa di un accessorio del loculo mostrato in figura 1;
- la figura 7 ? una vista in prospettiva e parziale di un dettaglio del loculo mostrato in figura 1 e di un loculo ad esso adiacente, mentre vengono uniti;
- la figura 8 ? una vista in prospettiva del loculo mostrato in figura 1, fornito di mezzi meccanici di ancoraggio ad altri loculi;
- la figura 9 ? una vista in prospettiva di un colombario ottenuto unendo pi? loculi identici al loculo mostrato in figura 1, in una configurazione chiusa;
- la figura 10 ? una vista in prospettiva di un colombario ottenuto unendo pi? loculi identici al loculo mostrato in figura 1, in chiusura;
- la figura 11 ? una vista in prospettiva dall?alto di una seconda forma di realizzazione del loculo secondo la presente invenzione.
Descrizione dettagliata dell?invenzione
La figura 1 mostra in prospettiva un loculo 1 secondo la presente invenzione, comprendente un corpo scatolare 2 a corpo unico e un pannello frontale di chiusura 10.
Il corpo 2 del loculo ? definito da una base di appoggio 3, una parete laterale verticale destra 4, una parete laterale verticale sinistra 5, una parete di fondo 6 e una parete superiore 7. La base di appoggio 3 e le pareti 4-7 sono realizzare di pezzo, a corpo unico, sono cio? prive di saldature, guarnizioni, giunzioni, ecc.. Opposta alla parete di fondo 6 si trova l?apertura frontale 8 del loculo, attraverso la quale si inseriscono le spoglie del defunto; in altre parole, sulla base di appoggio 3 ? destinata a scivolare una bara durante la sepoltura.
Il corpo 2 del loculo 1 ? destinato ad essere chiuso dal pannello frontale di chiusura 10, come verr? descritto pi? avanti.
Il loculo 1 mostrato nelle figure ? ottenuto per stampaggio di un materiale plastico, preferibilmente polimerico e pi? preferibilmente polietilene.
Vantaggiosamente, almeno le pareti verticali laterali 4 e 5, e nell?esempio mostrato anche la parete di fondo 6, sono irrigidite con nervature o coste 9 che si estendono senza interruzioni dal perimetro inferiore del loculo 1 fino al perimetro superiore. In alternativa, le pareti 4-6 possono essere realizzate ondulate.
Le nervature di irrigidimento 9 si estendono verticalmente e conferiscono, appunto, rigidezza al corpo 2 del loculo 1, sufficiente a renderlo autoportante.
Nell?esempio mostrato nelle figure le nervature di irrigidimento 9 si trovano sia sulla superficie esterna delle pareti 4-6, sia sulla relativa superficie interna, ma ? anche annoverabile la soluzione con nervature di irrigidimento 9 su una soltanto delle due superfici interna/esterna, e l?altra superficie resta piana.
Nell?esempio mostrato nelle figure le pareti verticali 4-6 hanno uno spessore variabile tra 5 mm e 10 mm. Ad esempio i loculi 1 prodotti con spessore di 10 mm sono per lo pi? destinati a essere posati in assenza di opere supplementari, in cemento o calcestruzzo, e possono quindi sostituire tutte le soluzioni definite ?moderne? dagli addetti del settore. I loculi 1 con spessore di 5 mm sono invece una valida alternativa a quei progetti dove sono gi? presenti soluzioni cosiddette ?tradizionali?, cio? in muratura, e si desidera sostituire o migliorare una parte, il loculo appunto.
Nel loculo 1 mostrato nelle figure lo spessore ? costante tra le valli e le creste delle nervature di irrigidimento 9.
Le nervature di irrigidimento 9 sono preferibilmente tutte uguali una all?atra, ma in generale possono differire per forma e dimensioni tra una parete e l?altra, ad esempio tra la parete di fondo 6 e le pareti laterali 4-5, o anche su una stessa parete, ad esempio possono essere pi? grosse in prossimit? dell?apertura frontale 8 e della parete di fondo 6, rispetto alla zona centrale. In generale anche il passo tra le nervature di irrigidimento 9 pu? essere costante, come nell?esempio delle figure, o variabile, con nervature di irrigidimento 9 pi? distanti in alcune zone e pi? ravvicinate in altre.
Il loculo 1 mostrato nelle figure ? impilabile. La parete superiore 7 ? inclinata rispetto a un piano orizzontale che intercetta il bordo superiore dell?apertura frontale 8. La base di appoggio 3 ? anch?essa inclinata, con la stessa inclinazione della parete superiore 7. Pertanto, la forma del corpo 2 del loculo 1 ? s? scatolare, ma non troncoconica.
La figura 2 mostra il loculo 1 in una vista laterale e in elevazione: osservando questa figura si pu? apprezzare come la base di appoggio 3 sia un piano inclinato, con inclinazione rivolta verso la parete di fondo 6, che sporge inferiormente dal corpo 2 del loculo 1, cio? sporge oltre il perimetro inferiore, come un cuneo. Questa caratteristica ? meglio evidente in figura 3.
La figura 3 ? una vista schematica in sezione verticale del loculo 1, cio? una vista considerata su un piano di sezione verticale (parallelo alle pareti laterali 4-5) passante al centro della base di appoggio 3. Come si pu? notare, la parete superiore 7 e la base di appoggio 3 hanno la stessa inclinazione, cio? sono parallele. Eventuali liquidi si raccolgono in corrispondenza dello spigolo inferiore e posteriore 11. Come conseguenza, quando due loculi 1 sono sovrapposti, la base di appoggio 3 del loculo 1 sovrastante si appoggia sulla parete superiore 7 del loculo 1 sottostante, e viene definito un incastro in corrispondenza dello spigolo posteriore e superiore 12.
La figura 4 mostra il loculo 1 in piano, dall?alto. Da questa figura ? possibile apprezzare come le nervature di irrigidimento 9 si estendono verticalmente, cio? ortogonalmente al piano del foglio, sulle pareti laterali 4, 5 e sulla parete posteriore 6, con passo regolare.
La figura 5 ? una vista in sezione considerata su un piano orizzontale. ? visibile, dall?alto, la basa di appoggio 3, sulla quale sono ricavate scanalature 13 che servono per far defluire eventuali liquidi verso lo spigolo inferiore e posteriore 11.
La figura 6 mostra in prospettiva un gruppo di mezzi meccanici 14 che hanno la funzione di consentire l?ancoraggio di pi? loculi 1 per realizzare un colombario. In particolare, i mezzi meccanici di ancoraggio 14 comprendono prime staffe 15 avvitate al corpo 2 del loculo 1, per definire un punto di ancoraggio integrale con il corpo 2 stesso, e almeno una seconda staffa 16 avvitabile alle prime staffe 15 restando in posizione intermedia tra due loculi affiancati o sovrapposti. I fori filettati per l?avvitamento delle prime staffe 15 sono ottenibili, ad esempio, inglobando al momento dello stampaggio dei rivetti filettati. Un elemento di ancoraggio 17, in particolare un disco di pressione, ? avvitabile a una corrispondente seconda staffa 16, in un suo foro filettato 18, per esercitare pressione sul rivestimento marmoreo del loculo 1 e garantirne il posizionamento stabile.
La figura 7 mostra in prospettiva e in dettaglio due loculi 1, 1? identici affiancati e pronti per essere ancorati uno all?altro usando i mezzi meccanici di ancoraggio 14. La parete verticale laterale destra 4? del loculo 1? viene accostata alla parete laterale verticale sinistra del loculo 1, avvitando le staffe 15 e 16 in modo da creare un vincolo solido tra i loculi 1 e 1?. Il disco di pressione 17 viene avvitato nel foro 18 per trattenere i loculi 1, 1? in posizione.
La figura 8 mostra questa circostanza: il loculo 1 ? mostrato in prospettiva frontale, con l?apertura 8 chiusa dal pannello frontale di chiusura 10. I dischi 17 sono mostrati gi? avvitati, anche se il rivestimento lapideo non ? disegnato, per maggiore chiarezza.
La figura 9 mostra in prospettiva frontale un colombario 100 realizzato vincolando al loculo 1, per mezzo dei mezzi meccanici 14, una pluralit? di altri loculi identici 1?, 1?, 1??, sia verticalmente.
La figura 10 mostra il colombario 100 con i loculi superiori gi? sigillati con i rispettivi pannelli frontali 10 e i restano loculi 1 in via di chiusura: i rispettivi pannelli frontale 10 stanno per essere posizionati in corrispondenza dell?apertura frontale 8 del rispettivo loculo 1.
La figura 11 mostra una seconda forma di realizzazione del loculo 1? secondo la presente invenzione, in una vista in prospettiva e dall?alto. Il loculo 1? si differenzia dal loculo 1 semplicemente per il fatto che l?apertura frontale 8 si trova in corrispondenza del lato lungo del loculo 1?.

Claims (16)

RIVENDICAZIONI
1. Un loculo (1, 1?) a corpo unico realizzato in un materiale plastico, con una base di appoggio (3) di una bara, pareti laterali verticali (4, 5), una parete di fondo (6) verticale, un?apertura frontale (8) opposta alla parete di fondo (6) e una parete superiore (7), in cui le pareti laterali (4, 5) sono realizzate con nervature o coste (9), o sono ondulate, e il loculo (1) ? autoportante.
2. Loculo (1, 1?) secondo la rivendicazione 1, in cui la parete di fondo (6) ? realizzata con nervature o coste (9), oppure ? ondulata.
3. Loculo (1, 1?) secondo la rivendicazione 1 o la rivendicazione 2, in cui dette nervature o coste (9) si estendono ininterrottamente dal perimetro inferiore del loculo (1) al perimetro superiore del loculo (1).
4. Loculo (1, 1?) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui lo spessore minimo delle pareti verticali (4-6) ? 5 mm e lo spessore massimo ? 10 mm.
5. Loculo (1, 1?) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dall?essere impilabile con la base di appoggio (3) sostenuta dalla parete superiore (7) del loculo (1) sottostante.
6. Loculo (1, 1?) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui la base di appoggio (3) ? inclinata verso la parete di fondo (6) e definisce una vasca di raccolta di liquidi.
7. Loculo (1, 1?) secondo la rivendicazione 6, in cui la parete superiore (7) ? inclinata verso la parete di fondo (6) con la stessa inclinazione della base di appoggio (3).
8. Loculo (1, 1?) secondo la rivendicazione 7, in cui la base di appoggio (3) sporge esternamente rispetto al perimetro inferiore del loculo (1), come un piano inclinato, e la parete superiore (7) definisce un gradino o un incavo (12) con le pareti laterali e con la parete di fondo (6), e in detto gradino o incavo (12) si inserisce la base di appoggio (3) del loculo (1) sovrastante, creando un accoppiamento di forma.
9. Loculo (1, 1?) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, realizzato a corpo unico, per stampaggio, ed ? privo di giunzioni o saldature.
10. Loculo (1, 1?) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, realizzato in polietilene.
11. Loculo (1, 1?) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, privo di scaffalatura di supporto esterna.
12. Loculo (1, 1?) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, comprendente mezzi meccanici (14) di ancoraggio ad altri loculi uguali.
13. Loculo (1, 1?) secondo la rivendicazione 12, in cui detti mezzi meccanici (14) sono almeno in parte inglobati nel materiale del loculo.
14. Loculo (1, 1?) secondo la rivendicazione 12 o la rivendicazione 13, in cui detti mezzi meccanici (14) comprendono una pluralit? di prime piastre (15) almeno in parte affogate nel materiale del loculo (1), ciascuna in corrispondenza di uno spigolo eterno del loculo (1), e corrispondenti seconde piastre (16) esterne al loculo (1), avvitabili a dette prime piastre (15) di loculi adiacenti o sovrapposti.
15. Loculo (1, 1?) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 12-14, comprendente un pannello (10) di chiusura dell?apertura frontale (8) del loculo (1), e opzionalmente detti mezzi meccanici (14) comprendono elementi di ancoraggio del pannello di chiusura (10).
16. Loculo (1, 1?) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 12-15, in cui detti mezzi meccanici (14) comprendono elementi (17) che realizzano un finecorsa e impediscono gli spostamenti longitudinali dei loculi (1) una volta vincolati gli uni agli altri.
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BR102018011313A2 (pt) * 2018-06-04 2019-12-03 Plasticoville Ind E Comercio De Produtos Plasticos Ltda invólucro empilhável e autoportante

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