IT202100000998A1 - Metodo di concia, ecosostenibile ambientale a basso utilizzo di acqua - Google Patents

Metodo di concia, ecosostenibile ambientale a basso utilizzo di acqua Download PDF

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Description

Descrizione dell?invenzione avente per titolo:
?METODO DI CONCIA, ECOSOSTENIBILE AMBIENTALE A BASSO UTILIZZO DI ACQUA?
Descrizione
Campo della tecnica
L?invenzione si riferisce ad nuovo metodo industriale per la conciatura di pelli. Nella fattispecie il metodo di seguito dettagliatamente descritto e rivendicato ha lo scopo di garantire l?ecologicit? del procedimento e la resistenza nel tempo del prodotto cos? trattato.
Arte nota
Tradizionalmente, l?industria conciaria ? il settore industriale che produce pelli e cuoio recuperando un sottoprodotto dell?industria alimentare ed il passo forse pi? importante verso una radicale trasformazione della produzione conciaria ? stato la scoperta, verso la fine dell?Ottocento, della concia al cromo, cio? della capacit? conciante dei composti del cromo trivalente che sono in grado di legarsi stabilmente alla pelle rendendola imputrescibile. Questo tipo di concia ? ormai di gran lunga il pi? diffuso (l?85-90% di tutti i cuoi prodotti nel mondo sono conciati al cromo) per la sua semplicit?, rapidit?, flessibilit? (con la concia al cromo si pu? produrre qualsiasi tipo di cuoio, eccetto il cuoio da suola per scarpe) ed economicit?.
Fiore all?occhiello dell?industria della moda e vanto del Made in Italy, l?industria conciaria ? una filiera la cui produzione vale il 65% del totale prodotto nell?Unione Europea e circa il 20% della produzione mondiale ? vede l?Italia in un ruolo di assoluto rilievo nel panorama internazionale: una posizione raggiunta sia grazie ad una tradizione secolare sia per due peculiarit? - qualit? e design. La capacit? di intercettare i gusti e le tendenze del momento, di adeguare ad una domanda in continua evoluzione e soprattutto di affrontare i mercati internazionali e non limitarsi solo al contesto domestico, consentono all?Italia di mantenere sempre un vantaggio competitivo nei confronti dei Paesi emergenti, che, al contempo, possono contare invece su costi di produzione pi? bassi.
Tra l?altro l?antico mestiere della concia segue un modello industriale tipico dell?economia italiana, basato su uno schema distrettuale dominato da piccole imprese, spesso a conduzione familiare, a cui si affiancano alcune realt? di pi? grandi dimensioni, con fatturati che superano la soglia dei 100 milioni di euro. In Italia le concerie si concentrano principalmente in tre distretti produttivi: in Veneto, nella valle del Chiampo, con grandi player attivi principalmente nel settore dell?imbottito per arredamento e automotive; in Toscana, nella provincia di Pisa e di Firenze, con delle eccellenze qualitative nella concia delle pelli destinate all?alta moda; e in Campania, in provincia di Avellino, specializzato nella conciatura di pelli piccole per abbigliamento, calzature e pelletteria.
L?industria conciaria italiana impiega circa 18 mila addetti in oltre 1.100 aziende, per un fatturato annuo pari a 4,6 miliardi di euro (73% destinato all?export). ? storicamente considerata leader mondiale in termini di valore (65% a livello UE, 23% sul totale mondo), e livello di internazionalizzazione, per l?elevato sviluppo tecnologico e qualitativo, lo spiccato impegno ambientale e la capacit? innovativa in termini di design stilistico.
Secondo le rilevazioni del Centro studi di Confindustria moda per Assopellettieri, nei primi dieci mesi dell?anno le esportazioni sono cresciute del 25,8% in valore sull?analogo periodo 2018 (sfiorando gli 8,6 miliardi), con un aumento decisamente contenuto per? in termini di volume (+0,8%) e un?impennata dei prezzi medi (+24,7%).
La concia italiana ? da sempre un tipico esempio di successo del modello distrettuale che tradizionalmente caratterizza una parte rilevante dell?economia manifatturiera nazionale. La quasi totalit? della produzione (oltre il 95%) si concentra, infatti, all?interno di comprensori produttivi territoriali, che nel corso degli anni hanno sviluppato, nonch? spesso mutato per necessit? di adeguamento al mercato, le loro caratteristiche peculiari in termini di prodotto e processo.
La problematica centrale, frutto di notevole ricerca ad oggi ? la produzione di articoli a rilascio non intenzionale di sostanze dovuta nella fattispecie proprio alla presenza del cromo all?interno del processo di conciatura, infatti, i composti del Cr(VI), il cromo come si trasforma a seguito della lavorazione, sono noti per la relativa classificazione come cancerogeni.
Dagli inizi degli anni ?90 gli articoli in cuoio hanno suscitato attenzione come causa di allergia e dermatiti da cromo, infatti, numerosi articoli in cuoio analizzati evidenziavano la presenza di Cr(VI) al di sopra di 3 ppm e circa l?1-3 % della popolazione adulta in Europa ? allergica al cromo.
Alcune privative industriali gi? allora affrontarono questa problematica. Un esempio ne ? il brevetto, ITPI920017(A1), pubblicato nel ?94 che tratta di un sistema di concia ecologica che abbatte il cromo e le acque di scarico delle concerie evitando i costi, di smaltimento come prevedevano i regolamenti. L?S. C. E. /92 ? un composto di prodotti di facile reperibilit? sul mercato, che utilizzati nelle giuste proporzioni e quantit?, uniti al cromo, risparmia l?uso di quest?ultimo in misura di circa 55-56% mantenendo e non alterando le caratteristiche della conciatura delle pelli. Tale sistema all?epoca consentiva alle imprese di non modificare le consuete fasi di lavorazione, ottenendo cos? un risparmio economico consistente ed un vantaggio per l?ambiente riducendo l?utilizzazione del cromo rispetto ai parametri di scarico e rendendo possibile lo smaltimento direttamente al deposito.
In sintesi, il delicato problema dell?impatto ambientale del processo di conciatura ? stato, nel tempo, oggetto di sviluppi e migliorie per massimizzare la produzione e al tempo stesso ridurre l?inquinamento.
Tuttavia, nessuna soluzione sembra essere stata rivendicata, in questo ambito, che sia completamente esente dall?aggiunta di cromo.
Scopo del presente brevetto ? quindi quello di definire un metodo di conciatura per il trattamento e la produzione di pelli (privo di cromo) ecologico che consenta resistenza nel tempo del prodotto cos? trattato utilizzando la minima quantit? possibile di acqua per ridurre ulteriormente l?impatto ambientale.
Descrizione dell?invenzione
Secondo la presente invenzione viene descritto un metodo per la conciatura di pelli ecosostenibile a basso utilizzo di acqua. Per la realizzazione di tale metodo ? necessario l?utilizzo di un macchinario bottale appositamente configurato e incluso nella presente invenzione.
Il metodo si compone cos?:
? una fase A di arrivo e selezione di 12 pelli di origine medio-orientale;
? una fase B di avvio del processo;
? una fase C di depiclaggio;
? una fase D di aggiunta di acetato di sodio e di bicarbonato di sodio e verifica del PH;
? una fase E di sgrassamento;
? una fase di pickel F;
? una fase G di concia;
? ed una fase conclusiva H di riposo per un intervallo di tempo di 48 ore;
? una fase I di sgrassamento e disacida;
? una fase J di tintura;
? una fase finale K di asciugatura;
? Ed una fase finale L di rifinitura;
? fase conclusiva M di stiratura e misurazione.
A seguito della fase A le pelli selezionate vengono preparate ed inserite nel suddetto macchinario bottale dove il processo si avvia da una fase di depiclaggio, durante la quale il PH delle pelli viene alzato da un 3% ad un 6% grazie all?aggiunta di sale marino in una misura dell?8/10% in base al peso, per un intervallo di tempo di 10 minuti, al fine di ottenere una soluzione alcalina.
L?acetato di sodio aggiunto nella sopra detta fase D avviene in una misura del 2% in relazione al peso, per un intervallo di tempo di 30 minuti. Subito dopo viene aggiunto del bicarbonato di sodio in una misura dello 0,8% per un intervallo di tempo di ulteriori 30 minuti. Al termine di questa fase avviene una verifica dello stato del PH che se raggiunge un valore compreso tra il 6 ed il 6,2 consente una prosecuzione del metodo alle fasi successive.
La suddetta fase E avviene grazie all?aggiunta di alcool etossilante, all?interno del suddetto bottale, in una misura del 5% in relazione al peso; a seguire si prosegue con il lavaggio per un tempo di 90 minuti al termine dei quali viene aggiunta acqua ad una temperatura compresa tra 28?C e 30?C.
Attraverso la suddetta fase F poi le suddette pelli vengono ripulite da tutti i residui del prodotto calcinato e predisposte per accogliere successivi agenti concianti. In questa fase il PH viene abbassato grazie all?aggiunta di acido formico 1-1,5% in relazione al peso e di sale neutro in una misura dell?1%.
In ulteriori vantaggiose versioni nella stessa fase F vengono alternativamente impiegati:
- bicarbonato di sodio, additivo di tipo ecologico, che si attiva tramite sostanze naturali ad una temperatura di 30?C liberando ossigeno attivo ad una temperatura di 50?C e agendo come igienizzante, sbiancante, antibatterica, disinfettante, rivitalizzante sulle pelli trattate;
- additivo sbiancante in una percentuale di 1-2 % in peso, atto a modificare la lunghezza d?onda dei raggi UV rendendo le pelli trattate bianche;
- acido solforico e aggiunta di sale atti ad impedire il rigonfiamento di dette pelli;
- acidi solforici organici, ecosostenibili e che impediscono il rigonfiamento delle suddette pelli.
A seguire la lavorazione continua per un intervallo di tempo di massimo 90 minuti, a seconda delle dimensioni delle pelli trattate a bassissima aggiunta di acqua.
Eventualmente, a seguito della suddetta fase, viene aggiunto additivo sbiancante (in una percentuale di 1-2 % in peso) mirata a modificare la lunghezza d?onda dei raggi UV rendendo le pelli trattate bianche. Attraverso dosatori automatizzati avviene il rilascio di tannini vegetali al 30% sempre in relazione in peso, a basso contenuto di fenoli, o in una quantit? calcolata in base al peso della pelle trattata che viene rilevato in tempo reale al momento del rilascio.
Infine, le pelli vengono fatte asciugare e riposare per 48 ore.
A seguire le pelli vengono sgrassate e neutralizzate per la successiva fase di tintura:
- lo sgrassamento avviene per mezzo di alcol etossilato, fino a raggiungere un abbassamento del livello di PH ad un valore di 6/7;
- la fase di neutralizzazione (cd. disacida), invece, avviene per mezzo di sali di sodio acetato-formiato di sodio in misura del 2% e bicarbonato in misura dell?1%, sul peso delle pelli, fino ad un raggiungimento di 6/6,2 del PH.
Nella fase di tintura, inoltre, vengono impiegati coloranti acidi ecologici naturali in una misura proporzionata al peso di ciascuna delle pelli trattate che, per circa 40/50 minuti, proseguono la rotazione all?interno del suddetto bottale. Si procede, infine, all?ingrasso a base di oli solfonati solfitati in misura del 10/12 % in peso e per un intervallo di tempo ulteriore di 60 minuti. Successivamente il bagno cos? ottenuto viene fissato con acido formico in misura della stessa quantit? di colorante che potrebbe arrivare fino al 3% in peso della pelle per altri 60 minuti al termine dei quali le pelli sono pronte per essere estratte dal suddetto bottale.
A conclusione l?asciugatura si protrae per un intervallo di tempo di 12 ore su cavalletti di ferro, messa al vento e asciugatura finale cd. catenaria ad una temperatura di 35/40% e nella fase di rifinitura finale vengono impiegati cera e/o olio e anilina sulle suddette pelli in base al colore scelto.
In qualunque caso di mancata conservazione delle condizioni termoigrometriche prestabilite, il metodo dovr? essere interrotto e ripreso dalla fase precedente. Vantaggiosamente, la rigorosa adesione al metodo fin qui descritto garantisce la conservazione delle pelli cos? prodotte a lungo termine.
Il corretto espletamento della procedura ? monitorato da apposite attrezzature incluse nel macchinario bottale che consentono di verificare, oltre i parametri termoigrometrici e la durata di ciascuna fase, anche l?odore delle pelli trattate. Uno dei vantaggi principali della presente invenzione, oltre al metodo consiste nei sistemi di monitoraggio installati all?interno del suddetto macchinario.
Infatti, almeno un controllore logico programmabile e sistemi di autoregolazione termoigrometrica sono associati a sistemi temporizzatori che svolgono autonomamente ciascuna delle fasi del metodo mentre un sistema antistratificatore dell?aria consente la circolazione dell?aria all?interno del macchinario bottale stabilizzandone la temperatura e l?umidit?.
Eventualmente e vantaggiosamente un sistema di analisi degli odori interni rilevando gli odori emanati dalle pelli in lavorazione, segnala le difformit? che sono sintomo di un cattivo svolgimento del metodo ed un sistema automatico di rilevazione del peso delle pelli durante la lavorazione rileva, in tempo reale, il peso in ciascuna delle fasi del metodo in oggetto regolando automaticamente la durata temporale di ciascuna delle fasi e di conseguenza il dosaggio di ciascuno degli elementi additivi in ogni fase del suddetto metodo.
Sempre eventualmente viene installato un sistema contalitri, integrato in detto sistema automatico di rilevazione del peso, il quale rilascia acqua misurata in funzione del peso rilevato, ed uno stabilizzatore del PH delle pelli che rileva lo stato delle stesse durante tutte le fasi del metodo sopra descritto.
Vantaggiosamente, tutti i dati rilevati dai sistemi contenuti nel macchinario bottale sono inviati a un PLC, in esso integrato e dotato di mezzi di segnalazione di eventuali parametri eccedenti soglie prestabilite tramite comuni dispositivi di segnalazione acustica e/o luminosa.
I vantaggi offerti dalla presente invenzione sono evidenti alla luce della descrizione fin qui esposta e saranno ancora pi? chiari grazie alle figure annesse e alla relativa descrizione dettagliata.
Descrizione delle figure
L?invenzione verr? qui di seguito descritta in una forma di realizzazione preferita a titolo esplicativo e non limitativo con l?ausilio delle figure annesse, nelle quali:
- FIGURA 1 mostra le fasi del metodo in oggetto dalla A alla H.
- FIGURA 2 mostra schematicamente il macchinario bottale 10 per la conciatura di pelli da trattare secondo il metodo in oggetto. Sono visibili tutti gli strumenti di controllo e verifica della correttezza del metodo che fanno convergere i dati rilevati al PLC 3 che monitora il tutto e, se al caso, emette segnalazioni di allarme.
Descrizione dettagliata dell?invenzione
La presente invenzione verr? ora illustrata a titolo puramente esemplificativo ma non limitativo o vincolante, ricorrendo alle figure le quali illustrano alcune realizzazioni relativamente al presente concetto inventivo.
Con riferimento alla FIG. 1 ? mostrato il metodo di conciatura, in oggetto, in tutte le sue fasi, finalizzate al lavaggio, trattamento e alla produzione di pelli morbide, resistenti alla luce senza l?aggiunta di cromo. Il metodo in oggetto avviene interamente all?interno dello stesso macchinario bottale 10 come mostrato in Fig. 2. Le percentuali dei prodotti impiegati in ciascuna fase vengono calcolate sui pesi minimi delle pelli conciate e trattate rilevati in tempo reale tramite detti sistemi di analisi compresi nel macchinario bottale 10.
Il metodo si compone delle seguenti fasi:
A. una prima fase di arrivo delle materie prime in concia ?piglate?, qui vengono selezione (generalmente in un numero di 12) le pelli di origine medioorientale maggiormente atte ad essere sottoposte al trattamento del metodo in oggetto;
B. una fase durante la quale si avvia il processo di concia ecologica a base di tannini attraverso l?inserimento delle pelli selezionate in almeno un bottale 10;
C. una fase di depiclaggio, durante la quale il PH delle pelli viene alzato da un 3% ad un 6% grazie all?aggiunta di sale marino in una misura dell?8/10% in base al peso, per un intervallo di tempo di 10 minuti, al fine di ottenere una soluzione alcalina;
D. una successiva fase durante la quale si aggiunge dell?acetato di sodio in una misura del 2% in peso, per un intervallo di tempo di 30 minuti; a seguire viene aggiunto del bicarbonato di sodio in una misura dello 0,8% per un intervallo di tempo di ulteriori 30 minuti. Al termine di questa fase avviene una verifica dello stato del PH che se raggiunge un valore compreso tra il 6 ed il 6,2 consente una prosecuzione del metodo alle fasi successive. Diversamente il metodo viene interrotto fino al raggiungimento di tale requisito;
E. successivamente avviene una fase di sgrassamento delle pelli attraverso l?aggiunta di alcool etossilante, all?interno del suddetto bottale 10, in una misura del 5% in relazione al peso; a seguire si prosegue con il lavaggio per un tempo di 90 minuti al termine dei quali viene aggiunta acqua ad una temperatura compresa tra 28?C e 30?C;
F. in una fase di ?Pickel? le suddette pelli vengono ripulite da tutti i residui del prodotto calcinato e predisposte per accogliere successivi agenti concianti. In questa fase il PH viene abbassato fino ad una misura del 4-4,2 grazie all?aggiunta di acido formico 1-1,5% in relazione al peso e di sale neutro in una misura dell?1%. A seguire prosegue la lavorazione per un intervallo di tempo compreso in 90 minuti, a seconda delle dimensioni delle pelli trattate a bassissima aggiunta di acqua;
G. in una fase successiva di concia vengono aggiunti tannini vegetali al 30% sempre in relazione in peso, a basso contenuto di fenoli, e lasciati in lavorazione per un intervallo di tempo necessario a rendere il tessuto delle pelli resistente;
H. successivamente, avviene l?asciugatura e il riposo di 48 ore. A conclusione avviene la rifinitura tramite l?impiego di cere naturali, resine e lucidanti. I. In questa fase le pelli vengono preparate per la tintura; vengono, infatti, sgrassate con alcol etossilato, fino a raggiungere un abbassamento del livello di PH ad un valore di 6/7 e neutralizzate, con sali di sodio acetato-formiato di sodio in misura del 2% e bicarbonato in misura dell?1%, sul peso, fino ad un raggiungimento di 6/6,2 del PH;
J. Nella fase di tintura vengono impiegati coloranti acidi ecologici naturali in una misura proporzionata al peso di ciascuna delle pelli trattate che, per circa 40/50 minuti, proseguono la rotazione all?interno del suddetto bottale 10. Si procede cos? all?ingrasso a base di oli solfonati solfitati in misura del 10/12 % in peso e per un intervallo di tempo ulteriore di 60 minuti al termine dei quali le pelli sono pronte per essere estratte dal suddetto bottale 10.
K. Infine si procede all?asciugatura per un intervallo di tempo di 12 ore su cavalletti di ferro, messa al vento e asciugatura finale cd. catenaria ad una temperatura di 35/40%.
L. Nella fase di rifinitura finale vengono impiegati cera e/o olio e anilina sulle suddette pelli in base al colore scelto.
M. Fase conclusiva di stiratura e misurazione.
Il suddetto metodo, in qualunque caso di mancata conservazione delle condizioni prestabilite delle pelli trattate, ? programmato per riprendere dalla fase precedente, garantendo la conservazione delle pelli conciate, rendendole, inoltre, resistenti, elastiche, impermeabili e morbide nel tempo.
Ulteriormente ? prevista una fase di tintura con coloranti naturali per un intervallo di tempo compreso tra 12 e 13 h in detto macchinario 10 uniti ad ingrassi di rifinitura che ammorbidiscono ulteriormente le pelli trattate; infine aggiunta di disperdenti atti a consentire l?assorbimento uniforme del colore da parte delle pelli.
A seguito della suddetta fase F vengono impiegati alternativamente:
- bicarbonato di sodio, additivo di tipo ecologico, che si attiva tramite sostanze naturali ad una temperatura di 30?C liberando ossigeno attivo ad una temperatura di 50?C e agendo come igienizzante, sbiancante, antibatterica, disinfettante, rivitalizzante sulle pelli trattate;
- additivo sbiancante in una percentuale di 1-2 % in peso, atto a modificare la lunghezza d?onda dei raggi UV rendendo le pelli trattate bianche;
- acido solforico e aggiunta di sale atti ad impedire il rigonfiamento di dette pelli;
- acidi solforici organici, ecosostenibili e che impediscono il rigonfiamento delle suddette pelli.
Infine, in una fase conclusiva vengono aggiunti ingrassi speciali per rifinizione in una quantit? di 8-12% in proporzione al peso insieme ad una soluzione acida. Il metodo di conciatura, in oggetto, prevede il controllo costante, tramite sistemi di analisi del peso compresi nel macchinario bottale 10, seguendo parametri relativi all?odore delle pelli trattate e alla superficie evaporativa delle stesse. In caso di eccedenza dei parametri soglia prestabiliti avviene la segnalazione tramite comuni dispositivi di segnalazione acustica e/o luminosa.
Con riferimento alla FIG. 2 ? mostrato il macchinario bottale 10, all?interno del quale avvengono tutte le fasi del metodo in oggetto: esso monitora costantemente le condizioni termoigrometriche interne di tutte le fasi di lavaggio, asciugatura e trattamento delle pelli e comprende:
- almeno un controllore logico programmabile 3 e sistemi di autoregolazione termoigrometrica 1 associati a sistemi temporizzatori 2 che svolgono autonomamente ciascuna delle fasi del metodo;
- un sistema antistratificatore 5 dell?aria, interno, che fa circolare l?aria interna al suddetto macchinario 10 rendendo la temperatura e l?umidit? omogenee in tutto il volume dello stesso;
- un sistema di analisi degli odori 6 interni pensato per rilevare gli odori emanati dalle pelli in lavorazione, segnalando eventuali difformit? che sono sintomo di un cattivo svolgimento del metodo;
- un sistema automatico di rilevazione del peso 4 delle pelli durante la lavorazione che, rilevando in tempo reale il peso in ciascuna delle fasi del metodo in oggetto, regola automaticamente la durata temporale di ciascuna delle fasi ed il dosaggio di ciascuno degli elementi additivi in ogni fase del suddetto metodo;
- un sistema contalitri, integrato in detto sistema automatico di rilevazione del peso 4, atto al rilascio di acqua, misurato, ed uno stabilizzatore PH atto a rilevare lo stato delle pelli trattate durante tutte le fasi del metodo sopra descritto.
Inoltre, il suddetto PLC 3 ? dotato di un database atto a immagazzinare i dati di ogni ciclo di conciatura eseguito, salvandone i dati rilevati, la tipologia di pelli trattate, la data e la durata di ogni fase.
I suddetti sistema di autoregolazione termoigrometrica 1, sistema temporizzatore 2, sistema antistratificatore 5, sistema di analisi degli odori 6 e sistema automatico di rilevazione del peso 4 inviano i dati rilevati al suddetto PLC 3 il quale li analizza in funzione della tipologia di pelli trattate, in caso di superamento di soglie preimpostate o di rilevamento di dati anomali, invia segnalazioni di allarme.
? infine chiaro che all?invenzione fin qui descritta possono essere apportate modifiche, aggiunte o varianti ovvie per un tecnico del ramo, senza per questo fuoriuscire dall?ambito di tutela che ? fornito dalle rivendicazioni annesse.

Claims (10)

Rivendicazioni
1. Metodo di concia, ecosostenibile ambientale a basso utilizzo di acqua, senza l?aggiunta di cromo, per la produzione di pelli morbide; detto metodo essendo caratterizzato dal fatto di avvenire interamente all?interno dello stesso macchinario bottale (10) e di comprendere le fasi di:
(A) arrivo della materia prima in concia ?piglate? e selezione di 12 pelli di origine medio-orientale maggiormente atte ad essere sottoposte al trattamento del metodo in oggetto;
(B) avvio del processo di concia ecologica a base di tannini attraverso l?inserimento di dette pelli in almeno un bottale (10) e avvio delle fasi di:
(C) depiclaggio, durante la quale il PH di dette pelli viene alzato da un 3% ad un 6% attraverso un?aggiunta di sale marino in misura di 8/10% in peso, per un intervallo di tempo di 10 minuti, al fine di ottenere una soluzione alcalina;
(D) aggiunta di acetato di sodio in una misura del 2% in peso, per un intervallo di tempo di 30 minuti e a seguire aggiunta di bicarbonato di sodio in una misura dello 0,8% per un intervallo di tempo di ulteriori 30 minuti; verifica del PH: una volta raggiunta un valore compreso tra 6 e 6,2 del PH detto metodo essendo atto a procede con una successiva fase;
(E) sgrassamento delle pelli attraverso un?aggiunta, in detto bottale (10), di alcool etossilante, in una misura del 5% in peso, e prosecuzione del lavaggio per un tempo di 90 minuti; a seguire, aggiunta di acqua ad una temperatura compresa tra 28?C e 30?C;
(F) fase di Pickel: dette pelli in questa fase essendo ripulite da tutti i residui del prodotto calcinato e predisposte per accogliere successivi agenti concianti attraverso un abbassamento del PH, da un valore di 6 ad uno di 4-4,2, tramite aggiunta di acido formico 1-1,5% in peso, di sale neutro in una misura dell?1% e con bassa aggiunta di acqua; prosecuzione per un intervallo di tempo di massimo 90 minuti a seconda delle dimensioni delle pelli trattate;
(G) concia con aggiunta di tannini vegetali per 30% in peso, a basso contenuto di fenoli, per un intervallo di tempo necessario a rendere il tessuto di dette pelli resistente;
(H) estrazione di dette pelli trattate da detto macchinario bottale (10) asciugatura e riposo per un intervallo di tempo di 48 ore e rifinitura tramite un impiego di cere naturali, resine, lucidanti;
(I) reinserimento in detto bottale (10) e preparazione ad una fase di tintura attraverso: uno sgrassamento ulteriore di dette pelli trattate, a base di alcol etossilato, fino a raggiungere un abbassamento del livello di PH ad un valore di 6/7 e una neutralizzazione, a base di sali di sodio acetatoformiato di sodio in misura del 2% e bicarbonato in misura dell?1%, sul peso, ad essere disacidate fino ad un raggiungimento di un valore del 6/6,2 di PH;
(J) tintura a base di coloranti acidi ecologici naturali in una misura proporzionata al peso di ciascuna di dette pelli trattate e mantenimento a rotazione per un intervallo di tempo di 40/50 minuti; a seguito della penetrazione del colorante ingrasso a base di oli solfonati solfitati in misura del 10/12 % in peso e mantenimento a giro per un intervallo di tempo ulteriore di 60 minuti; estrazione delle pelli trattate da detto bottale (10)
(K) asciugatura per un intervallo di tempo di 12 ore su cavalletti di ferro, messa al vento e asciugatura finale cd. catenaria ad una temperatura di 35/40%;
(L) rifinitura finale di ciascuna di dette pelli trattate in base al colore scelto per detta fase di tintura (J) con aggiunta di cera e/o olio e anilina;
(M) fase conclusiva di stiratura e misurazione;
detto metodo, in qualunque caso di mancata conservazione delle condizioni prestabilite, essendo atto a riprendere dalla fase precedente; detto metodo garantendo la conservazione delle pelli conciate rendendole resistenti, elastiche, impermeabili e morbide nel tempo.
2. Metodo di concia, ecosostenibile ambientale a basso utilizzo di acqua, secondo la precedente rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere una ulteriore fase di tintura con coloranti naturali per un intervallo di tempo compreso tra 12 e 13 h in detto macchinario (10) uniti ad ingrassi di rifinitura che ammorbidiscono ulteriormente le pelli trattate; infine aggiunta di disperdenti atti a consentire l?assorbimento uniforme del colore da parte delle pelli.
3. Metodo di concia, ecosostenibile ambientale a basso utilizzo di acqua, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 1 o 2, caratterizzato dal fatto che in detta fase (F) viene impiegato il bicarbonato di sodio, additivo di tipo ecologico, atto ad attivarsi tramite sostanze naturali ad una temperatura di 30?C ed atto a liberare ossigeno attivo ad una temperatura di 50?C agendo come igienizzante, sbiancante, antibatterica, disinfettante, rivitalizzante sulle pelli trattate.
4. Metodo di concia, ecosostenibile ambientale a basso utilizzo di acqua, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che a seguire detta fase (F) viene aggiunto dell?additivo sbiancante in una percentuale di 1-2 % in peso, atto a modificare la lunghezza d?onda dei raggi UV rendendo le pelli trattate bianche.
5. Metodo di concia, ecosostenibile ambientale a basso utilizzo di acqua, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che in detta fase (F) viene impiegato acido solforico e aggiunta di sale atti ad impedire il rigonfiamento di dette pelli.
6. Metodo di concia, ecosostenibile ambientale a basso utilizzo di acqua, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che in detta fase (F) vengono impiegati acidi solforici organici, ecosostenibili e atti ad impedire il rigonfiamento di dette pelli.
7. Metodo di concia, ecosostenibile ambientale a basso utilizzo di acqua, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che in una fase conclusiva vengono aggiunti ingrassi speciali per rifinizione in una quantit? di 8-12% in peso e aggiunta finale di acido.
8. Metodo di concia, ecosostenibile ambientale a basso utilizzo di acqua, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che le percentuali dei prodotti impiegati in ciascuna fase vengono calcolate sui pesi minimi delle pelli conciate e trattate rilevati in tempo reale tramite detti sistemi di analisi compresi in detto macchinario bottale (10).
9. Metodo di concia, ecosostenibile ambientale a basso utilizzo di acqua, secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto di monitorare costantemente, tramite sistemi di analisi dell?immagine e del peso installati in detto macchinario bottale (10) colore, odore e superficie evaporativa delle pelli trattate attraverso la segnalazione di eventuali parametri eccedenti soglie prestabilite tramite comuni dispositivi di segnalazione acustica e/o luminosa.
10. Macchinario bottale (10) per la conciatura di pelli, atto al controllo delle condizioni termoigrometriche interne di ciascuna fase del metodo di conciatura secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, essendo caratterizzato dal fatto di comprendere:
- almeno un controllore logico programmabile (3) sistemi di autoregolazione termoigrometrica (1) e sistemi temporizzatori (2) atti a svolgere autonomamente ciascuna delle fasi di detto metodo;
- un sistema antistratificatore (5) dell?aria, interno, atto ad un ricircolo dell?aria internamente detto macchinario bottale (10);
- un sistema di analisi degli odori (6) interni a detto macchinario (10), atto a rilevare gli odori emanati dalle pelli in lavorazione, segnalando eventuali odori difformi sintomo di un errato svolgimento del metodo; - un sistema di rilevazione del peso (4), automatico, delle pelli contenute in detto macchinario (10) atto a rilevare in tempo reale il peso delle pelli in ciascuna delle fasi del metodo in oggetto e regolare automaticamente la durata temporale di ciascuna delle fasi ed il dosaggio di ciascuno degli elementi additivi in ogni fase del suddetto metodo;
- un sistema contalitri, integrato in detto sistema automatico di rilevazione del peso (4), atto al rilascio di acqua, misurato, ed uno stabilizzatore del PH atto a rilevare lo stato delle pelli trattate durante tutte le fasi del metodo sopra descritto;
detto sistema antistratificatore (5), detto sistema di analisi degli odori (6) e detto sistema automatico di rilevazione del peso (4) essendo atti a inviare i dati rilevati a detto PLC (3) il quale li analizza in funzione della tipologia di pelli prodotte e, in caso di superamento di soglie preimpostate o di rilevamento di dati anomali, invia segnalazioni di allarme.
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