IT202000026380A1

IT202000026380A1 - Elemento di arredamento

Info

Publication number: IT202000026380A1
Application number: IT102020000026380A
Authority: IT
Inventors: Stefano Carita'
Original assignee: Carita Stefano; Bigi Lucia Maria Teresa
Priority date: 2020-11-05
Filing date: 2020-11-05
Publication date: 2022-05-05
Also published as: WO2022096991A1

Description

Descrizione di un brevetto per invenzione

Forma oggetto del presente trovato un elemento di arredamento secondo la parte pre-caratterizzante della rivendicazione principale.

In numerose situazioni ? richiesto che gli elementi di arredamento siano conformati ed abbiano delle caratteristiche tecniche tali da garantire una semplice e rapida pulizia, e non prevedano parti in cui si possa accumulare lo sporco e/o che possano essere inquinate da sostanze indesiderate.

E? questo, ad esempio, il caso di elementi di arredamento utilizzati in ambiente medico o ospedaliero, ma anche degli elementi di arredamento che comprendono parti che possono venire in contatto con il cibo, e/o atti alla lavorazione, e/o cottura, e/o conservazione distribuzione del cibo, e/o a contenere suppellettili per la preparazione, e/o la lavorazione e/o il consumo del cibo (posate, tegami, pentole, stoviglie in generale), quali, ad esempio, gli elementi di arredamento utilizzati nelle sale in cui vi ? una distribuzione di alimenti, come ad esempio le sale di ristoranti previsti sulle navi da crociera, e nelle cucine stesse.

Nei vari stati esistono anche norme specifiche che regolano le caratteristiche che devono avere gli elementi di arredamento per essere utilizzati in determinati ambienti, ad esempio negli USA esistono delle norme molto stringenti (contenute nel regolamento emanato dal United States Public Health Service USPHS), per gli elementi di arredamento che possono venire in contatto con alimenti; tale regolamento deve essere rispettato da tutte le navi da crociera o mercantili, al fine di potere approdare nei porti in territorio Statunitense.

Scopo della presente invenzione ? quello di realizzare un elemento di arredamento del tipo descritto pi? sopra che sia di semplice e facile realizzazione e pulizia, e che, in particolare, garantisca una efficace, semplice, e sicura pulizia delle sue parti, laddove queste parti vengono a contatto o debbano contenere cibo, vassoi con cibo o suppellettili o utensili da usarsi con il cibo.

Questi ed altri scopi che appariranno evidenti ad un esperto del ramo vengono raggiunti da un elemento di arredamento conforme alla parte caratterizzante della rivendicazione principale.

Per una migliore comprensione della presente invenzione si allegano a titolo esemplificativo, ma non limitativo, disegni in cui:

le fig. 1A-C mostrano viste schematiche prospettiche di una prima forma di realizzazione di un elemento di arredamento secondo l?invenzione, in tre diverse posizioni di utilizzo,

la fig.2 ? una rappresentazione schematica del sistema di comando e controllo della movimentazione dell?elemento di arredamento secondo l?invenzione;

la fig. 3 mostra una vista schematica prospettica e semplificata, dell?elemento di arredamento di cui alle figure 1A-C;

la fig.4 ne mostra una vista schematica in sezione, presa secondo la linea III di fig.3, di un particolare di un componente per la trasmissione del moto, dell?elemento di arredamento,

le fig. 5A, 5B e 6 mostrano viste schematiche prospettiche prese da due diverse angolazioni di una seconda forma di realizzazione di un elemento di arredamento secondo il trovato, in diverse posizioni di utilizzo (fig. 5A, 5B).

Con riferimento alle figure 1-4, esse mostrano una prima forma di realizzazione di un elemento di arredamento secondo il trovato, indicato complessivamente con 1, del tipo comprendente:

- almeno un primo componente 3 atto a delimitare una sede 4,

- almeno un secondo componente 2, che nelle figure 1-4 ha la forma di un cassetto, che ? mobile rispetto a detto primo componente 3 tra: almeno una prima posizione P1, P2 (fig.1A, 1B) in cui detto secondo componente 2 chiude almeno parzialmente (fig. 1A) una apertura 4B di detta sede 4 o ? almeno parzialmente alloggiato in detta sede per un suo primo tratto T1 (come in fig.1B), ed almeno una seconda posizione P3 in cui detto secondo componente chiude detta apertura 4B di meno, rispetto a detta prima posizione P1, e/o ? parzialmente alloggiato in detta sede 4 per un suo secondo tratto T2 (fig. 1C) avente dimensioni minori rispetto a quelle di detto primo tratto T1,

- in cui detta sede 4 ? delimitata da almeno una prima parete 4A,

- e un dispositivo 5 per la movimentazione automatica di detto secondo componente 2 tra dette prima P1, P2 e seconda posizione P3, comprendente mezzi 6 per la trasmissione del moto da detto dispositivo 5 a detto secondo componente mobile 2.

Secondo l?invenzione l?elemento di arredamento comprende una seconda sede 7 (tratteggiata nelle fig. 1A-C) distinta da detta prima sede 4:

- in cui la prima parete 4A di detta prima sede 4, ? comune a dette prima 4 e seconda 7 sede e separa tra loro almeno parzialmente dette due sedi 4, 7, cos? da evitare o almeno limitare che sostanze presenti in detta seconda sede 7 possano passare in detta prima sede 4,

- e in cui detta seconda sede 7 alloggia il dispositivo 5 per la movimentazione del secondo componente 2. Sempre secondo l?invenzione i mezzi 6 per la trasmissione del moto comprendono (fig.4) almeno un primo organo 8 di tipo magnetico atto ad accoppiarsi magneticamente con un secondo organo 9 di tipo magnetico o di tipo ferromagnetico, ed in cui detti primo 8 e secondo 9 organo sono separati tra loro dalla parete 4A di separazione della prima 4 e seconda sede 7, in modo che detti organi 8 e 9, risultino separati tra loro durante la movimentazione del secondo componente 2.

Si evidenzia che nel caso in cui uno degli organi di accoppiamento sia di tipo ferromagnetico questo preferibilmente ? previsto nella seconda sede 7 che alloggia il dispositivo 5 di movimentazione cosi da evitare che questo materiale ferromagnetico possa inquinare la prima sede 4A in cui ? alloggiato il secondo componente, o alternativamente come discuso anche nel seguito l?organo ferromagnetico ? completamente rivestito di uno strato protettivo in materia plastica.

Nel presente contesto con sede ? da intendersi uno spazio delimitato da una o pi? pareti; preferibilmente, ma non necessariamente, la sede ? uno spazio chiuso presentante una o pi? aperture per l?accesso alla sede stessa.

Pi? in dettaglio, il primo componente 3 atto a delimitare la sede 4, ? preferibilmente conformato, ed ? del tipo usualmente utilizzato per alloggiare un cassetto 2, esso ad esempio ha una forma parallelepipeda con una apertura frontale 4B, ad esempio rettangolare e comprende, ad esempio, una parete superiore 4C (fig. 1C) e una inferiore 4D, tra loro parallele, due pareti laterali 4E 4A, tra loro parallele, e una parete di fondo 4F, che delimitano la sede 4 atta ad alloggiare il secondo componente 2 e presentate l?apertura 4B contrapposta alla parete di fondo 4F. Vantaggiosamente, una delle pareti laterali 4A del primo componente 3 ? la parete che separa il primo 8 e il secondo organo (dove detto primo organo 8 ? quello di tipo magnetico, atto ad accoppiarsi magneticamente con un secondo organo 9 di tipo magnetico o di tipo ferromagnetico).

Vantaggiosamente, per ridurre la distanza tra il primo 8 ed il secondo 9 organo di accoppiamento, e conseguentemente per non ridurre eccessivamente la forza di attrazione magnetica tra i due organi 8 e 9, la parete 4A che separa il primo 8 e il secondo organo ha uno spessore ridotto, ad esempio questo spessore ? compreso tra 0,1 mm e 1cm, pi? preferibilmente tra 1 mm e 0,5 cm, comunque tale da non indebolire eccessivamente la forza di attrazione magnetica tra gli organi 8, 9 cos? da permettere al/ai magneti degli organi 8 e 9 di mantenere comunque accoppiati tra loro detti organi, e ad esempio la forza di trazione magnetica ? ridotta dalla distanza tra i due organi di accoppiamento 8 e 9, di un valore compreso tra il 5% e il 30%.

Per ridurre la distanza tra gli organi di accoppiamento 8 e 9 lo spessore della parete 4A ? preferibilmente minore rispetto a quello delle altre pareti del primo componente 3 cos? da non indebolire in modo significativo (ad esempio di un valore compreso tra il 5% e il 30%) la forza di attrazione magnetica degli organi di accoppiamento 8 e 9.

Secondo una variante non rappresentata la parete 4A potrebbe prevedere una parte di spessore ridotto anche solo in corrispondenza della sua zona in cui si muovono e strisciano gli organi 8 e 9 e prevedere uno spessore maggiore nelle restanti parti della parete 4A.

Il primo componente 3 prevede preferibilmente anche usuali organi di guida 10A (fig. 1C) di tipo convenzionale per l?esperto del ramo, per guidare la movimentazione del secondo componente 2, ad esempio tali organi di guida sono associati alle facce interne delle pareti laterali 4A e 4E del primo componente 3 e sono atti a cooperare con usuali contro organi di guida 10B, anch?essi di tipo convenzionale per l?esperto del ramo, vincolati a pareti laterali 2A, 2B del secondo organo 2.

Il secondo componente 2 nelle figure 1-4 ha la forma di un cassetto ed ? preferibilmente di tipo convenzionale per l?esperto del ramo, esso presenta dunque una parete di fondo 2C (fig. 1C e 3), e quattro pareti laterali 2B, 2A, 2E, 2F perpendicolari alla parete di fondo e che formano tra loro angoli a 90?. Il cassetto presenta una apertura superiore delimitata dai bordi superiori delle pareti laterali. Il cassetto pu? anche prevedere una parete di testata 2D. Il cassetto 2 pu? avere una qualunque forma di tipo convenzionale per l?esperto del ramo.

Si evidenzia che il secondo componente 2 pu? comunque avere anche una forma diversa da quella di un cassetto, e prevedere ad esempio, come usuale per gli elementi di arredamento per cucine e/o catering, e/o ristoranti, in cui il secondo elemento di arredamento prevede solo un elemento di supporto mobile (ad esempio un piano) conformato in modo da poter alloggiare uno o pi? contenitori e/o vassoi (ad esempio del tipo commercializzato dalla societ? Gastronorm) estraibili ed intercambiabili rispetto a detto piano, ci? al fine di potere estrarre e lavare il contenitore periodicamente.

Lateralmente lungo le pareti 2A 2B il cassetto pu? presentare usuali organi 10B di guida atti a cooperare con i corrispondenti organi di guida 10A (fig. 1C) previsti nel primo componente 4.

In corrispondenza della parete laterale 2A che si affaccia ed ? parallela alla parete 4A del primo componente 3 il cassetto prevede un elemento di supporto 11 (fig.4), ad esempio del tipo presentante una sede per l?alloggiamento dell?organo di accoppiamento magnetico 9, ad esempio una sede conformata a cornice atta ad alloggiare stabilmente l?organo 9. L?elemento di supporto 11 ? ad esempio vincolata alla parete 2A (o a qualsivoglia elemento di supporto mobile per contenitori, ad esempio del tipo Gastronorm) mediante usuali organi di fissaggio ad esempio viti (non rappresentate). Secondo una variante non rappresentata la sede per l?alloggiamento dell?organo 9 di accoppiamento magnetico, potrebbe anche essere prevista direttamente nella parete 2A del cassetto, che a tal fine potrebbe prevedere, nella sua faccia esterna rivolta verso la faccia interna 12 A della parete 4A una tasca in cui alloggiare detto organo 9.

Per migliorare il contatto dell?organo di accoppiamento magnetico 9 con la faccia interna 12A della parete 4A l?organo di supporto 11 potrebbe prevedere degli usuali elementi elastici 11C, comunque conformi alle normative sanitarie per geometria e pulibilit? (schematicamente rappresentati con linea tratteggiata in fig.4), ad esempio del tipo a molla, atti a spingere e mantenere costantemente a contatto con detta faccia interna 12A l?organo di accoppiamento magnetico 9.

La seconda sede 7 (tratteggiata nelle fig. 1A-C) dell?elemento di arredamento ha la funzione di mantenere distinti e separati dalla prima sede 4 il dispositivo 5 per la movimentazione automatica del secondo componente 2 (ovvero del cassetto) ed il relativo organo di accoppiamento magnetico 8, e preferibilmente anche di alloggiare e proteggere detto dispositivo 5. La sede 7 comprende la parete 4A, che ? comune anche alla sede 4, e prevede preferibilmente, anche un usuale corpo scatolare 13 (fig. 1B), rimuovibile e vincolato alla parete 4A, atto a proteggere e contenere il dispositivo di movimentazione 5.

Si evidenzia che a presenza del corpo scatolare 13 non ? essenziale, poich? la effettiva separazione tra la sede 4 e la sede 7 pu? essere realizzata anche, ad esempio tramite altre parti, ad esempio usuali parti decorative usuali negli elementi di arredo, di tipo convenzionale per l?esperto del ramo, quali ad esempio top, frontali decorativi, spalle e tappature tecniche.

Vantaggiosamente il corpo scatolare 13 e/o le parti di separazione delle due sedi 4 e 7, prevedono un elemento di ispezione, ad esempio un portello di ispezione, e/o slitte per l?estrazione delle parti meccaniche o atre soluzioni tecniche, atte a consentire l?accesso ai componenti alloggiati nella sede 7.

Il dispositivo 5 per la movimentazione automatica del secondo componente 2 (ovvero del cassetto) comprende i mezzi 6 per la trasmissione del moto da detto dispositivo 5 al cassetto, che a sua volta comprendono gli organi 8 e 9 di accoppiamento magnetico separati tra loro dalla parete 4A. Pi? in dettaglio il dispositivo di movimentazione 5 comprende, ad esempio, una usuale vite senza fine 5B, collegata e movimentata da un usuale organo motore 5C e supportata da usuali elementi 5A, 5D. Sulla vite senza fine 5B ? mobile una slitta 5E che porta l?organo di accoppiamento magnetico 8.

L?organo motore 5C ? di tipo convenzionale e non verr? descritto in dettaglio cosi come la vite senza fine 5B ed il suo collegamento con l?organo motore.

La vite senza fine si estende sostanzialmente per tutta la lunghezza L1 (fig.3) della parete 4A e grazie agli elementi di supporto 5A, D ? posizionata in corrispondenza dell?asse longitudinale M di questa parete e parallelamente a tale asse. La slitta 5E comprende due ali 5F che si impegnano con la vite senza fine in modo da fare traslare la slitta lungo la vite stessa quando questa viene movimentata in rotazione dall?organo motore 5C. La slitta 5E comprende anche una parete piana 5H, dalla quale si dipartono le due ali 5F, G, che porta sulla sua faccia rivolta verso la parete 4A l?organo di accoppiamento magnetico 8. La slitta 5E prevede un elemento 5I (fig. 4) presentante una sede per l?alloggiamento dell?organo di accoppiamento magnetico 8, ad esempio una sede conformata a cornice atta ad alloggiare stabilmente l?organo 8.

Secondo una variante non rappresentata l?organo di accoppiamento magnetico (potrebbe anche aderire magneticamente direttamente alla slitta.

Per migliorare il contatto dell?organo di accoppiamento magnetico 8 con la faccia esterna 12B della parete 4A l?elemento 5I potrebbe prevedere degli usuali elementi elastici 5H (schematicamente rappresentati con linea tratteggiata in fig.4), ad esempio del tipo a molla, atti a spingere e mantenere costantemente a contatto con detta faccia esterna 12B l?organo di accoppiamento 8 e/o l?organo 5I che lo supporta.

Secondo una ulteriore variante (parzialmente rappresentata in fig. 4) l?elemento 5I potrebbe prevedere anche un organo di regolazione 5M (schematicamente rappresentati con linea tratteggiata in fig. 4), ad esempio del tipo comprendente una vite di regolazione 5N, atto a regolare la distanza della faccia esterna 12B l?organo di accoppiamento 8 con la faccia esterna 12B della parete 4A. Grazie a questo organo di regolazione 5M, agendo ad esempio sulla vite 5N, si riesce a modificare la distanza dell?organo di accoppiamento 8 rispetto alla parete 4A, e si riesce conseguentemente a variare anche la forza di attrazione magnetica tra gli organi di accoppiamento 8 e 9, cos? da poter selezionare la forza di attrazione desiderata tra questi organi. L?organo di regolazione 5M ?, ad esempio, atto a variare la distanza dell?organo di accoppiamento 8 rispetto alla parete 4A, di un valore compreso tra 0mm e 5mm.

E? da sottolineare che il dispositivo di movimentazione 5 pu? essere anche di una qualunque altro tipo, comunque convenzionale per l?eserto del ramo, atto a movimentare con un moto rettilineo l?organo di accoppiamento 8 lungo una direzione coincidente o parallela a quella dell?asse longitudinale M (fig.3) della parete 4A). Il dispositivo di movimentazione potrebbe dunque prevedere anche, in alternativa alla vite senza fine, ad esempio usuali organi di movimentazione del tipo a catena o a cinghia, o del tipo a pistone, che non verranno descritti in dettaglio nel seguito.

Il dispositivo di movimentazione pu? dunque comprendere un qualunque elemento mobile, lungo una guida rettilinea, e un qualunque organo per la movimentazione di detto elemento mobile lungo detta guida rettilinea, con uno degli organi di accoppiamento magnetico che ? rigidamente vincolato a detto elemento mobile cos? da essere movimentato anch?esso lungo la direzione rettilinea definita da detta guida.

Gli organi di accoppiamento magnetico 8 e 9, comprendono almeno un organo magnetico, ad esempio: l?organo 8 pu? comprendere uno o pi? magneti permanenti, o un elettromagnete e altro organo 9 pu? comprendere uno o pi? magneti permanenti, o un elettromagnete (di tipo tale da potersi accoppiare magneticamente con i magneti dell?organo 8) o un materiale ferromagnetico atto ad accoppiarsi magneticamente con il magnete dell?organo 8. Vantaggiosamente, almeno la superficie degli organi di accoppiamento che striscia sulle facce 12 A, B della parete 4 A prevede un rivestimento in una materia plastica atta a limitare l?attrito e limitare l?usura delle facce stesse; vantaggiosamente, per motivi di igiene e di facilit? di pulizia, i magneti sono interamente rivestiti di una materia plastica.

Preferibilmente, come gi? discusso in precedenza nel caso in cui uno degli organi di accoppiamento sia di tipo ferromagnetico questo preferibilmente ? previsto nella seconda sede 7 che alloggia il dispositivo 5 di movimentazione cos? da evitare che questo materiale ferromagnetico possa inquinare la prima sede 4A in cui ? alloggiato il secondo componente, o alternativamente l?organo ferromagnetico ? completamente rivestito di uno strato protettivo in materia plastica.

Grazie a questi organi di accoppiamento magnetico il secondo componente 2 dell?elemento di arredamento, ovvero il cassetto, risulta collegato al dispositivo di movimentazione 5 anche se quest?ultimo ? previsto al di fuori della sede 4 in cui ? alloggiato il cassetto stesso, ed ? sempre separato da questo dispositivo di movimentazione 5 almeno dalla parete 4A, lungo le due facce 12 A, B della quale si muovono i due organi di accoppiamento magnetici 8 e 9.

Comandando opportunamente il dispositivo di movimentazione 5 si possono fare scorrere gli organi di accoppiamento magnetici 8, 9 lungo la parete 4A movimentando in tal modo anche il cassetto nella sede 4, e spostandolo ad esempio da una prima posizione limite in cui ? tutto alloggiato nella sede 4 e la chiude (come mostrato in fig. 1A), ed in cui gli organi di accoppiamento 8 e 9 sono in una posizione Z1 (fig. 1A) in cui sono in prossimit? della parete di fondo 4F della sede 4, sino ad una seconda posizione limite in cui sporge completamente dalla sede 4 (come mostrato in fig.1C ), ed in cui gli organi di accoppiamento 8 e 9 sono in una posizione Z2 (fig. 1C) in cui sono in prossimit? della apertura frontale della sede 4, ed anche in una qualsisia altra posizione desiderata tra dette posizioni limite (come ad esempio mostrato in fig. 1B).

Per migliorare la movimentazione del cassetto si possono utilizzare anche due dispositivi di movimentazione identici tra loro uno sulla parete 4A e uno su quella opposta e parallela 4C (fig.1C). Preferibilmente la forza di attrazione tra gli organi 8 e 9 deve essere tale da sostenere lo spostamento del cassetto sulle relative guide. Le guide offrono una resistenza quasi nulla comunque trascurabile. Il cassetto, a seconda della destinazione d?uso e della capacit? in litri dello stesso, pu? avere una massa che varia dai 3 kg ai 70 kg. Tale massa, legata allo spostamento su guide su un piano orizzontale, richiede una forza di trazione variabile da 0,5 kg a 10 kg.

Si evidenzia che un ulteriore vantaggio dell?invenzione risiede nel fatto che il cassetto pu? essere facilmente completamente estratto dalla sede in cui ? inserito semplicemente applicando al cassetto stesso una forza sufficiente a vincere la forza magnetica che mantiene uniti tra loro gli organi di accoppiamento 8 e 9, cos? da rendere pi? facile la completa pulizia del cassetto stesso e della relativa sede.

Il dispositivo di movimentazione 5 ? preferibilmente controllato e comandato da una usuale unit? di comando e controllo 30 (fig. 2) ad esempio del tipo a microprocessore, che comanda l?azionamento dell?organo motore 5, in base a segnali ricevuti da un dispositivo di comando 31A che pu? essere previsto sull?elemento di arredamento stesso (fig. 1C), o in posizione remota in prossimit? dell?arredamento stesso, o che pu? essere un telecomando 31B un sensore di prossimit?, una fotocellula o attraverso un sensore magnetico indossato dall?utente (tessera o altro dispositivo) o attraverso una app o un software di comando previsto su un telefonino o un computer. L?unit? di comando e controllo, riceve anche, preferibilmente, segnali di controllo da sensori 5L atti a rilevare la posizione della slitta 5E, ovvero degli organi magnetici 8 e 9, e conseguentemente anche la posizione del cassetto, e sensori di fine corsa 5M, N del movimento della slitta 5E, ovvero degli organi magnetici 8 e 9. L?unit? di comando e controllo, pu? ricevere anche, preferibilmente, segnali di controllo da un sensore 5P (fig. 1C) atto a rilevare la posizione del cassetto.

Le fig. 5-6 mostrano una seconda forma di realizzazione dell?invenzione, i componenti in comune con la forma di realizzazione precedentemente descritta non verranno ulteriormente illustrati e verranno indicati nelle figure 5-6 con gli stessi riferimenti utilizzati nelle figure 1-4 aumentati per? di 100.

Le figure 5-6 mostrano un elemento di arredamento secondo il trovato, indicato complessivamente con 101, del tipo comprendente:

- almeno un primo componente 103 atto a delimitare una sede 104,

- almeno un secondo componente 102, che nelle figure 5-6 ha la forma di un?anta, che ? mobile rispetto a detto primo componente 103 tra: almeno una prima posizione P1?, in cui l?anta 102 chiude almeno parzialmente (come in fig. 5A) una apertura 104B di detta sede 104, ed almeno una seconda posizione P3? in cui l?anta 102 lascia libera detta apertura 104B, preferibilmente con un angolo di apertura K (fig. 5B) maggiore o uguale ai 91?,

- in cui detta sede 104 ? delimitata da almeno una prima parete 104A,

- e un dispositivo 105 per la movimentazione automatica di detto secondo componente 102 tra dette prima P1?, e seconda posizione P3?, comprendente mezzi 106 per la trasmissione del moto da detto dispositivo 105 a detto secondo componente mobile 102.

Secondo l?invenzione, l?elemento di arredamento comprende una seconda sede 107 (tratteggiata nelle fig. 5-6) distinta da detta prima sede 104:

- in cui la prima parete 104A di detta prima sede 104, ? comune a dette prima 104 e seconda 107 sede e separa tra loro almeno parzialmente dette due sedi 104, 107, cos? da evitare o almeno limitare che sostanze presenti in detta seconda sede 107 possano passare in detta prima sede 104,

- e in cui detta seconda sede 107 alloggia il dispositivo 105 per la movimentazione del secondo componente 102. Sempre secondo l?invenzione i mezzi 6 per la trasmissione del moto comprendono (fig.5B) almeno un primo organo 108 di tipo magnetico atto ad accoppiarsi magneticamente con un secondo organo 109 (fig. 6) di tipo magnetico o di tipo ferromagnetico, ed in cui detti primo 108 e secondo 109 organo sono separati tra loro dalla parete 104A di separazione della prima 104 e seconda sede 107, in modo che detti organi 108 e 109, risultino separati tra loro durante la movimentazione del secondo componente 102.

In questa variante, il primo componente 103 ha la forma di un corpo scatolare aperto frontalmente e chiuso dal secondo componente 102 che ha la forma di una usuale anta che ? incernierata ad uno dei bordi frontali del primo componente tramite usuali organi di collegamento 20 del tipo a cerniera. Per la movimentazione dell?anta questa prevede un elemento 21 di supporto e trasmissione del moto dall?organo di accoppiamento magnetico 109 alla anta stessa, che comprende ad esempio braccio 21C, presentante una prima estremit? 21A incernierata ad un elemento di supporto 22 rigidamente vincolato ad una faccia interna dell?anta 102, e l?altra estremit? 21B incernierata all?organo di accoppiamento magnetico 109 (come mostrato in fig.6).

Comandando opportunamente il dispositivo di movimentazione 105 si possono fare scorrere gli organi di accoppiamento magnetici 108,109 lungo la parete 104A movimentando in tal modo anche l?anta 102, e spostandolo ad esempio da una prima posizione limite in cui ? in battuta ed in chiusura della apertura della sede 104 del primo componente 103 (fig. 5A) ed in cui gli organi di accoppiamento 108 e 109 sono in una posizione Z1? (fig. 5A), sino ad una seconda posizione limite in cui l?anta ? allontanata da detta aperura della sede 104 (come mostrato in fig. 5B ), ed in cui gli organi di accoppiamento 108 e 109 sono in una posizione Z2? (fig.5B) in cui sono in prossimit? della apertura frontale della sede 104, ed anche in una qualsisia altra posizione desiderata tra dette posizioni limite. Il braccio 21C e l?elemento di supporto 22 sono conformati e dimensionati in modo da poter spostare l?anta tra le suddette due posizioni limite Z1? e Z2? ed anche in una qualsisia altra posizione desiderata tra dette due posizioni limite.

In questa seconda forma di realizzazione l?organo di accoppiamento magnetico 109 ? vincolato all?anta attraverso il braccio 21C e scorre ed ? a contatto con la faccia interna 112A (fig. 6) della parete 104A, grazie all?accoppiamento magnetico con l?altro organo 108 che a sua volta scorre ed ? a contatto con la faccia esterna 112B (fig. 5B) della parete 104A.

Anche il dispositivo di movimentazione 105 ? preferibilmente controllato e comandato da una usuale unit? di comando e controllo di tipo sostanzialmente identico a quella 30 descritta precedentemente. Si vuole infine ribadire che le forme di realizzazione sin qui illustrate sono state fornite solo a titolo esemplificativo e che sono possibili numerose varianti tutte rientranti nel medesimo ambito di protezione definito dalle rivendicazioni allegate. Cos? ad esempio la sede del primo componente e/o la forma del secondo componente potrebbero essere diverse da quelle sin qui descritte e rappresentate nelle figure allegate. Anche i componenti dell?elemento di arredamento sin qui descritti potrebbero essere di tipo diverso da un cassetto e da un?anta e dalle relative sedi, e potrebbero essere di altro tipo, comunque usuale per l?esperto del ramo, ad esempio il secondo componente potrebbe essere un ripiano o un piano di lavoro movimentabile dentro e fuori da una relativa sede.

Si vuole infine evidenziare che gli organi di accoppiamento 8 e 9 potrebbero anche essere movimentati e guidati lungo un percorso non rettilineo, ad esempio lungo un arco di cerchio, variando in modo usuale per l?esperto del ramo la conformazione dell?elemento di guida lungo il quale si muove la slitta 6, 106 e il dispositivo 5, 105 che movimenta la slitta stessa.

Claims

RIVENDICAZIONI

1) Elemento di arredamento (1, 101) del tipo comprendente:

- almeno un primo componente (3, 103) atto a delimitare una sede (4, 104),

- almeno un secondo componente (2, 102), mobile rispetto a detto primo componente (3, 103) tra: almeno una prima posizione (P1, P2, P1?) in cui detto secondo componente (2, 102) chiude almeno parzialmente una apertura (4B, 104B) di detta sede (4, 104) e/o ? almeno parzialmente alloggiato in detta sede per un suo primo tratto (T1), ed almeno una seconda posizione (P3, P3?) in cui detto secondo componente chiude detta apertura (4B, 104B) di meno, rispetto a detta prima posizione (P1, P1?), e/o ? parzialmente alloggiato in detta sede (4) per un suo secondo tratto (T2) avente dimensioni minori rispetto a quelle di detto primo tratto (T1),

- in cui detta sede (4, 104) ? delimitata da almeno una prima parete (4A, 104A),

- e un dispositivo (5, 105) per la movimentazione automatica di detto secondo componente (2, 102) tra dette prima (P1, P2; P1?) e seconda posizione (P3, P3?) comprendente mezzi (6, 106) per la trasmissione del moto da detto dispositivo (5, 105) a detto secondo componente mobile (2, 102);

caratterizzato dal fatto che:

- l?elemento di arredamento comprende una seconda sede (7, 107) distinta da detta prima sede (4, 104):

- in cui la prima parete (4A, 104A) di detta prima sede (4, 104A) ? comune a dette prima (4, 104) e seconda (7, 107) sede e separa tra loro almeno parzialmente dette due sedi (4, 104; 7, 107) cos? da evitare o almeno limitare che sostanze presenti in detta seconda sede (7, 107) possano passare in e/o contaminare detta prima sede (4, 104)

- e in cui detta seconda sede (7, 107) alloggia il dispositivo (5, 105) per la movimentazione del secondo componente (2, 102);

- e che i mezzi (6, 106) per la trasmissione del moto comprendono almeno un primo organo (8, 108) di tipo magnetico atto ad accoppiarsi magneticamente con un secondo organo (9, 109) di tipo magnetico o di tipo ferromagnetico,

- in cui detto primo organo ? previsto in detta seconda sede (7, 107) e detto secondo organo (9, 109) ? previsto in detta prima sede (4, 104);

ed in cui detti primo (8. 108) e secondo (9, 109) organo sono separati tra loro e scorrono sulla parete (4A, 104A) di separazione della prima (4, 104) e seconda sede (7, 107) in modo che detti organi (8, 108; 9, 109) risultino separati tra loro durante la movimentazione del secondo componente (2, 102) e siano magneticamente accoppiati tra loro.

2) Elemento di arredamento (1, 101) secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che il dispositivo (5, 105) per la movimentazione automatica di detto secondo componente (2, 102) tra dette prima (P1, P2; P1?) e seconda posizione (P3, P3?) comprende mezzi (5C, 5B, 5E) di movimentazione e di guida di detto primo organo di accoppiamento magnetico (8, 108) lungo una direzione rettilinea (M, M?) e con un moto rettilineo dell?organo di accoppiamento (8, 108).

3) Elemento di arredamento (1, 101) secondo la rivendicazione 1 o 2 caratterizzato dal fatto che il dispositivo (5, 105) per la movimentazione automatica del secondo componente (2, 102) comprende un elemento mobile (5E, 105E) lungo un elemento di guida rettilineo (5B 105B) e un organo (5C 105C) per la movimentazione di detto elemento mobile lungo detta guida rettilinea, in cui uno degli organi di accoppiamento magnetico (8, 108; 9, 109) ? rigidamente vincolato a detto elemento mobile (5E, 105E) cos? da essere movimentato anch?esso lungo la direzione rettilinea definita da detta guida e scorrere sulla parete (4A, 104A) di separazione della prima (4, 104) e seconda sede (7, 107).

4) Elemento di arredamento (1, 101) secondo la rivendicazione 3 caratterizzato che l?elemento mobile ? una slitta (6, 106) collegata e mobile ad una vite senza fine (5B 105B) a sua volta collegata ad un organo motore (5C, 105C) atto a movimentare in rotazione detta vite senza fine cos? da fare traslare detta slitta lungo detta vite senza fine.

5) Elemento di arredamento (1, 101) secondo la rivendicazione 3 caratterizzato che l?elemento di guida rettilineo (5B 105B) si estende sostanzialmente per tutta la lunghezza (L1) della parete (4A) di separazione della prima (4, 104) e seconda sede (7, 107). o sostanzialmente per tutta la lunghezza (L2) della diagonale di detta parete (104).

6) Elemento di arredamento secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che uno o entrambi gli organi di accoppiamento magnetico (8, 108, 9, 109) prevedono:

- almeno un elemento elastico (11C, 5H) di collegamento di detti organi con un rispettivo elemento di supporto (11, 5I), cos? da garantire una pi? affidabile e continua aderenza di detti organi con la parete (4A) di separazione della prima (4, 104) e seconda sede (7, 107),

-e/o almeno un organo di regolazione (5M), ad esempio del tipo comprendente una vite di regolazione (5N), atto a regolare la distanza dell?organo di accoppiamento (8) con la faccia esterna (12B) della prima parete (4A, 104A), detto organo di regolazione (5M) essendo atto a variare la forza di attrazione magnetica tra gli organi di accoppiamento (8, 108, 9, 109), cos? da poter selezionare la forza di attrazione desiderata tra questi organi.

7) Elemento di arredamento secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che il secondo componente ?:

- un cassetto (2), e che la sede (4) del primo componente (3) ? atta ad alloggiare almeno parzialmente detto cassetto,

- o ? un?anta (102), e che la sede (104) del primo componente (103) ? atta ad essere chiusa almeno parzialmente da detta anta, e che questa ? incernierata ad uno dei bordi che delimitano l?apertura di detta sede (104).

8) Elemento di arredamento secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che la parete (4A, 104A) che separa il primo (8, 108) e il secondo organo (9, 109) o almeno una sua porzione lungo la quale scorrono detti organi, ha uno spessore minore rispetto a quello delle altre pareti del primo componente (3, 103) cos? da avere uno spessore idoneo a garantire la distanza minima tra gli organi di accoppiamento magnetici (8, 108, 9, 109) in modo che la forza di attrazione magnetica sia sufficiente a garantire il movimento del secondo componente (2, 102) e a vincere le forze di attrito.

9) Elemento di arredamento secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che il primo componente (3, 103) prevede un elemento di supporto (11, 21) atto: a supportare e mantenere a contatto con la superficie interna (12A, 112A) della parete (4A, 104A) l?organo (9, 109) per l?accoppiamento magnetico, ed atto anche a trasmettere il moto dall?organo di accoppiamento (9, 109) a detto secondo componente (3, 103).

10) Elemento di arredamento secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che un primo organo (8, 108) di detti organi di accoppiamento magnetico (8, 108; 9, 109) comprende almeno un organo magnetico, preferibilmente uno o pi? magneti permanenti, o un elettromagnete, e che il secondo organo di accoppiamento comprende anch?esso almeno un organo magnetico, di tipo tale da potersi accoppiare magneticamente con i magneti del primo organo o un materiale ferromagnetico atto ad accoppiarsi magneticamente con l?organo magnetico di detto primo organo di accoppiamento.