IT202000023380A1 - Protesi articolata per valvola tricuspide o mitrale e relativo dispositivo di afferraggio - Google Patents

Protesi articolata per valvola tricuspide o mitrale e relativo dispositivo di afferraggio Download PDF

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IT202000023380A1
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IT
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tubular support
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cap
flaps
prosthesis
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IT102020000023380A
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English (en)
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Bonis Michele De
Ottavio Alfieri
Elisabetta Lapenna
Daniele Zanotti
Marco Gard
Eugenio Maria Passanante
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Star Tric S R L
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61FFILTERS IMPLANTABLE INTO BLOOD VESSELS; PROSTHESES; DEVICES PROVIDING PATENCY TO, OR PREVENTING COLLAPSING OF, TUBULAR STRUCTURES OF THE BODY, e.g. STENTS; ORTHOPAEDIC, NURSING OR CONTRACEPTIVE DEVICES; FOMENTATION; TREATMENT OR PROTECTION OF EYES OR EARS; BANDAGES, DRESSINGS OR ABSORBENT PADS; FIRST-AID KITS
    • A61F2/00Filters implantable into blood vessels; Prostheses, i.e. artificial substitutes or replacements for parts of the body; Appliances for connecting them with the body; Devices providing patency to, or preventing collapsing of, tubular structures of the body, e.g. stents
    • A61F2/02Prostheses implantable into the body
    • A61F2/24Heart valves ; Vascular valves, e.g. venous valves; Heart implants, e.g. passive devices for improving the function of the native valve or the heart muscle; Transmyocardial revascularisation [TMR] devices; Valves implantable in the body
    • A61F2/2442Annuloplasty rings or inserts for correcting the valve shape; Implants for improving the function of a native heart valve
    • A61F2/246Devices for obstructing a leak through a native valve in a closed condition

Description

PROTESI ARTICOLATA PER VALVOLA TRICUSPIDE O MITRALE E
RELATIVO DISPOSITIVO DI AFFERRAGGIO
CAMPO TECNICO
Questa divulgazione concerne la riparazione di valvole cardiache che mostrano rigurgito. Pi? in particolare, l'invenzione concerne un apparecchio adatto per una riparazione meno invasiva di una valvola cardiaca usando una protesi articolata di un dispositivo di afferraggio, posizionabile attraverso un catetere, per lembi di una valvola tricuspide o mitrale.
BACKGROUND
Il tipo pi? comune di disfunzione della valvola tricuspide ? il rigurgito tricuspidalico (TR) funzionale, che ? principalmente dovuto alla dilatazione dell'annulus tricuspidalico secondario alla dilatazione del ventricolo destro. Successivamente nel corso della malattia, il "tethering" (tensionamento) dei lembi tricuspidalici pu? anche aver luogo a causa della dislocazione dei muscoli papillari all'interno del ventricolo destro rimodellato. Quando il TR funzionale ? dovuto sia ad una grave dilatazione anulare che all'incatenamento dei lembi, ? improbabile che la sola annuloplastica possa essere efficace. Similmente, il TR causato da prolasso o "flail" di pi? lembi, come si nota tipicamente in TR post-traumatici e TR degenerativi gravi, non pu? essere corretto mediante una semplice procedura di annuloplastica.
Per ottenere una riparazione effettiva e durevole, ? stata proposta la cosiddetta tecnica "clover" (trifoglio). Questa tecnica consiste nel legare insieme la parte centrale dei margini liberi dei lembi della tricuspide, producendo una valvola a forma di "trifoglio". Una rappresentazione visiva di una valvola tricuspide trattata secondo questa tecnica ? mostrata in figura 1. Risultati clinici ottenuti con questa tecnica sono riportati in:
- "The 'clover technique' as a novel approach for correction of post-traumatic tricuspid regurgitation", O. Alfieri, M. De Bonis et al., Journal of Thoracic and Cardiovascular Surgery, 2003; Vol.126, No.1, pages 75-79;
- ?A novel technique for correction of severe tricuspid valve regurgitation due to complex lesions.? De Bonis M, Lapenna E et al. Eur. J. Cardiothorac. Surg.
2004 May;25(5):760-5.
- "Four-leaflet clover repair of severe tricuspid valve regurgitation due to complex lesions", E. Lapenna, M. De Bonis et al., Journal of Cardiovascular Medicine, 2008, Vo.9 No.8, pages 847-849;
- "The clover technique for the treatment of complex tricuspid valve insufficiency:
midterm clinical and echocardiographic results in 66 patients", E. Lapenna, M. De Bonis et al., European Journal of Cardio-thoracic Surgery, 37 (2010), 1297-1303;
- ?Long-term results (up to 14 years) of the clover technique for the treatment of complex tricuspid valve regurgitation?, De Bonis M, Lapenna E, et al. Eur. J. Cardiothorac. Surg.2017 Feb.23. doi: 10.1093/ejcts/ezx027.
Dispositivi per afferrare lembi opposti di una valvola mitrale cos? come di una valvola tricuspide sono venduti con il nome commerciale MITRACLIP? e TRICLIP?. Questo dispositivo noto, che pu? essere introdotto nel cuore attraverso un catetere con un approccio vascolare o attraverso una piccola incisione nel torace, comprende un applicatore di un dispositivo di aggancio del tipo mostrato in figura 2. La sequenza di operazioni da eseguire per impiantare un dispositivo di aggancio MITRACLIP? ? mostrata in figura 3. Nel caso illustrato la valvola cardiaca ? la valvola mitrale, ma le stesse osservazioni valgono mutatis mutandis anche per la valvola tricuspide. Usando un catetere, il dispositivo di aggancio MITRACLIP? ? inserito in una configurazione ripiegata nel cuore; quando il catetere ? vicino alla valvola cardiaca, il dispositivo di aggancio ? dispiegato come un ombrello per catturare i lembi della valvola, ed ? successivamente chiuso per tenere i lembi insieme. Infine, il dispositivo di aggancio MITRACLIP? ? lasciato chiuso nel cuore per mantenere i lembi insieme, riducendo cos? il rigurgito della valvola.
SOMMARIO
Sfortunatamente, test eseguiti dalla richiedente hanno mostrato che questo applicatore noto con due bracci non ? in grado di afferrare simultaneamente tutti e tre i lembi della valvola tricuspide, quindi, la sua efficacia nel trattare il rigurgito della tricuspide ? molto limitato. In presenza di un annulus tricuspidalico molto dilatato, anche l'afferraggio di solo due lembi della valvola tricuspide ? alquanto difficile con il sistema MITRACLIP?. Quando pi? MITRACLIP? sono impiantate allo scopo di migliorare la continenza della valvola tricuspide, il rischio di stenosi della tricuspide aumenta significativamente riducendo di molto l?area della valvola tricuspide riparata.
Per prevenire questo problema, il dispositivo della presente divulgazione ? concepito per trattenere simultaneamente tutti e tre i lembi della valvola tricuspide, o i due lembi della valvola mitrale, in modo da mantenerli assumendo una configurazione finale come nella comune procedura chirurgica.
Questo eccezionale risultato ? raggiunto con una protesi come definita nell'annessa rivendicazione 1. La protesi ? la porzione, lasciata nel cuore del paziente, di un relativo dispositivo per riparare una valvola tricuspide o mitrale, comprendente una protesi di questa divulgazione inserita in un catetere per interventi.
Ulteriori forme di realizzazione sono definite nelle annesse rivendicazioni. Le rivendicazioni come depositate sono parte integrante della presente descrizione e sono qui incorporate per espresso riferimento.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
La figura 1 mostra schematicamente una configurazione tipica di una valvola tricuspide dopo un intervento chirurgico con la cosiddetta tecnica "clover".
La figura 2 mostra un noto dispositivo di aggancio per lembi di una valvola tricuspide o mitrale.
La figura 3 mostra vari passi per impiantare il cosiddetto dispositivo di aggancio MITRACLIP? ai lembi di una valvola cardiaca.
La figura 4 mostra un dispositivo secondo una forma di realizzazione per riparare una valvola tricuspide o mitrale, comprendente una protesi di questa divulgazione inserita in un catetere pi? esterno, con le alette in una configurazione retratta distese longitudinalmente lungo il rispettivo sostegno tubolare.
La figura 5 mostra il dispositivo della figura 4 mentre le prime tre alette vengono liberate.
La figura 6 mostra il dispositivo della figura 5 con le prime tre alette dispiegate radialmente.
La figura 7 mostra il dispositivo della figura 6 con le seconde tre alette dispiegate radialmente.
La figura 8 mostra il dispositivo della figura 7 quando le seconde tre alette sono spinte verso le prime tre alette.
La figura 9 mostra il dispositivo della figura 8 con le prime tre alette spinte nella cavit? aperta definita sotto il cappuccio in modo che le prime tre alette siano incastrate e saldamente bloccate tra il cappuccio e il terzo sostegno tubolare.
La figura 10 mostra la protesi del dispositivo di figura 9, dopo aver sganciato un primo, un secondo e un terzo catetere dai rispettivi supporti tubolari e dopo aver rimosso un quarto catetere pi? esterno.
La figura 11 mostra la protesi di figura 10 agganciata ai rispettivi cateteri primo, secondo e terzo, con il dito elastico di aggancio che non impegna un dente di una prima cremagliera del fermo a scatto.
La figura 12 mostra la protesi di figura 11 agganciata ai rispettivi cateteri primo, secondo e terzo per permettere il riposizionamento delle alette, con il dito elastico di aggancio che impegna un dente della prima cremagliera del fermo a scatto sul secondo sostegno tubolare.
La figura 13 ? una vista di dettaglio della protesi in figura 11, che mostra il dito elastico di aggancio sollevato dalla prima cremagliera tramite l?anello di sblocco.
La figura 14 ? una vista di dettaglio della protesi in figura 12, che mostra il dito elastico di aggancio che impegna un dente della prima cremagliera.
La figura 15 mostra un dispositivo secondo una forma di realizzazione alternativa per riparare una valvola tricuspide o mitrale, comprendente una protesi di questa divulgazione inserita in un catetere pi? esterno, con le alette in una configurazione retratta distese longitudinalmente lungo il rispettivo sostegno tubolare.
La figura 16 mostra il dispositivo della figura 15 mentre le prime tre alette vengono liberate.
La figura 17 mostra il dispositivo della figura 16 con le prime tre alette dispiegate radialmente.
La figura 18 mostra il dispositivo della figura 17 con le seconde tre alette dispiegate radialmente.
La figura 19 mostra il dispositivo della figura 18 quando le seconde tre alette sono spinte verso le prime tre alette.
La figura 20 mostra il dispositivo della figura 19 con le prime tre alette spinte nella cavit? aperta definita sotto il cappuccio in modo che le prime tre alette siano incastrate e saldamente bloccate tra il cappuccio e il terzo sostegno tubolare.
La figura 21 mostra la protesi del dispositivo di figura 20, dopo aver sganciato un primo, un secondo e un terzo catetere dai rispettivi supporti tubolari e dopo aver rimosso un quarto catetere pi? esterno.
Le figure da 22 a 24 mostrano in sequenza come agganciare il secondo sostegno tubolare 3 al cappuccio impegnando la prima cremagliera alla seconda cremagliera definita su una parete interna del cappuccio.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DI FORME DI REALIZZAZIONE ESEMPLIFICATIVE
Protesi di questa divulgazione per riparare una valvola tricuspide o mitrale sono schematicamente illustrati nelle figure da 4 a 24.
Nella descrizione che segue si far? riferimento alla riparazione di una valvola tricuspide, ma le stesse osservazioni valgono mutatis mutandis per la riparazione di una valvola mitrale. Per questa ragione, la protesi mostrata nelle figure ha terne di alette angolarmente distanziate per afferrare i tre lembi di una valvola tricuspide. Tuttavia, la protesi mostrata potrebbe essere realizzata con due coppie di alette o con due gruppi con pi? di tre alette a testa per afferrare i lembi di qualsiasi valvola cardiaca. Inoltre non ? indispensabile che le terne di alette siano disposte con simmetria radiale, come esemplificato in figura: le alette potranno essere spaziate angolarmente l'una dall'altra in vario modo per adattarsi all'anatomia delle valvole cardiache dei pazienti.
In un aspetto, una protesi per una valvola tricuspide o mitrale di questa divulgazione comprende un primo sostegno tubolare 1, terminante in corrispondenza della sua estremit? distale con un cappuccio 2 aperto ad ombrello. Il cappuccio 2 definisce, insieme con la parete esterna del primo sostegno tubolare 1, una cavit? aperta da un lato. Opzionalmente, il primo sostegno tubolare 1 ha un foro assiale longitudinale attraverso il quale far passare un filo di guida, del tipo comunemente utilizzato in chirurgia per posizionare le valvole cardiache da impiantare.
La protese di questa divulgazione ha anche un secondo sostegno tubolare 3 con una prima pluralit? di alette 4 vincolate ad un porzione distale del secondo sostegno tubolare 3, e un terzo sostegno tubolare 5, avente almeno una seconda pluralit? di alette 6 vincolate ad un porzione distale del secondo sostegno tubolare 3. Le alette della prima pluralit? di alette 4 e della seconda pluralit? di alette 6 sono configurate per passare autonomamente da una rispettiva configurazione retratta, in cui sono distese longitudinalmente lungo una parete esterna rispettivamente del secondo sostegno tubolare 3 e del terzo sostegno tubolare 5, ad una rispettiva configurazione aperta, in cui sono aperte radialmente allontanandosi dalla parete esterna rispettivamente del secondo sostegno tubolare 3 e del terzo sostegno tubolare 5, non appena sono libere di dispiegarsi.
Nella forma di realizzazione esemplificativa mostrata nelle figure da 4 a 14, ciascuna pluralit? di alette 4 e 6 ? formata da tre alette, perch? la protesi mostrata ? fatta per le valvole tricuspidi. Convenientemente, la prima pluralit? di alette 4 comprende tre prime alette angolarmente spaziate di 120?, e la seconda pluralit? di alette 6 comprende tre seconde alette angolarmente spaziate di 120? poste di fronte alle prime. Come gi? detto, non ? indispensabile che le alette siano regolarmente spaziate di 120?. E' possibile distanziare le alette in modo disuniforme tra loro per adattarsi all'anatomia della valvola cardiaca dei pazienti. Inoltre, non ? indispensabile avere alette di uguali forme e misure, come mostrato nei disegni allegati, ma sar? possibile ad esempio realizzare una prima pluralit? di alette 4 pi? larghe o pi? lunghe della seconda pluralit? di alette 6 o anche il viceversa.
Tuttavia, ? possibile realizzare ciascuna pluralit? di alette con due o quattro o anche pi? alette per afferrare meglio i lembi delle valvole cardiache.
Il secondo sostegno tubolare ? configurato per scorrere longitudinalmente sopra la parete esterna di detto primo sostegno tubolare 1, cos? come il terzo sostegno tubolare 5 ? configurato per scorrere longitudinalmente sopra la parete esterna del secondo sostegno tubolare 3 e sopra la prima pluralit? di alette 4 in configurazione retratta.
Le alette della prima pluralit? di alette 4 e della seconda pluralit? di alette 6 hanno rispettive superfici affacciate 7 e 8 configurate per cooperare tra loro per afferrare un lembo di una valvola tricuspide o mitralica stringendola a ganascia da lati opposti.
Secondo un aspetto opzionale, le rispettive superfici affacciate 7 e 8 delle alette della prima pluralit? di alette 4 e della seconda pluralit? di alette 6, rispettivamente, hanno denti e/o arpioni 14 di presa di lembi di una valvola tricuspide o mitralica. Nell?esempio mostrato nelle figure, le alette 4 hanno una zigrinatura mentre le alette 6 hanno degli arpioni, ma nulla vieta di avere una configurazione diversa da quella mostrata. Ad esempio, per avere dei meccanismi di afferraggio reversibili, si potrebbero realizzare alette 6 che hanno degli arpioni o punte che si impegnano in corrispondenti concavit? realizzate sulle alette 4. In alternativa, si potrebbero realizzare alette 4 e 6 entrambe con una zigrinatura o con una rilevante rugosit? superficiale per cui, premendo le alette 4 e 6 in modo da pinzare un lembo di una valvola cardiaca, questo viene trattenuto saldamente per attrito.
Come mostrato nella successione di figure, si spinge il secondo sostegno tubolare 3 in modo da liberare le alette 4 della prima pluralit? di alette. Non appena esse sono al di fuori del terzo sostegno tubolare 5, esse si distendono radialmente da sole aprendosi come dei ?petali?. Nella forma di realizzazione mostrata nelle figure da 4 a 14, si spinge il terzo sostegno tubolare 7 in modo da liberare le alette 6 della seconda pluralit? di alette. Cos? come le alette 4 della prima pluralit?, anche le alette 6 si distendono radialmente da sole.
L?apertura automatica delle alette 4 e 6 pu? convenientemente essere implementata realizzando le alette 4 e 6 in un materiale a memoria di forma, come ad esempio il Nitinol. In alternativa, le alette 4 e 6 potrebbero essere realizzate in materiale elastico per cui, non appena escono dal terzo sostegno tubolare 5, tendono elasticamente ad aprirsi. In questo modo, le alette 4 e 6 resteranno distese lungo il secondo sostegno tubolare 3 e il terzo sostegno tubolare 5 fin quando la protesi ? nella configurazione chiusa di figura 4, in cui sar? distribuita, ma si apriranno per afferrare i lembi di una valvola cardiaca non appena saranno libere di muoversi.
Per afferrare i lembi di una valvola, si spingono il secondo sostegno tubolare 3 e il terzo sostegno tubolare 5 in modo da avvicinare le alette 4 della prima pluralit? alle corrispondenti alette 6 della seconda pluralit? e in modo da infilare la porzione distale del secondo sostegno tubolare 3, alla quale sono fissate le alette 4 della prima pluralit? di alette, all?interno della cavit? definita dal cappuccio 2 con il primo sostegno tubolare 1. Spingendo con forza i sostegni tubolare secondo 3 e terzo 5 nella cavit?, le alette 4 della prima pluralit? restano incastrate tra il bordo del cappuccio 2 e il terzo sostegno tubolare 5, per cui un lembo di una valvola cardiaca stretto a ganascia tra le alette 4 e 6 sar? saldamente tenuto fermo.
Nella forma di realizzazione illustrata nelle figure da 4 a 14, la parete esterna del secondo sostegno tubolare 3 definisce in corrispondenza della porzione distale una cremagliera 9 per bloccare le alette 4 e 6 in posizione una volta afferrato un lembo di una valvola cardiaca. Il cappuccio 2 aperto ad ombrello ha un dito elastico 10 di aggancio che sporge all?interno della cavit?, ed insieme alla cremagliera 9 forma un dispositivo di fermo a scatto. Il dito elastico 10 ? configurato per impegnare almeno un dente della cremagliera 9 scorrendo longitudinalmente sopra di essa quando la porzione distale del secondo sostegno tubolare 3 ? spinta dentro la cavit?. Come si pu? vedere pi? chiaramente nella vista di dettaglio della figura 14, il dito elastico 10 si attesta contro un dente della cremagliera 9 e impedisce che la porzione distale del secondo sostegno tubolare 3 esca accidentalmente dalla cavit?.
Spingere la porzione distale del secondo sostegno tubolare 3 nella cavit? definita dal cappuccio 2 potrebbe richiedere uno sforzo rilevante. Per aggirare questo inconveniente, secondo un aspetto opzionale della protesi della presente divulgazione il cappuccio 2 ? avvitato sul primo sostegno tubolare 1, come mostrato nelle figure. Grazie a questo accorgimento, basta ruotare il primo sostegno tubolare 1 in modo da richiamare il cappuccio 2 verso il secondo sostegno tubolare 3, fino a quando il dito elastico 10 non si attesta su un rispettivo dente della cremagliera 9, bloccando il secondo sostegno tubolare 3 in posizione (figura 14).
Secondo un aspetto, il cappuccio 2 pu? essere realizzato in materiale rigido. Secondo un aspetto alternativo, il cappuccio 2 pu? essere realizzato in un materiale elastico in modo da rendere pi? graduale la spinta del secondo sostegno tubolare 3 nella cavit? definita dal cappuccio 2. Secondo un aspetto non mostrato nei disegni, il bordo libero del cappuccio 2 ? sagomato in modo da definire delle alette che si diramano da esso come petali di una corolla.
Durante il posizionamento della protesi, potrebbe essere necessario distanziare di nuovo le alette 4 e 6 per afferrare meglio i lembi di una valvola cardiaca, perch? magari un lembo ? sfuggito alla presa mentre si bloccava il secondo sostegno tubolare 3 nella cavit? del cappuccio 2. Per questo motivo, secondo un aspetto opzionale la protesi di questa divulgazione ha anche un anello di sblocco 11 posizionato attorno al secondo sostegno tubolare 3 in modo da scorrere sopra di esso, nonch? un filo di sblocco 12 fissato all?anello di sblocco 11, che passa attraverso almeno un foro passante 13 nel cappuccio 2 e corre longitudinalmente lungo la parete esterna del terzo sostegno tubolare 5. Il filo di sblocco 12 e l?anello di sblocco 12 sono configurati in modo che, tirando il filo di sblocco 12 nel modo mostrato in figura 13, l?anello di sblocco 11 si muove longitudinalmente entrando nella cavit? definita dal cappuccio 2 sollevando il dito elastico 10. Di conseguenza, il dito elastico 10 di aggancio non sar? pi? attestato contro un dente della cremagliera 9 e permetter? alla porzione distale del secondo sostegno tubolare 3 di uscire dalla cavit?. Le alette 4 e 6 potranno quindi essere riposizionate per afferrare meglio i lembi di una valvola cardiaca, dopodich? esse saranno fermate in posizione spingendole longitudinalmente verso la cavit? definita dal cappuccio 2 fino a quando il dito elastico 10 di aggancio non impegna un dente della cremagliera 9.
Secondo un aspetto opzionale, un filo guida chirurgico 15 ? infilato nel foro assiale longitudinale del primo sostegno tubolare 1, in modo da poter posizionare la protesi al centro della valvola cardiaca.
Per posizionare la protesi di questa divulgazione, mostrata in figura 10, il dispositivo di questa divulgazione comprende un primo catetere, un secondo catetere e un terzo catetere collegati in maniera sganciabile rispettivamente al primo sostegno tubolare 1, al secondo sostegno tubolare 3 e al terzo sostegno tubolare 5. Tramite i cateteri secondo e terzo ? possibile muovere longitudinalmente e ruotare le alette 4 e 6, mentre con il primo catetere ? possibile tirare il cappuccio 2 verso le alette 4 e 6. Una volta che le alette 4 e 6 stringono i lembi di una valvola cardiaca e il dito elastico 10 impegna un dente della cremagliera 9, tutti i cateteri primo, secondo e terzo vengono sganciati e la protesi (figura 10) viene lasciata nel corpo del paziente.
Secondo un aspetto non illustrato nei disegni, il primo sostegno tubolare 1, il secondo sostegno tubolare 3 e il terzo sostegno tubolare 5 sono integrali con i corrispondenti cateteri, rispettivamente il primo catetere, il secondo catetere e il terzo catetere, e ne costituiscono un prolungamento. Una volta che la protesi ? installata correttamente nel corpo del paziente, i sostegni tubolari vengono separati dai rispettivi cateteri mediante un'operazione di taglio. In questo modo, la lunghezza dei sostegni tubolari che vengono lasciati nel corpo del paziente viene determinata dal chirurgo secondo necessit? stabilendo il punto in cui tagliare i rispettivi cateteri.
Una forma di realizzazione alternativa di una protesi secondo questa divulgazione ? illustrata nelle figure da 15 a 24, in cui gli elementi corrispondenti a quelli illustrati nelle figure da 4 a 14 sono designati con gli stessi riferimenti numerici. Le figure da 15 a 20 sono analoghe alle figure da 4 a 9 e mostrano come si dispiegano e si serrano le alette 4 e 6 in modo da pinzare lembi di una valvola cardiaca, e la figura 21 ? analoga alla figura 10 e mostra la protesi che viene impiantata nel corpo del paziente. La protesi secondo questa forma di realizzazione alternativa ha un dispositivo di fermo a blocco di scorrimento longitudinale illustrato nelle figure da 22 a 24. Come per la forma di realizzazione mostrata nelle figure 13 e 14, la parete esterna del secondo sostegno tubolare 3 definisce in corrispondenza della sua porzione distale una prima cremagliera 9 destinata, come nelle figure 13 e 14, ad impegnare corrispondenti mezzi meccanici di arresto definiti sul cappuccio 2.
Diversamente dalle figure 13 e 14, in cui i mezzi meccanici di arresto sono sostanzialmente costituiti da un dito elastico 10, nella forma di realizzazione delle figure da 22 a 24 i mezzi meccanici di arresto comprendono una seconda cremagliera 17 definita su una faccia interna del cappuccio 2 e configurata per impegnare la prima cremagliera 9. Come mostrato nelle viste in sezione delle figure 22 e 23, si spinge il secondo sostegno tubolare in modo che il cappuccio 2 stringa le alette 4 e 6 l'una contro l'altra facendo scorrere longitudinalmente la prima cremagliera 9 all'interno del cappuccio 2. Una volta che il cappuccio 2 ? stato posizionato in modo da stringere le alette 4 e 6 con la forza desiderata, si ruota il secondo sostegno tubolare 3 facendo s? che i denti della prima cremagliera 9 vadano ad impegnare rispettivi denti della seconda cremagliera 17 all'interno del cappuccio 2, come mostrato in figura 24, impedendo che il secondo sostegno tubolare 3 possa sfilarsi accidentalmente.
Qualora fosse necessario riposizionare la protesi, ad esempio perch? i lembi della valvola cardiaca non sono stati afferrati correttamente, si ruota il secondo sostegno tubolare 3 in modo da liberare la prima cremagliera 9 dalla seconda cremagliera 17, quindi si fa scorrere il secondo sostegno tubolare 3 in modo da liberare le alette 4 e 6 che, una volta riposizionate, potranno essere bloccare nel modo indicato in precedenza. Come per la forma di realizzazione delle figure da 4 a 14, una volta che le alette 4 e 6 stringono i lembi di una valvola cardiaca e la prima cremagliera 9 ? bloccata, stavolta grazie a rispettivi denti della seconda cremagliera 17, tutti i cateteri primo, secondo e terzo vengono sganciati e la protesi (figura 21) viene lasciata nel corpo del paziente. Un catetere pi? esterno 16, configurato per scorrere longitudinalmente sopra la parete esterna del terzo sostegno tubolare 5, mantiene le alette della seconda pluralit? di alette 6 nella rispettiva configurazione retratta. Opzionalmente, il quarto catetere 16 ? configurato per attestarsi contro un bordo libero del cappuccio 2.
Il catetere pi? esterno 16 ? adatto ad essere inserito nel cuore di un paziente passando attraverso una vena, come mostrato in figura 3 e comunemente fatto per il noto dispositivo MITRACLIP?, o da un'incisione nel torace di un paziente.
La protesi sar? fatta di materiali biocompatibili adatti per protesi cardiache da impiantare nel cuore di un paziente.

Claims (11)

RIVENDICAZIONI
1. Protesi per una valvola tricuspide o mitrale, comprendente:
un primo sostegno tubolare (1) avente un foro assiale longitudinale, terminante in corrispondenza di un?estremit? distale con un cappuccio (2) aperto ad ombrello attorno a detto primo sostegno tubolare (1), in cui una cavit? aperta da un lato ? definita tra detto cappuccio (2) aperto ad ombrello e una parete esterna di detto primo sostegno tubolare (1);
un secondo sostegno tubolare (3), configurato per scorrere longitudinalmente sopra la parete esterna di detto primo sostegno tubolare (1), avente almeno una prima pluralit? di alette (4) vincolate ad un porzione distale del secondo sostegno tubolare (3), le alette di detta prima pluralit? di alette (4) essendo configurate per passare autonomamente da una rispettiva configurazione retratta, in cui sono distese longitudinalmente lungo una parete esterna di detto secondo sostegno tubolare (3), ad una rispettiva configurazione aperta, in cui sono aperte radialmente allontanandosi dalla parete esterna del secondo sostegno tubolare (3), non appena sono libere di dispiegarsi;
un terzo sostegno tubolare (5), configurato per scorrere longitudinalmente sopra la parete esterna di detto secondo sostegno tubolare (3) e sopra detta prima pluralit? di alette (4) nella rispettiva configurazione retratta, avente almeno una seconda pluralit? di alette (6) vincolate ad un porzione distale del secondo sostegno tubolare (3), le alette di detta seconda pluralit? di alette (6) essendo configurate per passare autonomamente da una rispettiva configurazione retratta, in cui sono distese longitudinalmente lungo una parete esterna di detto terzo sostegno tubolare (5), ad una rispettiva configurazione aperta, in cui sono aperte radialmente allontanandosi dalla parete esterna del terzo sostegno tubolare (5), non appena sono libere di dispiegarsi;
in cui le alette di detta prima pluralit? di alette (4) e di detta seconda pluralit? di alette (6) hanno rispettive superfici affacciate (7, 8) configurate per cooperare tra loro per afferrare un lembo di una valvola tricuspide o mitralica stringendola da lati opposti;
la parete esterna di detto secondo sostegno tubolare (3) definisce in corrispondenza di detta porzione distale una prima cremagliera (9) di un dispositivo di fermo a blocco di scorrimento longitudinale;
detto cappuccio aperto ad ombrello avente mezzi meccanici di arresto, configurati per impedire uno scorrimento longitudinale del secondo sostegno tubolare (3) quando detti mezzi meccanici di arresto impegnano detta prima cremagliera (9).
2. Protesi secondo la rivendicazione 1, in cui detto dispositivo di fermo a blocco di scorrimento longitudinale ? del tipo a scatto e detto cappuccio (2) aperto ad ombrello, avente detti mezzi meccanici di arresto, ha un dito elastico (10) di aggancio , che sporge all?interno di detta cavit? ed ? configurato per impegnare almeno un dente di detta prima cremagliera (9) scorrendo sopra di essa quando la porzione distale del secondo sostegno tubolare (3) ? spinta dentro detta cavit? scorrendo sopra detto primo sostegno tubolare (1), in modo da impedire che la porzione distale del secondo sostegno tubolare (3) esca accidentalmente da detta cavit?.
3. Protesi della rivendicazione 2, comprendente:
un anello di sblocco (11) posizionato attorno detto secondo sostegno tubolare (3) in modo da scorrere sopra di esso;
un filo di sblocco (12) fissato all?anello di sblocco (11), che passa attraverso almeno un foro passante (13) nel cappuccio (2) e corre longitudinalmente lungo detta parete esterna del terzo sostegno tubolare (5);
detto filo di sblocco (12) e detto anello di sblocco (12) essendo configurati in modo che, tirando il filo di sblocco (12), l?anello di sblocco (11) si muove longitudinalmente entrando nella cavit? definita dal cappuccio (2) sollevando il dito elastico (10) di aggancio da detta prima cremagliera (9) permettendo alla porzione distale del secondo sostegno tubolare (3) di uscire da detta cavit?.
4. Protesi secondo la rivendicazione 1, in cui detto cappuccio (2) aperto ad ombrello, avente detti mezzi meccanici di arresto, ha una seconda cremagliera (17) definita su una faccia interna del cappuccio (2) e configurata per impegnare la prima cremagliera (9) ruotando assialmente detto secondo sostegno tubolare (3) assialmente su s? stesso rispetto a detto cappuccio (2).
5. Protesi secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto cappuccio (2) ? avvitato su detto primo sostegno tubolare (1).
6. Protesi secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui dette prime alette (4) e dette seconde alette (6) sono in Nitinol e sono configurate per dispiegarsi radialmente non appena sono libere di dispiegarsi.
7. Protesi secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui dette le rispettive superfici affacciate (7, 8) di dette alette (4, 6) hanno denti e/o arpioni (14) di presa di lembi di una valvola tricuspide o mitralica.
8. Protesi secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre un filo guida chirurgico (15) infilato nel foro assiale longitudinale del primo sostegno tubolare (1).
9. Protesi secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta prima pluralit? di alette (4) comprende tre prime alette angolarmente spaziate di 120?, e in cui detta seconda pluralit? di alette (6) comprende tre seconde alette angolarmente spaziate di 120?.
10. Dispositivo per riparare una valvola tricuspide o mitrale, comprendente:
una protesi secondo una delle rivendicazioni precedenti;
un primo catetere collegato in maniera sganciabile a detto primo sostegno tubolare (1);
un secondo catetere collegato in maniera sganciabile a detto secondo sostegno tubolare (3);
un terzo catetere collegato in maniera sganciabile a detto terzo sostegno tubolare (5);
un quarto catetere (16), configurato per scorrere longitudinalmente sopra la parete esterna di detto terzo sostegno tubolare (5) e sopra le alette di detta seconda pluralit? di alette (6) nella rispettiva configurazione retratta.
11. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, in cui detto quarto catetere (16) ? configurato per attestarsi contro un bordo libero di detto cappuccio (2) aperto ad ombrello della protesi.
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