IT202000018997A1 - Unita’ erogatrice di una sostanza sanificante in forma di gocce - Google Patents

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IT202000018997A1
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    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47KSANITARY EQUIPMENT NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; TOILET ACCESSORIES
    • A47K5/00Holders or dispensers for soap, toothpaste, or the like
    • A47K5/06Dispensers for soap
    • A47K5/12Dispensers for soap for liquid or pasty soap
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Description

Descrizione dell?invenzione avente per titolo:
?UNITA? EROGATRICE DI UNA SOSTANZA SANIFICANTE IN FORMA DI GOCCE?,
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Settore tecnico dell?invenzione
La presente invenzione riguarda in generale il settore dei dispositivi e delle attrezzature per erogare sostanze sanificanti e prodotti simili, tipicamente in forma fluida o di gel, e pi? in particolare esso ha per oggetto una nuova e innovativa unit? erogatrice di una sostanza sanificante in forma di gocce costituite da una quantit? esattamente controllata della sostanza sanificante, cos? da venire incontro e soddisfare le attuali e pressanti esigenze del mercato di disporre di erogatori di sostanze sanificanti pi? efficienti e performanti rispetto a quelli attualmente in uso.
Stato della tecnica nota
E? noto da tempo dotarsi e installare, in particolare in luoghi frequentati da un elevato numero di persone, erogatori o dispositivi simili aventi la specifica funzione di erogare una sostanza sanificante e disinfettante, tipicamente in forma di gocce di un liquido o un gel, per l?appunto alle persone che frequentano questi luoghi particolarmente affollati.
In questo modo, le persone che affollano questo luoghi possono sanificare e disinfettare opportunamente con la sostanza sanificante e disinfettante, erogata da questi erogatori, le proprie mani da batteri, virus e agenti patogeni in generale, cos? da evitare di infettarsi e in generale andare incontro a problemi di salute.
L?esigenza di installare erogatori di una sostanza sanificante si ? fortemente accentuata negli ultimi tempi a seguito della recente pandemia da coronavirus, che ha imposto e reso quanto mai necessaria e improrogabile l?installazione di questi erogatori nei luoghi solitamente affollati da un grande numero di persone, quali luoghi pubblici, ospedali, ristoranti, centri commerciali, scuole, altri, al fine di consentire alle persone di sanificare le proprie mani e pertanto difendersi e combattere la diffusione di questa pericolosa pandemia.
Attualmente il mercato propone vari tipi e modelli di erogatori e dispositivi simili di una sostanza sanificante o sanitizzate o sterilizzante o disinfettante aventi le caratteristiche generali sopra illustrate.
In particolare sono noti erogatori del tipo a pedale, in cui un utente preme con il suo piede una o pi? volte il pedale dell?erogatore in modo da determinare l?erogazione nelle proprie mani di una o pi? gocce o dosi della sostanza sanificante, con le quali poi l?utente si frega le mani cos? da sanificarle da eventuali batteri e virus.
Solitamente, in questi erogatori a pedali noti e offerti nel mercato, la sostanza sanificante ? erogata direttamente da un flacone, contenente la stessa sostanza sanificante, il quale ? provvisto di un tappo superiore a beccuccio, scorrevole assialmente, per l?erogazione della sostanza sanificante, in cui il flacone, una volta vuoto ed esaurito, ? sostituito da un flacone nuovo pieno riempito con la sostanza sanificante, e in cui, nell?uso di questi erogatori noti, questo tappo superiore a beccuccio del flacone contenente la sostanza sanificante ? schiacciato e premuto da un meccanismo comandato ciclicamente dal movimento del pedale, imposto dal piede dell?utente, cos? da causare l?erogazione dal flacone della goccia o delle gocce della sostanza sanificante nelle mani dell?utente.
Purtroppo questi erogatori noti a pedale presentano il non trascurabile inconveniente di erogare, prima di esaurirsi, un numero piuttosto limitato di gocce ovvero di dosi della sostanza sanificante, corrispondente alla quantit? di sostanza sanificante contenuta nel flacone, solitamente non superiore a 500 cc, per cui ? necessario sostituire frequentemente i flaconi, una volta vuoti ed esauriti, con flaconi nuovi e riempiti con la sostanza sanificante.
Un altro inconveniente che affligge questi erogatori a pedale noti ? rappresentato dal fatto che la quantit? di sostanza sanificante costituente la goccia che ? erogata dal flacone non ? esattamente controllata ed ? pertanto piuttosto imprecisa, per cui essa pu? variare considerevolmente da una goccia ad un?altra in funzione di vari fattori, a esempio del movimento imposto al pedale dal piede dell?utente.
Un ulteriore inconveniente di questi erogatori a pedale noti ? rappresentato dallo sgocciolamento della sostanza sanificante dal tappo a beccuccio del flacone, al termine dell?erogazione della goccia o delle gocce, con conseguente spreco della sostanza sanificante.
Inoltre solitamente i flaconi contenenti la sostanza sanificante sono montati e predisposti in questi erogatori noti ed in uso nel mercato senza adottare particolari protezioni e sicurezze, per cui, come ulteriore inconveniente, a causa dell?assenza di queste protezioni, i flaconi presenti in questi erogatori sono soggetti al rischio di essere rubati, come purtroppo spesso accade.
Per completezza di informazione, la Fig. 6, suddivisa nelle sezioni (a)-(c), mostra un paio di questi erogatori a pedale, indicati con E, attualmente offerti nel mercato, per l?erogazione di una sostanza o composizione sanificante S in forma di gocce o dosi G, e un flacone, utilizzato in questi erogatori E noti, contenente la sostanza sanificante S.
In particolare, in Fig. 6, il pedale di ciascun erogatore E, atto ad essere pressato da un utente, ? indicato con P, e il flacone contenente la sostanza sanificante S, il cui tappo a beccuccio T, mobile assialmente, ? schiacciato per effetto del movimento impartito al pedale P dall?utente cos? da erogare la goccia o dose G di sostanza sanificante S, ? indicato con F.
Pertanto, nel contesto quale sopra illustrato, l?inventore ha percepito che era possibile andare oltre la tecnica nota, ovvero perfezionare in modo significativo gli erogatori attuali, in modo da renderli capaci di venire incontro e soddisfare le attuale aspettative e esigenze del mercato di disporre di erogatori di una sostanza sanificante sempre pi? efficienti ed efficaci, pertanto in grado di porre rimedio ai rispettivi limiti e inconvenienti, e in particolare, fra questi, anche quello di implicare un costo di gestione non trascurabile.
Sommario dell?invenzione
Ne consegue che un primo scopo dell?invenzione ? quello di proporre e realizzare una nuova unit? erogatrice o erogatore per l?erogazione di una sostanza sanificante, in particolare in forma di gocce di un gel, che offra prestazioni significativamente migliori rispetto agli attuali erogatori noti ed in uso nel mercato, ed in particole abbia la capacit? di erogare gocce costituite da una quantit? esatta e controllata di sostanza sanificante, cos? da assicurare che la quantit? erogata di sostanza sanificante sia sempre quella corretta e giusta, senza sprechi, per ottenere l?effetto di sanificazione voluto.
Un secondo scopo, comunque collegato al precedente, dell?invenzione, ? anche quello di proporre e realizzare una nuova unit? erogatrice, per l?erogazione di una sostanza sanificante, che sia pi? efficiente rispetto agli erogatori attuali e in particolare abbia la capacit? di erogare un numero maggiore di gocce, ovvero di dosi, della sostanza sanificante, pertanto anche una quantit? superiore di sostanza sanificante, senza dovere rifornire l?unit? erogatrice con nuova sostanza sanificante.
Un ulteriore scopo dell?invenzione ? proporre e realizzare una nuova unit? erogatrice per l?erogazione di una sostanza sanificante in forma di gocce che sia esente dall?inconveniente dello sgocciolamento, al termine dell?erogazione della goccia o delle gocce, cos? da evitare sprechi della sostanza sanificante.
I suddetti scopi si possono considerare pienamente raggiunti dall?unit? erogatrice o erogatore di una sostanza sanificante esibente le caratteristiche recitate dalla rivendicazione principale indipendente 1.
Forme particolari di realizzazione dell?unit? erogatrice conforme all?invenzione sono inoltre definite dalle rivendicazioni dipendenti.
Vantaggi dell?invenzione
Come apparir? chiaramente dal seguito della descrizione, la nuova unit? erogatrice, conforme alla presente invenzione, offre una serie di rilevanti e unici vantaggi, alcuni dei quali gi? in precedenza annunciati, fra i quali si citano a puro titolo indicativo i seguenti:
- erogazione di gocce e corrispondenti dosi costituite da una quantit? esattamente controllata di sostanza sanificante, pertanto conforme a quella esattamente necessaria per ottenere l?effetto di sanificazione desiderato;
- un funzionamento dell?unit? erogatrice che, grazie all?azionamento a pedale, non richiede alcun contatto delle mani dell?utente con l?unit? erogatrice, cos? da evitare che l?utente possa contagiarsi toccando l?unit? erogatrice;
- totale assenza di sgocciolamento al termine dell?erogazione della goccia o delle gocce, cos? da evitare sprechi della sostanza sanificante;
- elevata autonomia, ovvero capacit?, rispetto agli erogatori convenzionali, di erogare una quantit? maggiore di sostanza sanificate ovvero un elevato numero di gocce e dosi della sostanza sanificante, con un conseguente ridotto costo di gestione dell?unit? erogatrice, senza l?inconveniente di dovere rifornire frequentemente la stessa unit? erogatrice con nuova sostanza sanificante;
- funzionamento affidabile e ridotta manutenzione;
- assenza di parti elettriche alimentabili con energia elettrica, e conseguente possibilit? di installare l?unit? erogatrice in un posto o zona qualsiasi, anche in quelle nelle quali non ? possibile collegarsi alla rete elettrica.
Breve descrizione dei disegni
Questi ed altri scopi, caratteristiche e vantaggi dell?invenzione risulteranno in modo chiaro ed evidente dalla seguente descrizione di una sua forma preferita di realizzazione, fatta a puro titolo di esempio non limitativo con riferimento agli annessi disegni, in cui:
Fig. 1A ? uno schema che mostra una unit? erogatrice, conforme all?invenzione, del tipo comprendente un pedale associato con una pompa a membrana, per l?erogazione di una sostanza sanificante in forma di gocce, in una configurazione di riposo nella quale il pedale dell?unit? erogatrice non ? premuto da un utente e pertanto la pompa a membrana non ? attivata per erogare tramite l?unit? erogatrice la sostanza sanificante;
Fig. 1B ? uno schema che mostra l?unit? erogatrice di Fig. 1A durante una prima fase operativa di erogazione, durante la quale l?utente preme il pedale, cos? da determinare l?erogazione, per mezzo della pompa a membrana, da parte dell?unit? erogatrice, della sostanza sanificante in forma di gocce;
Fig. 1C ? uno schema che mostra l?unit? erogatrice di Fig. 1B in una successiva seconda fase operativa di aspirazione durante la quale l?utente rilascia il pedale, cos? da determinare l?aspirazione, nella pompa a membrana, della sostanza sanificante da un rispettivo serbatoio incluso nella stessa unit? erogatrice;
Fig. 2 mostra in scala maggiorata una valvola di ingresso e una valvola di uscita, unidirezionali, entrambe del tipo a membrana, incluse nella pompa a membrana dell?unit? erogatrice di Figg. 1A-1C;
Fig. 2A mostra la valvola di uscita di Fig. 2, durante una fase di riflusso di una ridotta quantit? di sostanza sanificante nella pompa a membrana dell?unit? di erogazione dell?invenzione;
Fig. 3 ? un diagramma operativo a blocchi che, a integrazione degli schemi di Figg.
1A, 1B e 1C, illustra il funzionamento dell?unit? erogatrice dell?invenzione;
Fig. 4, suddivisa nelle sezioni (a)-(d), ? una serie di immagini fotografiche da diversi punti di vista di un prototipo dell?unit? erogatrice dell?invenzione;
Fig. 5, suddivisa nelle sezioni (a)-(h), ? una serie di ulteriori immagini fotografiche che mostrano in forma ingrandita alcune parti e dettagli del prototipo di Fig. 4 dell?unit? erogatrice dell?invenzione; e
Fig. 6, suddivisa nelle sezioni (a)-(c), ? una immagine fotografica di un paio di erogatori convenzionali, del tipo a pedale, offerti nel mercato, per l?erogazione di una sostanza o composizione sanificante in forma di dosi o gocce, e di un flacone, utilizzato in tali erogatori, contenente la sostanza sanificante.
Naturalmente, rimanendo sempre nell?ambito e nello scopo della presente invenzione, particolari configurazioni, strutture e caratteristiche, quali descritte nel seguito con riferimento alla sua forma preferita di realizzazione, possono essere combinate in ogni modo adeguato e coerente in una o pi? ulteriori forme di realizzazione, della stessa invenzione, che per ragioni di sintesi non saranno descritte.
Inoltre si precisa che i riferimenti utilizzati nel seguito rispondono solo a esigenze di comodit? e pertanto non definiscono in alcun modo l?ambito di tutela e la portata delle forme di realizzazione, che saranno descritte, dell?invenzione.
Descrizione di una forma preferita di realizzazione di una unit? erogatrice, conforme all?invenzione, per l?erogazione di una sostanza sanificante in forma di gocce Con riferimento ai disegni, una unit? erogatrice o di erogazione o anche semplicemente erogatore, conforme alla presente invenzione, per l?erogazione, in forma di dosi o gocce G, di una generica sostanza sanificante S, anche chiamata sostanza sanitizzante, fluida, tipicamente costituita da un gel, ? indicata nel complesso con 10.
Le Figg. 1A, 1B e 1C dei disegni sono schemi che mostrano in forma schematica l?unit? erogatrice 10 nell?uso e in varie configurazioni operative.
A questo riguardo, si fa presente che, in tali schemi, le proporzioni fra le parti dell?unit? erogatrice 10 sono state opportunamente variate rispetto alle loro dimensioni reali, allo scopo di illustrare e mostrare in modo chiaro i dettagli e le caratteristiche rilevanti di questa unit? erogatrice 10 dell?invenzione.
In particolare l?unit? erogatrice 10 comprende:
- una struttura di supporto, fissa, indicata con 11, schematicamente rappresentata con un profilo in Figg. 1A-1C;
- un ugello erogatore 12, fissato alla struttura di supporto11, per erogare la sostanza sanificante S, in forma di gocce G, a un utente dell?unit? erogatrice 10;
- un serbatoio 13 contenente una quantit? adeguata della sostanza sanificante S con la quale rifornire l?unit? erogatrice 10;
- una pompa 14, associata con il serbatoio 13 e con l?ugello erogatore 12, atta a ricevere e ad essere alimentata con la sostanza sanificante S proveniente dal serbatoio 13 e a pomparla all?ugello erogatore 12, affinch? sia erogata all?utente dell?unit? erogatrice 10;
- un sistema tubolare, in particolare comprendente almeno un tubo 16, che collega la pompa 14 all?ugello erogatore 12, cos? da consentire alla pompa 14 di alimentare la sostanza sanificante S all?ugello erogatore 12; e
- un pedale 17, azionabile dall?utente, atto a cooperare con la pompa 14 per attivare e causare l?erogazione della sostanza sanificante, S in forma di gocce G, mediante l?ugello erogatore 12 dell?unit? erogatrice 10.
La pompa 14 ? in comunicazione ed ? collegata al serbatoio 13, tramite un tubo 18, in modo da ricevere ed essere alimentata con la sostanza sanificante S contenuta nello stesso serbatoio 13.
A questo scopo, un?estremit? 18-1 del tubo 18, opposta a quella direttamente collegata alla pompa 14, si estende all?interno del serbatoio 13 in modo da pescare nella sostanza sanificante S ivi contenuta, e pertanto consentire al serbatoio 13 di alimentare alla pompa 14 la sostanza sanificante S contenuta nello stesso serbatoio 13.
Vantaggiosamente il serbatoio 13, contenente la sostanza sanificante S destinata ad alimentare la pompa 14, ? dimensionato per contenere una considerevole quantit? o volume di sostanza sanificante S, anche di parecchi litri, che ? notevolmente superiore a quella contenuta negli usuali e convenzionali flaconi, con tappo a beccuccio scorrevole assialmente e pressabile per l?erogazione delle gocce di sostanza sanificante, in vendita attualmente nel mercato, aventi solitamente una capacit? di circa 500 cc.
Pertanto, come pi? avanti ulteriormente sottolineato, vantaggiosamente l?unit? erogatrice 10 dell?invenzione consente l?erogazione di un notevole numero di gocce G o dosi di sostanza sanificante S, prima di dovere rifornire l?unit? erogatrice 10 con un nuovo serbatoio 13 contenente la sostanza sanificante S, in cui questo numero ? considerevolmente superiore a quello consentito dagli usuali e convenzionali flaconi con tappo a beccuccio scorrevole che, avendo una capacit? inferiore a quella del serbatoio 13, si esauriscono in fretta e devono essere frequentemente sostituiti.
Il pedale 17 ? configurato come una leva infulcrata in una zona centrale su un fulcro 17a, solidale con la struttura fissa di supporto 11 dell?unit? erogatrice 10, e comprende una prima estremit? 17b, atta ad essere premuta e rilasciata dal piede P dell?utente dell?unit? erogatrice 10, e una seconda estremit? 17c, opposta alla prima estremit? 17b rispetto al fulcro centrale 17a.
Un?asta 19 collega la seconda estremit? 17c del pedale 17 alla pompa 14 allo scopo di attivare e controllare quest?ultima, in risposta al movimento del pedale 17 imposto dall?utente, come in seguito meglio descritto in relazione al funzionamento dell?unit? erogatrice 10.
Inoltre il pedale 17 ? associato con mezzi elastici di spinta tendenti a ruotarlo attorno al rispettivo fulcro 17a in modo da spingerlo costantemente in una rispettiva posizione di riposo, indicata con P1, a sua volta corrispondente ad una configurazione di riposo dell?unit? erogatrice 10, indicata con C1 nei disegni.
Ad esempio, come mostrato nei disegni, questi mezzi di spinta possono comprendere due molle di pressione 21, interposte fra il pedale 17 e la struttura di supporto fissa 11, che applicano sul pedale 17 una forza elastica tendente a ruotarlo in senso antiorario attorno al fulcro 17a, in modo da spingerlo ed arrestarlo contro la struttura di supporto fissa 11 nella posizione di riposo P1.
E? chiaro comunque che questi mezzi elastici di spinta associati con il pedale 17, tendenti a premerlo e a tenerlo elasticamente nella rispettiva posizione di riposo P1, possono presentare configurazioni e forme differenti rispetto a quella prima descritta ancora rientranti nello scopo dell?invenzione.
Il pedale 17, come pi? avanti descritto in dettaglio con riferimento al funzionamento dell?unit? erogatrice 10, ? atto ad essere azionato e movimentato, dal piede P dell?utente, in modo da ruotare attorno al fulcro 17a fra la posizione di riposo P1 e una posizione di lavoro, indicata con P2 nei disegni, al fine di azionare la pompa 14 ed erogare conseguentemente la sostanza sanificante S.
Sono inoltre previsti mezzi di regolazione aventi la funzione di regolare opportunamente l?entit? della corsa angolare del pedale 17 fra le rispettive posizioni di riposo P1 e di lavoro P2, durante l?uso e il funzionamento dell?unit? erogatrice 10.
Ad esempio, come mostrato nei disegni, questi mezzi di regolazione possono comprendere una vite di regolazione 22, avvitata sulla struttura fissa 11 e sporgente da quest?ultima, in cui la seconda estremit? 17c del pedale 17, opposta alla prima estremit? 17b, fa battuta e si arresta contro questa vite di regolazione 22, quando il pedale 17 ? nella posizione di lavoro P2, a seguito del movimento imposto ad esso dal piede P del?utente dell?unit? erogatrice 10.
Pertanto, dal momento che, ancora come mostrato nei disegni, la posizione di riposo P1 del pedale 17 corrisponde al suo arresto, nella zona della rispettiva prima estremit? 17b, contro la struttura di supporto fissa 11 dell?unit? erogatrice 10, avvitando in un senso o nell?altro la vite di regolazione 22 sulla struttura fissa 11 ? possibile variarne e regolarne la sporgenza A, quale indicata in Fig. 1A, rispetto alla stessa struttura fissa 11, cos? da regolare corrispondentemente l?escursione della corsa o escursione angolare, indicata con C, del pedale 17 fra la posizione di riposo P1 e la posizione di lavoro P2.
E? chiaro comunque che anche questi mezzi regolazione atti a regolare la corsa angolare del pedale 17 fra le rispettive posizioni di riposo e di lavoro, P1 e P2, possono presentare configurazioni e forme differenti rispetto a quella prima descritta, ancora rientranti nello scopo dell?invenzione.
Secondo una caratteristica saliente ed essenziale dell?invenzione, la pompa 14, inclusa nell?unit? erogatrice 10, ? specificatamente del tipo a membrana, e nel dettaglio comprende:
- un corpo di supporto 14a;
- una membrana elastica circolare 14b, deformabile, anche semplicemente chiamata membrana; vincolata lungo il rispettivo bordo esterno circonferenziale al corpo di supporto 14a;
- una prima camera 14c, formata all?interno del corpo di supporto 14a e avente una parete definita dalla membrana 14b, per cui il volume di questa prima camera 14c ? condizionato ed ? variabile in funzione della deformazione della membrana 14b; - una seconda camera 14d, interna, definita dal corpo di supporto 14a, in cui questa seconda camera 14d ? associata con il tubo 18 che collega il serbatoio 13 alla pompa a membrana 14; e
- una terza camera 14e, interna, anch?essa definita dal corpo di supporto 14a, in cui questa terza camera 14e ? associato con il tubo 16 che collega la pompa 14 all?ugello erogatore 12.
La membrana 14b comprende a sua volta una zona centrale 14b? che ? collegata, tramite l?asta 19, alla seconda estremit? 17c del pedale 17, in modo da consentire a quest?ultimo di attivare e controllare la pompa 14, e pi? in particolare di deformare la rispettiva membrana 14b, in risposta al movimento dello stesso pedale 17 imposto dall?utente, come in seguito meglio descritto in relazione al funzionamento dell?unit? erogatrice 10.
La seconda camera 14d ? in comunicazione con la prima camera 14c attraverso una pluralit? di fori, indicati con 14a-1, formati in una parete interna 14a-2 del corpo di supporto 14a della pompa 14.
Anche la terza camera 14e ? in comunicazione con la prima camera 14c attraverso una pluralit? di fori, ancora indicati con 14a-1, formati nella parete interna 14a-2 del corpo di supporto 14a della pompa 14.
Invece la seconda camera 14d e la terza camera 14e sono completamente distinte e separate una dall?altra, senza essere in comunicazione fra di loro, da una parete interna 14a-3 del corpo di supporto 14a.
Inoltre, ancora secondo una caratteristica saliente ed essenziale dell?invenzione, la pompa 14 comprende:
- una valvola di ingresso 14f, unidirezionale, in particolare del tipo a membrana, alloggiata nella prima camera 14d della pompa 14, in cui questa valvola di ingresso 14f ? atta ad essere comandata dalla pressione P della sostanza sanificante S all?interno della pompa 14 per controllare il flusso, indicato con una freccia f2?, della stessa sostanza sanificante S dal serbatoio 13 alla pompa 14; e
- una valvola di uscita 14g, unidirezionale, in particolare del tipo a membrana, alloggiata nella terza camera 14e, in cui questa valvola di uscita 14g ? atta ad essere comandata ancora dalla pressione P della sostanza sanificante S all?interno della pompa 14 per controllare il flusso, indicato nei disegni con una freccia f1?, della stessa sostanza sanificante S dalla pompa 14 all?ugello erogatore 12.
La valvola di ingresso 14f, quale mostrata in forma ingrandita in Fig. 2, a sua volta comprende,:
- una membrana circolare 14f-1, e
- una molla di compressione 14f-2, elicoidale, atta a premere elasticamente la membrana circolare 14f-1 contro la parete 14a-2 che separa la prima camera 14c dalla seconda camera 14d in modo da sigillare la prima camera 14c e pertanto impedire il flusso, attraverso i fori 14a-1, della sostanza sanificante S dalla prima camera 14c alla seconda camera 14d.
Analogamente anche la valvola di uscita 14g, quale mostrata in forma ingrandita in Fig. 2, comprende:
- una membrana circolare 14g-1, e
- una molla di compressione 14g-2, elicoidale, atta a premere elasticamente la membrana circolare 14g-1 contro la parete 14a-2 che separa la terza camera 14e dalla prima camera 14c, in modo da sigillare la terza camera 14e e pertanto impedire il flusso, attraverso i fori 14a-1, della sostanza sanificante S dalla terza camera 14 alla prima camera 14d.
Inoltre, secondo una ulteriore caratteristica saliente dell?invenzione, la valvola di uscita 14g, alloggiata nella terza camera 14e, che controlla il flusso della sostanza sanificante S dalla prima camera 14c alla terza camera 14e della pompa a membrana 14, ? provvista di almeno un foro calibrato di controllo, indicato con 23, formato nella membrana circolare 14g-1 della stessa valvola di uscita 14g, come mostrato in Fig. 2, in cui questo foro calibrato 23 ha la funzione di consentire il riflusso di una ridotta quantit? controllata della sostanza sanificante S dalla terza camera 14e alla prima camera 14c, come pi? avanti meglio descritto con riferimento al funzionamento dell?unit? erogatrice 10.
Funzionamento dell?unit? erogatrice dell?invenzione
Nel funzionamento, come illustrato dal diagramma operativo a blocchi di Fig. 3, l?unit? erogatrice 10 ? inizialmente in una configurazione di riposo, quale mostrata in Fig. 1A e indicata con C1, nella quale anche il pedale 17 ? in una corrispondente posizione di riposo P1, ovvero non ? premuto dal piede P di un utente e pertanto l?unit? erogatrice 10 non ? attivata e non eroga la sostanza sanificante S.
In questa iniziale configurazione di riposo C1 dell?unit? erogatrice 10, mostrata in Fig. 1A, corrispondente anche al blocco 101 di Fig. 3, la sostanza sanificate S riempie completamente il tubo 18 che collega il serbatoio 13 alla pompa 14; le tre camere interne 14c, 14d, 14e della pompa 14, associate rispettivamente con la valvola di ingresso 14f, la membrana 14b, e la valvola di uscita 14g; e il tubo 16 che collega la pompa 14 all?ugello di erogazione 12.
Inoltre, sempre in questa iniziale configurazione di riposo C1 dell?unit? erogatrice 10, la pressione P della sostanza sanificante S che riempie le tre camere interne 14c, 14d, 14e ? sostanzialmente la stessa in tutte queste tre camere 14c, 14d, 14e.
Pertanto, ancora in questa configurazione iniziale di riposo C1 dell?unit? erogatrice 10, quale mostrata in Fig. 1A, sia la valvola di ingresso 14f e sia la valvola di uscita 14g della pompa 14 presentano una configurazione chiusa nella quale la rispettiva membrana 14f-1 e 14g-1 ? chiusa contro la parete 14a-2 del corpo di supporto 14a, in modo da separare ermeticamente la prima camera 14c dalla seconda e terza camera 14d, 14e della pompa 14, ed impedire cos? il flusso della sostanza sanificante S fra queste tre camere 14c, 14d e 14e.
A questo punto, come indicato da un blocco 102 in Fig. 3, con l?unit? di erogazione 10 nella configurazione di riposo C1, il rispettivo utente 10 preme e schiaccia con il suo piede P il pedale 17, ovvero la rispettiva prima estremit? 17b, in modo da ruotarlo in senso orario rispetto al fulcro 17, come indicato da una freccia f1 in Fig. 1B, e pertanto movimentarlo, in contrasto con l?azione delle molle 21, dalla rispettiva posizione di riposo P1 ad una posizione di lavoro P2, nella quale la seconda estremit? 17c del pedale 17, opposta alla prima estremit? 17b, si arresta contro la vite di regolazione 22.
In questo modo, ovvero per effetto di questa rotazione oraria attorno al fulcro 17a, il pedale 17 comanda, tramite l?asta 19 associata con la seconda estremit? 17c dello stesso pedale 17, la membrana 14b della pompa 14 e ne causa la deformazione da una configurazione iniziale indeformata, rappresentata con linea a tratto e punto in Fig. 1B, ad una configurazione finale deformata, rappresentata con linea continua sempre in Fig. 1B.
Questa deformazione della membrana 14b, indotta dalla rotazione del pedale 17, causa a sua volta una riduzione del volume della prima camera 14c della pompa 14, con un conseguente aumento della pressione P della sostanza sanificante S che riempie la stessa prima camera 14c.
Ne consegue che la pressione della sostanza sanificante S all?interno della prima camera 14c prevale su quella all?interno della terza camera 14e, cos? da determinare il sollevamento e il distacco della membrana 14g-1 della valvola di uscita 14g dalla parete 14a-2, in contrasto alla forza applicata dalla molla 14g-2, con la conseguente apertura della valvola di uscita 14g che pertanto consente il flusso, attraverso i fori 14a-1 formati nella stessa parete 14a-2, di una determinata quantit? di sostanza sanificante S dalla prima camera 14c alla terza camera 14e, come indicato da frecce f1? in Fig. 1B.
Il flusso, indotto dall?azionamento del pedale 17, di questa determinata quantit? di sostanza sanificante S dalla prima camera 14c alla terza camera 14e, determina a sua volta il pompaggio, da parte della pompa 14, di una corrispondente quantit? di sostanza sanificante S attraverso il tubo 16 che collega quest?ultima all?ugello erogatore 12, come ancora indicato da una freccia f1? in Fig. 1B, con la conseguente erogazione, nelle mani M dell?utente dell?unit? erogatrice 10, di almeno una goccia C, costituita da una determinata quantit? di sostanza sanificante S, corrispondente al flusso della stessa sostanza sanificante S dalla prima camera 14c alla terza camera 14e.
Per chiarezza, le varie operazioni, prima descritte, conseguenti all?azionamento e schiacciamento del pedale 17 da parte dell?utente dell?unit? erogatrice 10, con l?erogazione nelle mani M dello stesso utente della goccia G di sostanza sanificante S, sono indicate in un blocco 103 in Fig. 3.
A questo punto, come indicato da un blocco 104 in Fig. 3, dopo l?erogazione della goccia G nelle mani M dell?utente, quest?ultimo solleva il suo piede P in modo da rilasciare il pedale 17, che pertanto ritorna automaticamente, sotto l?azione della forza elastica applicata dalle molle 21, ruotando in senso anti orario come indicato da frecce f2 in Fig. 1C, dalla posizione di lavoro P2 alla posizione di riposo P1.
In questo modo il pedale 17 comanda, tramite l?asta 19, la deformazione della membrana 17b della pompa 14 dalla configurazione deformata a quella iniziale indeformata, rappresentate rispettivamente con linea a tratto e punto e linea continua in Fig. 1C, per cui questa deformazione a sua volta determina un aumento del volume della prima camera 14c, con una conseguente depressione in quest?ultima e pertanto una riduzione della pressione P a cui ? soggetta la sostanza sanificante S che riempie la stessa prima camera 14c.
Ne consegue che la pressione della sostanza sanificante S all?interno della seconda camera 14d prevale su quella all?interno della prima camera 14c, cos? da determinare il sollevamento e il distacco della membrana 14f-1 della valvola di ingresso 14f dalla parete 14a-2, in contrasto alla forza applicata dalla molla 14f-2, con la conseguente apertura della valvola di ingresso 14f che pertanto consente il flusso, attraverso i fori 14a-1 formati nella stessa parete 14a-2, di una determinata quantit? di sostanza sanificante S dalla seconda camera 14d alla prima camera 14c, come indicato da frecce f2? in Fig. 1C.
Nello stesso tempo, per effetto sia del prevalere della pressione della sostanza sanificante S nella terza camera 14e rispetto alla pressione P nella prima camera 14c e sia della forza elastica applicata dalla molla 14g-2, la membrana 14g-1 della valvola di uscita 14g ritorna ad aderire alla parete 14a-2 che separa le due camere 14c e 14e, cos? da chiudere la valvola di uscita 14g.
In questo modo, ancora come indicato una freccia f2? in Fig. 1C, una determinata quantit? di sostanza sanificante S ? aspirata e pompata dal serbatoio 13 alla seconda camera 14d, e da quest?ultima alla prima camera 14c, attraverso la valvola di ingresso 14f, aperta, come prima detto, cos? da ripristinare, nella prima camera 14c, la quantit? di sostanza sanificante S che era stata pompata dalla stessa prima camera 14c alla terza camera 14e per effetto dello schiacciamento del pedale 17 da parte dell?utente dell?unit? erogatrice 10.
La depressione ovvero la riduzione della pressione P della sostanza sanificante S all?interno della prima camera 14c, conseguente al rilascio del pedale 17 da parte dell?utente dell?unit? erogatrice 10, determina anche il flusso di una ridotta determinata quantit? di sostanza sanificante S dalla terza camera 24e alla prima camera 14c, attraverso il foro calibrato di controllo 23 formato nella membrana 14g-1 della valvola di uscita 14g, come indicato da una freccia f3? in Fig. 1C e da un blocco 105 in Fig. 3, e, per chiarezza, mostrato in scala maggiorata in Fig. 2A.
Conseguentemente, ancora come indicato da una freccia f3? in Fig. 1C, anche una corrispondente quantit? controllata di sostanza sanificante S ? aspirata e rifluisce nella pompa 14, dal tubo 16 che collega quest?ultima all?ugello erogatore 12, per cui per effetto di questo riflusso si evita vantaggiosamente lo sgocciolamento della sostanza sanificante S dal medesimo ugello erogatore 12, dopo l?erogazione della goccia G.
In questo modo, ovvero schiacciando e rilasciando il pedale 17, l?utente causa l?erogazione nelle sue mani M, da parte dell?ugello erogatore 12, di una goccia G di sostanza sanificante S, che poi user? per fregarsi le mani e pertanto sanificarle e disinfettarle.
A questo punto, come indicato da un blocco 106 in Fig. 3, l?utente pu? nuovamente attivare l?unit? erogatrice 10, ovvero schiacciare e successivamente rilasciare il pedale 17, pi? volte, in modo da erogare tutte le gocce G di sostanza sanificate S che ritiene necessarie per sanificare e sterilizzare le sue mani M.
Come ? chiaro da quanto descritto, la quantit? di sostanza sanificante S costituente la goccia G erogata dall?unit? erogatrice 10 ? determinata dalla deformazione della membrana 14b della pompa 14, a sua volta determinata dall?entit? dell?escursione angolare del pedale 17, attorno al fulcro 17a, dalla posizione di riposo P1 a quella di lavoro P2 delle stesso pedale 17, a seguito della pressione applicata su quest?ultimo dal piede P dell?utente dell?unit? erogatrice 10.
Pertanto ? possibile regolare e variare l?entit? della goccia o delle gocce G di sostanza sanificante S che sono erogate dall?unit? erogatrice 10 ad ogni ciclo di pressione e rilascio del piede P sul pedale 17, regolando opportunamente la corsa o escursione angolare dello stesso pedale 17, attorno al rispettivo fulcro 17a, ad esempio avvitando in un senso o nell?altro la vite di regolazione 22, contro la quale il pedale 17 fa battuta nella posizione di lavoro P2, cos? da variale la sporgenza di tale vite 22 dalla struttura di supporto fissa 11 del?unit? erogatrice 10.
Per completezza, a integrazione della precedente descrizione, le Figg. 4 e 5 dei disegni mostrano rispettivamente una serie di immagini fotografiche di un prototipo dell?unit? erogatrice 10 dell?invenzione, da diversi punti di osservazione, e, in forma ingrandita, di alcune parti e dettagli di tale prototipo.
Come si pu? vedere da queste immagini fotografiche, la struttura di supporto 11 che alloggia e supporta le varie parti dell?erogatore ? preferibilmente realizzata con lamiera piegata e presenta una configurazione con un compartimento inferiore 11-1, accessibile tramite uno sportello 11-2, che alloggia il serbatoio 13 contenente la sostanza sanificante S, e una colonna 11-3, che si estende verticalmente dal compartimento inferiore 11-1 e porta superiormente l?ugello erogatore 12, nella quale ? alloggiato il tubo 16 che collega la pompa a membrana 14 all?ugello erogatore 12.
Ne consegue che il serbatoio 13, contenente la sostanza sanificante S, essendo alloggiato nel compartimento 11-1 il cui sportello 11-2 ? richiudibile con una chiave, ? efficacemente protetto contro un possibile furto.
Inoltre, vantaggiosamente, l?erogatore 10 pu? essere facilmente spostato e stabilmente appoggiato su un piano di appoggio o un pavimento qualsiasi, mediante rotelle e piedini regolabili, associati con la struttura 11 e indicati con B nelle immagini fotografiche di Figg. 4 e 5.
E? quindi chiaro, dalla descrizione fatta, che la presente invenzione raggiunge pienamente gli scopi prefissati, ed in particolare propone una nuova, innovativa e vantaggiosa unit? erogatrice o erogatore di una sostanza sanificante, tipicamente costituita da un gel, che ha la capacit? di erogare una sostanza sanificante in forma di gocce e dosi costituite da una quantit? precisa e controllata della sostanza sanificante, con l?ulteriore vantaggio di porre rimedio all?inconveniente dello sgocciolamento al termine dell?erogazione delle gocce, cos? da evitare sprechi della sostanza sanificante, e che inoltre, essendo totalmente meccanico, non richiede di essere alimentato dalla rete elettrica, per cui l?erogatore pu? essere vantaggiosamente installato in ogni luogo dove esso sia necessario, pertanto anche in quelli dove la rete elettrica non ? disponibile.
Inoltre, come gi? anticipato, dal momento che il serbatoio incluso nell?unit? di erogazione ? dimensionato per contenere una elevata quantit? di sostanza sanificante, ad esempio di parecchi litri, l?unit? di erogazione dell?invenzione presenta l?ulteriore vantaggio di consentire l?erogazione di un numero elevato di gocce o dosi di sostanza sanificante, senza dovere nel frattempo rifornire l?unit? erogatrice con nuova sostanza sanificante, in cui questo numero di gocce o dosi ? notevolmente superiore a quello consentito dai flaconi convenzionali, attualmente in vendita nel mercato, provvisti di beccuccio pressabile per l?erogazione della sostanza sanificante, che solitamente presentano una capacit? non superiore a 500 cc, per cui si esauriscono rapidamente e devono essere frequentemente sostituiti.
Varianti
Naturalmente, fermi restando il principio e il concetto di base della presente invenzione, ? anche chiaro che le sue forme di realizzazione e applicazione possono essere oggetto di varianti, modifiche e miglioramenti rispetto a quanto fin qui descritto ed illustrato, senza per questo uscire dall?ambito della stessa invenzione.
Ad esempio il foro calibrato di controllo, associato con la valvola di uscita 14g e avente la funzione di consentire che una ridotta quantit? controllata della sostanza fluida S, presente nel tubo 16 che collega la pompa 14 all?ugello erogatore 12, rifluisca e sia aspirata all?interno della stessa pompa 14, cos? da evitare lo sgocciolamento della sostanza fluida S dal medesimo ugello erogatore 12, pu? essere formato, invece che nella membrana 14g-1 della valvola di uscita 14g, in qualsiasi altra posizione opportuna, ad esempio nella parete che 14-2 separa la prima 14c e terza camera 14e fra di loro.
Ancora, l?unit? erogatrice, oltre che per erogare una sostanza sanificante o sterilizzante in forma di gel, come nelle forma preferita di realizzazione prima descritta, pu? essere utilizzata anche per erogare altre sostanze fluide, in varie forme, ovvero sia in forma liquida sia di gel e altre ancora, in campi anche diversi dalla sanificazione e sterilizzazione, ad esempio per erogare sostanze alimentari quali maionese, salse e sostanze simili.
E? chiaro inoltre che l?unit? erogatrice pu? essere applicata, sia come unit? a se stante sia come accessorio, in qualunque ambito operativo nel quale si richieda di erogare in modo preciso e controllato una sostanza liquida o viscosa, ad esempio come accessorio di apparecchiature e carrelli ospedalieri.

Claims (10)

RIVENDICAZIONI
1. Unit? erogatrice (10) di una sostanza fluida, in particolare una sostanza sanificante (S) costituita da un gel, comprendente:
- una struttura di supporto (11);
- un ugello erogatore (12), fissato a detta struttura di supporto (11), per erogare detta sostanza fluida (S), in forma di gocce (G), a un utente dell?unit? erogatrice (10);
- un serbatoio (13) contenete una quantit? adeguata della sostanza fluida (S);
- una pompa (14), del tipo a membrana (14b), associata con detto serbatoio (13); - almeno un tubo (16) per collegare la pompa (14) all?ugello erogatore (12); e
- un pedale (17), azionabile da detto utente, atto a controllare e cooperare con detta pompa (14) per causare l?erogazione della sostanza fluida (S), in forma di gocce (G), mediante l?unit? erogatrice (10);
in cui detta pompa (14) a sua volta comprende:
- una membrana (14b), deformabile;
- una valvola di ingresso (14f), unidirezionale, in particolare del tipo a membrana, atta ad essere comandata dalla pressione (P) della sostanza fluida (S) all?interno della pompa (14) per controllare il flusso (f1) della stessa sostanza fluida (S) dal serbatoio (13) alla pompa (14); e
- una valvola di uscita (14g), unidirezionale, in particolare del tipo a membrana, atta ad essere comandata dalla pressione (P) della sostanza fluida (S) all?interno della pompa (14) per controllare il flusso (f2) della stessa sostanza fluida (S) dalla pompa (14) all?ugello erogatore (12);
in cui, nel funzionamento dell?unit? erogatrice (10), l?utente in una prima fase (102) preme e aziona il pedale (17) cos? da movimentarlo da una rispettiva posizione di riposo (P1) ad una rispettiva posizione di lavoro (P2), per cui il pedale (17) coopera con la membrana (14b) della pompa (14) in modo da variare la pressione all?interno di quest?ultima e pertanto causare l?apertura della valvola di uscita (14g), mentre la valvola di ingresso (14f) continua a rimanere chiusa, e conseguentemente alimentare il tubo (16) che collega la pompa (14) all?ugello erogatore (12) con una quantit? controllata di sostanza fluida (S), cos? da erogare, tramite l?ugello erogatore (12), una goccia (G) corrispondente a detta quantit? controllata di sostanza fluida (S);
quindi lo stesso utente, in una successiva seconda fase (104), rilascia il pedale (17) in modo che ritorni dalla rispettiva posizione di lavoro (P2) alla rispettiva posizione di riposo (P1), per cui il pedale (17) coopera con la membrana (14b) della pompa (14) in modo da variare la pressione (P) all?interno di quest?ultima e pertanto causare l?apertura della valvola di ingresso (14f), mentre contemporaneamente la valvola di uscita (14g) si chiude, e pertanto alimentare la pompa (14) con una quantit? controllata di sostanza fluida (S) aspirata e proveniente dal serbatoio (13).
2. Unit? erogatrice (10) secondo la rivendicazione 1, in cui detto pedale (17) ? soggetto all?azione di mezzi di spinta (21) tendenti a spingerlo costantemente nella rispettiva posizione di riposo (P1),
per cui, nel funzionamento dell?unit? erogatrice (10), il pedale (17) ? movimentato, quando ? premuto dall?utente in detta prima fase (102), dalla rispettiva posizione di riposo (P1) alla rispettiva posizione di lavoro (P2) in contrasto all?azione di detti mezzi di spinta (21), e ritorna, quando ? rilasciato dall?utente in detta seconda fase (104), dalla rispettiva posizione di lavoro (P2) alla rispettiva posizione di riposo (P1) sotto l?azione di detti mezzi di spinta (21).
3. Unit? erogatrice (10) secondo la rivendicazione 2, in cui detto pedale (17) ? configurato come una leva atta ruotare attorno a un fulcro (17a), quando il pedale (17) ? azionato dall?utente dell?unit? erogatrice (10), e in cui detti mezzi di spinta, atti a spingere costantemente detto pedale (17) nella rispettiva posizione di riposo (P1), comprendono almeno una molla (21).
4. Unit? erogatrice (10) secondo la rivendicazione 3, comprendente ulteriormente un sistema di regolazione per regolare la corsa angolare (C) effettuata da detto pedale (17), in detta prima fase (101), attorno a detto fulcro (17a), quando ? azionato dall?utente dell?unit? erogatrice (10), e per conseguentemente controllare la quantit? di sostanza fluida (S) alimentata dalla pompa (14) al tubo (16) che collega quest?ultima all?ugello erogatore (12), cos? da controllare anche la quantit? di sostanza fluida (S) costituente la goccia (G) erogata dall?ugello erogatore (12).
5. Unit? erogatrice (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta pompa a membrana (17) comprende:
- una prima camera (14c), interna, associata con detta membrana (14b), detta prima camera (14c) essendo atta a variare di volume per effetto della deformazione della membrana (14b) della pompa (14) indotta dall?azionamento del pedale (17) da parte dell?utente, cos? da variare la pressione (P) della sostanza fluida (S) in detta prima camera (14c);
- una seconda camera (14d), interna, associata con detta valvola di ingresso (14f) e con un tubo (18) che collega il serbatoio (13) alla pompa (14); e
- una terza camera (14e), interna, associata con detta valvola di uscita (14g) e con il tubo (16) che collega la pompa all?ugello erogatore (12).
6. Unit? erogatrice (10) secondo la rivendicazione 5, in cui dette seconda (14d) e terza (14e) camera sono disposte adiacentemente una all?altra e separate da una parete (14a-3).
7. Unit? erogatrice (10) secondo la rivendicazione 5 o 6, in cui detta valvola di ingresso (14f) ? disposta lungo una parete (14a-2) che separa detta prima camera (14c) e detta seconda camera (14d) fra di loro, e detta valvola di uscita (14g) ? disposta lungo una parete (14a-2) che separa detta prima camera (14c) e detta terza camera (14e) fra di loro.
8. Unit? erogatrice (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta valvola di uscita (14g) ? associata con almeno un foro calibrato di controllo (23) che mette in comunicazione detta prima (14c) e detta terza camera (14e), cosicch? quando, in detta seconda fase (102), il pedale (17) ? rilasciato dall?utente e pertanto ritorna dalla rispettiva posizione di lavoro (P2) nella rispettiva posizione di riposo (P1), in particolare sotto l?azione di mezzi di spinta (21), una ridotta quantit? controllata della sostanza fluida (S), presente nel tubo (16) che collega la pompa (14) all?ugello erogatore (12), rifluisce ed ? aspirata all?interno della stessa pompa (14), cos? da evitare lo sgocciolamento della sostanza fluida (S) dal medesimo ugello erogatore (12).
9. Unit? erogatrice (10) secondo la rivendicazione 8, in cui detto almeno un foro calibrato di controllo (23) ? formato nella membrana (14g-1) di detta valvola di uscita (14g).
10. Unit? erogatrice (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta unit? erogatrice (10) comprende un compartimento inferiore (11-1), nel quale detto serbatoio (13) e detta pompa (14) sono alloggiati, ed esibisce una configurazione che si estende verticalmente da detto compartimento inferiore (11-1) e comprende una colonna (11-2) portante superiormente l?ugello di erogazione (12).
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DE202020002169U1 (de) * 2020-05-15 2020-06-08 Alexander Büchl Spender für fluides Fördergut, insbesondere Handdesinfektionsmittel

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