IT202000018163A1 - Dispositivo per l’applicazione di etichette - Google Patents

Description

Descrizione di Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo: ?DISPOSITIVO PER L?APPLICAZIONE DI ETICHETTE?.

DESCRIZIONE

La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo per l?applicazione di etichette.

Con particolare, ma non esclusivo, riferimento al settore del packaging dei prodotti alimentari, ? noto l?impiego di dispositivi per applicazione di etichette esternamente alle confezioni dei prodotti alimentare o ai prodotti alimentari stessi.

Le etichette riportano svariate informazioni relative al prodotto alimentare a cui vengono applicate e possono differenziarsi per la forma, per le dimensioni e per il metodo di fissaggio utilizzato.

Nell?ambito della presente trattazione si fa riferimento alle etichette realizzate in materiale plastico flessibile che vengono piegate su s? stesse, definendo una struttura ad anello chiudibile attorno ad un elemento fisso, ad esempio un cordino, o ad un sacchetto di confezionamento del prodotto alimentare o al prodotto alimentare stesso.

Una prima tipologia di dispositivi per l?applicazione di etichette in materiale plastico ? descritta nel documento brevettuale EP0960822 e comprende una macchina automatica o semiautomatica dotata di caricatore per l?alloggiamento di una pluralit? di etichette vicendevolmente impilate e una testa di applicazione delle etichette stesse, provvista di un utensile di lavoro per la piegatura di una porzione dell?etichetta su s? stessa a formare un anello.

Il suddetto dispositivo ? provvisto di mezzi di fissaggio della porzione piegata che, nello specifico, possono comprendere un saldatore ad ultrasuoni oppure un elemento per l?incollaggio, e di mezzi di movimentazione delle etichette, comprendenti un corsoio dotato di un movimento alternato che preleva le etichette dal caricatore e le invia alla testa di applicazione.

I dispositivi realizzati secondo gli insegnamenti del documento brevettuale EP0960822 presentano tuttavia alcuni inconvenienti.

In primo luogo, i suddetti dispositivi risultano essere particolarmente costosi a causa delle caratteristiche dei componenti e a causa del loro processo di assemblaggio che risulta essere spesso lungo e complicato. Pertanto, i suddetti dispositivi di tipo noto non sempre rispecchiano e soddisfano le esigenze economiche degli utilizzatori, soprattutto nel caso di piccole imprese di produzione, senza togliere che i suddetti costi elevati si ripercuotono sul prezzo di vendita dei prodotti alimentari finiti.

Ancora, l?utilizzo dei suddetti dispositivi pu? essere rallentato dal verificarsi di fenomeni di inceppamento delle etichette all?interno del caricatore o all?interno del corsoio a causa dei quali ? spesso necessario smontare il dispositivo al fine di ripristinare il corretto posizionamento delle etichette stesse.

Ancora, la natura dei mezzi di fissaggio di cui sono provvisti i suddetti dispositivi implica un dilatamento dei tempi tecnici di lavoro.

Infatti, nel caso di utilizzo di un saldatore ad ultrasuoni ? necessario aspettare che il materiale plastico si fonda e si solidifichi nuovamente, mentre nel caso di utilizzo di collanti ? necessario attenderne l?indurimento per evitare che l?etichetta si apra.

Una seconda tipologia di dispositivi per l?applicazione di etichette in materiale plastico consiste in una macchina automatica comprendente mezzi di punzonamento e mezzi di ribattitura delle etichette.

Precisamente, i mezzi di punzonamento comprendono un elemento a matrice, avente conformazione allungata e provvisto di due porzioni estremali aperte, e un elemento a punzone inseribile all?interno dell?elemento a matrice attraverso una prima porzione estremale aperta. I mezzi di ribattitura prevedono, invece, un elemento a perno inseribile nella seconda porzione estremale aperta dell?elemento e matrice.

Durante l?impiego del succitato dispositivo si prevede di ripiegare l?etichetta su s? stessa ottenendo una prima porzione e una seconda porzione sovrapposte.

Successivamente, si prevede di bloccare vicendevolmente le porzioni azionando in successione i mezzi di punzonamento e i mezzi di ribattitura. Precisamente, la matrice viene avvicinata all?etichetta in modo che la prima estremit? aperta contatti le porzioni sovrapposte e, in seguito, l?elemento a punzone penetra la matrice spingendo le porzioni verso la seconda porzione estremale aperta a formare un elemento a rivetto provvisto di una estremit? tondeggiante.

In seguito, l?elemento a punzone viene estratto dalla matrice e l?elemento a perno viene inserito nella matrice dalla parte opposta rispetto all?elemento a punzone, andando a schiacciare l?estremit? tondeggiante dell?elemento a rivetto accartocciandola.

I dispositivi di etichettatura di seconda tipologia presentano, tuttavia, alcuni inconvenienti che sono parzialmente riconducibili agli inconvenienti di cui soffrono i dispositivi di prima tipologia.

In particolare, i dispositivi di seconda tipologia sono strutturalmente molto complessi, comprendono un numero elevato di componenti e sono di difficile assemblaggio.

I dispositivi di tipo noto, inoltre, sono particolarmente costosi e, conseguentemente, non soddisfano le esigenze economiche di tutti gli utilizzatori e determinano un aumento del prezzo del prodotto alimentare finito.

? noto, inoltre, l?impiego di dispositivi manuali per l?applicazione di etichette e/o sigilli di garanzia, ad esempio del tipo di pinze occhiellatrici e di pinze graffettatrici che permettono di applicare una o pi? graffette o occhielli metallici sulle etichette e/o direttamente sulle confezioni.

Le confezioni e/o le etichette sono solitamente realizzate in plastica o in carta e ci? comporta notevoli problematiche derivanti dall?utilizzo di materiali differenti.

Risulta poco pratico, infatti, il processo di smaltimento delle confezioni etichettate con le succitate modalit? in quanto ? particolarmente difficile differenziare i materiali che le compongono, ovvero separare la plastica e/o la carta dal metallo.

A ci? si aggiunge che l?impiego di graffette e occhielli costituisce un costo aggiuntivo, di entit? non trascurabile, per l?approvvigionamento delle materie prime e, pertanto, pu? incidere negativamente sull?aumento di prezzo del prodotto finito.

Il compito principale della presente invenzione ? quello di escogitare un dispositivo per l?applicazione di etichette che sia di facile realizzazione e abbia un costo contenuto.

All?interno del suddetto compito, la presente invenzione si propone lo scopo di escogitare un dispositivo per l?applicazione di etichette che abbatta il prezzo di vendita del prodotto alimentare finito.

Altro scopo del presente trovato ? quello di escogitare un dispositivo per l?applicazione di etichette che consenta di velocizzare e semplificare la fase di applicazione delle etichette ai prodotti alimentari o alle confezioni degli stessi.

Altro scopo del presente trovato ? quello di escogitare un dispositivo per l?applicazione di etichette che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell?ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto.

Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dal presente dispositivo per l?applicazione di etichette avente le caratteristiche di rivendicazione 1.

Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di alcune forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, di un dispositivo per l?applicazione di etichette, illustrate a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:

la figura 1 ? una vista assonometrica e schematizzata di una prima forma di attuazione del dispositivo secondo il trovato;

le figure da 2 a 4 rappresentano viste in sezione e schematizzate del dispositivo di figura 1 durante alcune fasi previste per l?applicazione di un?etichetta ad un sacchetto, rappresentato in sezione e parzialmente in spaccato;

la figura 5 ? una vista assonometrica e schematizzata di un?ulteriore fase prevista per l?applicazione dell?etichetta al sacchetto, in cui l?etichetta ? parzialmente ingrandita;

la figura 6 ? una vista in assonometria di una seconda forma di attuazione del dispositivo secondo il trovato;

la figura 7 ? una vista in assonometria di una terza forma di attuazione del dispositivo secondo il trovato;

la figura 8 ? una vista assonometrica e schematizzata, parzialmente in spaccato, del dispositivo di figura 7.

Con particolare riferimento alla forma di realizzazione mostrata nelle figure da 1 a 5, si ? indicato globalmente con 1 un dispositivo per l?applicazione di etichette.

Il dispositivo 1 comprende almeno un elemento a matrice 2 sostanzialmente cavo e comprendente almeno una parete principale 3 che si estende lungo un primo asse S e provvista di almeno un bordo 4 definente almeno un?apertura 5.

L?elemento a matrice 2 ha conformazione sostanzialmente tubolare ed ? preferibilmente realizzato in materiale metallico.

L?apertura 5 ? ricavata in corrispondenza di un?estremit? dell?elemento a matrice 2 ed ? collocata centralmente rispetto al primo asse S.

Sul bordo 4 ? collocabile almeno un?etichetta 6 in materiale plastico in forma di foglio e ripiegabile su s? stessa a definire almeno una prima porzione 7 e almeno una seconda porzione 8 sovrapposte.

Le porzioni 7, 8 cos? definite delimitano un elemento a semicerchio che viene successivamente chiuso a definire un elemento ad anello, grazie al bloccaggio reciproco delle porzioni 7, 8.

Utilmente, il dispositivo 1 comprende almeno un elemento di punzonamento 9 avente conformazione sostanzialmente allungata lungo un secondo asse T sostanzialmente parallelo al primo asse S.

L?elemento di punzonamento 9 ha conformazione sostanzialmente cilindrica ed ? realizzato, preferibilmente, in materiale metallico.

L?elemento di punzonamento 9 ? posizionabile in:

- almeno una configurazione di lavoro in cui l?elemento di punzonamento 9 ? inserito all?interno dell?elemento a matrice 2 attraverso l?apertura 5 ed ? atto a deformare le porzioni 7, 8 definendo almeno un elemento a rivetto 10; e

- almeno una configurazione di riposo in cui l?elemento di punzonamento 9 ? estratto dall?elemento a matrice 2.

Durante l?uso del dispositivo 1 il primo asse S e il secondo asse T sono sostanzialmente allineati.

Nelle figure da 2 a 5 sono mostrate diverse fasi di utilizzo del dispositivo 1 per l?applicazione dell?etichetta 6 ad un sacchetto impiegabile, ad esempio, per il contenimento di un prodotto alimentare.

In alternative forme di attuazione il dispositivo 1 pu? essere utilizzato per applicare l?etichetta 6 esternamente ad un cordino avvolto attorno ad un prodotto alimentare del tipo, ad esempio, di un insaccato.

Precisamente, le figure 2 e 5 mostrano l?elemento di punzonamento 9 nella configurazione di riposo, mentre le figure 3 e 4 mostrano l?elemento di punzonamento 9 nella configurazione di lavoro.

Secondo il trovato, l?elemento a matrice 2 comprende almeno una porzione estremale chiusa 11 contrapposta all?apertura 5 e provvista di almeno una parete di fondo 12 che ? fissata alla parete principale 3 ed ? conformata sostanzialmente piana e sostanzialmente ortogonale al primo asse S.

Preferibilmente, l?elemento a matrice 2 ? realizzato in un corpo unico comprendente la parete principale 3 e la parete di fondo 12.

In alternative forme di attuazione, la parete principale 3 e la parete di fondo 12 sono realizzate in corpi separati assemblabili tra loro mediante mezzi di fissaggio atti a regolare la distanza tra il bordo 4 e la parete di fondo 12. In altre parole, la parete di fondo 12 ? scorrevole rispetto alla parete principale 3 lungo il primo asse S al fine di regolare la distanza fra la parete di fondo 12 e il bordo 4 in funzione, ad esempio, dello spessore delle porzioni 7, 8.

Preferibilmente, i mezzi di fissaggio comprendono un elemento a vite, la cui testa comprende la parete di fondo 12, e una filettatura realizzata sulla parete principale 3 che consente il bloccaggio/sbloccaggio della parete di fondo 12 alla parete principale 3 a seconda delle esigenze di lavoro.

Ad esempio, pu? essere utile regolare la distanza fra la parete di fondo 12 e il bordo 4 in relazione allo spessore delle porzioni 7, 8.

Secondo il trovato, l?elemento di punzonamento 9 ? provvisto di almeno una parete di base 13 che ? conformata sostanzialmente piana e sostanzialmente ortogonale al secondo asse T e, quando l?elemento di punzonamento 9 ? nella configurazione di lavoro, ? atta a schiacciare le porzioni 7, 8 contro la parete di fondo 12 a deformare plasticamente una porzione di testa 14 dell?elemento a rivetto 10 e a definire su di essa una superficie principale 15 sostanzialmente piana.

L?elemento a rivetto 10 ha conformazione sostanzialmente allungata lungo un?asse principale coincidente con il secondo asse T quando l?elemento di punzonamento 9 ? nella configurazione di lavoro.

L?elemento a rivetto 10 ? provvisto di una porzione di base 16 avente conformazione sostanzialmente troncoconica e allocata sotto alla porzione di testa 14.

La porzione di testa 14 ? conformata sostanzialmente come una semisfera appiattita in corrispondenza della superficie principale 15 la quale ? ricavata da parte opposta rispetto alla porzione di base 16.

Durante l?uso del dispositivo 1, l?elemento di punzonamento 9 penetra l?elemento a matrice 2 e la parete di base 13 contatta le porzioni 7, 8, spingendole verso la parete di fondo 12 e deformandole.

Grazie alla particolare conformazione della parete di fondo 12 e della parete di base 13, che in uso risultano disposte su piani sostanzialmente paralleli e sostanzialmente ortogonali alla parete principale 3, si ottiene la snervatura del materiale costituente la porzione di testa 14, la quale risulta essere particolarmente cedevole nel caso di applicazione di una forza di compressione.

In questo modo ? possibile ribattere la porzione di testa 14 applicando una forza diretta perpendicolarmente alla superficie principale 15 e avente un?intensit? molto bassa.

In particolare, un operatore pu? ribattere manualmente, in modo estremamente pratico e agevole, la porzione di testa 14 schiacciandola agevolmente con un dito fino ad accartocciarla, definendo un elemento sagomato a soffietto che blocca reciprocamente le porzioni 7, 8.

Per agevolare l?operazione di schiacciamento il dispositivo 1 pu? comprendere, vantaggiosamente e non necessariamente, mezzi di ribattitura 17 della porzione di testa 14.

I mezzi di ribattitura 17 non sono rappresentati nelle figure da 1 a 5 e comprendono, ad esempio, un martelletto che pu? essere battuto sulla superficie principale 15 per schiacciare la porzione di testa 14.

Utilmente, il dispositivo 1 comprende mezzi di estrazione 18 dell?elemento a rivetto 10 rispetto all?elemento di punzonamento 9.

I mezzi di estrazione 18 favoriscono la fuoriuscita dell?elemento di punzonamento 9 dall?elemento a rivetto 10 durante la movimentazione dell?elemento di punzonamento 9 dalla configurazione di lavoro alla configurazione di riposo.

Particolarmente, i mezzi di estrazione 18 comprendono almeno un elemento a molla 18 sviluppantesi attorno all?elemento di punzonamento 9 e atto ad attestarsi sul bordo 4 quando l?elemento di punzonamento 9 ? nella configurazione di lavoro.

Come ? visibile nelle figure, l?elemento a molla 18 si attesta sull?etichetta 3 posizionata sul bordo 4 e, durante la penetrazione dell?elemento di punzonamento 9 nell?elemento a matrice 2, si comprime in maniera elastica.

In seguito, durante l?estrazione dell?elemento di punzonamento 9, l?elemento a molla 18 si distende trattenendo l?elemento a rivetto 10 e consentendone la separazione dall?elemento di punzonamento 9.

Nella figura 6 ? mostrata una seconda forma di attuazione del dispositivo 1, in cui componenti identici alla prima forma di attuazione presentano gli stessi numeri di riferimento della prima forma di attuazione alla cui descrizione di dettaglio si rimanda integralmente.

La seconda forma di attuazione si differenza dalla prima forma di attuazione principalmente per il fatto che il dispositivo 1 comprende almeno una pinza 19a, 19b provvista di:

- almeno un primo braccio 19a provvisto dell?elemento a matrice 2; e

- almeno un secondo braccio 19b provvisto dell?elemento di punzonamento 9.

Il primo braccio 19a e il secondo braccio 19b sono vicendevolmente incernierati.

Preferibilmente, l?elemento a matrice 2 ? posizionato in corrispondenza della prima porzione estremale del primo braccio 19a, mentre l?elemento di punzonamento 9 ? posizionato in corrispondenza della prima porzione estremale del secondo braccio 19b.

La pinza 19a, 19b comprende mezzi di presa 20a, 20b impugnabili da un operatore e comprendenti un primo elemento di presa 20a, posizionato in corrispondenza della seconda porzione estremale del primo braccio 19a, e un secondo elemento di presa 20b, posizionato in corrispondenza della seconda porzione estremale del secondo braccio 19b.

Utilmente, la pinza 19a, 19b comprende:

- almeno una prima area di lavoro A comprendente l?elemento a matrice 2 e l?elemento di punzonamento 9; e

- almeno una seconda area di lavoro B comprendente i mezzi di ribattitura 17.

La prima area di lavoro A ? posizionata in corrispondenza delle prime porzioni estremali dei bracci 19a, 19b.

La seconda area di lavoro B ? compresa tra la prima area di lavoro A e il fulcro di incernieramento dei bracci 19a, 19b.

I mezzi di ribattitura 17 comprendono un primo elemento di ribattitura 21, posizionato lungo il primo braccio 19a, e un secondo elemento di ribattitura 22, posizionato lungo il secondo braccio 19b.

Preferibilmente, il primo elemento di ribattitura 21 e il secondo elemento di ribattitura 22 sono del tipo di elementi a piastra ma non si escludono alternative forme di attuazione in cui hanno natura differente.

Ad esempio, il primo elemento di ribattitura 21 pu? essere del tipo di un perno attestantesi sulla porzione di testa 14 e il secondo elemento di ribattitura 22 pu? essere del tipo di una piastra su cui va a battuta il primo elemento di ribattitura 21 durante lo schiacciamento della porzione di testa 14.

Durante l?uso del dispositivo 1 di figura 6, l?operatore impugna la pinza 19a, 19b in corrispondenza dei mezzi di presa 20a, 20b e posiziona le porzioni 7, 8, sovrapposte in corrispondenza dell?apertura 5, ovvero nella prima area di lavoro A.

In seguito, l?operatore avvicina le prime porzioni estremali dei bracci 19a, 19b facendo ruotare i bracci 19a, 19b, consentendo cos? la penetrazione dell?elemento di punzonamento 9 nell?elemento a matrice 2.

Successivamente, l?operatore allontana la prime porzione estremali dei bracci 19a, 19b e posiziona l?etichetta 6 nella seconda area di lavoro B in modo che l?elemento a rivetto 10 sia posto in corrispondenza dei mezzi di ribattitura 17, procedendo in seguito allo schiacciamento della porzione di testa 14.

Nelle figure 7 e 8 ? mostrata una terza forma di attuazione del dispositivo 1, in cui componenti identici alla prima e alla seconda forma di attuazione presentano gli stessi numeri di riferimento della prima e della seconda forma di attuazione, alla cui descrizione di dettaglio si rimanda integralmente.

La terza forma di attuazione si differenzia dalla prima e dalla seconda forma di attuazione per il fatto che il dispositivo 1 comprende almeno un apparecchio automatizzato 23 provvisto di:

- almeno un telaio di base 24 supportante l?elemento a matrice 2 e l?elemento di punzonamento 9; e

- almeno un gruppo motorizzato associato al telaio di base 24 e atto al posizionamento dell?elemento di punzonamento 9 nella configurazione di lavoro e nella configurazione di riposo.

Utilmente, l?apparecchio automatizzato 23 comprende i mezzi di ribattitura 17 e almeno un?unit? motorizzata associata al telaio di base 24 e atta all?azionamento dei mezzi di ribattitura 17.

Nella particolare forma di attuazione mostrata nelle figure 7 e 8 il telaio di base 24 comprende elementi di sostegno 25 realizzati, preferibilmente, in materiale metallico e appoggiati al suolo.

Non si escludono tuttavia alternative forme di attuazione in cui il telaio di base 24 abbia natura differente; ad esempio, gli elementi di sostegno 25 possono essere appoggiati ad un tavolo oppure ad uno scaffale oppure il telaio di base 24 pu? comprendere mezzi di fissaggio ad una parete verticale oppure ad un mobile.

Il telaio di base 24 comprende una cabina 26 sostanzialmente cava e associata inferiormente agli elementi di sostegno 25.

All?interno della cabina 26 sono alloggiati l?elemento a matrice 2, l?elemento di punzonamento 9, i mezzi di ribattitura 17, il gruppo motorizzato e l?unit? motorizzata.

Il gruppo motorizzato e l?unit? motorizzata non sono rappresentati nelle figure per semplicit? rappresentativa.

Nello specifico, sulla cabina 26 ? ricavata una prima fessura di invito 27, in corrispondenza della quale sono posizionati l?elemento a matrice 2 e l?elemento di punzonamento 9, e una seconda fessura di invito 28, in corrispondenza della quale sono posizionati i mezzi di ribattitura 17.

Il gruppo motore comprende, ad esempio, un primo cilindro pneumatico che movimenta l?elemento di punzonamento 9 lungo il secondo asse T. In alternativa, il primo cilindro pneumatico movimenta l?elemento a matrice lungo il primo asse S oppure movimenta sia l?elemento di punzonamento 9 sia l?elemento a matrice 2 rispettivamente lungo il secondo asse T e lungo il primo asse S.

Il gruppo motore comprende mezzi di azionamento del primo cilindro pneumatico comprendenti, preferibilmente, un primo elemento a fotocellula posto in prossimit? della prima fessura di invito 27 e atto a rilevare la presenza delle porzioni 7, 8 sul bordo 4.

Tuttavia, i mezzi di azionamento possono avere natura differente ed essere, ad esempio, di tipo manuale e comprendere un pedale azionabile dall?operatore.

L?unit? motorizzata comprende, ad esempio, un secondo cilindro pneumatico, che aziona i mezzi di ribattitura 17, e mezzi di azionamento del secondo cilindro penumatico.

I mezzi di azionamento del secondo cilindro pneumatico comprendono una secondo elemento a fotocellula posizionato in corrispondenza della seconda fessura di invito 28 e atto a rilevare la presenza dell?etichetta 6 in corrispondenza dei mezzi di ribattitura 17.

Alternativamente, i mezzi di azionamento del secondo cilindro pneumatico possono essere di tipo manuale.

Durante l?uso del dispositivo 1 secondo la terza forma di realizzazione, l?operatore inserisce inizialmente l?etichetta 2 nella prima fessura di invito 27 e posiziona le porzioni 7, 8 sull?apertura 5.

Il gruppo motore viene azionato posizionando l?elemento di punzonamento 9 nella configurazione di lavoro e ottiene cos? la definizione dell?elemento a rivetto 10 sulle porzioni 7, 8.

Successivamente, l?operatore inserisce l?etichetta 6 nella seconda fessura di invito 28 posizione l?elemento a rivetto 10 in corrispondenza dei mezzi di ribattitura 17.

L?unit? motorizzata azione i mezzi di ribattitura 17 al fine di schiacciare la porzione di testa 14.

Non si escludono, tuttavia, alternative forme di attuazione in cui l?apparecchio automatizzato 23 non ? provvisto dei mezzi di ribattitura 17; in questo caso ? ad esempio possibile procedere alla ribattitura della porzione di testa 14 manualmente.

Claims (10)

RIVENDICAZIONI

1) Dispositivo (1) per l?applicazione di etichette in materiale plastico comprendente:

- almeno un elemento a matrice (2) sostanzialmente cavo e comprendente almeno una parete principale (3) che si estende lungo un primo asse (S) e provvista di almeno un bordo (4) definente almeno un?apertura (5), su detto bordo (4) essendo collocabile almeno un?etichetta (6) in materiale plastico in forma di foglio e ripiegabile su se stessa a definire almeno una prima porzione (7) e almeno una seconda porzione (8) sovrapposte;

- almeno un elemento di punzonamento (9) avente conformazione sostanzialmente allungata lungo un secondo asse (T) sostanzialmente parallelo a detto primo asse (S) e posizionabile in:

- almeno una configurazione di lavoro in cui detto elemento di punzonamento (9) ? inserito all?interno di detto elemento a matrice (2) attraverso detta apertura (5) ed ? atto a deformare dette porzioni (7, 8) definendo almeno un elemento a rivetto (10); e

- almeno una configurazione di riposo in cui detto elemento di punzonamento (9) ? estratto da detto elemento a matrice (2);

caratterizzato dal fatto che:

- detto elemento a matrice (2) comprende almeno una porzione estremale chiusa (11) contrapposta a detta apertura (5) e provvista di almeno una parete di fondo (12) che ? fissata a detta parete principale (3) ed ? conformata sostanzialmente piana e sostanzialmente ortogonale a detto primo asse (S);

- detto elemento di punzonamento (9) ? provvisto di almeno una parete di base (13) che ? conformata sostanzialmente piana e sostanzialmente ortogonale a detto secondo asse (T) e, quando detto elemento di punzonamento (9) ? in detta configurazione di lavoro, ? atta a schiacciare dette porzioni (7, 8) contro detta parete di fondo (12) a deformare plasticamente una porzione di testa (14) di detto elemento a rivetto (10) e a definire su di essa una superficie principale (15) sostanzialmente piana.

2) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di estrazione (18) di detto elemento a rivetto (10) rispetto a detto elemento di punzonamento (9).

3) Dispositivo (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di estrazione (18) comprendono almeno un elemento a molla (18) sviluppantesi attorno a detto elemento di punzonamento (9) e atto ad attestarsi su detto bordo (4) quando detto elemento di punzonamento (9) ? in detta configurazione di lavoro.

4) Dispositivo (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento a matrice (2) ? realizzato in un corpo unico comprendente detta parete principale (3) e detta parete di fondo (12).

5) Dispositivo (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni da 1 a 2, caratterizzato dal fatto che detta parete principale (3) e detta parete di fondo (12) sono realizzati in corpi separati assemblabili tra loro mediante mezzi di fissaggi atti a regolare la distanza tra detto bordo (4) e detta parete di fondo (12).

6) Dispositivo (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di ribattitura (17) di detta porzione di testa (14).

7) Dispositivo (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende almeno una pinza (19a, 19b) provvista di:

- almeno un primo braccio (19a) provvisto di detto elemento a matrice (2); e

- almeno un secondo braccio (19b) provvisto di detto elemento di punzonamento (9), detto primo braccio (19a) e detto secondo braccio (19b) essendo vicendevolmente incernierati.

8) Dispositivo (1) secondo le rivendicazioni 6 e 7, caratterizzato dal fatto che detta pinza (19a, 19b) comprende:

- almeno una prima area di lavoro (A) comprendente detto elemento a matrice (2) e detto elemento di punzonamento (9); e

- almeno una seconda area di lavoro (B) comprendente detti mezzi di ribattitura (17).

9) Dispositivo (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzato dal fatto che comprende almeno un apparecchio automatizzato (23) provvisto di:

- almeno un telaio di base (24) supportante detto elemento a matrice (2) e detto elemento di punzonamento (9); e

- almeno un gruppo motorizzato associato a detto telaio di base (24) e atto al posizionamento di detto elemento di punzonamento (9) in detta configurazione di lavoro e in detta configurazione di riposo.

10) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detto apparecchio automatizzato (23) comprende detti mezzi di ribattitura (17) e almeno un?unit? motorizzata associata a detto telaio di base (24) e atta all?azionamento di detti mezzi di ribattitura (17).