IT202000017827A1 - Lampada di segnalazione, particolarmente per piste di decollo/atterraggio di aeromobili. - Google Patents

Lampada di segnalazione, particolarmente per piste di decollo/atterraggio di aeromobili. Download PDF

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lighting element
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Marco Calzavara
Massimo Calzavara
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Calzavara S P A
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    • B64F1/00Ground or aircraft-carrier-deck installations
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Description

LAMPADA DI SEGNALAZIONE, PARTICOLARMENTE PER PISTE DI DECOLLO/ATTERRAGGIO DI AEROMOBILI
Il presente trovato si riferisce ad una lampada di segnalazione, particolarmente per piste di decollo/atterraggio di aeromobili, quali ad esempio aerei, elicotteri, eccetera.
Oggigiorno, in particolare per la segnalazione delle piste di atterraggio degli aeroporti e degli eliporti, ? noto l?utilizzo di lampade ad incasso che vengono installate al livello del suolo in modo da creare per tali piste un perimetro luminoso visibile dall?alto, e quindi da un aereo o elicottero in fase di atterraggio. Tali lampade ad incasso di tipo noto vengono tipicamente incassate in apposite buche realizzate al suolo, in modo tale da emettere la luce verso l?alto, ed eventualmente anche in direzione parallela al suolo. Tali lampade ad incasso di tipo noto comprendono in genere un corpo scatolare, aperto superiormente, al cui interno ? alloggiato un elemento in grado di generare luce (ad esempio un LED, una lampadina, eccetera); il corpo scatolare ? richiuso ermeticamente da uno schermo di protezione, realizzato in materiale trasparente (in genere vetro), spesso conformato a lente, che in genere ? piatto, o semisferico, e da cui fuoriesce la luce. Tali lampade di tipo noto presentano tuttavia un inconveniente; in particolare le stesse, essendo spesso soggette ad urti, ad esempio con le ruote o pattini di atterraggio di aerei o elicotteri che atterrano sulla pista, o con ruote, cingoli, o altre parti di veicoli o macchinari operativi che transitano sulla pista (ad esempio, nel caso delle regioni pi? fredde, sono frequenti gli urti con delle benne che vengono tipicamente utilizzate per rimuovere il ghiaccio dal suolo), possono facilmente rompersi, in particolare in corrispondenza dello schermo di protezione trasparente da cui fuoriesce la luce.
Tale inconveniente si riscontra maggiormente nelle lampade di tipo noto in cui lo schermo di protezione trasparente sporge dal livello del suolo.
La rottura dello schermo di protezione trasparente ? particolarmente dannosa, in quanto attraverso lo schermo rotto possono penetrare all?interno del corpo scatolare liquidi (ad esempio acqua) o solidi (ad esempio polvere o sassi) che possono danneggiare i componenti elettrici o elettronici della lampada.
Inoltre la rottura dello schermo di protezione trasparente pu? compromettere il passaggio della luce, e quindi l?effetto illuminante della lampada.
Al fine di cercare di ovviare a tale inconveniente, sono note delle lampade dotate di una griglia di protezione, in genere metallica, posta superiormente allo schermo di protezione trasparente al fine di impedire il contatto diretto dello schermo con eventuali corpi solidi (ruote, pattini, benne, eccetera) che possano transitare sopra la lampada; tale griglia di protezione interferisce per? con la propagazione della luce emessa dallo schermo di protezione trasparente, riducendo quindi l?efficienza ottica della lampada.
Compito principale del presente trovato ? quello di ovviare agli inconvenienti sopra menzionati, ed in particolare quello di ottenere una lampada di segnalazione, particolarmente per piste di decollo/atterraggio di aeromobili, quali ad esempio aerei, elicotteri, eccetera, che presenti un rischio di rottura ridotto nel caso di contatto con un corpo esterno, quale ad esempio la ruota o il pattino di una aeromobile o di un veicolo, un cingolo, una benna, eccetera, che transiti superiormente alla lampada e/o si appoggi alla stessa.
Nell?ambito di tale compito, uno scopo del presente trovato ? quello di ottenere una lampada di segnalazione, particolarmente per piste di decollo/atterraggio di aeromobili, che non necessiti di elementi, quali ad esempio una griglia di protezione, che possano ostacolare la propagazione della luce emessa da tale lampada.
Il compito e gli scopi sopra indicati sono raggiunti da una lampada di segnalazione, particolarmente per piste di decollo/atterraggio di aeromobili, comprendente un primo corpo scatolare, comprendente ad una sua prima estremit? una prima apertura, configurato per essere inserito in una apposita buca ricavata al suolo, con la prima estremit? rivolta, in uso, da parte opposta al fondo della buca; la lampada comprende un elemento illuminante, scorrevolmente associato al primo corpo scatolare in modo tale da essere mobile tra una posizione esterna, in cui l?elemento illuminante sporge almeno parzialmente dalla prima apertura per azione di mezzi elastici interposti tra l?elemento illuminante e il primo corpo scatolare, ed una posizione interna, in cui l?elemento illuminante, in contrasto a tali mezzi elastici, non sporge dalla prima apertura.
Altre caratteristiche vantaggiose del trovato sono riportate nelle rivendicazioni dipendenti.
Le caratteristiche ed i vantaggi del presente trovato risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione seguente, esemplificativa e non limitativa, riferita ai disegni schematici allegati nei quali:
- le figura 1 ? una vista prospettica di alcuni componenti di una lampada di segnalazione secondo il trovato, con l?elemento illuminante in posizione esterna;
- le figura 2 ? una vista prospettica di alcuni componenti di una lampada di segnalazione secondo il trovato, con l?elemento illuminante in posizione interna;
- la figura 3 ? una vista prospettica in esploso di alcuni componenti della lampada di segnalazione delle figure 1 e 2;
- la figura 4 ? una vista prospettica in esploso dell?elemento illuminante della lampada di segnalazione illustrata nelle figure precedenti;
- la figura 5 ? una vista prospettica del secondo corpo scatolare della lampada di segnalazione di cui alle figure precedenti;
- le figure 6 e 7 sono due sezione laterali schematiche di una lampada di segnalazione secondo il trovato, durante il passaggio di una ruota sopra la stessa;
- la figura 8 illustra, in una sezione laterale schematica, un particolare di una lampada secondo il trovato durante il suo urto con un corpo esterno.
Nelle allegate figure ? indicata con il numero 1 una lampada di segnalazione, particolarmente per piste di decollo/atterraggio di aeromobili, comprendente un primo corpo scatolare 2, che presenta, ad una sua prima estremit? 2a, una apertura 20; il primo corpo scatolare 2 ? configurato per essere inserito in una apposita buca 3, ricavata al suolo 4, con la prima estremit? 2a rivolta, in uso, da parte opposta al fondo 3a della buca 3.
Si sottolinea che con ?suolo? si intende la superficie di un qualsiasi terreno che pu? essere, ad esempio, fatto o ricoperto di terra e/ asfalto e/ cemento, o altro materiale o combinazione di materiali; ad esempio il suolo 4 pu? essere la superficie della pista di decollo e/o atterraggio di un aeroporto o eliporto.
Vantaggiosamente, il primo corpo scatolare 2 pu? avere una conformazione sostanzialmente cilindrica, come ad esempio nella forma realizzativa vantaggiosa illustrata nelle allegate figure, oppure prismatica, o troncoconica, o troncopiramidale. Altre conformazioni sono comunque possibili.
Vantaggiosamente, il primo corpo scatolare 2 pu? essere realizzato in metallo, ad esempio in alluminio anodizzato e/o acciaio inox.
Preferibilmente, il primo corpo scatolare 2 comprende, pi? preferibilmente su una sua prima parete laterale 2b e/o su una sua prima parete di fondo 2c (opposta alla prima estremit? 2a), dei primi fori di scarico 5, configurati per consentire il drenaggio all?esterno del primo corpo scatolare 2 di eventuali liquidi penetrati nello stesso, ad esempio dalla prima apertura 20 presente alla sua prima estremit? 2a.
Vantaggiosamente, il primo corpo scatolare 2 pu? comprendere uno o pi? primi fori passacavi 6, ricavati preferibilmente sulla sua superficie di fondo 2c, configurati per consentire il passaggio di mezzi di connessione elettrica 18, ad esempio dei cavi elettrici, dall?esterno all?interno del primo corpo scatolare 2.
Preferibilmente, il primo corpo scatolare 2 comprende una prima flangia 7, che sar? meglio descritta nel seguito, sporgente radialmente ad esternamente dallo stesso, vantaggiosamente dalla sua prima parete laterale 2b, in prossimit? della sua prima estremit? 2a.
In una forma realizzativa vantaggiosa, come quella illustrata nelle allegate figure, la prima flangia 7 ? conformata a corona circolare.
In una forma realizzativa vantaggiosa, come ad esempio quella illustrata nelle allegate figure, la lampada 1 comprende un secondo corpo scatolare 8, che comprende, ad una sua seconda estremit? 8a, una seconda apertura 80; il secondo corpo scatolare 8 ? configurato per contenere il primo corpo scatolare 2 ed essere interposto tra il primo corpo scatolare 2 ed una buca 3, ricavata al suolo 4, in cui tale primo corpo scatolare 2 ? inserito.
Vantaggiosamente, il primo corpo scatolare 2 ? disposto, con la sua prima estremit? 2a in prossimit? della seconda estremit? 8a del secondo corpo scatolare 8.
Vantaggiosamente, il secondo corpo scatolare 8 pu? avere una conformazione sostanzialmente cilindrica, come ad esempio nella forma realizzativa vantaggiosa illustrata nelle allegate figure, oppure prismatica, o troncoconica, o troncopiramidale. Altre conformazioni sono comunque possibili.
Vantaggiosamente, il secondo corpo scatolare 8 pu? essere realizzato in metallo, ad esempio in alluminio anodizzato e/o acciaio inox.
Preferibilmente, il secondo corpo scatolare 8 comprende, pi? preferibilmente su una sua seconda parete laterale 8b e/o su una sua parete di fondo 8c (opposta alla seconda estremit? 8a), dei secondi fori di scarico, non illustrati, configurati per consentire il drenaggio all?esterno del secondo corpo scatolare 8 di eventuali liquidi penetrati nello stesso, ad esempio dalla seconda apertura 80.
Vantaggiosamente, il secondo corpo scatolare 8 pu? comprendere uno o pi? secondi fori passacavi, non illustrati, ricavati preferibilmente sulla sua seconda superficie di fondo 8c, configurati per consentire il passaggio di mezzi di connessione elettrica 18, ad esempio dei cavi elettrici, dall?interno all?esterno del secondo corpo scatolare 8.
Vantaggiosamente, il secondo corpo scatolare 8 comprende una seconda flangia 10 sporgente radialmente ed internamente dallo stesso, vantaggiosamente dalla sua seconda parete laterale 8b, in prossimit? della sua seconda estremit? 8a; vantaggiosamente, la seconda flangia 10 delimita perimetralmente la seconda apertura 80.
Vantaggiosamente, la seconda flangia 10 ? configurata (ovvero, in questo caso, dimensionata e posizionata) in modo tale da consentire il posizionamento, il centraggio, ed il fissaggio sulla stessa, della prima flangia 7 del primo corpo scatolare 2.
In una forma realizzativa vantaggiosa, come quella illustrata nelle allegate figure, la seconda flangia 10 e conformata a corona circolare, con un diametro esterno ed un diametro interno rispettivamente sostanzialmente uguali al diametro esterno ed al diametro interno della prima flangia 7.
Preferibilmente, la seconda flangia 10 sporge dalla seconda parete laterale 8b ad una certa distanza dal bordo 81 di tale parete laterale 8b posto alla seconda estremit? 8a, cos? da definire, rispetto a tale bordo 81, una prima battentatura anulare 82 su cui pu? essere appoggiata la prima flangia 7; tale prima battentatura anulare 82 definisce un centraggio della prima flangia 7 sulla seconda flangia 10.
Vantaggiosamente, la prima flangia 7 pu? essere fissata alla seconda flangia 10 mediante mezzi di fissaggio amovibile, quali ad esempio delle apposite viti, non rappresentate, fissate in primi fori di fissaggio 7a ricavati nella prima flangia 7, ed in altrettanti secondi fori di fissaggio 10a, ricavati nella seconda flangia 10 in modo tale da risultare ognuno affacciato ad un primo foro di fissaggio 7a quando la prima flangia 7 ? posizionata e centrata sulla seconda flangia 10.
Vantaggiosamente, da ogni secondo foro di fissaggio 10a sporge, verso l?interno del secondo corpo scatolare 8, una boccola di fissaggio 10b, vantaggiosamente internamente filettata, entro cui ? fissabile (vantaggiosamente avvitabile) una vite, non illustrata, che attraversa il secondo foro di fissaggio 10a ed il primo foro di fissaggio 7a affacciato a quest?ultimo quando la prima flangia 7 ? posizionata e centrata sulla seconda flangia 10.
Vantaggiosamente, il secondo corpo scatolare 8 comprende una terza flangia 11, sporgente radialmente ed esternamente dallo stesso, vantaggiosamente dalla sua seconda parete laterale 8b, in prossimit? della sua seconda estremit? 8a.
Vantaggiosamente, la terza flangia 11 sporge dalla seconda parete laterale 8b a partire dal bordo 81 della stessa.
Vantaggiosamente, la terza flangia 11 ? configurata per appoggiarsi al bordo perimetrale di una buca 3, ricavata al suolo 4, in cui il secondo corpo scatolare 8 ? inserito, cos? da evitare che quest?ultimo cada nella buca 3.
Vantaggiosamente, la terza flangia 11 pu? essere fissata al bordo perimetrale della buca 3 mediante appositi mezzi di fissaggio, non illustrati, quali ad esempio apposite viti.
La lampada 1 comprende un elemento illuminante 12, scorrevolmente associato al primo corpo scatolare 2 in modo tale da essere mobile, vantaggiosamente lungo una direzione Ax, rettilinea, parallela all?asse longitudinale medio del primo corpo scatolare 2, tra una posizione esterna, illustrata ad esempio nelle figure 1, 6 e 8, in cui l?elemento illuminante 12 sporge almeno parzialmente dalla prima apertura 20 per azione di mezzi elastici 13 interposti tra l?elemento illuminante 12 e il primo corpo scatolare 2, ed una posizione interna, illustrata ad esempio in figure 2 e 7, in cui l?elemento illuminante 12, in contrasto ai mezzi elastici 13, non sporge da tale prima estremit? 2a.
Vantaggiosamente, la lampada 1 ? configurata in modo tale che l?asse Ax sia perpendicolare al suolo 4 quando il primo corpo scatolare 2 di tale lampada 1 ? inserito in una buca 3 ricavata in tale suolo 4.
Vantaggiosamente, come ad esempio nella forma realizzativa illustrata nelle allegate figure, i mezzi elastici 13 possono essere o comprendere un anello elasticamente deformabile, realizzato ad esempio in un elastomero.
In una ulteriore forma realizzativa vantaggiosa, non illustrata, i mezzi elastici 13 possono comprendere, ad esempio, una o pi? molle e/o uno o pi? corpi elastici, realizzati ad esempio in elastomero, configurati per deformarsi elasticamente quando sottoposti a compressione, e per tendere a ritornare elasticamente alla loro conformazione originaria, in contrasto a tale compressione.
Vantaggiosamente, ma non necessariamente, il primo corpo scatolare 2 pu? comprendere, preferibilmente sulla sua prima parete laterale 2b, una apertura di espansione 2d, configurata per consentire ai mezzi elastici 13, ad esempio un anello elasticamente deformabile, di deformarsi durante la loro compressione elastica.
Vantaggiosamente, come ad esempio nella forma realizzativa illustrata nelle allegate figure, l?elemento illuminante 12 ? cavo, e comprende mezzi generatori di luce 14 (ad esempio uno o pi? LED o lampadine) posizionati al suo interno, ed uno schermo di protezione 15, almeno parzialmente, preferibilmente totalmente, trasparente alla luce generata da tali mezzi generatori di luce 14.
Vantaggiosamente, lo schermo di protezione 15 ? realizzato in vetro, o in materia plastica, quale ad esempio una resina plastica.
Vantaggiosamente, lo schermo di protezione 15 ? configurato per sporgere almeno parzialmente dalla prima apertura 20 del primo corpo scatolare 2 quando l?elemento illuminante 12 ? nella suddetta posizione esterna.
Vantaggiosamente, lo schermo di protezione 15 ? configurato per sporgere dalla prima apertura 20 con un suo primo tratto 15a a conformazione sostanzialmente semisferica o svasata.
Tale conformazione fa s? che se un corpo esterno, come ad esempio una ruota 101 di un aereo 100 (di cui in figure 6 e 7 ? rappresentata schematicamente solamente parte del carrello), il pattino di un elicottero (non rappresentato), una benna (rappresentata schematicamente in figura 8 ed indicata con il numero 200), eccetera, incide sul tratto 15a secondo una direzione di incidenza Dx che forma un angolo Alfa compreso tra 0 gradi e 90 gradi rispetto alla direzione Ax lungo cui si muove l?elemento illuminante 12, su quest?ultimo si genera, a causa dell?inclinazione tra la direzione di incidenza Dx la superficie esterna del tratto 15a, una forza che tende a spingere l?elemento illuminante 12 verso l?interno del primo corpo scatolare 2, e quindi verso la posizione interna, contro l?azione dei mezzi elastici 13.
In altre parole, la conformazione semisferica o svasata del primo tratto 15a fa s? che una forza che incide sulla superficie, semisferica o svasata, di tale primo tratto 15a secondo una direzione di incidenza da parallela al suolo 4 fino a perpendicolare allo stesso, genera su tale primo tratto 15a, e quindi sull?elemento illuminante 12, una componente di forza che spinge quest?ultimo verso la posizione interna, contro l?azione dei mezzi elastici 13.
Vantaggiosamente, l?elemento illuminante 12 comprende un corpo cavo 16, accoppiato, vantaggiosamente in modo ermetico, allo schermo di protezione 15, a richiudere, unitamente allo stesso, i mezzi generatori di luce 14. Vantaggiosamente, il corpo cavo 16 ? realizzato in metallo (ad esempio acciaio inox) o in plastica.
Vantaggiosamente, sul corpo cavo 16 possono essere ricavati uno o pi? fori, non illustrati, atti a consentire il passaggio di mezzi di connessione elettrica 18, quali ad esempio dei cavi elettrici, atti ad alimentare elettricamente i mezzi generatori di luce 14.
Vantaggiosamente, se i mezzi generatori di luce 14 non sono realizzati in modo tale da essere completamente resistenti ai liquidi (ad esempio mediante una loro resinatura), tra i mezzi di connessione elettrica 18 e gli uno o pi? fori ricavati sul corpo cavo 16 per consentire loro passaggio possono essere previsti mezzi di tenuta ermetica, quali ad esempio delle guarnizioni, non illustrate, per assicurare che dei liquidi non entrino all?interno dell?elemento illuminante 12 attraverso gli uno o pi? fori.
Vantaggiosamente i mezzi di connessione elettrica 18, ad esempio dei cavi elettrici, che fuoriescono dall?elemento illuminante 12, possono fuoriuscire dal primo corpo scatolare 2 attraverso gli uno o pi? primi fori passacavi 6, e possono inoltre fuoriuscire dal secondo corpo scatolare 8, se presente, attraverso gli uno o pi? secondi fori passacavi, non illustrati, dello stesso; tali mezzi di connessione elettrica possono quindi essere connessi, ad esempio, ad una rete elettrica presente al suolo 4, cos? da alimentare elettricamente la lampada 1.
Vantaggiosamente, lo schermo di protezione 15 pu? essere fissato alla estremit? aperta 16a del corpo cavo 16 mediante un adesivo, quale ad esempio una resina o un mastice.
Nell?esempio realizzativo vantaggioso illustrato nelle allegate figure, all?estremit? aperta 16a ? definita una seconda battentatura anulare 16b, che definisce una sede di appoggio per lo schermo di protezione 15; vantaggiosamente, tra la seconda battentatura anulare 16b e lo schermo di protezione 15 ? definito un interspazio 50, illustrato ad esempio in figura 8, in cui ? colato un adesivo o resina, non illustrato, che vincola tra loro lo schermo di protezione 15 ed il corpo cavo 16.
Vantaggiosamente, l?elemento illuminante 12 comprende mezzi atti a favorire lo scorrimento dell?elemento illuminante 12 stesso rispetto al primo corpo scatolare 2, tra la posizione interna e la posizione esterna.
In una forma realizzativa vantaggiosa, come quella illustrata nelle allegate figure, tali mezzi atti a favorire lo scorrimento dell?elemento illuminante 12 stesso rispetto al primo corpo scatolare 2, tra la posizione interna e la posizione esterna, comprendono un anello scorrevole 19, realizzato in un materiale a basso coefficiente di frizione, ad esempio nylon, fissato alla parete esterna del corpo cavo 16 in modo tale scorrere sulla superficie interna della prima parete laterale 2b del primo copro scatolare 2.
Vantaggiosamente, la lampada 1 comprende mezzi di ritenuta 21 configurati per impedire la totale fuoriuscita dell?elemento illuminante 12 dal primo corpo scatolare 2.
Vantaggiosamente, i mezzi di ritenuta 21 sono configurati per consentire il loro posizionamento, centraggio, e fissaggio alla prima flangia 7 del primo corpo scatolare 2.
In una forma realizzativa vantaggiosa, come ad esempio quella illustrata nelle allegate figure, i mezzi di ritenuta 21 comprendono un anello di ritenuta 22, che delimita una apertura centrale 23, fissato alla prima estremit? 2a del primo corpo scatolare 2, con la sua apertura centrale 23 affacciata alla prima apertura 20 del primo corpo scatolare 2; l?apertura centrale 23 ? dimensionata per consentire il passaggio attraverso la stessa di una parte dell?elemento illuminante 12, ma non di tutto l?elemento illuminante 12.
In una forma realizzativa vantaggiosa, come quella illustrata nelle allegate figure, l?anello di ritenuta 22 ? conformato a corona circolare, con un diametro interno leggermente inferiore al diametro interno della prima flangia 7.
L?anello di ritenuta 22 pu? essere fissato alla prima flangia 2 mediante mezzi di fissaggio amovibile, quali ad esempio delle apposite viti, non rappresentate, fissabili in terzi fori di fissaggio 24, ricavati nell?anello di ritenuta 22 in corrispondenza dei primi fori di fissaggio 7a della prima flangia 7, nei corrispondenti primi fori di fissaggio 7a, nei secondi fori di fissaggio 10a, e nelle boccole 10b, quando l?anello di ritenuta 22 ? posizionato e centrato sulla prima flangia 7, e quest?ultima ? posizionata e centrata sulla seconda flangia 10.
Vantaggiosamente, l?anello di ritenuta ? in metallo, preferibilmente alluminio anodizzato o acciaio inox. In una ulteriore forma realizzativa vantaggiosa, non illustrata, la lampada 1 comprende una guarnizione, a soffietto e/o elasticamente deformabile, interposta tra l?elemento illuminante 12 ed il primo corpo scatolare 2, configurata per impedire l?ingresso in quest?ultimo di corpi estranei (ad esempio sassi) o liquidi, attraverso l?interspazio tra l?elemento illuminante 12 ed il primo corpo scatolare 2.
Il funzionamento della lampada 1 secondo il trovato ? il seguente.
Quando nessun corpo esterno incide sull?elemento illuminante 12 della lampada 1, come ad esempio in figura 1 ed in figura 6, tale elemento illuminante 12 ? mantenuto nella posizione esterna per azione dei mezzi elastici 13, e sporge quindi dalla prima apertura 20 con il primo tratto 15a del suo schermo di protezione 15. In questa posizione, la luce che fuoriesce dal primo tratto 15a dello schermo di protezione 15 si propaga sia verso l?alto che in direzione sostanzialmente parallela al suolo 4.
Quando un corpo esterno, quale ad esempio la ruota 101 di un aereo 100, il pattino di un elicottero, non rappresentato, una benna 200, incide, secondo una direzione di incidenza Dx che va da parallela al suolo 4 a perpendicolare allo stesso (ovvero lungo l?asse Ax), sul primo tratto 15a dello schermo di protezione 15, quest?ultimo, e di conseguenza l?intero elemento illuminante 12, come sopra spiegato viene spinto verso l?interno del primo corpo scatolare 2, comprimendo elasticamente i mezzi elastici 13, fino al raggiungimento della posizione interna.
Quando il corpo esterno si sposta dalla lampada 1, i mezzi elastici 13 spingono nuovamente, elasticamente, l?elemento illuminate 12 verso la posizione esterna. Qualora il primo corpo scatolare sia dotato dei primi fori di drenaggio 5, nel caso in cui liquidi (ad esempio acqua) o altri copri estranei entrino nel primo corpo scatolare 2, gli stessi sono drenati all?esterno dello stesso attraverso i fori discarico 5; qualora sia presente il secondo corpo scatolare 8, e lo stesso sia dotato dei secondi fori di scarico, non illustrati, tali liquidi o corpi estranei vengono poi drenati all?esterno del secondo corpo scatolare 8, e quindi nella buca 3.
Si ? cos? constatato come la lampada secondo il trovato risolva il compito e gli scopi sopra indicati, in quanto, grazie alla possibilit? dell?elemento illuminante di rientrare elasticamente all?interno del primo corpo scatolare se soggetto ad una forza esterna, il rischio di rottura della lampada, ed in particolare del suo elemento illuminante, in caso di urto con un corpo esterno, quale ad esempio la ruota o il pattino di una aeromobile o di un veicolo, un cingolo, una benna, eccetera, che transiti e/o stazioni superiormente alla lampada, risulta molto ridotto.
In particolare, la particolare conformazione, sostanzialmente semisferica o svasata, del primo tratto dello schermo di protezione trasparente che sporge dalla prima apertura del primo corpo scatolare, garantisce che l?elemento illuminante venga spinto verso l?interno del primo corpo scatolare in caso di urto con un corpo esterno secondo una qualsiasi direzione da parallela al suolo fino a perpendicolare allo stesso, ovvero secondo tutte le direzioni che possono presentarsi nella pratica.
Inoltre, la lampada secondo il trovato non necessita di griglie di protezione per l?elemento illuminante che potrebbero ostacolare la propagazione della luce, e quindi presenta una efficienza ottica ottimale.
? chiaro, infine, che la lampada oggetto del presente trovato ? suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nel trovato; inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali utilizzati, nonch? le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze tecniche.

Claims (12)

RIVENDICAZIONI
1) Lampada (1) di segnalazione, particolarmente per piste di decollo/atterraggio di aeromobili (100), comprendente un primo corpo scatolare (2), comprendente ad una sua prima estremit? (2a) una prima apertura (20), configurato per essere inserito in una apposita buca (3) ricavata al suolo (4), con detta prima estremit? (2a) rivolta, in uso, da parte opposta al fondo (3a) di detta buca (3), che si caratterizza per il fatto di comprendere un elemento illuminante (12), scorrevolmente associato a detto primo corpo scatolare (2) in modo tale da essere mobile tra una posizione esterna, in cui detto elemento illuminante (12) sporge almeno parzialmente da detta prima apertura (20) per azione di mezzi elastici (13) interposti tra detto elemento illuminante (12) e detto primo corpo scatolare (2), ed una posizione interna, in cui detto elemento illuminante (12), in contrasto a detti mezzi elastici (13), non sporge da detta prima apertura (20).
2) Lampada (1), come alla rivendicazione 1, che si caratterizza per il fatto di comprendere un secondo corpo scatolare (8), configurato per contenere detto primo corpo scatolare (2) ed essere interposto tra detto primo corpo scatolare (2) ed una buca (3) in cui detto primo corpo scatolare (2) ? inserito.
3) Lampada (1), come alla rivendicazione 1 o 2, che si caratterizza per il fatto che detto primo corpo scatolare (2) comprende dei primi fori di scarico (5) configurati per consentire il drenaggio all?esterno di detto primo corpo scatolare (2) di eventuali liquidi penetrati nello stesso.
4) Lampada (1), come ad una o pi? delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detto elemento illuminante (12) ? cavo, e comprende mezzi generatori di luce (14) posizionati al suo interno, ed uno schermo di protezione (15), almeno parzialmente trasparente alla luce generata da detti mezzi generatori di luce (14), configurato per sporgere almeno parzialmente da detta prima apertura (20) di detto primo corpo scatolare (2) quando detto elemento illuminante (12) ? in detta posizione esterna.
5) Lampada (1), come alla rivendicazione 4, che si caratterizza per il fatto che detto schermo di protezione (15) ? configurato per sporgere da detta prima apertura (20) con un suo primo tratto (15a) a conformazione sostanzialmente semisferica o svasata.
6) Lampada (1), come ad una o pi? delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto di comprendere mezzi di ritenuta (21) configurati per impedire la totale fuoriuscita di detto elemento illuminante (12) da detta prima apertura (20).
7) Lampada (1), come alla rivendicazione 6, che si caratterizza per il fatto che detti mezzi di ritenuta (21) comprendono un anello di ritenuta (22), che delimita una apertura centrale (23), fissato a detta prima estremit? (2a) di detto primo corpo scatolare (2) con detta apertura centrale (23) affacciata a detta prima apertura (20), detta apertura centrale (23) essendo dimensionata per consentire il passaggio attraverso la stessa di una parte di detto elemento illuminante (12), ma non di tutto detto elemento illuminante (12).
8) Lampada (1), come ad una o pi? delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detto primo corpo scatolare (2) comprende una prima flangia (7) sporgente radialmente ad esternamente dallo stesso in prossimit? di detta prima estremit? (2a).
9) Lampada (1), come alle rivendicazioni 7 e 8, che si caratterizza per il fatto che detto anello di ritenuta (22) ? fissato o fissabile a detta prima flangia (7).
10) Lampada (1), come alla rivendicazione 2, o a una rivendicazione dipendente dalla rivendicazione 2, che si caratterizza per il fatto che detto secondo corpo scatolare (8) comprende una seconda flangia (10) sporgente radialmente ed internamente dallo stesso in prossimit? di una sua seconda estremit? (8a), aperta, entro cui ? inserito o inseribile detto primo corpo scatolare (2).
11) Lampada (1), come alla rivendicazione 10 e alla rivendicazione 8 o 9, che si caratterizza per il fatto che detta prima flangia (7) ? fissata o fissabile a detta seconda flangia (10), per fissare detto primo corpo scatolare (2) a detto secondo corpo scatolare (8).
12) Lampada (1), come ad una o pi? delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto di comprendere una guarnizione, a soffietto e/o elasticamente deformabile, interposta tra detto elemento illuminante (12) e detto primo corpo scatolare (2) e configurata per impedire l?ingresso in quest?ultimo di corpi estranei o liquidi attraverso l?interspazio tra detto elemento illuminante (12) e detto primo corpo scatolare (2).
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