IT202000011521A1 - Impianto per la disinfezione - Google Patents

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IT202000011521A1
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Matteo Tedoldi
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A Tec S R L
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Description

DESCRIZIONE
del Brevetto Italiano per Invenzione Industriale dal titolo:
?IMPIANTO PER LA DISINFEZIONE?
CAMPO TECNICO
La presente invenzione riguarda il campo della disinfezione di ambienti.
In particolare, l?invenzione riguarda un impianto per la disinfezione di aria di un ambiente, in cui l?impianto ? utilizzabile anche in presenza di persone presenti nell?ambiente da disinfettare.
TECNICA PREESISTENTE
Nel campo dei trattamenti per la sanificazione di ambienti, sono note varie tecniche per la disinfezione quali, ad esempio, irraggiamento con bulbi UVC, trattamento attraverso l?utilizzo di ozonizzatori ecc..
Tali tecniche, sebbene adatte in alcune situazioni, non raggiungono un livello di disinfezione sufficiente in ambienti ove ? sempre presente del personale, quali ad esempio sale di pronto soccorso, corridoi di degenza, stabilimenti di produzione alimentare o industriale dove il ciclo produttivo ? svolto in turni, produzioni farmaceutiche in camere bianche.
Ad esempio, un ambiente in cui tali tecniche non raggiungono un livello di disinfezione sufficiente, ? quello di uno studio dentistico dove un dentista, operando con vari strumenti, potrebbe provocare l'aerosolizzazione in aria di virus e batteri potenzialmente presenti nel cavo orale di un paziente.
Per questo motivo, generalmente, i protocolli di disinfezione prevedono, dopo le normali operazioni di pulizia delle superfici, di trattare l?aria presente negli ambienti quando non sono presenti persone al loro interno, tramite micronebulizzazione ULV.
Sebbene tale tecnica sia efficace, rimane comunque il grosso limite di poterla esercitare solo in mancanza di persone all?interno dell?ambiente da disinfettare, non potendo erogare il disinfettante micronebulizzato sulle persone stesse. Di conseguenza, virus e batteri possono proliferare ed entrare nell?ambiente sanificato con micronebulizzazione ULV per tutto l?arco di tempo che intercorre tra un trattamento di disinfezione e il successivo, in cui persone entrano o stazionano nell?ambiente stesso.
Uno scopo della presente invenzione ? quindi quello di rendere disponibile un impianto che permetta la disinfezione dell?aria di un ambiente in modo pi? efficace e sicuro rispetto alle tecniche note, ad esempio anche quando nell?ambiente da disinfettare sono presenti persone.
Un altro scopo ? quello di raggiungere tale obiettivo nell?ambito di una soluzione semplice, razionale e dal costo contenuto.
Tale scopo ? raggiunto dalle caratteristiche dell?invenzione riportate nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti delineano aspetti preferiti e/o particolarmente vantaggiosi dell?invenzione.
ESPOSIZIONE DELL?INVENZIONE
L?invenzione, particolarmente, rende disponibile un impianto per la disinfezione di un ambiente, comprendente:
- una unit? di aspirazione configurata per aspirare una quantit? di aria da disinfettare dall?ambiente,
- un sistema di convogliamento configurato per ricevere la quantit? di aria da disinfettare aspirata dall?unit? di aspirazione e per re-immettere una corrispondente quantit? di aria disinfettata nell?ambiente, in cui il sistema di convogliamento ? separato dall?ambiente; e
- una unit? di iniezione configurata per iniettare un disinfettante nella quantit? di aria da disinfettare posta nel sistema di convogliamento.
Grazie a tale soluzione, l?invenzione rende disponibile un impianto che pu? essere utilizzato (anche in continuo, se necessario) per la disinfezione dell?aria di un ambiente (ad esempio circoscritto o chiuso), quale ad esempio un locale o uno stabile, anche in presenza di persone all?interno dello stesso.
Infatti, grazie all?utilizzo del sistema di convogliamento, l?aria viene prelevata dall?ambiente da sanificare, successivamente trattata con il disinfettante in un ambiente separato dall?ambiente da sanificare (che potr? rimanere occupato da persone durante il trattamento) e solo successivamente reimmessa disinfettata/sanificata nell?ambiente da cui ? stata prelevata.
Un altro aspetto dell?invenzione prevede che l?impianto possa comprendere una unit? di filtraggio inserita all?interno del sistema di convogliamento a valle della unita di iniezione in un verso di attraversamento dell?aria imposto dall?unit? di aspirazione.
Grazie a tale soluzione, l?impianto prevede un ulteriore step di trattamento/filtrazione dell?aria, ad opera di tale unit? di filtraggio, che permette di ulteriormente purificare/disinfettare/sanificare l?aria prima che venga reimmessa nell? ambiente da cui ? stata prelevata per il trattamento.
Un ulteriore aspetto dell?invenzione prevede che il disinfettante possa comprendere almeno una delle sostanze scelte nel gruppo costituito da perossido di idrogeno, acqua, una soluzione di essi.
Grazie a tale soluzione l?impianto utilizza un disinfettante di facile reperibilit? sul mercato, dalla sicura efficacia di abbattimento e dal costo contenuto.
Ancora, un altro aspetto dell?invenzione prevede che il disinfettante possa comprendere una percentuale di perossido di idrogeno compresa tra lo 0,5% ed il 12%.
Grazie a tale soluzione, il perossido di idrogeno pu? essere particolarmente diluito in modo da rendere particolarmente efficace l?effetto di nebulizzazione, ovvero la realizzazione di gocce di dimensioni nell?ordine del micron, in modo da aumentare la superficie di contatto con l?aria e rendere particolarmente efficace l?azione di disinfezione.
Un altro aspetto dell?invenzione prevede che l?acqua possa essere osmotizzata. Si specifica che con acqua osmotizzata si intende un?acqua che ha subito un processo di osmosi inversa, detta anche iper-filtrazione, volto a diminuirne la quantit? di residuo fisso fino ad una quantit? compresa tra 0 e 35 mg/L.
Con residuo fisso si intende la quantit? di sostanza solida perfettamente secca che rimane dopo aver fatto evaporare in una capsula di platino, previamente tarata, una quantit? nota di acqua.
Tale processo consente, in altre parole di modificare il contenuto di sali minerali e di purificare l?acqua privandola di sostanze inquinanti e contaminanti.
Un ulteriore aspetto dell?invenzione prevede che l?unit? di iniezione possa essere configurata per nebulizzare il disinfettante in gocce di dimensione compresa tra 1 micron e 50 micron.
Grazie a tale soluzione, il disinfettante in forma di gocce microscopiche (microgocce) presenta complessivamente una aumentata superficie esterna di contatto/interazione con l?aria da disinfettare, amplificando in tal modo l?azione di disinfezione.
Ancora, un ulteriore aspetto dell?invenzione prevede che l?unit? di iniezione possa comprendere:
- una sorgente di disinfettante;
- una pompa di iniezione dotata di una aspirazione connessa alla sorgente, - una conduttura di immissione associata ad una mandata della pompa di iniezione; e
- almeno un ugello provvisto sulla conduttura di immissione e configurato per iniettare il disinfettante pescato dalla pompa di iniezione all?interno del sistema di convogliamento.
Grazie a tale soluzione, l?unit? di iniezione presenta una struttura particolarmente efficace nell?iniettare una quantit? dosata di disinfettante all?interno del sistema di convogliamento e nella nebulizzazione (in microgocce) del disinfettante (ovvero della soluzione disinfettante).
Un altro aspetto dell?invenzione prevede che il sistema di convogliamento possa comprendere:
- un primo tubo di convogliamento dotato di una bocca di ingresso connessa all?unit? di aspirazione e una bocchetta di erogazione posta a valle della bocchetta di ingresso nel verso di attraversamento dell?aria imposto dall?unit? di aspirazione.
Inoltre, un ulteriore aspetto dell?invenzione, pu? prevedere che il sistema di convogliamento possa comprendere;
- una prima camera di separazione/decantazione di condensa dotata di un ingresso connesso alla bocchetta di erogazione del primo tubo di convogliamento e di almeno una prima uscita dell?aria e una seconda uscita della condensa.
Ancora, un ulteriore aspetto dell?invenzione, pu? prevedere che il sistema di convogliamento possa comprendere:
- un secondo tubo di convogliamento dotato di una bocchetta di carico connessa a detta prima uscita e di una bocchetta di scarico posta a valle della bocchetta di carico nel verso di attraversamento dell?aria imposto dall?unit? di aspirazione. Ulteriormente, un aspetto dell?invenzione, pu? prevedere che il sistema di convogliamento possa comprendere:
- una seconda camera di separazione/decantazione di condensa dotata di un ingresso connesso alla bocchetta di efflusso del secondo tubo di convogliamento e di almeno una prima uscita dell?aria e una seconda uscita della condensa, in cui uno schermo di separazione ? interposto tra l?ingresso e la prima uscita in modo da dividere un volume interno della seconda camera in due ambienti separati, di cui un primo ambiente a monte dello schermo di separazione e un secondo ambiente a valle dello schermo di separazione, la prima uscita essendo posta in corrispondenza del secondo ambiente.
Vantaggiosamente, un ulteriore aspetto dell?invenzione, pu? prevedere che il sistema di convogliamento possa comprendere:
- un terzo tubo di convogliamento, dotato di un raccordo di ingresso connesso alla prima uscita della seconda camera e configurato per re-immettere l?aria disinfettata nell?ambiente.
Grazie a tale soluzione, il sistema di convogliamento definisce un percorso chiuso separato dall?ambiente dal quale ? prelevata l?aria da disinfettare, in cui il percorso chiuso ? strutturato in modo da massimizzare l?efficacia dall?impianto.
Infatti, il sistema di convogliamento risulta configurato in modo da aumentare il tempo di contatto tra il disinfettante e l?aria da disinfettare, soprattutto mediante la prima e la seconda camera che creano zone di flusso a ridotta velocit? che incrementano il tempo di permanenza dell?aria all?interno del sistema di convogliamento e quindi il tempo utile per il disinfettante di disinfettare la stessa.
Al tempo stesso mediante la prima e la seconda camera l?aria viene massimizzato l?effetto di condensazione dell?umidit? presente nell?aria.
Un altro aspetto dell?invenzione prevede che l?ugello dell?unit? di iniezione possa essere disposto all?interno di almeno uno tra il primo tubo di convogliamento e la seconda camera.
Particolarmente, ? possibile prevedere che l?unit? di iniezione possa comprendere almeno un ugello atto ad essere inserito all?interno del primo tubo di convogliamento, ed almeno un ugello atto ad essere disposto all?interno della seconda camera.
Grazie a tale soluzione, l?unit? di iniezione permette di realizzare due ambienti/momenti successivi di disinfezione dell?aria, aumentando (sostanzialmente raddoppiando) quindi il tempo di contatto tra l?aria e il disinfettante e massimizzando, complessivamente, l?efficacia dell?impianto di disinfezione.
Secondo un aspetto dell?invenzione, il sistema di convogliamento pu? comprendere una camera delimitata da pareti almeno parzialmente otticamente trasparenti (definenti una sorta di acquario), in cui viene convogliata l?aria da disinfettare. In tal caso, l?ugello dell?unit? di iniezione possa essere disposto all?interno di tale camera, in modo da iniettare il disinfettante nel flusso d?aria che la attraversa. Ad esempio, la suddetta camera ? suddivisa internamente da un flusso d?acqua corrente (a cascata) in due sotto ambienti, di cui un primo ambiente interno, in cui ? disposto l?ugello ed ? confluita l?aria da disinfettare, ed un secondo ambiente esterno comunicante con una bocca di uscita del sistema di convogliamento. Un ulteriore aspetto dell?invenzione prevede che l?impianto possa ulteriormente comprendere un dispositivo deumidificatore posto a valle della unit? di iniezione nel verso di attraversamento dell?aria imposto dall?unit? di aspirazione.
Grazie a tale soluzione, l?aria, che a seguito dell?esposizione al disinfettante ha aumentato il suo grado di umidit?, (dopo essere stata filtrata mediante un filtro a carboni attivi, o un filtro carboni attivi/grafene) se necessario pu? essere sottoposta ad una ulteriore fase di deumidificazione prima di essere reimmessa in ambiente, qualora il suddetto grado di umidit? fosse superiore ad un valore limite consentito.
L?invenzione, agli scopi sopra enunciati, rende inoltre disponibile un metodo di disinfezione dell?aria in un ambiente, che prevede le fasi di:
- separare una quantit? di aria da disinfettare dall?ambiente mediante aspirazione;
- iniettare un disinfettante nella quantit? di aria da disinfettare previamente separata per ottenere una corrispondente quantit? di aria disinfettata;
- separare il disinfettante dalla quantit? di aria disinfettata; e
- reimmettere la quantit? di aria disinfettata all?interno dell?ambiente.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell?invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l?ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate.
La figura 1 ? una vista particolarmente schematica a blocchi di una forma di realizzazione di un impianto secondo l?invenzione.
La figura 2 ? una vista particolarmente schematica a blocchi di un?altra forma di realizzazione di un impianto secondo l?invenzione.
La figura 3 ? una vista prospettica schematica di una alternativa forma di realizzazione di un impianto secondo l?invenzione.
La figura 4 ? una vista frontale schematica dell?impianto di figura 3.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
Con particolare riferimento a tali figure, si ? indicato globalmente con 10 un impianto per la disinfezione di un ambiente A, particolarmente per la disinfezione dell?aria di tale ambiente A, preferibilmente un ambiente A chiuso (o parzialmente chiuso o circoscritto), quale ad esempio una sala di Pronto Soccorso, un corridoio di degenza, uno stabilimento di produzione alimentare o industriale, uno stabilimento di produzione farmaceutica in camere bianche, ma pi? in generale qualsiasi tipo di locale o stabilimento ad uso domestico o commerciale.
Si specifica che con disinfezione si intende una operazione volta alla riduzione tramite rimozione e/o uccisione e/o inattivazione di batteri, virus, funghi, protozoi, spore, al fine di controllare/annullare il rischio di infezione per persone o di contaminazione di oggetti o ambienti.
L?impianto 10, come apparir? dalla descrizione che segue, ? configurato per poter operare in continuo, ed inoltre per poter operare indistintamente sia in presenza che in assenza di persone nell?ambiente A che ? destinato ad essere disinfettato. L?impianto 10 comprende una interfaccia di aspirazione, ad esempio una bocchetta o un raccordo o simile, la quale ? posta in corrispondenza o all?interno dell?ambiente A, in modo che l?impianto 10 possa essere in comunicazione di fluido con l?ambiente A (unidirezionalmente dall?ambiente A verso l?impianto 10) attraverso la interfaccia di aspirazione.
L?impianto 10 comprende una unit? di aspirazione 15 configurata per aspirare una quantit? di aria (per unit? di tempo) da disinfettare dall?ambiente A (tramite la detta interfaccia di aspirazione).
L?unit? di aspirazione 15 comprende innanzitutto un dispositivo aspiratore di tipo noto e quindi non descritto nel dettaglio. Basti sapere che detto dispositivo aspiratore comprende una ventola o girante di aspirazione, ed un motore di azionamento, ad esempio un motore elettrico, atto a porre in rotazione detta ventola o girante in modo da richiamare una certa quantit? di aria da disinfettare nell?unit? di tempo.
L?unit? di aspirazione 15 pu? comprendere, inoltre, un filtro atto a filtrare detta aria da disinfettare prelevata dall?ambiente A.
Ad esempio, detto filtro pu? essere un filtro per polvere fine, ad esempio un filtro classe G4 secondo la normativa EN779, o un filtro classe F7 secondo la normativa EN779, o un cosiddetto filtro per nebbie.
Non si esclude tuttavia, che tale filtro possa essere un qualsiasi tipo di filtro meccanico, purch? adatto allo scopo di effettuare tale azione di filtrazione dell?aria. Preferibilmente detto filtro ? un filtro cosiddetto HEPA (High Efficiency Particulate Air filter).
Ad esempio, tale filtro pu? esser integrato nel dispositivo aspiratore.
L?impianto 10 comprende, poi, un sistema di convogliamento 20 ed una unit? di iniezione 150 configurata per iniettare un disinfettante D all?interno del sistema di convogliamento 20.
Il sistema di convogliamento 20 ? configurato per ricevere la quantit? di aria da disinfettare aspirata dall?unit? di aspirazione 15, ed eventualmente filtrata mediante il filtro, e per re-immettere una corrispondente quantit? di aria disinfettata, che ? stata disinfettata mediante l?iniezione del disinfettante D iniettato dall?unit? di iniezione 150, nell?ambiente A.
In particolare, il sistema di convogliamento 20 ? connesso a tenuta a detta unit? di aspirazione 15.
Il sistema di convogliamento 20, ad esempio, presenta una bocca di ingresso 25, in connessione fluidica (diretta o indiretta) con l?ambiente A (ad esempio mediante l?unit? di aspirazione 15.
La quantit? di aria da disinfettare (aspirata dalla unit? di aspirazione 15) entra nel sistema di convogliamento 20 tramite la bocca di ingresso 25.
Il sistema di convogliamento 20 comprende, poi, una bocca di uscita 30 in connessione fluidica (diretta o indiretta) con l?ambiente A stesso, mediante la quale il sistema di convogliamento 20 ? configurato per reimmettere nell?ambiente A una quantit? di aria disinfettata (sostanzialmente corrispondente alla quantit? di aria da disinfettare prelevata dall?ambiente A tramite la bocca di ingresso 25).
Tra la bocca di ingresso 25 e la bocca di uscita 30, il sistema di convogliamento 20 ? configurato in modo da definire un volume di raccolta temporanea per l?aria (definito ad esempi lungo un percorso di attraversamento dell?aria) separato dall?ambiente A.
In altre parole, il sistema di convogliamento 20 ? separato dall?ambiente A ed in comunicazione fluidica con lo stesso attraverso la bocca di ingresso 25 (ad esempio mediante interposizione della unit? di aspirazione 15) e la bocca di uscita 30.
Inoltre, l?unit? di aspirazione 15 ? configurata per aspirare detta quantit? di aria da disinfettare dall?ambiente A e generare un moto forzato della stessa all?interno del sistema di convogliamento 20 in un (unico) verso di attraversamento dalla bocca di ingresso 25 verso la bocca di uscita 30.
Il sistema di convogliamento 20 comprende (o ? formato da) innanzitutto un primo tubo di convogliamento 35 il quale rende disponibile (ad una sua estremit? terminale) detta bocca di ingresso 25 per l?aria da disinfettare del sistema di convogliamento 20.
Come visibile nello schema di figura 1, la bocca di ingresso 25 pu? essere posta in connessione fluidica a tenuta con (la mandata di) l?unit? di aspirazione 15, e quindi essere posta in comunicazione fluidica con l?ambiente A attraverso l?unit? di aspirazione 15 stessa.
Non si esclude tuttavia, che la bocca di ingresso 25 possa essere in comunicazione fluidica diretta con l?ambiente A (e la unit? di aspirazione 15 essere posta a valle della bocca di ingresso 25).
Il primo tubo di convogliamento 35 presenta una bocchetta di erogazione 40, posta a valle della bocca di ingresso 25 nel verso di attraversamento dell?aria imposto dall?unit? di aspirazione 15 (ad esempio posta in corrispondenza di una contrapposta estremit? terminale del primo tubo di convogliamento 35).
Il sistema di convogliamento 20 pu?, inoltre, comprendere una prima camera 45 di separazione/decantazione di condensa, la quale ? in comunicazione fluidica (a tenuta) con detto primo tubo di convogliamento 35, a valle di esso.
La prima camera 45 di separazione/decantazione ? dotata di un ingresso 50, connesso fluidicamente a tenuta alla bocchetta di erogazione 40 del primo tubo di convogliamento 35, di almeno una prima uscita 55 dell?aria e di almeno una seconda uscita 60 della condensa separata dall?aria stessa.
In altre parole, la prima camera 45 di separazione/decantazione rende disponibile un tratto del sistema di convogliamento 20 di sezione allargata rispetto alla sezione del primo tubo di convogliamento 35, che permette di rallentare la velocit? dell?aria imposta dall?unit? di aspirazione 15.
In tal modo, ? possibile separare la condensa presente nell?aria e raccoglierla. L?impianto 10 pu?, a tal fine, comprende un primo canale di scolo 65 dotato di una prima estremit? connessa in modo fluidico a detta seconda uscita 60 della prima camera 45 di separazione/decantazione, e di una contrapposta seconda estremit? posta esternamente alla prima camera.
Ad esempio, detta seconda estremit? del primo canale di scolo 65, come visibile in fig.1, pu? essere aperta su di un primo serbatoio 70 di raccolta della condensa o comunque configurata per scaricare la condensa.
Il sistema di convogliamento 20 pu? comprendere, ancora, un secondo tubo di convogliamento 75, in comunicazione fluidica (a tenuta) con la prima camera 45, e che rende disponibile un tratto del percorso definito dal sistema di convogliamento 20.
Il secondo tubo di convogliamento 75 ? dotato di una bocchetta di carico 80, ad esempio in corrispondenza di una sua estremit? terminale, connessa in modo fluidico (a tenuta) a detta prima uscita della prima camera 45 di separazione/decantazione, e di una bocchetta di scarico 85, ad esempio in corrispondenza di una contrapposta estremit? terminale dello stesso, attraverso la quale l?aria fuoriesce da detto secondo tubo di convogliamento 75, in cui la bocchetta di scarico 85 ? posta a valle della bocchetta di carico 80 nel verso di attraversamento dell?aria imposto dall?unit? di aspirazione 15.
Il sistema di convogliamento 20 pu? comprendere, inoltre, una seconda camera 90 di separazione/decantazione di condensa.
La seconda camera 90 ? in connessione fluidica a (tenuta) con il secondo tubo di convogliamento 75.
La seconda camera 90 ? dotata di un ingresso 95 connesso a (tenuta) al secondo tubo di convogliamento 75, ad esempio in modo che detto secondo tubo di convogliamento 75 possa essere almeno parzialmente inserito all?interno della seconda camera 90 e la bocchetta di scarico 85 dello stesso sfoci nel volume interno delimitato da detta seconda camera 90.
La seconda camera 90 ? dotata, inoltre, di almeno una prima uscita 100 dell?aria e almeno una seconda uscita 105 della condensa.
La seconda camera 90 rende disponibile un rispettivo tratto del sistema di convogliamento 20 di sezione allargata rispetto alla sezione del secondo tubo di convogliamento 75, che permette, come nel caso della prima camera 45, di rallentare la velocit? dell?aria imposta dall?unit? di aspirazione 15.
In tal modo, ? possibile separare ulteriormente la condensa presente nell?aria e raccoglierla.
L?impianto 10 pu?, a tal fine, comprende un secondo canale di scolo 110 dotato di una prima estremit? connessa a tenuta (stagna) a detta seconda uscita 105 della seconda camera 90 di separazione/decantazione, e di una contrapposta seconda estremit? posta esternamente alla seconda camera 90.
Ad esempio, detta seconda estremit? pu? essere aperta su di un secondo serbatoio 115 di raccolta della condensa o comunque configurata per scaricare la condensa.
Ovviamente, non si esclude che detta contrapposta seconda estremit? del secondo canale di scolo 110 possa essere aperta in corrispondenza del primo serbatoio 70 di raccolta, in modo da convogliare la condensa raccolta nella prima camera 45 di separazione/decantazione e nella seconda camera 90 di separazione/decantazione direttamente in un unico serbatoio.
Ancora, ? possibile prevedere, come visibile dallo schema di figura 1, che il primo serbatoio 70 ed il secondo serbatoio 115 possono essere fluidicamente connessi mediante una pompa di travaso P che permette di prelevare la condensa dal secondo serbatoio 115 e riversarla nel primo serbatoio 70.
Per migliorare tale effetto di separazione della condensa, l?impianto 10 pu? comprendere uno schermo di separazione 120 disposto all?interno della seconda camera 90 e configurato per dividere il volume interno di tale seconda camera 90 in due ambienti separati, di cui un primo ambiente 125 a monte dello schermo di separazione 120, in cui ? disposto l?ingresso 95 (e sfocia la bocchetta di scarico 85), e un secondo ambiente 130 a valle dello schermo di separazione 120, in corrispondenza del quale ? posta detta prima uscita 100 della seconda camera 90 stessa.
Il primo ambiente 125 e il secondo ambiente 130 sono tra loro separati, ovvero sono in comunicazione fluidica solo attraverso lo schermo di separazione 120 (che funge da barriera per la condensa).
La seconda uscita 105 ?, preferibilmente, realizzata in corrispondenza del primo ambiente 125.
Ad esempio, tale schermo di separazione 120 pu? essere realizzato mediante una o pi? bandelle, preferibilmente realizzate in materiale plastico, disposte all?interno della seconda camera 90, le quali fungono sostanzialmente da filtro per l?aria che fluisce nel verso di avanzamento dall?ingresso della seconda camera 90 verso la prima uscita 100 separando in modo fine la condensa dall?aria e raccogliendo la condensa in essa contenuta e convogliandola verso la seconda uscita 105 (e quindi verso il secondo canale di scolo 110).
Il sistema di convogliamento 20 pu?, ulteriormente, comprendere un terzo tubo di convogliamento 135 in comunicazione fluidica (a tenuta) con la seconda camera 90 e che rende disponibile un rispettivo tratto del percorso definito dal sistema di convogliamento stesso.
Il terzo tubo di convogliamento 135 ? dotato, ad esempio in corrispondenza di una sua estremit? terminale, di un raccordo di ingresso 140 mediante il quale riceve l?aria dalla seconda camera 90. Il raccordo di ingresso 140 ? connesso (a direttamente o indirettamente) alla prima uscita 100.
Inoltre, il terzo tubo di convogliamento 135 ? dotato, ad esempio in corrispondenza di una sua contrapposta estremit? terminale di un raccordo di uscita, il quale, ad esempio definisce (o coincide con) la detta bocca di uscita 30 del sistema di convogliamento 20.
In pratica, il raccordo di uscita (ovvero la bocca di uscita 30) ? disposto a valle del raccordo di ingresso 140 nel verso di attraversamento dell?aria imposto dall?unit? di aspirazione 15.
In altre parole, il terzo tubo di convogliamento 135, per mezzo della bocca di uscita 30 dello stesso, ? configurato per re-immettere la quantit? di aria disinfettata trattata nel sistema di convogliamento 20 nell?ambiente A.
In particolare, la bocca di uscita 30 del terzo tubo di convogliamento 135 pu? essere in connessione fluidica diretta con l?ambiente A, ovvero sfociare in esso. In alternativa o in aggiunta, come visibile nello schema in figura 1 o 2, l?impianto 10 pu? comprendere un dispositivo deumidificatore 145, ad esempio posto in corrispondenza (o a valle) della bocca di uscita 30 del terzo tubo di convogliamento 135.
In tal caso, il dispositivo deumidificatore 145 pu? essere disposto all?interno dell?ambiente A o essere al di fuori di esso e comunicare con l?ambiente A tramite una bocchetta di erogazione propria che prolunga di fatto la bocca di uscita 30. Non si esclude, tuttavia, che il dispositivo deumidificatore 145 possa essere inserito all?interno del sistema di convogliamento 20 comunque a valle della unit? di iniezione 150 del disinfettante D nel verso di attraversamento dell?aria imposto dall?unit? di aspirazione 15.
Non si esclude inoltre, che l?impianto 10 possa comprendere pi? di un dispositivo deumidificatore 145, ad esempio almeno un dispositivo deumidificatore inserito all?interno della prima camera 45 e/o della seconda camera 90.
Come sopra anticipato, l?impianto 10 comprende una unit? di iniezione 150 configurata per iniettare un disinfettante D nel sistema di convogliamento 20 e, quindi, nella quantit? di aria da disinfettare convogliata nel sistema di convogliamento 20 dall?unit? di aspirazione 15.
Particolarmente, l?unit? di iniezione 150 ? configurata per nebulizzare il disinfettante D ed immetterlo all?interno del sistema di convogliamento 20 sotto forma di gocce microscopiche o microgocce, ovvero sotto forma di gocce di dimensioni nell?ordine di grandezza del micron.
Pi? in dettaglio, l?unit? di iniezione 150 ? configurare per iniettare il disinfettante D all?interno del sistema di convogliamento 20 sotto forma di gocce di dimensioni comprese tra 1 micron e 50 micron, preferibilmente di dimensioni comprese tra 1 micron e 15 micron, ancor pi? preferibilmente di dimensioni comprese tra 1 micron e 5 micron.
Particolarmente, il disinfettante D comprende almeno una delle sostanze scelte nel gruppo costituito da perossido di idrogeno, acqua, una soluzione di esse. Non si esclude tuttavia, che il disinfettante D possa comprendere una o pi? sostanze diverse da quelle sopra enunciate, ad esempio cloro o altro, comunque adatte allo scopo di operare la disinfezione.
Preferibilmente il disinfettante D comprende una soluzione di acqua e perossido di idrogeno, in cui la percentuale di perossido di idrogeno ? preferibilmente compresa tra lo 0,5 % ed il 12%, ancora pi? preferibilmente tra il 3% ed il 12%.
Inoltre, l?acqua della soluzione ? osmotizzata.
Si specifica che con acqua osmotizzata si intende un?acqua che ha subito un processo di osmosi inversa, detta anche iper-filtrazione, volto a diminuirne la quantit? di residuo fisso fino ad una quantit? compresa tra 0 e 35 mg/L.
Con residuo fisso si intende la quantit? di sostanza solida perfettamente secca che rimane dopo aver fatto evaporare in una capsula di platino, previamente tarata, una quantit? nota di acqua.
Tale processo consente, in altre parole di modificare il contenuto di sali e minerali ed inoltre di purificare l?acqua privandola di sostanze inquinanti e contaminanti. L?unit? di iniezione 150 comprende innanzitutto una sorgente di disinfettante. La sorgente di disinfettante pu? quindi comprendere un serbatoio contenente il disinfettante.
In alternativa, la sorgente di disinfettante pu? comprendere una pompa di miscelazione 155, la quale ? connessa ad un serbatoio di acqua osmotizzata e ad un serbatoio 165 di perossido di idrogeno, e configurata per miscelare una predeterminata quantit? dosata di tali componenti in modo da ottenere il disinfettante D.
Ad esempio, come serbatoio di acqua osmotizzata pu? essere utilizzato detto primo serbatoio 70 che raccoglie la condensa della prima camera 45 di separazione/decantazione mediante il primo canale di scolo 65.
In alternativa, come visibile nello schema di figura 2, ? possibile prevedere che la pompa di miscelazione 155 possa essere connessa alla rete idrica 170.
In tal caso, l?impianto 10 pu? comprendere un osmotizzatore 175 (ovvero un dispositivo configurato per operare tale operazione di osmosi inversa dell?acqua), e la pompa di miscelazione 155 ? connessa alla rete idrica 170 attraverso detto osmotizzatore 175.
In altre parole, l?acqua prelevata dalla rete idrica 170 viene prima osmotizzata e, solo successivamente, prelevata dalla pompa di miscelazione 155.
L?unit? di iniezione 150 comprende, quindi, una pompa di iniezione 180 dotata di una aspirazione connessa alla sorgente di disinfettante, ad esempio al detto serbatoio di disinfettante o a detta pompa di miscelazione 155, mediante la quale preleva una quantit? dosata (per unit? di tempo) di disinfettante D dalla stessa. L?impianto 10, ovvero la unit? di iniezione 150 dello stesso, comprende di una conduttura di immissione 185, la quale ? associata ad una mandata della pompa di iniezione 180 stessa.
La conduttura di immissione 185 ? configurata per confluire il disinfettante D aspirato dalla pompa di iniezione 180 nel sistema di convogliamento 20.
Preferibilmente, l?impianto 10, ovvero la unit? di iniezione 150 dello stesso, comprende, inoltre, almeno un ugello 190 provvisto sulla conduttura di immissione 185, il quale ? configurato per micronizzare/nebulizzare il disinfettante D da iniettare nel sistema di convogliamento 20.
Ad esempio, l?ugello 190 ? posto sulla conduttura di immissione 185, in modo da erogare il disinfettante D prelevato dalla pompa di iniezione 180 sotto forma di gocce (microgocce) all?interno del flusso d?aria da disinfettare che attraversa il sistema di convogliamento 20.
Ad esempio, detto ugello 190 pu? essere inserito all?interno di almeno un tratto del sistema di convogliamento 20 (che definisce il percorso di attraversamento del flusso d?aria da disinfettare), ad esempio compreso (assialmente) tra la bocca di ingresso 25 e la bocca di uscita 30.
Preferibilmente, l?ugello 190 ? inserito all?interno di almeno uno tra il primo tubo di convogliamento 35 e la seconda camera 90 di separazione/decantazione.
Preferibilmente, l?impianto 10, ovvero la unit? di iniezione 150 dello stesso, comprende una pluralit? di detti ugelli 190 (in parallelo) ciascuno dei quali ? inserito all?interno di un (rispettivo) tratto del sistema di convogliamento 20.
Ad esempio, l?impianto 10, ovvero la unit? di iniezione 150 dello stesso, comprende un primo ugello 190 (o preferibilmente una prima pluralit? di ugelli 190) inserito all?interno del primo tubo di convogliamento 35 e configurati per erogare il disinfettante D (nebulizzato/micronizzato) nel flusso d?aria da disinfettare che lo attraversa, effettuando una prima operazione di disinfezione della quantit? di aria da disinfettare presente nel primo tubo di convogliamento 35 (ovvero nel sistema di convogliamento 20).
In tal modo, la quantit? di aria da disinfettare presente nel sistema di convogliamento 20 viene additivata, prima di giungere alla prima camera 45.
In tal modo, quando l?aria da disinfettare additivata del disinfettante D entra nella prima camera 45 il rallentamento dell?aria che si riscontra nella prima camera 45 stessa permette di allungare il tempo di esposizione dell?aria al disinfettante D e rendere quindi efficace l?azione di disinfezione.
Ad esempio, lungo lo sviluppo del primo tubo di convogliamento 35 sono disposti una pluralit? di primi ugelli 190, ad esempio tra loro assialmente distanziati.
Inoltre, ? possibile prevedere che un gruppo di una prima pluralit? di ugelli 190 sia disposto sostanzialmente ad anello coassiale al primo tubo di convogliamento 35, in modo da erogare il disinfettante D in modo efficace e uniformemente sull?intero flusso d?aria da disinfettare che attraversa il primo tubo di convogliamento 35 stesso.
L?impianto 10, ovvero la unit? di iniezione 150 dello stesso, pu? comprendere, inoltre, un secondo ugello 190 (preferibilmente una seconda pluralit? di ugelli 190) inserito all?interno della seconda camera 90 di separazione/decantazione e configurato per erogare il disinfettante D (nebulizzato/micronizzato) nel flusso d?aria da disinfettare che la attraversa, effettuando una seconda operazione di disinfezione della quantit? di aria da disinfettare presente nella seconda camera 90 stessa (ovvero nel sistema di convogliamento 20).
Particolarmente, ciascun secondo ugello 190 ? disposto all?interno del primo ambiente 125 della seconda camera 90.
Anche in questa seconda operazione di disinfezione, quando l?aria da disinfettare additivata del disinfettante D entra nella seconda camera 90, il rallentamento ulteriore dell?aria che si riscontra nella seconda camera 45 stessa permette di allungare il tempo di esposizione dell?aria al disinfettante D ivi iniettato dal secondo ugello 190 e rendere quindi efficace l?azione di disinfezione.
L?unit? di iniezione 150, come visibile dallo schema di fig.2, pu? anche comprendere un compressore C, il quale ? connesso alla conduttura di immissione 185 e configurato per immettere aria in pressione all?interno della stessa.
In tal modo, ? possibile migliorare l?effetto di nebulizzazione del disinfettante D, ovvero la generazione di gocce (microgocce) del disinfettante D.
Il disinfettante D che ? iniettato nel sistema di convogliamento 20 dall?unit? di iniezione 150 viene rimosso dal flusso d?aria disinfettata presente ancora nel sistema di convogliamento 20 sottoforma di condensa che si forma nel sistema di convogliamento stesso.
In pratica, il disinfettante D, una volta che ? venuto in contatto con l?aria da disinfettare e ha svolto il suo compito di disinfettare il flusso d?aria, viene condensato dal sistema di convogliamento 20 (in via preferenziale in corrispondenza della prima camera 45 e/o della seconda camera 90) e rimosso dal sistema di convogliamento 20 stesso (ad esempio mediante il primo canale di scolo 65 e/o il secondo canale di scolo 110).
In pratica, il disinfettante D, una volta che ha svolto la sua funzione sanificante e ha contribuito a inertizzare gli agenti patogeni presenti nell?aria da disinfettare raccolta nel sistema di convogliamento 20, pu? essere separato dall?aria disinfettata (sottoforma di acqua di condensa, anch?essa di tipo osmotizzata), la quale pu? quindi essere reimmessa nell?ambiente priva di qualsiasi traccia di disinfettante D.
Il dispositivo deumidificatore 145, ove previsto, permette di rimuovere ulteriormente eventuali tracce di disinfettante/umidit? residua dal flusso d?aria disinfettato prima che questo venga reimmesso nell?ambiente A.
L?impianto 10 pu? comprendere, anche, una unit? di filtraggio 195 inserita all?interno del sistema di convogliamento 20 a valle della unita di iniezione 150, ovvero a valle del punto di iniezione del disinfettante D definito dalla posizione dell?ugello 190 o della pluralit? di ugelli 190 nel sistema di convogliamento 20, nel verso di attraversamento dell?aria imposto dall?unit? di aspirazione 15.
Ad esempio, l?unit? di filtraggio 195 pu? essere inserita all?interno della seconda camera 90 di separazione/decantazione del sistema di convogliamento 20.
L?unit? di filtraggio 195 pu? essere configurata per raccogliere l?aria disinfettata presente nella seconda camera 90 (ad esempio nel secondo ambiente 130 della stessa) e convogliarla nel terzo tubo di convogliamento 135.
In altre parole, l?unit? di filtraggio 195 presenta una bocchetta di afflusso 200 in comunicazione fluidica con la seconda camera 90, ed una bocchetta di efflusso 205 in comunicazione fluidica (a tenuta) con il terzo tubo di convogliamento 135. In altre parole, il terzo tubo di convogliamento 135 ? in comunicazione fluidica con la seconda camera 90 (unicamente) attraverso l?unit? di filtraggio 195.
Il terzo tubo di convogliamento 135 ? poi almeno parzialmente inserito all?interno della seconda camera 90 stessa, ed inoltre connesso in modo fluidico (a tenuta) a detta bocchetta di efflusso 205 dell?unit? di filtraggio 195.
L?unit? di filtraggio 195 comprende un filtro, ad esempio un filtro a carboni attivi o carboni attivi/grafene (carboni attivi/canam).
Il filtro ? interposto tra la bocchetta di afflusso 200 e la bocchetta di efflusso 205 dell?unit? di filtraggio 195 in modo da essere necessariamente attraversato dal flusso d?aria che entra nell?unit? di filtraggio 195 dalla bocchetta di afflusso 200 ed esce dalla bocchetta di efflusso 205, ovvero la bocchetta di afflusso 200 e la bocchetta di efflusso 205 sono in comunicazione fluidica unicamente attraverso il filtro.
L?unit? di filtraggio 195 pu? comprendere inoltre un ulteriore dispositivo aspiratore, genericamente definito da una ventola o girante posta in rotazione da un rispettivo motore, configurato per cooperare con l?unit? di aspirazione 15, ovvero con il dispositivo aspiratore della stessa, e spingere l?aria in moto forzato nel verso di attraversamento del sistema di convogliamento 20 dalla bocca di ingresso 25 alla bocca di uscita 30.
Quindi, l?aria, disinfettata mediante il disinfettante D ed in moto forzato nel verso di attraversamento, viene ulteriormente spinta per mezzo dell?ulteriore dispositivo aspiratore attraverso il filtro, ed entra nel terzo tubo di convogliamento 135 mediante la quale viene reimmessa nell?ambiente A.
L?impianto 10 pu? essere di tipo fisso o trasportabile, in questo caso ad esempio l?impianto 10 pu? essere carrellabile.
In altre parole, l?impianto 10 (in tutte o alcune delle sue varie componenti) pu? essere montato a bordo di un carrello di supporto (su ruote) e, quindi, facilmente trasportabile da una destinazione d?uso ad un?altra.
In alternativa, l?impianto 10 pu? essere di tipo fisso, ovvero pu? essere fissato in modo permanente o semipermanente all?interno di una struttura di destinazione d?uso, ad esempio mediante opere murarie atte a nasconderne i vari componenti alla vista.
Ad esempio, nel caso di impianto 10 fisso, ? possibile prevedere di utilizzare come unit? di aspirazione 15 e come sistema di convogliamento 20, l?unit? di aspirazione 15 ed il sistema di convogliamento 20 di un impianto 10 di condizionamento dell?aria gi? presente nella destinazione d?uso.
In una alternativa forma di realizzazione visibile in figure 3 e 4, l?impianto 10 presenta una struttura (almeno) esteticamente assimilabile a quella di un acquario. Come in precedenza, l?impianto 10 comprende una unit? di aspirazione 15 configurata per aspirare una quantit? di aria (per unit? di tempo) da disinfettare dall?ambiente A, un sistema di convogliamento 20 configurato per ricevere la quantit? di aria da disinfettare aspirata dall?unit? di aspirazione 15 e per reimmettere nell?ambiente A una corrispondente quantit? di aria disinfettata nell?ambiente A, ed una unit? di iniezione 150 del disinfettante D configurata per iniettare un disinfettante D nella quantit? di aria da disinfettare posta nel sistema di convogliamento 20.
Il sistema di convogliamento 20, come sopra descritto, presenta una bocca di ingresso 25, in connessione fluidica (diretta o indiretta) con l?ambiente A (ad esempio mediante l?unit? di aspirazione 15.
La quantit? di aria da disinfettare (aspirata dalla unit? di aspirazione 15) entra nel sistema di convogliamento 20 tramite la bocca di ingresso 25.
Il sistema di convogliamento 20 comprende, poi, una bocca di uscita 30 in connessione fluidica (diretta o indiretta) con l?ambiente A stesso, mediante la quale il sistema di convogliamento 20 ? configurato per reimmettere nell?ambiente A una quantit? di aria disinfettata (sostanzialmente corrispondente alla quantit? di aria da disinfettare prelevata dall?ambiente A tramite la bocca di ingresso 25).
Tra la bocca di ingresso 25 e la bocca di uscita 30, il sistema di convogliamento 20 ? configurato in modo da definire un volume di raccolta temporanea per l?aria (definito ad esempi lungo un percorso di attraversamento dell?aria) separato dall?ambiente A.
In altre parole, il sistema di convogliamento 20 ? separato dall?ambiente A ed in comunicazione fluidica con lo stesso attraverso la bocca di ingresso 25 (ad esempio mediante interposizione della unit? di aspirazione 15) e la bocca di uscita 30.
Inoltre, l?unit? di aspirazione 15 ? configurata per aspirare detta quantit? di aria da disinfettare dall?ambiente A e generare un moto forzato della stessa all?interno del sistema di convogliamento 20 in un (unico) verso di attraversamento dalla bocca di ingresso 25 verso la bocca di uscita 30.
In tale alternativa forma di realizzazione, il sistema di convogliamento 20 comprende almeno una camera separata dall?ambiente A in cui viene convogliata l?aria da disinfettare.
Ad esempio, il sistema di convogliamento 20 comprende (preferibilmente unicamente) una prima camera 210, una seconda camera 215 ed, ad esempio, una terza camera 220.
La prima camera 210, come meglio visibile in figura 3, pu? essere costituita da un corpo scatolare di forma sostanzialmente a parallelepipedo, ovvero un corpo scatolare dotato di una faccia di base ed una contrapposta e parallela faccia superiore, e quattro facce laterali, di collegamento tra la faccia di base e la faccia superiore ed ortogonali alle stesse, parallele a due a due.
La prima camera 210 presenta almeno un ingresso che definisce la bocca di ingresso 25 del sistema di convogliamento 20, il quale ? connesso fluidicamente con l?ambiente A e mediante il quale il sistema di convogliamento 20 riceve detta quantit? di aria prelevata dall?ambiente A, ed almeno una uscita 230 per l?aria ad esempio realizzata in corrispondenza di detta faccia superiore della prima camera 210, mediante la quale l?aria prelevata dall?ambiente A pu? passare dalla prima camera 210 alla seconda camera 215.
Preferibilmente, la prima camera 210 presenta una pluralit? di ingressi, ad esempio almeno un ingresso realizzato in ciascuna di dette facce laterali, definenti complessivamente la detta bocca di ingresso 25.
In tal modo, il prelievo di aria dall?ambiente A risulta particolarmente efficace. La prima camera 210 pu? comprendere, inoltre, almeno un filtro 235 (schematizzato e tratteggiato in figura 4) inserito all?interno della prima camera 210 e connesso a tenuta all?ingresso della stessa, ovvero una pluralit? di filtri 235 ciascuno dei quali ? connesso a tenuta ad un rispettivo ingresso della prima camera 210, in modo da filtrare detta quantit? di aria da disinfettare prelevata dall?ambiente A (prima di essere convogliata nel sistema di convogliamento 20 (ovvero nella prima camera 210).
Ad esempio, detto filtro 235 pu? essere un filtro per particolato, ad esempio un filtro classe G4 secondo la normativa EN779, o un filtro classe F7 secondo la normativa EN779, o un cosiddetto filtro per nebbie.
Non si esclude tuttavia, che tale filtro 235 possa essere un qualsiasi tipo di filtro meccanico, purch? adatto allo scopo di effettuare tale azione di filtrazione dell?aria.
Preferibilmente, detto filtro 235 ? un filtro cosiddetto HEPA (High Efficiency Particulate Air filter).
Il sistema di convogliamento 20, come anticipato, comprende, poi, una seconda camera 215 in comunicazione fluidica a tenuta con la prima camera 210, e atta a ricevere detta quantit? di aria dalla stessa.
La seconda camera 215 presenta, a tal fine, almeno un ingresso connesso fluidicamente a tenuta con detta almeno una uscita 230 per l?aria della prima camera 210.
La seconda camera 215, come meglio visibile in figura 4, pu? essere sostanzialmente definita da un corpo scatolare, ad esempio di forma in sezione sostanzialmente a T, ovvero dotato di un segmento centrale e da due contrapposte alette che si estendono a partire dal segmento centrale in allontanamento dallo stesso. Ciascuna aletta, come visibile, pu? presentare forma sostanzialmente a ?L?, ovvero pu? presentare un primo tratto che si sviluppa a partire dal segmento centrale in allontanamento da ed in squadro con lo stesso, ed un secondo tratto che si estende a partire dall?estremit? del primo tratto distale dal segmento centrale, ortogonalmente ed inferiormente allo stesso e parallelamente al segmento centrale. La seconda camera 215, come visibile in figure 3 e 4 pu? essere atta ad essere sovrapposta in pianta alla prima camera 210 e disposta con il proprio segmento centrale saliente in squadro dalla faccia superiore della prima camera 210 stessa. La seconda camera 215 presenta, inoltre, almeno una uscita 240 per l?aria, ad esempio una pluralit? di uscite 240, preferibilmente ciascuna delle quali ? realizzata in corrispondenza dei primi tratti di ciascuna aletta. Ciascuna uscita 240 ? ad esempio definita da fori passanti, preferibilmente realizzati in corrispondenza di detto primo tratto di ciascuna aletta.
Ciascuna uscita 240 ? configurata per convogliare l?aria da disinfettare nella terza camera 220, ovvero per far passare l?aria da disinfettare dalla seconda camera 215 alla terza camera 220.
La terza camera 220 ? ad esempio definita da un corpo a vasca 245 superiormente chiuso da un coperchio 250.
Il corpo a vasca 245 presenta una parete di fondo e una pluralit? di contigue pareti perimetrali che si estendono a sbalzo a partire da detta parete di fondo.
Almeno una di dette pareti perimetrali del corpo a vasca 245 della terza camera 220 ? otticamente trasparente, preferibilmente tutte le pareti perimetrali sono otticamente trasparenti.
La terza camera 220 ? atta ad essere sovrapposta in pianta alla prima camera 210.
In dettaglio la parete di fondo del corpo a vasca 245 della terza camera 220 ? atta ad essere sovrapposta (ad esempio a misura) alla faccia superiore della prima camera 210, ad esempio e in appoggio (e a contatto diretto o indiretto) sulla faccia superiore della prima camera 210 o coincidente con essa.
La terza camera 220 ? atta a ricevere detta quantit? di aria dalla seconda camera 215 e configurata per re-immettere la quantit? di aria disinfettata trattata nel sistema di convogliamento 20 nell?ambiente A.
Il particolare, come visibile nelle figure 3 e 4, la terza camera 220 pu? essere atta a contenere la seconda camera 215.
In altre parole, la seconda camera 215 pu? essere inserita (interamente) all?interno della terza camera 220 e configurata per convogliare detta quantit? di aria che fuoriesce attraverso ciascuna uscita 240 della stessa direttamente all?interno della terza camera 220 stessa.
La terza camera 220 presenta, inoltre, una apertura di uscita, la quale definisce la bocca di uscita 30 del sistema di convogliamento 20, mediante la quale il sistema di convogliamento 20 (ovvero la terza camera 220 dello stesso) ? in comunicazione fluidica con l?ambiente A, in modo da reimmettere detta quantit? di aria disinfettata nello stesso.
Ad esempio, detta apertura di uscita (ovvero la bocca di uscita 30) ? realizzata nel coperchio 250 della terza camera 220 stessa.
La terza camera 220 funge, inoltre, da serbatoio per un volume V di acqua la quale rimane completamente contenuta unicamente nella terza camera 220 (ovvero non presenta sbocchi in comunicazione con la prima camera 210 o con la seconda camera 215).
Anche in tale forma di realizzazione alternativa, l?unit? di aspirazione 15 comprende un dispositivo aspiratore di tipo noto e quindi non descritto nel dettaglio. Basti sapere che detto dispositivo aspiratore comprende una ventola o girante di aspirazione, ed un motore di azionamento, ad esempio un motore elettrico, atto a porre in rotazione detta ventola o girante in modo da richiamare una certa quantit? di aria da disinfettare nell?unit? di tempo.
L?unit? di aspirazione 15, mediante il dispositivo aspiratore, ? configurata per porre in moto forzato la quantit? di aria prelevata dall?ambiente in un verso di attraversamento che va dalla bocca di ingresso 25 alla bocca di uscita 30, ovvero attraversa, in sequenza, la prima camera 210, la seconda camera 215 e la terza camera 220.
In dettaglio, in tale forma alternativa di realizzazione dell?impianto 10, l?unit? di aspirazione 15, ovvero il dispositivo aspiratore, ? accolta all?interno della seconda camera 215.
Anche in tale forma di realizzazione, l?unit? di iniezione 150 ? configurata per iniettare il disinfettante D nel flusso d?aria convogliato nel sistema di convogliamento 20.
Particolarmente, il disinfettante D comprende almeno una delle sostanze scelte nel gruppo costituito da perossido di idrogeno, acqua, una soluzione di esse. Non si esclude tuttavia, che il disinfettante D possa comprendere una o pi? sostanze diverse da quelle sopra enunciate, ad esempio cloro o altro, comunque adatte allo scopo di operare la disinfezione.
Preferibilmente il disinfettante D, come sopra descritto, comprende una soluzione di acqua e perossido di idrogeno, in cui la percentuale di perossido di idrogeno ? preferibilmente compresa tra lo 0,5 % ed il 12%, ancora pi? preferibilmente tra il 3% ed il 12%.
Inoltre, come precedentemente descritto, l?acqua della soluzione pu? essere osmotizzata.
L?unit? di iniezione 150 comprende (come in precedenza) una pompa di iniezione 180 dotata di una aspirazione connessa alla sorgente di disinfettante, particolarmente un serbatoio T di disinfettante D, ovvero un serbatoio T contenente una soluzione di acqua osmotizzata e perossido di idrogeno.
L?unit? di iniezione 150 (come in precedenza) comprende poi una conduttura di immissione 185 la quale ? associata ad una mandata della pompa di iniezione 180 e una pluralit? di ugelli 190 provvisti sulla conduttura di immissione, ciascuno dei quali ? configurato per micronizzare/nebulizzare il disinfettante D da iniettare nel sistema di convogliamento 20, ovvero in modo da erogare il disinfettante D prelevato dalla pompa di iniezione 180 sotto forma di gocce (microgocce), ovvero gocce di dimensioni comprese tra 1 micron e 50 micron, ad esempio tra 1 e 15 micron (preferibilmente di dimensioni comprese tra 1 micron e 5 micron), all?interno del flusso d?aria da disinfettare che attraversa il sistema di convogliamento 20. In tale forma di realizzazione alternativa dell?impianto 10, la sorgente di disinfettante, ovvero il serbatoio T, la pompa di iniezione 180 e la conduttura di immissione 185 dell?unit? di iniezione sono alloggiati all?interno della seconda camera 215.
In particolare, il serbatoio T che definisce la sorgente di disinfettante pu? essere dotato di una bocca di rifornimento raggiungibile dall?esterno del sistema di convogliamento 20 per il rabbocco del disinfettante D.
Gli ugelli 190 della pluralit? realizzati sulla conduttura di immissione 185 sono infilati a tenuta in aperture realizzate sulla seconda camera 215 e sfociano in corrispondenza della terza camera 220 in modo da iniettare il disinfettante all?interno della stessa.
Preferibilmente, detti ugelli 190 della pluralit? sono disposti in prossimit? delle uscite 240 della seconda camera 215.
Ad esempio, in tale forma di realizzazione alternativa, l?unit? di iniezione 150 comprende due serie di ugelli 190, ciascuna serie delle quali comprende una rispettiva pluralit? di ugelli 190 che sfociano all?interno della terza camera 220 mediante aperture passanti realizzate in corrispondenza di una rispettiva aletta della seconda camera 215, ed in particolare in corrispondenza di un?estremit? del secondo tratto della rispettiva aletta distale dal primo tratto della stessa.
In tal modo l?unit? di iniezione 150 ? configurata in modo da iniettare il disinfettante D sulla quantit? di aria da disinfettare che a mano a mano entra nella terza camera 220 mediante ciascuna uscita 240 della seconda camera 215.
Anche in tale forma di realizzazione, il sistema di convogliamento pu?, comprendere una unit? di filtraggio 195 (a valle dell?unit? di iniezione 150 nel verso di attraversamento imposto dalla unit? di aspirazione 15) associata alla bocca di uscita 30, ovvero all?apertura di uscita della terza camera 220 e, ad esempio, inserita all?interno della terza camera stessa.
L?unit? di filtraggio 195 pu? comprendere o essere costituita da un filtro connesso a tenuta a detta apertura di uscita (ovvero alla bocca di uscita 30).
Ad esempio, detto filtro che definisce la unit? di filtraggio 195 pu? essere un filtro a carboni attivi o carboni attivi/grafene (carboni attivi/canam).
In tal modo, la terza camera 220 ? in comunicazione fluidica con l?ambiente A mediante l?apertura di uscita E, unicamente attraverso l?unit? di filtraggio 195, ovvero mediante detto filtro.
Grazie a ci?, l?aria disinfettata viene re-immessa nell?ambiente A solo a seguito di una ulteriore azione di filtrazione e contestuale deumidificazione, che consente inoltre di separare il disinfettante D dalla quantit? di aria disinfettata.
L?unita di filtraggio 195, nella presente forma di attuazione, coincide anche con l?unit? di deumidificazione (descritta nella prima forma di attuazione), ovvero ? configurato per ridurre la quantit? di umidit? dell?aria prima di reimmettere la stessa nell?ambiente A (e contestualmente separare il disinfettante D dall?aria disinfettata).
In tale alternativa forma di realizzazione, l?impianto 10 comprende una unit? di ricircolo 260 dell?acqua inserita all?interno della terza camera 220 e configurata per realizzare un effetto fontana.
L?unit? di ricircolo 260 comprende una pompa di ricircolo dotata di una aspirazione mediante la quale preleva una quantit? dosata di acqua (per unit? di tempo) dal fondo della terza camera 220 in cui si raccoglie il volume V di acqua in essa inserito.
L?unit? di ricircolo 260 comprende, quindi, una conduttura 265, la quale ? associata ad una mandata della pompa di ricircolo e che termina in almeno un erogatore 270, preferibilmente una pluralit? di erogatori 270, in cui ciascun erogatore 270 ? disposto (in alto) in modo da erogare acqua, ad esempio almeno parzialmente in direzione del coperchio 250 della terza camera 220, la quale acqua per gravit? ricade poi verso la parete di fondo del corpo a vasca 245 della terza camera 220 stessa creando in tal modo l?effetto fontana desiderato.
Particolarmente, la pompa di ricircolo e la conduttura 265 dell?unit? di ricircolo 260 possono, anch?esse, essere disposte all?interno della seconda camera 215. La pompa di ricircolo sar? inoltre dotata di un canale di afflusso associato all?aspirazione, inserito a tenuto in un foro passante realizzato nella seconda camera 215 in modo da sfociare all?interno della terza camera 220 in corrispondenza del volume V di acqua in essa disposto.
Inoltre, gli erogatori 270 associati alla conduttura di flusso sono ciascuno infilato in una corrispondente sede realizzata nella seconda camera 215, particolarmente in corrispondenza di una porzione superiore del segmento centrale, in modo da sfociare in corrispondenza della terza camera 220 ed erogare l?acqua nuovamente all?interno della stessa.
L?unit? di ricircolo 260, in tal modo, crea uno scudo di acqua che circonda la seconda camera 215, ed in particolare delimita una zona della terza camera 220 in corrispondenza della quale sono disposti gli ugelli dell?unit? di iniezione e le uscite della seconda camera 215.
In tal modo, la quantit? di aria che entra nella terza camera 220 viene rallentata (ma non fermata) nel moto verso l?uscita della terza camera 220 stessa, in modo da allungare il tempo di esposizione al disinfettante D.
In tutte le forme di realizzazione dell?impianto 10 descritte questo comprende, ulteriormente, una unit? elettronica di controllo (non illustrata), la quale ? configurata per gestire in modo automatico e/o semi-automatico il funzionamento dell?impianto 10, per l?esecuzione di un metodo di disinfezione dell?ambiente A. La unit? elettronica di controllo ?, ad esempio, del tipo di un processore, preferibilmente dotato di una unit? di memoria, in cui ? memorizzato un programma che comanda le fasi di funzionamento del metodo di disinfezione. La unit? elettronica di controllo ? operativamente collegata, mediante cavi o mediante tecnologia wireless, a ciascun componente comandabile elettronicamente dell?impianto 10 per il controllo e comando del funzionamento dello stesso.
Ad esempio, l?unit? elettronica di controllo ? operativamente collegata a tutti i motori (del dispositivo di aspirazione e dell?ulteriore dispositivo di aspirazione se presente), alle pompe (ovvero la pompa di miscelazione 155 se presente, la pompa di iniezione 180, la pompa di ricircolo se presente), a ciascun dispositivo deumidificatore eventualmente presente, al compressore C ove previsto e ad eventuali sensori (ad esempio sensori di temperatura e/o di umidit?) dell?impianto 10.
La unit? elettronica di controllo ? configurata per controllare il funzionamento dei suddetti componenti dell?impianto 10.
Ad esempio, detta unit? elettronica di controllo pu? essere ulteriormente configurata per effettuare la diagnostica di tali componenti dell?impianto 10 cui ? operativamente collegata in modo da segnalare eventuali malfunzionamenti.
A tal fine, la unit? elettronica di controllo pu? essere operativamente collegata ad un dispositivo di segnalazione, mediante cavi o mediante tecnologia wireless, quale un dispositivo di segnalazione luminosa e/o un dispositivo di segnalazione sonora, per segnalare detto malfunzionamento quando rilevato.
Ancora, la unit? elettronica di controllo pu? essere operativamente collegata, mediante tecnologia wireless, ad un dispositivo remoto, ad esempio un pc o altro dispositivo smart in dotazione ad un operatore addetto al controllo dell?impianto 10, e configurata per inviare a detto dispositivo remoto informazioni circa l?attivit? dell?impianto 10 e detti eventuali malfunzionamenti rilevati.
L?invenzione rende inoltre disponibile un metodo di disinfezione dell?aria in un ambiente A (che definisce il funzionamento dell?impianto 10 e, preferibilmente, ? comandato e controllato dalla unit? elettronica di controllo dello stesso), che prevede le fasi di:
- separare una quantit? di aria da disinfettare dall?ambiente A mediante aspirazione, ad esempio mediante l?unit? di aspirazione 15 (e una bocca di ingresso 25 posta in corrispondenza dell?ambiente A);
- iniettare, ad esempio mediante l?unit? di iniezione 150, una quantit? (dosata) di disinfettante D nella quantit? di aria da disinfettare previamente separata per ottenere una corrispondente quantit? di aria disinfettata;
- separare, ad esempio mediante un?unit? di condensazione definita da un tratto del sistema di convogliamento 20 (ad esempio dalla prima camera 45 e/o dalla seconda camera 90) o mediante una unit? di filtraggio 195, il disinfettante D dalla quantit? di aria disinfettata; e
- reimmettere, ad esempio mediante la bocca di uscita 30 del sistema di convogliamento 20, la quantit? di aria disinfettata (e separata dal disinfettante D) all?interno dell?ambiente A.
Il metodo, inoltre, potrebbe prevedere di filtrare, ad esempio mediante la unit? di filtraggio 195 inserita all?interno del sistema di convogliamento 20 a valle della unita di iniezione 150, l?aria prima di essere reimmessa all?interno dell?ambiente A.
Ancora, la fase di iniettare pu? prevedere di nebulizzare il disinfettante D in gocce di dimensioni comprese tra 1 micron e 10 micron.
Inoltre, la fase di separare pu? essere realizzata mediante il rallentare del flusso d?aria (ad esempio nella prima camera 45 e/o nella seconda camera 90 o in alternativa nella terza camera 220 del sistema di convogliamento 20) prima di reimmettere la quantit? di aria disinfettata all?interno dell?ambiente A.
Preferibilmente, il metodo comprende la fase di deumidificare, ad esempio mediante il dispositivo deumidificatore 145, l?aria prima di essere reimmessa all?interno dell?ambiente A.
L?invenzione cos? concepita ? suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell?ambito del concetto inventivo.
Ad esempio, il sistema di convogliamento 20 pu? essere strutturato diversamente da come espletato a titolo esemplificativo nella presente descrizione, purch? sia comunque configurato in modo da ricevere una quantit? di aria da disinfettare dall?ambiente A, definire un percorso separato dall?ambiente lungo il quale detta quantit? di aria viene disinfettata e re-immettere quindi nell?ambiente A una corrispondente quantit? di aria disinfettata.
Inoltre, tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali impiegati, nonch? le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall?ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (11)

RIVENDICAZIONI
1. Un impianto (10) per la disinfezione di un ambiente (A), comprendente:
- una unit? di aspirazione (15) configurata per aspirare una quantit? di aria da disinfettare dall?ambiente (A),
- un sistema di convogliamento (20) configurato per ricevere la quantit? di aria da disinfettare aspirata dall?unit? di aspirazione (15) e per reimmettere una corrispondente quantit? di aria disinfettata nell?ambiente (A), in cui il sistema di convogliamento (20) ? separato dall?ambiente (A); e - una unit? di iniezione (150) configurata per iniettare un disinfettante (D) nella quantit? di aria da disinfettare posta nel sistema di convogliamento (20).
2. L?impianto (10) secondo la rivendicazione 1, comprendente una unit? di filtraggio (195) inserita all?interno del sistema di convogliamento (20) a valle della unita di iniezione (150) in un verso di attraversamento dell?aria imposto dall?unit? di aspirazione (15).
3. L?impianto (10) secondo la rivendicazione 1, in cui il disinfettante (D) comprende almeno una delle sostanze scelte nel gruppo costituito da perossido di idrogeno, acqua, una soluzione di esse.
4. L?impianto (10) secondo la rivendicazione 3, in cui il disinfettante (D) comprende una percentuale di perossido di idrogeno compresa tra lo 0,5% ed il 12%.
5. L?impianto (10) secondo la rivendicazione 3 o 4, in cui l?acqua ? osmotizzata.
6. L?impianto (10) secondo la rivendicazione 1, in cui l?unit? di iniezione (150) ? configurata per nebulizzare il disinfettante (D) in gocce di dimensioni comprese tra 1 micron e 50 micron.
7. L?impianto (10) secondo la rivendicazione 1, in cui l?unit? di iniezione (150) comprende:
- una sorgente (155, T) di disinfettante;
- una pompa di iniezione (180) dotata di una aspirazione connessa alla sorgente (155, T),
- una conduttura di immissione (185) associata ad una mandata della pompa di iniezione (180); e
- almeno un ugello (190) provvisto sulla conduttura di immissione (185) e configurato per iniettare il disinfettante (D) pescato dalla pompa di iniezione (180) all?interno del sistema di convogliamento (20).
8. Impianto (10) secondo la rivendicazione 1, in cui il sistema di convogliamento (20) comprende:
- un primo tubo di convogliamento (35) dotato di una bocca di ingresso (25) connessa all?unit? di aspirazione (15) e una bocchetta di erogazione (40) posta a valle della bocca di ingresso (25) nel verso di attraversamento dell?aria imposto dall?unit? di aspirazione (15);
- una prima camera (45) di separazione/decantazione di condensa dotata di un ingresso (50) connesso alla bocchetta di erogazione (40) del primo tubo di convogliamento (35) e di almeno una prima uscita (55) dell?aria e una seconda uscita (60) della condensa,
- un secondo tubo di convogliamento (75) dotato di una bocchetta di carico (80) connessa a detta prima uscita (55) e di una bocchetta di scarico (85) posta a valle della bocchetta di carico (80) nel verso di attraversamento dell?aria imposto dall?unit? di aspirazione (15),
- una seconda camera (90) di separazione/decantazione di condensa dotata di un ingresso (95) connesso alla bocchetta di scarico (205) del secondo tubo di convogliamento (75) e di almeno una prima uscita (100) dell?aria e una seconda uscita (105) della condensa, in cui uno schermo di separazione (120) ? interposto tra l?ingresso (95) e la prima uscita (100) in modo da dividere un volume interno della seconda camera (90) in due ambienti separati, di cui un primo ambiente (125) a monte dello schermo di separazione (120) e un secondo ambiente (130) a valle dello schermo di separazione (120), la prima uscita (100) essendo posta in corrispondenza del secondo ambiente (130);
- un terzo tubo di convogliamento (135), dotato di un raccordo di ingresso (140) connesso alla prima uscita (100) della seconda camera (90) e configurato per reimmettere l?aria disinfettata nell?ambiente (A).
9. Impianto (10) secondo le rivendicazioni 6 e 7 e 8, in cui l?ugello (190) dell?unit? di iniezione (150) ? disposto all?interno di almeno uno tra il primo tubo di convogliamento (35) e la seconda camera (90).
10. Impianto (10) secondo la rivendicazione 1, comprendente un dispositivo deumidificatore (145) posto a valle della unit? di iniezione (150) nel verso di attraversamento dell?aria imposto dall?unit? di aspirazione (15).
11. Un metodo di disinfezione dell?aria in un ambiente (A), che prevede le fasi di:
- separare una quantit? di aria da disinfettare dall?ambiente (A) mediante aspirazione;
- iniettare un disinfettante (D) nella quantit? di aria da disinfettare previamente separata per ottenere una corrispondente quantit? di aria disinfettata;
- separare il disinfettante (D) dalla quantit? di aria disinfettata; e
- reimmettere la quantit? di aria disinfettata all?interno dell?ambiente (A).
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