IT202000011026A1 - Apparecchiatura di disinfezione in continuo, in-situ ed in presenza di persone di ambienti chiusi e di sterilizzazione di oggetti. - Google Patents

Apparecchiatura di disinfezione in continuo, in-situ ed in presenza di persone di ambienti chiusi e di sterilizzazione di oggetti. Download PDF

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IT102020000011026A
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Alberto Prandi
Matteo Prandi
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Water & Soil Remediation S R L
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Description

APPARECCHIATURA DI DISINFEZIONE IN CONTINUO, IN-SITU ED IN PRESENZA DI PERSONE DI AMBIENTI CHIUSI E DI STERILIZZAZIONE DI OGGETTI
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto una apparecchiatura di disinfezione in continuo, insitu ed in presenza di persone di ambienti chiusi e di sterilizzazione di oggetti.
E' attualmente molto sentito il problema di di garantire la permanenza in sicurezza in ambienti chiusi, frequentati da altre persone, quali i locali in cui si svolgono attivit? lavorative, commerciali, ricreative, sanitarie e cos? via, eliminando o quantomeno riducendo sensibilmente il rischio di trasmissione di malattie altamente contagiose.
? noto che i virus e, pi? in generale, le varie tipologie di germi possono essere neutralizzati utilizzando, ad esempio, raggi ultravioletti nella banda tipo C (in gergo UV-C) oppure l?ozono.
Nel campo della sterilizzazione dell'aria presente in locali chiusi, ? noto il metodo di irradiare l'ambiente dei locali con lampade che emettono UV-C, purch? sia assicurata l'assenza di persone, per evitare danni alle stesse ed in particolare agli occhi.
Esistono anche dispositivi che hanno la funzione di sterilizzare l'aria in alcune tipologie di ambienti, in cui operano persone, come studi dentistici, infermerie, sale operatorie.
Tali dispositivi sono, tipicamente, di piccola dimensione, per cui risultano idonei per ambienti molto contenuti, e realizzano la disinfezione in tempi abbastanza lunghi, in quanto reimmettono l?aria disinfettata negli ambienti con portate estremamente basse rispetto al volume degli ambienti.
Sempre allo scopo di operare la disinfezione di aria ambiente, ? anche nota la tecnica che consiste nell'applicare dispositivi disinfettanti nei canali di adduzione dei sistemi centralizzati di condizionamento aria.
Bench? concettualmente valida, anche questa tecnica ha, tuttavia, l'inconveniente di richiedere lunghi tempi di ricambio dell'aria nel volume di ogni ambiente.
Oltre al problema di disinfettare l'aria respirata negli ambienti frequentati dalle persone, ?, attualmente, un problema molto sentito anche quello di effettuare con frequenza elevata la sanificazione o igienizzazione di un elevato numero di oggetti, come mascherine, guanti, indumenti, generi alimentari e cos? via.
Oggigiorno, per questo tipo di esigenza, sono presenti sul mercato dispositivi di piccole dimensioni, della misura di armadietti, adatti a igienizzare piccoli oggetti come guanti o mascherine, ma sono anche noti armadi di maggiori dimensioni, adatti a sterilizzare abiti, tute, camici per uso sanitario o altro.
Il limite di questi dispositivi ? quello di risultare idonei solamente per specifiche applicazioni, non risultando adatti ad eseguire la sanitizzazione di una pi? vasta gamma di oggetti.
Il compito del presente trovato ? quello di realizzare un'apparecchiatura di disinfezione in continuo, in-situ ed in presenza di persone di ambienti chiusi e di sterilizzazione di oggetti che sia in grado di migliorare la tecnica nota in uno o pi? degli aspetti sopra indicati.
Nell'ambito di tale compito, uno scopo del trovato ? quello di fornire una apparecchiatura di disinfezione in continuo, in-situ ed in presenza di persone di ambienti chiusi e di sterilizzazione di oggetti che possa essere validamente impiegata in locali di ambienti chiusi e che consenta di operare una disinfezione in continuo dell'aria in tali ambienti.
Un altro scopo del trovato ? quello di mettere a punto una apparecchiatura di disinfezione in continuo, in-situ ed in presenza di persone di ambienti chiusi e di sterilizzazione di oggetti che permetta di realizzare la disinfezione in continuo dell'aria anche di ambienti molto gradi e/o affollati, come supermercati, grandi magazzini, fabbriche e cos? via, in tempi rapidi rispetto alla tecnica nota.
Altro scopo del trovato ? quello di realizzare una apparecchiatura di disinfezione in continuo, in-situ ed in presenza di persone di ambienti chiusi e di sterilizzazione di oggetti che risulti estremamente versatile, consentendo la possibilit? non solo di realizzare in modo adeguato la disinfezione dell'aria in ambienti chiusi ma anche di operare la sterilizzazione o quantomeno una soddisfacente sanificazione o igienizzazione di qualunque tipo di oggetto di uso comune.
Ancora uno scopo del presente trovato ? quello di fornire una apparecchiatura di disinfezione in continuo, in-situ ed in presenza di persone di ambienti chiusi e di sterilizzazione di oggetti che consenta di ottenere nell'aria dell'ambiente chiuso in cui viene utilizzata una concentrazione di germi notevolmente inferiore rispetto a quella che si avrebbe con il ricambio naturale dell'aria a finestre chiuse e che permetta di realizzare un completo ricambio dell'aria dell'ambiente chiuso con aria adeguatamente sterilizzata in tempi notevolmente pi? brevi rispetto alla tecnica nota.
E' un altro scopo ancora del presente trovato quello di realizzare una apparecchiatura di disinfezione in continuo, in-situ ed in presenza di persone di ambienti chiusi e di sterilizzazione di oggetti che possa permettere il riutilizzo in sicurezza di oggetti, altrimenti soggetti a smaltimento, lavaggio o specifica sanificazione, come guanti, mascherine, camici, tute da lavoro, indumenti vari o altri oggetti esposti a contaminazione, con evidenti vantaggi sia in termini di contenimento degli sprechi che ecologici.
Ancora uno scopo del trovato ? quello di mettere a punto una apparecchiatura di disinfezione in continuo, in-situ ed in presenza di persone di ambienti chiusi e di sterilizzazione di oggetti che possa validamente operare senza avvalersi di sistemi centralizzati di trattamento e distribuzione forzata di aria nei diversi locali di un edificio, evitando cos? commistione fra ambienti diversi e con diversa carica infettante.
Un ulteriore scopo del trovato ? quello di realizzare una apparecchiatura di disinfezione in continuo, in-situ ed in presenza di persone di ambienti chiusi e di sterilizzazione di oggetti che sia privo di superfici o zone in cui si possono accumulare agenti patogeni, come filtri, canali di distribuzione, incavi o simili.
Altro scopo del trovato ? quello di mettere a punto una apparecchiatura di disinfezione in continuo, in-situ ed in presenza di persone di ambienti chiusi e di sterilizzazione di oggetti che possa operare in-situ, ossia direttamente all'interno dell'ambiente chiuso da mantenere in condizioni di adeguata sicurezza dal punto di vista della contaminazione di agenti patogeni.
E' ancora uno scopo del trovato quello di fornire una apparecchiatura di disinfezione in continuo, in-situ ed in presenza di persone di ambienti chiusi e di sterilizzazione di oggetti che sia in grado di operare in continuo e con un potere disinfettante regolabile in funzione dell'affollamento del locale in cui ? utilizzata e degli orari di utilizzo del locale stesso.
Un ulteriore scopo del trovato ? quello di realizzare una apparecchiatura di disinfezione in continuo, in-situ ed in presenza di persone di ambienti chiusi e di sterilizzazione di oggetti che possa trovare facile e pratica applicazione in locali di qualunque dimensione e destinazione d'uso.
Un altro scopo del trovato ? quello di mettere a punto una apparecchiatura di disinfezione in continuo, in-situ ed in presenza di persone di ambienti chiusi e di sterilizzazione di oggetti che possa offrire le pi? ampie garanzie di affidabilit? e sicurezza nel suo funzionamento.
Inoltre, la presente invenzione si prefigge lo scopo di superare gli inconvenienti della tecnica nota in modo alternativo ad eventuali soluzioni esistenti.
Non ultimo scopo del trovato ? quello di realizzare una apparecchiatura di disinfezione in continuo, in-situ ed in presenza di persone di ambienti chiusi e di sterilizzazione di oggetti che sia di relativamente facile realizzazione e che possa essere prodotta con costi competitivi.
Questo compito, nonch? questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da una apparecchiatura di disinfezione in continuo, in-situ ed in presenza di persone di ambienti chiusi e di sterilizzazione di oggetti secondo la rivendicazione 1, opzionalmente dotato di una o pi? delle caratteristiche delle rivendicazioni dipendenti.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, dell'apparecchiatura di disinfezione in continuo, in-situ ed in presenza di persone di ambienti chiusi e di sterilizzazione di oggetti secondo il trovato, illustrata, a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
la figura 1 illustra in vista prospettica dall'alto l'apparecchiatura secondo il trovato;
la figura 2 mostra in alzato ed in sezione l'apparecchiatura secondo il trovato.
Con riferimento alle figure citate, l'apparecchiatura di disinfezione in continuo, insitu ed in presenza di persone di ambienti chiusi e di sterilizzazione di oggetti secondo il trovato, indicata globalmente con il numero di riferimento 1, comprende una struttura 2 di contenimento che risulta posizionabile in un locale di un ambiente chiuso 3, quale un ambiente interno ad un edificio, ed, in particolare, in un locale di un qualsiasi ambiente chiuso in cui siano presenti persone, come, ad esempio, uffici, fabbriche, ospedali, luoghi commerciali, luoghi di ristorazione o altri ambienti di lavoro o luoghi pubblici in genere, oltre ad abitazioni private o simili.
La struttura 2 definisce internamente almeno una camera 4 di disinfezione, la quale presenta almeno un imbocco di ingresso 5, comunicante con l'ambiente chiuso 3, ed almeno uno sbocco di uscita 6, anch'esso comunicante con l'ambiente chiuso 3, per consentire una circolazione di aria tra la camera 4 e l'ambiente chiuso 3.
Sempre secondo il trovato, nella camera 4 sono disposti dei mezzi di emissione di radiazioni germicide, costituiti, ad esempio, da una o pi? lampade UV-C 7, che consentono di irradiare con raggi UV-C lo spazio interno della camera 4.
Opportunamente, l'imbocco di entrata 5 e lo sbocco di uscita 6 della camera 4 sono disposti a diverse quote di altezza tra loro e, preferibilmente, l'imbocco di ingresso 5 risulta disposto ad una quota di altezza inferiore rispetto allo sbocco di uscita 6, in modo tale che si possa creare una circolazione di aria per convezione naturale tra la camera 4 e l'ambiente chiuso 3, grazie al calore prodotto dalle lampade 7.
Vantaggiosamente, l'apparecchiatura secondo il trovato pu? essere dotata anche di mezzi di circolazione forzata di aria tra la camera 4 e l'ambiente chiuso 3, i quali possono essere costituiti, ad esempio, da uno o pi? ventilatori 8, opportunamente alloggiati nella camera 4.
Opportunamente, i ventilatori 8 possono essere posizionati sia nella parte inferiore della struttura 2, come rappresentato nelle figure, sia nella parte superiore della struttura 2, sempre all'interno della camera 4.
E' da notare, che i ventilatori 8, oltre a contribuire alla creazione di una circolazione forzata di aria tra la camera 4 e l'ambiente chiuso 3, permettono di aumentare la velocit? dell'aria all'interno della camera 4, portandola a valori compresi tra 0,5 e 5 m/s, preferibilmente tra 0,7 a 3 m/s.
Con riferimento alla forma di realizzazione illustrata, la struttura 2 comprende un involucro esterno 9, di conformazione sostanzialmente tubolare e ad asse sostanzialmente verticale, che delimita lateralmente la camera 4, in modo che la camera 4 risulti praticamente definita assialmente al suo interno.
L'involucro 9 potr? presentare una qualunque forma in sezione trasversale. Preferibilmente, l'involucro 9 e, di conseguenza, la camera 4 presentano una sezione trasversale di forma poligonale, ad esempio triangolare, quadrata, rettangolare o altro.
Vantaggiosamente, l'involucro 9 risulta opaco ai raggi UV-C, mentre la sua superficie interna e, pi? in particolare, la superficie interna della camera 4 risulta rivestita, almeno parzialmente, con uno strato riflettente, costituito, ad esempio, da un sottile foglio di alluminio liscio, che ? in grado di riflettere le radiazioni UV-C emesse dalle lampade 7.
Opportunamente, la struttura 2 risulta appoggiabile, con la sua parte inferiore, al pavimento 10 del locale in cui viene posizionata e si estende verso il soffitto 11 del locale stesso con la sua parte superiore, presentando in pratica uno sviluppo prevalentemente verticale.
Vantaggiosamente, il bordo inferiore dell'involucro 9 ?, in particolare, disposto superiormente distanziato dal pavimento 10 del locale, grazie a degli appositi piedi di appoggio, in modo da definire, nello spazio tra l'involucro 9 ed il pavimento 10, l'imbocco di ingresso 5, mentre il suo bordo superiore risulta inferiormente distanziato dal soffitto 11 del locale, per definire cos? lo sbocco di uscita 6.
Ad esempio, la struttura 2 pu? comprendere una intelaiatura di supporto, che viene appoggiata al pavimento 10 e che supporta l'involucro 9, il quale, a sua volta, pu? essere, opportunamente, realizzato da una pluralit? di pannelli 12 fissati alla intelaiatura di supporto.
Nulla vieta che, come nella forma di realizzazione illustrata, l'involucro 9 e la stessa struttura 2 possano essere realizzati anche tramite pannelli 12 autoportanti, senza, quindi, la necessit? di prevedere l'intelaiatura di supporto.
Opportunamente, l'involucro 9 presenta almeno una porzione apribile per consentire l'accesso alla camera 4 ed, in particolare, si pu? prevedere che uno dei pannelli 12 possa essere incernierato ad un pannello 12 contiguo, cos? da risultare apribile come una porta.
All'interno della camera 4, sono vantaggiosamente disposti mezzi di supporto 13 per almeno un oggetto da sterilizzare, che possono essere, ad esempio, costituiti da appendini e/o ganci che permettono di appendere all'interno della camera 4 oggetti vari, come indumenti o altro, per consentirne l'irraggiamento da parte delle radiazioni emesse dalle lampade 7, una volta chiuso l'involucro 9.
Vantaggiosamente, in particolare nei casi in cui il pavimento 10 ed il soffitto 11 del locale in cui ? posizionata la struttura 2 presentino la capacit? di riflettere le radiazioni emesse dalle lampade 7, possono essere previsti, sostanzialmente in corrispondenza dell'imbocco di ingresso 5 e/o dello sbocco di uscita 6 della camera 4, dei mezzi di assorbimento di radiazioni elettromagnetiche, che permettono di evitare la fuoriuscita di raggi UV-C dalla camera 4 o, quantomeno, di mantenerla al di sotto dei limiti di sicurezza imposti dalle normative (Threshold Limit Value), garantendo cos? la protezione delle persone che si trovano nell?ambiente chiuso 3.
Tali mezzi di assorbimento possono essere costituiti da elementi lastriformi 14 in materiale ad alto assorbimento alle radiazioni UV-C, preferibilmente di colore scuro, che vengono applicati, vantaggiosamente, a copertura delle zone del pavimento 10 e/o del soffitto 11 del locale in cui ? situata la struttura 2.
Opportunamente, gli elementi lastriformi 14 presentano un'estensione lievemente debordante la proiezione ortogonale della struttura 2 sul pavimento 9a e sul soffitto 9b e possono essere, ad esempio, realizzati in tessuto di cotone o altro materiale idoneo.
E' da notare che gli elementi lastriformi 14, oltre a svolgere l'importante funzione di assorbire le radiazioni eventualmente uscenti dalla camera 4, permettono anche di assorbire radiazioni nel campo del visibile provenienti dall'ambiente chiuso 3, favorendo cos? la circolazione convettiva naturale dell'aria nella camera 4 e tra la camera 4 e l'ambiente chiuso 3.
Opportunamente, sostanzialmente in corrispondenza dello sbocco di uscita 6 della camera 4, si possono prevedere dei mezzi per la cattura di insetti 15, che potranno, ad esempio, essere costituiti da una rete metallica multistrato, caricata elettrostaticamente, che pu? essere montata sostanzialmente sul bordo superiore dell'involucro 9, al fine di catturare e immobilizzare per elettrocuzione le zanzare e gli altri insetti presenti nell'ambiente chiuso 3 che sono tipicamente attirati dalla luce blu.
Opportunamente, possono anche essere previsti mezzi di sicurezza destinati a prevenire l'avvicinamento non autorizzato alla struttura 2.
Ad esempio, tali mezzi di sicurezza possono comprendere almeno lampada segnalatrice del rischio di esposizione a radiazione, non raffigurata, che si accende contestualmente all'attivazione delle lampade 7.
I mezzi di sicurezza possono ulteriormente comprendere sensori di transito, che consentono di rilevare un attraversamento della distanza di sicurezza dalla struttura 2, una rete perimetrale anti-ingresso 16 a pavimento, per impedire l'ingresso di piccoli animali e bambini al di sotto dell'involucro 9 o altri dispositivi analoghi.
Vantaggiosamente, sono, altres?, previsti mezzi di controllo, opportunamente connessi operativamente alle lampade 7 e/o ai ventilatori 8, che permettono di regolare, anche in modo automatico, il funzionamento dell'apparecchiatura a seconda delle esigenze ed, in particolare, a seconda del numero di persone presenti nell'ambiente chiuso 3, consentendo, ad esempio, un abbassamento della potenza assorbita dall'apparecchiatura nei periodi in cui l'apporto virale nell'ambiente chiuso 3 ? ridotto, come, ad esempio, nelle ore notturne, o di aumentarlo o abbassarlo in funzione dell'aumento o dell'abbassamento del grado di affollamento del locale dell'ambiente chiuso 3.
Vantaggiosamente, i mezzi di controllo possono, eventualmente, comprendere anche un timer che risulta impostabile per consentire l'accessione o lo spegnimento automatico delle lampade 7 e/o dei ventilatori 8 in tempi prestabiliti.
Opportunamente, i mezzi di controllo possono essere collegati a mezzi rilevatori del grado di affollamento del locale dell'ambiente chiuso 3, come, ad esempio, telecamere, sensori di presenza o simili.
E' da notare che le dimensioni della struttura 2 ed in particolare della camera 4 risulteranno proporzionali alla dimensione dell'ambiente chiuso 3 da trattare.
In particolare, per consentire la possibilit? di operare la disinfezione dell'intero volume dell'aria contenuta nel locale in cui ? posizionata la struttura 2 in tempi rapidi, ad esempio entro tre minuti, l'involucro 9 e, pi? in particolare, la camera 4 potranno essere dimensionati in modo che la loro sezione trasversale presenti una dimensione compresa tra lo 0,4% ed il 4% e, pi? preferibilmente, tra lo 0.6% ed il 3% dell'area del locale, anche in relazione all'altezza del soffitto 11 dal pavimento 10.
Va anche osservato che le lampade 7 potranno presentare, opportunamente, uno sviluppo allungato, in modo da realizzare, in pratica, delle bande irraggianti, e potranno essere disposte sulla superficie interna della camera 4 sostanzialmente parallelamente all'asse dell'involucro 9.
Il numero e la posizione delle lampade 7 da collocare all'interno della camera 4 potranno essere determinati tramite modelli matematici che consentono di simulare l'irraggiamento realizzato all'interno della camera 4, considerando anche la percentuale di riflessione ottenuta tramite lo strato riflettente che riveste la superficie interna della camera 4.
La lunghezza delle bande irraggianti realizzate dalle lampade 7 lungo lo sviluppo della camera 4 potr? essere scelta in funzione della velocit? dell'aria nella camera 4, in modo da assicurare la somministrazione, all'aria circolante nella camera 4, di una dose di radiazione germicida sufficiente a neutralizzare almeno il 90% dei germi di interesse, preferibilmente almeno una dose, espressa in energia radiante per unit? di superficie, sostanzialmente pari a 8 J/m<2 >ovvero a a 0,8 mWs/cm<2>.
Inoltre, la lunghezza delle bande irraggianti definite dalle lampade 7 potr? essere scelta in base alla possibilit? di concentrare le lampade 7 in una porzione limitata di spazio, al fine di dimezzare le distanze fra le stesse ed ottenere cos? una moltiplicazione di un fattore quattro delle potenze irradianti, a vantaggio della dose complessivamente applicata.
In questo modo, l'intensit? di radiazione UV-C che potr? essere ottenuta in ogni punto della sezione trasversale della camera 4 potr? essere superiore ad almeno 0,6 mW/cm<2>, corrispondente ad un tempo di esposizione di 1,3 s, preferibilmente sempre superiore a 0,8 mW/cm<2>, corrispondente a 1 s di esposizione, fino a 4 mW/cm<2>, corrispondente a 0,2 secondi di esposizione e/o a dosi di letalit? superiori al 90%.
Ad esempio, la lunghezza delle bande irraggianti potr? essere compresa tra 0,5 e 6 m, preferibilmente tra 0,7 a 5 m, e potr? assumere valori tanto maggiori quanto pi? ? alto il soffitto 11 dal pavimento 10.
Il funzionamento dell'apparecchiatura, secondo il trovato, ? il seguente.
Per eseguire l'operazione di sterilizzazione/sanificazione di indumenti ed oggetti vari in genere, con le lampade 7 spente, una volta aperto l'involucro 9, si pu? accedere alla camera 4, in modo da poter disporre sui mezzi di supporto 13 eventuali oggetti da sterilizzare; dopodich? si provvede a chiudere l'involucro 9.
Con l'involucro 9 chiuso, si accendono le lampade 7 e si avvia il timer che le spegne automaticamente dopo il tempo impostato, ad esempio da un minimo di 3 a un massimo di 30 secondi.
Per la disinfezione dell'aria nei locali degli ambienti chiusi 3, con l'involucro 9 chiuso, si accendono le lampade 9 ed, almeno in una fase di avvio dell'apparecchiatura, si possono attivare i ventilatori 8, in modo tale da innescare una circolazione di aria tra la camera 4 e l'ambiente chiuso 3.
In particolare, l'aria, per un moto in parte convettivo naturale ed in parte forzato, viene prelevata dall'ambiente chiuso 3, attraverso l'imbocco di entrata 5, e viene convogliata lungo la camera 4, in modo da essere investita dalle radiazioni germicide emesse dalle lampade 7, prima di essere restituita, in corrispondenza dello sbocco di uscita 6, all'ambiente chiuso 3 adeguatamente disinfettata.
Dopo un'iniziale fase di avvio, i ventilatori 8 potranno, eventualmente, essere disattivati o comunque azionati a basso regime e la circolazione dell'aria tra la camera 4 e l'ambiente chiuso 3 potr? proseguire semplicemente o prevalentemente per convezione naturale, grazie al riscaldamento dell'aria nella camera 4 per effetto del calore emesso dalle lampade 7.
Si ? in pratica constatato come il trovato raggiunga il compito e gli scopi preposti ed, in particolare, si sottolinea come l'apparecchiatura secondo il trovato si sia dimostrata sperimentalmente in grado non solo di sterilizzare oggetti, come indumenti o altro, ma anche di disinfettare, validamente, l'aria di ambienti chiusi grandi e/o affollati, in continuo e insitu, con tempi di trattamento del volume dell'ambiente da trattare molto ridotti, inferiori a 3 minuti, comunque inferiori a 10 minuti nei locali enormemente voluminosi come supermercati, grandi magazzini, fabbriche.
Oltre ai precedenti vantaggi, il trovato si ? dimostrato in grado di neutralizzare, validamente, zanzare e altri insetti presenti negli ambienti chiusi.
Va anche evidenziato che l'apparecchiatura secondo il trovato ha il vantaggio di essere regolabile, consentendo la possibilit? di variare il suo funzionamento in funzione dell'affollamento dei locali in cui viene utilizzata, sia con riferimento alla potenza delle lampade che emettono le radiazioni germicide sia con riferimento alla portata d'aria trattata in continuo.
Un altro vantaggio dell'apparecchiatura secondo il trovato ? quello di poter essere in grado di lavorare in modo automatico, sia nella funzione di disinfezione dell'aria, sia in quella di sterilizzazione degli oggetti.
Inoltre, va osservato che l'apparecchiatura secondo il trovato non risulta affetta dai limiti ed inconvenienti dei tradizionali sistemi centralizzati di trattamento dell?aria, in particolare di notevoli superfici, in quanto non presenta zone in cui possono insediarsi gli agenti patogeni.
Il trovato, cos? concepito, ? suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati, purch? compatibili con l'uso specifico, nonch? le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze e dello stato della tecnica.
Ove le caratteristiche e le tecniche menzionate in qualsiasi rivendicazione siano seguite da segni di riferimento, tali segni sono stati apposti al solo scopo di aumentare l'intelligibilit? delle rivendicazioni e di conseguenza tali segni di riferimento non hanno alcun effetto limitante sull'interpretazione di ciascun elemento identificato a titolo di esempio da tali segni di riferimento.

Claims (13)

RIVENDICAZIONI
1. Apparecchiatura di disinfezione in continuo, in-situ ed in presenza di persone di ambienti chiusi e di sterilizzazione di oggetti caratterizzata dal fatto di comprendere una struttura (2) di contenimento, posizionabile in un locale di un ambiente chiuso (3) e definente internamente almeno una camera (4) di disinfezione presentante almeno un imbocco di ingresso (5), comunicante con detto ambiente chiuso (3), ed almeno uno sbocco di uscita (6), comunicante con detto ambiente chiuso (3), per consentire una circolazione di aria tra detta camera (4) e detto ambiente chiuso (3), essendo previsti, in detta camera (4), mezzi di emissione di radiazioni germicide.
2. Apparecchiatura, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto sbocco di uscita (6) ? disposto ad una quota di altezza diversa rispetto a detto imbocco di ingresso (5).
3. Apparecchiatura, secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta struttura (2) comprende un involucro (9) esterno di conformazione sostanzialmente tubolare e ad asse sostanzialmente verticale delimitante lateralmente detta camera (4).
4. Apparecchiatura, secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto imbocco di ingresso (5) ? disposto ad una quota di altezza inferiore rispetto a detto sbocco di uscita (6) per consentire una circolazione di aria per convezione naturale tra detta camera (4) e detto ambiente chiuso (3).
5. Apparecchiatura, secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di circolazione forzata di aria tra detta camera (4) e detto ambiente chiuso (3).
6. Apparecchiatura, secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la superficie interna di detta camera (4) ?, almeno parzialmente, rivestita di uno strato riflettente dette radiazioni.
7. Apparecchiatura, secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere, sostanzialmente in corrispondenza di detto imbocco di ingresso (5) e/o di detto sbocco di uscita (6), mezzi di assorbimento di radiazioni elettromagnetiche.
8. Apparecchiatura, secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di controllo atti a variare il funzionamento dell'apparecchiatura in relazione al numero di persone presenti in detto ambiente chiuso (3).
9. Apparecchiatura, secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto involucro (9) presenta almeno una porzione apribile per consentire l'accesso a detta camera (4).
10. Apparecchiatura, secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere, all'interno di detta camera (4), mezzi di supporto (13) per almeno un oggetto da sterilizzare.
11. Apparecchiatura, secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere, sostanzialmente in corrispondenza di detto sbocco di uscita (6), mezzi per la cattura di insetti.
12. Apparecchiatura, secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di sicurezza atti a prevenire l'avvicinamento non autorizzato a detta struttura (2).
13. Apparecchiatura, secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il bordo inferiore di detto involucro (9) ? superiormente distanziato dal pavimento (10) di detto locale, per definire detto imbocco di ingresso (5), e che il bordo superiore di detto involucro (6) ? inferiormente distanziato dal soffitto (11) di detto locale, per definire detto sbocco di uscita (6).
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