IT202000010372A1 - Elica a passo variabile - Google Patents

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IT202000010372A1
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Matteo BABETTO
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    • B64AIRCRAFT; AVIATION; COSMONAUTICS
    • B64CAEROPLANES; HELICOPTERS
    • B64C11/00Propellers, e.g. of ducted type; Features common to propellers and rotors for rotorcraft
    • B64C11/30Blade pitch-changing mechanisms
    • B64C11/32Blade pitch-changing mechanisms mechanical
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Description

DESCRIZIONE
Descrizione dell?INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
?Elica a passo variabile?
Campo di applicazione dell?invenzione
La presente invenzione trova applicazione nel settore aeronautico e si riferisce, in particolare, ad un?elica a passo variabile, ossia ad un?elica in cui l?angolo di calettamento di ciascuna pala ? regolabile sincronicamente a quello delle altre pale dell?elica.
Rassegna dell?arte nota
Oggigiorno le eliche a passo variabile sono dotate di attuatori preferibilmente idraulici solitamente alloggiati nel mozzo ed idonei a far ruotare le pale attorno al proprio asse longitudinale (in modo da modificarne sincronicamente l?angolo di calettamento).
Le eliche a passo variabile sono pi? complesse delle eliche a passo fisso ma sono preferibili a queste ultime ogniqualvolta sia necessario far transitare un veicolo in un fluido ad una velocit? variabile. In questi casi, infatti, le eliche a passo variabile, rispetto alle eliche a passo fisso, assicurano una migliore manovrabilit? del veicolo e consentono di mantenere relativamente costante il numero di giri del motore con cui viene fatta ruotare l?elica (migliorandone le prestazioni).
Le presenza di attuatori per comandare la rotazione di ciascuna pala costituisce per? un disincentivo all?impiego delle eliche di questa tipologia.
Scopi dell?invenzione
Scopo della presente invenzione ? quello di superare gli inconvenienti suddetti indicando un?elica a passo variabile in cui l?angolo di calettamento di ciascuna pala ? regolabile sincronicamente a quello delle altre pale sfruttando la forza centrifuga agente sulle pale.
Sommario e vantaggi dell?invenzione
Oggetto della presente invenzione ? un?elica a passo variabile comprendente: ? un mozzo connettibile solidalmente ad un albero (motore) portaelica, detto mozzo, quando connesso ad un albero portaelica, essendo ruotabile, per il tramite di detto albero, attorno ad un primo asse definibile ?asse motore?;
? una pluralit? di pale;
? per ciascuna di dette pale, primi mezzi di connessione di detta pala a detto mozzo,
per ciascuna di dette pale, detti primi mezzi di connessione essendo idonei a connettere detta pala a detto mozzo in modo tale per cui detta pala sia ruotabile, rispetto a detto mozzo, attorno ad un secondo asse complanare all?asse motore e non parallelo a quest?ultimo,
una rotazione di una di dette pale attorno al proprio secondo asse determinando una variazione dell?angolo di calettamento di detta pala,
il secondo asse di ciascuna pala essendo preferibilmente ortogonale all?asse motore,
i secondi assi essendo preferibilmente complanari,
il piano in cui giacciono preferibilmente i secondi assi, definibile ?piano individuato dalla rotazione dell?elica?, essendo pertanto preferibilmente ortogonale all?asse motore,
in cui, secondo l?invenzione, per ciascuna di dette pale, detti primi mezzi di connessione sono idonei a vincolare detta pala a detto mozzo in modo tale per cui detta pala possa compiere, rispetto a detto mozzo, un moto elicoidale attorno al proprio secondo asse, variando cos? il proprio angolo di calettamento, detti primi mezzi di connessione sono cio? idonei a vincolare detta pala a detto mozzo in modo tale per cui ciascun punto di detta pala possa compiere, rispetto a detto mozzo, un moto descrivente un?elica circolare appartenente ad un cilindro circolare retto il cui asse longitudinale coincide con il secondo asse di detta pala,
una rotazione di detto mozzo attorno all?asse motore determinando, per effetto della forza centrifuga agente su dette pale, un moto elicoidale di ciascuna pala attorno al proprio secondo asse, in allontanamento da detto mozzo e vincolato da detti primi mezzi di connessione, cos? da variare l?angolo di calettamento di detta pala,
detta elica comprendendo inoltre:
? secondi mezzi di connessione reciproca di dette pale,
detti secondi mezzi di connessione essendo idonei a vincolare ciascuna pala alle altre pale di detta elica in modo tale per cui:
? dette pale abbiano il medesimo angolo di calettamento
e
? una variazione dell?angolo di calettamento di una pala per effetto di una rotazione di detta pala attorno al proprio secondo asse, determini sincronicamente un?identica variazione dell?angolo di calettamento di ciascuna delle altre pale di detta elica per effetto di una rotazione di ciascuna di dette altre pale attorno al proprio secondo asse, cosicch? dette pale mantengano il medesimo angolo di calettamento. In altre parole, i secondi mezzi di connessione vincolano reciprocamente le pale in modo tale per cui una variazione dell?angolo di calettamento di una pala comporti una variazione uguale e sincrona degli angoli di calettamento delle altre pale dell?elica; ? mezzi elastici connessi a detto mozzo e ad almeno una di dette pale in modo da esercitare su detta pala una forza tendente ad avvicinare la stessa a detto mozzo (facendole compiere, per il tramite dei primi mezzi di connessione, un moto elicoidale inverso a quello compiuto dalla pala sotto l?azione della forza centrifuga).
L?elica secondo la presente invenzione ? dotata di pale il cui angolo di calettamento varia per effetto della rotazione del mozzo attorno all?asse motore. L?elica secondo la presente invenzione ? cio? un?elica a passo variabile in cui la regolazione dell?angolo di calettamento delle pale non ha luogo per mezzo di attuatori idraulici inseriti a tal scopo nel mozzo, bens? dipende dalla velocit? di rotazione di quest?ultimo attorno all?asse motore e dall?azione dei mezzi elastici. Quando l?elica ? in funzione (e pertanto il mozzo ? solidalmente connesso ad un albero portaelica messo in rotazione da un motore attorno al primo asse), la forza centrifuga agente sulle pale allontana queste ultime dall?asse motore facendole ruotare attorno al proprio secondo asse per il vincolo creato dai primi mezzi di connessione. I secondi mezzi di connessione assicurano che l?angolo di calettamento di ciascuna pala si mantenga sincronicamente identico a quello delle altre pale. I mezzi elastici assicurano, in primo luogo, che le pale si riavvicinino all?asse motore quando la rotazione del mozzo (e quindi dell?elica) rallenta. Dai mezzi elastici dipende inoltre l?ampiezza dell?angolo di calettamento ad un dato numero di giri dell?albero portaelica attorno al primo asse, ossia ad un dato numero di giri del motore che mette in rotazione detto albero. In altre parole, scegliendo le specifiche dei mezzi elastici ? vantaggiosamente possibile regolare l?angolo di calettamento delle pale in funzione del numero di giri del suddetto motore. Alle luce di ci?, impiegando l?elica oggetto d?invenzione ? vantaggiosamente possibile ottenere il massimo angolo di calettamento delle pale in corrispondenza del numero di giri pi? vicino possibile al punto di massima efficienza del motore. A tal fine, la scelta delle specifiche dei mezzi elastici deve essere effettuata in funzione del ?range? del numero di giri del motore, della potenza del motore, delle dimensioni e del peso dell?elica e del punto di massima efficienza del motore.
L?elica oggetto d?invenzione, pur essendo a passo variabile, ? vantaggiosamente meno complessa, meno pesante e meno costosa delle attuali eliche a passo variabile, risultando per? pi? efficiente e maggiormente prestante rispetto alle eliche a passo fisso.
Altre caratteristiche innovative della presente invenzione sono illustrate nella descrizione che segue e richiamate nelle rivendicazioni dipendenti.
Secondo un aspetto dell?invenzione, detto mozzo comprende, per ciascuna pala, una sede in cui detta pala ? parzialmente alloggiata in corrispondenza di una porzione di estremit? della stessa,
ciascuna di dette sedi essendo delimitata, almeno parzialmente, da una faccia interna di una parete di detto mozzo,
per ciascuna pala:
? detti primi mezzi di connessione comprendendo mezzi di guida della porzione di estremit? di detta pala rispetto alla parete delimitante, tramite detta faccia interna, la sede ove la porzione di estremit? di detta pala ? alloggiata e
? detti mezzi di guida essendo idonei a vincolare la porzione di estremit? di detta pala alla parete delimitante, tramite detta faccia interna, la sede ove la porzione di estremit? di detta pala ? alloggiata in modo tale per cui detta porzione di estremit? possa compiere, rispetto a detta parete, un moto elicoidale attorno al secondo asse di detta pala.
Secondo un altro aspetto dell?invenzione, per ciascuna pala:
? detta faccia interna delimitante la sede ove la porzione di estremit? di detta pala ? alloggiata, ? conformata, almeno parzialmente, come un cilindro circolare retto,
? l?asse longitudinale di detta faccia interna (almeno parzialmente conformata come un cilindro circolare retto) delimitante la sede ove la porzione di estremit? di detta pala ? alloggiata, coincide con il secondo asse di detta pala, ? detti mezzi di guida comprendono almeno una scanalatura realizzata sulla faccia interna delimitante la sede ove la porzione di estremit? di detta pala ? alloggiata,
detta scanalatura descrivendo, su detta faccia interna (almeno parzialmente conformata come un cilindro circolare retto), un?elica circolare il cui asse longitudinale coincide con il secondo asse di detta pala (e conseguentemente anche l?asse longitudinale di detta faccia interna),
? detti mezzi di guida comprendono almeno un dente solidalmente connesso alla porzione di estremit? di detta pala e sporgente da detta porzione di estremit? in modo da essere alloggiato nella scanalatura realizzata sulla faccia interna delimitante la sede ove detta porzione di estremit? ? alloggiata, detto dente essendo scorrevole in detta scanalatura in modo tale per cui detta porzione di estremit? possa compiere, rispetto alla parete comprendente detta scanalatura, un moto elicoidale attorno al secondo asse di detta pala. Secondo un altro aspetto dell?invenzione, per ciascuna pala:
? detta porzione di estremit? comprende una faccia esterna combaciante, almeno parzialmente, con detta faccia interna delimitante la sede ove detta porzione di estremit? ? alloggiata,
detta faccia esterna combaciando con detta faccia interna in modo tale per cui detta porzione di estremit? non possa compiere, rispetto alla parete comprendente detta faccia interna, alcun moto traslatorio in una direzione ortogonale al secondo asse di detta pala.
Secondo un altro aspetto dell?invenzione, detti secondi mezzi di connessione comprendono:
? un ingranaggio includente:
? una prima ruota dentata, qualificabile come ?corona?, connessa a detto mozzo in modo da essere ruotabile attorno ad un proprio asse preferibilmente coincidente con l?asse motore;
? per ciascuna di dette pale, una seconda ruota dentata, qualificabile come ?pignone?, connessa a detto mozzo in modo da essere ruotabile attorno ad un proprio asse preferibilmente coincidente con il secondo asse di detta pala,
ciascuno dei pignoni ingranando la corona cosicch? una rotazione di un pignone attorno al proprio asse dia luogo, tramite la corona, ad una rotazione degli altri pignoni rispettivamente attorno ai propri assi;
? per ciascuna pala, terzi mezzi di connessione di detta pala ad uno dei pignoni,
per ciascuna pala, detti terzi mezzi di connessione essendo idonei a vincolare detta pala a detto pignone in modo tale per cui una rotazione di detta pala attorno al proprio secondo asse determini una rotazione di detto pignone attorno al proprio asse,
ciascun pignone ingranando la corona in modo tale per cui una rotazione di detto pignone attorno al proprio asse per effetto della rotazione della pala cui esso ? connesso attorno al proprio secondo asse, dia luogo, tramite la corona, ad una rotazione sincrona e di uguale ampiezza di ciascuna delle altre pale dell?elica per effetto, rispettivamente, di una rotazione degli altri pignoni attorno al proprio asse (cosicch? una variazione dell?angolo di calettamento di una pala comporti una variazione uguale e sincrona degli angoli di calettamento delle altre pale dell?elica).
Secondo un altro aspetto dell?invenzione, l?asse di rotazione della corona coincide con l?asse motore e l?asse di rotazione di ciascun pignone coincide con il secondo asse della pala cui il pignone ? connesso,
la corona essendo una ruota dentata a dentatura laterale.
Secondo un altro aspetto dell?invenzione, per ciascuna pala:
? detti terzi mezzi di connessione comprendono una coppia cinematica di tipo prismatico (ossia una coppia prismatica),
il prisma di detta coppia prismatica essendo solidamente connesso ad un elemento tra detta pala ed il pignone cui detta pala ? connessa,
la cavit? prismatica di detta coppia prismatica essendo ricavata nell?altro elemento tra detta pala ed il pignone cui detta pala ? connessa,
detto prisma essendo almeno parzialmente alloggiato in detta cavit? prismatica ed essendo scorrevole in quest?ultima cos? da vincolare detta pala a detto pignone in modo tale per cui una rotazione di detta pala attorno al proprio secondo asse determini una rotazione di detto prisma che dia luogo ad una rotazione di detto pignone attorno al proprio asse.
Secondo un altro aspetto dell?invenzione, per ciascuna di dette pale, il prisma di detta coppia prismatica ? solidalmente connesso al pignone ed ? almeno parzialmente alloggiato nella sede ove la porzione di estremit? di detta pala ? almeno parzialmente alloggiata,
la cavit? prismatica di detta coppia prismatica essendo ricavata nella porzione di estremit? di detta pala.
Secondo un altro aspetto dell?invenzione, detta elica comprende detti mezzi elastici per ciascuna di dette pale.
Secondo un altro aspetto dell?invenzione, per ciascuna di dette pale, detti mezzi elastici comprendono almeno due molle ciascuna delle quali connessa, ad una prima estremit?, a detto mozzo e ad una seconda estremit? opposta a detta prima estremit?, a detta pala in modo da esercitare su quest?ultima una forza tendente ad avvicinare detta pala al mozzo.
Vantaggiosamente, secondo questo aspetto dell?invenzione, in caso di rottura di una molla di una pala, minore ? l?effetto destabilizzante che si avrebbe sull?elica rispetto al caso in cui ci sia una sola molla per pala o una sola molla nell?elica.
Breve descrizione delle figure
Ulteriori scopi e vantaggi della presente invenzione risulteranno chiari dalla descrizione particolareggiata che segue di un esempio di realizzazione della stessa e dai disegni annessi, dati a puro titolo esplicativo e non limitativo, in cui: ? la figura 1 mostra, in vista piana frontale, un?elica secondo la presente invenzione;
? la figura 2 mostra, in vista prospettica, il mozzo dell?elica di figura 1;
? la figura 3 mostra, parzialmente, il mozzo di figura 2 in sezione retta;
? la figura 4 mostra, in vista prospettica, un componente dell?elica di figura 1 includente un pignone;
? la figura 5 mostra, in vista prospettica e sezione parziale, il mozzo di figura 2 con alloggiato, al proprio interno, il componente dell?elica di figura 1, visibile in figura 4;
? la figura 6 mostra, in vista prospettica, una pala dell?elica di figura 1.
Descrizione dettagliata di una forma preferita di realizzazione dell?invenzione
Nel seguito della presente descrizione una figura potr? essere illustrata anche con riferimento ad elementi non espressamente indicati in quella figura ma in altre figure. La scala e le proporzioni dei vari elementi raffigurati non corrispondono necessariamente a quelle reali.
La figura 1 mostra un?elica 1, oggetto d?invenzione, del tipo ?a passo variabile?. L?elica 1 comprende un mozzo 2 connettibile solidalmente ad un albero portaelica per la messa in rotazione dell?elica 1. Pi? precisamente, il mozzo 2, quando ? connesso ad un albero portaelica, ? ruotabile, per il tramite di detto albero, attorno ad un primo asse solitamente definito ?asse motore?. Quest?ultimo ? pertanto l?asse geometrico attorno al quale l?elica 1 viene messa in rotazione dall?albero portaelica.
L?elica 1 comprende anche una pluralit? di pale 3 ciascuna delle quali ? connessa al mozzo 2 in corrispondenza di una propria prima estremit?. Le pale 3 sono preferibilmente uguali l?una all?altra, sono angolarmente equidistanti l?una dall?altra e sono mostrate a titolo esemplificativo in numero pari a tre. Essendo l?elica 1 a passo variabile, ciascuna pala 3 ? connessa al mozzo 2 in modo da poter ruotare, rispetto a quest?ultimo, attorno ad un proprio asse longitudinale (precedentemente qualificato come ?secondo asse?). Una rotazione di una pala 3 attorno al proprio asse longitudinale determina una variazione dell?angolo di calettamento di detta pala 3. In particolare, come sar? illustrato pi? dettagliatamente nel seguito della presente descrizione, le pale 3 sono connesse sia al mozzo 2 (per il tramite di mezzi precedentemente qualificati come ?primi mezzi di connessione?), sia tra loro (per il tramite di mezzi precedentemente qualificati come ?secondi mezzi di connessione?) in modo tale per cui le pale 3 abbiano il medesimo angolo di calettamento ed una variazione dell?angolo di calettamento di una pala 3 comporti una variazione uguale e sincrona degli angoli di calettamento delle altre pale 3 (cosicch? gli angoli di calettamento delle pale 3 si mantengano sempre uguali l?uno agli altri).
Ciascuno degli assi longitudinali attorno a cui sono ruotabili le pale 3 ? preferibilmente complanare all?asse motore ed ? non parallelo a quest?ultimo. Pi? preferibilmente, detti assi longitudinali sono ortogonali all?asse motore e complanari tra loro. Il piano in cui giacciono preferibilmente gli assi attorno a cui sono ruotabili le pale 3, solitamente definito ?piano individuato dalla rotazione dell?elica?, ? pertanto preferibilmente ortogonale all?asse motore. Per inciso, essendo le pale 3 angolarmente equidistanti l?una dall?altra ed essendo le pale 3 mostrate a titolo esemplificativo in numero uguale a tre, in figura 1 gli assi longitudinali delle pale 3 sono incidenti in un punto (dell?asse motore) formando tre angoli da 120? ciascuno.
L?elica 1 comprende una pluralit? di molle 4, preferibilmente elicoidali, ciascuna delle quali ? connessa al mozzo 2 ad una prima estremit?, e ad una pala 3 ad una seconda estremit? opposta alla propria prima estremit?, cos? da esercitare sulla pala 3 una forza tendente ad avvicinare detta pala 3 al mozzo 2 (ossia all?asse motore). Le molle 4, precedentemente identificate con l?espressione ?mezzi elastici?, sono mostrate a titolo esemplificativo in numero pari a sei, con due molle 4 connesse a ciascuna pala 3. Come sar? illustrato pi? dettagliatamente nel seguito della presente descrizione, essendo le pale 3 connesse tra loro in modo tale per cui una variazione dell?angolo di calettamento di una pala 3 comporti una variazione uguale e sincrona degli angoli di calettamento delle altre pale 3, ai fini dell?invenzione l?elica 1 potrebbe comprendere anche una sola delle molle 4.
Con riferimento alla figura 2 ? possibile notare che il mozzo 2 comprende preferibilmente un collare cilindrico circolare retto 10 includente un foro centrale passante 11 (per inciso, anch?esso preferibilmente cilindrico circolare retto e coassiale al collare 10) in corrispondenza del quale il mozzo 2 ? calettabile su un albero portaelica. Dal collare 10 si dipartono a raggiera tre pareti 12 preferibilmente cilindriche circolari rette e preferibilmente uguali l?una all?altra. Ciascuna parete 12 include una sede 13 parzialmente delimitata da una faccia interna 14 della parete 12. Per inciso, in ciascuna parete 12, la faccia 14, e con essa la sede 13, ? preferibilmente cilindrica circolare retta e pi? preferibilmente coassiale alla parete 12, cos? da conferire a quest?ultima un aspetto tubolare. Il mozzo 2 comprende una parete 12, e pertanto anche una sede 13, per ciascuna pala 3. Pi? precisamente, come visibile in figura 1, ciascuna pala 3 ? parzialmente alloggiata in una delle sedi 13, pi? precisamente in corrispondenza di una propria porzione di estremit? 31 visibile in figura 6. Come sar? illustrato pi? dettagliatamente nel seguito della presente descrizione, ciascuna pala 3 ? parzialmente alloggiata nella propria sede 13 in modo tale per cui l?asse longitudinale attorno a cui detta pala 3 ? ruotabile coincida con l?asse longitudinale di detta sede 13 (preferibilmente ortogonale all?asse motore), e pertanto anche con l?asse della parete 12 e della faccia 14 delimitanti detta sede 13. Per inciso, essendo le pale 3 angolarmente equidistanti l?una dall?altra ed essendo le pale 3 mostrate a titolo esemplificativo in numero uguale a tre, gli assi longitudinali delle pareti 12 (cos? come delle sedi 13 e delle facce 14), al pari degli assi longitudinali attorno a cui sono rispettivamente ruotabili le pale 3, sono incidenti in un punto (dell?asse motore) formando tre angoli da 120? ciascuno.
Ciascuna sede 13 ? accessibile attraverso un?apertura 17, preferibilmente circolare, opposta al collare 10. Pi? precisamente, ? attraverso le aperture 17 che le pale 3 sono rispettivamente alloggiabili nelle sedi 13.
Ciascuna parete 12 comprende, in corrispondenza della propria faccia 14, almeno una scanalatura 15 descrivente, su detta faccia 14, un?elica circolare il cui asse longitudinale coincide con l?asse longitudinale della faccia 14 (e conseguentemente anche con l?asse longitudinale della parete 12 includente detta faccia 14, della sede 13 delimitata da detta faccia 14 e della pala 3 parzialmente alloggiata in detta sede 13). Ciascuna parete 12 comprende a titolo esemplificativo tre scanalature 15 uguali l?una all?altra, con il medesimo asse longitudinale e ruotate l?una rispetto alle altre di 120? attorno a detto asse. Essendo le pareti 12 preferibilmente uguali l?una all?altra, le scanalature 15 di una parete 12 sono preferibilmente uguali alle scanalature 15 delle altre pareti 12. Come ? possibile notare in figura 2, in ciascuna parete 12 le scanalature 15 si estendono sulla faccia 14 preferibilmente a partire dall?apertura 17.
Il mozzo 2 comprende una pluralit? di asole 16 solidalmente connesse alle pareti 12 esternamente alle sedi 13 (ossia sulla faccia esterna di dette pareti 12). Ciascuna molla 4 ? connessa al mozzo 2 per il tramite di una delle asole 16 (come mostrato in figura 1). Pi? precisamente, il mozzo 2 comprende un?asola 16 per ciascuna molla 4. Essendo queste ultime mostrate a titolo esemplificativo in numero pare a sei, con due molle 4 connesse a ciascuna pala 3, anche le asole 16 sono mostrate a titolo esemplificativo in numero pare a sei, con due asole 16 connesse a ciascuna parete 12 e preferibilmente affiancate l?una all?altra.
Con riferimento alla figura 3 ? possibile notare che il mozzo 2 comprende, al proprio interno, nel collare 10, una sede anulare ove ? alloggiata una ruota dentata 20 facente parte di un ingranaggio grazie all?azione del quale una variazione dell?angolo di calettamento di una pala 3 determina, come precedentemente accennato, una variazione uguale e sincrona degli angoli di calettamento delle altre pale 3. La ruota dentata 20, precedentemente qualificata come ?prima ruota dentata? o ?corona?, ? alloggiata nella suddetta sede in modo da essere ruotabile attorno ad un asse (disposto, per inciso, ortogonalmente al piano in cui giacerebbe la corona 20 se venisse schematizzata con un cerchio, e passante per il centro di detto cerchio) preferibilmente coincidente con l?asse motore. Pi? precisamente, la corona 20 ? alloggiata nella suddetta sede preferibilmente in modo da risultare coassiale al collare 10. La corona 20 ? preferibilmente una ruota dentata a dentatura laterale ed ? sostanzialmente collocata nella zona del collare 10 ove ?convergono? le pareti 12. Per inciso, l?alloggiamento della corona 20 nel collare 10 connette la corona 20 al mozzo 2.
Nuovamente con riferimento alla figura 3 ? possibile notare che le sedi 13 non sono a fondo cieco. Pi? precisamente, ogni sede 13 termina, in corrispondenza del collare 10, con una parete di fondo 21 includente un foro passante 22. Quest?ultimo ? sostanzialmente circolare ed ? preferibilmente in posizione centrale nella parete 21 ove ? ricavato. Ciascun foro 22 ? pertanto preferibilmente coassiale alla sede 13 comunicante con detto foro 22, ed alla parete 12 e alla faccia 14 delimitanti detta sede 13. Per il tramite del foro 22 ogni sede 13 ? in comunicazione con la sopra citata sede, nel collare 10, ove ? alloggiata la corona 20.
La figura 4 mostra un componente 25 dell?elica 1 anch?esso facente parte dell?ingranaggio precedentemente citato (grazie all?azione del quale una variazione dell?angolo di calettamento di una pala 3 determina una variazione uguale e sincrona degli angoli di calettamento delle altre pale 3). Il componente 25 comprendente una ruota dentata 26, precedentemente qualificata come ?seconda ruota dentata? o ?pignone?, connessa ad un elemento prismatico 27, precedentemente definito ?prisma?, per il tramite di un corto elemento 28 preferibilmente cilindrico circolare retto ed interposto tra gli stessi. Il prisma 27 ? preferibilmente retto ed ha una sezione trasversale preferibilmente a croce greca. L?elemento 28 ha una base circolare il cui diametro ? preferibilmente inferiore a quello del pignone 26 ed ? connesso a quest?ultimo preferibilmente coassialmente. L?asse longitudinale dell?elemento 28 coincide cio? preferibilmente con l?asse del pignone 26, ossia con l?asse disposto ortogonalmente al piano in cui giacerebbe il pignone 26 se venisse schematizzato con un cerchio, e passante per il centro di detto cerchio. Anche il prisma 27 ? preferibilmente connesso all?elemento 28 coassialmente. L?asse di simmetria longitudinale del prisma 27 coincide cio? preferibilmente con l?asse longitudinale dell?elemento 28 e conseguentemente anche con l?asse del pignone 26. Alla luce di quanto detto, il pignone 26, l?elemento 28 ed il prisma 27 sono preferibilmente coassiali.
L?elica 1 comprende un componente 25 per ciascuna pala 3. I componenti 25 dell?elica 1 sono preferibilmente uguali l?uno all?altro.
Con riferimento alla figura 5 ? possibile notare che ciascun componente 25 ? alloggiato nel mozzo 2 in modo tale per cui il pignone 26 giaccia all?interno del collare 10 ingranando la corona 20, l?elemento 28 giaccia in uno dei fori 22 cos? da attraversare la parete 21 ove il foro 22 ? realizzato, ed il prisma 27 giaccia nella sede 13 parzialmente delimitata, sul fondo, da detta parete 21. I componenti 25, e conseguentemente anche i pignoni 26, sono pertanto connessi al mozzo 2. I componenti 25 sono inoltre rispettivamente parzialmente alloggiati nelle sedi 13. Pi? nel dettaglio, ciascun componente 25 ? parzialmente alloggiato, in corrispondenza del proprio elemento 28, in uno dei fori 22 in modo tale per cui il pignone 26 (e con esso il prisma 27) sia ruotabile attorno al proprio asse (ossia il sopra citato asse disposto ortogonalmente al piano in cui giacerebbe il pignone 26 se venisse schematizzato con un cerchio, e passante per il centro di detto cerchio) e non traslabile lungo lo stesso. Pi? precisamente, gli elementi 28 hanno preferibilmente sostanzialmente la medesima lunghezza delle pareti 21 da essi attraversate ed hanno una sezione trasversale sostanzialmente coincidente con quella del foro 22 ove sono alloggiati. I fori 22 vincolano pertanto i componenti 25 al mozzo 2 lascando un solo grado di libert?, di tipo rotazionale: ciascun componente 25 (ossia il pignone 26, l?elemento 28 e il prisma 27) pu? pertanto esclusivamente ruotare attorno all?asse del proprio pignone 26. Detto asse, come precedentemente specificato, ? preferibilmente coincidente non solo con l?asse dell?elemento 28 e con l?asse del prisma 27 cui detto pignone 26 ? connesso, ma anche con l?asse del foro 22 ove ? alloggiato detto elemento 28, e con l?asse della sede 13 comunicante con detto foro 22 (e conseguentemente con l?asse della parete 12 e della faccia 14 delimitanti detta sede 13). Alla luce di quanto detto, ciascun componente 25 (ossia il pignone 26, l?elemento 28 e il prisma 27) ? preferibilmente coassiale alla sede 13 ove il componente 25 ? parzialmente alloggiato in corrispondenza del proprio prisma 27. Quest?ultimo ha una lunghezza preferibilmente inferiore a quella delle sede 13 ove ? alloggiato (corrispondente alla profondit? di detta sede 13, ossia alla distanza tra l?apertura 17 e la parete 21 relative a detta sede 13).
Per inciso, l?asse di rotazione di ciascun componente 25 (e quindi di ciascun pignone 26) ? preferibilmente ortogonale all?asse motore (attorno al quale ? preferibilmente ruotabile la corona 20). Gli assi di rotazione dei componenti 25 (e quindi dei pignoni 26) sono inoltre preferibilmente complanari.
La corona 20 ed i pignoni 26 formano un ingranaggio. Essendo i componenti 25 preferibilmente uguali tra loro, una rotazione di un pignone 26 attorno al proprio asse d? luogo ad una rotazione della corona 20 attorno al proprio asse che determina una rotazione uguale e sincrona degli altri pignoni 26 rispettivamente attorno ai propri assi.
Come ? possibile notare in figura 5, in ciascuna parete 12 le scanalature 15 si estendono sulla faccia 14 preferibilmente fino alla parete 21 (opposto all?apertura 17 da cui le scanalature 15 preferibilmente si originano).
Con riferimento alla figura 6 ? possibile notare che ciascuna delle pale 3 comprende due porzioni: una prima porzione 30, particolarmente estesa, larga ed appiattita, ed una seconda porzione 31, di estremit?, preferibilmente sostanzialmente conformata come un cilindro circolare retto. In ciascuna pala 3, la sezione trasversale e la lunghezza della porzione 30 sono rispettivamente superiori a quelle della porzione 31. Per effetto di ci?, ciascuna pala 3 comprende una faccia 32 di collegamento tra le porzioni 30 e 31 interposta tra queste ultime. In ciascuna pala 3, il precedentemente citato asse longitudinale di detta pala 3 corrisponde all?asse longitudinale della propria porzione 30. In ciascuna pala 3, la porzione 31 ? connessa alla porzione 30 in modo tale per cui l?asse longitudinale della porzione 31 coincida preferibilmente con l?asse longitudinale della porzione 30 e quindi della pala 3. La faccia 32 ? preferibilmente disposta ortogonalmente all?asse longitudinale della pala 3.
Come precedentemente accennato, ciascuna pala 3 ? alloggiata in una delle sedi 13 in corrispondenza della propria porzione 31. La lunghezza della porzione 31 ? preferibilmente sostanzialmente uguale a quella della sede 13 ove detta porzione 31 ? alloggiata. Pi? precisamente, essendo le pale 3 preferibilmente uguali tra loro ed essendo le pareti 12 preferibilmente uguali tra loro, la lunghezza di ciascuna porzione 31 ? preferibilmente uguale alla lunghezza di ciascuna sede 13. In aggiunta a ci?, la sezione trasversale di ciascuna porzione 31 ? preferibilmente sostanzialmente uguale alla sezione trasversale di ciascuna sede 13.
Ciascuna pala 3 comprende almeno una protuberanza 33 estesa in lunghezza, solidalmente connessa alla porzione 31 e sporgente dalla faccia esterna di quest?ultima. Preferibilmente, in ciascuna pala 3, la protuberanza 33 descrive, sulla porzione 31, un?elica circolare il cui asse longitudinale coincide con l?asse longitudinale di detta porzione 31 (e conseguentemente anche l?asse longitudinale della pala 3 di cui la porzione 31 fa parte). In ciascuna pala 3, la protuberanza 33 si estende preferibilmente dalla faccia 32 all?estremit? 34 della porzione 31 opposta a detta faccia 32. Ciascuna pala 3 comprende preferibilmente tante protuberanze 33 quanto sono le scanalature 15 comprese in ciascuna parete 12. Poich? ciascuna parete 12 comprende a titolo esemplificativo tre scanalature 15, ciascuna pala 3 comprende pertanto preferibilmente tre protuberanze 33. In ciascuna pala 3, le protuberanze 33 sono preferibilmente uguali l?una all?altra, con il medesimo asse longitudinale e ruotate l?una rispetto alle altre di 120? attorno a detto asse. Essendo le pale 3 preferibilmente uguali l?una all?altra, le protuberanze 33 di una pala 3 sono preferibilmente identiche alle protuberanze 33 delle altre pale 3. L?elica descritta da ciascuna protuberanza 33 ? preferibilmente uguale a quella descritta da ciascuna scanalatura 15. Come sar? illustrato nel seguito della presente descrizione, ai fini dell?invenzione ? sufficiente che ciascuna pala 3 comprenda almeno un dente solidalmente connesso alla porzione 31 e sporgente dalla faccia esterna quest?ultima. Per inciso, una protuberanza 33 equivale ad una pluralit? di detti denti allineati ed adiacenti l?uno all?altro.
Come ? possibile notare in figura 6, ciascuna pala 3 comprende una cavit? 35 penetrante, preferibilmente centralmente, nella porzione 31 a partire dall?estremit? 34. La cavit? 35 ? preferibilmente conformata come un prisma retto ed ha una sezione trasversale preferibilmente a croce greca. In ciascuna pala 3, l?asse di simmetria longitudinale della cavit? 35 coincide preferibilmente con l?asse longitudinale della porzione 31 (e quindi con l?asse della pala 3). Le cavit? 35 sono pertanto preferibilmente rispettivamente coassiali alle porzioni 31. Essendo le pale 3 preferibilmente uguali l?una all?altra, anche le cavit? 35 sono preferibilmente uguali tra loro. La sezione trasversale di ciascuna cavit? 35 ? preferibilmente sostanzialmente uguale alla sezione trasversale di ciascun prisma 27. In aggiunta a ci?, la profondit? di ciascuna cavit? 35 ? preferibilmente uguale alla lunghezza di ciascun prisma 27.
Ciascuna pala 3 comprende preferibilmente una coppia di asole 36 solidalmente connesse alla faccia 32 e preferibilmente affiancate l?una all?altra. Ciascuna molla 4 ? connessa ad una pala 3 per il tramite di un?asola 36 (come mostrato in figura 1). Ogni molla 4 ? pertanto connessa ad una delle asole 16 in corrispondenza della propria prima estremit? e ad una delle asole 36 in corrispondenza della propria seconda estremit?.
Come gi? ribadito, ciascuna pala 3 ? parzialmente alloggiata in una delle sedi 13 in corrispondenza della propria porzione 31. Pi? precisamente, ciascuna porzione 31 ? preferibilmente combaciante, in corrispondenza della propria faccia esterna preferibilmente cilindrica circolare retta, con la faccia 14 della parete 12 delimitante la sede 13 ove detta porzione 31 ? alloggiata. La porzione 31 di ciascuna pala 3 ? pertanto coassiale alla sede 13 ove detta pala 3 ? parzialmente alloggiata. Pi? precisamente, l?asse longitudinale di ciascuna pala 3 coincide preferibilmente con l?asse longitudinale della parete 12 delimitante la sede 13 ove detta pala 3 ? parzialmente alloggiata, e conseguentemente anche con l?asse longitudinale di detta sede 13, con l?asse longitudinale della faccia 14 compresa in detta parete 12 e con l?asse longitudinale del componente 25 parzialmente alloggiato in detta sede 13 (asse attorno al quale ? ruotabile il pignone 26 di detto componente 25). Per ciascuna pala 3, il fatto che la faccia esterna della porzione 31 di detta pala 3 combaci con la faccia 14 della parete 12 delimitante la sede 13 ove detta pala 3 ? parzialmente alloggiata fa s? che detta porzione 31 (e conseguentemente la pala 3 comprendente detta porzione 31) non possa compiere, rispetto a detta parete 12, alcun moto traslatorio in una direzione ortogonale all?asse di detta pala 3. Alla luce di quanto detto, ciascuna pala 3 ? parzialmente alloggiata in una delle sedi 13 in modo tale da non poter compiere alcun moto traslatorio in una direzione ortogonale al proprio asse. Ciascuna pala 3 ? inoltre parzialmente alloggiata in una delle sedi 13 in corrispondenza della propria porzione 31 in modo tale per cui le protuberanze 33 di quest?ultima siano rispettivamente alloggiate nelle scanalature 15 della faccia 14 delimitante detta sede 13. Per ciascuna pala 3, le protuberanze 33 descrivono, sulla porzione 31 da cui sporgono, rispettive eliche circolari il cui asse longitudinale coincide con l?asse longitudinale delle eliche circolari rispettivamente descritte dalle scanalature 15 della faccia 14 delimitante la sede 13 ove detta pala 3 ? parzialmente alloggiata. Alla luce di quanto detto precedentemente, per ciascuna pala 3, l?asse longitudinale delle eliche circolari descritte dalle protuberanze 33 di detta pala 3 e delle eliche circolari descritte dalle scanalature 15 della faccia 14 delimitante la sede 13 ove detta pala 3 ? parzialmente alloggiata coincide inoltre con l?asse longitudinale di detta pala 3, con l?asse longitudinale della parete 12 delimitante la sede 13 ove detta pala 3 ? parzialmente alloggiata, con l?asse longitudinale di detta sede 13, con l?asse longitudinale della faccia 14 compresa in detta parete 12 e con l?asse longitudinale del componente 25 parzialmente alloggiato in detta sede 13 (asse attorno al quale ? ruotabile il pignone 26 di detto componente 25).
Per ciascuna pala 3, le protuberanze 33 sono scorrevoli nelle scanalature 15 della faccia 14 delimitante la sede 13 ove detta pala 3 ? parzialmente alloggiata, cosicch? la porzione 31 di detta pala 3 possa compiere, rispetto alla parete 12 delimitante detta sede 13, un moto elicoidale attorno all?asse longitudinale di detta parete 12, coincidente con l?asse di detta pala 3. Alla luce di quanto detto, ciascuna pala 3 ? parzialmente alloggiata in una delle sedi 13 in modo tale da poter compiere, rispetto alla parete 12 delimitante detta sede 13, un moto elicoidale attorno al proprio asse, cos? da variare il proprio angolo di calettamento. In altre parole, ciascuna delle pale 3 ? connessa al mozzo 2 in modo tale per cui detta pala 3 possa compiere, rispetto al mozzo 2, un moto elicoidale attorno all?asse longitudinale di detta pala 3, cio? in modo tale per cui ciascun punto di detta pala 3 possa compiere, rispetto al mozzo 2, un moto descrivente un?elica circolare appartenente ad un cilindro circolare retto il cui asse longitudinale coincide con l?asse longitudinale di detta pala 3. Una rotazione del mozzo 2 attorno all?asse motore determina quindi, per effetto della forza centrifuga agente sulle pale 3, una rototraslazione elicoidale di ciascuna pala 3 in allontanamento dal mozzo 2 (e pertanto dall?asse motore).
Le scanalature 15 e le protuberanze 33 sono state precedentemente identificate con l?espressione ?mezzi di guida?. Come sopra accennato, ai fini dell?invenzione, anzich? una pluralit? di protuberanze 33, ciascuna pala 3 potrebbe comprendere un solo dente sporgente dalla faccia esterna della porzione 31 di detta pala, alloggiato in una scanalatura 15 della parate 12 delimitante la sede 13 ove detta pala 3 ? parzialmente alloggiata, e scorrevole in detta scanalatura 15 cosicch? detta pala 3 possa compiere, rispetto a detta parete 12, un moto elicoidale attorno al proprio asse (variando il proprio angolo di calettamento). In altre parole, ciascuna pala 3 potrebbe comprendere un solo dente e ciascuna parete 12 potrebbe comprendere una sola scanalatura 15 ove detto dente (della pala 3 parzialmente alloggiata nella sede 13 delimitata da detta parete 12) ? alloggiato ed in cui pu? scorrere.
Ciascuna pala 3 ? parzialmente alloggiata in una sede 13 in corrispondenza della propria porzione 31 in modo tale per cui il prisma 27 del componente 25 penetrante in detta sede 13 sia alloggiato nella cavit? 35 di detta porzione 31 e scorrevole in detta cavit? 35, cos? da formare, con quest?ultima, una coppia prismatica. In particolare, per ciascuna pala 3, il prisma 27 del componente 25 penetrante nella sede 13 ove detta pala 3 ? parzialmente alloggiata, vincola detta pala 3 al pignone 26 di detto componente 25 in modo tale per cui una rotazione di detta pala 3 attorno al proprio asse longitudinale determini una rotazione di detto prisma 27 che dia luogo ad una rotazione di detto pignone 26 attorno al proprio asse. L?asse di rotazione di ciascun pignone 26 coincide preferibilmente con l?asse longitudinale della pala 3 cui il pignone 26 ? connesso dalla rispettiva coppia cinematica.
Per inciso, ai fini dell?invenzione, in ciascuna coppia prismatica di connessione delle pale 3 ai pignoni 26, il prisma 27, anzich? essere connesso al pignone 26, potrebbe essere connesso alla pala 3 e la cavit? prismatica 35, anzich? essere ricavata nella porzione 31 della pala 3, potrebbe essere ricavata nel pignone 26.
Come sopra specificato, ciascuna pala 3 ? connessa al pignone 26 del componente 25 penetrante nella sede 13 ove detta pala 3 ? parzialmente alloggiata, in modo tale per cui una rotazione di detta pala 3 attorno al proprio secondo asse longitudinale determini una rotazione di detto pignone 26 attorno al proprio asse. Poich? ciascun pignone 26 ingrana la corona 20 in modo tale per cui una rotazione di detto pignone 26 attorno al proprio asse dia luogo, tramite la corona 20, ad una rotazione sincrona e di uguale ampiezza di ciascuno degli altri pignoni 26, una rotazione di ciascun pignone 26 attorno al proprio asse per effetto della rotazione della pala 3 cui ? esso connesso attorno al proprio asse longitudinale d? luogo, tramite la corona 20, ad una rotazione sincrona e di uguale ampiezza di ciascuna delle altre pale 3 per effetto, rispettivamente, di una rotazione degli altri pignoni 26 attorno al proprio asse (cosicch? una variazione dell?angolo di calettamento di una pala 3 comporti una variazione uguale e sincrona degli angoli di calettamento delle altre pale 3).
Riassumendo, ciascuna delle pale 3 ? connessa al mozzo 2 in modo tale per cui detta pala 3 possa compiere, rispetto al mozzo 2, un moto elicoidale attorno all?asse longitudinale di detta pala 3, cio? in modo tale per cui ciascun punto di detta pala 3 possa compiere, rispetto al mozzo 2, un moto descrivente un?elica circolare appartenente ad un cilindro circolare retto il cui asse longitudinale coincide con l?asse longitudinale di detta pala 3. Le pale 3 sono inoltre connesse reciprocamente in modo tale per cui una variazione dell?angolo di calettamento di una pala 3 per effetto di una rotazione di detta pala 3 attorno al proprio asse longitudinale determini sincronicamente un?identica variazione dell?angolo di calettamento di ciascuna delle altre pale 3 per effetto di una rotazione di ciascuna di dette altre pale 3 attorno al proprio asse longitudinale cosicch? le pale 3 mantengano il medesimo angolo di calettamento. Una variazione dell?angolo di calettamento di una pala 3 comporta pertanto una variazione uguale e sincrona degli angoli di calettamento delle altre pale 3.
Alla luce di quanto detto, l?elica 1 ? dotata di pale 3 il cui angolo di calettamento varia per effetto della rotazione del mozzo 3 attorno all?asse motore. L?elica 1 ? cio? un?elica a passo variabile in cui la regolazione dell?angolo di calettamento delle pale 3 dipende dalla velocit? di rotazione del mozzo 2 attorno all?asse motore e dall?azione delle molle 4.
Quando l?elica 1 ? in funzione (e pertanto il mozzo 2 ? solidalmente connesso ad un albero portaelica messo in rotazione da un motore attorno al primo asse), la forza centrifuga agente sulle pale 3 fa s? che queste ultime, compiendo un moto elicoidale guidato dalle protuberanze 33 e dalle scanalature 15, si allontanino dal mozzo 2 (e pertanto dall?asse motore) ruotando attorno al proprio asse longitudinale e conseguentemente variando il proprio angolo di calettamento. Le coppie prismatiche, i pignoni 26 e la corona 20 assicurano che l?angolo di calettamento di ciascuna pala 3 si mantenga sincronicamente identico a quello delle altre pale 3. Le molle 4 assicurano, in primo luogo, che le pale 3 si riavvicinino all?asse motore quando la rotazione del mozzo 2 (e quindi dell?elica 1) rallenta (facendole compiere un moto elicoidale inverso a quello compiuto dalle pale 3 sotto l?azione della forza centrifuga). Dalle molle 4 dipende inoltre l?ampiezza dell?angolo di calettamento ad un dato numero di giri dell?albero portaelica attorno al primo asse, ossia ad un dato numero di giri del motore che mette in rotazione detto albero. In altre parole, le molle 4, opponendosi al moto elicoidale delle pale 3 sotto l?azione della forza centrifuga, consentono di regolare l?angolo di calettamento delle pale 3 in funzione del numero di giri del suddetto motore.
Come precedentemente accennato, essendo le pale 3 connesse tra loro in modo tale per cui una variazione dell?angolo di calettamento di una pala 3 comporti una variazione uguale e sincrona degli angoli di calettamento delle altre pale 3, ai fini dell?invenzione l?elica 1 potrebbe comprendere anche una sola molla 4. Nella configurazione mostrata in figura 1 l?elica 1 ? ferma e le pale 3 sono preferibilmente in battuta contro le pareti 12 e 21 delimitanti le sedi 13 ove le pale 3 sono rispettivamente parzialmente alloggiate. Pi? precisamente, la faccia 32 di ciascuna pala 3 ? preferibilmente in battuta contro il bordo della parete 12 delimitante l?apertura 17 attraversata da detta pala 3, e l?estremit? 34 della porzione 31 di detta pala 3 ? preferibilmente in battuta contro la parete 21 della sede 13 ove detta porzione 31 ? alloggiata.
Facendo nuovamente riferimento alla figura 1, ? possibile notare che le molle 4 non connettono ciascuna pala 3 alla parete 12 delimitante la sede 13 ove detta pala 3 ? alloggiata, bens? preferibilmente alla parete 12 delimitante la sede 13 ove ? alloggiata la pala 3 successiva.
Sulla base della descrizione fornita per un esempio di realizzazione preferito, ? ovvio che alcuni cambiamenti possono essere introdotti dal tecnico del ramo senza con ci? uscire dall?ambito dell?invenzione come definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (10)

RIVENDICAZIONI
1. Elica (1) a passo variabile comprendente:
? un mozzo (2) connettibile solidalmente ad un albero portaelica,
detto mozzo (2), quando connesso ad un albero portaelica, essendo ruotabile, per il tramite di detto albero, attorno ad un primo asse;
? una pluralit? di pale (3);
? per ciascuna di dette pale (3), primi mezzi di connessione (15, 33) di detta pala (3) a detto mozzo (2),
per ciascuna di dette pale (3), detti primi mezzi di connessione (15, 33) essendo idonei a connettere detta pala (3) a detto mozzo (2) in modo tale per cui detta pala (3) sia ruotabile, rispetto a detto mozzo (2), attorno ad un secondo asse complanare a detto primo asse e non parallelo a quest?ultimo, una rotazione di una dette pale (3) attorno al proprio secondo asse determinando una variazione dell?angolo di calettamento di detta pala (3),
detta elica (1) essendo caratterizzata dal fatto che, per ciascuna di dette pale (3), detti primi mezzi di connessione (15, 33) sono idonei a vincolare detta pala (3) a detto mozzo (2) in modo tale per cui detta pala (3) possa compiere, rispetto a detto mozzo (2), un moto elicoidale attorno al secondo asse di detta pala (3) variando cos? il proprio angolo di calettamento,
una rotazione di detto mozzo (2) attorno a detto primo asse determinando, per effetto della forza centrifuga agente su dette pale (3), un moto elicoidale di ciascuna di dette pale (3) attorno al proprio secondo asse, in allontanamento da detto mozzo (2) e vincolato da detti primi mezzi di connessione (15, 33), cos? da variare l?angolo di calettamento di detta pala (3),
detta elica (1) comprendendo inoltre:
? secondi mezzi (20, 26, 27, 35) di connessione reciproca di dette pale (3), detti secondi mezzi di connessione (20, 26, 27, 35) essendo idonei a vincolare ciascuna di dette pale (3) alle altre pale (3) di detta elica (1) in modo tale per cui:
? dette pale (3) abbiano il medesimo angolo di calettamento
e
? una variazione dell?angolo di calettamento di una di dette pale (3) per effetto di una rotazione di detta pala (3) attorno al proprio secondo asse, determini sincronicamente un?identica variazione dell?angolo di calettamento di ciascuna delle altre pale (3) di detta elica (1) per effetto di una rotazione di ciascuna di dette altre pale (3) attorno al proprio secondo asse, cosicch? dette pale (3) mantengano il medesimo angolo di calettamento;
? mezzi elastici (4) connessi a detto mozzo (2) e ad almeno una di dette pale (3) in modo da esercitare su detta pala (3) una forza tendente ad avvicinare la stessa a detto mozzo (2).
2. Elica (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto mozzo (2) comprende, per ciascuna di dette pale (3), una sede (13) in cui detta pala (2) ? parzialmente alloggiata in corrispondenza di una porzione (31) di estremit? della stessa,
ciascuna di dette sedi (13) essendo delimitata, almeno parzialmente, da una faccia interna (14) di una parete (12) di detto mozzo (2),
per ciascuna di dette pale (3):
? detti primi mezzi di connessione comprendendo mezzi di guida (15, 33) della porzione di estremit? (31) di detta pala (3) rispetto alla parete (12) delimitante, tramite la propria faccia interna (14), la sede (13) ove la porzione di estremit? (31) di detta pala (3) ? alloggiata
e
? detti mezzi di guida (15, 33) essendo idonei a vincolare la porzione di estremit? (31) di detta pala (3) alla parete (12) delimitante, tramite la propria faccia interna (14), la sede (13) ove la porzione di estremit? (31) di detta pala (3) ? alloggiata in modo tale per cui detta porzione di estremit? (31) possa compiere, rispetto a detta parete (12), un moto elicoidale attorno al secondo asse di detta pala (3).
3. Elica (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che, per ciascuna di dette pale (3):
? la faccia interna (14) delimitante la sede (13) ove la porzione di estremit? (31) di detta pala (3) ? alloggiata, ? conformata, almeno parzialmente, come un cilindro circolare retto,
? l?asse longitudinale di detta faccia interna (14) delimitante la sede (13) ove la porzione di estremit? (31) di detta pala (3) ? alloggiata, coincide con il secondo asse di detta pala (3),
? detti mezzi di guida comprendono almeno una scanalatura (15) realizzata sulla faccia interna (14) delimitante la sede (13) ove la porzione di estremit? (31) di detta pala (3) ? alloggiata,
detta scanalatura (15) descrivendo, su detta faccia interna (14), un?elica circolare il cui asse longitudinale coincide con il secondo asse di detta pala (3), ? detti mezzi di guida comprendono almeno un dente (33) solidalmente connesso alla porzione di estremit? (31) di detta pala (3) e sporgente da una faccia esterna di detta porzione di estremit? (31) in modo da essere alloggiato nella scanalatura (15) realizzata sulla faccia interna (14) delimitante la sede (13) ove detta porzione di estremit? (31) ? alloggiata,
detto dente (33) essendo scorrevole in detta scanalatura (15) in modo tale per cui detta porzione di estremit? (31) compia, rispetto alla parete (12) sulla cui faccia interna (14) ? realizzata detta scanalatura (15), un moto elicoidale attorno al secondo asse di detta pala (3).
4. Elica (1) secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che, per ciascuna di dette pale (3):
? la porzione di estremit? (31) di detta pala (3) combacia, almeno parzialmente, in corrispondenza della propria faccia esterna, con la faccia (14) interna delimitante la sede (13) ove detta porzione di estremit? (31) ? alloggiata, detta faccia esterna combaciando almeno parzialmente con detta faccia interna (14) in modo tale per cui detta porzione di estremit? (31) non possa compiere, rispetto alla parete (12) comprendente detta faccia interna (14), alcun moto traslatorio in una direzione ortogonale al secondo asse di detta pala (3).
5. Elica (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti secondi mezzi di connessione (20, 26, 27, 35) comprendono: ? un ingranaggio (20, 26) includente:
? una prima ruota dentata (20) connessa a detto mozzo (2) in modo da essere ruotabile attorno ad un proprio asse;
? per ciascuna di dette pale (3), una seconda ruota dentata (26) anch?essa connessa a detto mozzo (2) in modo da essere ruotabile attorno ad un proprio asse,
ciascuna di dette seconde ruote dentate (26) ingranando detta prima ruota dentata (20) cosicch? una rotazione di una di dette seconde ruote dentate (26) attorno al proprio asse dia luogo, tramite detta seconda ruota dentata (20), ad una rotazione delle altre dette seconde ruote dentate (26) rispettivamente attorno ai propri assi;
? per ciascuna di dette pale (3), terzi mezzi di connessione (27, 35) di detta pala (3) ad una di dette seconde ruote dentate (26),
per ciascuna di dette pale (3), detti terzi mezzi di connessione (27, 35) essendo idonei a vincolare detta pala (3) a detta seconda ruota dentata (26) in modo tale per cui una rotazione di detta pala (3) attorno al proprio secondo asse determini una rotazione di detta seconda ruota dentata (26) attorno al proprio asse,
ciascuna di dette seconde ruote dentate (26) ingranando detta prima ruota dentata (20) in modo tale per cui una rotazione di una di dette prime ruote dentate (26) attorno al proprio asse per effetto della rotazione della pala (3), cui essa ? connessa, attorno al proprio secondo asse dia luogo, tramite detta prima ruota dentata (20), ad una rotazione sincrona e di uguale ampiezza di ciascuna delle altre pale (3) di detta elica (1) per effetto, rispettivamente, di una rotazione delle altre dette seconde ruote dentate (26) di detto ingranaggio (20, 26) attorno al proprio asse, cosicch? una variazione dell?angolo di calettamento di una di dette pale (3) comporti una variazione uguale e sincrona degli angoli di calettamento delle altre pale (3) di detta elica (1).
6. Elica (1) secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che l?asse di rotazione di detta prima ruota dentata (20) coincide con detto primo asse e l?asse di rotazione di ciascuna di dette seconde ruote dentate (26) coincide con il secondo asse della pala (3) cui detta seconda ruota dentata (26) ? connessa,
detta prima ruota dentata (20) essendo una ruota dentata a dentatura laterale.
7. Elica (1) secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che, per ciascuna di dette pale (3):
? detti terzi mezzi di connessione (27, 35) comprendono una coppia prismatica,
il prisma (27) di detta coppia prismatica essendo solidamente connesso ad un elemento tra detta pala (3) e la seconda ruota dentata (26) cui detta pala (3) ? connessa,
la cavit? prismatica (35) di detta coppia prismatica essendo ricavata nell?altro elemento tra detta pala (3) e la seconda ruota dentata (26) cui detta pala (3) ? connessa,
detto prisma (27) essendo almeno parzialmente alloggiato in detta cavit? prismatica (35) ed essendo scorrevole in quest?ultima cos? da vincolare detta pala (3) alla seconda ruota dentata (26) cui detta pala (3) ? connessa in modo tale per cui una rotazione di detta pala (3) attorno al proprio secondo asse determini una rotazione di detto prisma (27) che dia luogo ad una rotazione di detta seconda ruota dentata (26) attorno al proprio asse.
8. Elica (1) secondo la rivendicazione 7 quando la rivendicazione 5 dipende dalla rivendicazione 2 o 3 o 4, caratterizzata dal fatto, per ciascuna di dette pale (3), la cavit? prismatica (35) di detta coppia prismatica vincolante detta pala (3) ? ricavata nella porzione di estremit? (31) di detta pala (3),
il prisma (27) della coppia prismatica vincolante detta pala (3) essendo solidalmente connesso alla seconda ruota dentata (26) cui detta pala (3) ? connessa ed essendo almeno parzialmente alloggiato nella sede (13) ove la porzione di estremit? (31) di detta pala (3) ? alloggiata.
9. Elica (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere detti mezzi elastici (4) per ciascuna di dette pale (3).
10. Elica (1) secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che, per ciascuna di dette pale (3), detti mezzi elastici comprendono almeno due molle (4) ciascuna delle quali connessa, ad una prima estremit?, a detto mozzo (2) e ad una seconda estremit? opposta a detta prima estremit?, a detta pala (3) in modo da esercitare su quest?ultima una forza tendente ad avvicinare detta pala a detto mozzo (2).
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