IT202000007261A1 - Testa per tonometro ad applanazione - Google Patents

Testa per tonometro ad applanazione Download PDF

Info

Publication number
IT202000007261A1
IT202000007261A1 IT102020000007261A IT202000007261A IT202000007261A1 IT 202000007261 A1 IT202000007261 A1 IT 202000007261A1 IT 102020000007261 A IT102020000007261 A IT 102020000007261A IT 202000007261 A IT202000007261 A IT 202000007261A IT 202000007261 A1 IT202000007261 A1 IT 202000007261A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
applanation
head
base
semi
tonometer
Prior art date
Application number
IT102020000007261A
Other languages
English (en)
Inventor
Ciro Caruso
Original Assignee
Frastema Ophthalmics Easyopht Group S R L In Forma Abbreviata Fe Group S R L
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Frastema Ophthalmics Easyopht Group S R L In Forma Abbreviata Fe Group S R L filed Critical Frastema Ophthalmics Easyopht Group S R L In Forma Abbreviata Fe Group S R L
Priority to IT102020000007261A priority Critical patent/IT202000007261A1/it
Priority to PCT/IB2021/052780 priority patent/WO2021205310A1/en
Priority to EP21722546.5A priority patent/EP4132345B1/en
Publication of IT202000007261A1 publication Critical patent/IT202000007261A1/it

Links

Classifications

    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61BDIAGNOSIS; SURGERY; IDENTIFICATION
    • A61B3/00Apparatus for testing the eyes; Instruments for examining the eyes
    • A61B3/10Objective types, i.e. instruments for examining the eyes independent of the patients' perceptions or reactions
    • A61B3/16Objective types, i.e. instruments for examining the eyes independent of the patients' perceptions or reactions for measuring intraocular pressure, e.g. tonometers

Landscapes

  • Life Sciences & Earth Sciences (AREA)
  • Health & Medical Sciences (AREA)
  • Medical Informatics (AREA)
  • Molecular Biology (AREA)
  • Ophthalmology & Optometry (AREA)
  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Biomedical Technology (AREA)
  • Heart & Thoracic Surgery (AREA)
  • Physics & Mathematics (AREA)
  • Biophysics (AREA)
  • Surgery (AREA)
  • Animal Behavior & Ethology (AREA)
  • General Health & Medical Sciences (AREA)
  • Public Health (AREA)
  • Veterinary Medicine (AREA)
  • Eye Examination Apparatus (AREA)
  • Measurement Of The Respiration, Hearing Ability, Form, And Blood Characteristics Of Living Organisms (AREA)
  • Measuring Pulse, Heart Rate, Blood Pressure Or Blood Flow (AREA)

Description

TESTA PER TONOMETRO AD APPLANAZIONE
La presente divulgazione concerne in generale i tonometri ad applanazione e pi? in particolare una testa per tonometro ad applanazione realizzata in materiale trasparente.
E? noto che la misurazione della pressione intraoculare (PIO) rappresenta un momento fondamentale dell?esame oftalmologico di routine, in quanto l?aumento dei suoi valori rappresenta il maggiore fattore di rischio per il glaucoma ed uno dei parametri fondamentali per la diagnosi della malattia. Inoltre la misurazione della PIO fornisce utili indicazioni per altre patologie oculari, come le uveiti, e in tutti i pazienti sottoposti ad interventi chirurgici sull?occhio, tanto da essere considerato un esame di routine da eseguirsi in tutte le visite oftalmologiche.
La misurazione della pressione intraoculare pu? essere effettuata con metodiche dirette (manometria) o indirette (tonometria). La manometria oculare non ? utilizzata nella pratica clinica in quanto pi? invasiva, ma ? limitata solo all?impiego sperimentale. Invece, la tonometria oculare ? la metodica pi? comunemente utileizzata nella pratica clinica. Essa consente la misurazione indiretta della pressione intraoculare mediante strumenti detti tonometri, il cui principio si basa sulla relazione tra pressione intraoculare e forza necessaria a modificare la forma naturale della cornea.
Nel seguito, si far? unicamente riferimento ai tonometri ?per applanazione?, che misurano la forza necessaria per appianare un?area di superficie nota della cornea oppure valutano l?ampiezza dell?area appianata da una forza fissa prestabilita, in quanto ? ad essi che si applica l'invenzione.
Con il termine ?tonometro ad applanazione?, nella seguente descrizione e nelle rivendicazioni, si intende indicare qualsiasi tonometro che sfrutti il principio della tonometria ad applanazione per determinare la pressione intraoculare.
La tonometria ad applanazione si basa sul fatto che, per appianare una superficie di area A della cornea, ? necessaria una forza media F che agisce sulla superficie di area A in modo da equilibrare la pressione intraoculare (PIO):
PIO (Pressione Intra Oculare) = F/A
Ne deriva che la pressione all?interno di una sfera ideale pu? essere conosciuta valutando l?ampiezza dell?area corneale appianata da una forza costante oppure valutando la forza necessaria per appianare un'area corneale conosciuta. Pertanto, per la tonometria ad applanazione possono essere utilizzati due diversi tipi di tonometri: ad area variabile e a forza variabile.
I tonometri ad applanazione pi? conosciuti ed utilizzati al mondo sono quelli a forza variabile ed indubbiamente tra questi il pi? famoso ? il tonometro di Goldmann, ormai universalmente utilizzato e che rappresenta lo standard internazionale per la misurazione della PIO.
Il tonometro di Goldmann, rappresentato nella figura 1, comprende un elemento appianante, costituito da una testa tipicamente di plastica trasparente o di vetro e contenente un prisma, unita per mezzo di un anello di tenuta su un?astina ad una molla a spirale. Mediante una manopola graduata laterale ? possibile variare il valore della forza applicata sulla cornea, che ? espressa in grammi ed ? indicata da tacche incise sulla manopola stessa.
Il valore dell?area di cornea centrale appianata ? di 3,06 mm<2 >e tale valore, sempre costante, ? fissato come valore standard di riferimento.
La tecnica di esame prevede l?appoggio dello strumento su una apposita base di una lampada a fessura. Previa anestesia corneale, viene applicata nel fornice congiuntivale inferiore del paziente l?estremit? ripiegata di una striscia di carta da filtro imbevuta di fluoresceina, sostanza fluorescente che serve a rendere pi? evidente il bordo dell?area appianata tramite osservazione con luce blu. Come ? noto, identificare con buona precisione i bordi dell'area appianata ? essenziale per una corretta misura della pressione oculare.
La figura 2 ? una vista in prospettiva di una classica testa per tonometro ad applanazione. Essa si presenta esternamente come un oggetto a sostanzialmente simmetria rotazionale lungo una direzione assiale longitudinale e ha un corpo integrale definente:
in corrispondenza di una prima estremit? lungo la direzione assiale longitudinale, una porzione di estremit? 2 definente una superficie piana di applanazione corneale S1, avente un rispettivo raggio di applanazione, disposta su un primo piano di base della porzione di estremit? 2 ortogonale ad un asse longitudinale della testa per tonometro;
due prismi 4a e 4b semi-cilindrici integrali con la porzione di estremit? 2, aventi ciascuno: - una rispettiva base inferiore semicircolare disposta lungo un rispettivo piano ortogonale alla direzione assiale longitudinale;
- un'altezza nominale in corrispondenza di un centro della rispettiva base inferiore semicircolare;
- una superficie di base superiore semiellittica opposta alla rispettiva base inferiore e inclinata rispetto ad essa di un rispettivo angolo interno, tipicamente compreso tra 10 e 60?.
I due prismi 4a e 4b semi-cilindrici sono contrapposti l'uno all'altro nel senso dell'altezza lungo un piano di separazione assiale in modo che le rispettive basi inferiori semicircolari giacciano sullo stesso piano ortogonale componendo insieme un cerchio pieno.
La testa nota di figura 2 tipicamente ha un codolo tubolare 7 che circonda le superfici di base superiore dei due prismi 4a e 4b, rappresentati in semitrasparenza, ed ? configurato per essere innestato in un anello di tenuta di un tonometro ad applanazione mantenendo a sbalzo la testa per tonometro al di fuori dell'anello di tenuta, come mostrato in figura 3. La superficie laterale delle teste attuali per tonometro ? opaca, in modo da schermare i prismi 4a e 4b da raggi di luce spuri che provengono di lato e che potrebbero disturbare la visione, e su di essa sono realizzate delle tacche per allineare correttamente il piano di separazione dei prismi 4a e 4b al paziente. Il paziente viene fatto sedere dinanzi alla lampada a fessura e guardare un punto di riferimento, come illustrato in figura 4. La fessura della lampada viene aperta al massimo e viene interposto un filtro blu cobalto per meglio visualizzare la fluoresceina, e cio? per visualizzare meglio i bordi dell'area appianata. Viene poi orientato un fascio luminoso in modo che questo passi attraverso il prisma trasparente e la manopola viene regolata sulla tacca corrispondente a 10 mmHg. La lampada a fessura viene spostata in avanti in modo che il prisma entri delicatamente a contatto con la parte centrale della cornea, come in figura 5.
Il prisma, contenuto nella testa di plastica trasparente, scinde l?immagine circolare della superficie corneale appianata in due semicerchi, uno sull?altro. Quindi attraverso l?oculare, si possono osservare due semicerchi verdi in campo luminoso blu.
Le figure 6a-6d mostrano cosa si osserva con il tonometro Goldmann in diversi casi. La manopola laterale del tonometro viene ruotata in modo tale da portare i due semicerchi a contatto con il loro bordo interno. A seconda della pressione esercitata, si possono osservare diversi aspetti dei semicerchi: se questi sono lontani ? necessario aumentare la forza di applanazione; se si accavallano ? necessario ruotare al contrario la manopola per diminuire la forza esercitata. Nella figura 6a, le emicorone appaiono relativamente spesse a causa di un eccessivo uso di fluoresceina; nella figura 6b le emicorone hanno uno spessore adeguato ma non sono correttamente allineate poich? la forza di applanazione ? eccessiva; nella figura 6c invece la forza di applanazione ? insufficiente; nella figura 6d le emicorone sono correttamente allineate. A questo punto viene determinata l?entit? della PIO moltiplicando per dieci il valore riportato sulla manopola.
Un problema legato alle teste attuali per tonometri ad applanazione ? il fatto che la misura della pressione intraoculare ? difficile perch? la luce emessa dal colorante oftalmico ? relativamente debole. Inoltre come mostrato nella fotografia di figura 7, il medico che esegue la misura vede anche delle intense strisce luminose che disturbano la visione delle emicorone, che hanno un'intensit? luminosa inferiore.
Studi condotti dal richiedente hanno mostrato che il motivo per cui la luce emessa dal colorante oftalmico ? fioca ? dovuta innanzitutto alla forma della porzione di estremit? 2 della testa. A causa del fenomeno della rifrazione, la luce generata dalla lampada a fessura viene deviata quando attraversa la porzione di estremit? 2 e raggiunge la superficie di applanazione corneale S1 propagandosi all'interno della testa del tonometro con un angolo di incidenza di circa 75?. Dato che l'illuminazione della superficie di applanazione diminuisce all'aumentare dell'angolo di incidenza, essa risulter? poco illuminata e cos? sar? relativamente bassa e fioca la luce emessa dal colorante oftalmico.
Per ovviare a questo inconveniente, ? stata realizzata una testa a simmetria rotazionale per tonometro ad applanazione come definita nella rivendicazione 1, avente una porzione delimitata da una rispettiva base maggiore e una rispettiva base minore e una rispettiva superficie laterale esterna avente almeno una zona inclinata rispetto alla base maggiore di un rispettivo angolo interno compreso tra 0? e 80?. Tale zona ? configurata per definire un percorso rettilineo di luce in modo che un fascio di luce incidente sulla superficie laterale esterna dall?esterno della testa di applanazione entra nella seconda porzione e si propaga nella porzione di estremit? fino alla superficie piana di applanazione corneale senza che il fascio di luce sia riflesso e senza incontrare superfici di discontinuit? di materiale.
Secondo un aspetto, tale angolo interno pu? essere minore di 75?, o di 70?, o di 65?, o ancora di 60?. Secondo un aspetto, tale angolo interno pu? essere maggiore di 5?, o di 10?, o di 15?, o ancora di 20?. Valori possibili per tale angolo interno saranno 25?, o 30?, o 35?, o 40? o 45?, o 50? o 55? o valori compresi tra questi.
La testa per tonometro ad applanazione comprender? due prismi semi-cilindrici o semiellittici, aventi ciascuno:
- una rispettiva base inferiore semicircolare o semiellittica integrale con la seconda porzione a forma di tronco di cono e disposta lungo un quarto piano ortogonale alla direzione assiale longitudinale;
- un'altezza nominale in corrispondenza di un centro della rispettiva base inferiore semicircolare o semiellittica;
- una superficie di base superiore semiellittica opposta alla rispettiva base inferiore e inclinata rispetto ad essa di un rispettivo angolo interno compreso tra 10 e 60?.
I due prismi semi-cilindrici o semiellittici sono contrapposti nel senso dell'altezza lungo un piano di separazione assiale in modo che le rispettive basi inferiori semicircolari o semiellittiche giacciono sul quarto piano ortogonale componendo insieme un cerchio pieno o un'ellisse piena, rispettivamente. La porzione di estremit?, la seconda porzione e i due prismi sono integrali tra loro.
Altre forme di realizzazione sono definite nelle annesse rivendicazioni.
La figura 1 mostra un tonometro di Goldmann.
La figura 2 ? una vista in prospettiva di una classica testa per tonometro ad applanazione. La figura 3 mostra una classica testa montata in un anello di tenuta di un tonometro ad applanazione, illuminata da un fascio di luce blu di una lampada a fessura.
La figura 4 mostra la testa nota del tonometro di Goldmann applicata all'occhio di una paziente; La figura 5 illustra il principio di misura della pressione intraoculare con il tonometro di Goldmann.
La figura 6 mostra semicerchi o emicorone visualizzate con il tonometro di Goldmann, nei seguenti casi: a) eccessivo uso di fluoresceina; b) forza di applanazione eccessiva; c) forza di applanazione insufficiente; d) emicorone correttamente allineate.
La figura 7 ? una fotografia dell'immagine che vede il medico quando misura la pressione intraoculare di un paziente con un tonometro ad applanazione di Goldmann con una testa nota del tipo mostrato in figura 2.
La figura 8A mostra una vista in sezione assiale di una testa per tonometro ad applanazione con una superficie di applanazione circolare o ellittica e con un codolo tubolare che circonda i prismi e con una superficie di applanazione circolare o ellittica.
La figura 8B mostra una vista in sezione assiale di una testa per tonometro ad applanazione con una superficie di applanazione circolare o ellittica e con un codolo tubolare che circonda i prismi, con una superficie di applanazione circolare o ellittica e con una porzione di estremit? cilindrica.
La figura 9 mostra una vista in sezione assiale di una testa per tonometro ad applanazione con una superficie di applanazione circolare o ellittica e con i prismi definiti in corrispondenza di un'estremit? longitudinalmente opposta alla superficie di applanazione e con un codolo tubolare che circonda i prismi.
La figura 10 mostra una vista in sezione assiale di una testa per tonometro ad applanazione con una superficie di applanazione circolare o ellittica e con i prismi definiti in corrispondenza di un'estremit? longitudinalmente opposta alla superficie di applanazione, con un corpo intermedio a forma di due tronchi di cono contrapposti.
La figura 11 mostra una vista in sezione assiale di una testa per tonometro ad applanazione con una superficie di applanazione circolare o ellittica e con i prismi definiti in corrispondenza di un'estremit? longitudinalmente opposta alla superficie di applanazione, con un corpo intermedio a forma di due tronchi di cono contrapposti e con una porzione di estremit? cilindrica.
La figura 12 mostra una vista di fianco di una testa per tonometro ad applanazione con una superficie di applanazione circolare o ellittica e con i prismi definiti in corrispondenza di un'estremit? longitudinalmente opposta alla superficie di applanazione, con un corpo intermedio a forma di tre tronchi di cono contrapposti.
La figura 13 mostra una vista in sezione assiale di una testa per tonometro ad applanazione con una superficie di applanazione circolare o ellittica e con i prismi definiti in corrispondenza di un'estremit? longitudinalmente opposta alla superficie di applanazione, con un corpo intermedio a forma di tre tronchi di cono contrapposti e con una porzione di estremit? di forma cilindrica.
La figura 14 ? una vista in prospettiva di una testa per tonometro corrispondente alla vista in sezione assiale della figura 8A.
La figura 15 ? una vista in prospettiva di una testa per tonometro corrispondente alla vista della figura 12.
Le varie caratteristiche tecniche innovative delle teste per tonometro ad applanazione secondo la presente divulgazione saranno illustrate con l?ausilio delle figure allegate, che fanno riferimento al caso pi? semplice in cui la seconda porzione 3 della testa, che ha una superficie laterale esterna L2 con almeno una zona inclinata rispetto alla superficie di applanazione corneale S1 di un rispettivo angolo interno compreso tra 0? e 80?, ? un tronco di cono.
Secondo un aspetto mostrato nella figura 8A, una testa per tonometro ad applanazione 1 secondo la presente divulgazione ? fatta di materiale trasparente, ha una simmetria rotazionale e comprende una porzione di estremit? 2, che definisce una superficie di applanazione corneale S1 che pu? essere ad esempio a sezione circolare o ellittica, una seconda porzione 3 a forma di tronco di cono integrale con la porzione di estremit? 2 e i due prismi 4a e 4b tipici delle teste per tonometro note. La seconda porzione 3 ha una rispettiva superficie di base maggiore 5, condivisa con la porzione di estremit? 2 e giacente su un secondo piano S2 ortogonale alla direzione assiale longitudinale e avente un secondo raggio o secondo semiasse, e una rispettiva superficie di base minore 6 lungo una terza sezione trasversale S3 disposta su un terzo piano ortogonale alla direzione assiale longitudinale A e avente un terzo raggio o terzo semiasse minore del secondo raggio o secondo semiasse, rispettivamente. La seconda porzione 3, che nell?esempio mostrato ? a forma di secondo tronco di cono, ha quindi una rispettiva superficie laterale esterna L2 con generatrici inclinate rispetto alla superficie di applanazione corneale S1, e quindi anche alla seconda base della porzione di estremit? 2, di un rispettivo angolo interno compreso tra 0? e 80?.
La seconda porzione 3 ? configurata in modo che un fascio di luce che colpisce la superficie laterale esterna L2 e che si propaga nella porzione di estremit? 2, passa dalla seconda porzione 3 alla porzione di estremit? 2 e impatta sulla superficie di applanazione corneale S1 senza incontrare superfici di discontinuit? di materiale e senza essere riflesso. Si comprender? che ? sufficiente che ci sia anche solo una zona della superficie laterale esterna L2 della seconda porzione 3 che goda di tale propriet? affinch? sia enormemente migliorata l?illuminazione della superficie di applanazione corneale S1. Secondo un aspetto, la superficie laterale esterna L2 ? orientata in modo che un raggio di luce incidente perpendicolarmente su di essa entri nella testa e vada a colpire la superficie di applanazione corneale S1, migliorandone l'illuminazione. Studi effettuati dal richiedente hanno mostrato che l'illuminazione della superficie di applanazione corneale S1 aumenta al diminuire dell'angolo di incidenza del fascio di luce blu sulla superficie laterale esterna L2 e sulla superficie di applanazione corneale S1. In particolare, al diminuire dell'angolo di incidenza sulla superficie laterale esterna L2 aumenta l'intensit? del fascio di luce che viene trasmesso attraverso la testa; al diminuire dell'angolo di incidenza sulla superficie di applanazione corneale S1, aumenta l'illuminazione della stessa. Dato che non ? possibile dirigere il fascio di luce blu di eccitazione perpendicolarmente alla superficie di applanazione corneale S1, ossia lungo la direzione assiale longitudinale della testa, in quanto la luce di eccitazione viene generata da una lampada a fessura che si trova affianco alla testa per tonometro, secondo questa divulgazione si realizza la testa per tonometro in modo che la superficie laterale esterna L2 formi un angolo interno acuto con la superficie di applanazione corneale S1, ad esempio un angolo interno che pu? essere compreso tra 0? e 80?, o anche un angolo interno che pu? essere compreso tra 5? e 60?, o ancora un angolo interno che pu? essere compreso tra 10? e 45?.
Secondo un aspetto preferito ma non indispensabile mostrato nelle figure, la porzione di estremit? 2 ha la forma di un tronco di cono di cui la superficie di applanazione corneale S1 costituisce la base minore e la cui superficie di base maggiore coincide con la superficie di base maggiore 5 della seconda porzione 3 a forma di tronco di cono.
Secondo un aspetto mostrato nelle figure 8B, 11 e 13, la porzione di estremit? 2 ? a forma di cilindro retto di cui la superficie di applanazione corneale S1 ne costituisce una delle due basi. Si nota inoltre una prima porzione 14 a forma di tronco di cono (ma pu? essere anche a forma di cilindro) avente una rispettiva base inferiore circolare o ellittica, avente un primo raggio o primo semiasse, che ? parallela alla superficie piana di applanazione corneale S1 ed ? distinta da essa. Tale prima porzione 14 ha una rispettiva base superiore opposta alla rispettiva base inferiore ed ? integrale con la porzione di estremit? 2, la seconda porzione 3 e i due prismi 4a, 4b.
Nella forma di realizzazione delle figure citate, la porzione di estremit? 2 ha una rispettiva forma di cilindro retto in cui una rispettiva base inferiore coincide con la superficie piana di applanazione corneale S1 ed ha un raggio o semiasse di applanazione minore del primo raggio o primo semiasse.
Secondo un aspetto non mostrato nelle figure, la porzione di estremit? 2 ? a forma di tronco di cono, in cui la superficie di applanazione corneale S1 costituisce la base maggiore della porzione di estremit? 2 e la superficie di base maggiore 5 della seconda porzione 3 ne costituisce la base minore. Secondo un ulteriore aspetto, in tale circostanza la porzione di estremit? 2 e la seconda porzione 3 costituiscono insieme un unico tronco di cono con una superficie laterale esterna L2 unica senza soluzioni di continuit?. Solo una parte centrale relativamente ridotta della superficie di applanazione corneale S1 ? utilizzata nella misura della pressione intraoculare, per cui quest'ultima forma di realizzazione appare meno conveniente perch? aumenta la superficie di applanazione corneale S1 al punto che la maggior parte di essa non produce effetti utili e contribuisce ad appesantire la testa.
Secondo un aspetto mostrato nelle figure, i due prismi 4a e 4b sono semi-cilindrici o semiellittici e hanno ciascuno:
- una rispettiva base inferiore semicircolare o semiellittica integrale con la seconda porzione 3 a forma di secondo tronco di cono e disposta lungo un quarto piano ortogonale alla direzione assiale longitudinale;
- un'altezza nominale in corrispondenza di un centro della rispettiva base inferiore semicircolare o semiellittica;
- una superficie di base superiore 11 semiellittica opposta alla rispettiva base inferiore e inclinata rispetto ad essa di un rispettivo angolo interno compreso tra 10 e 60?. Analogamente ai prismi 4a e 4b delle teste note, ad esempio quello mostrato in figura 2, i due prismi 4a e 4b semi-cilindrici o semiellittici sono contrapposti nel senso dell'altezza lungo un piano di separazione assiale in modo che le rispettive basi inferiori semicircolari o semiellittiche giacciono sul quarto piano ortogonale componendo insieme un cerchio pieno o un'ellisse piena, rispettivamente. Nelle teste note, i prismi 4a e 4b sono solo semi-cilindrici e hanno rispettive basi inferiori semicircolari.
Secondo un aspetto di questa divulgazione, realizzare le basi inferiori di forma semi-ellittica permetterebbe di ovviare o quanto meno contribuirebbe a prevenire un altro inconveniente ancora irrisolto causato dalle teste per tonometro attuali.
Quando si effettua una misura della pressione intraoculare con il tonometro per applanazione di Goldmann, si notano archi luminosi spuri che disturbano la visione delle due emicorone da allineare, come meglio si nota nella fotografia riportata in figura 7. Studi condotti dal richiedente hanno mostrato che tali archi luminosi spuri sono immagini del bordo della testa classica del tonometro che vengono proiettate nella zona di visione dai prismi 4a e 4b. Senza vincolarsi ad alcuna teoria, si ritiene che ci? sia dovuto al fatto che, nella testa classica di figura 2, il bordo della testa del tonometro in corrispondenza della superficie di applanazione corneale S1 ? intensamente illuminato dalla luce proveniente dalla lampada a fessura perch? essa lo colpisce propagandosi nell'aria praticamente senza essere deviata. Di conseguenza, il colorante oftalmico in prossimit? dei bordi riceve una luce di eccitazione diretta ed emette perci? una luce relativamente intensa. Diversamente, a causa del fenomeno della rifrazione all'interfaccia ariasuperficie laterale della porzione di estremit? 2, la luce della lampada a fessura deve essere inclinata con un angolo di incidenza rispetto alla superficie di applanazione relativamente grande per colpire la parte interna della superficie di applanazione corneale S1, per cui l'illuminazione della superficie di applanazione corneale S1 ? scarsa e di conseguenza risulta fioca la luce emessa dal colorante oftalmico al centro della superficie di applanazione corneale S1.
Questo fenomeno pu? essere notato anche nella fotografia di figura 3, in cui si vede che il fascio blu emesso dalla lampada a fessura e diretto verso la superficie di applanazione della testa illumina maggiormente una parte perimetrale della testa piuttosto che il suo centro. In figura 7 si nota che l'immagine della parte del bordo della testa del tonometro che si trova in prossimit? del piano di separazione dei due prismi 4a e 4b dal lato della parte del prisma che maggiormente si distanzia dalla superficie di applanazione, ? quella che maggiormente "entra" nel campo di visione del medico durante la misura e costituisce un rilevante elemento di disturbo. Per ovviare a questo inconveniente, si fa in modo che la seconda porzione 3 a forma di tronco di cono abbia una base minore 6 pi? piccola della superficie di applanazione corneale S1, in modo che raggi luminosi emessi lungo il bordo della superficie di applanazione corneale S1 e che si propagano all'interno della testa diretti con un'inclinazione giusta per entrare nel campo di visione del medico, vengano intercettati dalla superficie L2 prima di raggiungere i prismi 4a e 4b e pertanto non possano essere visti dal medico perch? sono schermati. Per aiutare ad ovviare ulteriormente a questo problema, secondo un aspetto della presente divulgazione, la porzione di estremit? 2 della testa ? ellittica con i semiassi maggiori diretti lungo il piano di separazione dei due prismi 4a e 4b, in modo da massimizzare la distanza tra l'asse della testa e la porzione del bordo perimetrale della superficie di applanazione che causa il disturbo.
Secondo un aspetto, mostrato nelle figure 8A, 8B e 10, una testa per tonometro ad applanazione secondo questa divulgazione comprende un codolo tubolare 7 della seconda porzione 3 a forma di secondo tronco di cono, in cui il codolo tubolare 7 circonda le superfici di base superiore dei due prismi 4a e 4b ed ? configurato per essere innestato in un anello di tenuta di un tonometro ad applanazione mantenendo a sbalzo la testa per tonometro al di fuori dell'anello di tenuta. Una vista in prospettiva della testa corrispondente alla sezione assiale di figura 7 ? mostrata in figura 14. I due prismi 4a e 4b sono all?interno e sono circondati dal codolo tubolare 7, che serve ad innestare la testa nell'anello di tenuta del tonometro ad applanazione. E? anche possibile una forma di realizzazione (non illustrata) di una testa corrispondente a quella mostrata in figura 14 ma con una superficie di applanazione corneale S1 ellittica con i semiassi maggiori orientati nel piano di separazione dei due prismi 4a e 4b.
Secondo un aspetto, le superfici di base superiore dei due prismi 4a e 4b sono maggiormente inclinate rispetto alla superficie di applanazione corneale S1 quanto minore ? la distanza di tali superfici di base superiore dalla superficie di applanazione corneale S1.
Secondo un aspetto, l'inclinazione delle superfici di base superiore dei due prismi 4a e 4b ? determinata in modo che la loro distanza dalla superficie di applanazione corneale S1 sia sufficientemente grande da permettere che i due prismi 4a e 4b possano essere inseriti direttamente nell'anello di tenuta di un tonometro ad applanazione, che mantiene a sbalzo la testa per tonometro al di fuori dell'anello di tenuta, con la testa per tonometro avente una porzione lunga circa 2cm mantenuta a sbalzo al difuori dell?anello di tenuta del tonometro. A tale scopo, l'inclinazione delle superfici di base dei due prismi 4a e 4b nonch? la loro distanza dalla superficie di applanazione corneale S1 della testa saranno determinate in maniera coordinata in modo che l'immagine della corona circolare di colorante oftalmico che si forma durante la misura della pressione intraoculare, appaia scissa - al medico che effettua la misura - in due emicorone che si "toccano" come mostrato in figura 6D, quando la porzione di cornea che viene appiattita ha un diametro di 3.06 mm.
Tale configurazione, mostrata nelle figure 9-13 e 15, risulta vantaggiosa in quanto l'anello di tenuta del tonometro ad applanazione scherma lateralmente le superfici di base superiore dei due prismi 4a e 4b impedendo che raggi di luce di disturbo provenienti di lato vadano a colpire le rispettive superfici di base superiore dei prismi 4a e 4b. Con questa configurazione, non ? pi? necessario realizzare sulla testa per tonometro una copertura opaca di protezione dei prismi 4a e 4b in quanto si sfrutta un elemento - l'anello di tenuta del tonometro - gi? presente nei tonometri ad applanazione. Di conseguenza, tali teste per tonometro possono essere pi? facilmente e velocemente fabbricate in quanto non necessitano di una seconda operazione di stampaggio di una copertura laterale opaca, per schermare i prismi 4a e 4b dalla luce proveniente di lato. Il fatto di poter usare i due prismi 4a e 4b per sorreggere la testa a sbalzo nell'anello di tenuta del tonometro senza dover utilizzare un codolo tubolare 7, comporta alcuni vantaggi ulteriori. Ad esempio, la testa mostrata nelle figure da 10 a 13 e 15 non definisce cavit? interne, come invece accade nelle teste per tonometro note, per cui essa pu? essere realizzata mediante fresatura al tornio in un'unica operazione muovendo l'utensile parallelamente la direzione assiale longitudinale della testa per definirne la superficie laterale, senza dover girare la testa del tonometro per scavare la cavit? in senso assiale longitudinale. Questo risulta particolarmente vantaggioso per realizzare teste in vetro. Inoltre, le superfici di base superiore dei due prismi 4a e 4b occupano tutto lo spazio disponibile all'interno dell'anello di tenuta del tonometro, per cui la testa del tonometro fornisce un'immagine pi? ampia della porzione di cornea che ? stata appianata. Infine, l'assenza di cavit? permette una migliore disinfezione e pulizia della testa per tonometro realizzata.
Per evitare problemi di riflessione totale interna che potrebbero portare alla formazione di ulteriori immagini spurie nel campo di visione che, emergendo dalle superfici di base superiore dei due prismi 4a e 4b parallelamente alla direzione assiale longitudinale disturberebbero la visione delle due emicorone, le teste della presente divulgazione possono essere realizzate come mostrato nelle figure da 9 a 13 e 15 e comprendono un corpo intermedio I sostanzialmente a simmetria rotazionale disposto tra la seconda porzione 3 da una parte e i due prismi 4a e 4b semi-cilindrici da un'altra lungo la direzione assiale longitudinale. Il corpo intermedio I ? integrale con la seconda porzione 3 e i due prismi 4a e 4b semi-cilindrici o semi-ellittici, e ha una rispettiva superficie di base inferiore giacente nel terzo piano ortogonale e una rispettiva base superiore giacente nel quarto piano ortogonale alla direzione assiale longitudinale.
Tale corpo intermedio I ? sagomato in modo che raggi luminosi spuri provenienti dalla superficie di applanazione corneale S1 e che non si propagano direttamente verso le superfici di base superiore inclinate dei prismi 4a e 4b, fuoriescano dalla testa per tonometro oppure siano riflessi internamente. Questi raggi luminosi spuri, semmai riuscissero ad impingere sulle superfici inclinate dei prismi 4a e 4b, lo farebbero con angoli di incidenza tali da non emergere lungo direzioni parallele alla direzione assiale longitudinale della testa per tonometro. In questo modo, essi non risultano visibili dall'operatore, in quanto il punto di osservazione dell'operatore ? relativamente distante dalla testa del tonometro ed ? sostanzialmente orientato secondo la direzione assiale longitudinale della testa.
Secondo un aspetto, mostrato nelle figure 10 e 11, il corpo intermedio I ? composto da:
- un terzo tronco di cono 8 avente una rispettiva superficie di base minore 6 costituente la superficie di base inferiore 6 del corpo intermedio I e coincidente con la superficie di base minore 6 della seconda porzione 3 a forma di tronco di cono, e avente una rispettiva superficie di base maggiore 9 disposta lungo un quinto piano ortogonale alla direzione assiale longitudinale;
- un quarto tronco di cono 10 avente una rispettiva superficie di base maggiore 9 coincidente con la superficie di base maggiore 9 del terzo tronco di cono 8, e avente una rispettiva superficie di base minore costituente la superficie di base superiore del corpo intermedio I e disposta lungo il quarto piano ortogonale alla direzione assiale longitudinale.
In tale configurazione, l'anello di tenuta del tonometro si attester? contro la superficie laterale del quarto tronco di cono 10, bloccando la testa con i prismi 4a e 4b infilati nell'anello di tenuta stesso.
Secondo un aspetto, sulla superficie laterale esterna L2 del terzo tronco di cono 8 o del quarto tronco di cono 10 (o di entrambi) sono realizzate delle tacche, ad esempio mediante serigrafia o incisione o anche incollaggio, in modo da permettere all'operatore di disporre la testa del tonometro orientando correttamente nello spazio il piano di separazione dei due prismi 4a e 4b. Secondo un aspetto, mostrato nelle figure 9, 12, 13 e 15, il corpo intermedio I comprende: - un terzo tronco di cono 8 avente una rispettiva superficie di base minore 6 costituente la superficie di base inferiore 6 del corpo intermedio I e coincidente con la superficie di base minore 6 della seconda porzione 3 a forma di tronco di cono, e avente una rispettiva superficie di base maggiore 9 disposta lungo un quinto piano ortogonale alla direzione assiale longitudinale;
- un quarto tronco di cono 10 avente una rispettiva superficie di base maggiore 9 coincidente con la superficie di base maggiore 9 del terzo tronco di cono 8, e avente una rispettiva superficie di base minore 12 disposta lungo un sesto piano ortogonale alla direzione assiale longitudinale; - un quinto tronco di cono 13 avente una rispettiva superficie di base minore 12 coincidente con la superficie di base minore 12 del quarto tronco di cono 10, e avente una rispettiva superficie di base maggiore costituente la superficie di base superiore del corpo intermedio I e disposta lungo il quarto piano ortogonale alla direzione assiale longitudinale.
In tale configurazione, la testa per tonometro ha una superficie superiore, data dalla superficie di base maggiore del quinto tronco di cono 13, che va in battuta contro l'anello di tenuta del tonometro, come nelle teste per tonometro classiche. Come si pu? facilmente comprendere, la seconda porzione 3 e il terzo tronco di cono 8 possono essere realizzati, invece che con una forma conica, in modo da formare insieme un iperboloide a una falda. Similmente, anche il quarto tronco di cono 10 e il quinto tronco di cono 13 possono essere realizzati in modo da formare insieme un rispettivo iperboloide a una falda. In alternativa, ciascuno dei tronchi di cono mostrati nelle figure potrebbe essere sostituito con un solido tronco avente una superficie laterale che corrisponde ad un rispettivo iperboloide a due falde.
Secondo un aspetto (non mostrato nelle figure) della testa per tonometro ad applanazione di questa divulgazione, la porzione di estremit? 2 e la seconda porzione 3 sono tronchi di cono con superfici laterali allineate con generatrici coincidenti in modo da costituire un unico tronco di cono con un'unica superficie laterale senza soluzione di continuit?.
Secondo un aspetto della testa per tonometro ad applanazione di questa divulgazione, la porzione di estremit? 2 e la seconda porzione 3 hanno rispettive basi ellittiche aventi rispettivi semiassi maggiori giacenti nel piano di separazione dei due prismi 4a e 4b.
Una vista in prospettiva della testa corrispondente alla vista di figura 12 ? mostrata in figura 15. Si vedono i due prismi 4a e 4b che costituiscono l'estremit? della testa longitudinalmente opposta alla superficie di applanazione corneale S1, configurati in modo da poter essere infilati nell'anello di tenuta del tonometro ad applanazione per tenere a sbalzo la testa al di fuori di esso. Convenientemente, l'inclinazione della superficie di base superiore 11 dei prismi 4a e 4b sar? dimensionata in modo che l'altezza dei prismi 4a e 4b sia tale che le basi superiori restino l'interno dell'anello di tenuta e non fuoriescano da esso, venendo cos? schermate lateralmente da raggi di luce di disturbo.
Si potrebbe anche realizzare una testa corrispondente a quella mostrata in figura 15 ma con una superficie di applanazione corneale S1 ellittica (non mostrata) con i semiassi maggiori orientati nel piano di separazione dei due prismi 4a e 4b. Tale forma di realizzazione appare meno conveniente perch?, non essendo pi? un pezzo avente esternamente una simmetria circolare attorno alla direzione assiale longitudinale, esso risulta pi? difficilmente realizzabile al tornio. Secondo un aspetto, sulla superficie laterale esterna L2 del terzo tronco di cono 8 o del quarto tronco di cono 10 o del quinto tronco di cono 13 (o di tutti o parte di essi o ancora delle superfici laterali degli iperboloidi ad una falda) sono realizzate delle tacche, ad esempio mediante serigrafia o incisione o anche incollaggio, in modo da permettere all'operatore di disporre la testa del tonometro orientando correttamente nello spazio il piano di separazione dei due prismi 4a e 4b.
Secondo un aspetto, il corpo intermedio I ha superfici laterali esterne opache in modo da schermare raggi di luce che dall'esterno dovessero essere diretti verso l'interno della testa del tonometro. Tale aspetto tuttavia non appare indispensabile in quanto raggi di luce che colpiscono lateralmente la testa per tonometro, anche se entrano nel corpo intermedio I, non riescono a propagarsi fino alle superfici inclinate dei due prismi 4a e 4b per emergere da essi in direzione parallela alla direzione assiale longitudinale della testa, per cui comunque non disturbano il medico durante la misura. Il fatto che non sia necessario schermare la superficie laterale del corpo intermedio I, fa s? che si possa fare a meno della fase di stampaggio della copertura laterale, in gomma o in plastica a basso punto di fusione, attorno alla testa del tonometro. Tale operazione si rende ancora necessaria invece per le teste per tonometro attuali in plastica e risulta particolarmente critica in quanto ? effettuata con un trattamento termico eseguito a valle dello stampaggio ad iniezione della testa per tonometro. Per questo motivo, nelle teste attuali realizzate in PMMA o in PMA questa seconda operazione di stampaggio, anche se eseguita a temperatura pi? bassa, ? suscettibile di alterare la forma perfettamente piana delle superfici inclinate dei prismi 4a e 4b distorcendo l'immagine vista dal medico.
Secondo un aspetto, il terzo tronco di cono 8 ha una rispettiva superficie laterale esterna aventi generatrici il cui prolungamento passa per punti interni di detta superficie circolare piana di applanazione S1. Questa caratteristica evita che raggi luminosi provenienti dai bordi della superficie di applanazione corneale S1 siano deviati verso le superfici di base superiore dei due prismi 4a e 4b.
Secondo un aspetto, non mostrato nei disegni, le generatrici della seconda porzione 3 a forma di tronco di cono non sono rettilinee ma curve, orientate in modo da dirigere la loro concavit? verso la superficie di applanazione corneale S1. In tal caso, le generatrici avranno dei punti con un'inclinazione rispetto alla superficie di applanazione corneale S1 compresa tra 0? e 80?, per cui la superficie laterale esterna L2 della seconda porzione 3 sar? bombata e comunque sar? almeno localmente orientata in modo da permettere una migliore illuminazione della superficie di applanazione corneale S1, come nelle teste mostrate nelle figure da 7 a 12. Tuttavia tale aspetto risulta meno preferibile in quanto una superficie laterale esterna L2 bombata per la seconda porzione 3 causerebbe fenomeni di focalizzazione del fascio di luce blu di eccitazione, che potrebbero disturbare il paziente durante la misura.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Testa per tonometro ad applanazione, comprendente un corpo integrale trasparente a simmetria rotazionale avente una direzione assiale longitudinale, definente: in corrispondenza di una prima estremit? lungo detta direzione assiale longitudinale, una porzione di estremit? (2) definente una superficie piana circolare o ellittica di applanazione corneale (S1), avente un rispettivo raggio o semiasse di applanazione, disposta su un primo piano di base della porzione di estremit? (2) ortogonale ad un asse longitudinale della testa per tonometro, e avente una seconda base parallela alla superficie piana di applanazione corneale (S1); una seconda porzione (3), distinta da detta porzione di estremit? (2) e integrale con essa, avente una rispettiva base maggiore avente un secondo raggio o secondo semiasse e disposta su un secondo piano (S2) ortogonale a detta direzione assiale longitudinale, e una rispettiva base minore lungo una terza sezione trasversale (S3) disposta su un terzo piano ortogonale a detta direzione assiale longitudinale e avente un terzo raggio o terzo semiasse minore di detto secondo raggio o secondo semiasse, rispettivamente, detta seconda porzione (3) avente una rispettiva superficie laterale esterna (L2) compresa tra detta base maggiore e detta base minore, almeno una zona di detta superficie laterale esterna (L2) essendo inclinata rispetto a detta superficie di applanazione corneale (S1) di un rispettivo angolo interno compreso tra 0? e 80? ed essendo configurata per definire un percorso rettilineo di luce in modo che un fascio di luce incidente sulla superficie laterale esterna (L2) dall?esterno della testa di applanazione entri in detta seconda porzione (3) e si propaghi in linea retta in detta porzione di estremit? (2) fino a detta superficie piana di applanazione corneale (S1) senza essere riflesso e senza incontrare superfici di discontinuit? di materiale; due prismi (4a, 4b) semi-cilindrici o semiellittici, aventi ciascuno: - una rispettiva base inferiore semicircolare o semiellittica integrale con detta seconda porzione (3) e disposta lungo un quarto piano ortogonale a detta direzione assiale longitudinale; - un'altezza nominale in corrispondenza di un centro della rispettiva base inferiore semicircolare o semiellittica; - una superficie di base superiore (11) semiellittica opposta a detta rispettiva base inferiore e inclinata rispetto alla base inferiore di un rispettivo angolo interno compreso tra 10 e 60?; detti due prismi (4a, 4b) semi-cilindrici o semiellittici essendo contrapposti nel senso dell'altezza lungo un piano di separazione assiale in modo che le rispettive basi inferiori semicircolari o semiellittiche giacciono su detto quarto piano ortogonale componendo insieme un cerchio pieno o un'ellisse piena, rispettivamente; in cui detta porzione di estremit? (2), detta seconda porzione (3) e detti due prismi (4a, 4b) sono integrali tra loro.
  2. 2. Testa per tonometro ad applanazione secondo la rivendicazione 1, in cui detta seconda porzione (3) ? a forma di tronco di cono e la superficie laterale esterna (L2) ? definita da direttrici inclinate rispetto a detta superficie di applanazione corneale (S1) di un rispettivo angolo interno compreso tra 0? e 80?.
  3. 3. Testa per tonometro ad applanazione secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto quarto piano ortogonale coincide con detto terzo piano ortogonale.
  4. 4. Testa per tonometro ad applanazione secondo la rivendicazione 1 o 2, comprendente un corpo intermedio (I) a simmetria rotazionale disposto tra detta seconda porzione (3) da una parte e detti due prismi (4a, 4b) semi-cilindrici da un'altra lungo detta direzione assiale longitudinale, detto corpo intermedio (I) essendo integrale con detta seconda porzione (3) e detti due prismi (4a, 4b) semi-cilindrici, detto corpo intermedio (I) avente una rispettiva superficie di base inferiore giacente in detto terzo piano ortogonale e una rispettiva base superiore giacente in detto quarto piano ortogonale.
  5. 5. Testa per tonometro ad applanazione secondo la rivendicazione 4, in cui detto corpo intermedio (I) ? composto da: un terzo tronco di cono (8) avente una rispettiva superficie di base minore (6) costituente la superficie di base inferiore del corpo intermedio (I) e coincidente con la superficie di base minore (6) di detta seconda porzione (3), e avente una rispettiva superficie di base maggiore (9) disposta lungo un quinto piano ortogonale a detta direzione assiale longitudinale; un quarto tronco di cono (10) avente una rispettiva superficie di base maggiore (9) coincidente con la superficie di base maggiore di detto terzo tronco di cono (8), e avente una rispettiva superficie di base minore (6) costituente la superficie di base superiore (11) del corpo intermedio (I) e disposta lungo detto quarto piano ortogonale a detta direzione assiale longitudinale.
  6. 6. Testa per tonometro ad applanazione secondo la rivendicazione 4, in cui detto corpo intermedio (I) ? composto da: un terzo tronco di cono (8) avente una rispettiva superficie di base minore (6) costituente la superficie di base inferiore del corpo intermedio (I) e coincidente con la superficie di base minore (6) di detta seconda porzione (3), e avente una rispettiva superficie di base maggiore (9) disposta lungo un quinto piano ortogonale a detta direzione assiale longitudinale; un quarto tronco di cono (10) avente una rispettiva superficie di base maggiore (9) coincidente con la superficie di base maggiore di detto terzo tronco di cono (8), e avente una rispettiva superficie di base minore (6) disposta lungo un sesto piano ortogonale a detta direzione assiale longitudinale; un quinto tronco di cono (13) avente una rispettiva superficie di base minore (6) coincidente con la superficie di base minore (6) di detto quarto tronco di cono (10), e avente una rispettiva superficie di base maggiore (9) costituente la superficie di base superiore (11) del corpo intermedio (I) e disposta lungo detto quarto piano ortogonale a detta direzione assiale longitudinale.
  7. 7. Testa per tonometro ad applanazione secondo una delle rivendicazioni da 1 a 6, in cui detto terzo raggio o terzo semiasse ? minore di detto raggio o semiasse di applanazione.
  8. 8. Testa per tonometro ad applanazione secondo la rivendicazione 5, in cui detto terzo tronco di cono (8) ha una rispettiva superficie laterale esterna (L2) aventi generatrici il cui prolungamento passa per punti interni di detta superficie piana circolare o ellittica di applanazione corneale (S1).
  9. 9. Testa per tonometro ad applanazione secondo una delle rivendicazioni da 1 a 8, comprendente un codolo tubolare (7) di detta seconda porzione (3) a forma di tronco di cono, in cui detto codolo tubolare (7) circonda le superfici di base superiore dei due prismi (4a, 4b) ed ? configurato per essere innestato in un anello di tenuta di un tonometro ad applanazione mantenendo a sbalzo la testa per tonometro al di fuori dell'anello di tenuta.
  10. 10. Testa per tonometro ad applanazione secondo una delle rivendicazioni da 1 a 8, in cui detti due prismi (4a, 4b) sono configurati per essere innestati in un anello di tenuta di un tonometro ad applanazione e a diretto contatto con esso, mantenendo a sbalzo la testa per tonometro al di fuori dell'anello di tenuta.
  11. 11. Testa per tonometro ad applanazione secondo una delle rivendicazioni da 1 a 10, comprendente: una prima porzione a forma di cilindro o di tronco di cono avente una rispettiva base inferiore circolare o ellittica avente un primo raggio o primo semiasse che ? parallela a detta superficie piana di applanazione corneale (S1) ed ? distinta da essa, detta prima porzione avente una rispettiva base superiore opposta a detta rispettiva base inferiore; in cui detta porzione di estremit? (2) ha una rispettiva forma di cilindro retto in cui una rispettiva base inferiore coincide con detta superficie piana di applanazione corneale (S1) ed ha un raggio o semiasse di applanazione minore del primo raggio o primo semiasse, rispettivamente; detta porzione di estremit? (2), detta prima porzione, detta seconda porzione (3) e detti due prismi (4a, 4b) semi-cilindrici, sono integrali tra loro.
IT102020000007261A 2020-04-06 2020-04-06 Testa per tonometro ad applanazione IT202000007261A1 (it)

Priority Applications (3)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT102020000007261A IT202000007261A1 (it) 2020-04-06 2020-04-06 Testa per tonometro ad applanazione
PCT/IB2021/052780 WO2021205310A1 (en) 2020-04-06 2021-04-02 Applanation tonometer head
EP21722546.5A EP4132345B1 (en) 2020-04-06 2021-04-02 Applanation tonometer head

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT102020000007261A IT202000007261A1 (it) 2020-04-06 2020-04-06 Testa per tonometro ad applanazione

Publications (1)

Publication Number Publication Date
IT202000007261A1 true IT202000007261A1 (it) 2021-10-06

Family

ID=71094715

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT102020000007261A IT202000007261A1 (it) 2020-04-06 2020-04-06 Testa per tonometro ad applanazione

Country Status (3)

Country Link
EP (1) EP4132345B1 (it)
IT (1) IT202000007261A1 (it)
WO (1) WO2021205310A1 (it)

Families Citing this family (2)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US11730366B2 (en) * 2019-10-21 2023-08-22 Ocuflow, Inc. Pneumatic pressure probe
IT202200000278A1 (it) * 2022-01-11 2023-07-11 Iromed Group S R L Testa di applanazione per un tonometro ad applanazione di goldmann, metodo per la misura della pressione intraoculare e metodo per la misura in vivo del modulo di elasticità di una cornea

Citations (2)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US6083161A (en) * 1998-10-13 2000-07-04 O'donnell, Jr.; Francis E. Apparatus and method for improved intraocular pressure determination
US20010051770A1 (en) * 1997-12-22 2001-12-13 Falck Francis Y. Replaceable prism for applanation tonometer

Patent Citations (2)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US20010051770A1 (en) * 1997-12-22 2001-12-13 Falck Francis Y. Replaceable prism for applanation tonometer
US6083161A (en) * 1998-10-13 2000-07-04 O'donnell, Jr.; Francis E. Apparatus and method for improved intraocular pressure determination

Also Published As

Publication number Publication date
EP4132345B1 (en) 2024-02-28
WO2021205310A1 (en) 2021-10-14
EP4132345C0 (en) 2024-02-28
EP4132345A1 (en) 2023-02-15

Similar Documents

Publication Publication Date Title
US20040196431A1 (en) Optical device for intraocular observation
US3357433A (en) Endoscope for illumination and observation of contacting distal regions
IT202000007261A1 (it) Testa per tonometro ad applanazione
US9532713B2 (en) Method and device for high-resolution retinal imaging
JP5887410B2 (ja) 人工レンズの配向を検知するための光学的な配置および方法
JPS59502120A (ja) 間接検眼レンズ
US4678469A (en) Intraocular lens with glare-inhibiting closure, the method of inhibiting glare, and the closure for same
EP2575592B1 (en) Ophthalmic illumination device
JPH067819B2 (ja) 検眼鏡
CN107115096A (zh) 眼底光学成像系统
US922985A (en) Endoscope.
US5282470A (en) Protective lens cover for a tonometer
Singh et al. Slit lamp examination techniques
CN207928307U (zh) 具有补光装置的视频阴道窥镜
IT202200000278A1 (it) Testa di applanazione per un tonometro ad applanazione di goldmann, metodo per la misura della pressione intraoculare e metodo per la misura in vivo del modulo di elasticità di una cornea
US20030231283A1 (en) Integrated test pupil device for corneal topography
Montés-Micó et al. Contrast sensitivity and spatial-frequency spectrum after refractive surgery
US787083A (en) Ophthalmoscope.
JPS5850324Y2 (ja) 内視鏡の照明装置
Hanakib Evaluation of transparency and barrier function of the cornea by Scheimpflug images
US1482967A (en) Optometrical instrument
KR890002797Y1 (ko) 검안렌즈 테
CN215191440U (zh) 一种具有四点灯检测功能的同视机
Wilmer et al. The light streaks on the retinal blood vessels
Mondal Slit-lamp Biomicroscopy in Primary Eye Care