IT202000005452U1 - Dispositivo di preparazione di alimenti precotti - Google Patents

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DESCRIZIONE
DISPOSITIVO DI PREPARAZIONE DI ALIMENTI PRECOTTI
Il presente trovato ha per oggetto un dispositivo di preparazione di alimenti precotti del tipo precisato nel preambolo della prima rivendicazione.
In particolare, l?invenzione ha per oggetto la preparazione di piatti, preferibilmente monoporzione, a base di pesce, carne e\o verdure quali antipasti, primi, zuppe e secondi.
Negli ultimi anni si ? assistito a una notevole diffusione dell'utilizzo di pietanze gi? pronte per evitare i lunghi tempi di preparazione e cottura dello stesso piatto.
Ci? ? dovuto al fatto che ? sempre crescente la necessit? di consumare prodotti di qualit?, meglio se fuori casa, potendo dedicare poco tempo alle diverse fasi di preparazione e cottura del cibo da consumare.
I prodotti disponibili sul mercato sono prevalentemente cotti e quindi rapidamente congelati cos? da favorirne una comoda conservazione. In dettaglio la loro preparazione e cottura ? solitamente eseguita a livello industriale, ossia in grandi quantit?, e quindi sono suddivisi in porzioni e congelate.
Una vola che si desidera gustare il piatto, l?utilizzatore pu? riscaldare gli stessi in un contenitore o uno strumento da cucina quale una padella.
Ad esempio, uno dei pi? noti piatti ponti sono primi a base di pasta disponibili in comode confezioni richiudibili, conservati in congelatore a -18?C, della durata di 12/18 mesi, refrigerati da 4?C a 8?C e conservati in frigorifero per 6-8 giorni. Le operazioni necessarie per la preparazione del suddetto prodotto sono:
- aprire la confezione e versarne il contenuto in un recipiente;
- riscaldare il contenuto fino al raggiungimento della temperatura desiderata.
La tecnica nota descritta comprende alcuni importanti inconvenienti.
In particolare, i prodotti di questo tipo devono essere conservati all'interno del congelatore e, nel caso di pasta e prodotti simili gi? cotti, non ? possibile controllare il tempo di cottura dell?alimento che, quindi, risulta speso eccessivamente cotto con un degrado delle qualit? organolettiche.
Un altro inconveniente ? che questi prodotti, a causa di un processo produttivo industriale, risultano di non elevata qualit?.
Un non secondario inconveniente ? che questi piatti, per essere scaldati e quindi serviti, devono essere versati all?interno di una padella o altro strumento similare che quindi si sporca e deve essere poi pulito. Tale aspetto diventa particolarmente evidente se l?alimento ? cotto eccessivamente e si attacca alla padella compromettendo l?alimento e rendendo pi? difficoltosa la pulizia della padella. In questa situazione il compito tecnico alla base del presente trovato ? ideare un dispositivo di preparazione di alimenti precotti in grado di ovviare sostanzialmente ad almeno parte degli inconvenienti citati.
Nell'ambito di detto compito tecnico ? un importante scopo del trovato ottenere dispositivo di preparazione che permetta di avere alimenti precotti di preparazione facile e non comportante complesse operazioni di pulizia.
Un altro importante scopo del trovato ? realizzare un dispositivo di preparazione che permetta di avere alimenti precotti di elevate qualit? organolettiche.
Il compito tecnico e gli scopi specificati sono raggiunti da un dispositivo di preparazione di alimenti precotti come rivendicato nell?annessa rivendicazione 1. Esempi di realizzazione preferita sono descritti nelle rivendicazioni dipendenti. Le caratteristiche e i vantaggi del trovato sono di seguito chiariti dalla descrizione dettagliata di esecuzioni preferite del trovato con riferimento alla Fig. 1 in cui si mostra un dispositivo di preparazione di alimenti precotti secondo il trovato.
Nel presente documento, le misure, i valori, le forme e i riferimenti geometrici (come perpendicolarit? e parallelismo), quando associati a parole come "circa" o altri simili termini quali "pressoch?" o "sostanzialmente", sono da intendersi come a meno di errori di misura o imprecisioni dovute a errori di produzione e/o fabbricazione e, soprattutto, a meno di un lieve scostamento dal valore, dalla misura, dalla forma o riferimento geometrico cui ? associato. Ad esempio, tali termini, se associati a un valore, indicano preferibilmente una divergenza non superiore al 10% del valore stesso.
Inoltre, quando usati, termini come ?primo?, ?secondo?, ?superiore?, ?inferiore?, ?principale? e ?secondario? non identificano necessariamente un ordine, una priorit? di relazione o posizione relativa, ma possono essere semplicemente utilizzati per pi? chiaramente distinguere tra loro differenti componenti.
Le misurazioni e i dati riportati nel presente testo sono da considerarsi, salvo diversamente indicato, come effettuati in Atmosfera Standard Internazionale ICAO (ISO 2533).
Salvo diversamente specificato, come risulta dalle seguenti discussioni, si considera che termini come "trattamento", "informatica", "determinazione", "calcolo", o simili, si riferiscono all'azione e/o processi di un computer o simile dispositivo di calcolo elettronico che manipola e/o trasforma dati rappresentati come fisici, quali grandezze elettroniche di registri di un sistema informatico e/o memorie in, altri dati similmente rappresentati come quantit? fisiche all'interno di sistemi informatici, registri o altri dispositivi di memorizzazione, trasmissione o di visualizzazione di informazioni.
Con riferimento alle Figure, il dispositivo di preparazione di alimenti precotti secondo il trovato ? globalmente indicato con il numero 1.
Esso ? configurato per cuocere un alimento 1a precotto e opportunamente cotto solo parzialmente. In dettaglio esso ? configurato per cuocere un alimento 1a senza ultimarne la cottura che sar? eseguita dall?utilizzatore al momento di degustare l?alimento 1a.
L?alimento 1a pu? definire un tempo di cottura e il dispositivo 1 ? configurato per cuocere l?alimento 1a per un tempo di preparazione sostanzialmente inferiore al tempo di cottura dello stesso alimento 1a. In dettaglio, la differenza tra tempo di cottura e di preparazione ? sostanzialmente compresa tra 1 minuto e 5 minuti. L?alimento 1a pu? comprendere uno o pi? ingredienti 1b (come liquidi quali acqua, brodo e vino o solidi\granulari\polveri quali pasta, carni, pesci, sale, spezie e odori) da addizionare simultaneamente e\o in una sequenza opportunamente a intervalli di tempo determinati.
Si evidenzia come gli ingredienti 1b possano definire tempi di cottura/preparazione diversi e, pertanto, che il tempo di cottura/preparazione dell?alimento 1a possa essere definito dal massimo tempo di cottura/preparazione degli ingredienti 1b. Il dispositivo 1 pu? comprendere una superficie di cottura 2a dell?almeno un alimento 1a; un riscaldatore 3 dell?alimento 1a su detta superficie 2a; almeno un erogatore 4 configurato per erogare almeno un ingrediente 1b sulla superficie di cottura 2a; e un movimentatore 5 configurato per reciprocamente movimentare, opportunamente lungo un percorso di movimentazione 5a, la superficie di cottura 2a (e quindi l?alimento 1a) e almeno l?erogatore 4.
In base al percorso di movimentazione 5a si possono cos? definire le espressioni ?a valle? e ?a monte? in accordo al verso di movimentazione lungo detto percorso 5a. Ciascuna superficie di cottura 2a ? configurata per accogliere un solo alimento 1a preferibilmente monoporzione.
Il dispositivo 1 pu? comprendere pi? superfici di cottura 2a.
Le pi? superfici di cottura 2a possono essere distanziate lungo il percorso di movimentazione 5a e/o perpendicolarmente al percorso di movimentazione 5a. Esso pu? comprendere, per ciascuna superficie 2a, un recipiente 2 configurato per contenere alimento 1a.
La superficie di cottura 2a e quindi il recipiente 2 possono essere configurati per permettere la preparazione di un alimento 1a monoporzione o in alcuni casi pluriporzione come, ad esempio per due, quattro o sei persone.
Il recipiente 2 pu? definire un volume di raccolta per gli ingredienti 1b.
Il recipiente 2 pu? definire un volume di raccolta per gli ingredienti 1b.
Esso pu? definire una sezione aperta, preferibilmente una sola, attraverso cui porre gli ingredienti 1b sulla superficie di cottura 2a.
La sezione aperta pu? essere sostanzialmente parallela alla superficie di cottura 2a. Essa pu? essere da parte opposta alla superficie 2a rispetto al volume di raccolta. Il riscaldatore 3 ? configurato per scaldare la superficie di cottura 2a cos? da cuocere l?alimento 1a quando si trova su detta superficie 2a per detto tempo di preparazione. Esso pu? comprendere almeno un corpo scaldante 31 della superficie di cottura 2a (ossia del recipiente 2) e quindi dell?alimento 1a.
Il corpo scaldante 31 e quindi il riscaldatore 3 possono essere a induzione.
Il riscaldatore 3 pu? definire una temperatura di cottura.
La temperatura di cottura pu? essere sostanzialmente almeno pari a 50?C, preferibilmente compresa tra 70?C e 160?C e pi? in dettaglio tra 90?C e 130?C e pi? preferibilmente tra 100?C e 120?C.
Opzionalmente il riscaldatore 3 definisce zone a diverse temperature lungo il percorso di movimentazione 5a da essere in sequenza incontrate dalla superficie 2a e quindi dall?alimento 1a. A tal fine esso pu? comprendere pi? corpi scaldanti 31 ciascuno dei quali definente una di dette zone a temperature diverse.
Per la precisione esso pu? comprendere un corpo scaldante 31 principale definente una zona principale a temperatura di cottura; e uno o pi? corpi scaldanti 31 secondari ciascuno dei quali definente una zona secondaria a una temperatura diversa dalla temperatura di cottura.
In dettaglio il riscaldatore 3 pu? comprendere un corpo scaldante 31 secondario definente una zona secondaria di inizio cottura a una temperatura di inizio cottura opportunamente maggiore della temperatura di cottura preferibilmente di almeno 10?C e in dettaglio di 20?C. La temperatura di inizio cottura pu? essere almeno pari a 110?C e in dettaglio sostanzialmente compresa tra 140?C e 160?C.
In alternativa o aggiunta il riscaldatore 3 pu? comprendere un corpo scaldante 31 secondario definente una zona secondaria di fine cottura definente una temperatura di fine cottura opportunamente sostanzialmente maggiore di quella di cottura.
La temperatura di fine cottura pu? essere sostanzialmente almeno pari a 100?C e in dettaglio a 110?C e in dettaglio sostanzialmente compresa tra 140?C e 160?C. La temperatura di fine cottura pu? essere sostanzialmente pari a quella di inizio cottura.
Si evidenzia come ciascuna di dette zone a temperature diverse lungo il percorso di movimentazione 5a possono essere create in corrispondenza di uno o pi? erogatori 3 cos? da permettere la temperatura ottimale a ciascun ingrediente 1b. Il dispositivo 1 pu? comprendere una pluralit? di erogatori 4.
Ogni erogatore 4 ? configurato per erogare un solo ingrediente 1b e\o una pluralit? di ingredienti 1b aventi lo stesso tempo di cottura.
L?erogatore 4 ? configurato per erogare l?ingrediente 1b per gravit? nel volume di raccolta opportunamente attraverso la sezione aperta.
Si evidenzia come, nel caso di preparazione di un piatto a base di pasta e/o riso, un erogatore 4 sia configurato per erogare liquidi (per esempio acqua). Il volume di liquido erogato pu? essere sostanzialmente inferiore a 3 l e in dettaglio a 2 l e pi? in dettaglio sostanzialmente compreso tra 0,5 l e 1,5 l.
Il dispositivo 1 pu? comprendere un confezionatore 6 configurato per confezionare l?alimento 1a in uscita dalla superficie di cottura 2a (ossia dal recipiente 2).
Il confezionatore 6 ? a valle del riscaldatore 3 e dell?almeno un erogatore 4.
Esso ? configurato per racchiudere l?alimento 1a in una confezione 1c e in dettaglio in una busta polimerica.
Il confezionatore 6 pu? essere un?imbustatrice.
Il movimentatore 5 ? configurato per movimentare la superficie di cottura 2a (ossia il recipiente 2) rispetto all?almeno un erogatore 4 cos? che ciascun erogatore 4 possa versare il proprio ingrediente 1b sulla superficie 2a.
Il movimentatore 5 pu? essere configurato per movimentare esclusivamente la superficie di cottura 2a. Il movimentatore 5 pu? essere solidale al recipiente 2. Esso pu? movimentare la superficie 2a mantenendola sostanzialmente orizzontale (ossia perpendicolare al gradiente gravitazionale) quando in corrispondenza di un erogatore 4.
Il movimentatore 5 pu? frapporsi tra recipiente 2 e riscaldatore 3. Esso pu? essere in materiale non interferente con l?induzione.
Il movimentatore 5 ? configurato per versare nel confezionatore 6 l?alimento 1a in uscita dal riscaldatore 3 definendo il termine della preparazione e quindi il tempo di preparazione dell?alimento 1a.
Il tempo di preparazione ? sostanzialmente definito dal tempo in cui gli ingredienti 1b e quindi l?alimento 1a stazionano sulla superficie 2a mentre ? riscaldata dal riscaldatore 3. Esso identifica il tempo che trascorre tra il momento d?immissione del primo ingrediente 1b sulla superficie di cottura 1b e il momento in cui l?alimento 1a abbandona la superficie 2a per passare al confezionatore 6.
Si evidenzia come gli erogatori 4 sono posti in maniera tale che tutti gli ingredienti 1b presentino, al confezionamento, la stessa differenza tra tempo di cottura e di preparazione cos? da permettere all?operatore di riscaldare l?alimento 1a ultimando in modo ottimale la cottura di ogni ingrediente 1b. Pertanto, la distanza tra ciascun erogatore 3 e confezionatore 6 ? proporzionale al tempo di cottura (in dettaglio di preparazione) del corrispondente ingrediente 1b. Di conseguenza, l?ingrediente 1b con massimo tempo di cottura (quindi di preparazione) e quello con minimo tempo di cottura (quindi di preparazione) sono rispettivamente posti a massima e minima distanza dal confezionatore 6.
La distanza tra un erogatore 3 e confezionatore 6 ? proporzionale al prodotto della velocit? di movimentazione della superficie 2a e il tempo di preparazione di ciascun ingrediente 1b.
Tale distanza ? calcolata lungo percorso di movimentazione 5a.
Il movimentatore 5 pu? essere configurato per versare l?alimento 1a nel confezionatore 6 per gravit?. Esso pu? cos? porre la superficie di cottura 2a sostanzialmente verticale (ossia parallela al gradiente gravitazionale) e in dettaglio portare la superficie 2a da orizzontale a verticale quando giunge in prossimit? del confezionatore 6.
Il movimentatore 5 definisce un percorso di movimentazione 5a chiuso.
Il dispositivo 1 pu? comprendere un raffreddatore 7 configurato per raffreddare l?alimento 1a confezionato, ossia in uscita dal confezionatore 6, cos? da fermarne la cottura.
Il raffreddatore 7 ? configurato per raffreddare l?alimento 1a a una temperatura sostanzialmente pari alla temperatura ambiente.
Esso comprende una camera in cui l?alimento 1a ? raffreddato rapidamente. Il raffreddatore 7 pu? essere un abbattitore.
La temperatura della camera pu? essere sostanzialmente inferiore a 0?C, preferibilmente sostanzialmente compresa tra -10?C e -30?C e pi? preferibilmente sostanzialmente pari a -20?C.
Il dispositivo 1 pu? comprendere un apparato di pulizia 8 della superficie di cottura 2a e quindi del recipiente 2.
Si evidenzia come il movimentatore 5 possa presentare la superficie di cottura all?apparato di pulizia 8 disponendo la superficie di cottura 2a sostanzialmente orizzontale.
L?apparato di pulizia 8 ? a valle dell?imbustatrice 6 e opportunamente a monte dell?almeno un erogatore 4 e in dettaglio dello scaldatore 3.
L?apparato di pulizia 8 pu? comprendere un blocco di lavaggio 81 configurato per erogare un fluido di lavaggio (per esempio acqua addizionata con saponi e\o tensioattivi) contro la superficie di cottura 2a; e, opportunamente a valle del blocco di lavaggio 81, un blocco di asciugatura 82 configurato per erogare un gas di asciugatura (per esempio aria calda) contro la superficie di cottura 2a cos? da asciugare la superficie 2a prima che si presenti a un nuovo erogatore 4.
Il dispositivo 1 pu? comprendere un?unit? di comando del funzionamento del dispositivo stesso e in particolare dei suddetti componenti.
L?unit? di comando ? configurata per comandare il movimentatore 5 definendo la velocit? di movimentazione del movimentatore 3 definendo il tempo di preparazione dell?alimento. In particolare, essa pu? variare la velocit? di movimentazione del movimentatore 3 cos? da adattarla al tempo di cottura e quindi di preparazione dell?alimento 1a in produzione. L?unit? di comando pu? per esempio comandare al movimentatore 5 un aumento di velocit? del movimentatore 3 nel caso di un ridotto tempo di preparazione dell?alimento 1a o una riduzione della velocit? del movimentatore 3 nel caso di un lungo tempo di preparazione dell?alimento 1a. L?unit? di comando ? configurata per comandare l?uno o pi? erogatori 4 definendo se erogarlo e il quantitativo da erogare.
Durante la preparazione di un alimento 1a, l?unit? di comando possa sia comandare l?erogazione degli ingredienti 1b da solo parte e/o dalla totalit? degli erogatori 4. L?unit? pu? variare gli ingredienti 1b erogati al variare dell?alimento 1a. A tal fine, essa pu? comprendere un database alimenti associante a ciascun alimento 1a gli ingredienti 1b e opportunamente la corrispettiva quantit?.
L?unit? di pu? comprendere un database ingredienti associante a ciascun ingrediente 1b il tempo di preparazione.
Infine, il dispositivo 1 pu? comprendere un?interfaccia con l?operatore.
L?interfaccia pu? essere d?input. Essa pu? cos? essere configurata per permettere all?operatore di selezionare l?alimento 1a da produrre e/o gli ingredienti 1b.
L?interfaccia pu? essere di output. Essa pu? cos? essere configurata per consentire all?operatore di monitorare il funzionamento del dispositivo 1.
L?interfaccia pu? comprendere uno schermo touch.
In alcuni casi il dispositivo 1 pu? essere parte di un impianto di preparazione di alimenti precotti.
In dettaglio l?impianto pu? comprendere pi? dispositivi 1 di preparazione di alimenti 1a diversi che saranno poi opportunamente racchiusi in una sola confezione 1c.
In questo caso preferibilmente solo l?ultimo dispositivo 1 pu? essere provvisto di confezionatore 6 e raffreddatore 7.
Detti dispositivi possono essere messi in parallelo e versare, preferibilmente contemporaneamente, i corrispondenti alimenti 1a in un dispositivo 1 a valle o direttamente in un confezionatore 6 che passer? raffreddatore 7.
In alternativa o aggiunta i dispositivi 1 possono essere posti in sequenza.
Il funzionamento del dispositivo 1 di preparazione di alimenti precotti precedentemente descritto in termini strutturali ? il seguente.
L?operatore, tramite l?interfaccia, seleziona l?alimento 1a da produrre e quindi l?unit? di comando individua nel database alimenti l?alimento 1a selezionato e quindi gli ingredienti 1b da erogare e le rispettive quantit?.
In base a tali dati l?unit? di comando comanda al movimentatore 5 di movimentare la superficie 2a a una velocit? proporzionale al tempo di preparazione.
La superficie di cottura 2a si presenta sequenzialmente ai vari erogatori 4 che erogano l?ingrediente 1b mentre il riscaldatore 3 riscalda la superficie 2a permettendo la cottura, opportunamente parziale, degli ingredienti 1b.
Quando la superficie di cottura giunge in corrispondenza del confezionatore 6 l?alimento 1a cade nel confezionatore dove viene imbustato e quindi raffreddato dal raffreddatore 7 opportunamente a una temperatura sostanzialmente pari alla temperatura ambiente.
Contemporaneamente la superficie di cottura 2a si presenza all?apparato di pulizia 8 che lava la stessa superficie che ? cos? pronta per la preparazione di un nuovo alimento.
Il dispositivo 1 di preparazione di alimenti precotti secondo il trovato consegue importanti vantaggi.
Infatti, il dispositivo 1 permette di realizzare alimenti 1a, ossia piatti pronti precotti e non, che si rigenerano all?interno della propria confezione 1c per esempio direttamente in acqua bollente o in microonde.
Un importante vantaggio ? che il dispositivo 1 permette di eseguire un dosaggio preciso di ogni ingrediente 1b in accordo alla quantit? di alimento 1a in produzione (soprattutto nel caso di preparazione di alimenti 1a monoporzione) consentendo di avere un alimento 1a di alta qualit? che rispetti tutti i parametri desiderati secondo una ricetta artigianale.
Un vantaggio ? che il dispositivo 1 permette di preparare alimenti 1a di elevata qualit? al momento della degustazione. Tale aspetto ? determinato dal fatto che il dispositivo 1 si caratterizza per un tempo di preparazione inferiore al tempo di cottura cos? da permettere all?utilizzatore di riscaldare l?alimento 1a terminandone la cottura.
Tale aspetto ? massimizzato dalla disposizione degli erogatori che consente di avere una preparazione e quindi una cottura ottimale di ciascun ingrediente 1b. Inoltre, il suddetto vantaggio ? accentuato dal raffreddatore 7 che, arrestando in modo rapido la temperatura, interrompe la cottura garantendo il corretto tempo di preparazione.
Un altro vantaggio ? dato dalla presenza di una zona secondaria (e quindi di un corpo scaldante 31 secondario) di fine cottura definente una temperatura di fine cottura opportunamente maggiore della temperatura di cottura. Tale aspetto risulta fondamentale per ottenere una corretta amalgamazione degli ingredienti 1b. Tale aspetto risulta particolarmente rilevante nella preparazione di primi (per esempio a base di riso e soprattutto asta) dove tale innalzamento della temperatura permette un rilascio dell?amido.
Un importante vantaggio ? dato dal fatto che il riscaldatore 3 pu? definire zone a temperature diverse cos? da creare zone ciascuna delle quali caratterizzate dalla temperatura ideale per quell?ingrediente 1b.
Un non secondario vantaggio ? dato dalla definizione di un percorso di movimentazione 5a chiuso che permette a ciascuna superficie di cottura 2a di ripresentarsi agli erogatori 4 dopo essere stata lavata e quindi perfettamente idonea alla preparazione di un nuovo alimento 1a. Tale soluzione permette infatti di avere una produzione continua di alimenti 1a, anche diversi tra loro, con una limitata quantit? di superfici 2a e quindi con un dispositivo 1 di ridotte dimensioni e costi. Il trovato ? suscettibile di varianti rientranti nell'ambito del concetto inventivo definito dalle rivendicazioni. In tale ambito tutti i dettagli sono sostituibili da elementi equivalenti e i materiali, le forme e le dimensioni possono essere qualsiasi.

Claims (7)

RIVENDICAZIONI
1. Dispositivo (1) di preparazione di alimenti (1a) precotti caratterizzato dal fatto di comprendere
- almeno una superficie di cottura (2a) di detto alimento (1a);
- un riscaldatore (3) di detta superficie di cottura (2a) cos? da cuocere detto alimento (1a) quando su detta superficie di cottura (2a) per un tempo di preparazione sostanzialmente inferiore al tempo di cottura di detto alimento (1a);
- almeno un erogatore (4) configurato per erogare almeno un ingrediente (1b) di detto alimento (1a) su detta superficie di cottura (2a);
- un confezionatore (6) configurato per confezionare detto alimento (1a) in uscita da detta superficie di cottura (2a);
- un movimentatore (5) definente un percorso di movimentazione (5a) e configurato per movimentare tra loro
o sia detta superficie di cottura (2a) e detto erogatore (4) cos? da permettere a detta superficie di cottura (2a) di presentarsi a detto erogatore cos? che detto ingrediente ? addizionato a detto alimento e o sia detta superficie di cottura (2a) e detto confezionatore (6) cos? da permettere a detto alimento (a) di essere versato da detta superficie di cottura (2a) in detto confezionatore (6);
- un raffreddatore (7) configurato per raffreddare detto alimento (1a) confezionato interrompendo la cottura di detto alimento (1a).
2. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, in cui in cui detto riscaldatore (3) definisce zone a temperature diverse lungo detto percorso di movimentazione (5a).
3. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 2, in cui in cui detto riscaldatore (3) comprende un corpo scaldante (31) principale definente una zona principale a temperatura di cottura e un corpo scaldante (31) secondario definente una zona secondaria di fine cottura definente una temperatura di fine cottura sostanzialmente maggiore della temperatura di cottura.
4. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 2, in cui in cui detta temperatura di fine cottura ? sostanzialmente compresa tra 120?C e 140?C.
5. Dispositivo (1) secondo almeno una precedente rivendicazione, in cui detto movimentatore (5) ? configurato per movimentare esclusivamente detta superficie di cottura (2a).
6. Dispositivo (1) secondo almeno una precedente rivendicazione, in cui detto percorso di movimentazione (5a) ? chiuso; e in cui detto dispositivo (1) comprende un apparato di pulizia (8) di detta superficie di cottura (2a) posto a valle di detto imbustatrice (6) e a monte di detto scaldatore (3) e di detto erogatore (4).
7. Dispositivo (1) secondo almeno una precedente rivendicazione, comprendente una pluralit? di detto erogatore (4); in cui ciascuno di detti erogatori (4) sono disposti a una distanza da detto confezionatore (6) proporzionale al tempo di preparazione di detto ingrediente (1b) in detto erogatore (4).
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