IT202000005338A1 - Dispositivo igienizzatore/disinfettatore e composizione di fluido igienizzante/disinfettante - Google Patents

Dispositivo igienizzatore/disinfettatore e composizione di fluido igienizzante/disinfettante Download PDF

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IT202000005338A1
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evaporation
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disinfectant
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IT102020000005338A
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Valter Maurino
Marco Zangirolami
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Ur Fog S R L
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Description

Descrizione dell?Invenzione Industriale avente per titolo:
?DISPOSITIVO IGIENIZZATORE/DISINFETTATORE E COMPOSIZIONE DI FLUIDO IGIENIZZANTE/DISINFETTANTE?
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo igienizzatore/disinfettatore e ad una composizione di fluido igienizzante/disinfettante.
Come ? noto, ? estremamente semplice la diffusione delle malattie infettive veicolate da virus e/o batteri.
I primi in particolare essendo estremamente piccoli sono in grado di viaggiare nell?aria per lunghi spazi e di sopravvivere per alcune ore o giorni sulle superfici.
La disinfezione da questi agenti patogeni non ? molto difficile, ma praticarla su larga scala comporta l?intervento di personale specializzato che deve a sua volta proteggersi dai patogeni stessi e spesso dagli agenti disinfettanti utilizzati.
Nella tecnica nota, la disinfezione avviene di norma con nebulizzatori manuali e si deve avere l?accortezza di irrorare manualmente tutte le superfici.
A causa di questa difficolt? pratica nell?applicazione della semplice norma di disinfettare tutto ci? che potrebbe essere compromesso, la disinfezione su larga scala ? praticata solo nel caso di altro rischio e, dove non sia possibile, si ricorre necessariamente alla quarantena e all?isolamento.
I dispositivi spray di distribuzione del disinfettante noti hanno basso livello di atomizzazione del prodotto.
Le particelle, avendo dimensioni di poco sub millimetriche, risentono dell?attrazione gravitazionale e precipitano a terra nel raggio di pochi metri.
Inoltre, la dimensione elevata delle goccioline dei diffusori spray noti fa s? che, a parit? di volume di prodotto erogato, la volumetria protetta sia molto bassa.
In particolare, la probabilit? che una particella sospesa in aria impatti per moto diffusivo con la gocciolina di disinfettante ?: 1) direttamente proporzionale con la sezione d?urto utile;
2) direttamente proporzionale con il tempo per cui si prolunga la probabilit? di interazione.
Quindi una diffusione del prodotto con sistemi spray va bene per disinfettare una superficie irrorata direttamente ma non ? adatta per una disinfezione totale.
In particolare, nella seguente Tabella 1 si pu? vedere la sezione d?urto di 10 ml di un generico liquido erogato da un diffusore di tipo spray (ovvero con dimensioni della goccia tra 0,1 e 0,5 mm)
Tabella 1
Scopo quindi della presente invenzione ? quello di risolvere i suddetti problemi della tecnica anteriore fornendo un dispositivo igienizzatore/disinfettatore, preferibilmente a funzionamento automatico, che consenta una elevata efficacia volumetrica.
Un altro scopo della presente invenzione ? quello di fornire un dispositivo igienizzatore/disinfettatore che non necessiti di personale specializzato per il suo funzionamento.
Inoltre, uno scopo della presente invenzione ? quello di fornire un dispositivo igienizzatore/disinfettatore che garantisca di raggiungere tutti i punti dei locali trattati, abbattendo contemporaneamente agenti patogeni aerodispersi e depositati sulle superfici.
Un altro scopo della presente invenzione ? quello di fornire un dispositivo igienizzatore/disinfettatore che consenta di superare i limiti dei dispositivi della tecnica anteriore e di aumentare la diffusione della pratica della disinfezione con indubbi vantaggi per la salute pubblica e privata.
Inoltre, uno scopo della presente invenzione ? quello di fornire una composizione di fluido igienizzante/disinfettante che consenta di ottenere una doppia funzione di disinfezione sia dell?aria sia delle superfici presenti nei locali da trattare.
Un altro scopo della presente invenzione ? quello di fornire una composizione di fluido igienizzante/disinfettante che preveda l?utilizzo di una combinazione di due disinfettanti ottenendo un potere disinfettante complementare.
I suddetti ed altri scopi e vantaggi dell?invenzione, quali risulteranno dal seguito della descrizione, vengono raggiunti con un dispositivo igienizzatore/disinfettatore ed una composizione di fluido igienizzante/disinfettante come quelli descritti nelle relative rivendicazioni indipendenti. Forme di realizzazione preferite e varianti non banali della presente invenzione formano l?oggetto delle rivendicazioni dipendenti.
Resta inteso che tutte le rivendicazioni allegate formano parte integrante della presente descrizione.
Risulter? immediatamente ovvio che si potranno apportare a quanto descritto innumerevoli varianti e modifiche (per esempio relative a forma, dimensioni, disposizioni e parti con funzionalit? equivalenti) senza discostarsi dal campo di protezione dell'invenzione come appare dalle rivendicazioni allegate.
La presente invenzione verr? meglio descritta da alcune forme preferite di realizzazione, fornite a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni allegati, nei quali:
- la FIG. 1 mostra una rappresentazione grafica dei dati contenuti nella Tabella 1 in cui in ascisse sono riportati i dati relative al diametro e in ordinate i dati relativi alla sezione d?urto di una goccia di fluido igienizzante/disinfettante erogato da un dispositivo di tipo spray della tecnica nota;
- la FIG. 2 mostra una rappresentazione grafica dei dati contenuti nella Tabella 2 in cui in ascisse sono riportati i dati relative al diametro e in ordinate i dati relativi alla sezione d?urto di una goccia di fluido igienizzante/disinfettante atomizzata con passaggio di fase da un dispositivo igienizzatore/disinfettatore secondo la presente invenzione;
- la FIG 3 mostra un diagramma a blocchi rappresentante una prima realizzazione preferita del dispositivo igienizzatore/disinfettatore secondo la presente invenzione; e
- la FIG 4 mostra un diagramma a blocchi rappresentante una seconda realizzazione preferita del dispositivo igienizzatore/disinfettatore secondo la presente invenzione.
Come ? noto, il moto di una particella aerodispersa ? controllato da diffusione e sedimentazione. Il secondo fenomeno, controllato dalla gravit?, ? responsabile della rimozione veloce di particelle con diametro aerodinamico superiore a 10 micron. La Tabella 2 sottoriportata mostra le velocit? di sedimentazione delle particelle in funzione del diametro aerodinamico. Si pu? notare che per particelle con diametro aerodinamico superiore a 100 micron la sedimentazione porta a rimozione completa delle particelle entro qualche minuto in locali di altezza inferiore a 3-4 metri.
Vediamo quindi come varia questo rapporto e se convalida le osservazioni sperimentali:
Tabella 2 (continua)
I calcoli fatti sono semplificativi e tengono conto:
1) del tempo teorico di caduta di un grave da i metro;
2) del rapporto tra la sezione d?urto e la massa della gocciolina;
3) dell?osservazione del tempo di caduta di una gocciolina di 1 mm di diametro;
4) del fatto che la forza resistente dipende dal quadrato della velocit? di movimento nel gas.
Non si ? tenuto conto del transitorio iniziale n? del fattore di forma (ipotizzando simile la forma), ma si ? inserita una costante arbitraria per adattare in un punto l?andamento all?osservazione sperimentale.
Pertanto va utilizzata esclusivamente per verificare una tendenza e non per trarre conclusioni assolute.
Tuttavia, la dimensione delle goccioline atomizzate per condensazione misurata e il tempo di caduta sperimentale e calcolato collimano abbastanza bene da poter affermare che, se il grado di disinfezione ? dipendente linearmente dalla sezione d?urto e dal tempo di permanenza in aria (ipotizzando un decadimento lineare della densit? della nebbia), allora definito Ps il grado di disinfezione di una distribuzione mediante spray, la disinfezione mediante un atomizzatore (Pa), come il dispositivo igienizzatore/disinfettatore qui di seguito descritto, pu? arrivare a:
in cui:
Ta => tempo di permanenza nebbia atomizzata per condensazione;
Ts => tempo di permanenza spray;
Sa => Sezione d?urto unit? di liquido atomizzata condensazione;
SS => Sezione d?urto unit? di liquido spruzzata; inserendo dei valori tratti dai ragionamenti fatti e dall?esperienza:
ovvero una capacit? di disinfezione nel volume, a parit? di efficacia del liquido disinfettante, di circa 1700 volte.
Inoltre, la scoperta da parte di Robert Brown nel 1827 dei moti che assumono le piccole particelle sospese in un colloide ci spiega un ulteriore vantaggio della soluzione trovata nella presente invenzione.
Ovvero, mentre un una disinfezione di tipo spray ? assolutamente necessaria la presenza dell?operatore con costi, rischio e disponibilit? degli stessi per operazioni su larga scala per accertarsi di aver distribuito correttamente il prodotto sulle superfici, nel caso il prodotto sia atomizzato con sufficientemente finezza ci pensa direttamente la fisica ad occuparsi di tutto.
Fino ad ora ci siamo occupati semplicemente del tempo di permanenza in aria del disinfettante e della sua probabilit? di entrare in contatto con la carica patogena in essa sospesa.
Perch? ci sia interazione tra il disinfettante sospeso e la carica patogena, occorre che i vettori velocit? delle singole particelle non siano paralleli.
Se lo fossero, entrambi gli elementi cadrebbero a terra pi? meno velocemente senza incontrarsi.
Viene in aiuto in questo caso il moto browniano delle particelle.
Infatti, una particella colloidale sospesa in un fluido in assenza di campi esterni ? soggetta ad un moto diffusivo casuale dovuto all?agitazione termica.
Se la particella ? grande l?energia di agitazione termica non ? in grado di provocarne il movimento, quindi il suo moto ? controllato dai campi esterni e dalla viscosit? del fluido (in un campo gravitazionale, come detto in precedenza, sedimenta).
Se la particella ? abbastanza piccola il moto ? controllato dalla diffusione, con velocit? di sedimentazione molto basse.
Le goccioline di uno spray sono di gran lunga troppo grandi per subire in modo evidente questo fenomeno per cui cadono a terra pi? o meno nel luogo dove sono state erogate e la loro interazione con l?agente patogeno ? legata soprattutto al fatto che un agente patogeno in grado di diffondersi per via aerea (il virus dell?influenza per esempio) ? abbastanza piccolo da risentire dei moti browniani, le goccioline di una nebbia atomizzata per condensazione invece sono esse stesse in grado di subirli e di conseguenza diffondersi automaticamente senza bisogno di essere direzionate.
Infatti, se un certo numero di particelle soggette al moto browniano sono presenti in un dato mezzo e non c?? una direzione preferenziale per le oscillazioni casuali, allora le particelle tendono ad essere distribuite uniformemente in tutto il mezzo.
Quindi, se A e B sono due regioni adiacenti e, al tempo t, A contiene il doppio delle particelle rispetto a B, in quell?istante la probabilit? di una particella di passare da A a B ? due volte pi? maggiore della probabilit? che una particella passi da B ad A. Il processo fisico in cui una sostanza tende a diffondere progressivamente dalle regioni di alta concentrazione di regioni di concentrazione inferiore ? chiamato diffusione. La diffusione pu? quindi essere considerata come una manifestazione macroscopica del moto browniano a livello microscopico.
Quindi, una diffusione di particelle di liquido disinfettante atomizzato termicamente in un locale fornisce la garanzia che dopo un certo tempo dipendente dalle dimensioni del locale, ma senza intervento dell?operatore il disinfettante si sia distribuito uniformemente in tutto il volume e che, dopo il tempo di precipitazione, si sia equivalentemente distribuito su tutte le superfici, comprese quelle verticali e i soffitti, grazie all?azione della diffusione.
La differenza di concentrazione tra il deposito nelle varie orientazioni nello spazio dipende dal rapporto tra la velocit? di sedimentazione e quella di diffusione correlata con la dimensione della particella colloidale.
Essendo questo un parametro che ? possibile controllare regolando i pesi molecolari dei fluidi e le temperature di lavoro della macchina possiamo quindi adattare la particolare nebbia generata al tipo di patogeno da controllare.
Ovvero, un patogeno pesante che ? soggetto principalmente a sedimentazione sar? meglio controllato da una nebbia pesante e umida che bagna soprattutto le superfici orizzontali (come il patogeno), un patogeno aereo (come l?influenza ad esempio) sar? meglio controllato da una nebbia persistente che massimizza la probabilit? di contatto in aria e tratta efficacemente (pur se con un tempo necessario di esposizione maggiore) le superfici verticali e i soffitti
Sfruttando quindi le considerazioni sopraesposte, e con riferimento particolare alle Figure 3 e 4, ? possibile notare che la presente invenzione riguarda un dispositivo igienizzatore/disinfettatore 1 comprendente:
- mezzi di evaporazione 3 di almeno un fluido igienizzante/disinfettante;
- mezzi di alimentazione 5 di almeno un tale fluido igienizzante/disinfettante a tali mezzi di evaporazione 3;
- mezzi di erogazione 7 di aerosol colloidale 9 nell?ambiente esterno, tale aerosol colloidale 9 essendo generato dall?evaporazione di tale fluido igienizzante/disinfettante in tali mezzi di evaporazione 3.
In particolare, tali mezzi di evaporazione 3 comprendono almeno un evaporatore e/o un surriscaldatore previsti per portare in ebollizione tale fluido igienizzante/disinfettante.
Ancora pi? in particolare, tale evaporatore ? di tipo istantaneo.
In particolare, tali mezzi di erogazione 7 comprendono almeno un ugello previsto per la proiezione dell?aerosol colloidale 9 nell?ambiente esterno dove avviene la condensazione dopo il frazionamento del vapore saturo.
Inoltre, il dispositivo igienizzatore/disinfettatore 1 pu? comprendere mezzi di controllo di temperatura previsti per regolare l?opportuna temperatura dei mezzi di evaporazione 3 per il corretto dimensionamento delle goccioline di aerosol colloidale 9 condensate e per evitare il cracking molecolare del fluido igienizzante/disinfettante.
Facendo in particolare riferimento alla Figura 3, ? possibile notare che i mezzi di alimentazione 5 del fluido igienizzante/disinfettante comprendono almeno un serbatoio 11 contenente almeno un tale fluido igienizzante/disinfettante a pressione ambiente ed almeno una relativa pompa 13, tale pompa 13 essendo interposta tra tale serbatoio 11 e tali mezzi di evaporazione 3 per alimentare tale fluido ai mezzi di evaporazione 3 stessi, per esempio mediante opportuni mezzi di canalizzazione.
Facendo invece riferimento alla Figura 4, ? possibile notare che i mezzi di alimentazione 5 del fluido igienizzante/disinfettante comprendono almeno un recipiente 15 contenente almeno un tale fluido igienizzante/disinfettante in pressione ed almeno una relativa valvola 17, tale valvola 17 essendo interposta tra tale recipiente 15 e tali mezzi di evaporazione 3 per alimentare tale fluido ai mezzi di evaporazione 3 stessi, per esempio mediante opportuni mezzi di canalizzazione, quando tale valvola 17 ? in posizione operativa aperta.
Ovviamente, il dispositivo infettante 1 secondo la presente invenzione pu? operare con un qualsiasi fluido igienizzante/disinfettante adatto a essere atomizzato termicamente per la disinfezione di locali infettati.
Il dispositivo igienizzatore/disinfettatore 1 come sopra descritto, cos? come si vedr? in seguito con maggior dettaglio, consente quindi di ottenere la migliore atomizzazione del fluido igienizzante/disinfettante, aumentando in modo esponenziale la sua efficacia e permettendo di distribuirlo con sicurezza senza l?intervento di manodopera specializzata.
In particolare, la seguente Tabella 3 e la relativa rappresentazione grafica di cui alla Figura 2 mostrano la sezione d?urto di 10 ml di un generico fluido igienizzante/disinfettante erogato da un dispositivo igienizzatore/disinfettatore 1 secondo la presente invenzione (ovvero con dimensioni della goccia tra 0,01 e 0,03 mm):
Tabella 3
Il principio di funzionamento di un atomizzatore termico a passaggio di fase, quale ? di fatto il dispositivo igienizzatore/disinfettatore 1 secondo la presente invenzione, ? quindi quello di far passare in fase gassosa, ossia nell?aerosol colloidale 9, il fluido igienizzante/disinfettante da atomizzare, avendo tale fluido una temperatura di condensazione molto superiore a quella ambiente.
Durante il repentino passaggio di fase per riscaldamento, il fluido aumenta centinaia di volta il suo volume e viene espulso nell?aria fredda dell?ambiente esterno a elevata velocit?.
Cos? facendo, l?aerosol colloidale 9 si raffredda e i nuclei di condensazione creano delle goccioline di dimensioni micrometriche con le caratteristiche descritte fino ad ora di sezione d?urto e diffusione.
Tuttavia, il processo di produzione dell?aerosol colloidale 9, mediante il dispositivo igienizzatore/disinfettatore 1 secondo la presente invenzione, pu? non risultare adatto a tutti i possibili fluidi igienizzanti/disinfettanti ed ? quindi preferibile utilizzarne di opportuni con le corrette caratteristiche, allo scopo di evitare un processo di evaporazione esplosivo e una eventuale degradazione termica del fluido igienizzante/disinfettante stesso.
A titolo di esempio, l?alcool etilico quale fluido igienizzante/disinfettante non ha una temperatura di condensazione sufficientemente bassa da poter creare le goccioline per condensazione; esso, inoltre, ha un flash point e un punto di autoignizione troppo bassi per poter essere utilizzato con sicurezza con il dispositivo igienizzatore/disinfettatore 1 secondo la presente invenzione (rischio di esplosione).
Possono essere invece preferibilmente utilizzabili tutti i polialcoli con catena molecolare sufficientemente lunga da avere un flash point sufficientemente alto e una temperatura di ebollizione superiore a quella ambiente.
Sono preferiti, quindi, quelli con tensione di vapore bassa in modo da garantire una durata elevata delle goccioline nella sospensione colloidale limitandone l?evaporazione.
La presente invenzione riguarda quindi anche una composizione di fluido igienizzante/disinfettante, in particolare per ottimizzare il funzionamento di un dispositivo igienizzatore/disinfettatore 1 secondo la presente invenzione come quello precedentemente descritto, tale composizione comprendente una miscela di:
- glicoli e polialcoli; e
- composti di ammonio quaternario.
Come ? noto, i disinfettanti per l'aria sono in genere sostanze chimiche in grado di inattivare i microrganismi sospesi nell'aria. ? altres? noto che i microrganismi presenti nell'aria possono essere inattivati usando nebbie di candeggina diluita. Un disinfettante per l'aria deve essere disperso come aerosol o vapore a una concentrazione sufficiente nell'aria per ridurre significativamente il numero di microrganismi infettivi vitali.
Negli anni '40 e nei primi anni '50, molti studi hanno mostrato l'inattivazione di diversi batteri, virus influenzali e muffe quali il penicillium chrysogenum muffa vari glicoli, principalmente glicole propilenico e trietilenglicole.
In linea di principio, queste sostanze chimiche sono disinfettanti dell'aria ideali perch? hanno sia un'alta letalit? per i microrganismi sia una bassa tossicit? per i mammiferi.
Sebbene i glicoli siano efficaci disinfettanti dell'aria in ambienti controllati, ? difficile utilizzarli in modo efficace in ambienti reali per la difficolt? di ottenere vapori e nebbie stabili di questi composti. In aggiunta, il ricambio di aria necessario in ambienti chiusi e la elevata velocit? di deposizione di questi composti, se vengono utilizzati sistemi di generazione di spray che producono goccioline di diametro oltre i 100 micron, pone sfide ingegneristiche che non sono fondamentali per la disinfezione delle superfici. Le problematiche ingegneristiche relativa alla creazione di nebbie/vapori persistenti di glicoli attualmente non sono ancora state del tutto risolte.
La composizione del fluido igienizzante/disinfettante, quindi, secondo la presente invenzione, ? costituita quindi da una miscela correttamente bilanciata di etilen glicole, propilen glicole e loro oligomeri, come pure di loro co-oligomeri con un grado di polimerizzazione fino a 40. Per ottenere la formazione di uno aerosol colloidale 9 di dimensioni adeguate, come descritto nel paragrafo precedente, pu? anche essere necessaria l?aggiunta di acqua e/o alcoli lineari/ramificati (preferibilmente fino a 6 atomi di carbonio).
Preferibilmente, glicoli e polialcoli sono scelti tra uno o pi? di propilen glicole, dipropilenglicole, trietilen glicole, tetraetilen glicole, polietilenglicole (preferibilmente con grado medio di polimerizzazione pari a 20).
Inoltre, i prodotti disinfettanti che utilizzano composti di ammonio quaternario (Quats) come ingrediente attivo sono tra i pi? utilizzati.
Tra i vantaggi dei quat vi sono la buona stabilit? e la bassa tossicit? per i mammiferi, l'attivit? tensioattiva e la compatibilit? con altri ingredienti per la formulazione di disinfettanti ad ampio spettro o con effetti sinergici, quali gli alcoli e i polialcoli e la mancanza di odore.
Tipicamente essi hanno una eccellente attivit? disinfettante sulle superfici solide, grazie anche alla loro attivit? tensioattiva che permette una eccellente distribuzione su molte superfici.
Le propriet? antimicrobiche dei composti di ammonio quaternario sono state scoperte nella prima parte del XX secolo. Domagk ha riportato la maggior efficacia di quats contenenti catene alchiliche e/o ariliche relativamente lunghe. Ci? ha portato allo sviluppo di una gamma di strutture con elevata efficacia disinfettante. I due tipi di quat che sono maggiormente diffusi nei disinfettanti sono l'alchildimetilbenzilammonio cloruro (ADBAC) e il dialchildimetilammonio cloruro. La massima efficacia per i quat ADBAC si ottiene con lunghezze di catena comprese tra C12 e C16, mentre per i dialchil quat, ci? si verifica nelle lunghezze di catena C8 e C10.
La maggior parte dei quat disponibili in commercio rientrano in questo intervallo.
Essi sono efficaci contro la maggior parte dei batteri vegetativi, virus con capsula e alcuni funghi. Le condizioni necessarie per ottenere la disinfezione con quat dipendono dalla concentrazione e dal tempo di contatto. Le concentrazioni tipiche per l'uso finale avranno dallo 0,05 allo 0,2% di quat e a questi livelli richiedono 10 minuti per ottenere la disinfezione.
L'interazione primaria tra composti di ammonio quaternario e batteri ? di natura elettrostatica. Le membrane cellulari contengono fosfolipidi che conferiscono un carattere anionico ai batteri con un pH superiore a 3-4. I composti di ammonio quaternario, essendo tensioattivi cationici, mostrano affinit? per i batteri e mostrano efficacia antibatterica in queste condizioni. Si ritiene che interferiscano con la funzione della membrana cellulare, con conseguente perdita di componenti cellulari e infine lisi o distruzione della cellula.
Visto l?intervallo di concentrazioni in cui i quats esplicano la loro attivit?, questi saranno introdotti nell?aerosol colloidale 9 a concentrazioni che vanno dallo 0,5 al 10%, tenendo conto che le superfici su cui si vanno a depositare possono contenere umidit?, ottenendo un effetto di diluizione. Inoltre, livelli di concentrazione pi? elevati esplicano azione in tempi inferiori ai 10 minuti di contatto.
Preferibilmente, quindi i composti di ammonio quaternario del fluido igienizzante/disinfettante secondo la presente invenzione sono scelti tra uno o pi? di:
- sali di alchildimetilbenzilammonio, con preferenza per i cloruri e catene alchiliche comprese fra C8 e C20 e loro miscele;
- sali di dialchildimetilammonio, con preferenza per i cloruri e catene alchiliche comprese fra C8 e C20, anche di lunghezza diversa e loro miscele.
Questi sali verranno sciolti nella miscela di glicoli suindicata a concentrazioni fra lo 0,1% e il 20%, preferibilmente fra l?1% e il 5%. Le due tipologie di quats potranno essere utilizzate singolarmente o in miscela, con proporzioni che vanno dallo 0 al 100%.
Si ? quindi descritto l?utilizzo di un dispositivo igienizzatore/disinfettatore 1 realizzato come un generatore di nebbia per condensazione per la diffusione con alta efficacia di un opportuno fluido igienizzante/disinfettante che consentono di ottenere gli scopi dell?invenzione precedentemente descritti.
Difatti, i vantaggi dell?uso di un tale apparato sono nell?assenza di mano d?opera specializzata per garantire una corretta distribuzione, nell?elevata efficienza di diffusione che porta un forte risparmio di disinfettante e nel fatto che una atomizzazione cos? fine, grazie ai moti Browniani, garantisce per via fisica l?uniformit? della distribuzione in tutto il locale oggetto di trattamento.
I fluidi igienizzanti/disinfettanti usati devono avere le corrette caratteristiche fisico chimiche per poter essere adoperati nel dispositivo 1, ovvero dal punto di vista fisico una tensione di vapore sufficientemente bassa da non evaporare rapidamente, una temperatura di condensazione sufficientemente alta da condensare rapidamente una volta che la fase vapore sia diffusa in aria in condizioni di saturazione e un flash point sufficientemente alto da non essere pericolosi, dal punto di vista chimico non subire una degradazione termica durante il riscaldamento per il passaggio di fase tale da pregiudicarne le caratteristiche di disinfezione o produrre composti pericolosi.
Si sono descritte alcune forme preferite di attuazione dell?invenzione, ma naturalmente esse sono suscettibili di ulteriori modifiche e varianti nell?ambito della medesima idea inventiva. In particolare, agli esperti nel ramo risulteranno immediatamente evidenti numerose varianti e modifiche, funzionalmente equivalenti alle precedenti, che ricadono nel campo di protezione dell'invenzione come evidenziato nelle rivendicazioni allegate nelle quali, eventuali segni di riferimento posti tra parentesi non possono essere interpretati nel senso di limitare le rivendicazioni stesse. Inoltre, la parola "comprendente" non esclude la presenza di elementi e/o fasi diversi da quelli elencati nelle rivendicazioni. L?articolo ?un?, ?uno? o ?una? precedente un elemento non esclude la presenza di una pluralit? di tali elementi. Il semplice fatto che alcune caratteristiche siano citate in rivendicazioni dipendenti diverse tra loro non indica che una combinazione di queste caratteristiche non possa essere vantaggiosamente utilizzata.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo igienizzatore/disinfettatore (1) caratterizzato dal fatto di comprendere: - mezzi di evaporazione (3) di almeno un fluido igienizzante/disinfettante; - mezzi di alimentazione (5) di almeno un detto fluido igienizzante/disinfettante a tale mezzo di evaporazione (3); - mezzi di erogazione (7) di aerosol colloidale (9) nell?ambiente esterno, detto aerosol colloidale (9) essendo generato dall?evaporazione di detto fluido igienizzante/disinfettante in detti mezzi di evaporazione (3).
  2. 2. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di evaporazione (3) comprendono almeno un evaporatore e/o un surriscaldatore previsti per portare in ebollizione tale fluido igienizzante/disinfettante.
  3. 3. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto evaporatore ? di tipo istantaneo.
  4. 4. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di erogazione (7) comprendono almeno un ugello previsto per la proiezione di detto aerosol colloidale (9) nell?ambiente esterno dove avviene la condensazione dopo il frazionamento del vapore saturo.
  5. 5. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di controllo di temperatura previsto per regolare l?opportuna temperatura di detti mezzi di evaporazione (3) per il corretto dimensionamento delle goccioline di detto aerosol colloidale (9) condensate e per evitare il cracking molecolare di detto fluido igienizzante/disinfettante.
  6. 6. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di alimentazione (5) del fluido igienizzante/disinfettante comprendono almeno un serbatoio (11) contenente almeno un detto fluido igienizzante/disinfettante a pressione ambiente ed almeno una relativa pompa (13), detta pompa (13) essendo interposta tra detto serbatoio (11) e detto mezzo di evaporazione (3) per alimentare detto fluido a detti mezzi di evaporazione (3) mediante opportuni mezzi di canalizzazione.
  7. 7. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di alimentazione (5) del fluido igienizzante/disinfettante comprendono almeno un recipiente (15) contenente almeno un detto fluido igienizzante/disinfettante in pressione ed almeno una relativa valvola (17), detta valvola (17) essendo interposta tra detto recipiente (15) e detti mezzi di evaporazione (3) per alimentare detto fluido a detti mezzi di evaporazione (3).
  8. 8. Composizione di un fluido igienizzante/disinfettante, caratterizzata dal fatto di comprendere una miscela di almeno: - glicoli e polialcoli; e - composti di ammonio quaternario.
  9. 9. Composizione secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto di ottimizzare un funzionamento di un detto dispositivo igienizzatore/disinfettatore (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7.
  10. 10. Composizione la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che detti glicoli e polialcoli sono scelti tra uno o pi? di propilen glicole, dipropilenglicole, trietilen glicole, tetraetilen glicole, polietilenglicole.
  11. 11. Composizione secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto di comprendere acqua.
  12. 12. Composizione secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto di comprendere alcoli lineari/ramificati.
  13. 13. Composizione secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che detti composti di ammonio quaternario sono scelti tra uno o pi? di sali di alchildimetilbenzilammonio, sali di dialchildimetilammonio.
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