IT202000004054A1 - Mezzo, per la protezione negli sport da contatto da trauma diretto - Google Patents

Mezzo, per la protezione negli sport da contatto da trauma diretto Download PDF

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Description

DESCRIZIONE dell'Invenzione Industriale dal titolo: ?Mezzo, per la protezione negli sport da contatto da trauma diretto?
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo di protezione adatta negli sport da contatto in particolare ad esempio para stinco applicato sulla faccia anteriore della tibia del giocatore di calcio o di chiunque altro pratichi uno sport da contatto ove sia richiesta una protezione in quest?area anatomica.
Il detto dispositivo secondo l?invenzione ? realizzato con la tecnologia denominata FLEX-G XPro e che pu? essere applicata a diversi tipi di dispositivi di protezione destinati alla protezione di diversi distretti anatomici od arti.
Il calcio, essendo uno sport molto popolare ? sicuramente uno sport di riferimento al riguardo, pertanto ci riferiremo ad esso senza che esso sia uno sport a cui ci riferiamo in esclusiva.
Nel sito della LND (lega Nazionale dilettanti), componente della Federazione italiana gioco Calcio viene scritto quanto segue:
?I traumi fratturativi di gamba (frattura di tibia, di perone o di entrambe le ossa), avvengono generalmente per un trauma diretto e da contatto tra due calciatori. La FIFA (Federazione mondiale del calcio) obbliga i calciatori a indossare i parastinchi.?
L?obbiettivo principale ? stato certamente quello di proteggere la gamba da conseguenze dannose in seguito a impatti traumatici diretti. Non ? per? del tutto chiaro se la loro funzione viene svolta per intero e relativamente a quali parti della gamba essi possano svolgere una protezione completa o parziale. L?analisi della letteratura relativa a tale argomento ci aiuta solo in parte.
Oggi i parastinchi sono un elemento obbligatorio e indispensabile per la protezione dei calciatori, i quali non possono prescinderne, ma che allo stesso tempo percepiscono l?impaccio dell?ingombro e del peso. La regola 4 pag 43 de Il Regolamento del Giuoco del Calcio, relativa ai Parastinchi ? molto generica, infatti da solo delle indicazioni di massima e cio?: ?devono essere coperti completamente dai calzettoni; devono essere di materiale idoneo (gomma, plastica o materiali similari); devono offrire un grado di protezione adeguato?. Cosa si intenda per materiale idoneo e protezione adeguata risulta appunto dubbio e generico.
In letteratura non c?? uniformit? di vedute relativamente alle forze di impatto sull?arto che possono determinare eventi fratturativi. Ad ogni modo le fratture di gamba possono avvenire o per contatto al momento di calciare, o per un tackle scivolato, peggio se esso viene condotto da dietro rispetto all?avversario. L?unica visione comune relativamente alla protezione e quindi alla prevenzione delle fratture ? che indossando i parastinchi si ottiene un assorbimento dello shock da impatto e dissipazione dell?energia dello stesso. ? evidente che l?uso dei parastinchi riduce i danni dei tessuti molli (cute e muscoli) della gamba, soprattutto le lesioni che possono derivare dall?impatto dei tacchetti con la gamba. I tacchetti infatti sono variati nel tempo in forma e lunghezza e materiale costitutivo cercando di ottenere da essi il miglio grip possibile con la superficie di corsa (soprattutto i fondi in erba, ma in molti casi aumentando i danni articolari e/o legamentosi, crociato anteriore in primis). Pertanto, si ? reso necessario adeguare anche i parastinchi nella loro forma, dimensione e materiale costitutivo. Per incrementare l?assorbimento dell?energia del trauma diretto, i parastinchi devono essere realizzati in materiale rigido o semi rigido (plastica, kevlar o carbonio) nella parte esterna e presentare un rivestimento interno soffice (meglio ancora se pneumatico e adattabile alla forma della tibia costituendo una sorta di air bag), ma questa doppia struttura incrementa il peso del dispositivo. Sebbene sia auspicabile la realizzazione di un parastinchi ideale e personalizzato, la struttura pi? efficace e i migliori materiali non sono stati ancora definiti dagli studi effettuati su tale attrezzatura protettiva. Al momento tutti utilizzano parastinchi di serie. La scelta dello stesso avviene senza una attenta valutazione della dimensione, della forma e dei materiali costitutivi. Innanzi tutto, va detto che, soprattutto tra i dilettanti, l?uso dei parastinchi viene ?sofferto? come un fastidioso obbligo regolamentare e non come un importante mezzo preventivo dei traumi di gamba (dei tessuti molli e dell?osso). Si vede spesso sui campi di calcio infilare sotto i calzettoni anche delle semplici forme in cartone, che visivamente riproducono la forma dei parastinchi (e ingannano l?arbitro) ma che ovviamente non hanno effetto protettivo alcuno. Generalmente la scelta ricade sul modello meno ingombrante. Invece le dimensioni dei parastinchi dovrebbero essere scelte in rapporto alle caratteristiche antropometriche del calciatore (non solo la lunghezza caviglia-ginocchio, ma anche la circonferenza di polpaccio). I parastinchi dovrebbero trovarsi a un paio di centimetri sotto il ginocchio fino a poco sopra la curva della caviglia quando il piede viene dorsiflesso. In tal modo garantiscono una adeguata protezione e non solo della tibia.
Esistono differenti tipi e modelli di parastinchi, che di seguito sintetizziamo in:
? Parastinco semplice
? Parastinco con cavigliera integrata (per la protezione dei malleoli)
? Parastinco con cavigliera rimovibile che permette l?uso del solo parastinco o del parastinco cavigliera a seconda della pratica.
Indipendentemente dal tipo, i parastinchi sono progettati per rimanere fermi grazie al nastro elasticizzato con terminale in velcro. I modelli pi? elementari presentano solamente il corpo. Essi vengono tenuti fermi dallo stesso calzettone sotto il quale vengono indossati ma il pi? delle volte vengono fissati utilizzando una nastratura. Il regolamento vieta nastrature di colore diverso dai calzettoni, per cui in commercio sono stati posti in vendita nastri di differente colore. Il problema della nastratura ? per? dato dalle caratteristiche del nastro stesso. Infatti, spesso il nastro ? anelastico. Vale la pena di ricordare che i parastinchi sono stati progettati e testati senza tale tipo di fissazione aggiuntiva. Quando il nastro ? di tipo anelastico pu? rappresentare un punto di convergenza e carico di forze anomale sull?osso, soprattutto durante fasi di tackle in cui il tallone pu? rimanere fisso al suolo. Tale carico di forze pu? rappresentare sull?osso un momento delle stesse capace di superare la capacit? di resistenza e diventare invece un evento eziologico fratturativo dell?osso (soprattutto per la tibia). Meglio utilizzare parastinchi con capacit? auto fissative ed evitare la fissazione con nastratura.
Infine, una valutazione meritano anche i materiali con cui i parastinchi sono realizzati (plastica, kevlar o carbonio). Dai pi? recenti studi in cui sono stati effettuati test di resistenza alle forze di impatto e di assorbimento delle stesse, i parastinchi realizzati in carbonio hanno dato i migliori risultati anche in termini di effetti protettivi rispetto a forze di impatto elevate. Tuttavia, anche questi non garantiscono una completa prevenzione dal rischio di fratture. Infatti, le forze che si possono sviluppare in un tackle possono essere superiori alle forze testate negli studi effettuati. I parastinchi standard non sono comunque in grado di proteggere da impatti elevati (276 Newton) in quanto una tale forza si distribuisce sulla tibia. Rimane comunque aperta la via della ricerca di parastinchi di peso, forma, materiali idonei a garantire in futuro una protezione quanto pi? prossima a quella totale.
Francisco AC, Nightingale RW, Guilak F, Glisson RR, Garrett WE Jr : Comparison of soccer shin guards in preventing tibia fracture. Am J Sports Med.2000 Mar-Apr;28(2):227-33.
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Ankrah S. Mills N. J.: performance of football shin guards for direct stud impacts. Sports Engineering 2003 pp 1-14
Tatar Y, Ramazanoglu N, Camliguney AF, Saygi EK, Cotuk HB.: The effectiveness of shin guards used by football players. J Sports Sci Med.2014 Jan 20;13(1):120-7.
L?invenzione si riferisce pertanto ad un dispositivo come ad esempio un para-stinco, ovvero una coppia di para-stinchi, i quali sono formati da due strati di materiale fra loro sovrapposti ed accoppiati stabilmente, essendo uno primo strato interno rivolto verso la zona anatomica e destinato a venire a contatto con la sua superficie opposta all?altro secondo strato, con la detta zona anatomica, ed essendo il detto secondo strato rivolto con la sua superficie opposta a quella del detto primo stadio verso l?esterno, mentre in combinazione sono previsti mezzi di fissaggio alla zona anatomica da proteggere.
I noti tipi di protezioni contro traumi da contatto come ad esempio i parastinchi che presentano questa struttura sono affetti dagli inconvenienti pi? sopra descritti in dettaglio e pertanto esiste, allo stato dell?arte, una necessit? non soddisfatta per un para-stinco che superi gli inconvenienti dei noti parastinchi ed in particolare che sia leggero, facilmente adattabile alle diverse condizioni anatomiche ed al tempo stesso presenti caratteristiche migliorate di assorbimento degli urti.
Secondo ancora un ulteriore aspetto l?invenzione mira anche a realizzare un dispositivo di protezione, in particolare dei parastinchi che non richieda mezzi aggiuntivi per essere trattenuto in posizione, ma che possa venire mantenuto in posizione da mezzi come un indumento gi? utilizzati dall?utente. Nel caso dei parastinchi, ad esempio dal calzettone stesso, in particolare quando integrato nell?abbigliamento regolamentare previsto per il gioco del calcio.
Secondo una prima forma esecutiva pi? generale, l?invenzione risolve il problema posto con un dispositivo di protezione come ad esempio un parastinco ovvero una coppia di para-stinchi, il quale ? formato da due strati di materiale fra loro sovrapposti ed accoppiati stabilmente, essendo uno primo strato interno rivolto verso l?arto e destinato a venire a contatto con la sua superficie opposta all?altro secondo strato, con la detta zona anatomica da proteggere ed essendo il detto secondo strato rivolto con la sua superficie opposta a quella del detto primo stadio verso l?esterno, mentre in combinazione sono previsti mezzi di trattenimento in posizione del detto dispositivo in cui:
- il detto primo strato ? costituito da un materiale in forma di gel e con una elasticit? tale da ritornare nella condizione iniziale dopo una deformazione a seguito di un urto;
- il detto secondo strato essendo costituito da un materiale flessibile espanso anch?esso deformabile e comprimibile elasticamente.
Secondo una forma esecutiva preferita, lo stato in gel ? costituito da un gel di materiale termoplastico avente una durezza dell?ordine di grandezza di circa 4 shore.
Secondo ancora una forma esecutiva preferita, il detto primo strato elasticamente deformabile e comprimibile ? provvisto di una pluralit? di aperture passanti che presentano una grandezza prestabilita e che sono distribuite sull?estensione superficiale delle facce del detto primo strato.
E? possibile prevedere diversi disegni di distribuzione delle dette aperture che possono prevedere una densit? uniforme su tutta l?estensione della superficie del detto primo strato oppure la densit? pu? variare lungo la detta estensione superficiale.
Anche la grandezza delle aperture che presentano un diametro compreso fra 1 e 10mm pu? essere identica per tutte le aperture o diversa per gruppi di aperture secondo un prestabilito disegno di distribuzione che pu? anche dipendere dalla posizione delle dette aperture relativamente all?estensione superficiale del detto primo strato.
Ancora secondo una ulteriore caratteristica secondo una forma esecutiva, il detto primo strato presenta uno spessore maggiore di 1mm, preferibilmente compreso fra 1mm e 1cm, in special modo fra 3mm e 6mm.
Secondo ancora una ulteriore caratteristica, il secondo strato esterno che costituisce lo schermo esterno ? realizzato in un materiale schiumato a cellule aperte, flessibile in modo da poter venire arcuato e/o piegato secondo uno o pi? assi di arcuatura o di piegatura.
Secondo una forma esecutiva, il detto secondo strato presenta uno spessore compreso fra 1mm e 10mm, in particolare di massimo 5mm.
Per la realizzazione del gel e del materiale espanso a celle aperte ? possibile utilizzare qualsivoglia tipo di polimeri, co-polimeri o miscele di polimeri attualmente noti e che possono essere sottoposti a procedure di gelificazione e/o di espansione.
Le suddette caratteristiche quando non contrastanti fra loro possono essere previste in qualsivoglia combinazione o sotto combinazione.
Secondo ancora una forma esecutiva vantaggiosa, il dispositivo secondo la presente invenzione presenta sulla faccia esterna del primo strato destinata ad aderire contro l?arto, ovvero contro la zona anatomica da proteggere, una o pi? zone ad attrito maggiorato.
Secondo una forma esecutiva dette zone sono realizzate da elementi di una materia plastica ad alto attrito, ad esempio di silicone che sono sovrapposti alla detta faccia del detto primo strato.
In una forma i detti elementi possono essere fissati in sedi di forma sostanzialmente corrispondente, le quali sedi sono costituite da avvallamenti presenti nella faccia del detto primo strato.
I detti avvallamenti presentano una forma in pianta sostanzialmente corrispondente a quella dei detti elementi ed una profondit? identica o lievemente minore dello spessore dei detti elementi ad alto attrito.
L?applicazione dei detti elementi ad elevato attrito pu? avvenire mediante incollaggio od altro tipo di adesione chimico fisica.
Una forma esecutiva prevede che detti elementi ad alto attrito vengano sovrastampati alla faccia del detto primo strato.
Secondo ancora una ulteriore caratteristica, i detti elementi ad alto attrito possono presentare una struttura superficiale zigrinata, dentata o lamellata in modo da incrementare l?attrito generando un grip.
Secondo una forma esecutiva, l?invenzione prevede una combinazione un indumento destinato a fasciare la zona anatomica esercitando una prestabilita forza elastica di serraggio circonferenziale e del detto dispositivo ad esempio una coppia di calzettoni e una coppia di parastinchi, costituendo detto indumento l?elemento di trattenimento in posizione del dispositivo grazie all?interferenza fra la cute dell?utente con uno o pi? elementi ad elevato attrito previsti sulla faccia del dispositivo destinata a venire a contatto con il corpo dell?utente.
Il detto dispositivo nella detta combinazione pu? presentare una o pi? qualsivoglia delle diverse caratteristiche in qualsivoglia combinazione o sottocombinazione delle dette caratteristiche e forme esecutive precedentemente descritte.
Ancora secondo una ulteriore caratteristica, i detti elementi ad elevata azione di attrito possono essere previsti alternativamente solo sulla faccia esterna del secondo strato, cio? sulla faccia destinata a venire a contatto con l?indumento, oppure possono essere previsti allo stesso tempo sulla detta faccia del detto secondo strato e sulla faccia del detto primo strato.
Ancora secondo una ulteriore caratteristica, che pu? essere prevista in combinazione con una o pi? delle precedenti forme esecutive o varianti esecutive, fra il materiale dello strato interno ed il materiale dello strato esterno ? previsto uno strato di materiale adesivo o di materiale compatibile per ciascuno dei detti due strati per quanto riguarda l?adesione chimico/fisica fra detto strato intermedio e ciascuno dei detti primo e secondo strato.
Ancora secondo una ulteriore caratteristica solo il primo strato o solo il secondo strato od ambedue gli strati e almeno parzialmente o completamente possono essere rivestiti da un film od una pellicola di finitura.
Una forma esecutiva prevede che detto dispositivo ? costituito da due parastinchi di una coppia di parastinchi fra loro simmetrici rispetto al piano centrale sagittale del corpo umano essendo i detti parastinchi realizzati secondo una o duna combinazione o sottocombinazione delle forme esecutive e delle varianti esecutive o delle caratteristiche del dispositivo di protezione pi? sopra descritto.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
Queste ed altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno pi? chiaramente dalla seguente descrizione di alcuni esempi esecutivi illustrati nei disegni allegati in cui:
La figura 1 mostra una vista in prospettiva sulla faccia esterna od anteriore di una coppia di parastinchi secondo la presente invenzione.
La figura 2 mostra una vista in prospettiva sulla faccia posteriore del primo strato di una coppia di parastinchi, ovvero la faccia destinata a venire a contatto con la pelle della zona anatomica di applicazione.
Le figure 3 e 4, illustrano rispettivamente una ulteriore vista in prospettiva dei parastinchi delle precedenti figure secondo diverse direzioni di vista.
Le figure 5 e 6 mostrano due viste ingrandite di una sezione trasversale del parastinchi secondo rispettivamente una di due ulteriori forme esecutive della presente invenzione.
La figura 7 mostra una vista ingrandita del particolare relativo agli elementi ad elevato attrito applicati sulla faccia anteriore od esterna del secondo strato dei parastinchi secondo gli esempi delle precedenti figure.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLE FIGURE
Nonostante la descrizione dettagliata si riferisce in particolare ad un solo esempio relativo ad una coppia di parastinchi, tale esempio non ? da intendersi come limitativo dell?ambito protettivo, ma solo un esempio relativo ad uno specifico campo si applicazione. L?espero del ramo ? in grado di apprezzare ed identificare, senza alcuna necessit? di eseguire azioni inventive, le forme ed i campi di applicazione ulteriori rispetto a quello illustrato.
Il para-stinco illustrato nelle figure ? composto da una coppia di strati 1 e 2 fra loro accoppiati lungo le loro facce di adesione reciproca. L?accoppiamento pu? essere ottenuto mediante adesione chimico/fisica, come ad esempio incollaggio, fusione, saldatura e/o altre tecniche di fissaggio.
Il primo strato 1 di materiale ? quello destinato a venire a contatto con il corpo dell?utente ed ? costituito da un gel. E? possibile prevedere qualsivoglia tipo di polimero, co-polimero o di brand di diversi polimeri o co-polimeri od altre materie plastiche che sono in grado di gelificare.
Il primo strato indicato con 1 nelle figure, presenta uno spessore dell?ordine di grandezza di circa 2 a 5 mm.
Il gel da cui ? costituito il detto strato 1 ? preferibilmente un gel di materiale termoplastico avente una durezza dell?ordine di grandezza di circa 4 shore.
Fra i vari materiali, il detto materiale in una forma esecutiva pu? essere costituito da un gel ma con consistenza sufficiente a mantenere la forma determinata nella produzione dello stesso.
Nelle forme esecutive il detto primo strato pu? essere di materiale pieno oppure pu? essere provvisto di una pluralit? di fori passanti 101. Questi fori presentano un diametro di alcuni millimetri e dell?ordine di grandezza dello spessore del materiale, ma ? possibile prevedere anche forme esecutive in cui i fori presentano una grandezza minore o maggiore.
I fori 101 sono distribuiti uniformemente sulla superficie dello strato 1. Inoltre nell?esempio illustrato i fori sono tutti di dimensioni identiche.
Ovviamente ? possibile prevedere varianti esecutive in cui gruppi di fori presentano dimensioni diverse e/o le distribuzioni dei detti fori non ? uniforme lungo la superficie dello strato 1. Le dimensioni dei fori 101 possono anche variare in funzione della loro posizione con riferimento alla superficie dello strato 1 e quindi con riferimento alla tibia.
Come appare nelle figure 1 a 4 e 7, lo strato di gel pu? essere rivestito verso l?esterno da una pellicola di rivestimento od essere a sezione piena cio? privo di fori.
Grazie ai fori 101 nel primo strato 1questo strato presenta un comportamento tridimensionale, cio? trasmette e quindi assorbe la forza di impatto su un?area maggiore rispetto al punto di impatto, grazie alla deformazione meccanica dei fori. Infatti, a compressione da impatto il materiale non si comporta solo riducendo il suo spessore nella direzione del vettore della forza lesiva ma, si allarga chiudendo il foro. Quindi si pu? affermare che il materiale da imbottitura ha un comportamento tridimensionale.
Il primo strato 1 ? accoppiato ad un secondo strato 2 che ? costituito da un materiale plastico semirigido ad esempio una materia plastica espansa, preferibilmente a celle aperte.
Il secondo strato 2 presenta uno spessore anch?esso dell?ordine di circa 2 o 3 mm in particolare meno di 5mm.
Avere la parte di schermo in materiale semi rigido consente un miglior adattamento del ritrovato alla forma della tibia del soggetto.
Anche il secondo strato 2 pu? essere rivestito da un film o da una pelle sia per scopi estetici sia per scopi di protezione del materiale espanso.
A seconda del tipo di materiale da cui sono costituiti il primo ed il secondo strato possono essere accoppiati fra loro direttamente mediante diverse tecniche che sono scelte dipendentemente dai materiali come tecniche di adesione chimico/fisica.
Nella forma esecutiva delle figure 5 e 6, lo strato 1 ? accoppiato allo strato 2 mediante uno strato di materiale adesivo compatibilizzante indicato con 4.
Questo strato risulta chimicamente compatibile per l?adesione con lo strato 1 e con lo strato 2.
Il materiale interno da imbottitura e corredato da un altro materiale indicato con 3 che impedisce lo scivolamento della protezione dalla tibia aderendovi perfettamente ed essendo antiscivolo anche in condizioni di umidit? da sudore.
Si tratta di un materiale siliconico ad elevato attrito con cui vengono realizzate in punti prestabiliti della faccia dello strato 1 destinata ad aderire alla tibia delle zone di aumentato attrito.
Il materiale delle zone 4 pu? essere anche strutturato tridimensionalmente per quanto riguarda la superficie di contatto con la cute.
Le dette zone sono previste nella zona centrale e nelle zone d?angolo del parastinchi in cui presentano una forma di L.
Il materiale degli elementi ad elevato attrito 4 pu? essere applicato in svariati modi, mediante adesione chimico/fisica, come incollaggio, saldatura, ed altro.
Una forma esecutiva preferita prevede che il detto materiale sia sovrastampato alla superficie dello strato 1.
Ancora secondo una caratteristica, il detto materiale ? inserito in una rientranza di forma corrispondente che presenta una profondit? identica o di poco inferiore allo spessore del corrispondente elemento ad elevato attrito.
In uso e come illustrato l?invenzione prevede una coppia di parastinchi che sono simmetrici fra loro rispetto al piano sagittale mediano dell?utente.
Inoltre, la forma ? stata studiata per essere destra o sinistra e per coprire la maggior parte degli atleti con forme antropometriche differenti.
Grazie all?invenzione, il para-stinco pu? semplicemente venire disposto fra il calzettone e la tibia e viene trattenuto efficacemente in posizione dalla sola forza di serraggio del calzettone e dagli elementi ad elevato attrito.
Secondo ancora una variante esecutiva ? possibile prevedere che elementi ad elevato attrito siano presenti anche sulla faccia a vista del secondo strato a cui aderisce il calzettone.
E? importante qui notare che la struttura del parastinchi pu? essere adattata anche a realizzare diversi schermi di protezione di altri distretti anatomici per la protezione da trauma diretto da contatto.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per la protezione da trauma diretto negli sport da contatto con capacit? di adattamento alle forme anatomiche, all?assorbimento dell?impatto grazie ad un materiale da imbottitura tridimensionale ed alla combinazione di fori nello stesso con uno schermo pi? rigido.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ? costituito con materiale termoplastico a caldo della durezza shore attorno ai 4.
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che ? costituito da un doppio materiale uno termoplastico ed uno schiumato con materiale a cellule aperte.
  4. 4. Dispositivo di protezione secondo una o pi? delle rivendicazioni 1 a 3, caratterizzato dal fatto che ? formato da due strati di materiale fra loro sovrapposti ed accoppiati stabilmente, essendo uno primo strato interno rivolto verso l?arto e destinato a venire a contatto con la sua superficie opposta all?altro secondo strato, con la detta zona anatomica da proteggere ed essendo il detto secondo strato rivolto con la sua superficie opposta a quella del detto primo stadio verso l?esterno, mentre in combinazione sono previsti mezzi di trattenimento in posizione del detto dispositivo in cui: - il detto primo strato ? costituito da un materiale in forma di gel e con una elasticit? tale da ritornare nella condizione iniziale dopo una deformazione a seguito di un urto; - il detto secondo strato essendo costituito da un materiale flessibile espanso anch?esso deformabile e comprimibile elasticamente.
  5. 5. Dispositivo secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni, in cui il detto primo strato elasticamente deformabile e comprimibile ? provvisto di una pluralit? di aperture passanti che presentano una grandezza prestabilita e che sono distribuite sull?estensione superficiale delle facce del detto primo strato.
  6. 6. Dispositivo secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni, in cui il detto primo strato presenta uno spessore maggiore di 1mm, preferibilmente compreso fra 1mm e 1cm, in special modo fra 3mm e 6mm.
  7. 7. Dispositivo secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni, in cui, il detto secondo strato presenta uno spessore compreso fra 1mm e 10mm, in particolare di massimo 5mm.
  8. 8. Dispositivo secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che presenta sulla faccia esterna del primo strato destinata ad aderire contro l?arto, ovvero contro la zona anatomica da proteggere, una o pi? zone ad attrito maggiorato., opzionalmente il materiale di detto zone ad elevato attrito essendo alloggiato in sedi di forma sostanzialmente corrispondente, le quali sedi sono costituite da avvallamenti presenti nella faccia del detto primo strato ed i quali avvallamenti presentano una forma in pianta sostanzialmente corrispondente a quella dei detti elementi ed una profondit? identica o lievemente minore dello spessore dei detti elementi ad alto attrito.
  9. 9. Combinazione di un indumento destinato a fasciare la zona anatomica esercitando una prestabilita forza elastica di serraggio circonferenziale e del detto dispositivo secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni, costituendo detto indumento l?elemento di trattenimento in posizione del dispositivo grazie all?interferenza fra la cute dell?utente con uno o pi? elementi ad elevato attrito previsti sulla faccia del dispositivo destinata a venire a contatto con il corpo dell?utente.
  10. 10. Dispositivo secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che ? costituito da due parastinchi di una coppia di parastinchi fra loro simmetrici rispetto al piano centrale sagittale del corpo umano essendo i detti parastinchi realizzati secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni e opzionalmente previsti in combinazione con una coppia di calzettoni.
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