IT201900018599A1 - Dispositivo di sicurezza per veicoli - Google Patents

Description

Descrizione di un brevetto d'invenzione :

La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo di sicurezza per veicoli.

Più in particolare, la presente invenzione si riferisce ad un dispositivo di sicurezza attiva per veicoli del tipo autovetture, autocarri, furgoni, mezzi agricoli con conducente, motocicli e similari.

Come è noto la sicurezza stradale rappresenta un tema di importanza fondamentale che coinvolge tanto chi si trova alla guida del veicolo, quanto chi è presente nel veicolo come passeggero ed, inoltre e non da ultimo, chi transita sulle strade percorse dai veicoli (a piedi, a bordo di una vettura o altro tipo di automezzo o di una moto o scooter o bicicletta o simile).

In accordo con le attuali statistiche, una grossa percentuale degli incidenti stradali sono dovuti ad un eccesso di alcool e/o ad un degrado delle condizioni psico-fisiche del conducente del veicolo.

Allo scopo di non solo di ridurre tali incidenti, ma anche di cercare di prevenirli, le case automobilistiche hanno sviluppato dei sistemi di sicurezza montati a bordo del veicolo ed individuati sotto il termine di “sistemi di sicurezza attiva”, ossia le soluzioni tecniche con funzione preventiva (differenti dai sistemi di sicurezza passiva che hanno la funzione di abbattere o minimizzare le conseguenze di un incidente stradale) finalizzate ad evitare un incidente stradale.

La sempre maggiore presenza dell’elettronica nel settore dell’automotive ha portato allo sviluppo di molteplici sistemi di sicurezza attiva quali, ad esempio, l’ABS ossia il sistema che impedisce il bloccaggio delle ruote in frenata aumentandone la guidabilità, l’EBD (Electronic brakeforce Distribution) ossia un ripartitore elettronico di frenata, l’ESP (Electronic Stability Control) ossia un dispositivo di controllo elettronico della stabilità che agisce per riportare in assetto un veicolo in fase di sbandata, i dispositivi di monitoraggio della pressione degli pneumatici ed ulteriori e noti dispositivi di sicurezza che agiscono sulla base di condizioni del meccaniche veicolo.

In aggiunta a tali sistemi di sicurezza esistono altri dispositivi di sicurezza che regolano la guida del veicolo sulla base delle condizioni psico-fisiche del conducente quali, ad esempio, il sistema di monitoraggio dell’attenzione del conducente, il cui scopo è quello di rilevare i segnali indicativi del fatto che il conducente non è perfettamente concentrato e focalizzato sulla strada e sui veicoli che stanno transitando su quella medesima strada; tali dispositivi monitorano ed analizzano, in modo costante, il comportamento al volante del conducente (ad esempio, quando il conducente non sterza per un breve periodo e successivamente sterza in modo “brusco” per correggere la traiettoria segnalando, in tal modo, una guida distratta) mettendo a confronto tale comportamento rilevato con dati quali la velocità del veicolo o l’ora del giorno (nel caso in cui venga superato un predefinito valore di soglia, il sistema invia un segnale di tipo visivo o acustico al conducente al fine di richiamare l’attenzione del conducente medesimo).

Tuttavia, tali soluzioni tecniche seppur efficaci, non risolvono in modo completamente ottimale il problema della sicurezza stradale, considerato il fatto che esse non tengono in considerazione lo stato psico-fisico del conducente nel momento in cui il conducente si mette alla guida; infatti e tipicamente, un conducente può guidare il veicolo anche se ha fatto uso eccessivo di alcool o se ha assunto droghe e l’unica interdizione alla guida si concretizza nel caso in cui tale conducente venga fermato da una pattuglia delle forze dell’ordine per un controllo; ciò è ovviamente altamente pericoloso considerando i tanti “omicidi stradali” proprio causati da abuso di alcool e droghe.

Un ulteriore inconveniente dei dispositivi di sicurezza tradizionali è rappresentato dal fatto che essi non tengono in considerazione eventuali interdizioni alla guida dovute, ad esempio, ad irregolarità nella patente di guida (mancato rinnovo, sospensione della patente di guida, appartenenza a categorie particolari del tipo “attentatori o possibili terroristi”, interdizione alla guida di specifiche tipologie di veicolo (ad esempio, cilindrate di auto troppo alte oppure veicolo non supportato dalla tipologia di patente posseduta) ad un mancato pagamento dell’assicurazione auto o una mancata revisione della medesima e simili.

Altresì, i dispositivi di sicurezza tradizionali consentono la guida indipendentemente dall’individuo che si mette alla guida del veicolo. Scopo della presente invenzione è quello di ovviare agli inconvenienti sopra riportati.

Più in particolare, lo scopo della presente invenzione è quello di provvedere un dispositivo di sicurezza attivo per veicoli del tipo autovetture, autocarri, furgoni, mezzi agricoli con conducente, motocicli e similari che consenta di ridurre in modo drastico il pericolo di incidenti legati, ad esempio, ad un eccesso di consumo di alcool e/o ad un degrado delle condizioni psico-fisiche del conducente del veicolo.

Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di provvedere un dispositivo di sicurezza che operi sulla base delle condizioni del conducente nel momento in cui si mette alla guida del veicolo.

Ancora più in particolare, scopo della presente invenzione è quello di provvedere un dispositivo di sicurezza che abiliti l’avviamento della vettura solo a seguito della verifica di predefinite condizioni di sicurezza del conducente (condizioni quali, ad esempio, il possesso della patente di guida e della categoria corretta, il possesso dei requisiti di età per la guida del veicolo in questione, ecc.).

Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di fornire un dispositivo di sicurezza applicabile a veicoli nuovi (ad esempio come optional di configurazione di una vettura all’atto dell’acquisto), ma anche a veicoli “vecchi”, ossia veicoli già in circolazione.

Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione degli utilizzatori un dispositivo di sicurezza per veicoli che raccolga le informazioni relative alla copertura assicurativa e agli adempimenti di legge circa la revisione periodica del veicolo e che produca un segnale di scoraggiamento alla guida qualora non sussistano le condizioni di sicurezza previste. Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione degli utilizzatori un dispositivo di sicurezza per veicoli e, ancora più in particolare, un dispositivo di sicurezza di tipo attivo atto a garantire una elevata affidabilità e durata nel tempo e tale, inoltre, da poter essere facilmente ed economicamente realizzato

Questi e altri scopi vengono raggiunti dall'invenzione che presenta le caratteristiche di cui alla rivendicazione 1.

Secondo l'invenzione si fornisce un dispositivo di sicurezza attiva per veicoli del tipo autovetture, autocarri, furgoni e similari veicoli comprendente, montati a bordo del veicolo, mezzi di interfaccia conducente cooperanti con mezzi di elaborazione e con un computer di bordo dell’auto o con una centralina elettrica del veicolo, con i mezzi di interfaccia conducente funzionali ad una verifica di condizioni di sicurezza predefinite e sequenziali e comprendenti una prima unità di interfaccia conducente alloggiata in un sedile del veicolo in corrispondenza del lato conducente ed una seconda unità di interfaccia conducente alloggiata in una aletta o pantina parasole parimenti da parte del lato conducente, dette prima unità e seconda unità di interfaccia conducente essendo in comunicazione con i mezzi di elaborazione per una abilitazione/inibizione all’avviamento del veicolo.

Realizzazioni vantaggiose dell'invenzione appaiono dalle rivendicazioni dipendenti.

Le caratteristiche costruttive e funzionali del dispositivo di sicurezza della presente invenzione potranno essere meglio comprese dalla dettagliata descrizione che segue nella quale si fa riferimento alle allegate tavole di disegno che ne rappresentano una forma di realizzazione preferita e non limitativa ed in cui:

la figura 1 illustra a livello schematico i componenti costitutive del dispositivo di sicurezza per autoveicoli dell’invenzione;

la figura 2 illustra uno schema funzionale del dispositivo di sicurezza dell’invenzione.

Con riferimento alla figura 1, il dispositivo di sicurezza per autoveicoli della presente invenzione, nel suo complesso individuato con il riferimento numerico 10, comprende mezzi di interfaccia conducente cooperanti con mezzi di elaborazione e con un computer di bordo del veicolo (o con la centralina elettrica del veicolo) tutti montati a bordo dell’auto.

I mezzi di interfaccia conducente comprendono una prima unità 12 di interfaccia conducente alloggiata in un sedile 15 del lato conducente ed una seconda unità 16 di interfaccia conducente alloggiata in una aletta o pantina parasole 18 parimenti del lato conducente.

La prima unità 12 di interfaccia conducente comprende mezzi rilevatori della presenza di un conducente nel veicolo costituiti da un sensore di occupazione sedile 14 e da un sensore cintura di sicurezza 14’; il sensore di occupazione sedile 14 è alloggiato o integrato in un sedile 15 del lato conducente, mentre il sensore cintura di sicurezza 14’ è alloggiato su un gancio 13’ di una cintura di sicurezza 13 del sedile del lato conducente, con il sensore di occupazione sedile 14 avente la funzione di rilevare la presenza del conducente sul sedile di guida (si tratta, pertanto, di un sensore di posizione del tipo cella di carico o simile) ed il sensore cintura di sicurezza 14’ avente la funzione di verificare il corretto aggancio della cintura di sicurezza all’atto dell’accomodamento del conducente sul sedile di guida 15.

La seconda unità 16 di interfaccia che, come in precedenza descritto, è alloggiata o integrata in una aletta o pantina parasole 18 posta in corrispondenza del lato guidatore, comprende mezzi di identificazione 20 del conducente e mezzi di test o verifica 22 delle condizioni psico-fisiche del conducente medesimo, mezzi di segnalazione/indicazione 23, mezzi di visualizzazione 25 e mezzi di attivazione 24.

I mezzi di identificazione 20 sono atti ad una identificazione visiva o facciale del conducente e comprendono un sensore di riconoscimento facciale 20A costituito da una fotocamera, un sensore di luminosità 20B ed una sorgente di illuminazione 20C definita da una luce LED (Light Emitting Diode); il sensore di riconoscimento facciale 20A ha la funzione di identificare il conducente che si pone alla guida del veicolo (rileva l’immagine del conducente e la confronta con le immagini presenti in un database, come meglio dettagliato nel seguito), il sensore di luminosità 20B ha la funzione di rilevare l’intensità della luce ambientale e di attivare, in caso di scarsa illuminazione (ad esempio, durate le ore serali), la sorgente di illuminazione 20C che andrà ad illuminare il viso del conducente per il riconoscimento facciale a mezzo del sensore di riconoscimento facciale per le funzioni di cui si darà dettagliata descrizione nel seguito.

I mezzi di test o verifica 22 sono funzionali alla verifica del tasso alcolemico del conducente del veicolo e comprendono un sensore del tasso alcolemico o etilometro alloggiato nell’aletta o pantina parasole 18 ed una grata o apertura/fessura 22A avente la funzione, come meglio dettagliato in seguito, di consentire all’aria di attraversarla e di investire il sensore di tasso alcolemico.

I mezzi di indicazione/segnalazione 23 comprendono indicatori luminosi 23’ di tipo preferibilmente colorato e, di preferenza, ma non esclusivamente, definiti da tre indicatori luminosi a Led costituiti da una luce verde, una luce gialla ed una luce rossa; in alternativa, i mezzi di indicazione/segnalazione 23 possono comprendere un unico indicatore luminoso 23’ che varia la colorazione in funzione della tipologia di segnale trasmesso.

I mezzi di visualizzazione 25 comprendono uno schermo touch screen, alloggiato nell’aletta o pantina parasole 18 ed avente la funzione di definire una interfaccia di comunicazione tra l’utilizzatore ed il dispositivo dell’invenzione; a mezzo di detto schermo touch-screen l’utilizzatore ha la possibilità di “navigare” tra le funzioni del dispositivo di sicurezza e, ad esempio, può abilitare nuovi conducenti o disabilitare conducenti già memorizzati dal dispositivo, inserire informazioni relative ai dati del veicolo (ad esempio, targa, numero assicurazione e simili), ecc.

Il medesimo schermo può svolgere le funzioni dei mezzi di indicazione/segnalazione visualizzando su di esso segnali di allerta/allarme (scritte, effetti lampeggianti e simili).

I mezzi di attivazione 24, sono costituiti da un interruttore di on-off che abilita/disabilita il funzionamento del dispositivo di sicurezza 10.

Il dispositivo di sicurezza dell’invenzione comprende, inoltre, mezzi di acquisizione ed elaborazione dati comprendenti una scheda elettronica 26, alloggiata nell’aletta o pantina 18, è atta ad acquisire ed elaborare i dati rilevati dai mezzi sensori sopra descritti e ad interagire con il veicolo 30 e, più nello specifico, ad interagire con l’unità di controllo elettronico (schematizzata dal blocco indicato con 32 in figura 2) del veicolo che, a sua volta, interagisce con il motore (schematizzato dal blocco indicato con 34 in figura 2).

Detta scheda elettronica 26 comprende una CPU (central processing unit) atta ad eseguire un algoritmo di riconoscimento delle immagini (riconoscimento facciale), di elaborazione dei dati del sensore alcolemico e dei sensori di presenza conducente e allacciamento della cintura di sicurezza, una memoria di massa nella quale è caricato il programma software per la messa in opera dei sopra considerati algoritmi e nella quale è caricato un database contenente i dati per i riconoscimenti facciali (ossia le immagini fotografiche dei conducenti abilitati alla guida dell’auto), i dati “amministrativi” dei medesimi conducenti e i dati “amministrativi” del veicolo. In accordo con realizzazioni alternative, il citato database può essere in remoto, con la comunicazione tra detto database ed il dispositivo di sicurezza che avviene attraverso una rete di comunicazione senza fili o in accordo con altre note tecniche di comunicazione.

Inoltre, detta scheda elettronica 26 può comprendere elementi accessori del tipo una scheda di rete per una comunicazione con dispositivi remoti del tipo smartphone (ad esempio, attraverso un’applicazione installata/installabile nello smartphone) o il computer di bordo del veicolo, eventuali mezzi di connessione con i mezzi sensori descritti (connessione diretta o connessione del tipo senza fili) e mezzi di connessione (connessione diretta o senza fili) con interfaccia di programmazione per gli aggiornamenti periodici del software di elaborazione di cui sopra.

La comunicazione tra il dispositivo di sicurezza (di fatto la scheda elettronica 26) e l’unità di controllo elettronico 32 del veicolo avviene a mezzo dell’impianto elettrico del veicolo medesimo al fine di attuare le azioni di seguito meglio dettagliate; in accordo con forme di realizzazione alternativa, la sopra considerata comunicazione può essere attuata, ad esempio sfruttando un protocollo di comunicazione bluetooth oppure un Wifi o altro protocollo noto.

Inoltre, in accordo con una forma di realizzazione alternativa la scheda elettronica 26, anziché essere alloggiata nell’aletta o pantina parasole 18 può essere alloggiata o integrata al computer di bordo del veicolo.

Il funzionamento del dispositivo di sicurezza per veicolo sopra descritto con riferimento alle caratteristiche costruttive e di componentistica è di seguito descritto.

Il conducente una volta accomodato sul sedile di guida, allaccia la cintura di sicurezza ed accende il quadro strumenti del veicolo; a questo punto la prima unità 12 di interfaccia utente, a mezzo del sensore di occupazione sedile 14 e del sensore cintura di sicurezza 14’ rileva l’effettiva presenza del conducente a bordo del veicolo e la rispondenza ad una prima condizione di sicurezza, ossia l’allacciamento della cintura di sicurezza, con i dati rilevati da detti mezzi sensori della prima unità 12 di interfaccia utente che vengono trasmessi alla scheda elettronica 26 la quale, elaborando tali dati, abilita l’esecuzione dei controlli successivi (in caso di non verifica della correttezza delle condizioni di cui sopra – presenza del conducente sul sedile lato conducente e dell’allacciamento della cintura di sicurezza – il dispositivo di sicurezza 10 restituisce un messaggio di errore di tipo visivo o sonoro).

A questo punto il conducente abbassa l’aletta o pantina parasole 18 e controlla che la seconda unità 16 di interfaccia utente sia accesa e, pertanto, che i mezzi di identificazione 20 del conducente, mezzi di test o verifica 22 delle condizioni psico-fisiche del conducente medesimo, mezzi di segnalazione/indicazione 23, mezzi di visualizzazione 25 ed i mezzi di attivazione 24 siano in condizione di accensione o abilitati, in questo caso i mezzi di segnalazione/indicazione 23 o i mezzi di visualizzazione 25 restituiscono un avviso visivo (ad esempio, una luce verde fissa o un messaggio di testo riportato sullo schermo toucscreen).

Nel caso in cui detti mezzi non siano abilitati, allora i mezzi di segnalazione/indicazione 23 o i mezzi di visualizzazione 25 restituiscono un avviso visivo (ad esempio, una luce rossa fissa o un messaggio di testo sullo schermo touch-screen) o un avviso sonoro ed il conducente può abilitarne il funzionamento agendo sui mezzi di attivazione 24. Quando la seconda unità 16 di interfaccia utente del dispositivo di sicurezza 10 è abilitata al funzionamento, può essere eseguito il primo test sul conducente definito dall’identificazione facciale del conducente attuata tramite i mezzi di identificazione 20; più in particolare, il sensore di riconoscimento facciale 20A costituito da una fotocamera inquadra il conducente, ne acquisisce un’immagine che va a confrontare con le immagini dei conducenti abilitati alla guida memorizzate nel database della scheda elettronica 26 e, in caso di test con esito positivo (ossia l’immagine del conducente alla guida corrisponde a una delle immagini memorizzate nel database della scheda elettronica) i mezzi di segnalazione/indicazione 23 o i mezzi di visualizzazione restituiscono un segnale visivo o sonoro di test; in caso di illuminazione insufficiente, come descritto in precedenza, si attiva la sorgente di illuminazione 20C su rilevazione del sensore di luminosità 20B. I mezzi di identificazione 20 oltre ad eseguire il riconoscimento facciale del conducente per verificare la corrispondenza con i profili facciali dei conducenti abilitati alla guida del veicolo, effettua anche un controllo di tipo “amministrativo”, ossia verifica se il conducente sia abilitato alla guida dello specifico veicolo (ad esempio nel caso di un neopatentato non abilitato alla guida di auto di grossa cilindrata/potenza), se la patente del conducente sia valida, se il veicolo sia in regola con la revisione o con il pagamento del bollo e/o dell’assicurazione; tali controlli sono effettuati dalla scheda elettronica 26 che, sulla base del riconoscimento facciale, va ad interrogare il database amministrativo dello specifico conducente (database caricato nella scheda o database remoto al quale la scheda elettronica va ad accedere) .

Nel caso in cui una di queste condizioni non sia verificata, la scheda elettronica 26 invia un segnale di interdizione all’unità di controllo elettronico 32 del veicolo che impedisce l’avviamento del motore 34.

Nel caso in cui, invece, il test effettuato dai mezzi di identificazione 20 restituisce un esito positivo (ossia il conducente è riconosciuto), il conducente è abilitato all’esecuzione del test alcolemico (il software della scheda elettronica 26, abilita il benestare all’esecuzione del test alcolemico solo a seguito della verifica positiva del test di identificazione).

Per l’esecuzione del test alcolemico il conducente del veicolo deve soffiare in corrispondenza dei mezzi di identificazione 20 del conducente e, più in particolare in corrispondenza dei mezzi di test o verifica 22 delle condizioni psico-fisiche del conducente medesimo e, ancora più in particolare, della grata o apertura/fessura 22A così da consentire il passaggio dell’aria espirata dal conducente al sensore di tasso alcolemico.

Il valore rilevato da detto sensore di tasso alcolemico viene inviato alla scheda elettronica 26 che confronta tale valore rilevato con i valori predefiniti memorizzati nel database della scheda elettronica.

Nel caso in cui tale valore sia inferiore al valore di soglia stabilito per legge (ossia esito test negativo) i mezzi di segnalazione/indicazione 23 o i mezzi di visualizzazione 25 restituiscono un corrispondente avviso visivo o sonoro ed un segnale di abilitazione viene inviato all’unità di controllo elettronico 32 del veicolo che abilità l’avvio del motore 34.

Nel caso in cui, invece, il valore rilevato dal sensore di tasso alcolemico risulti superiore al valore di soglia definito per legge (ossia esito test positivo), i mezzi di segnalazione/indicazione 23 o i mezzi di visualizzazione 25 restituiscono un segnale di “allerta” e la scheda elettronica invia un segnale di interdizione all’unità di controllo elettronico 32 che inibisce l’avvio del motore 34. Nel caso in cui i test sul conducente abbiano dato esito positivo ed il motore del veicolo sia stato conseguentemente avviato, il dispositivo di sicurezza dell’invenzione, a mezzo della scheda elettronica 26, memorizza l’orario di avvio del veicolo e, rimanendo attivo, confronta l’intervallo di tempo trascorso dal momento dell’avvio del veicolo con valori predefiniti di “pausa” memorizzati nella scheda elettronica 26 e, nel caso di un superamento di tali valori, viene restituito un segnale visivo o sonoro che invita il conducente ad effettuare una pausa per raggiunte condizioni di stanchezza psico-fisica.

E’, altresì, da considerare che, durante la marcia del veicolo, il sensore di tasso alcolemico e sempre attivo e nel caso in cui il sensore rilevi un valore di tasso alcolemico (nell’abitacolo) superiore ad un predefinito valore di soglia, il dispositivo dell’invenzione restituisce un segnale visivo o sonoro di allerta e, nel caso di mancato rispetto di tali segnali di allerta (il conducente non ferma la vettura), abilita una chiamata automatica (o l’invio di un messaggio automatico) ad un numero telefonico pre-memorizzato (ad esempio, il numero di telefono di un parente o di un amico o un numero di telefono dei servizi di emergenza o delle forza dell’ordine) con comunicazione dei dati del veicolo e della sua posizione.

Un mancato rispetto dei segnali di allerta inviati dal dispositivo di sicurezza determinano l’invio da parte della scheda elettronica 26 all’unità di controllo elettronico 32 del veicolo di un segnale di pericolo a seguito del quale detta unità di controllo elettronico impone una progressiva frenata al veicolo.

Come si può rilevare da quanto precede, sono evidenti i vantaggi che il dispositivo di sicurezza dell’invenzione consegue.

Il dispositivo di sicurezza attivo dell’invenzione consente vantaggiosamente di ridurre in modo drastico il pericolo di incidenti legati, ad esempio, ad un eccesso di consumo di alcool e/o ad un degrado delle condizioni psico-fisiche del conducente del veicolo e ciò inibendo il funzionamento del veicolo nel caso in cui il tasso alcolemico del conducente sia oltre le soglie stabilite per legge.

Ulteriormente vantaggioso è il fatto che il dispositivo di sicurezza dell’invenzione monitora in modo continuo le condizioni psico-fisiche del conducente e, pertanto, è in grado di rilevare una variazione del tasso alcolemico durante la guida (ad esempio, nel caso in cui il conducente assuma alcolici durante la guida).

Un ulteriore vantaggio del dispositivo di sicurezza dell’invenzione è legato al fatto che esso entra in funzione preventivamente all’avvio del veicolo da parte del conducente ed, altresì, ne inibisce l’avvio nel caso in cui i differenti test eseguiti non abbiano dato esito positivo (il dispositivo di sicurezza agisce, pertanto, per “sbarramenti” successivi).

Ulteriormente vantaggioso è il fatto che il dispositivo di sicurezza effettua una verifica visiva (riconoscimento visivo) del conducente (ossia verifica che sia un effettivo conducente abilitato alla guida dello specifico veicolo) e che il medesimo sia in regola con i documenti di guida. Un ulteriore vantaggio del dispositivo di sicurezza dell’invenzione è rappresentato dal fatto che esso definisce un deterrente per il conducente che intende mettersi alla guida di un veicolo pur sapendo di essere sotto l’effetto di alcool; infatti, il dispositivo di sicurezza impedisce l’avvio del veicolo se il test alcolemico non viene superato.

Ulteriormente vantaggioso è il fatto che il dispositivo di sicurezza dell’invenzione garantisce il rispetto di tutte le norme di sicurezza per un conducente che si mette alla guida del veicolo; infatti, nel caso in cui il conducente volesse mettersi alla guida senza l’utilizzo della cintura di sicurezza, il dispositivo dell’invenzione impedisce comunque l’avvio del motore.

Un ulteriore vantaggio è rappresentato dal fatto che il dispositivo dell’invenzione può essere montato sul veicolo in fase di costruzione o configurazione del medesimo all’atto dell’acquisto oppure può essere applicato anche ad un veicolo già in circolazione.

Benché l’invenzione sia stata sopra descritta con particolare riferimento a una sua forma di realizzazione data solo a scopo esemplificativo e non limitativo, numerose modifiche e varianti appariranno evidenti ad u tecnico del ramo alla luce della descrizione sopra riportata. La presente invenzione intende, pertanto, abbracciare tutte le modifiche e le varianti che rientrano nell’ambito delle rivendicazioni che seguono.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Un dispositivo (10) di sicurezza attiva per veicoli del tipo autovetture, autocarri, furgoni e mezzi agricoli con conducente, motocicli e similari, caratterizzato dal fatto di comprendere, montati a bordo del veicolo, mezzi di interfaccia conducente cooperanti con mezzi di elaborazione e con un computer di bordo dell’auto o con una centralina elettrica del veicolo, con i mezzi di interfaccia conducente funzionali ad una verifica di condizioni di sicurezza predefinite e sequenziali e comprendenti una prima unità (12) di interfaccia conducente alloggiata in un sedile (15) del veicolo in corrispondenza del lato conducente ed una seconda unità (16) di interfaccia conducente alloggiata in una aletta o pantina parasole (18) parimenti da parte del lato conducente, dette prima unità (12) e seconda unità (16) di interfaccia conducente essendo in comunicazione con i mezzi di elaborazione per una abilitazione/inibizione all’avviamento del veicolo.
2. 2. Il dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i mezzi di acquisizione ed elaborazione dati comprendono una scheda elettronica (26) atta ad acquisire ed elaborare i dati dalla prima (12) e seconda (16) unità di interfaccia conducente e ad interagire con una unità di controllo elettronico (32) del veicolo interagente con il motore (34) di avviamento del veicolo.
3. 3. Il dispositivo di sicurezza secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la prima unità (12) di interfaccia conducente comprende mezzi rilevatori della presenza di un conducente nel veicolo costituiti da un sensore di occupazione sedile (14) e da un sensore cintura di sicurezza (14’), il sensore di occupazione sedile (14) essendo alloggiato o integrato in un sedile (15) del lato conducente ed il sensore cintura di sicurezza (14’) essendo alloggiato su un gancio (13’) di una cintura di sicurezza (13) del sedile del lato conducente, il sensore di occupazione sedile (14) avente la funzione di rilevare la presenza del conducente sul sedile di guida ed il sensore cintura di sicurezza (14’) avente la funzione di verificare il corretto aggancio della cintura di sicurezza all’atto dell’accomodamento del conducente sul sedile di guida (15).
4. 4. Il dispositivo di sicurezza secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la seconda unità (16) di interfaccia conducente comprende mezzi di identificazione (20) del conducente e mezzi di test o verifica (22) delle condizioni psico-fisiche del conducente medesimo, mezzi di segnalazione/indicazione (23), mezzi di visualizzazione (25) e mezzi di attivazione (24).
5. 5. Il dispositivo di sicurezza secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che i mezzi di identificazione (20) sono atti ad una identificazione visiva o facciale del conducente abilitato alla guida e comprendono un sensore di riconoscimento facciale (20A) costituito da una fotocamera, un sensore di luminosità (20B) atta ed una sorgente di illuminazione (20C) definita da una luce LED (Light Emitting Diode) ed attivabile in funzione dell’intensità luminosa rilevata dal sensore di illuminazione (20B).
6. 6. Il dispositivo di sicurezza secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che i mezzi di test o verifica (22) sono funzionali alla verifica del tasso alcolemico del conducente del veicolo e comprendono un sensore del tasso alcolemico o etilometro alloggiato nell’aletta o pantina parasole (18) ed una grata o apertura/fessura (22A) funzionale al passaggio dell’aria espirata dal conducente in direzione del sensore del tasso alcolemico.
7. 7. Il dispositivo di sicurezza secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che i mezzi di indicazione/segnalazione (23) comprendono indicatori luminosi (23’) a LED di tipo preferibilmente colorato, i mezzi di visualizzazione (25) comprendendo uno schermo touch-screen alloggiato nell’aletta o pantina parasole (18).
8. 8. Il dispositivo di sicurezza secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto chela scheda elettronica (26), atta ad acquisire ed elaborare i dati rilevati dai mezzi sensori della prima (12) e seconda (16) unità di interfaccia conducente per una comunicazione con l’unità di controllo elettronico (32) del veicolo, comprende una CPU (central processing unit) atta a eseguire un algoritmo di riconoscimento delle immagini (riconoscimento facciale) acquisite a mezzo del sensore di riconoscimento facciale (20A), di elaborazione dei dati del sensore di tasso alcolemico dei mezzi di test o verifica (22) e dei sensori di presenza conducente (14) e allacciamento della cintura di sicurezza (14’), una memoria di massa nella quale è caricato un programma software per la messa in opera di detti algoritmi e nella quale è caricato un database contenente i dati per i riconoscimenti facciali dei conducenti abilitati alla guida del veicolo, i dati “amministrativi” dei medesimi conducenti e i dati “amministrativi” del veicolo, detta scheda elettronica (26) comprendendo elementi accessori del tipo scheda di rete per una comunicazione con dispositivi remoti del tipo smartphone o il computer di bordo del veicolo, eventuali mezzi di connessione diretta o senza fili con i mezzi sensori della prima (12) e seconda (16) unità di interfaccia conducente e mezzi di connessione (connessione diretta o senza fili) con una interfaccia di programmazione per aggiornamenti periodici del software di elaborazione di cui sopra.
9. 9. Il dispositivo di sicurezza secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di eseguire test sequenziali per l’avviamento del motore (34) del veicolo ed in cui: - un primo test comprende una verifica della presenza di un conducente sul sedile (15) del lato conducente a mezzo del sensore di occupazione sedile (14) e del sensore cintura di sicurezza (14’); - un secondo test comprende una identificazione facciale del conducente tramite il sensore di riconoscimento facciale (20A) che acquisisce un’immagine del conducente e la confronta con le immagini dei conducenti abilitati alla guida memorizzate nel database della scheda elettronica (26) ed effettua anche un controllo di tipo “amministrativo” con una verifica di autorizzazione del conducente alla guida di uno specifico veicolo, della validità del documento di guida, della regolarità di revisione auto e simili a mezzo di una interrogazione di un database amministrativo dello specifico conducente; - un terzo test di verifica del tasso alcolemico del conducente del veicolo a mezzo di espirazione di aria in direzione della grata o apertura/fessura (22A) e del sensore di tasso alcolemico, con il valore rilevato da detto sensore di tasso alcolemico inviato alla scheda elettronica (26) che confronta tale valore rilevato con i valori predefiniti memorizzati nel database della scheda elettronica; ed in cui l’esito del primo test è funzionale all’abilitazione/inibizione all’esecuzione del secondo test il cui esito è funzionale all’abilitazione/inibizione all’esecuzione del terzo test e con l’esito del terzo test essendo funzionale all’abilitazione/inibizione del motore (32) di avviamento del veicolo a mezzo dell’unità di controllo elettronico (32) che riceve il segnale dalla scheda elettronica (26).
10. 10. Il dispositivo di sicurezza secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di essere sempre attivo durante la guida del veicolo.