IT201900018326A1 - Anta multifunzionale - Google Patents

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IT201900018326A1 IT102019000018326A IT201900018326A IT201900018326A1 IT 201900018326 A1 IT201900018326 A1 IT 201900018326A1 IT 102019000018326 A IT102019000018326 A IT 102019000018326A IT 201900018326 A IT201900018326 A IT 201900018326A IT 201900018326 A1 IT201900018326 A1 IT 201900018326A1
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Davide Ferrando
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Davide Ferrando
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E06DOORS, WINDOWS, SHUTTERS, OR ROLLER BLINDS IN GENERAL; LADDERS
    • E06BFIXED OR MOVABLE CLOSURES FOR OPENINGS IN BUILDINGS, VEHICLES, FENCES OR LIKE ENCLOSURES IN GENERAL, e.g. DOORS, WINDOWS, BLINDS, GATES
    • E06B3/00Window sashes, door leaves, or like elements for closing wall or like openings; Layout of fixed or moving closures, e.g. windows in wall or like openings; Features of rigidly-mounted outer frames relating to the mounting of wing frames
    • E06B3/70Door leaves
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E06DOORS, WINDOWS, SHUTTERS, OR ROLLER BLINDS IN GENERAL; LADDERS
    • E06BFIXED OR MOVABLE CLOSURES FOR OPENINGS IN BUILDINGS, VEHICLES, FENCES OR LIKE ENCLOSURES IN GENERAL, e.g. DOORS, WINDOWS, BLINDS, GATES
    • E06B7/00Special arrangements or measures in connection with doors or windows
    • E06B7/28Other arrangements on doors or windows, e.g. door-plates, windows adapted to carry plants, hooks for window cleaners
    • E06B7/34Doors containing cupboards

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  • Civil Engineering (AREA)
  • Structural Engineering (AREA)
  • Refrigerator Housings (AREA)
  • Lock And Its Accessories (AREA)

Description

DESCRIZIONE
ANTA MULTIFUNZIONALE
La presente invenzione ha per oggetto anta multifunzionale del tipo precisato nel preambolo della prima rivendicazione.
In particolare, la presente invenzione ha per oggetto un’anta di una porta o di un armadio atta a consentire la separazione di ambienti ed a definire altri tipi di funzioni. Come noto, le comuni ante di porte ed armadi sono oggetti a pannello atti a consentire la separazione di ambienti a comando. In particolare, le porte a battente includono un’anta vincolata a dei cardini atti ad essere labilmente vincolati ad un telaio a muro definendo un asse di rotazione attorno al quale l’anta può ruotare rispetto al telaio.
Le porte scorrevoli, invece, comprendono almeno un’anta vincolata a carrelli di ancoraggio labilmente vincolati, a loro volta, ad un telaio in modo tale da definire una direzione di traslazione lungo la quale l’anta può traslare rispetto al telaio stesso.
Le ante degli armadi hanno tipi di vincolo e funzionamento sostanzialmente similari con la differenza che i cardini ed i carrelli di ancoraggio sono vincolati al cassone definente lo spazio di contenimento dell’armadio stesso.
La tecnica nota descritta comprende alcuni importanti inconvenienti.
In particolare, le ante della tecnica nota servono esclusivamente a separare due ambienti, ad esempio due stanze nel caso delle porte, piuttosto che lo spazio di contenimento rispetto all’esterno per un armadio.
Tuttavia, tali ante non hanno altre funzioni e, soprattutto quando dotate di grandi spessori, possono soltanto incrementare gli ingombri presenti in un corridoio di passaggio o di un armadio.
Sono, tuttavia, previsti degli apparati configurati per sfruttare la conformazione della porta al fine di realizzare delle funzioni aggiuntive.
I dispositivi delle domande di brevetto US-A-2006115620 e US-A-2016037922 descrivono dei contenitori vincolabili ad un’anta in modo tale da definire degli spazi di alloggiamento a ridotto spessore in sospensione sull’anta. In tal senso, pertanto, una comune anta può realizzare un supporto per un contenitore sospeso e può consentire l’alloggiamento di elementi sottili o di piccole dimensioni.
Nella domanda di brevetto US-A-2018223593 il contenitore è ricavato all’interno dell’anta stessa sfruttando la geometria della porta, mentre la domanda KR-U-20170002648 descrive una scaffalatura montabile su di un’anta in maniera tale da realizzare un passaggio a scomparsa e, in ogni caso, consentire il supporto di oggetti sfruttando la struttura dell’anta.
Tuttavia, ciascuno dei suddetti accorgimenti, comprende l’importante inconveniente di incrementare lo spessore dell’anta stessa incrementando ulteriormente gli ingombri senza aumentare, in maniera efficiente, lo spazio di immagazzinamento disponibile.
In questa situazione il compito tecnico alla base della presente invenzione è ideare un’anta multifunzionale in grado di ovviare sostanzialmente ad almeno parte degli inconvenienti citati.
Nell'ambito di detto compito tecnico è un importante scopo dell'invenzione ottenere un’anta multifunzionale in grado di realizzare uno spazio di contenimento all’interno del quale alloggiare degli oggetti, riducendo gli ingombri necessari a tale realizzazione.
Un altro importante scopo dell'invenzione è realizzare un’anta multifunzionale che sia compatibile con varie configurazioni, ad esempio per porta a battente o scorrevole, pur mantenendo una elevata efficienza di immagazzinamento.
In conclusione, un ulteriore scopo dell’invenzione è realizzare un’anta multifunzionale facilmente realizzabile e, possibilmente, realizzabile a partire da strutture già presenti su porte ed armadi.
Il compito tecnico e gli scopi specificati sono raggiunti da un’anta multifunzionale come rivendicato nella annessa rivendicazione 1.
Soluzioni tecniche preferite sono evidenziate nelle rivendicazioni dipendenti.
Le caratteristiche ed i vantaggi dell’invenzione sono di seguito chiariti dalla descrizione dettagliata di esecuzioni preferite dell’invenzione, con riferimento agli uniti disegni, nei quali:
la Fig. 1 mostra una vista frontale in prospettiva di un’anta multifunzionale secondo l’invenzione in configurazione di apertura in una prima forma di realizzazione;
la Fig. 2 illustra una vista frontale di un’anta multifunzionale secondo l’invenzione in configurazione di apertura in una prima forma di realizzazione;
la Fig. 3 è una vista delle componenti separate di un’anta multifunzionale secondo l’invenzione in una prima forma di realizzazione;
la Fig. 4 rappresenta un armadio includente un’anta multifunzionale secondo l’invenzione;
la Fig. 5 mostra una vista posteriore in prospettiva di un’anta multifunzionale secondo l’invenzione in configurazione di apertura in una seconda forma di realizzazione;
la Fig. 6 illustra una vista in prospettiva di un’anta multifunzionale secondo l’invenzione in configurazione di chiusura in una seconda forma di realizzazione;
la Fig. 7 è una porta includente un’anta multifunzionale secondo l’invenzione; e
la Fig. 8 rappresenta una vista frontale in prospettiva di un’anta multifunzionale secondo l’invenzione in configurazione di apertura in una seconda forma di realizzazione.
Nel presente documento, le misure, i valori, le forme e i riferimenti geometrici (come perpendicolarità e parallelismo), quando associati a parole come "circa" o altri simili termini quali "pressoché" o "sostanzialmente", sono da intendersi come a meno di errori di misura o imprecisioni dovute a errori di produzione e/o fabbricazione e, soprattutto, a meno di una lieve divergenza dal valore, dalla misura, dalla forma o riferimento geometrico cui è associato. Ad esempio, tali termini, se associati a un valore, indicano preferibilmente una divergenza non superiore al 10% del valore stesso.
Inoltre, quando usati, termini come “primo”, “secondo”, “superiore”, “inferiore”, “principale” e “secondario” non identificano necessariamente un ordine, una priorità di relazione o posizione relativa, ma possono essere semplicemente utilizzati per più chiaramente distinguere tra loro differenti componenti.
Le misurazioni e i dati riportati nel presente testo sono da considerarsi, salvo diversamente indicato, come effettuati in Atmosfera Standard Internazionale ICAO (ISO 2533:1975).
Con riferimento alle Figure, l’anta multifunzionale secondo l'invenzione è globalmente indicata con il numero 1.
L’anta 1 è preferibilmente configurata per separare due ambienti, siano essi due stanze, uno spazio chiuso ed uno aperto od altro.
L’anta 1 può essere utilizzata in vari ambiti ed accoppiata a vari oggetti e dispositivi. A prescindere dagli utilizzi possibili, l’anta 1 preferibilmente comprende almeno un primo pannello 2 ed un secondo pannello 3.
I pannelli 2 e 3 sono configurati, naturalmente, per separare due ambienti. A tal proposito possono essere di qualsiasi materiale, ad esempio in legno, o metallo e possono includere inserti in vetro od altro ancora.
In ogni caso, i pannelli sono sostanzialmente degli elementi geometrici aventi un’estensione prevalente lungo un piano e spessori ridotti.
Vantaggiosamente, inoltre, il secondo pannello 3 ed il primo pannello 2 sono reciprocamente contro-sagomati e labilmente vincolati in modo tale da realizzare un contenitore chiuso definente una cavità 4.
La cavità è, preferibilmente, accessibile a comando. Pertanto, il contenitore chiuso definito dai pannelli 2, 3 è apribile e può consentire l’accesso alla cavità 4.
Con il termine contro-sagomato, inoltre, non si intende che i pannelli 2 e 3 devono essere necessariamente identici e speculari, ma si intende che i pannelli 2, 3 definiscono geometrie sufficienti a realizzare, in almeno una configurazione, un contenitore chiuso.
Preferibilmente e vantaggiosamente, i pannelli 2, 3 sono configurati in modo tale che la cavità 4 si estenda sulla quasi totalità delle superfici di estensione dei pannelli 2, 3. Sostanzialmente, quindi, la cavità 4 non è un mero vano di ridotte dimensioni realizzato all’interno dell’anta 1, ma è sostanzialmente un vano estendentesi lungo tutto l’interno dell’anta 1.
Più in dettaglio, l’anta 1 comprende mezzi di vincolo 5.
I mezzi di vincolo 5 realizzano il vincolo labile tra i pannelli 2, 3. I mezzi di vincolo 5 possono, quindi, essere definiti da una guida ed un carrello di scorrimento, e possono quindi consentire lo scorrimento relativo tra i pannelli 2 e 3 lungo una direzione pre-determinata, oppure possono essere di altra natura.
Preferibilmente, i mezzi di vincolo 5 includono una o più cerniere. Tali cerniere, preferibilmente, definiscono un primo asse di rotazione 5a.
Pertanto, i pannelli 2, 3 sono reciprocamente vincolati tramite i mezzi di vincolo 5 in modo tale da essere ruotabili, a comando, attorno al primo asse di rotazione 5a. La rotazione relativa tra i pannelli 2, 3 consente, quindi, di definire almeno una posizione di chiusura ed una pluralità di posizioni di apertura.
Nella posizione di chiusura, i pannelli 2, 3 sono reciprocamente affacciati, parzialmente a contatto, e la cavità 4 non è accessibile. Sostanzialmente, in questa posizione, i pannelli 2, 3 sono sostanzialmente a contatto in corrispondenza dei rispettivi bordi in modo tale da realizzare il contenitore chiuso ed isolare la cavità 4 rispetto all’esterno.
Nella posizione di apertura, la cavità 4 è accessibile ed i pannelli 2, 3 non sono a contatto.
In aggiunta a quanto detto, l’anta 1 può includere dei mezzi di bloccaggio 6.
I mezzi di bloccaggio 6 sono configurati per bloccare stabilmente i pannelli 2, 3 nella posizione di chiusura.
Tali mezzi di bloccaggio 6 possono, quindi, essere degli inserti ad incastro atti a consentire l’incastro reciproco di parte del primo pannello 2 nel secondo pannello 3 o viceversa.
Oppure, possono essere previsti dei mezzi di blocco meccanici azionabili manualmente.
Preferibilmente, i mezzi di bloccaggio 6 includono almeno due elementi magnetici 60.
Con elementi magnetici 60 si intende che tali elementi sono atti ad interagire reciprocamente in senso magnetico. Ad esempio, gli elementi magnetici 60 potrebbero essere due magneti a polarità inversa, oppure un elemento magnetico ed un elemento metallico atto ad essere attratto dall’elemento magnetico.
In ogni caso, preferibilmente, gli elementi magnetici 60 sono rispettivamente disposti sul primo pannello 2 e sul secondo pannello 3.
Inoltre, gli elementi magnetici 60 sono configurati per consentire il passaggio dalla posizione di chiusura ed almeno una posizione di apertura dei pannelli 2, 3 applicando una forza superiore ad una forza pre-determinata. Quest’ultima è, in dettaglio, naturalmente definita dalla forza di attrazione reciproca degli elementi magnetici 60.
L’anta 1 potrebbe, inoltre, includere una cornice 7.
Infatti, i pannelli 2, 3 possono essere, ciascuno, in un sol pezzo e realizzare la cavità grazie alla loro forma. Oppure, l’anta 1 può includere la cornice 7.
Quest’ultima, se presente, è preferibilmente sagomata come i pannelli 2, 3. Questi ultimi, in questa situazione, sono inoltre preferibilmente sostanzialmente molto simili se non identici.
La cornice 7 definisce, quindi, uno spessore proprio ed è atta a separare i pannelli 2, 3 in modo tale da definire la cavità 4.
La cornice 7 può quindi essere vincolata a, o parte di, almeno uno tra i pannelli 2, 3. Oppure, la cornice 7 può essere suddivisa in due porzioni 70.
Le due porzioni 70 sono preferibilmente reciprocamente distinte. Inoltre, le due porzioni 70 sono rispettivamente vincolate al, o parte del, primo pannello 2 e del secondo pannello 3.
Vantaggiosamente, l’anta 1 può comprendere anche dei mezzi di appoggio 8. I mezzi di appoggio 8 sono atti a consentire l’appoggio di oggetti esterni su di essi. Pertanto, essi sono sostanzialmente configurati per realizzare una sorta di fondo all’interno della cavità 4 quando l’anta 1 è in uso.
Preferibilmente, pertanto, i mezzi di appoggio 8 definiscono almeno una superficie di fondo 80.
La superficie di fondo 80 è preferibilmente perpendicolare ai pannelli 2, 3. Inoltre, essa è disposta all’interno della cavità 4 in modo tale da, come già anticipato, consentire l’appoggio di eventuali oggetti esterni sulla superficie di fondo 80.
Naturalmente, la superficie di fondo 80 può essere circondata da una bordatura in modo tale da realizzare un elemento scatolare aperto che consente di appoggiare oggetti in maniera ancora più controllata sui mezzi di appoggio 8.
L’anta 1, in uso, può quindi far parte di un armadio 10.
L’armadio 10, come ogni armadio, preferibilmente comprende almeno un cassone 100.
Il cassone 100 non è altro che un elemento scatolare definente una apertura resa accessibile o non accessibile tramite l’uso di almeno un’anta.
Preferibilmente, l’armadio 10 comprende l’anta 1. Inoltre, preferibilmente, l’armadio 10 include primi mezzi di aggancio configurati per vincolare labilmente l’anta 1 al cassone 100.
Tali primi mezzi di aggancio possono essere di qualsiasi tipo e sono ampiamente noti allo stato della tecnica attuale. Ad esempio, essi possono essere cardini atti a realizzare dei meccanismi tipici delle porte a battente, oppure possono essere dei carrelli atti a consentire lo scorrimento dell’anta 1.
Preferibilmente, i primi mezzi di aggancio includono carrelli di ancoraggio definenti una direzione di traslazione lungo la quale l’anta 1 può traslare rispetto al cassone 100. In questa configurazione, pertanto, l’armadio 100 preferibilmente include una pluralità di ante di cui almeno una è un’anta 1 secondo l’invenzione, eventualmente anche tutte quante.
L’anta 1 potrebbe, inoltre, far parte di una porta 11.
La porta 11 può quindi comprendere l’anta 1 ed un telaio 110.
Il telaio 110 è preferibilmente un qualsiasi telaio disponibile a muro ed atto a consentire l’alloggiamento di un’anta 1 per la realizzazione della porta 11 vera e propria.
Preferibilmente, la porta 11 comprende anche secondi mezzi di aggancio 9.
I secondi mezzi di aggancio 9, esattamente come i primi mezzi di aggancio, possono essere di vario genere. La porta 11 può essere una porta scorrevole all’interno di un cassone, ed i secondi mezzi di aggancio 9 possono ancora essere carrelli a scorrimento. Oppure, la porta 11 può essere a battente.
Preferibilmente, i secondi mezzi di aggancio 9 comprendono cardini definenti un secondo asse di rotazione 9a.
L’anta 1 può quindi ruotare attorno al secondo asse di rotazione 9a rispetto al telaio 110 realizzando sostanzialmente una configurazione a battente.
Vantaggiosamente, in questa configurazione, i secondi mezzi di aggancio 9 includono i mezzi di vincolo 5. Ad esempio, quindi, i mezzi di aggancio 9 possono definire una tripla cerniera in cui ciascuno dei pannelli 2, 3 è ruotabile indipendentemente rispetto al telaio 110.
Preferibilmente, infatti, il primo asse di rotazione 5a ed il secondo asse di rotazione 9a coincidono proprio in modo tale che i pannelli 2, 3 siano ruotabili tra loro indipendentemente, a comando, rispetto al telaio 110 attorno agli assi di rotazione 5a, 9a.
Naturalmente, anche l’armadio 10 se provvisto di anta 1 a battente, potrebbe prevedere primi mezzi di aggancio includenti i mezzi di vincolo 5, esattamente come descritto per i secondi mezzi di aggancio 9.
Il funzionamento dell’anta multifunzionale 1 precedentemente descritta in termini strutturali è il seguente.
Sostanzialmente, l’anta 1 può svolgere la comune funzione di separatore di ambienti, ma al contempo può consentire al proprio interno l’introduzione di materiali ed oggetti di vario genere. Ad esempio, sfruttando anche i mezzi di appoggio 8, visto lo spessore definito anche dalla cornice 7, se presente, è possibile alloggiare nella cavità 4 oggetti quali uno stendino, una scala pieghevole, un’asse da stiro, appoggiandoli semplicemente sui mezzi di appoggio 8 e richiudendo i pannelli 2, 3 in posizione di chiusura.
L’invenzione comprende un nuovo uso di un’anta 1.
In particolare, l’anta 1 viene utilizzata come contenitore di immagazzinamento e svolge una funzione in più rispetto, ad esempio, alle comuni ante di armadi e porte. L’anta multifunzionale 1 secondo l’invenzione consegue importanti vantaggi.
Infatti, l’anta 1 consente di realizzare uno spazio di contenimento all’interno del quale alloggiare degli oggetti, riducendo gli ingombri necessari a tale realizzazione. Inoltre, un ulteriore vantaggio dell’anta 1 è che l’anta 1 è compatibile con varie configurazioni, ad esempio per porta a battente o scorrevole, pur mantenendo una elevata efficienza di immagazzinamento.
A tal proposito viene qui descritto un esempio di realizzazione che evidenzia la versatilità dell’anta 1.
L’anta 1 può essere realizzata a partire da un armadio, ad esempio IKEA™, con due ante scorrevoli. Inoltre, per completare la realizzazione dell’anta 1, sono d’uopo un pannello sostanzialmente sagomato come l’anta dell’armadio, definente il secondo pannello 3, un profilo a U, atto a definire i mezzi di appoggio 8, ad esempio in alluminio, tre staffe a U, tre cerniere, atte a definire i mezzi di vincolo 5, bulloni e dadi, profili in legno, atti a definire la cornice 7, ed una calamita, atta a definire i mezzi di bloccaggio 6, in particolare uno degli elementi magnetici 60.
Per procedere alla conversione dell’armadio IKEA™ ad un armadio 10 includente l’anta 1 è possibile forare il pannello sagomato in corrispondenza di un lato in modo tale da poter imbullonare le tre staffe ad U.
Due staffe possono essere disposte agli estremi dello stesso lato e la terza staffa può essere posizionata sullo stesso lato equi-distanziata dalle altre due.
Ciascuna cerniera viene, quindi, vincolata ad una rispettiva staffa ad U in modo tale da realizzare un meccanismo di vincolo distanziato rispetto al pannello.
Successivamente, l’anta originale dell’armadio IKEA™ può essere vincolata alle cerniere così da definire sostanzialmente il primo pannello 2.
A questo punto, il primo pannello 2 è vincolato labilmente, tramite i mezzi di vincolo 5, al secondo pannello 3 e distanziato da esso tramite le staffe ad U in modo tale da lasciare lo spazio necessario alla definizione della cavità 4.
Per realizzare il contenitore chiuso, vengono vincolati i profili in legno in corrispondenza dei bordi del secondo pannello 3. In particolare, preferibilmente, i profili in legno hanno lo stesso spessore delle staffe a U, ad esempio 5 cm, e, pertanto, essi realizzano nell’insieme la cornice 7. La cornice 7 è, quindi, parte del secondo pannello 3 e circonda la cavità 4.
Il primo pannello 2 in questa forma di realizzazione include, come consuetudine essendo una comune anta, una porzione metallica nella zona centrale. Pertanto, la calamita viene montata sulla cornice 7 in modo tale da andare a contatto con tale porzione metallica quando il primo pannello 2 ed il secondo pannello 3 giungono a contatto nella posizione di chiusura. In particolare, per essere più precisi, il primo pannello 2 va a contatto con la cornice 7 parte del secondo pannello 3.
Sul secondo pannello 3 può, quindi, essere vincolato il profilo ad U, in corrispondenza del fondo, in modo tale da definire i mezzi di appoggio 8 e, in particolare, una superficie di fondo 80 su cui appoggiare eventuali oggetti.
È, inoltre, possibile rivestire l’interno dei pannelli 2, 3 con pannelli in PVC od in altri materiali in modo tale da proteggere l’interno dei pannelli 2, 3 stessi.
In conclusione, è possibile sfruttare i carrelli già esistenti per vincolare labilmente l’anta 1, così come realizzata, al cassone 100 in modo tale da realizzare l’armadio 10.
L’invenzione è suscettibile di varianti rientranti nell'ambito del concetto inventivo definito dalle rivendicazioni.
In tale ambito tutti i dettagli sono sostituibili da elementi equivalenti ed i materiali, le forme e le dimensioni possono essere qualsiasi.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Anta (1) multifunzionale comprendente: - un primo pannello (2) ed un secondo pannello (3) configurati per separare due ambienti, e caratterizzata dal fatto che - detto secondo pannello (3) è contro-sagomato a detto primo pannello (2) ed è labilmente vincolato a detto primo pannello (2) in modo tale da realizzare con detto primo pannello (2) un contenitore chiuso includente una cavità (4) accessibile a comando.
  2. 2. Anta (1) secondo la rivendicazione 1, comprendente mezzi di vincolo (5) includenti una o più cerniere definenti un primo asse di rotazione (5a), detti panelli (2, 3) essendo reciprocamente vincolati tramite detti mezzi di vincolo (5) in modo tale da essere ruotabili, a comando, attorno a detto primo asse di rotazione (5a) così da definire almeno una posizione di chiusura, in cui detti pannelli (2, 3) sono reciprocamente affacciati, parzialmente a contatto e detta cavità (4) non è accessibile ed una pluralità di posizioni di apertura in cui detta cavità (4) è accessibile e detti pannelli (2, 3) non sono a contatto.
  3. 3. Anta (1) secondo almeno una rivendicazione precedente, comprendente mezzi di bloccaggio (6) configurati per bloccare stabilmente detti pannelli (2, 3) in detta posizione di chiusura.
  4. 4. Anta (1) secondo almeno una rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di bloccaggio (6) includono almeno due elementi magnetici (60) rispettivamente disposti su detto primo pannello (2) e detto secondo pannello (3) e configurati per consentire il passaggio da detta posizione di chiusura ed almeno una posizione di apertura di detti pannelli (2, 3) applicando una forza superiore ad una forza predeterminata.
  5. 5. Anta (1) secondo almeno una rivendicazione precedente, comprendente una cornice (7) sagomata come detti pannelli (2, 3), definente uno spessore proprio ed atta a separare detti pannelli (2, 3) in modo tale da definire detta cavità (4), detta cornice (7) essendo vincolato a, o parte di, almeno uno tra detti pannelli (2, 3) od essendo suddivisa in due porzioni (70) rispettivamente vincolate a, o parte di, detto primo pannello (2) e detto secondo pannello (3).
  6. 6. Anta (1) secondo almeno una rivendicazione precedente, comprendente mezzi di appoggio (8) definenti almeno una superficie di fondo (80) perpendicolare a detti pannelli (2, 3) entro detta cavità (4) in modo tale da consentire l’appoggio di eventuali oggetti esterni su detta superficie di fondo (80).
  7. 7. Armadio (10) comprendente un cassone (100), almeno un’anta (1) secondo almeno una rivendicazione precedente, e primi mezzi di aggancio configurati per vincolare labilmente detta anta (1) a detto cassone (100).
  8. 8. Armadio (10) secondo almeno la rivendicazione 7, in cui detti primi mezzi di aggancio includono carrelli di ancoraggio definenti una direzione di traslazione lungo la quale detta anta (1) può traslare rispetto a detto cassone (100).
  9. 9. Porta (11) comprendente un telaio (110), un’anta (1) secondo almeno una delle rivendicazioni 1-6, e secondi mezzi di aggancio (9) configurati per vincolare labilmente detta anta (1) a detto telaio (110).
  10. 10. Porta (11) secondo la rivendicazione 9, in cui detti secondi mezzi di aggancio (9) comprendono cardini definenti un secondo asse di rotazione (9a) attorno al quale detta anta (1) può ruotare rispetto a detto telaio (110).
  11. 11. Porta (11) secondo la rivendicazione 10, in cui detti secondi mezzi di aggancio (9) includono detti mezzi di vincolo (5) e detto primo asse di rotazione (5a) e secondo asse di rotazione (9a) coincidono in modo tale che detti pannelli (2, 3) siano ruotabili tra loro indipendentemente, a comando, rispetto a detto telaio (110) attorno a detti assi di rotazione (5a, 9a).
  12. 12. Uso di un’anta (1) secondo almeno una delle rivendicazioni 1-6 come contenitore di immagazzinamento.
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