IT201900016046A1 - Termostato elettronico - Google Patents

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Daniele Galeazzi
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Robertshaw Italy S R L
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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"TERMOSTATO ELETTRONICO"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Forme di realizzazione qui descritte si riferiscono a un termostato elettronico, in particolare un termostato elettronico a basso consumo, per il controllo della temperatura all’interno di apparecchiature elettriche ed elettroniche in particolare con funzioni di riscaldamento, ad esempio apparecchiature dedicate ad ambienti domestici e commerciali quali forni o simili.
Forme di realizzazione qui descritte si riferiscono altresì ad un circuito di controllo dell’alimentazione elettrica di un termostato e ad un relativo procedimento di controllo dell’alimentazione elettrica.
STATO DELLA TECNICA
Nell’ambito delle apparecchiature elettriche ed elettroniche, in particolare nelle apparecchiature dedicate ad ambienti domestici e commerciali, è presente l’esigenza di una progettazione ecocompatibile delle stesse, in special modo in termini di consumo di energia elettrica. Una parte non trascurabile del consumo complessivo di energia elettrica di tali apparecchiature, quali gli apparecchi di cottura come forni, piani cottura, cappe da cucina, friggitrici, piastre e altri dispositivi, è imputabile al funzionamento in modalità di stand-by o spenta.
La modalità spenta può essere definita come la condizione in cui l' apparecchiatura è collegata alla rete elettrica ma non esegue alcuna funzione, o fornisce soltanto l’indicazione della condizione di modalità spenta, o fornisce unicamente le funzionalità destinate a garantire la compatibilità elettromagnetica secondo le direttive di interesse.
La modalità di stand-by può essere definita invece come la condizione in cui l' apparecchiatura è collegata alla rete elettrica, dipende da essa per funzionare come previsto e fornisce solo la funzione di riattivazione, oppure la funzione di riattivazione con la sola indicazione della funzione di riattivazione abilitata e/o la visualizzazione delle informazioni o dello stato, dove tali funzioni possono continuare per un tempo indefinito. La modalità operativa infine può essere definita come lo stato dell’apparecchiatura, quale un forno o un piano cottura, durante l’uso. È quindi di rilevante interesse ridurre il consumo delle apparecchiature sopra citate, in particolare nella modalità spenta e/o di stand-by.
In particolare, parte della dissipazione di energia elettrica in modalità spenta o di stand-by può avvenire sui dispositivi per la regolazione della temperatura dell’ apparecchiatura, o termostati.
Le soluzioni note per la regolazione della temperatura negli apparecchi di cottura, in particolare nei forni elettrici, sono basate su termostati di tipo elettromeccanico o elettronico. Essi permettono il controllo della funzione di riscaldamento, attivando o meno le resistenze di riscaldamento a seconda che la temperatura abbia o non abbia raggiunto il valore impostato.
Un inconveniente dei termostati, in particolare i termostati elettronici, è che possono quindi essere una delle cause di dissipazione di energia elettrica nelle modalità di stand-by nelle apparecchiature sopra citate. I termostati elettromeccanici hanno solitamente un sistema meccanico per l’attivazione delle resistenze di riscaldamento.
Anche nel caso dei termostati elettrici l’impostazione della temperatura avviene solitamente per mezzo di componenti meccanici quali ad esempio ingranaggi e/o interruttori meccanici collegati a manopole di regolazione tramite alberi meccanici.
I termostati elettromeccanici ed anche i termostati elettrici commutati mediante componenti meccanici presentano perciò l’inconveniente che il ciclo di vita delle parti meccaniche è solitamente limitato a causa di fenomeni quali usura, tribocorrosione o altro, a meno di non provvedere a regolari manutenzioni.
Un ulteriore inconveniente di tali dispositivi è anche la complessità costruttiva dovuta alle varie parti in movimento tra loro.
Un altro inconveniente dei termostati di tipo elettromeccanico è generalmente la poca flessibilità dei dispositivi, intesa come capacità di adattarsi a condizioni di uso diverse, come ad esempio con parametri di funzionamento diverso.
Esiste pertanto la necessità di realizzare un termostato elettronico, un circuito di controllo dell’alimentazione elettrica del termostato ed un relativo procedimento di regolazione dell’alimentazione elettrica, che possano superare almeno uno degli inconvenienti della tecnica.
In particolare, uno scopo del presente trovato è quello di fornire un termostato elettronico che permetta di ridurre i consumi elettrici nella modalità di stand-by.
Un ulteriore scopo è quello di fornire un termostato elettronico meno soggetto a fenomeni di usura e tribocorrosione, e che quindi richieda minori interventi di manutenzione.
Altro scopo è quello di fornire un termostato elettronico con una minore complessità costruttiva.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi e ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell’idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, forme di realizzazione qui descritte si riferiscono ad un termostato elettronico per il controllo della temperatura di apparecchiature elettriche ed elettroniche con funzioni di riscaldamento, in particolare nelle apparecchiature dedicate ad ambienti domestici e commerciali quali forni.
Tali apparecchiature possono essere, ad esempio, apparecchi di cottura quali forni, ma anche piani cottura, friggitrici, piastre o altri dispositivi simili.
Il presente termostato elettronico comprende:
- un dispositivo di rilevamento e controllo della temperatura;
- un potenziometro, che, in modalità operativa, interagisce con il dispositivo di rilevamento e controllo della temperatura impostando un valore di temperatura di lavoro;
- un albero di regolazione; ed
- una manopola di selezione della temperatura, azionabile da un utilizzatore per selezionare il valore della temperatura di lavoro.
Secondo un aspetto caratteristico del trovato, l’albero di regolazione è atto a collegare direttamente il potenziometro alla manopola di selezione della temperatura.
In accordo con i suddetti scopi, forme di realizzazione qui descritte si riferiscono inoltre ad un circuito di controllo dell’alimentazione elettrica del termostato ed al relativo procedimento di controllo dell’alimentazione elettrica.
Un vantaggio di questo tipo di termostati è la maggiore flessibilità operativa, permettendo una più semplice variazione e/o gestione dei parametri di lavoro impostati e/o una maggiore possibilità di interfacciamento con altri dispositivi di misura e controllo.
Ad esempio, tali dispositivi rendono più semplice l' interfacciamento con dispositivi di memorizzazione o dispositivi di controllo, quali ad esempio microprocessori e/o sistemi di controllo automatico della temperatura, permettendo ad esempio la regolazione automatica della temperatura anche secondo programmi preimpostati o con programmi di funzionamento ritardato.
Un vantaggio ulteriore del termostato secondo il trovato è di essere un dispositivo a basso consumo.
In particolare, la dissipazione di potenza attiva nella modalità di standby del termostato secondo il trovato, rilevata ad esempio secondo le indicazioni dello standard EN 50564:2013-01, può essere inferiore a 200mW.
È quindi un vantaggio che il termostato secondo il trovato sia idoneo a rispondere ai requisiti di basso consumo durante la modalità di stand-by, ad esempio ai requisiti previsti dalle normative del settore.
Il termostato secondo il trovato comprende un dispositivo di rilevamento e controllo della temperatura, un potenziometro ed un albero di regolazione.
Secondo forme di realizzazione, il termostato può vantaggiosamente comprendere una manopola di selezione della temperatura.
Secondo forme di realizzazione e in modo noto, la manopola di impostazione può essere azionata da un utilizzatore per impostare il valore di temperatura che l’apparecchiatura deve raggiungere in uso. L’albero di regolazione, secondo il trovato, è atto a collegare direttamente il potenziometro alla manopola.
È quindi un vantaggio che il termostato non presenti componenti meccanici per la regolazione della temperatura di lavoro, in quanto l’albero di regolazione agisce direttamente sul potenziometro e non su componenti intermedi quali ingranaggi o interruttori meccanici.
In questo modo si può ottenere un termostato costruttivamente più semplice e che presenta meno problemi legati a fenomeni quali usura, tribocorrosione o altri.
È inoltre un vantaggio il fatto di permettere la riduzione degli interventi di manutenzione e l’allungamento della vita utile del termostato.
Secondo forme di realizzazione, il circuito di controllo dell’alimentazione elettrica del termostato comprende un’unità di alimentazione, un’unità tampone, elementi di connessione ed uno o più elementi di gestione.
Secondo forme di realizzazione, il circuito di controllo dell’alimentazione elettrica, attraverso gli elementi di connessione, può essere atto a disconnettere i carichi dovuti al termostato dall’alimentazione durante la modalità di stand-by e a connetterli all’alimentazione durante la modalità operativa.
È quindi un vantaggio ridurre il contributo del termostato alla dissipazione di energia elettrica nella modalità di stand-by, disconnettendone i carichi dall’alimentazione.
Secondo forme di realizzazione, inoltre, il procedimento di controllo dell’alimentazione elettrica del termostato prevede che nella modalità di stand-by, l’elemento di gestione entri in uno stato di riposo, tornando periodicamente in uno stato attivo per rilevare la tensione dell’unità tampone.
È perciò un altro vantaggio ridurre ulteriormente il contributo del termostato alla dissipazione di energia elettrica nella modalità di standby, riducendo i consumi dell’elemento di gestione tramite lo stato di riposo.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Questi e altri aspetti, caratteristiche e vantaggi del presente trovato appariranno chiari dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fomite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 illustra schematicamente una vista in prospettiva e in esploso di un termostato secondo forme di realizzazione qui descritte;
- la fig. 2 illustra schematicamente una vista in prospettiva del termostato di fig. 1;
- la fig. 3 illustra schematicamente un circuito elettronico di alimentazione del termostato di fig. 1 secondo forme di realizzazione qui descritte.
Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Si farà ora riferimento nel dettaglio alle possibili forme di realizzazione del trovato, delle quali uno o più esempi sono illustrati nelle figure allegate. Ciascun esempio è fornito a titolo di illustrazione del trovato e non è inteso come una limitazione dello stesso. Ad esempio, una o più caratteristiche illustrate o descritte, in quanto facenti parte di una forma di realizzazione, potranno essere variate o adottate su, o in associazione con, altre forme di realizzazione per produrre ulteriori forme di realizzazione. Resta inteso che il presente trovato sarà comprensivo di tali possibili modifiche e varianti.
Forme di realizzazione descritte, in riferimento alle figg. 1 e 2, si riferiscono ad un termostato 10 a basso consumo, per il controllo della temperatura di apparecchiature elettriche ed elettroniche con funzioni di riscaldamento.
In particolare, la dissipazione di potenza attiva nella modalità di standby del termostato 10 può essere inferiore a 200mW.
Secondo forme di realizzazione, il termostato 10 è un termostato di tipo elettronico.
Il termostato 10 secondo il trovato comprende un dispositivo di rilevamento e controllo 11 della temperatura, un potenziometro 12 ed un albero di regolazione 13.
Secondo forme di realizzazione, il termostato 10 può comprendere inoltre una manopola 14 di selezione della temperatura.
Secondo forme di realizzazione e in modo noto, la manopola 14 può essere azionata da un utilizzatore per selezionare il valore di temperatura che l’apparecchiatura deve raggiungere in uso.
La manopola 14 può essere un componente indipendente e fissato ad un’estremità esterna 15 dell’albero di regolazione 13, o può essere integrata nell’albero di regolazione 13, corrispondendo ad esempio all’estremità esterna 15 dell’albero di regolazione 13.
L’albero di regolazione 13, secondo il trovato, collega direttamente il potenziometro 12 alla manopola 14.
Secondo forme di realizzazione, un’estremità interna 16 dell’albero di regolazione 13 può essere collegata in maniera solidale al potenziometro 12.
Ad esempio, il valore di temperatura può essere impostato ruotando la manopola 14 o, in varianti non illustrate, facendola scorrere linearmente lungo ad esempio una fenditura.
La posizione angolare dell’albero di regolazione 13 associata, tramite la manopola 14, al valore di temperatura selezionato dall’ utilizzatore, può definire in modo noto un relativo valore di resistenza del potenziometro 12.
In varianti non illustrate, il relativo valore di resistenza del potenziometro 12 può essere definito dalla posizione lineare dell’albero di regolazione 13.
Secondo forme di realizzazione, l’albero di regolazione 13 può essere posto in direzione trasversale secondo un asse A rispetto al dispositivo di rilevamento e controllo 11.
Ad esempio, l’albero di regolazione 13 può essere posto entrante trasversalmente in una scheda 17 elettronica del dispositivo di rilevamento e controllo 11 secondo tale direzione assiale A. La direzione assiale A può essere ad esempio ortogonale al piano su cui giace la scheda elettronica 17.
A titolo esemplificativo e come rappresentato nelle figg. 1 e 2, l’albero di regolazione 13 è posto entrante trasversalmente in corrispondenza di una faccia inferiore della scheda 17, la faccia inferiore essendo intesa come corrispondente alla faccia opposta a quella su cui sono disposti componenti elettronici 18 o la maggior parte dei componenti elettronici 18.
Ad esempio, sulla scheda 17 può essere presente un foro 19 atto ad essere attraversato dall’albero di regolazione 13 per il collegamento con il potenziometro 12.
In una variante non illustrata, l’albero di regolazione 13 può essere disposto in direzione non ortogonale rispetto alla scheda 17, ad esempio inclinato rispetto alla scheda 17.
Secondo forme di realizzazione ed in modo noto, il potenziometro 12 può essere atto ad interagire con il dispositivo di rilevamento e controllo 11, per trasdurre il valore di temperatura selezionato dall’ utilizzatore in un corrispondente valore elettrico di resistenza.
Secondo forme di realizzazione, il dispositivo di rilevamento e controllo 11, in modalità operativa, può essere atto a rilevare il valore di resistenza impostato sul potenziometro 12.
Ad esempio, il dispositivo di rilevamento e controllo 11 può comprendere uno o più selettori.
Secondo forme di realizzazione e in modo noto, il dispositivo di rilevamento e controllo 11, in modalità operativa, può essere atto a misurare la temperatura di lavoro, in uso, dell’apparecchiatura elettrica o elettronica.
Ad esempio, il dispositivo di rilevamento e controllo 11 può essere interfacciato con sonde di temperatura 23.
Inoltre, il dispositivo di rilevamento e controllo 11 può comprendere i componenti elettronici 18 atti a definire, in modo noto, dispositivi di acquisizione e condizionamento del segnale di temperatura.
Secondo forme di realizzazione e in modo noto, nella modalità operativa il dispositivo di rilevamento e controllo 11 può essere atto a controllare il valore della temperatura di lavoro dell’apparecchiatura elettrica o elettronica, così da farlo corrispondere al valore selezionato dall’ utilizzatore.
Ad esempio, il dispositivo di rilevamento e controllo 11 può comprendere ulteriori componenti elettronici 18 atti a definire, in modo noto, dispositivi di regolazione della temperatura.
Secondo forme di realizzazione, il termostato 10 può presentare elementi di fissaggio 20 atti a fissare in maniera stabile il termostato 10 all’ apparecchiatura elettronica, ad esempio al telaio dell’apparecchiatura elettronica.
Il termostato 10 può presentare inoltre un supporto 21 atto a sostenere in maniera stabile l’albero di regolazione 13 e la scheda 17, e atto quindi a garantire robustezza meccanica al termostato 10.
Forme di realizzazione qui descritte si riferiscono anche ad un circuito di controllo 22 dell’alimentazione elettrica di un termostato 10, rappresentato schematicamente in fig. 3.
Secondo forme di realizzazione, il circuito di controllo 22 può essere atto a connettere o disconnettere carichi elettrici 12, 23 dovuti al termostato 10 dall’alimentazione elettrica rispettivamente durante la modalità operativa o di stand-by.
I carichi elettrici possono essere costituiti ad esempio dal potenziometro 12 e/o dalle sonde di temperatura 23 e/o dal selettore o da altri carichi resistivi.
Secondo forme di realizzazione, il circuito di controllo 22 può comprendere un’unità di alimentazione 24, un’unità tampone 25, elementi di connessione T1, T2 ed uno o più elementi di gestione 26.
Secondo forme di realizzazione, l’unità di alimentazione 24 può, in modo noto, collegare l’apparecchiatura elettrica/elettronica alla rete di alimentazione elettrica, provvedendo a dimensionare l’alimentazione secondo le caratteristiche di ampiezza e forma d’onda idonee all’apparecchiatura.
Ad esempio, l’unità di alimentazione 24 può essere atta a fornire un’alimentazione continua o alternata, preferibilmente un’alimentazione continua.
Ad esempio, l’unità di alimentazione 24 può essere un alimentatore a caduta capacitiva, e può comprendere elementi capacitivi C 1 , diodi D ed altri simili o similari.
Secondo forme di realizzazione, l’unità tampone 25 può essere atta a mantenere un valore di tensione elettrica idoneo al funzionamento dei componenti circuitali ad esso collegati.
Ad esempio, l’unità tampone 25 può essere atta ad alimentare l’uno o più elementi di gestione 26 e l’uno o più carichi elettrici 12, 23.
Secondo forme di realizzazione ed in modo noto, l’unità tampone 25 può comprendere elementi capacitivi C2, C3 e resistivi R.
Secondo forme di realizzazione, gli elementi di connessione T1, T2 sono degli interruttori atti a interrompere le linee di alimentazione per scollegare i carichi elettrici 12, 23 dall’alimentazione.
Ad esempio gli elementi di connessione possono essere dei transistori T1, T2.
Ad esempio, nella modalità operativa, l’elemento di connessione T1 è disconnesso mentre l’elemento di connessione T2 è connesso, collegando i carichi elettrici 12, 23 all’alimentazione.
Invece, nella modalità di stand-by, l’elemento di connessione T1 è connesso, ad esempio cortocircuitando gli elementi capacitivi C1 alla tensione di linea, mentre l’elemento di connessione T2 è disconnesso, scollegando i carichi elettrici 12, 23 dall’ alimentazione.
Secondo forme di realizzazione, gli uno o più elementi di gestione 26 possono essere atti al controllo degli elementi di connessione T1, T2, ed al monitoraggio della tensione di alimentazione.
Ad esempio, gli uno o più elementi di gestione 26 possono essere atti, a rilevare la tensione dell’unità tampone 25 in maniera continuativa o ad intervalli di tempo predefiniti.
Ad esempio e con riferimento alla fig. 3, l’elemento di gestione 26 è atto a rilevare il valore di tensione elettrica sull’elemento capacitivo C3 e a riportare gli elementi di connessione T1, T2 nella modalità operativa, per ricaricare l’elemento capacitivo C3.
Secondo forme di realizzazione, gli uno o più elementi di gestione 26 possono comprendere ad esempio microcontrollori, microprocessori o simili.
Forme di realizzazione qui descritte si riferiscono inoltre ad un procedimento di controllo dell’alimentazione elettrica di un termostato 10.
Secondo forme di realizzazione, il procedimento di controllo dell’alimentazione elettrica può prevedere che, nella modalità operativa, un elemento di connessione T1 possa essere disconnesso e un elemento di connessione T2 possa essere connesso, collegando all’alimentazione carichi elettrici 12, 23 dovuti al termostato 10.
Secondo forme di realizzazione, il procedimento di controllo dell’alimentazione elettrica può prevedere che, nella modalità di standby, l’elemento di connessione T1 possa essere connesso, ad esempio cortocircuitando elementi capacitivi C1 alla tensione di linea, mentre l’elemento di connessione T2 possa essere disconnesso, scollegando i carichi elettrici 12, 23 dall’alimentazione.
In questo modo, la potenza elettrica dissipata dal termostato 10 durante la fase di stand-by può essere ridotta.
Inoltre, secondo forme di realizzazione, il procedimento di controllo dell’alimentazione elettrica può prevedere che, nella modalità di standby, un elemento di gestione 26 possa monitorare la tensione di un’unità tampone 25.
Ad esempio, l’elemento di gestione 26 può rilevare la tensione ai capi dell’elemento capacitivo C3, in maniera diretta o indiretta, ad esempio in un punto intermedio di un partitore di resistenze R.
Ad esempio, l’elemento di gestione 26 può rilevare la tensione dell’unità tampone 25 in maniera continuativa o ad intervalli di tempo predefiniti, ad esempio inferiori a 1/3 del tempo di scarica dell’elemento capacitivo C3, preferibilmente tra 1/10 e 1/250 del tempo di scarica dell’elemento capacitivo C3.
Secondo forme di realizzazione, quando la tensione dell’unità tampone 25 scende al di sotto di un livello di soglia, il termostato 10 può essere riportato nella modalità operativa per il tempo utile a riportare l’unità tampone 25 al valore massimo previsto di tensione.
Ad esempio, il livello di soglia può essere compreso tra valori corrispondenti ad 1/3 e 2/3 del valore massimo previsto.
Secondo forme di realizzazione, il procedimento di controllo può prevedere che, nella modalità di stand-by, l’elemento di gestione 26 entri in uno stato di riposo, tornando periodicamente in uno stato attivo per rilevare la tensione dell’unità tampone 25.
In questo modo, il consumo di corrente del termostato 10 può essere ulteriormente ridotto.
È chiaro che al termostato 10, al circuito di controllo 22 dell’alimentazione elettrica del termostato 10 e al relativo procedimento di controllo dell’alimentazione elettrica fin qui descritti possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti o fasi, senza per questo uscire dall’ambito del presente trovato come definito dalle rivendicazioni.
È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz’altro realizzare molte altre forme equivalenti di termostato 10, circuito di controllo 22 e relativo procedimento, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell’ambito di protezione da esse definito.
Nelle rivendicazioni che seguono, i riferimenti tra parentesi hanno il solo scopo di facilitare la lettura e non devono essere considerati come fattori limitativi per quanto attiene all’ambito di protezione sotteso nelle specifiche rivendicazioni.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Termostato elettronico, per il controllo della temperatura di un’apparecchiatura elettrica o elettronica, comprendente: - un dispositivo di rilevamento e controllo (11) della temperatura; - un potenziometro (12), che, in modalità operativa, interagisce con il dispositivo di rilevamento e controllo (11) della temperatura impostando un valore di temperatura di lavoro; - un albero di regolazione (13); ed - una manopola (14) di selezione della temperatura, azionabile da un utilizzatore per selezionare il valore della temperatura di lavoro; il termostato essendo caratterizzato dal fatto che l’albero di regolazione (13) è atto a collegare direttamente il potenziometro (12) alla manopola (14) di selezione della temperatura.
  2. 2. Termostato come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l’albero di regolazione (13) è posto in direzione trasversale (secondo un asse A) al dispositivo di rilevamento e controllo (11).
  3. 3. Termostato come nelle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di rilevamento e controllo (11) comprende una scheda (17) elettronica che presenta un foro (19) attraverso il quale l’albero di regolazione (13) si collega al potenziometro (12).
  4. 4. Termostato come nelle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di rilevamento e controllo (11) è atto, nella modalità operativa, a rilevare il valore della temperatura impostato attraverso il potenziometro (12), a misurare la temperatura dell’apparecchiatura elettrica o elettronica e a controllare il valore della temperatura dell’ apparecchiatura elettrica o elettronica, così da farlo corrispondere al valore selezionato dall’utilizzatore.
  5. 5. Circuito di controllo dell’alimentazione elettrica di un termostato elettronico (10) come nelle rivendicazioni precedenti, comprendente un’unità di alimentazione (24), un’unità tampone (25), elementi di connessione (T1, T2) ed uno o più elementi di gestione (26), il circuito di controllo dell’alimentazione essendo caratterizzato dal fatto che gli elementi di connessione (T1, T2) sono atti a scollegare carichi (12, 23) dovuti al termostato (10) dall’alimentazione durante la modalità di standby e a collegarli all’alimentazione durante la modalità operativa.
  6. 6. Procedimento di controllo dell’alimentazione elettrica di un termostato (10), caratterizzato dal fatto di prevedere che, nella modalità operativa, un elemento di connessione (T1) viene disconnesso e un elemento di connessione (T2) viene connesso, collegando carichi elettrici (12, 23) all’alimentazione e, nella modalità di stand-by, l’elemento di connessione (T1) viene connesso mentre l’elemento di connessione (T2) viene disconnesso, scollegando i carichi elettrici (12, 23) dall’ alimentazione.
  7. 7. Procedimento di controllo come nella rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che nella modalità di stand-by, un elemento di gestione (26) monitora la tensione di un’unità tampone (25) e, quando la tensione dell’unità tampone (25) scende al di sotto di un livello di soglia, riporta il termostato (10) nella modalità operativa per il tempo utile a riportare l’unità tampone (25) al valore massimo previsto di tensione.
  8. 8. Procedimento di controllo come nella rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che, nella modalità di stand-by, l’elemento di gestione (26) entra in uno stato di riposo, tornando periodicamente in uno stato attivo per rilevare la tensione dell’unità tampone (25).
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