IT201900014187A1 - Metodo per il montaggio di un'imposta ad un infisso e dima di foratura per l'esecuzione del metodo - Google Patents

Metodo per il montaggio di un'imposta ad un infisso e dima di foratura per l'esecuzione del metodo Download PDF

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Loris Parolari
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    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
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    • E05D11/0009Templates for marking the position of fittings on wings or frames
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
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Description

Domanda di Brevetto per Invenzione Industriale dal titolo:
“METODO PER IL MONTAGGIO DI UN'IMPOSTA AD UN INFISSO E DIMA DI FORATURA PER L'ESECUZIONE DEL METODO”
DESCRIZIONE
Campo di applicazione
La presente invenzione è generalmente applicabile al settore tecnico degli infissi per edifici. Più in particolare, l’invenzione ha per oggetto una dima di foratura per il montaggio di un'imposta al telaio di un infisso.
Stato della Tecnica
Com'è noto, un infisso per edifici comprende un telaio che delimita perimetralmente un'apertura passante, detta anche vano, alla quale viene associato un serramento.
Secondo una forma esecutiva nota, il serramento è un'imposta girevolmente collegata al telaio tramite cerniere.
Nel caso che l'imposta sia uno scuro con funzione di chiudere il vano per impedire l'ingresso della luce, il cardine della rispettiva cerniera viene fissato alla faccia del telaio rivolta verso l'esterno dell'edificio, mentre la rispettiva bandella, girevolmente associata al cardine, viene fissata ad una faccia dell'imposta, generalmente quella rivolta verso l'esterno dell'edificio.
Il cardine e la bandella sono provvisti ciascuno di fori passanti che consentono di fissarli rispettivamente al telaio e all'imposta, per mezzo di viti, chiodi o altri dispositivi di fissaggio analoghi.
Generalmente, il montaggio dell'imposta al telaio viene effettuato manualmente, dapprima fissando i cardini al telaio, quindi infulcrando le bandelle ai cardini e, infine, fissando l'imposta alle bandelle.
Quest'ultima operazione presenta l'inconveniente di essere piuttosto scomoda da effettuare, poiché richiede di mantenere l'imposta sollevata in posizione corretta rispetto al telaio durante l'operazione di fissaggio delle viti, dei chiodi o degli altri dispositivi di fissaggio all'imposta. Pertanto, la suddetta operazione richiede spesso l'intervento di due operatori, uno dei quali mantiene l'imposta in posizione mentre l'altro fissa l'imposta alle bandelle.
Inoltre, quando le bandelle vengono fissate alla superficie dell'imposta rivolta verso l'esterno dell'edificio, la suddetta operazione è ulteriormente complicata dal fatto che è necessario effettuare il fissaggio dall'esterno.
Una tecnica nota prevede di predisporre un'idonea impalcatura all'esterno dell'edificio per consentire all'operatore di lavorare all'esterno. Questa tecnica nota presenta tuttavia l'inconveniente di comportare un aumento dei costi di manodopera e del tempo di montaggio.
Secondo una diversa tecnica nota, l'operatore fissa l'imposta alla bandella rimanendo all'interno dell'edificio, così da evitare di dover predisporre la suddetta l'impalcatura. Questa seconda tecnica nota presenta, rispetto alla precedente, l'inconveniente di richiedere all'operatore di sporgersi all'esterno assumendo una posizione scomoda e potenzialmente pericolosa.
Presentazione dell’invenzione
La presente invenzione si prefigge di superare almeno parzialmente gli inconvenienti dell’arte nota sopra citati.
In particolare, è scopo dell’invenzione facilitare l'operazione di fissaggio di un'imposta al telaio di un infisso rispetto a quanto consentito dalle tecniche note sopra descritte.
In particolare, è scopo dell’invenzione consentire di svolgere la suddetta operazione in modo rapido e preciso.
È altresì scopo dell’invenzione permettere che la suddetta operazione possa venire svolta da un unico operatore.
È inoltre scopo dell'invenzione evitare di dover predisporre impalcature all'esterno, consentendo al contempo di svolgere la suddetta operazione in sicurezza.
I suddetti scopi sono raggiunti da una dima di foratura secondo la rivendicazione 1, nonché da un metodo di montaggio di un'imposta al telaio di un infisso secondo la rivendicazione 10.
Ulteriori caratteristiche di dettaglio dell’invenzione vengono specificate nelle relative rivendicazioni dipendenti.
Secondo un primo aspetto, l'invenzione prevede di impiegare una dima di foratura che viene appoggiata al telaio sulla superficie di quest'ultimo destinata a ricevere in appoggio l'imposta, la dima essendo provvista di elementi di guida regolabili configurati per poter venire allineati ai fori di ciascuna bandella, previamente associata al telaio. Successivamente, la dima viene appoggiata all'imposta e gli elementi di guida vengono usati come riferimento per l'esecuzione, o la segnatura, sull'imposta dei fori per accogliere i chiodi, le viti o gli altri dispositivi che vengono poi utilizzati per fissare le bandelle all'imposta.
Questo consente all'operatore di fissare le bandelle all'imposta nella posizione corretta senza necessità di dover associare quest'ultima al telaio.
Ne consegue, vantaggiosamente, una maggior facilità e rapidità di montaggio dell'imposta, che consentono di limitare il tempo di manodopera così da aumentare il relativo costo per ciascuna imposta o, viceversa, aumentare il numero di ante che un singolo operatore può montare in un tempo prefissato, rispetto a quanto ottenibile impiegando le tecniche di montaggio note.
Ancora vantaggiosamente, le bandelle possono venire fissate all'imposta con l'imposta disposta in una qualsiasi posizione scelta dall'operatore in base alle sue esigenze di comodità e di facilità operativa.
Inoltre, vantaggiosamente, l'operatore può svolgere l'intera operazione di fissaggio delle bandelle all'imposta senza doverla maneggiare, né tantomeno sollevare.
I suddetti scopi e vantaggi, assieme ad altri che verranno menzionati in seguito, appariranno più evidenti dalla seguente descrizione di alcune preferite forme esecutive dell’invenzione, che vengono illustrate a titolo indicativo e non limitativo con l’ausilio delle unite tavole di disegno.
Breve descrizione dei disegni
La Fig.1 rappresenta la dima di foratura dell’invenzione, in vista in pianta.
La Fig.2 rappresenta la dima di Fig.1, in vista laterale.
La Fig.3 rappresenta un particolare ingrandito della dima di Fig.1.
La Fig. 4 rappresenta la dima di Fig. 1 associata ad un telaio di un infisso, in vista in pianta.
La Fig. 5 rappresenta la dima di Fig. 1 associata ad un'imposta, in vista in pianta.
La Fig. 6 rappresenta una porzione della dima nella configurazione di Fig.4, in vista laterale e nella quale soltanto il telaio è stato sezionato secondo il piano VI-VI di Fig. 4.
La Fig. 7 rappresenta la stessa vista di Fig. 6 in cui anche la dima è rappresentata sezionata secondo il piano VI-VI di Fig.4.
La Fig. 8 rappresenta una porzione della dima nella configurazione di Fig.5, in vista laterale sezionata secondo il piano VIII-VIII di Fig.5.
Le Figg. 9 e 10 rappresentano la dima della Fig.1, in vista dall'alto e sezionata rispettivamente secondo i piani IX-IX e X-X di Fig.1.
La Fig.11 rappresenta il dettaglio A della dima di Fig.1, in vista ingrandita. La Fig. 12 rappresenta un particolare di una variante esecutiva della dima di foratura di Fig.1, in vista in pianta.
La Fig. 13 rappresenta un'ulteriore variante esecutiva della dima dell'invenzione, vista in pianta
La Fig. 14 rappresenta un'imposta associata al telaio di un infisso, in vista parziale.
Le Figg. 15 e 16 rappresentano l'imposta di Fig. 14, sezionata rispettivamente secondo i piani XV-XV e XVI-XVI.
Descrizione dettagliata di alcuni esempi di realizzazione preferiti L’invenzione riguarda un metodo di montaggio di un'imposta ad un telaio di un infisso.
Le Figg. 14-16 rappresentano, a titolo esemplificativo, un telaio 31 di un infisso 30. Il telaio 31 comprende una faccia 31a che, in condizioni operative, corrisponde preferibilmente alla faccia del telaio 31 rivolta verso l'esterno di un edificio. Il telaio 31 presenta un vano 33 delimitato perimetralmente da superfici di riscontro 31b, 31c, ortogonali tra loro ed ortogonali, o sostanzialmente ortogonali, alla faccia 31a.
Nelle Figg. 14-16 si osserva altresì un'imposta 32 girevolmente associata alla superficie di appoggio 3 del telaio 31 per chiudere, parzialmente o totalmente, il vano 33. Preferibilmente ma non necessariamente, l'imposta 32 è uno scuro, ad esempio in legno o in altro materiale, atto ad impedire il passaggio della luce attraverso il vano 33.
Nelle suddette figure, l'imposta 32 viene rappresentata in una posizione operativa in cui essa è disposta a chiusura del vano 33.
L'imposta 32 viene associata al telaio 31 per mezzo di cerniere 34, ciascuna delle quali comprende un cardine 35 fissato al telaio 31 ed una bandella 36 girevolmente accoppiata al cardine 35 mediante un perno 37 che, preferibilmente ma non necessariamente, definisce per la bandella 36 un asse di rotazione verticale. La bandella 36 viene fissata ad una faccia 32a dell'imposta 32, preferibilmente quella rivolta verso l'esterno, mediante mezzi di fissaggio. Preferibilmente, i suddetti mezzi di fissaggio comprendono viti 38 disposte passanti attraverso corrispondenti fori appartenenti alla bandella 36 ed avvitate all'imposta 32. È peraltro evidente che, in varianti esecutive dell'invenzione, potranno venire impiegati qualsivoglia mezzi di fissaggio idonei, anche se diversi dalle viti 38.
Il metodo di montaggio dell'invenzione per montare l'imposta 32 al telaio 31 prevede le seguenti operazioni.
Innanzitutto, il cardine 35 della cerniera 34 viene associato alla faccia 31a del telaio 31 nella posizione prevista, corrispondente a quella in cui la cerniera 34 supporta girevolmente l'imposta 32 al telaio 31 nella suddetta posizione operativa. Generalmente, l'operazione appena descritta viene svolta da un operatore diverso da quello che monta l'imposta 32, il quale pertanto trova il telaio 31 già provvisto dei cardini 35. In questo senso, la suddetta operazione va considerata come opzionale nel metodo dell'invenzione.
L'operatore provvede quindi a predisporre una dima di foratura, di cui una possibile forma esecutiva viene rappresentata a titolo esemplificativo nelle Figg. 1 e 2, dove viene indicata complessivamente con 1. La dima 1 è provvista di una superficie di appoggio 3 e di due prime superfici di arresto 6a, 7a aggettanti dalla superficie di appoggio 3 secondo una direzione ortogonale a quest'ultima.
La suddetta dima di foratura 1 viene posizionata in una prima posizione operativa in cui la superficie di appoggio 3 si trova a ridosso della faccia 31a del telaio 31 e le due prime superfici di arresto 6a, 7a si trovano a ridosso, rispettivamente, delle suddette superfici di riscontro 31b, 31c del telaio 31. La bandella 36, dopo essere stata accoppiata al cardine 35, viene quindi disposta nella posizione corrispondente alla suddetta posizione operativa dell'imposta 32.
A questo punto, una o più superfici di guida 5 appartenenti alla dima di foratura 1 e perpendicolari alla superficie di appoggio 3 vengono allineate a rispettive superfici di riferimento 36a della bandella 36, come rappresentato nelle Figg. 4 e 6. Si precisa che le suddette superfici di riferimento 36a appartengono alla bandella 36, in modo tale che esse siano individuabili anche quando la bandella 36 viene separata dal cardine 35.
Preferibilmente ma non necessariamente, le suddette superfici di riferimento 36a sono i bordi di corrispondenti fori della bandella 36, con il vantaggio di facilitare la precisione di montaggio di quest'ultima all'imposta 32, come verrà meglio descritto in seguito. Ancor più preferibilmente, i suddetti fori sono gli stessi fori destinati a ricevere le viti 38 sopra descritte, con il vantaggio di rendere il montaggio particolarmente rapido, come verrà meglio descritto in seguito.
Successivamente, la dima di foratura 1 viene posizionata in una seconda posizione operativa, indicata nelle Figg. 5 e 8, con la superficie di appoggio 3 disposta a ridosso della faccia 32a dell'imposta 32 e con le due prime superfici di arresto 6a, 7a disposte in posizioni corrispondenti a quelle assunte, rispettivamente, dalle superfici di riscontro 31b, 31c rispetto all'imposta 32 quando quest'ultima si trova nella posizione operativa.
A questo proposito si osserva che generalmente, quando l'imposta 32 assume la corrispondente posizione operativa, uno o più dei suoi bordi sporgono verso l'esterno rispetto al vano 33, in modo tale da disporsi in battuta sulla faccia 31a del telaio 31, come si osserva nelle Figg.15 e 16. Pertanto, le superfici di riscontro 32b, 32c dell'imposta 32 che delimitano i suddetti bordi non sono allineate alle superfici di riscontro 31b, 31c del telaio 31.
Il posizionamento della dima di foratura 1 rispetto all'imposta 32 nella seconda posizione operativa sopra descritta può venire ottenuta con l'ausilio di seconde superfici di arresto 8a, 9a appartenenti alla dima di foratura 1 ed aggettanti dalla superficie di appoggio 3, distanziate dalle prime superfici di arresto 6a, 7a di lunghezze corrispondenti alle distanze che intercorrono tra le due superfici di riscontro 31b, 31c del telaio 31 e, rispettivamente, due superfici di riscontro 32b, 32c tra loro ortogonali che delimitano l'imposta 32 che si dispongono parallele, rispettivamente, alle due superfici di riscontro 31b, 31c del telaio 31 quando l'imposta 32 è in posizione operativa.
Le suddette distanze, che vengono misurate parallelamente alla faccia 31a del telaio 31 quando l'imposta 32 è in posizione operativa, sono definite a priori in base alla geometria dell'imposta 32 ed al gioco richiesto tra le superfici di riscontro 31b, 31c del telaio 31 e le superfici dell'imposta 32 che si vengono a trovare direttamente affacciate alle superfici di riscontro 31b, 31c quando l'imposta 32 è in posizione operativa. In questo modo, il posizionamento della dima di foratura 1 rispetto all'imposta 32 descritto in precedenza è ottenibile posizionando le seconde superfici di arresto 8a, 9a a ridosso, rispettivamente, delle due superfici di riscontro 32b, 32c dell'imposta 32 stessa.
Evidentemente, in varianti esecutive dell'invenzione, il suddetto posizionamento può venire ottenuto in modo diverso da come sopra descritto, ad esempio impiegando segnature sull'imposta 32 o sulla dima di foratura 31 idonee a consentire un corretto posizionamento reciproco.
Dopo che la dima di foratura 1 è stata disposta nella seconda posizione operativa sopra descritta, si procede a realizzare un segno od un foro sulla faccia 32a dell'imposta 32 in corrispondenza di ciascuna superficie di guida 5 mediante un attrezzo come, ad esempio, una matita o qualsivoglia altro strumento idoneo a tracciare un segno, utilizzando la superficie di guida 5 come supporto e guida per l'attrezzo stesso. In alternativa, l'attrezzo può essere un utensile provvisto di uno spigolo tagliente, ad esempio la punta di un trapano, idoneo ad imprimere sulla faccia 32a un segno, ad esempio una scanalatura oppure un foro.
Successivamente, previa rimozione della dima di foratura 1 dall'imposta 32, la bandella 36 viene rimossa dalla cerniera 34 e viene disposta a ridosso della faccia 32a dell'imposta 32 in una posizione tale per cui le superfici di riferimento 36a siano allineate rispettivamente ai suddetti segni o fori.
La bandella 36 viene quindi fissata all'imposta 32 con i mezzi di fissaggio citati in precedenza.
Si comprende che il suddetto metodo consente di fissare la bandella 36 all'imposta 32 nella posizione corretta e con precisione senza dover sollevare l'imposta 32 e tenerla ferma in posizione operativa. Ad esempio, per fissare la bandella 36 l'operatore può disporre l'imposta 32 appoggiata ad un supporto, ad esempio un tavolo di lavoro o un cavalletto, o in una qualsiasi altra posizione scelta dall'operatore in base a considerazioni di comodità e/o di facilità operativa.
Inoltre, la suddetta operazione di fissaggio può venire svolta da un unico operatore, senza necessità di un secondo operatore che tenga sollevata l'imposta 32 e senza necessità di predisporre impalcature all'esterno. Ne consegue che il tempo di manodopera complessivo viene limitato rispetto a quanto ottenibile impiegando le tecniche di montaggio note.
Inoltre, vantaggiosamente, l'operatore può svolgere l'intera operazione di fissaggio delle bandelle all'imposta senza doverla maneggiare, né tantomeno sollevare.
Per quanto concerne le superfici di guida 5 della dima di fissaggio 1, ciascuna di esse è preferibilmente definita da una corrispondente apertura passante 19, indicata in Fig. 3. Vantaggiosamente, l'apertura passante 19 consente di guidare in modo ottimale l'attrezzo usato per la segnatura, ad esempio la punta di un trapano, ottenendo la massima precisione di segnatura.
Inoltre, preferibilmente e come anticipato in precedenza, ciascuna superficie di riferimento 36a della bandella 36 è un corrispondente foro della bandella 36 stessa. In questo modo si ottiene il vantaggio di facilitare il fissaggio preciso della bandella 36 all'imposta 32. Infatti, ciascun foro della bandella 36 può venire impiegato per effettuare un pre-fissaggio della bandella 36 all'imposta 32, così da mantenere ferma la bandella 36 stessa durante l'applicazione delle viti di fissaggio 38.
Ancora preferibilmente, i suddetti fori della bandella 36 sono gli stessi fori di fissaggio ai quali vengono associate le viti 38. Questo, vantaggiosamente, consente di ridurre il tempo complessivo di montaggio, poiché le operazioni di posizionamento della bandella 36 e di fissaggio di quest'ultima all'imposta 32 avvengono contestualmente.
Preferibilmente, le aperture passanti 19, ad esempio i fori, che definiscono le superfici di guida 5 della dima di fissaggio 1 sono almeno due e vengono allineate a due rispettivi fori della bandella 36. Questo, vantaggiosamente, favorisce il posizionamento ed il fissaggio precisi della bandella 36 all'imposta 32.
Spesso, la bandella 36 comprende tre dei suddetti fori di fissaggio. In quest'ultimo caso, una volta applicate le due viti 38 nei due fori di fissaggio corrispondenti ai due fori di guida della dima 1, un'ulteriore vite 38 può venire associata al terzo foro di fissaggio, che funge esso stesso da guida.
Per quanto riguarda più in particolare la dima di foratura 1, come si osserva in Fig. 1 essa comprende una struttura di supporto 2 che definisce una superficie di appoggio 3, preferibilmente piana, atta a venire appoggiata alla faccia 31a del telaio 31 ed alla faccia 32a dell'imposta 32.
La dima di foratura 1 comprende inoltre due gruppi a maschera 4, ciascuno essendo scorrevolmente connesso alla struttura di supporto 2 secondo due direzioni di scorrimento X e Y reciprocamente ortogonali e parallele alla superficie di appoggio 3. Ciascun gruppo a maschera 4 è provvisto delle suddette superfici di guida 5, estese perpendicolarmente alla superficie di appoggio 3.
Come verrà descritto nei dettagli in seguito, le superfici di guida 5 di ciascun gruppo a maschera 4 possono venire allineate alla bandella 36 di una corrispondente cerniera 34. In questo modo, la presenza di due gruppi a maschera 4 consente di impiegare la dima 1 per riportare i riferimenti di due bandelle 36 appartenenti a due cerniere 34, come si osserva in Fig.4.
Evidentemente, varianti esecutive dell'invenzione non rappresentate nei disegni possono prevedere un diverso numero di gruppi a maschera, ad esempio un solo gruppo a maschera o più di due.
Per quanto concerne le superfici di guida 5, ciascuna di esse è preferibilmente concava per, vantaggiosamente, guidare in modo ottimale l'attrezzo durante la segnatura dell'imposta 32. Preferibilmente e come anticipato in precedenza, ciascuna superficie di guida 5 è una corrispondente apertura passante 19 e, più preferibilmente, un foro con asse perpendicolare alla superficie di appoggio 3 ed avente sezione preferibilmente circolare.
Ancora preferibilmente, il suddetto foro passante presenta un diametro atto ad accogliere in modo preciso una punta da trapano avente un diametro minore o, tutt'al più, uguale ai fori per le viti di fissaggio 38.
Ancora preferibilmente, ciascun gruppo a maschera 4 comprende una pluralità delle suddette aperture passanti 19, così da consentire un allineamento più rapido ai fori della bandella 36 e consentire una maggior flessibilità d'uso della dima 1, adattandola a bandelle 36 con fori di diversi interassi. La dima 1 rappresentata nelle figure comprende dodici aperture passanti 19 per ciascun gruppo a maschera, allineate in quattro file parallele di tre aperture ciascuna. Evidentemente, sia il numero che la disposizione delle aperture passanti 19 può essere scelto in base alle esigenze del costruttore.
La dima 1 comprende inoltre primi corpi di arresto 6, 7, associati alla struttura di supporto 2. I suddetti primi corpi di arresto 6, 7 sono posizionabili aggettanti dalla superficie di appoggio 3 in una direzione perpendicolare ad essa per definire almeno le due suddette prime superfici di arresto 6a, 7a che possono venire posizionate a ridosso, rispettivamente, delle due suddette superfici di riscontro 31b, 31c tra loro ortogonali che delimitano il vano 33 del telaio 31 quando la superficie di appoggio 3 è disposta a ridosso della faccia 31a del telaio 31.
Preferibilmente e come si osserva più in dettaglio in Fig. 3, ciascun gruppo a maschera 4 comprende due corrispondenti primi corpi di arresto 7, destinati a venire disposti in appoggio alla superficie di riscontro 31c del telaio 31. Vantaggiosamente, la presenza di due primi corpi di arresto 7 facilita il posizionamento preciso del relativo gruppo a maschera 4 rispetto al telaio 31.
La dima 1 comprende inoltre un gruppo di comando 10 azionabile per impedire lo scorrimento del gruppo a maschera 4 secondo le due direzioni di scorrimento X e Y. Vantaggiosamente, il gruppo di comando 10 consente di mantenere fissa la configurazione della dima di foratura 1 una volta regolata la posizione del gruppo a maschera 4 durante il posizionamento della dima 1 in appoggio all'imposta 32.
Si comprende che la dima di foratura 1 come sopra descritta consente di assolvere alle funzioni indicate durante la descrizione del metodo dell'invenzione, con particolare riguardo al suo posizionamento rispetto al telaio 31 mediante le prime superfici di arresto 6a, 7a ed all'allineamento delle superfici di guida 5 alle superfici di riferimento 36a della bandella 36, che viene effettuato facendo scorrere il gruppo a maschera 4 rispetto alla struttura di supporto 2.
Pertanto, la suddetta dima raggiunge gli stessi scopi e vantaggi del metodo sopra descritto.
Preferibilmente, la dima 1 comprende anche secondi corpi di arresto 8 e 9, analoghi ai primi corpi di arresto 6 e 7, che definiscono corrispondenti seconde superfici di arresto 8a, 9a posizionabili a ridosso, rispettivamente, delle superfici di riscontro 32b, 32c dell'imposta 32.
In particolare, ciascuna seconda superficie di arresto 8a, 9a è distanziata dalla corrispondente prima superficie di arresto 6a, 7a secondo una direzione perpendicolare alla superficie di riscontro 31b, 31c a cui viene appoggiata la prima superficie di arresto 6a, 7a stessa.
Come già descritto in precedenza, la distanza tra ciascuna prima superficie di arresto 6a, 7a e la corrispondente seconda superficie di arresto 8a, 9a viene stabilita in base alla geometria dell'imposta 32 ed al gioco di quest'ultima con il vano 33.
Preferibilmente e come si osserva in Fig. 3, ciascun gruppo a maschera 4 comprende due secondi corpi di arresto 9, al fine di favorire un posizionamento preciso della dima 1 rispetto all'imposta 32.
Preferibilmente, i primi corpi di arresto 6 e 7 sono amovibilmente associati alla struttura di supporto 2 secondo rispettive direzioni parallele alla superficie di appoggio 3 e perpendicolari alle corrispondenti superfici di riscontro 31b, 31c.
La possibilità di movimentare i corpi di arresto come appena descritto permette, vantaggiosamente, di modificare la distanza tra la prima superficie di arresto 6a, 7a e/o la corrispondente seconda superficie di arresto 8a, 9a in modo da adattare la dima di foratura 1 a imposte 32 di diverse geometrie e/o alla realizzazione di diversi giochi di montaggio.
Varianti esecutive dell'invenzione non rappresentate nei disegni possono prevedere che i secondi corpi di arresto 8 e 9 siano mobili nel modo sopra descritto, in aggiunta o in sostituzione alla mobilità dei primi corpi di arresto 6 e 7. In tal caso, le direzioni di movimentazione sono perpendicolari, rispettivamente, alle superfici di riscontro 32b, 32c dell'imposta 32 a cui vengono appoggiati i secondi corpi di arresti 8, 9 stessi.
Preferibilmente, la suddetta movimentazione dei corpi di arresto 6, 7, 8, 9 viene ottenuta associando questi ultimi alla struttura di supporto 2 per mezzo di guide a scorrimento, di tipo di per sé noto.
Preferibilmente e come si osserva più in dettaglio in Fig. 11, la dima 1 è provvista di una scala graduata 24 disposta in corrispondenza di ciascuno dei suddetti corpi di arresto mobili 6 e 7 per consentire un'immediata determinazione della distanza delle rispettive prime superfici di arresto 6a, 7a rispetto alle corrispondenti seconde superfici di arresto 8a, 9a e facilitare così la loro regolazione.
Preferibilmente, la suddetta scala graduata 24 è impressa sull'elemento della suddetta guida a scorrimento che è fisso rispetto alla struttura di supporto 2 della dima 1 e comprende una pluralità di tacche, ciascuna delle quali riportante un numero che indica la suddetta distanza quando la corrispondente prima superficie di arresto 6a, 7a viene allineata alla tacca corrispondente.
Varianti esecutive dell'invenzione, non rappresentate nei disegni, possono prevedere che le suddette tacche siano riportate sull'elemento della guida a scorrimento che è mobile rispetto alla struttura di supporto 2, oppure su entrambi gli elementi della guida.
Ancora preferibilmente, ciascun corpo di arresto 6, 7, 8, 9 è amovibilmente associato alla struttura di supporto 2 secondo una direzione perpendicolare alla superficie di appoggio 3 in modo da poter venire disposto in una posizione in cui esso non sporge rispetto alla superficie di appoggio 3. Questo, vantaggiosamente, consente di posizionare sporgenti soltanto i primi corpi di arresto 6, 7 che vanno disposti in appoggio alle superfici di riscontro 31b, 31c quando la dima 1 viene disposta in appoggio al telaio 31, come rappresentato in Fig. 6, oppure i secondi corpi di arresto 8, 9 che vanno disposti in appoggio alle superfici di riscontro 32b, 32c quando la dima 1 viene disposta in appoggio all'imposta 32, come rappresentato in Fig.8, ritirando invece gli altri corpi di arresto in modo che non interferiscano con il corretto posizionamento della dima 1.
Preferibilmente e come si osserva ad esempio in Fig.2, la suddetta mobilità dei corpi di arresto 6, 7, 8, 9 viene ottenuta configurando questi ultimi come rispettive alette girevolmente connesse alla struttura di supporto 2 mediante rispettivi perni ad assi paralleli alla superficie di appoggio 3.
Secondo una variante esecutiva dell'invenzione, non rappresentata nei disegni, uno o più dei corpi di arresto 6, 7, 8, 9 possono venire configurati come rispettivi pioli scorrevolmente connessi alla struttura di supporto 2 secondo rispettive direzioni perpendicolari alla superficie di appoggio 3, ad esempio alloggiati scorrevolmente in rispettivi fori della struttura di supporto 2.
Come anticipato in precedenza, preferibilmente la dima 1 comprende almeno due superfici di guida 5, con i vantaggi già descritti in precedenza.
In particolare, la dima 1 è configurata in modo tale che, quando viene disposta in appoggio al telaio 31, le due superfici di guida 5 siano reciprocamente allineate secondo una direzione parallela alla direzione di reciproco allineamento delle superfici di riferimento 36a della bandella 36.
Inoltre, preferibilmente e come si osserva in Fig. 3, il gruppo a maschera 4 comprende due corpi a maschera 11, 12, ciascuno dei quali comprende almeno una corrispondente superficie di guida 5. I due corpi a maschera 11, 12 sono reciprocamente scorrevoli in modo da poter modificare la distanza reciproca tra le superfici di guida 5. Vantaggiosamente, la possibilità di modificare la distanza reciproca tra le due superfici di guida 5 consente di impiegare la dima di foratura 1 con bandelle 36 aventi fori di fissaggio di diversi interassi.
Preferibilmente e come si osserva in particolare in Fig. 3, ciascun corpo a maschera 11, 12 comprende sei superfici di guida 5, allineate secondo la seconda direzione di scorrimento X in due file di tre aperture ciascuna, le due file essendo distanziate secondo la prima direzione di scorrimento Y.
Preferibilmente, il gruppo di comando 10 è azionabile per impedire anche lo scorrimento reciproco tra i suddetti due corpi a maschera 11, 12, in modo da mantenere invariata la distanza tra le superfici di guida 5 durante il trasferimento della dima 1 dal telaio 31 all'imposta 32.
Ancora preferibilmente, i corpi a maschera 11, 12 sono realizzati in un materiale trasparente, o comunque tale da consentire all'operatore di scorgere la bandella ed i relativi fori attraverso i corpi a maschera 11, 12 stessi. Questo, vantaggiosamente, facilita all'operatore l'operazione di allineamento delle superfici di guida 5 alle superfici di riferimento 36a della bandella 36 quando quest'ultima viene disposta all'esterno della dima 1, cioè si trova dietro ai corpi a maschera 11, 12 rispetto all'operatore, come nel caso rappresentato nelle Figg.4-8.
Secondo una variante operativa dell'invenzione, rappresentata parzialmente in Fig. 12, la dima ivi indicata complessivamente con 20 differisce dalla precedente in quanto ciascun corpo a maschera 11, 12 è realizzato in forma di reticolo. Il reticolo e comprende, ad esempio, elementi sottili 21, realizzati in metallo o in altro materiale idoneo, che si intersecano in corrispondenza delle superfici di guida 5, che in questo caso possono essere definite da corrispondenti elementi 22 di forma anulare o tubolare.
In entrambe le varianti sopra descritte delle dime 1 e 20, la struttura di supporto 2 comprende preferibilmente una barra di supporto 13 sviluppata secondo una prima delle suddette due direzioni di scorrimento, indicata con Y.
La suddetta barra di supporto 13 definisce una porzione della superficie di appoggio 3 destinata a venire disposta a ridosso della faccia 31a del telaio 31, come indicato in Fig. 6. Più precisamente, un'estremità della barra di supporto 13 porta il primo corpo di arresto 6 destinato a venire appoggiato ad una superficie di riscontro 31b del telaio 31, mentre l'estremità opposta viene appoggiata alla faccia 31a del telaio 31. Preferibilmente, la prima estremità della barra di supporto 13 porta anche il secondo corpo di arresto 8 destinato a venire appoggiato ad una superficie di riscontro 32b dell'imposta 32, come si osserva in Fig.5.
Preferibilmente, la barra di supporto 13 è telescopica, onde consentire di adattarne la lunghezza alla dimensione del vano 33.
La struttura di supporto 2 comprende altresì un primo telaio 14 scorrevolmente connesso alla barra di supporto 13 secondo la prima direzione di scorrimento Y e che definisce un'altra porzione della superficie di appoggio 3.
La struttura di supporto 2 comprende inoltre un secondo telaio 15 che è scorrevolmente connesso al primo telaio 14 secondo la seconda direzione di scorrimento X e che supporta il gruppo a maschera 4.
Si comprende che la struttura di supporto 2 configurata come sopra descritto consente di regolare la posizione del gruppo a maschera 4 nelle due direzioni di scorrimento Y e X agendo sui rispettivi telai 14 e 15.
Preferibilmente, i suddetti scorrimenti dei telai 14 e 15 vengono resi possibili collegando i telai stessi rispettivamente alla barra di supporto 13 ed al secondo telaio 15 per mezzo di corrispondenti guide lineari, di per sé note. A titolo esemplificativo e come si osserva nelle sezioni delle Figg. da 7 a 10, ciascuna guida lineare può comprendere una sporgenza ed un recesso reciprocamente coniugati, uno dei due elementi appartenendo al rispettivo telaio 14, 15, l'altro elemento appartenendo al membro di supporto di tale telaio, cioè alla barra di supporto 13 o al secondo telaio 15, rispettivamente.
Per quanto riguarda il gruppo di comando 10, preferibilmente esso comprende una pluralità di morsetti 17, 17'. Per comodità, le figure riportano il riferimento numerico soltanto su una parte dei suddetti morsetti. I morsetti 17, 17' sono azionabili per impedire gli scorrimenti del primo telaio 14 rispetto alla barra di supporto 13 e del secondo telaio 15 rispetto al primo telaio 14. In particolare, ciascun morsetto 17, 17' viene utilizzato preferibilmente per impedire lo scorrimento di una corrispondente delle suddette guide lineari.
Preferibilmente, ciascun morsetto 17, 17' è azionabile in rotazione dall'operatore in un verso o nell'altro in modo tale da stringerlo o, rispettivamente, allentarlo, così da impedire o, rispettivamente, permettere lo scorrimento relativo tra le rispettive parti. Ancora preferibilmente, la suddetta rotazione è ottenibile agendo su una superficie sagomata del morsetto 17, 17', ad esempio una superficie cilindrica zigrinata.
Preferibilmente, uno o più morsetti 17 comprendono ciascuno una parte filettata, connessa ad una delle due parti reciprocamente mobili della guida lineare, alla quale è avvitato un elemento di frizione portante la suddetta superficie sagomata in modo tale che la rotazione della superficie sagomata in uno dei due versi provoca il movimento dell'elemento di frizione in una direzione parallela all'asse di rotazione del morsetto 17 fino a stringerne una superficie contro l'altra parte mobile della guida lineare così da impedirne lo scorrimento.
Come si osserva nelle Figg. 3 e 9, altri morsetti 17' possono comprendere una barra filettata 17a che presenta una prima estremità girevolmente associata ad una delle due parti reciprocamente mobili, ad esempio alla alla struttura di supporto 2, in modo da poter ruotare liberamente, e l'estremità opposta avvitata all'altra delle suddette parti mobili, ad esempio al primo telaio 14, per mezzo di una madrevite 17b in modo tale che, ruotando la barra filettata 17a, sia possibile regolare la distanza tra le due parti. La barra filettata 17a porta inoltre la suddetta superficie sagomata.
Secondo una variante esecutiva non rappresentata nei disegni, la configurazione appena descritta di barra filettata e madrevite viene impiegata per la regolazione della distanza reciproca tra i due corpi a maschera 11, 12.
Per quanto concerne il gruppo a maschera 4, preferibilmente esso comprende un terzo telaio 16 montato scorrevole sul secondo telaio 15 e supportante i due corpi a maschera 11, 12. Vantaggiosamente, lo scorrimento del terzo telaio 16 consente di effettuare regolazioni più precise della posizione delle superfici di guida 5.
Preferibilmente, lo scorrimento del terzo telaio 16 rispetto al secondo telaio 15 avviene secondo la prima direzione di scorrimento Y.
Ancora preferibilmente, i due corpi a maschera 11, 12 sono scorrevolmente associati al terzo telaio 16 secondo la prima direzione di scorrimento Y. Come verrà descritto più in dettaglio in seguito, questa configurazione rende la dima di foratura 1 particolarmente adatta a venire impiegata nel caso in cui le superfici di riferimento 36a di ciascuna bandella 36 siano reciprocamente allineate secondo una direzione parallela all'asse dei perni 37 delle cerniere 34.
Per quanto concerne le superfici di guida 5, preferibilmente e come anticipato in precedenza ciascuna di esse appartiene ad una corrispondente apertura 19, preferibilmente un foro, che si sviluppa passante attraverso il gruppo a maschera 4 secondo una direzione perpendicolare alla superficie di appoggio 3.
Preferibilmente e come si osserva in dettaglio nelle Figg. 7, 8 e 10, la dima di foratura 1 comprende anche un elemento tubolare 18 inserito in ciascuna apertura passante 19 in modo che una sua estremità sia posizionabile sporgente dall'apertura 19 stessa ed all'interno di un corrispondente foro 36a della bandella 36, come si osserva in Fig. 7. Vantaggiosamente, l'elemento tubolare 18 facilita l'allineamento della corrispondente apertura 19 al foro della superficie di riferimento 36a della bandella. Ancora vantaggiosamente, l'elemento tubolare 18 comprende un foro passante che funge da guida per la punta di un attrezzo, ad esempio la punta di un trapano, impiegato per la successiva foratura o segnatura dell'imposta 32.
Ancora preferibilmente, l'elemento tubolare 18 è inserito scorrevolmente nell'apertura passante 19 in modo che, vantaggiosamente, la sua estremità sporgente possa venire retratta all'interno dell'apertura 19 stessa in caso di inutilizzo.
Ancora preferibilmente, l'elemento tubolare 18 presenta una lunghezza superiore alla profondità dell'apertura 19 stessa, ad esempio superiore allo spessore del corrispondente corpo a maschera 11, 12. Questo assicura che almeno una delle due estremità contrapposte dell'elemento tubolare 18 sia sempre sporgente oltre una corrispondente estremità dell'apertura 19 stessa. Vantaggiosamente, la suddetta estremità sporgente può venire premuta per causare lo scorrimento dell'elemento tubolare 18 fino a disporne l'altra estremità sporgente oltre l'estremità contrapposta dell'apertura 19, con il vantaggio di consentire l'impiego della dima di foratura 1 su entrambi i lati, nel modo che verrà descritto più dettagliatamente in seguito.
Ancora preferibilmente, l'elemento tubolare 18 presenta un colore diverso da quello dei corpi a maschera 11, 12 e della bandella 36, in modo da essere facilmente visibile.
Le figure illustrano un elemento tubolare 18 disposto in ciascuna apertura passante 19. Tuttavia, è evidente che il numero di elementi tubolari 18 può essere inferiore a quello rappresentato nelle figure e, ad esempio, ridursi a due soli elementi tubolari 18 associati rispettivamente a due aperture passanti 19 dei due corpi a maschera 11, 12. Ciascuno dei suddetti due elementi tubolari 18 può venire rimosso dalla corrispondente apertura passante 19 ed inserito in un'altra apertura passante 19 dello stesso corpo a maschera 11, 12, in base alla geometria della bandella 36.
Preferibilmente, la dima di foratura 1 è configurata in modo che la distanza intercorrente tra la superficie di appoggio 3 e le superfici dei corpi a maschera 11, 12 rivolte contrappostamente alla superficie di appoggio 3 sia pari alla distanza intercorrente tra la faccia 31a del telaio 31 e la faccia 32a dell'imposta 32 quando quest'ultima è in posizione operativa. Ne consegue che, quando la dima di foratura 1 viene appoggiata alla faccia 31a del telaio 31, le superfici dei corpi a maschera 11, 12 risultano disposte, rispetto alla faccia 31a, nella posizione corrispondente alla posizione assunta dalla faccia 32a dell'imposta 32 quando quest'ultima è in posizione operativa e che, quindi, le bandelle 36 disposte in appoggio ai corpi a maschera 11, 12 si trovano nella posizione corrispondente alla posizione operativa dell'imposta 32, a vantaggio della precisione di posizionamento delle superfici di guida 5.
Preferibilmente, la dima di foratura 1 è interamente contenuta tra due piani paralleli tra loro e complanari, rispettivamente, alla superficie di appoggio 3 e alle suddette superfici dei corpi a maschera 11, 12 rivolte contrappostamente alla superficie di appoggio 3, fatta salva la possibilità di posizionare i corpi di arresto 6, 7, 8, 9 sporgenti oltre la superficie di appoggio 3, come descritto in precedenza. L'assenza di sporgenze oltre i suddetti piani paralleli consente un appoggio ottimale della dima 1 al telaio 31 ed all'imposta 32, nonché delle bandelle 36 in appoggio alla dima 1.
Ancora preferibilmente, la dima 1 è geometricamente simmetrica rispetto ad un piano parallelo alla superficie di appoggio 3, in modo tale che la dima 1 stessa presenti in realtà due superfici di appoggio 3 reciprocamente contrapposte. Vantaggiosamente, la simmetria appena descritta consente di impiegare la dima 1 su entrambi i versi, a seconda che essa venga impiegata per il montaggio di un'imposta destra o di un'imposta sinistra.
Nel caso appena descritto, i corpi di arresto 6, 7, 8, 9 sono preferibilmente configurati in modo da essere posizionabili sporgenti su entrambi i lati della dima 1, a seconda di quale delle due superfici di appoggio 3 venga impiegata.
Per lo stesso motivo, gli elementi tubolari 18 sono preferibilmente configurati in modo tale da poter essere posizionati sporgenti da ciascuna delle due estremità contrapposte delle rispettive aperture passanti 19.
Come anticipato in precedenza, le dime di foratura 1 e 20 sopra descritte sono particolarmente adatte a venire impiegate quando le superfici di riferimento 36a di ciascuna bandella 36 sono reciprocamente allineati secondo una direzione parallela all'asse del perno 37 della cerniera 34, come nel caso della Fig. 4. Infatti, la possibilità di regolare la distanza tra i corpi a maschera 11, 12 di ciascun gruppo a maschera 4 secondo la direzione di scorrimento Y consente di adattare l'interasse tra le rispettive superfici di guida 5 all'interasse dei fori 36a di ciascuna bandella 36.
La Fig. 13 rappresenta una variante esecutiva di una dima di foratura, ivi indicata complessivamente con 23, particolarmente adatta ad una diversa bandella, rappresentata in tratteggio ed indicata con 39, in cui le superfici di riferimento 39a, ad esempio altrettanti fori, sono allineati secondo una direzione ortogonale all'asse 40 del perno della cerniera, anziché parallelamente all'asse stesso come nel caso precedente.
Per semplicità, ciascun componente della dima 23 di questa variante esecutiva viene indicato con lo stesso riferimento numerico del componente che assolve alla stessa funzione nelle dime 1 e 20.
La dima 23 secondo questa variante differisce dalle dime 1 e 20 delle precedenti forme esecutive sostanzialmente per il fatto che le due superfici di guida 5 sono allineate secondo la prima direzione di scorrimento X anziché secondo la seconda direzione di scorrimento Y. Analogamente, i due corpi a maschera 11, 12 di ciascun gruppo a maschera 4 sono allineati, e reciprocamente scorrevoli, secondo la seconda direzione di scorrimento X anziché secondo la prima direzione di scorrimento Y. Evidentemente, questo consente di regolare l'interasse tra le rispettive superfici di guida 5 secondo la direzione di allineamento delle superfici di riferimento 39a della bandella 39, in modo da adattarlo all'interasse di queste ultime.
Operativamente, per l'esecuzione del metodo dell'invenzione descritto in precedenza, si provvede a disporre una qualsiasi delle dime 1, 20 e 23 sopra descritte nella prima posizione operativa, appoggiandone la superficie di appoggio 3 alla faccia 31a del telaio 31 che supporta i cardini 35 di due o più cerniere 34.
In particolare e come rappresentato in Fig. 4, il suddetto posizionamento avviene disponendo la barra di supporto 13 parallela alla direzione di allineamento dei due cardini 35, che generalmente è una direzione verticale. Il suddetto posizionamento comprende anche l'appoggio delle prime superfici di arresto 6a e 7a, disposte aggettanti dalla superficie di appoggio 3, alle superfici di riscontro 31b e 31c del vano 33.
Dopo aver associato le bandelle 36 ai cardini 35 ed averle disposte nella posizione corrispondente alla posizione operativa dell'imposta 32, si procede a movimentare i due gruppi a maschera 4 secondo la prima direzione di scorrimento Y per mezzo delle rispettive guide a scorrimento dei primi telai 14 fino a disporli affacciati, rispettivamente, alle due bandelle 36.
Successivamente, si effettua una regolazione di fino per allineare due superfici di guida 5 di ciascun gruppo a maschera 4 alle superfici di riferimento 36a della corrispondente bandella 36, agendo sulle guide a scorrimento dei secondi telai 15.
Infine, agendo sulle guide a scorrimento dei terzi telai 16 e modificando l'interasse tra i rispettivi corpi a maschera 11, 12 di ciascun gruppo a maschera 4, si provvede ad allineare ciascuna superficie di guida 5 ad una corrispondente superficie di riferimento 36a. Il raggiungimento di un allineamento soddisfacente sarà controllabile inserendo gli elementi tubolari 18 nei fori delle bandelle 36, come da Figg. 6 e 7.
Evidentemente, le suddette operazioni possono venire svolte secondo sequenze differenti rispetto a quella sopra descritta, raggiungendo in ogni caso l'allineamento delle superfici di guida 5 alle superfici di riferimento 36a.
Dopo aver bloccato la configurazione della dima 1, 20, 23 per mezzo del gruppo di comando 10, i primi corpi di arresto 6 e 7 e gli elementi tubolari 18 vengono movimentati in modo da non sporgere oltre la superficie di appoggio 3.
La dima può quindi venire spostata nella seconda posizione operativa, appoggiandone la superficie di appoggio 3 alla faccia 32a dell'imposta 32 destinata a ricevere le bandelle 36 e le seconde superfici di arresto 8a e 9a, disposte sporgenti rispetto alla superficie di appoggio 3, rispettivamente alle superfici di riscontro 32b e 32c dell'imposta 32.
Si può quindi procedere all'operazione di foratura / segnatura della faccia 32a descritta in precedenza e, quindi, fissare le bandelle 36 all'imposta 32.
La dima può quindi venire impiegata per montare un'altra imposta simmetrica alla prima, non rappresentata nei disegni, avendo l'accortezza di ruotare la dima stessa di 180° attorno alla prima direzione di scorrimento Y, in modo da utilizzare la superficie di appoggio 3 contrapposta a quella impiegata per il montaggio della prima imposta 32.
Da quanto sopra descritto, si comprende che la dima dell’invenzione raggiunge gli scopi prefissati.
In particolare, poiché la dima consente di fissare le bandelle all'imposta senza dover mantenere quest'ultima in appoggio al telaio, la suddetta operazione può venire svolta da un unico operatore.
Inoltre, le possibilità di regolazione della dima consentono di fissare le bandelle all'imposta in modo rapido e preciso.
Inoltre, impiegando la dima, non è necessario né disporre impalcature all'esterno dell'edificio, né sporgersi all'esterno, così da svolgere la suddetta operazione in piena sicurezza.
L’invenzione è suscettibile di modifiche e varianti tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate. In particolare, gli elementi dell’invenzione potranno venire sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In particolare, la geometria del gruppo a maschera 4 e, più in particolare, dei corpi a maschera 11, 12, nonché il numero e/o la disposizione delle aperture passanti 19 potranno variare a seconda delle preferenze del costruttore e/o delle esigenze dell'utilizzatore a cui la dima è destinata.
Inoltre, i materiali potranno essere scelti a seconda delle esigenze, senza tuttavia uscire dall'ambito dell’invenzione.
Inoltre, uno o più elementi di una specifica forma esecutiva dell'invenzione tecnicamente compatibili con un'altra specifica forma esecutiva dell'invenzione potranno venire introdotti in quest'ultima in aggiunta o in sostituzione di elementi di quest'ultima.
Laddove gli elementi tecnici specificati nelle rivendicazioni sono seguiti da segni di riferimento, tali segni di riferimento vengono inclusi al solo scopo di migliorare l'intelligenza dell’invenzione e, pertanto, essi non comportano alcuna limitazione all'ambito di tutela rivendicato.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dima di foratura (1; 20; 23) per il montaggio di un'imposta (32) ad un telaio (31) di un infisso (30), comprendente: - una struttura di supporto (2) che definisce una superficie di appoggio (3); - un gruppo a maschera (4) scorrevolmente connesso a detta struttura di supporto (2) secondo due direzioni di scorrimento (X, Y) reciprocamente ortogonali e parallele a detta superficie di appoggio (3) e provvisto di superfici di guida (5) perpendicolari a detta superficie di appoggio (3); - una pluralità di corpi di arresto (6, 7, 8, 9) associati a detta struttura di supporto (2), posizionabili aggettanti da detta superficie di appoggio (3) in una direzione perpendicolare ad essa per definire almeno due prime superfici di arresto (6a, 7a) che, quando detta superficie di appoggio (3) è disposta a ridosso di una faccia (31a) di detto telaio (31), sono posizionabili a ridosso, rispettivamente, di due superfici di riscontro (31b, 31c) tra loro ortogonali appartenenti a detto telaio (31) e delimitanti un vano (33) di detto telaio (31); - un gruppo di comando (10) azionabile per impedire lo scorrimento di detto gruppo a maschera (4) secondo dette due direzioni di scorrimento (X, Y).
  2. 2. Dima di foratura (1; 20; 23) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti corpi di arresto (6, 7, 8, 9) definiscono almeno due seconde superfici di arresto (8a, 9a) posizionabili a ridosso, rispettivamente, di due superfici di riscontro (32b, 32c) tra loro ortogonali che delimitano detta imposta (32) e destinate a venire posizionate parallele, rispettivamente, a dette due superfici di riscontro (31b, 31c) di detto telaio (31) quando detta imposta (32) chiude detto vano (33).
  3. 3. Dima di foratura (1; 20; 23) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 o 2, caratterizzata dal fatto che uno o più di detti corpi di arresto (6, 7, 8, 9) sono montati amovibilmente su detta struttura di supporto (2) secondo una direzione di movimentazione perpendicolare a detta superficie di appoggio (3) in modo da poter venire disposti in una posizione non sporgente rispetto a detta superficie di appoggio (3).
  4. 4. Dima di foratura (1; 20; 23) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzata dal fatto che uno o più di detti corpi di arresto (6, 7, 8, 9) sono montati amovibilmente su detta struttura di supporto (2) secondo una direzione di movimentazione parallela a detta superficie di appoggio (3) e perpendicolare alla corrispondente superficie di riscontro (31b, 31c).
  5. 5. Dima di foratura (1; 20; 23) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzata dal fatto che detto gruppo a maschera (4) comprende due corpi a maschera (11, 12), ciascuno dei quali comprende una corrispondente di dette superfici di guida (5), detti due corpi a maschera (11, 12) essendo reciprocamente scorrevoli in modo da poter modificare la distanza reciproca tra dette superfici di guida (5).
  6. 6. Dima di foratura (1; 20; 23) secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detta struttura di supporto (2) comprende: - una barra di supporto (13) sviluppata secondo una prima di dette direzioni di scorrimento (Y); - un primo telaio (14) scorrevolmente connesso a detta barra di supporto (13) secondo detta prima direzione di scorrimento (Y); - un secondo telaio (15) supportante detto gruppo a maschera (4) e scorrevolmente connesso a detto primo telaio (14) secondo una seconda di dette direzioni di scorrimento (X).
  7. 7. Dima di foratura (1; 20; 23) secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che detto gruppo di comando (10) comprende una pluralità di morsetti (17, 17') azionabili per impedire gli scorrimenti di detto primo telaio (14) rispetto a detta barra di supporto (13) e di detto secondo telaio (15) rispetto a detto primo telaio (14).
  8. 8. Dima di foratura (1; 20; 23) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 6 o 7, caratterizzata dal fatto che detto gruppo a maschera (4) comprende un terzo telaio (16) supportante detti due corpi a maschera (11, 12) e montato scorrevole su detto secondo telaio (15).
  9. 9. Dima di foratura (1; 20; 23) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzata dal fatto che ciascuna di dette superfici di guida (5) è una superficie che delimita una corrispondente apertura (19) che si sviluppa passante in detto gruppo a maschera (4) secondo una direzione perpendicolare a detta superficie di appoggio (3).
  10. 10. Metodo di montaggio di un'imposta (32) ad un telaio (31) di un infisso (30) per mezzo di una cerniera (34) comprendente un cardine (35), connesso ad una faccia (31a) di detto telaio (31), ed una bandella (36; 39) girevolmente accoppiabile a detto cardine (35), detto metodo comprendendo le seguenti operazioni: - predisporre una dima di foratura (1; 20; 23) provvista di una superficie di appoggio (3) e di due prime superfici di arresto (6a, 7a) aggettanti da detta superficie di appoggio (3) secondo una direzione ortogonale a detta superficie di appoggio (3); - disporre detta dima di foratura (1; 20; 23) in modo che detta superficie di appoggio (3) si trovi a ridosso di detta faccia (31a) di detto telaio (31) e che dette due prime superfici di arresto (6a, 7a) si trovino a ridosso, rispettivamente, di due superfici di riscontro (31b, 31c) tra loro ortogonali appartenenti a detto telaio (31) e delimitanti un vano (33) in detto telaio (31); - accoppiare detta bandella (36; 39) a detto cardine (35) in una posizione operativa corrispondente a quella assunta quando detta imposta (32) chiude detto vano (33); - allineare una o più superfici di guida (5), appartenenti a detta dima di foratura (1; 20; 23) e perpendicolari a detta superficie di appoggio (3), a corrispondenti superfici di riferimento (36a) di detta bandella (36; 39); - disporre detta dima di foratura (1; 20; 23) in modo che detta superficie di appoggio (3) si trovi a ridosso di una faccia (32a) di detta imposta (32) e che dette due prime superfici di arresto (6a, 7a) si trovino, rispetto a detta imposta (32), nelle stesse posizioni, rispettivamente, di dette superfici di riscontro (31b, 31c) quando detta imposta (32) viene montata su detto telaio (31); - realizzare su detta faccia (32a) segni o fori in corrispondenza, rispettivamente, di ciascuna di dette superfici di guida (5); - disporre detta bandella (36; 39) a ridosso di detta faccia (32a) in modo da allineare dette superfici di riferimento (36a) rispettivamente a detti segni o fori; - fissare detta bandella (36; 39) a detta imposta (32).
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IT102019000014187A IT201900014187A1 (it) 2019-08-06 2019-08-06 Metodo per il montaggio di un'imposta ad un infisso e dima di foratura per l'esecuzione del metodo

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Citations (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US1642474A (en) * 1925-10-20 1927-09-13 Willoughby Thomas Perry Door-butt gauge
CH432860A (de) * 1964-05-02 1967-03-31 Jaeger Frank Kg Beschlaegefabr Anschlaglehre für die Flügel- und Rahmenbeschlagteile von Fenster- oder Türbeschlägen
EP0470601A1 (de) * 1990-08-07 1992-02-12 Schüring GmbH & Co. Fenstertechnologie KG Gerät zum Anbringen der Bohrungen zum Befestigen der Rahmenbandteile eines Fensters oder einer Türe
FR2701507A1 (fr) * 1993-02-15 1994-08-19 Chambon Jean Dispositif de perçage pour fiches à visser et fiches à lacet d'un ouvrant monté dans un dormant.

Patent Citations (4)

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