IT201900012678A1 - Cestino per la raccolta differenziata di rifiuti organici - Google Patents

Cestino per la raccolta differenziata di rifiuti organici Download PDF

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IT201900012678A1
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Aroma Riserva S R L
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    • B65F1/141Supports, racks, stands, posts or the like for holding refuse receptacles
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Description

DESCRIZIONE
La presente invenzione è relativa ad un contenitore portarifiuti, in particolare forma oggetto della presente invenzione un cestino per la raccolta differenziata di rifiuti organici, uno scheletro di supporto ed un assieme cestino.
La necessità di limitare la crescita ed il proliferare di discariche ha indotto le amministrazioni locali a promuovere la raccolta differenziata dei Rifiuti Solidi Urbani (RSU), in modo da separare carta, plastica, umido, indifferenziato, vetro e metallo. Con il termine “rifiuti organici” o “umido” si intendono scarti di origine vegetale o animale, ad esempio residui di cucina, sfalci di erba, potature e simili. I rifiuti “generici”, oppure “indifferenziati” o “residui”, comprendono invece la pluralità di scarti non altrimenti riciclabile e quindi non riconducibile ad una tra le già citate categorie di differenziazione dei rifiuti, ovvero carta, plastica, umido, vetro o metallo.
Nonostante fossero già presenti dei cassonetti dedicati per ogni categoria di Rifiuto Solido Urbano, la percentuale di differenziazione era troppo bassa rispetto al volume totale di rifiuti prodotti. Pertanto, al fine di aumentare la percentuale di differenziazione dei rifiuti, è stata introdotta la raccolta differenziata “porta a porta”, che può essere attuata secondo due diverse formule: integrale o mista.
La raccolta porta a porta integrale prevede il ritiro domiciliare di tutte le categorie di Rifiuti Solidi Urbani. Al privato cittadino viene fornito un kit comprendente cinque diversi contenitori, uno per categoria di rifiuto. In particolare, ciascun contenitore può essere un bidoncino rigido o una fornitura di sacchetti. Ad esempio, il kit può comprendere un bidoncino marrone per l’umido, un bidoncino verde per il vetro e il metallo, una fornitura di sacchetti gialli per la plastica, un bidoncino grigio per l’indifferenziato ed un bidoncino blu per la carta. Tuttavia, ciascuna amministrazione locale ha adottato regole proprie e colori diversi per l’assortimento del kit da fornire al cittadino. Pertanto, sebbene esistano linee guida, è difficile riscontrare un’uniformità su scala regionale o nazionale.
Invece, la raccolta porta a porta con formula mista prevede il ritiro domiciliare ad esempio solo di carta, plastica, vetro e metallo. Il conferimento dei rifiuti organici e indifferenziati deve essere effettuato in cassonetti, solitamente posti ai bordi delle strade, eventualmente provvisti di un dispositivo di accesso, detto in gergo “calotta”. Tale dispositivo di accesso, o calotta, è un sistema di controllo e regolazione del conferimento del rifiuto, che comprende internamente un vano di deposito adatto ad accogliere il sacchetto contenente i rifiuti organici o generici. Il vano di deposito non è liberamente accessibile, anzi l’apertura del dispositivo di accesso è regolata da un sistema di identificazione dell’utente mediante tessera di riconoscimento. Pertanto, il dispositivo di accesso permette di definire sistemi di tariffazione mirata sul numero effettivo di utilizzi da parte di ciascun utente, allo scopo di premiare, con sgravi o incentivi, il cittadino virtuoso che produce meno rifiuti generici. Tuttavia, indipendentemente dalla formula attuata, la raccolta differenziata dei rifiuti organici necessita dell’utilizzo di un sacchetto realizzato in materiale biodegradabile. L’utente utilizza tale sacchetto per foderare internamente il bidoncino destinato alla raccolta porta a porta oppure per raccogliere i rifiuti organici da conferire nel cassonetto, eventualmente provvisto del dispositivo di accesso.
Svantaggiosamente, i sacchetti biodegradabili oggi presenti sul mercato hanno una serie di problemi che li rendono poco pratici e funzionali. In particolare, sono poco resistenti e, se riempiti completamente di rifiuti organici, non riescono a reggerne il peso e si rompono facendo cadere a terra quanto contenuto nel sacchetto. Pertanto, i sacchetti biodegradabili secondo lo stato dell’arte ottemperano solo ad una funzione contenitiva dell’umido, in quanto non riescono sempre a consentire il regolare trasporto dei rifiuti dal domicilio dell’utilizzatore al cassonetto. Nel dettaglio, quando i sacchetti pieni vengono afferrati per le maniglie, non reggono il peso dei rifiuti in essi raccolti e si lacerano.
Svantaggiosamente, i sacchetti biodegradabili sono flessibili, cioè non rigidi, e di conseguenza, in funzione dei rifiuti che vengono gettati al loto interno, modificano la loro forma al fine di assecondare la geometria dei rifiuti che raccolgono. Pertanto, essendo flessibili e non di forma definita, i sacchetti biodegradabili non riescono a massimizzare lo sfruttamento del volume disponibile del vano di deposito oppure del bidoncino.
In altre parole, utilizzando i sacchetti biodegradabili, che sono flessibili e poco resistenti, non si riesce a occupare completamente il volume a disposizione nel vano di deposito definito all’interno del dispositivo di accesso.
Scopo della presente invenzione è quello di proporre un cestino per la raccolta differenziata di rifiuti organici in grado di esibire migliori proprietà di resistenza e di migliorare lo sfruttamento del volume disponibile nel vano di deposito, ovviando, quindi ai limiti della tecnica nota.
Detto scopo è conseguito con un cestino secondo la rivendicazione 1, con uno scheletro di supporto secondo la rivendicazione 11 e con un assieme cestino secondo la rivendicazione 16. Le rivendicazioni dipendenti descrivono forme di realizzazione preferite dell’invenzione.
Le caratteristiche e i vantaggi del cestino, dello scheletro e dell’assieme secondo l’invenzione risulteranno comunque evidenti dalla descrizione di seguito riportata di suoi esempi preferiti di realizzazione, dati a titolo indicativo e non limitativo, con riferimento alle allegate figure, in cui:
- la figura 1 è una vista prospettica dall’alto di un assieme cestino per la raccolta di rifiuti organici secondo una forma preferita di realizzazione;
- la figura 2a è una vista prospettica a componenti separate del cestino;
- la figura 2b è una vista prospettica dello scheletro di supporto;
- la figura 3 è una vista prospettica dal basso dell’assieme cestino secondo la forma di realizzazione di figura 1; e
- la figura 4 è una vista di elevazione dell’assieme cestino secondo la forma di realizzazione rappresentata in figura 1.
In riferimento alle allegate figure, con 100 è stato indicato un cestino per la raccolta differenziata di rifiuti organici, con 200 è stato indicato uno scheletro di supporto e con 300 è stato indicato un assieme cestino secondo l’invenzione nel suo complesso.
Nel prosieguo della descrizione, con il termine “biodegradabile” è da intendersi qualunque sostanza che, grazie all’azione di batteri, funghi o altri microrganismi presenti nell’ambiente, è in grado di decomporsi in composti più semplici e meno inquinanti della sostanza di partenza. Secondo la normativa europea vigente, un prodotto può esibire la dicitura “biodegradabile” se nell’arco di 6 mesi si decompone almeno del 90%. Invece con il termine “compostabile” è da intendersi qualunque sostanza organica che, in presenza di ossigeno e grazie all’azione di macro e microorganismi, è in grado di trasformarsi in compost (un fertilizzante, costituito da una miscela di sostanze organiche, in grado di migliorare la struttura e le caratteristiche fisiche del suolo, ad esempio grazie alla presenza di fosforo e azoto). In accordo con la normativa europea, un prodotto può esibire la dicitura “compostabile” se almeno il 90% del suddetto prodotto si è trasformato in compost nell’arco di 3 mesi.
In accordo con una forma preferita di realizzazione, viene proposto un cestino 100 per la raccolta differenziata di rifiuti organici, che comprende un corpo di cestino 10 ed un coperchio 20. Il cestino è realizzato in un materiale biodegradabile, ad esempio carta oppure cartone, legno, sughero o una loro combinazione.
Secondo una forma di realizzazione, il corpo di cestino 10 e il coperchio 20 sono ciascuno realizzati in fibre di cellulosa oppure in fibre di carta. Lo spessore del corpo di cestino 10 è di almeno 2-3 mm.
Il materiale biodegradabile con cui è realizzato il cestino è un materiale sufficientemente rigido che non si deforma sotto il peso dei rifiuti in esso contenuti e mantiene sostanzialmente inalterata la sua forma. In altre parole, il cestino non è flessibile e resiste all’azione delle forze esercitate sul cestino stesso dai rifiuti organici raccolti al suo interno e dall’utilizzatore durante le operazioni di movimentazione e/o trasporto.
Il cestino è conformato in modo tale da essere adatto ad occupare il volume disponibile di un vano di deposito ricavato all’interno di un dispositivo di accesso di un cassonetto. Il dispositivo di accesso delimita internamente un vano di deposito adatto ad accogliere un sacchetto biodegradabile oppure il cestino secondo la presente invenzione. Sebbene non esista una normativa specifica atta a definire univocamente il volume del vano di deposito, nonché la sua forma e/o la sua geometria, le principali tipologie di dispositivo di accesso secondo lo stato dell’arte delimitano, quando sono chiuse, un vano di deposito di forma sostanzialmente cilindrica con una capacità di circa 20-30 litri, ovvero 20-30 dm<3>.
Preferibilmente, il cestino è di forma sostanzialmente cilindrica, oppure vasiforme o prismatica. Tale forma è adatta a massimizzare lo sfruttamento del volume disponibile del vano di deposito.
In accordo con un aspetto dell’invenzione, il cestino è controsagomato rispetto al vano di deposito, in modo tale da occupare tutto il volume disponibile del vano. Secondo una forma di realizzazione, il corpo di cestino 10 è delimitato lateralmente da una parete laterale 12 ed inferiormente da una parete di fondo 16. La parete laterale 12 definisce un’apertura superiore 14, mentre la parete di fondo 16 è adatta ad essere appoggiata al terreno o a una base di supporto. Ad esempio, la parete laterale 12 è tubolare, oppure conica o prismatica.
In particolare, il corpo di cestino 10 è un contenitore che definisce una regione interna di raccolta rifiuti separata dall’esterno.
Secondo una forma di realizzazione, la parete di fondo 16 comprende una superficie di appoggio 16a ed una superficie ribassata 16b che si raccorda alla superficie di appoggio 16a per mezzo di una porzione troncoconica 16c.
In accordo con le allegate figure 3 e 4, nella parete di fondo 16 è ricavato uno scasso 18 che intercetta la parete laterale 12, in modo da definire un accesso laterale.
In particolare, lo scasso 18 è ricavato lungo la porzione troncoconica 16c in modo da interrompere la continuità perimetrale della stessa. L’interruzione della continuità perimetrale della porzione troncoconica definisce le pareti laterali dello scasso, mentre la parete superiore di tale scasso è un prolungamento della superficie ribassata 16b.
In accordo con un aspetto dell’invenzione, sulla parete laterale 12 è ricavato uno spallamento 13 che sporge radialmente verso l’esterno, in modo da definire un sottosquadro di riscontro 13’.
Nel dettaglio, lo spallamento 13 definisce internamente un gradino di finecorsa per il coperchio 20 ed esternamente definisce il sottosquadro di riscontro 13’. Opzionalmente, il coperchio 20 si impegna all’interno del corpo di cestino 10 realizzando con la superficie interna della parete laterale 12 un accoppiamento di forma forzato, ovvero con interferenza calibrata.
Ad esempio, il corpo di cestino 10 ha una rastrematura di circa 4-5 deg, mentre la rispettiva rastrematura del coperchio 20 è di circa 5-6 deg, in questo modo è possibile realizzare l’accoppiamento di forma forzato. In altre parole, esercitando una leggera pressione sul coperchio 20 è possibile bloccarlo all’interno del corpo di cestino 10.
Opzionalmente, il cestino 100 è realizzato in materiale compostabile.
Secondo una forma di realizzazione non rappresentata in figura, il cestino comprende mezzi di collegamento tra il coperchio 20 e la parete laterale 12. Ad esempio, i mezzi di collegamento comprendono una pluralità di denti sporgenti radialmente dal coperchio 20 ed impegnabili a scatto in rispettivi recessi ricavati all’interno del corpo di cestino 10 sulla parete laterale 12. Viceversa, secondo una forma alternativa di realizzazione, i mezzi di collegamento comprendono una pluralità di denti sporgenti internamente dalla parete laterale 12 e impegnabili a scatto in rispettivi recessi ricavati sul coperchio 20.
In accordo con una forma preferita di realizzazione, viene inoltre proposto uno scheletro di supporto 200 adatto a sorreggere un cestino 100, che comprende un elemento di collegamento 32 ed un elemento di supporto di fondo 34. L’elemento di collegamento 32 si estende lungo un asse verticale V tra un’estremità inferiore 32a ed un’estremità superiore 32b. L’elemento di supporto di fondo 34 si estende dall’estremità inferiore 32a ortogonalmente all’asse verticale V. Tale elemento di supporto di fondo 34 è adatto a sorreggere il peso del cestino andando a riscontro con la parete di fondo 16. In particolare, l’elemento di collegamento 32 è formato da fili metallici che si estendono dall’estremità inferiore 32a e si uniscono all’estremità superiore 32b in modo da formare una impugnatura 30. Preferibilmente, i fili metallici sono due.
Ad esempio, tale impugnatura 30 permette il sollevamento dello scheletro di supporto 200 anche quando è utilizzato in un assieme cestino 300 in cui sorregge il peso del cestino 100.
Secondo una forma di realizzazione, sull’ elemento di collegamento 32 è ricavata una porzione di fissaggio 32’ adatta a fissare lo scheletro di supporto 200 ad un supporto verticale, ad esempio un muro, oppure una parete, un pannello, un’anta di un mobile o simili. Preferibilmente, la porzione di fissaggio 32’ è ricavata sull’impugnatura 30 e permette il fissaggio al supporto verticale in modo amovibile o non rimovibile.
In accordo con un aspetto dell’invenzione, lo scheletro di supporto comprende inoltre un elemento di supporto periferico 36 che si estende dall’elemento di collegamento 32 ortogonalmente all’asse verticale V e che è adatto ad abbracciare la parete laterale 12. In particolare, tale elemento di supporto periferico 36 è adatto a vincolare radialmente il cestino e a rinforzare la parete laterale 12.
Secondo un aspetto dell’invenzione, l’elemento di supporto di fondo 34 e l’elemento di supporto periferico 36 sono di forma anulare.
In particolare, l’elemento di supporto di fondo 34 e l’elemento di supporto periferico 36 sono realizzati con un filo metallico.
Il cestino 100 è utilizzabile in un assieme cestino 300 in cui è sorretto dallo scheletro di supporto 200.
Nell’assieme cestino, il cestino è inserito nello scheletro di supporto in modo tale che la parete di fondo 16, preferibilmente la superficie ribassata 16b, poggia sull’elemento di supporto di fondo 34.
Secondo una forma di realizzazione, i fili metallici che formano l’elemento di collegamento 32 piegano ad angolo retto rispetto all’asse verticale V in modo tale da formare un raccordo tra l’elemento di collegamento 32 e l’elemento di supporto di fondo 34. Preferibilmente, tale raccordo è ricavato all’estremità inferiore 32a ed è alloggiato nello scasso 18. In altre parole, lo scasso 18 è ricavato nella parete di fondo 16 ortogonalmente all’asse verticale V e, in particolare, interrompe la continuità perimetrale della porzione troncoconica 16c fino ad intercettare la parete laterale 12 in modo da realizzare un accesso periferico che accoglie il raccordo tra l’elemento di collegamento 32 e l’elemento di supporto di fondo 34. Lo scasso è delimitato lateralmente dalle pareti che interrompono la continuità perimetrale della porzione troncoconica e superiormente da un prolungamento della superficie ribassata, in questo modo quando il raccordo attraversa lo scasso 18 è a contatto con la superficie ribassata.
In accordo con una forma di realizzazione, l’elemento di supporto periferico 36 è in battuta contro il sottosquadro di riscontro 13’. Nel dettaglio, lo spallamento 13 definisce internamente un gradino di finecorsa per il coperchio 20 ed esternamente definisce il sottosquadro di riscontro 13’ per l’elemento di supporto periferico 36.
Nell’assieme cestino, l’elemento di supporto di fondo 34 e l’elemento di supporto periferico 36 definiscono una gabbia in cui è alloggiato il cestino. L’inserimento del cestino nella gabbia avviene abbassando il cestino lungo una direzione parallela all’asse verticale V, in modo da portare a riscontro la parete di fondo 16 con l’elemento di supporto di fondo 34. Invece, l’estrazione del cestino dalla gabbia avviene sollevando il cestino lungo la direzione parallela all’asse verticale V, in modo da allontanare la parete di fondo 16 dall’elemento di supporto di fondo 34.
Innovativamente, il cestino per la raccolta differenziata di rifiuti organici, lo scheletro di supporto e l’assieme cestino adempiono allo scopo preposto superando le problematiche tipiche dell’arte nota.
Vantaggiosamente, il cestino è integralmente biodegradabile, pertanto può essere smaltito insieme ai rifiuti organici in esso raccolti. In altre parole, quando il cestino è pieno, lo si può rimuovere dallo scheletro di supporto ed è possibile conferire nel cassonetto il cestino stesso insieme ai rifiuti in esso contenuti. Pertanto, il cestino non richiede l’utilizzo di sacchetti biodegradabili e può essere usato nella raccolta differenziata porta a porta, attuata sia con formula integrale sia con formula mista.
Secondo un aspetto vantaggioso, il cestino è rigido e quindi permette di massimizzare lo sfruttamento dello spazio disponibile all’interno del dispositivo di accesso.
Secondo un aspetto vantaggioso ancora ulteriore, il cestino è controsagomato rispetto al vano di deposito, in moto tale da occupare tutto il volume disponibile all’interno del dispositivo di accesso.
Vantaggiosamente, il cestino, essendo rigido e realizzato in fibre di cellulosa o di carta, non perde liquidi e li trattiene al suo interno per circa due settimane.
Secondo un aspetto vantaggioso, il cestino è interamente prodotto con materiale riciclato ed è integralmente riciclabile, essendo conferito insieme ai rifiuti in esso raccolti.
Secondo un aspetto vantaggioso ancora ulteriore, il cestino, essendo biodegradabile, è ecosostenibile ed ha un impatto sostanzialmente nullo sull’ambiente.
Vantaggiosamente, il cestino è anche compostabile, pertanto non è solo ad impatto zero, ma può trasformarsi in compost per fertilizzare il suolo.
Secondo un aspetto vantaggioso, la forma del cestino può essere customizzata in funzione delle diverse forme e geometrie di dispositivi di accesso presenti sul mercato.
Secondo un aspetto vantaggioso ancora ulteriore, il coperchio permette di chiudere il corpo di cestino in modo che non fuoriescano odori e che l’utente non si sporchi durante il trasporto e il conferimento del cestino nel vano di deposito.
Vantaggiosamente, l’elemento di collegamento 32, l’elemento di supporto di fondo 34 e l’elemento di supporto periferico 36 sono realizzati in fili metallici e rendono lo scheletro di supporto leggero e resistente al tempo stesso.
Alle forme di realizzazione del cestino per la raccolta differenziata di rifiuti organici secondo l’invenzione un tecnico del ramo, per soddisfare esigenze contingenti, potrebbe apportare modifiche, adattamenti e sostituzioni di elementi con altri funzionalmente equivalenti, senza uscire dall'ambito delle seguenti rivendicazioni. Ognuna delle caratteristiche descritte come appartenente ad una possibile forma di realizzazione può essere realizzata indipendentemente nelle altre forme di realizzazione descritte.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Cestino (100) per la raccolta differenziata di rifiuti organici comprendente un corpo di cestino (10) ed un coperchio (20), caratterizzato dal fatto di essere realizzato in un materiale biodegradabile sufficientemente rigido da non deformarsi per il peso dei rifiuti organici e di essere conformato in modo tale da essere adatto ad occupare il volume disponibile di un vano di deposito ricavato all’interno di un dispositivo di accesso di un cassonetto.
  2. 2. Cestino secondo la rivendicazione 1, in cui il corpo di cestino (10) è delimitato lateralmente da una parete laterale (12) definente un’apertura superiore (14) ed inferiormente da una parete di fondo (16) per l’appoggio.
  3. 3. Cestino secondo la rivendicazione 2, in cui la parete di fondo (16) presenta una superficie di appoggio (16a) ed una superficie ribassata (16b) raccordata alla superficie di appoggio (16a) per mezzo di una porzione troncoconica (16c).
  4. 4. Cestino secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui nella parete di fondo (16) è ricavato uno scasso (18) che intercetta la parete laterale (12) definendo un accesso laterale.
  5. 5. Cestino secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 4, in cui sulla parete laterale (12) è ricavato uno spallamento (13) sporgente radialmente verso l’esterno, in modo da definire un sottosquadro di riscontro (13’).
  6. 6. Cestino secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 5, in cui il coperchio (20), impegnandosi all’interno del corpo di cestino (10), realizza con la parete laterale (12) un accoppiamento di forma forzato, ovvero con interferenza calibrata.
  7. 7. Cestino secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 6, realizzato in materiale compostabile.
  8. 8. Cestino secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 7, comprendente mezzi di collegamento tra il coperchio (20) e la parete laterale (12).
  9. 9. Cestino secondo la rivendicazione 8, in cui i mezzi di collegamento comprendono una pluralità di denti sporgenti radialmente dal coperchio (20) e impegnabili a scatto in rispettivi recessi ricavati all’interno del corpo di cestino (10) sulla parete laterale (12).
  10. 10. Cestino secondo la rivendicazione 8, in cui i mezzi di collegamento comprendono una pluralità di denti sporgenti internamente dalla parete laterale (12) e impegnabili a scatto in rispettivi recessi ricavati sul coperchio (20).
  11. 11. Scheletro di supporto (200) adatto a sorreggere un cestino (100) comprendente: - un elemento di collegamento (32) estendentesi lungo un asse verticale (V) tra un’estremità inferiore (32a) ed un’estremità superiore (32b); - un elemento di supporto di fondo (34) estendentesi dall’estremità inferiore (32a) ortogonalmente all’asse verticale (V) e adatto a sorreggere il peso del cestino (100) andando a riscontro con una parete di fondo (16).
  12. 12. Scheletro di supporto secondo la rivendicazione 11, in cui l’elemento di collegamento (32) è formato da fili metallici che si estendono dall’estremità inferiore (32a) e si uniscono all’estremità superiore (32b) in modo da formare una impugnatura (30).
  13. 13. Scheletro di supporto secondo la rivendicazione 11 o 12, in cui sull’ elemento di collegamento (32) è ricavata una porzione di fissaggio (32’) adatta a fissare lo scheletro di supporto (200) ad un supporto verticale, ad esempio un muro, oppure una parete, un pannello, un’anta di un mobile o simili, preferibilmente detta porzione di fissaggio (32’) essendo ricavata sull’impugnatura (30).
  14. 14. Scheletro di supporto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 11 a 13, comprendente inoltre un elemento di supporto periferico (36) che si estende dall’elemento di collegamento (32) ortogonalmente all’asse verticale (V) e che è adatto ad abbracciare una parete laterale (12) vincolando radialmente il cestino (100).
  15. 15. Scheletro di supporto secondo la rivendicazione 14, in cui l’elemento di supporto di fondo (34) e l’elemento di supporto periferico (36) sono di forma anulare, ciascuno di detti elemento di supporto di fondo (34) ed elemento di supporto periferico (36) essendo realizzato con un filo metallico.
  16. 16. Assieme cestino (300) comprendente un cestino (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 10 ed uno scheletro di supporto (200) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 11 a 15, in cui il cestino è inserito nello scheletro di supporto in modo tale che una parete di fondo (16), preferibilmente una superficie ribassata (16b), poggia su un elemento di supporto di fondo (34).
  17. 17. Assieme cestino secondo la rivendicazione 16, in cui un elemento di collegamento (32) è formato da fili metallici che piegano ad angolo retto rispetto ad un’asse verticale (V) formando un raccordo tra l’elemento di collegamento (32) e l’elemento di supporto di fondo (34), detto raccordo attraversando uno scasso (18).
  18. 18. Assieme cestino secondo la rivendicazione 16 o 17, in cui un elemento di supporto periferico (36) è in battuta contro un sottosquadro di riscontro (13’).
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DE8913707U1 (de) * 1989-11-21 1990-01-11 Hammerlit Gmbh, 2950 Leer Korb- oder kastenartiger Abfallsammler
WO2016141018A1 (en) * 2015-03-04 2016-09-09 Platform, Inc Disposable compost bin

Patent Citations (2)

* Cited by examiner, † Cited by third party
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