IT201900012420A1 - Supporto e metodo per l’incastonatura di pietre preziose - Google Patents

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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
“SUPPORTO E METODO PER L’INCASTONATURA DI PIETRE
PREZIOSE”
La presente invenzione riguarda il settore delle lavorazioni dei metalli e delle pietre preziose.
In particolare, la presente invenzione ha per oggetto un supporto ed un metodo per l’incastonatura pietre preziose, quali per esempio diamanti. Specialmente nel settore della lavorazione dei metalli preziosi e delle pietre preziose, risulta estremamente importante riuscire a garantire dei prodotti che siano esteticamente gradevoli e che valorizzino il più possibile la materia prima utilizzata.
Infatti, se si pensa all’incastonatura di pietre preziose, ed in particolare di diamanti, risulta immediatamente evidente la necessità di realizzare supporti che facciano risaltare il più possibile il prezioso.
I supporti di tipo noto ed i metodi usualmente applicati prevedono di utilizzare dei dischetti diamantati frapposti tra il diamante e la base del supporto, dove per base si intende la porzione di gioiello (orecchino, collana, bracciale, pendenti) predisposta all’incastonatura, tipicamente integrata nel gioiello. Come è noto, inoltre, il dischetto diamantato viene saldato alla base.
Questi dischetti, tipicamente di materiale metallico e preferibilmente in oro, vengono opportunamente lavorati, specialmente per mezzo di frese al diamante, con l’obiettivo di rendere la superficie del dischetto “diamantata”.
In altre parole, sulla superficie del dischetto vengono ricavate delle scanalature di forma e dimensione tali da imitare la superficie poliedrica dei diamanti.
Inoltre, la superficie del dischetto viene resa riflettente, in questo modo, la superficie del dischetto, assume un aspetto visivamente simile a quello di un diamante.
L’utilizzo di questi dischetti diamantati ha due principali scopi: migliorare la lucentezza del diamante e farlo apparire di dimensioni maggiori, fungendo da sua estensione.
Tipicamente, questi dischetti diamantati sono poi inseriti nella base del supporto secondo le varie tipologie di incastonatura.
Ad esempio, secondo un’incastonatura a baffo, dischetto diamantato e diamante sono inseriti in un incavo presente nella base. Utilizzando questo sistema di incastonatura il diamante risulta meno valorizzato poiché risultano visibili unicamente la tavola e la corona di quest’ultimo.
Secondo un’altra tipologia di incastonatura, in particolare l’incastonatura a griffe, il diamante risulta maggiormente valorizzato poiché, oltre a tavola e corona, risulta visibile almeno una porzione del padiglione del diamante. Inoltre, il dischetto diamantato, non essendo incassato all’interno della base ma risultando in appoggio su di essa, migliora ulteriormente l’estetica del diamante, aumentandone apparentemente anche la dimensione longitudinale, poiché la superficie laterale del dischetto diamantato risulta visibile.
Tuttavia, utilizzando il dischetto diamantato in questa tipologia di incastonatura, sorgono problematiche realizzative e svantaggi che limitano comunque l’estetica del prodotto finale.
Prima di tutto, il dischetto diamantato è dimensionato per essere inserito su di una superficie di appoggio della base che è limitata dalla presenza delle griffe. In altre parole, il dischetto diamantato deve presentare un diametro tale da poter essere alloggiato “in mezzo” alle griffe.
La dimensione del dischetto diamantato risulta quindi fortemente limitata. Inoltre, le griffe presentano uno sviluppo verticale in allontanamento dalla faccia anteriore della base e servono a trattenere il diamante. Come è noto, inoltre, esse sono saldate direttamente sulla faccia anteriore della base oppure sulla superficie laterale della stessa. Nel primo caso, lo svantaggio è evidentemente maggiore.
Per di più, i metodi noti prevedono di saldare il dischetto alla base del supporto in seguito alla lavorazione di diamantatura poiché eseguire la lavorazione di diamantatura del dischetto posteriormente al fissaggio risulta molto complicato.
Dato che il dischetto diamantato non è vincolato meccanicamente alla superficie su cui viene appoggiato o alle griffe, il processo di saldatura deve essere robusto in modo da fissare irreversibilmente ed in modo stabile il dischetto diamantato alla base. Tuttavia, durante tale saldatura, il dischetto diamantato perde parte delle caratteristiche superficiali acquisite, opacizzandosi e perdendo parzialmente le scanalature superficiali. Parte del deposito di saldatura, infatti, si sedimenta sulla superficie del dischetto diamantato ed in particolare nelle scanalature.
In questo contesto, il compito tecnico alla base della presente invenzione è quello di proporre un supporto ed un metodo per l’incastonatura di diamanti che superino almeno alcuni degli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
In particolare, è scopo della presente invenzione mettere a disposizione un supporto ed un metodo per l’incastonatura di diamanti in grado di ottimizzare l’utilizzo del dischetto diamantato in modo da valorizzare maggiormente il diamante che su di esso verrà alloggiato.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un supporto ed un metodo per l’incastonatura di diamanti in grado di ottimizzare la fase di fissaggio del dischetto diamantato alla base, in modo che la diamantatura del dischetto non ne risulti deteriorata.
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un supporto che comprende una base ed un dischetto diamantato.
La base presenta una faccia anteriore dotata di una pluralità di griffe, sviluppantesi in allontanamento dalla faccia anteriore, la cui funzione è trattenere il diamante in corrispondenza della sua cintura.
Il dischetto diamantato è fissato alla faccia anteriore della base ed è configurato per ricevere in appoggio il diamante.
Preferibilmente, il dischetto diamantato comprende delle porzioni riceventi angolarmente disposte attorno ad una zona centrale del dischetto diamantato ed almeno parzialmente controsagomate alle griffe, in modo tale da realizzare un accoppiamento stabile tra il dischetto diamantato e la base.
Vantaggiosamente tale conformazione permette di realizzare un dischetto diamantato di dimensioni maggiori, in quanto configurato per adattarsi alla specifica conformazione assunta dalle griffe.
La presente invenzione riguarda altresì un metodo per l’incastonatura di diamanti che comprende le fasi di:
- predisporre una base comprendente una faccia anteriore dotata di una pluralità di griffe;
- predisporre un dischetto in metallo, preferibilmente in oro;
- fresare e/o forare il dischetto in modo da ottenere una pluralità di porzioni riceventi su detto dischetto, configurate per abbracciare almeno parzialmente le griffe;
- lavorare il dischetto, preferibilmente per mezzo di fresa a diamante, in modo da conferire ad almeno la faccia anteriore del dischetto una struttura diamantata;
- applicare il dischetto diamantato alla base mediante ingaggio reciproco delle griffe con le porzioni riceventi;
- fissare stabilmente il dischetto diamantato alla base, preferibilmente mediante saldatura laser.
Vantaggiosamente, tale metodo permette di superare gli inconvenienti dell’arte nota permettendo di assemblare un supporto per l’incastonatura di diamanti in grado di migliorare l’estetica complessiva del gioiello comprendente il diamante. In particolare, viene permesso un dimensionamento ottimale ed una saldatura meno invasiva e meno dannosa per la sua finitura superficiale
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un supporto e di un metodo per l’incastonatura di diamanti.
Tale descrizione verrà esposta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e, pertanto, non limitativo, nei quali: - le Figure 1A, 2A e 3A mostrano una vista in prospettiva rispettivamente di un dischetto diamantato, di una base e di un supporto secondo una forma di realizzazione preferita;
- le Figure 1B, 2B e 3B mostrano una vista in prospettiva rispettivamente di un dischetto diamantato, di una base e di un supporto secondo una forma di realizzazione alternativa.
Con riferimento alle figure, con 1 è stato complessivamente indicato un supporto per l’incastonatura di diamanti mentre con “D” è stato indicato il diamante, riportato in trasparenza nelle figure.
Si osserva che il supporto 1 della presente invenzione è particolarmente adatto per supportare un diamante “D”, ma senza con ciò togliere che possa essere utilizzato anche per incastonare pietre preziose differenti. In particolare, il supporto comprende principalmente due elementi: una base 10 ed un dischetto 20.
Preferibilmente, la base 10 è una porzione di gioiello, che può essere ad esempio un anello, un orecchino, un pendente, un bracciale o una collana, predisposta all’incastonatura del diamante “D”.
Tale base 10 può essere realizzata di pezzo con il gioiello o alternativamente essere un elemento a sé stante, da fissare al gioiello. Strutturalmente, la base 10 presenta una faccia anteriore 11 dotata di una pluralità di griffe 12 che si sviluppano in allontanamento dalla faccia anteriore 11.
Secondo una forma di realizzazione preferita, mostrata per esempio in Fig. 2A, le griffe 12 si sviluppano partendo da una fascia perimetrale ovvero una zona compresa tra il centro ed il bordo della faccia anteriore 11 della base 10.
Secondo altre forme di realizzazione, come mostrato per esempio in Fig. 2B, le griffe 12 sono realizzate in corrispondenza di una porzione di bordo della faccia anteriore 11.
Inoltre, le griffe 12 possono essere disposte secondo differenti geometrie, in funzione delle caratteristiche della pietra preziosa che devono sostenere.
Per esempio, le griffe 12 possono essere disposte circonferenzialmente e preferibilmente equidistanziate in corrispondenza della faccia anteriore 11 (vale a dire sulla sua superficie od in corrispondenza del suo bordo).
Operativamente, la funzione delle griffe 12 è quella di trattenere il diamante “D” agendo su una porzione di cintura dello stesso. A tal fine, preferibilmente, sulle griffe 12 sono ricavate delle scanalature orizzontali, controsagomate (in gergo tecnico note come “crack”) per interfacciarsi con una porzione di cintura del diamante “D”, in modo tale da consentire un migliore accoppiamento tra griffe 12 e diamante “D”.
Il dischetto diamantato 20 presenta una forma preferibilmente circolare. Esso è realizzato con materiale metallico, preferibilmente in metallo prezioso, ancor più preferibilmente in lega oro. Con il termine “diamantato” si intende che il dischetto è stato oggetto di una lavorazione eseguita da macchine diamantatrici, in particolare è stato oggetto di una lavorazione eseguita mediante una fresa al diamante.
Grazie a questa specifica lavorazione, il dischetto diamantato 20 presenta una migliorata riflettanza, una pluralità di scanalature imitanti quelle di un diamante ed un colore tali da imitarne le caratteristiche superficiali.
In altre parole, il dischetto diamantato 20 riproduce l’aspetto di un diamante “D”.
Il dischetto 20, preferibilmente, presenta un foro centrale 22, il quale è conformato in modo tale da accogliere almeno una porzione del padiglione posteriore del diamante “D”, preferibilmente solamente l’apice posteriore del diamante “D” risulta inserito al suo interno.
Inoltre, il dischetto diamantato 20 presenta delle porzioni riceventi 21 conformate per ingaggiare le griffe 12 in modo tale da vincolare il dischetto diamantato 20 alla base 10.
Le porzioni riceventi 21 sono ricavate in modo tale da permettere un accoppiamento tra dischetto diamantato 20 e base 10 andando ad ingaggiare le griffe 12 di quest’ultima, pertanto tali porzioni riceventi sono quindi ricavate in funzione della conformazione delle griffe 12 presenti sulla base 10.
In particolare, secondo una forma di realizzazione preferita mostrata in Fig. 1A e 3A, le porzioni riceventi 21 sono realizzate in forma di fori passanti e sono realizzati in una fascia perimetrale del dischetto diamantato 20 o, in altre parole, in corrispondenza di una zona compresa tra il centro ed il bordo del dischetto diamantato 20.
Secondo tale forma realizzativa, le porzioni riceventi 21 sono ricavate in maniera tale da calzare le griffe 12, come visibile dalle figure.
Secondo un’altra forma di realizzazione, mostrata in Fig. 1B, 2B e 3B, le porzioni riceventi 21 sono realizzate in forma di recessi concavi, preferibilmente a sezione arcuata, ricavati sul bordo del dischetto diamantato 20. In questa forma di realizzazione, le porzioni riceventi 21 abbracciano parzialmente una porzione delle griffe 12.
Secondo un’ulteriore forma di realizzazione, il dischetto diamantato 20 presenta entrambe le precedenti forme realizzative delle porzioni riceventi 21. Il dischetto 20 presenta quindi almeno una porzione ricevente 21 in forma di foro passante ed almeno una porzione ricevente 21 in forma di recesso concavo.
Il dischetto diamantato 20 presenta inoltre una conformazione controsagomata rispetto ad una superficie di appoggio definita dalla faccia anteriore 11 e dalle griffe 12 della base 10, in modo tale da garantire ed ottimizzare l’adesione fra le due.
Vantaggiosamente, grazie alla presenza delle porzioni riceventi 21 il dischetto diamantato 20 può presentare una superficie maggiore rispetto ai dischetti diamantati noti in quanto non è limitata dalla struttura definita dalle griffe 12 sulla faccia anteriore 11.
Pertanto, avendo a disposizione una maggior superficie del disco diamantato 20, l’estetica del diamante “D” ne risulta migliorata, dato che il diamante “D” appare di dimensioni maggiori. In modo particolare, questo effetto visivo è maggiormente riscontrabile attraverso una vista dall’alto del supporto 1, dove il dischetto diamantato 20 sembrerà una naturale estensione del diamante, una volta che quest’ultimo viene incastonato. Inoltre, dato che il dischetto diamantato 20 è accoppiato alla base per mezzo delle griffe 12, che ne limita fortemente la movimentazione, la fase di fissaggio potrà essere eseguita in modo meno invasivo.
Ad esempio, secondo una forma di realizzazione preferita, il dischetto diamantato 20 viene fissato alla base 10 tramite saldatura. Tale saldatura, ha lo scopo di fissare irreversibilmente il dischetto diamantato 20 alla base 10, impedendo la movimentazione del dischetto diamantato 20 lungo le griffe 12. La saldatura è eseguita preferibilmente tramite un saldatore laser ed il dischetto 20 risulta saldato alla base 10 in prossimità di una zona periferica di quest’ultima. Tale saldatura non risulta invasiva in quanto non deve vincolare l’intera superficie del dischetto diamantato 20 alla faccia anteriore 11 della base 10, ma solamente le sue porzioni riceventi 21 alle griffe 12, preservando la lavorazione di diamantatura eseguita dalla fresa a diamante sul dischetto diamantato 20.
Pertanto, il dischetto diamantato 20 preserverà le caratteristiche superficiali ottenute con la lavorazione di diamantatura.
Questo vantaggio, unito alla maggiore superficie del dischetto diamantato 20, si traduce in un miglioramento estetico del monile sul quale è montato il diamante “D”. Infatti, le caratteristiche superficiali ottenute con la lavorazione di diamantatura unitamente ad una superficie maggiore fanno sì che il dischetto diamantato 20 aumenti la lucentezza del diamante “D”. La presente invenzione raggiunge gli scopi preposti superando gli inconvenienti lamentati nella tecnica nota e mettendo a disposizione un supporto per l’incastonatura di diamanti in grado di ottimizzare l’utilizzo del dischetto diamantato 20 in modo da valorizzare maggiormente il diamante “D” che su di esso verrà alloggiato.
Forma altresì oggetto della presente invenzione un metodo per l’incastonatura di diamanti, in particolare in un supporto 1 presentante una o più delle caratteristiche tecniche sopra descritte.
In particolare, si predispone una base 10, dove per base si intende la porzione di gioiello predisposta all’incastonatura.
Tale base 10 comprende una faccia anteriore 11 dotata di una pluralità di griffe 12, le quali si sviluppano in allontanamento dalla faccia anteriore 11 e sono configurate per trattenere un diamante “D” in corrispondenza di una sua porzione di cintura.
Si predispone inoltre un dischetto, preferibilmente realizzato in materiale metallico, per esempio in oro.
Si esegue quindi una fase di foratura e/o di fresatura del dischetto in modo da ottenere su di esso una pluralità di porzioni riceventi 21.
Tali porzioni riceventi 21 possono essere realizzate in forma di fori passanti, quindi ricavati in una porzione del dischetto compresa tra il centro ed il bordo oppure possono essere realizzate in forma di recessi concavi, quindi realizzati direttamente sul bordo del dischetto. Secondo un’ulteriore forma di realizzazione non mostrata nelle figure, le porzioni riceventi 21 sono ricavate sul dischetto in entrambe le forme di fori passanti e scanalature.
Preferibilmente, la fase di forare il dischetto per ottenere le porzioni riceventi 21, comprende inoltre una fase di forare il dischetto per ottenere un foro centrale 22 conformato in modo tale da accogliere un padiglione del diamante, preferibilmente conformato in modo da accogliere solamente un apice del diamante.
Si esegue quindi una fase di lavorare il dischetto, preferibilmente per mezzo di una fresa a diamante, in modo da rendere il dischetto diamantato, ottenendo un dischetto diamantato 20. In questa fase, vengono realizzate delle scanalature superficiali di forma e dimensione tali da imitare la superficie poliedrica dei diamanti. Inoltre, la superficie del dischetto viene lavorata per migliorarne le proprietà di riflettanza.
Si procede quindi ad applicare il dischetto diamantato 20 alla base 10 mediante ingaggio reciproco delle griffe 12 con le porzioni riceventi 21. In seguito, il dischetto diamantato 20 viene movimentato lungo le griffe 12 in avvicinamento alla superficie di appoggio della porzione superficiale 11 della base 10. Grazie alla conformazione delle porzioni riceventi 21 (che sono controsagomate ad un profilo esterno delle griffe 12), il dischetto diamantato 21 può traslare lungo le griffe 12 che fungono da guida alla movimentazione del dischetto diamantato 20.
Una volta che il dischetto diamantato 20 risulta in appoggio sulla base 10, si procede a fissarlo alla base 10.
Tale fase di fissaggio è preferibilmente realizzata tramite saldatura, e ancora più preferibilmente tramite saldature laser.
Nello specifico, la fase di saldatura è realizzata saldando il dischetto diamantato 20 alla base 10 in una porzione periferica di quest’ultima.
Infine, secondo una forma di realizzazione preferita, il metodo comprende un’ulteriore fase di lavorare una porzione delle griffe 12 in modo tale da realizzare delle scanalature orizzontali conformate per un accoppiamento univoco con una porzione di cintura del diamante.
Vantaggiosamente, il metodo qui descritto supera gli inconvenienti dell’arte nota permettendo di assemblare un supporto per l’incastonatura di diamanti in grado di migliorare l’estetica complessiva del gioiello comprendente il diamante.
In particolare, questo obiettivo viene raggiunto mediante l’utilizzo di un dischetto diamantato presentante delle porzioni riceventi che ne permettono un dimensionamento ottimale ed una saldatura alla base meno invasiva e non dannosa per la sua finitura superficiale.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Supporto (1) per l’incastonatura di diamanti (D), comprendente - una base (10) comprendente una faccia anteriore (11) dotata di una pluralità di griffe (12), sviluppantesi in allontanamento da detta faccia anteriore (11) ed atte a trattenere un diamante (D) in corrispondenza di una porzione di cintura di detto diamante (D); - un dischetto diamantato (20) atto ad essere fissato a detta faccia anteriore (11) della base (10) e configurato per ricevere in appoggio una porzione posteriore di detto diamante (D); caratterizzato dal fatto che detto dischetto diamantato (20) comprende porzioni riceventi (21) angolarmente disposte attorno ad una zona centrale del dischetto diamantato (20) in modo tale da realizzare un accoppiamento stabile del dischetto diamantato (20) a detta base (10).
  2. 2. Supporto (1) secondo la rivendicazione 1, in cui dette porzioni riceventi (21) sono realizzate in forma di fori passanti e ricavate in una fascia perimetrale di detto dischetto diamantato (20).
  3. 3. Supporto (1) secondo la rivendicazione 1, in cui dette porzioni riceventi (21) sono realizzate in forma di recessi concavi realizzati su un bordo perimetrale di detto dischetto diamantato (20).
  4. 4. Supporto (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto dischetto diamantato (10) presenta una faccia anteriore diamantata ed una faccia posteriore atta a disporsi in appoggio contro detta faccia anteriore (11) di detta base (10).
  5. 5. Supporto (1) secondo la rivendicazione 4, in cui detta faccia posteriore del dischetto diamantato (20) è fissata in modo irreversibile alla faccia anteriore della base (10), preferibilmente mediante saldatura.
  6. 6. Supporto (1) secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui detto dischetto diamantato (20) presenta un foro centrale (22), definito in una zona centrale di detto dischetto diamantato (20), detto foro centrale (22) essendo conformato in modo tale da accogliere un padiglione posteriore di detto diamante (D), detto dischetto diamantato (20) essendo preferibilmente conformato in modo da accogliere un apice posteriore di detto diamante (D).
  7. 7. Supporto (1) secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui detto dischetto diamantato (20) è in materiale metallico, preferibilmente in metallo prezioso, ancor più preferibilmente in una lega di oro.
  8. 8. Metodo per la realizzazione di un supporto (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente le fasi di: - predisporre una base (10) comprendente una faccia anteriore (11) dotata di una pluralità di griffe (12) sviluppantisi in allontanamento da detta faccia anteriore (11) ed atte a trattenere un diamante in corrispondenza di una porzione di cintura di detto diamante (D); - predisporre un dischetto in materiale metallico, preferibilmente in metallo prezioso, ancor più preferibilmente in una lega di oro; - fresare e/o forare il dischetto in modo da ottenere, su detto dischetto, una pluralità di porzioni riceventi (21) configurate per abbracciare almeno parzialmente dette griffe (12); - lavorare il dischetto preferibilmente per mezzo di fresa a diamante, in modo da conferire ad almeno detta faccia anteriore del dischetto una struttura diamantata (20); - applicare il dischetto diamantato (20) alla base (10) mediante ingaggio reciproco delle griffe (12) con dette porzioni riceventi (21); - fissare stabilmente il dischetto diamantato (20) alla base (10), preferibilmente mediante saldatura.
  9. 9. Metodo secondo la rivendicazione 8, in cui la fase di forare il dischetto comprende inoltre una fase di forare una zona centrale di detto dischetto al fine di ottenere un foro centrale (22) conformato in modo tale da accogliere un padiglione posteriore di detto diamante (D), preferibilmente conformato in modo da accogliere un apice posteriore di detto diamante (D).
  10. 10. Metodo secondo la rivendicazione 8 e/o 9, in cui detta fase di saldatura è eseguita tramite saldatore laser.
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* Cited by examiner, † Cited by third party
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