IT201900011454A1 - Apparecchiatura per verificare la presenza, o l’assenza, di un elemento abrasivo in una macchina per la lavorazione di superfici - Google Patents

Apparecchiatura per verificare la presenza, o l’assenza, di un elemento abrasivo in una macchina per la lavorazione di superfici Download PDF

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IT201900011454A1
IT201900011454A1 IT102019000011454A IT201900011454A IT201900011454A1 IT 201900011454 A1 IT201900011454 A1 IT 201900011454A1 IT 102019000011454 A IT102019000011454 A IT 102019000011454A IT 201900011454 A IT201900011454 A IT 201900011454A IT 201900011454 A1 IT201900011454 A1 IT 201900011454A1
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IT
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Application number
IT102019000011454A
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Inventor
Luca Bosio
Renzo Valleggi
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Fabrica Machinale S R L
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Description

Descrizione dell’invenzione industriale dal titolo: “APPARECCHIATURA PER VERIFICARE LA PRESENZA, O L’ASSENZA, DI UN ELEMENTO ABRASIVO IN UNA MACCHINA PER LA LAVORAZIONE DI SUPERFICI”
DESCRIZIONE
Ambito dell’invenzione
La presente invenzione riguarda il settore delle macchine impiegate per la lavorazione di superfici in grado di movimentare un elemento abrasivo nello spazio, secondo almeno due gradi di libertà, ed in particolare si riferisce ad una apparecchiatura per rilevare la presenza di un elemento abrasivo in una macchina per la lavorazione di superfici.
Inoltre, l’invenzione si riferisce ad un metodo per effettuare la suddetta verifica.
Descrizione della tecnica nota.
Come noto, per effettuare le operazioni di finitura di superfici in ceramica, legno, materiali plastici, materiali metallici, ecc. per perfezionarne la forma, e la precisione della misura e migliorarne le proprietà tribologiche, vengono normalmente impiegate macchine levigatrici, o smerigliatrici, provviste di un elemento abrasivo, tipicamente un disco abrasivo.
In particolare, le operazioni di levigatura, o smerigliatura, vengono normalmente effettuate manualmente da un operatore che impugna una macchina levigatrice, o smerigliatrice, di tipo manuale e movimenta il disco abrasivo rispetto alla superficie da lavorare. Più precisamente, nelle macchine di tipo noto, il disco abrasivo viene vincolato ad un supporto comunemente noto come “platorello” che viene movimentato mediante un motorino elettrico, o ad aria compressa. Solitamente si distingue tra levigatrici orbitali, nelle quali l’elemento abrasivo viene movimentato, attraverso il platorello, in modo da realizzare movimenti circolari più o meno ampi, e levigatrici roto-orbitali, nelle quali al movimento orbitale viene aggiunto un moto rotatorio. In tal modo, è possibile realizzare una finitura delle superfici lavorate di qualità superiore.
In aggiunta alle macchine manuali, esistono anche macchine industriali automatiche nelle quali il disco abrasivo viene movimentato rispetto alla superficie da lavorare mediante un braccio antropomorfo, o comunque mediante un supporto montato su guide in modo da poter movimentare l’elemento abrasivo almeno in due differenti direzioni di movimentazione.
L’elemento abrasivo può essere vincolato al platorello, o più generalmente al supporto, in diversi modi, ad esempio mediante Velcro, oppure nastro adesivo, o ancora mediante un accoppiamento filettato. Normalmente, l’accoppiamento filettato viene realizzato tra un foro cieco filettato ricavato nel supporto ed un alberino filettato del quale è provvisto l’elemento abrasivo in corrispondenza della faccia opposta alla faccia che, in condizioni operative, esercita l’azione abrasiva. Un tipo molto diffuso di accoppiamento filettato tra platorello e disco abrasivo, comunemente noto nel settore come sistema “ROLOC”, è descritto ad esempio in US3562968.
Sia nel caso di macchine di tipo manuale, che nel caso di macchine automatiche, dopo un certo numero di cicli di lavorazione, è, comunque, necessario provvedere alla sostituzione dell’elemento abrasivo, il quale, inevitabilmente durante la lavorazione si usura e, pertanto, non è più in grado di esercitare un’azione levigatrice efficace.
Normalmente, la sostituzione dell’elemento abrasivo è un’operazione che viene realizzata manualmente da parte di un operatore con conseguente perdita di tempo e riduzione della produttività per la macchina. Inoltre, la sostituzione manuale dell’elemento abrasivo comporta il rischio di applicare in maniera non corretta il nuovo disco abrasivo al supporto andando incontro alla possibilità che durante la lavorazione il disco abrasivo possa spostarsi dalla corretta posizione di lavoro e compromettere l’operazione.
Per superare i suddetti inconvenienti in WO2015/125068 è prevista un’apparecchiatura in grado di effettuare la sostituzione di un elemento abrasivo in maniera automatica. In particolare la soluzione descritta in WO2015/125068 prevede una stazione di rimozione nella quale opera un dispositivo di rimozione provvisto di un bordo affilato. È inoltre previsto un dispositivo di movimentazione per movimentare il supporto rispetto al dispositivo di rimozione fino ad ottenere una posizione di rimozione nella quale il bordo affilato è interposto tra l’elemento abrasivo ed il supporto e, pertanto, provoca il distacco del elemento abrasivo dal supporto. In queste macchine è, inoltre, previsto almeno un dispositivo di rilevazione per verificare la presenza del platorello al termine della fase di applicazione di un nuovo elemento abrasivo, o l’assenza dello stesso tra una fase di rimozione ed una fase di applicazione. In questo modo si evita che, qualora l’operazione di rimozione non sia andata a buon fine, il dispositivo di movimentazione possa posizionare il corpo di supporto in corrispondenza di una stazione di applicazione, dove l’eventuale presenza dell’elemento abrasivo usurato impedirebbe l’applicazione del nuovo elemento abrasivo, o che il platorello senza l’elemento abrasivo a causa di un mancato corretto posizionamento del nuovo elemento abrasivo possa essere portato in corrispondenza della superficie da lavorare con il rischio di danneggiare la stessa. Solitamente il dispositivo di rilevazione prevede un sensore di riconoscimento del colore. Pertanto, la faccia abrasiva dell’elemento abrasivo è, normalmente, di un colore differente da quello della superficie di impegno del corpo di supporto. Di conseguenza, a seconda del colore rilevato, il sensore di riconoscimento del colore è in grado di riconoscere la presenza, o l’assenza, dell’elemento abrasivo sul corpo di supporto.
Tuttavia, questa soluzione non risulta soddisfacente. Infatti, dopo alcuni cicli di lavoro è possibile che le polveri di materiale rimosso dalla superficie lavorata, aderendo alla superficie dell’elemento abrasivo, possano, compromettere il corretto rilevamento del colore da parte del sensore di riconoscimento del colore e, quindi, falsare la suddetta operazione di rilevamento.
Analoghi inconvenienti si hanno anche con sensori ottici di rilevamento di diverso tipo, quali fotocellule, sempre per la presenza delle suddette polveri depositate sulla superficie dell’elemento abrasivo.
Sintesi dell’invenzione
È, quindi, scopo della presente invenzione fornire una apparecchiatura per la verifica della presenza di un elemento abrasivo in una macchina per la finitura di superfici, in particolare una macchina levigatrice, una macchina carteggiatrice, o smerigliatrice, che consenta di superare i suddetti inconvenienti delle soluzioni adottate nello stato dell’arte.
È in particolare scopo della presente invenzione fornire una siffatta apparecchiatura che sia in grado di rilevare in maniera precisa la presenza, o l’assenza, di un elemento abrasivo in corrispondenza del supporto, o platorello della macchina per la finitura di superfici.
È anche scopo della presente invenzione fornire un metodo per verificare la presenza di un elemento abrasivo in una macchina per la finitura di superfici, in particolare una macchina levigatrice, o una macchina carteggiatrice, o una macchina smerigliatrice che abbia i suddetti vantaggi rispetto ai metodi impiegati nello stato dell’arte.
Questi ed altri scopi sono ottenuti da una apparecchiatura, secondo l’invenzione, per verificare la presenza, o l’assenza, di un elemento abrasivo in una macchina per la finitura di superfici, detta macchina comprendendo:
- un corpo di supporto configurato per impegnare in maniera rimuovibile detto elemento abrasivo, detto corpo di supporto e detto elemento abrasivo essendo provvisti, in corrispondenza di rispettive superfici di impegno, rispettivamente, di primi elementi di impegno e di secondi elementi di impegno configurati per passare, da una configurazione di impegno ad una configurazione di disimpegno;
- un dispositivo di movimentazione configurato per movimentare detto corpo di supporto nello spazio secondo almeno 1 grado di libertà;
la cui caratteristica principale è che detta apparecchiatura comprende, inoltre, almeno una stazione di controllo della presenza, o dell’assenza, di detto elemento abrasivo in corrispondenza di detto corpo di supporto, e che detta stazione di controllo prevede un dispositivo di controllo comprendente:
- un elemento di controllo avente una superficie di controllo provvista di terzi elementi di impegno configurati per impegnarsi con detti primi elementi di impegno di detta superficie di impegno di detto corpo di supporto, detto dispositivo di movimentazione essendo atto a posizionare detto corpo di supporto, o l’eventuale elemento abrasivo ad esso impegnato, in contatto con detta superficie di controllo di detto elemento di controllo e a provocare un movimento di detto corpo di supporto; ed
- un dispositivo di rilevamento configurato per rilevare l’eventuale impegno ottenuto tra detto corpo di supporto e detto elemento di controllo, durante detta movimentazione di detto corpo di supporto da parte di detto dispositivo di movimentazione.
Altre caratteristiche tecniche dell’invenzione e relative forme realizzative sono definite nelle rivendicazioni dipendenti.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, un metodo per verificare la presenza, o meno, di un elemento abrasivo in una macchina per la finitura di superfici prevede le fasi di:
- disposizione di un corpo di supporto configurato per impegnare in maniera rimuovibile detto elemento abrasivo, detto corpo di supporto e detto elemento abrasivo essendo provvisti, in corrispondenza di rispettive superfici di impegno, di elementi di mutuo impegno configurati per passare da una configurazione di impegno ad una configurazione di disimpegno;
- disposizione di un dispositivo di movimentazione configurato per movimentare detto corpo di supporto nello spazio secondo almeno 1 grado di libertà;
la cui caratteristica principale è che sono, inoltre, previste le fasi di:
- disposizione di un elemento di controllo avente una superficie di controllo provvista di elementi di impegno configurati per impegnarsi con detti elementi di impegno di detta superficie di impegno di detto corpo di supporto;
- posizionamento di detto corpo di supporto, o di detto elemento abrasivo eventualmente impegnato a detto corpo di supporto, in contatto con detta superficie di controllo;
- spostamento di detto corpo di supporto mediante detto dispositivo di movimentazione dopo aver posizionato detto corpo di supporto in contatto con detta superficie di controllo; e
- rilevamento dell’eventuale impegno di detto corpo di supporto e di detto elemento di controllo, detto rilevamento essendo effettuato da parte di un dispositivo di rilevamento durante detta movimentazione di detto corpo di supporto da parte di detto dispositivo di movimentazione.
Breve descrizione dei disegni
L’invenzione verrà di seguito illustrata con la descrizione che segue di una sua forma realizzativa, fatta a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni annessi in cui:
- la figura 1A mostra schematicamente in una vista prospettica in elevazione laterale una possibile forma realizzativa di una apparecchiatura, secondo l’invenzione, per verificare la presenza, o l’assenza, di un elemento abrasivo in una macchina per la finitura di superfici;
- la figura 1B mostra schematicamente in una vista prospettica in elevazione laterale, un ingrandimento di una porzione della figura 1A per metterne in evidenza alcune caratteristiche;
- la figura 2A mostra schematicamente in una vista prospettica in elevazione laterale una variante dell’apparecchiatura di figura 1A per verificare la presenza, o l’assenza, di un elemento abrasivo in una macchina per la finitura di superfici;
- la figura 2B mostra schematicamente in una vista prospettica in elevazione laterale, un ingrandimento di una porzione della figura 2A per metterne in evidenza alcune caratteristiche;
- la figura 3 mostra schematicamente in una vista prospettica in elevazione laterale l’apparecchiatura di figura 1A in una fase operativa;
- la figura 4 mostra schematicamente in una vista prospettica in elevazione laterale una possibile configurazione di lavoro dell’apparecchiatura, secondo l’invenzione, per verificare la presenza, o l’assenza, di un elemento abrasivo in una macchina per la finitura di superfici;
- la figura 5 mostra schematicamente in una vista prospettica in elevazione laterale una forma realizzativa prevista dal trovato di un dispositivo di controllo del quale l’apparecchiatura di figura 1A può essere equipaggiata;
- le figure 6A e 6B mostrano schematicamente in una vista prospettica in elevazione laterale una possibile configurazione di lavoro dell’apparecchiatura di figura 1A, nel caso in cui l’elemento abrasivo è ancora impegnato al corpo di supporto;
- la figura 7 mostra schematicamente in una vista prospettica in elevazione laterale una possibile configurazione di lavoro di una variante dell’apparecchiatura di figura 4 per verificare la presenza, o l’assenza, di un elemento abrasivo in una macchina per la finitura di superfici;
- la figura 8 mostra schematicamente in una vista prospettica in elevazione frontale una possibile forma realizzativa prevista per l’elemento di controllo del quale è equipaggiata l’apparecchiatura secondo l’invenzione;
- la figura 9 mostra schematicamente in una vista prospettica in elevazione laterale ancora un’altra variante dell’apparecchiatura di figura 1;
- la figura 10 mostra schematicamente in una vista prospettica in elevazione laterale, un ingrandimento di una porzione della figura 9 per metterne in evidenza alcune caratteristiche.
Descrizione dettagliata di alcune forme realizzative In figura 1A, è schematicamente illustrata una apparecchiatura 100, secondo l’invenzione, per la verifica della presenza, o meno, di un elemento abrasivo 20 in una macchina per la finitura di superfici 1, in particolare in corrispondenza di un corpo di supporto 10, o platorello, della stessa. Più precisamente, l’apparecchiatura 100 può essere provvista di una testa di lavoro 50 solidale al suddetto corpo di supporto 10 avente una superficie di impegno 15 atta ad impegnare la superficie di impegno 25 di un elemento abrasivo 20. Questo, in corrispondenza del lato opposto alla superficie di impegno 25, è preferibilmente provvisto di una superficie abrasiva 24 atta a realizzare un’azione levigatrice sulla superficie da lavorare. Più precisamente, il corpo di supporto 10 e l’elemento abrasivo 20, in corrispondenza delle rispettive superfici di impegno 15 e 25, sono provvisti di primi e secondi elementi di impegno 13 e 23 configurati per realizzare un mutuo impegno di tipo rimuovibile. Questi sono configurati per passare da una configurazione di impegno ad una configurazione di disimpegno, o viceversa. In una forma realizzativa prevista dal presente trovato, i suddetti primi e secondi elementi di impegno 13 e 23 possono essere, rispettivamente, prime e seconde porzioni di predeterminate dimensioni di un nastro a strappo atte a realizzare un mutuo impegno di tipo rimuovibile, anche denominate, rispettivamente, “Velcro maschio” e “Velcro femmina”. In alternativa, i suddetti primi e secondi elementi di impegno 13 e 23 possono essere atti a realizzare un impegno di tipo a scatto. In questo caso, i primi elementi di impegno 13 possono comprendere almeno una sporgenza 13 ed i secondi elementi di impegno almeno una rientranza 23, o viceversa.
L’apparecchiatura 100, secondo l’invenzione, prevede, inoltre, un dispositivo di movimentazione 40 configurato per movimentare il corpo di supporto 10 nello spazio secondo almeno 1 grado di libertà. Sebbene nelle figure da 1A a 7, il dispositivo di movimentazione 40 sia schematicamente illustrato come un robot antropomorfo, infatti, il dispositivo di movimentazione 40, secondo l’invenzione, può essere configurato per movimentare il corpo di supporto 10 secondo uno, o più, gradi di libertà traslazionale, o uno, o più, gradi di libertà rotazionali, oppure secondo una combinazione di movimenti comprendenti almeno un grado di libertà traslazionale ed un grado di libertà rotazionale e complessivamente secondo un numero di gradi di libertà compreso tra 2 e 6. In particolare, il dispositivo di movimentazione 40 può essere configurato per provocare almeno un moto di rotazione del corpo di supporto 10 attorno ad un asse di rotazione 110 rispetto alla testa di lavoro 50. È anche prevista la possibilità che la macchina di finitura 1 sia del tipo roto-orbitante e che, pertanto, il dispositivo di movimentazione 40 sia configurato per movimentare il corpo di supporto 10, in modo tale che questo descriva un’orbita eccentrica rispetto all’asse della testa di lavoro 50.
Secondo quanto previsto dal presente trovato, inoltre, l’apparecchiatura 100 prevede almeno una stazione di controllo 250 per verificare la presenza, o l’assenza, dell’elemento abrasivo 20 in corrispondenza del corpo di supporto 10. Più in particolare, la suddetta stazione di controllo 250 è equipaggiata con un dispositivo di controllo 70. Questo comprende un elemento di controllo 75 provvisto di una superficie di controllo 76 equipaggiata con terzi elementi di impegno 73 configurati per impegnarsi con i primi elementi di impegno 13 del corpo di supporto 10. Ad esempio, i terzi elementi di impegno 73 possono prevedere, così come i secondi elementi di impegno 23, almeno una porzione di “Velcro femmina”, o di “Velcro maschio”. Nel primo caso, i primi elementi di impegno 13 saranno costituiti da almeno una porzione di “Velcro maschio”. Nel secondo caso, invece, i primi elementi di impegno 13 saranno costituiti da almeno una porzione di “Velcro femmina”. Analogamente, nel caso in cui i primi ed i secondi elementi di impegno 13 e 23 prevedano almeno una sporgenza 13 e almeno una rientranza 23, o viceversa, atte a realizzare un impegno a scatto, i terzi di impegno 73 prevedranno, rispettivamente, una rientranza, o una sporgenza.
Più precisamente, la verifica della presenza, o dell’assenza, dell’elemento abrasivo 20 sul corpo di supporto 10, prevede che il suddetto dispositivo di movimentazione 40 posizioni il corpo di supporto 10 stesso, o, se presente, l’elemento abrasivo 20 ad esso vincolato, in contatto con la superficie di controllo 76 dell’elemento di controllo 70. Successivamente, il dispositivo di movimentazione 40 viene azionato in modo tale da provocare un movimento del corpo di supporto 10, ad esempio una traslazione lungo una predeterminata direzione, oppure una rotazione, o una combinazione di movimenti. In generale, comunque, il dispositivo di movimentazione 40 può essere atto ad applicare una predeterminata forza, in particolare una forza di distacco, per allontanare il corpo di supporto 10 dall’elemento di controllo 75.
Più in particolare, l’apparecchiatura 100 prevede anche un dispositivo di rilevamento 80 configurato per rilevare un eventuale impegno tra il corpo di supporto 10 ed il suddetto elemento di controllo 75. In particolare, il dispositivo di rilevamento 80 è configurato per effettuare la suddetta rilevazione, una volta che il corpo di supporto 10, o l’eventuale elemento abrasivo 20 ad esso impegnato, è stato posizionato in contatto con l’elemento di controllo 75 ed è stato movimentato mediante il dispositivo di movimentazione 40.
Più in dettaglio, in una possibile forma realizzativa prevista, il dispositivo di rilevamento 80, può essere configurato per rilevare la forza esercitata dal dispositivo di movimentazione 40 sul corpo di supporto 10 (figure 1A e 1B), o sull’elemento di controllo 75 (figure 2A e 2B), per movimentare il corpo di supporto 10 rispetto all’elemento di controllo 75.
In particolare, nella forma realizzativa illustrata nelle figure 1A e 1B, il dispositivo di rilevamento 80 è previsto solidale al corpo di supporto 10. In questo caso, se dopo aver posizionato il corpo di supporto 10 in contatto con l’elemento di controllo 75 sarà necessario, da parte del dispositivo di movimentazione 40, applicare una forza superiore ad un predeterminato valore di soglia, per provocare il suddetto movimento del corpo di supporto 10, significherà che è avvenuto il suddetto impegno tra il corpo di supporto 10 e l’elemento di controllo 75.
Se, invece, la forza necessaria per provocare uno spostamento del corpo di supporto 10 sarà inferiore al suddetto valore di soglia, significherà che il corpo di supporto 10 non si è impegnato, per la presenza dell’elemento abrasivo 20 ad esso impegnato, all’elemento di controllo 75.
Nella forma realizzativa illustrata nelle figure 2A e 2B, invece, il dispositivo di rilevamento 80 è previsto solidale all’elemento di controllo 75. In questo caso, se si verifica un impegno tra il corpo di supporto 10 e l’elemento di controllo 75, la movimentazione del corpo di supporto 10 da parte del dispositivo di movimentazione 40 produrrà una forza sull’elemento di controllo 75 superiore ad un predeterminato valore di soglia. Se, invece, tra il corpo di supporto 10 e l’elemento di controllo 75, non si verifica alcun impegno la forza che verrà esercitata sull’elemento di controllo 75 durante la suddetta movimentazione non produrrà alcuna forza sull’elemento di controllo 75, o comunque una forza inferiore al suddetto predeterminato valore di soglia.
Sia nella forma realizzativa illustrata nelle figure 1A e 1B, che nella forma realizzativa illustrata nelle figure 2A e 2B, il dispositivo di rilevamento 80 comprende, vantaggiosamente, almeno un sensore di forza.
Nelle figure dalla 3 alla 7 sono illustrate alcune possibili varianti del presente trovato, nelle quali l’elemento di controllo 75 è previsto mobile rispetto ad un corpo di base fisso 71. In questo caso, il dispositivo di rilevamento 80 può essere vantaggiosamente configurato per rilevare un eventuale movimento dell’elemento di controllo 75 rispetto all’corpo di base fisso 71, durante la suddetta movimentazione del corpo di supporto 10 da parte del dispositivo di movimentazione 40. Più precisamente, nel caso in cui sul corpo di supporto 10 non sia presente l’elemento abrasivo 20, i terzi elementi di impegno 73 della superficie di controllo 76 si impegnano ai primi elementi di impegno 13 della superficie di impegno 15 del corpo di supporto 10. Di conseguenza, il suddetto movimento prodotto dal dispositivo di movimentazione 40 produrrà un movimento dell’elemento di controllo 75 che sarà, quindi, rilevato dal dispositivo di rilevamento 80 (figura 4).
Invece, nel caso in cui sul corpo di supporto 10 sia presente l’elemento abrasivo 20, come schematicamente illustrato nelle figure 5A e 5B, i suddetti primi e terzi elementi di impegno 13 e 73 non potranno realizzare alcun impegno, in quanto i terzi elementi di impegno 73 entreranno in contatto con la superficie abrasiva dell’elemento abrasivo 20 e non con la superficie di impegno 15 provvista dei primi elementi di impegno 13 del corpo di supporto 10. Pertanto, il dispositivo di rilevamento 80 non rileverà alcun movimento dell’elemento di controllo 75 rispetto al corpo di base fisso 71, o, comunque, un movimento inferiore ad un predeterminato spostamento ∆s, dovuto all’interazione tra il corpo di supporto 10, o più precisamente tra l’elemento abrasivo 20 e l’elemento di controllo 75.
Più in dettaglio, nelle forme realizzative illustrate nelle figure dalla 3 alla 7, il dispositivo di rilevamento 80 può comprendere, vantaggiosamente, almeno un sensore di movimento e/o almeno un accelerometro e/o almeno un sensore di rotazione e/o almeno un encoder e/o almeno un sensore di finecorsa.
Nell’esempio schematicamente illustrato nelle figure dalla 4 alla 6B, l’elemento di controllo 75 è configurato per traslare rispetto al corpo di base fisso 71. In questo caso, pertanto, il dispositivo di movimentazione 40 è, vantaggiosamente, atto a provocare una traslazione del corpo di supporto 10 lungo una predeterminata direzione di traslazione.
Nella variante di figura 7, invece, l’elemento di controllo 75 è configurato per ruotare attorno ad un primo predeterminato asse di rotazione 175 rispetto al corpo di base fisso 71. In questo caso, pertanto, il dispositivo di movimentazione 40 sarà atto a provocare una rotazione del corpo di supporto 10 attorno ad un secondo predeterminato asse di rotazione 110. Vantaggiosamente, l’asse di rotazione 175 e l’asse di rotazione 110 possono essere paralleli, in particolare coincidenti, oppure essere inclinati di un predeterminato angolo l’uno rispetto all’altro.
In una forma realizzativa prevista, schematicamente illustrata in particolare in figura 5, il corpo di base fisso 71 è cavo, ad esempio cilindrico, ed è previsto uno stelo 72 avente una estremità 72a montata scorrevole all’interno della cavità del corpo di base fisso 71, e l’estremità opposta 72b fissata all’elemento di verifica 75. In questo caso, il dispositivo di rilevamento 80 può essere configurato per atto a rilevare lo spostamento dell’elemento di controllo 75 attraverso il rilevamento dello spostamento dello stelo 72.
In particolare, il dispositivo di controllo 70 può prevedere un elemento di arresto 78 configurato per arrestare il moto dell’elemento di controllo 75 rispetto all’corpo di base fisso 71. Più in particolare, nell’esempio di figura 5, l’elemento di arresto 78 una volta raggiunta una predeterminata posizione di finecorsa, può essere atto a provocare un disimpegno dei primi elementi di impegno 13 e dei terzi elementi di impegno 73 dopo una predeterminata corsa, o una predeterminata rotazione, dell’elemento di controllo 75 rispetto all’corpo di base fisso 71.
Vantaggiosamente, l’elemento di arresto 78 può essere configurato per riportare l’elemento di controllo 75 in una posizione iniziale rispetto all’corpo di base fisso 71. In una possibile forma realizzativa del trovato, l’elemento di arresto può essere un elemento elastico, ad esempio una molla lineare, oppure un attuatore, in particolare un attuatore pneumatico, vantaggiosamente a pressione regolabile, come schematicamente illustrato in figura 5, atto ad opporsi con una forza predeterminata al suddetto spostamento. Più in particolare, in questo caso, la forza esercitata dall’elemento di arresto sull’elemento di controllo 75 è sostanzialmente costante.
Secondo quanto previsto dal presente trovato, è possibile movimentare in successione il dispositivo di movimentazione 40 per posizionarlo in diverse posizioni rispetto all’elemento di controllo 75. In questo modo, si evita che il mancato impegno dei primi e dei terzi elementi di impegno 13 e 73 possa essere dovuto ad una non corretto posizionamento relativo tra il corpo di supporto 10 e l’elemento di controllo 75 e che, quindi, il mancato rilevamento da parte del dispositivo di rilevamento 80 dell’impegno non sia falsato.
Nell’ulteriore variante di figura 8, l’elemento di controllo 75 è provvisto di una pluralità di superfici di controllo 73, nel caso illustrato in figura 8, 5 superfici di controllo 73a-73e. In particolare, ciascuna superficie di controllo 73a-73e può essere sensorizzata separatamente dalle altre. Più in particolare, il suddetto dispositivo di rilevamento 80 può, in questo caso, prevedere una pluralità di elementi di rilevamento, non mostrati in figura per semplicità, ciascuno dei quali operativamente connesso ad una rispettiva superficie di controllo 73a-73e, in modo tale da rilevare l’eventuale impegno, o il mancato impegno, ad una rispettiva porzione del corpo di supporto 10. Questa soluzione consente di rilevare, in particolare, la presenza di uno, o più frammenti, dell’elemento abrasivo 20 impegnati al corpo di supporto 10 anche dopo aver eseguito una operazione di rimozione. Infatti, in particolare in presenza di soluzioni acquose, l’elemento abrasivo 20 in uso, durante un ciclo lavorativo, può frammentarsi e, pertanto, ridursi significativamente di superficie e produrre un frammento, o più frammenti separati l’uno dall’altro. Di conseguenza, in questi casi, è possibile che l’operazione di rimozione non vada a buon fine.
Nell’ulteriore variante schematicamente illustrata nelle figure 9 e 10, il dispositivo di controllo 70 comprende una pluralità di elementi di controllo 75, ad esempio 4 elementi di controllo 75a-75d. Ciascun elemento di controllo 75a-75d presenta una rispettiva superficie di controllo 76a-76d provvista di rispettivi terzi elementi di impegno 73a-73d, ciascuno dei quali configurato per impegnarsi con detti primi elementi di impegno 13 del corpo di supporto 10, o con una predeterminata porzione degli stessi. In questo caso, ciascun elemento di controllo 75a-75d può essere vantaggiosamente associato ad un rispettivo dispositivo di rilevamento 80a-80d, ciascuno dei quali configurato per rilevare l’eventuale impegno del rispettivo elemento di controllo 75a-75d al corpo di supporto 10, o più precisamente, ad una rispettiva porzione dello stesso, durante la movimentazione del corpo di supporto 10 da parte del dispositivo di movimentazione 40.
In questo modo, pertanto, è possibile rilevare in maniera altamente precisa anche la presenza di un singolo frammento, o porzione, di un elemento abrasivo 20 presente sul corpo di supporto 10 in maniera altamente selettiva e precisa.
È altresì prevista la possibilità che l’elemento di arresto sia un attuatore pneumatico di tipo passivo atto a creare una depressione, e non una pressione positiva, come nel caso precedente, su un serbatoio configurabile. In particolare, in questo caso la forza esercitata dall’elemento di arresto sull’elemento di controllo 75 è una forza crescente.
Come mostrato schematicamente nelle figure dalla 1A alla 10, l’apparecchiatura 100 può comprendere, inoltre, una unità di elaborazione 300 configurata per ricevere i dati rilevati dal dispositivo di rilevamento 80 ed eventualmente comandare il dispositivo di movimentazione 40 per ripetere la verifica, oppure per tornare in corrispondenza di una eventuale stazione di rimozione e effettuare un’operazione di rimozione dell’elemento abrasivo 20 dal corpo di supporto 10, oppure in corrispondenza di una eventuale stazione di applicazione ed eseguire l’applicazione di un nuovo elemento abrasivo 20 al corpo di supporto 10.
Secondo quanto previsto dall’invenzione l’apparecchiatura 100, infatti, oltre alla suddetta macchina di finitura di superfici 1, come sopra descritta, può comprendere almeno una stazione di rimozione, non mostrata in figura per semplicità illustrativa, configurata per rimuovere l’elemento abrasivo 20 usurato dal corpo di supporto 10 e/o almeno una stazione di applicazione, anche questa non mostrata in figura per semplicità illustrativa, per l’applicazione di un nuovo elemento abrasivo 20 al corpo di supporto 10. In particolare, la suddetta verifica della presenza, o meno, dell’elemento abrasivo 20 sul corpo di supporto 10 può essere effettuata tra la stazione di rimozione e la stazione di applicazione di un nuovo elemento abrasivo 20, per verificare che la rimozione dell’elemento abrasivo 20 sia stata correttamente eseguita.
La descrizione di cui sopra di una forma realizzativa specifica è in grado di mostrare l'invenzione dal punto di vista concettuale in modo che altri, utilizzando la tecnica nota, potranno modificare e/o adattare in varie applicazioni tale forma realizzativa specifica senza ulteriori ricerche e senza allontanarsi dal concetto inventivo, e, quindi, si intende che tali adattamenti e modifiche saranno considerabili come equivalenti della forma realizzativa specifica. I mezzi e i materiali per realizzare le varie funzioni descritte potranno essere di varia natura senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione. Si intende che le espressioni o la terminologia utilizzate hanno scopo puramente descrittivo e per questo non limitativo.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Una apparecchiatura (100) per verificare la presenza, o l’assenza, di un elemento abrasivo (20) in una macchina (1) per la finitura di superfici, detta macchina (1) comprendendo: - un corpo di supporto (10) configurato per impegnare in maniera rimuovibile detto elemento abrasivo (20), detto corpo di supporto (10) e detto elemento abrasivo (20) essendo, rispettivamente, provvisti, in corrispondenza di rispettive superfici di impegno (13,23) di primi e secondi elementi di impegno (15,25) configurati per passare, da una configurazione di impegno ad una configurazione di disimpegno, e viceversa; - un dispositivo di movimentazione (40) configurato per movimentare detto corpo di supporto (10) nello spazio secondo almeno 1 grado di libertà; detta apparecchiatura (100) essendo caratterizzata dal fatto che è prevista almeno una stazione di controllo (250) per verificare la presenza, o l’assenza, di detto elemento abrasivo (20) in corrispondenza di detto corpo di supporto (10) e che in detta stazione di controllo (250) è previsto un dispositivo di controllo (70) comprendente: - un elemento di controllo (75) avente una superficie di controllo (76) provvista di terzi elementi di impegno (73) configurati per impegnarsi con detti primi elementi di impegno (13) di detto corpo di supporto (10), detto dispositivo di movimentazione (40) essendo atto a posizionare detto corpo di supporto (10), o l’eventuale elemento abrasivo (20) ad esso impegnato, in contatto con detta superficie di controllo (76) di detto elemento di controllo (75) e a provocare un movimento di detto corpo di supporto (10); ed - un dispositivo di rilevamento (80) configurato per rilevare l’eventuale impegno di detto elemento di controllo (75) e di detto corpo di supporto (10), durante detta movimentazione di detto corpo di supporto (10) da parte di detto dispositivo di movimentazione (40).
  2. 2. Apparecchiatura (100) secondo la rivendicazione 1, in cui detto dispositivo di rilevamento (80) è configurato per rilevare la forza esercitata da detto dispositivo di movimentazione (40) su detto corpo di supporto (10), o su detto elemento di controllo (75), per movimentare detto corpo di supporto (10) rispetto a detto elemento di controllo (75), dopo aver posizionato detto corpo di supporto (10), o l’eventuale elemento abrasivo (20) ad esso impegnato, in contatto con detto elemento di controllo (75).
  3. 3. Apparecchiatura (100) secondo la rivendicazione 1, in cui detto elemento di controllo (75) è operativamente connesso con libertà di movimento ad un corpo di base fisso (71), ed in cui detto dispositivo di rilevamento (80) è configurato per rilevare lo spostamento di detto elemento di controllo (75) rispetto a detto corpo di base fisso (71) provocato da detta movimentazione di detto corpo di supporto (10) rispetto a detto elemento di controllo (75), dopo aver posizionato detto corpo di supporto (10), o l’eventuale elemento abrasivo (20) ad esso impegnato, in contatto con detto elemento di controllo (75).
  4. 4. Apparecchiatura (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto dispositivo di rilevamento (80) è scelto tra: - almeno un sensore di forza; - almeno un sensore di movimento; - almeno un accelerometro; - almeno un sensore di rotazione; - almeno un encoder; - almeno un sensore di finecorsa; o una loro combinazione.
  5. 5. Apparecchiatura (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui è, inoltre, previsto un elemento di arresto configurato per arrestare detta movimentazione di detto elemento di controllo (75) rispetto a detto corpo di base fisso (71), e provocare un disimpegno di detti primi elementi di impegno (13) e di detti terzi elementi di impegno (73).
  6. 6. Apparecchiatura (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento di arresto è configurato per riportare detto elemento di controllo (75) in una posizione iniziale rispetto a detto corpo di base fisso (71).
  7. 7. Apparecchiatura (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento di controllo (75) è configurato per traslare rispetto a detto corpo di base fisso (71), ed in cui detto dispositivo di movimentazione (40) è atto a provocare una traslazione lungo una predeterminata direzione di traslazione di detto corpo di supporto (10).
  8. 8. Apparecchiatura (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento di controllo (75) è configurato per ruotare attorno ad un primo predeterminato asse di rotazione (175) rispetto a detto corpo di base fisso (71), ed in cui detto dispositivo di movimentazione (40) è atto a provocare una rotazione attorno ad un secondo predeterminato asse di rotazione (110) di detto corpo di supporto (10).
  9. 9. Apparecchiatura (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto corpo di base fisso (71) è cavo ed è previsto uno stelo (72) avente una estremità (72a) montata scorrevole in detto corpo di base fisso cavo (71) e un’altra estremità (72b) fissata a detto elemento di controllo (75), detto dispositivo di rilevamento (80) essendo atto a rilevare lo spostamento di detto elemento di controllo (75) attraverso il rilevamento dello spostamento di detto stelo (72).
  10. 10. Un metodo per verificare la presenza, o meno, di un elemento abrasivo (20) in una macchina (1) per la finitura di superfici prevede le fasi di: - disposizione di un corpo di supporto (10) configurato per impegnare in maniera rimuovibile detto elemento abrasivo (20), detto corpo di supporto (10) e detto elemento abrasivo (20) essendo provvisti, in corrispondenza di rispettive superfici di impegno (15,25), rispettivamente di primi e secondi elementi di impegno (13,23) configurati per passare da una configurazione di impegno ad una configurazione di disimpegno; - disposizione di un dispositivo di movimentazione (40) configurato per movimentare detto corpo di supporto (10) nello spazio secondo almeno 1 grado di libertà; detto metodo essendo caratterizzato dal fatto che sono, inoltre, previste le fasi di: - disposizione di un elemento di controllo (75) avente una superficie di controllo (76) provvista di terzi elementi di impegno (73) configurati per impegnarsi con detti primi elementi di impegno (13) di detta superficie di impegno di detto corpo di supporto (10); - posizionamento di detto corpo di supporto (10), o di detto elemento abrasivo (20) eventualmente impegnato a detto corpo di supporto (10), in contatto con detta superficie di controllo (76); - spostamento di detto corpo di supporto (10) mediante detto dispositivo di movimentazione (40); e - rilevamento di un eventuale impegno di detto elemento di controllo (75) e di detto corpo di supporto (10) da parte di un dispositivo di rilevamento (80), durante detta movimentazione di detto corpo di supporto (10) da parte di detto dispositivo di movimentazione (40).
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