IT201900010461A1 - Sistema per abbattere il grado di durezza dell’acqua di lavaggio in una macchina di lavaggio, in particolare una lavastoviglie, e relativo metodo - Google Patents
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Description
Descrizione della domanda di brevetto per invenzione dal titolo:
“SISTEMA PER ABBATTERE IL GRADO DI DUREZZA DELL’ACQUA DI LAVAGGIO IN UNA MACCHINA DI LAVAGGIO, IN PARTICOLARE UNA LAVASTOVIGLIE, E RELATIVO METODO”
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un sistema per il controllo del grado di durezza dell’acqua di lavaggio in macchina di lavaggio, in particolare una lavastoviglie, secondo il preambolo della rivendicazione 1. La presente invenzione si riferisce altresì ad un relativo metodo per il controllo del grado di durezza dell’acqua di lavaggio in una macchina di lavaggio, in particolare una lavastoviglie.
Come è noto, le macchine di lavaggio di uso domestico utilizzanti acqua, in particolare le lavastoviglie, sono dotate di un sistema di decalcificazione dell’acqua di lavaggio e di risciacquo, previsto per abbattere il grado di durezza dell’acqua in modo da evitare depositi di calcare all’interno della macchina di lavaggio.
Tale sistema è noto anche con il nome di decalcificatore (o dolcificatore) e comprende un contenitore resine in cui sono presenti delle resine a scambio ionico ed un serbatoio in cui è presente un agente, in particolare sale, per la rigenerazione delle resine a scambio ionico; da notare che, nei sistemi noti allo stato dell’arte, il contenitore resine ed il serbatoio sale possono essere componenti separati, ma possono anche essere componenti integrati in un unico contenitore o dispositivo.
Il decalcificatore provvede quindi a scambiare gli ioni di calcio (Ca++) e di magnesio (Mg++) dell’acqua entrante nella vasca di lavaggio della macchina di lavaggio con ioni di sodio (Na+) contenuti in apposite resine, poste nel contenitore resine.
Le resine, o sostanze similari, si esauriscono dopo un certo periodo di utilizzo, ossia si scaricano degli ioni di sodio (Na+) da scambiare con gli ioni calcio (Ca++) e magnesio (Mg++) dell’acqua; pertanto, a resine esaurite, l’acqua che attraversa queste ultime mantiene sostanzialmente la stessa durezza che aveva in entrata.
Per evitare questo inconveniente, si realizza allora una fase di rigenerazione delle resine, consistente nel fatto che una apposita valvola di rigenera permette l’introduzione nel contenitore delle resine di una soluzione di acqua e sale (NaCl), tale soluzione essendo ottenuta mediante il passaggio di una determinata quantità di acqua all’interno del serbatoio contenente il sale (NaCl), in modo tale che essa possa saturarsi con degli ioni di sodio (Na+) che verranno rilasciati nel contenitore delle resine per effettuare la rigenera delle resine stesse.
Nei sistemi noti allo stato dell’arte, detta valvola di rigenera può essere costituita:
- da una valvola singola, che apre un passaggio che permette l’ingresso dell’acqua nel contenitore sale, oppure
- da una valvola deviatrice, che devia totalmente o parzialmente l’acqua nel serbatoio sale per la funzione rigenera.
Altri possibili problemi ai sistemi per il controllo della durezza dell’acqua utilizzati nelle macchine di lavaggio note allo stato dell’arte possono derivare dal fatto che la durezza dell’acqua proveniente dalla rete idrica è molto variabile, e in particolare essa varia a seconda della località in cui una macchina di lavaggio viene installata.
Di conseguenza, nelle macchine di lavaggio note allo stato dell’arte è previsto l’utilizzo di un sistema tale da permettere di mantenere la durezza dell’acqua di lavaggio sostanzialmente costante entro certi limiti; in particolare, tale metodo consiste nel miscelare all’interno della vasca della macchina di lavaggio l’acqua proveniente dal decalcificatore con acqua proveniente direttamente dalla rete idrica, pertanto avente una durezza maggiore.
Tale miscelazione, nota allo stato dell’arte anche con il nome di “blending”, permette di ottenere un risultato ben definito di durezza dell’acqua immessa nella vasca di lavaggio.
In alcune macchine di lavaggio, la funzione di miscelazione o “blending” viene realizzata mediante la previsione di un passaggio calibrato (eventualmente anche regolabile manualmente dall’utente in fase d’istallazione della lavastoviglie) che devia direttamente in vasca parte dell’acqua non trattata dal decalcificatore, ed in particolare dalle resine a scambio ionico.
Tuttavia, pur essendo economici, i sistemi che utilizzano un passaggio calibrato ma fisso per realizzare la funzione di miscelazione o “blending” presentano degli inconvenienti, in quanto tali sistemi non sono controllabili con esattezza e non permettono di garantire di ottenere un risultato ottimale con una continuità tale da poter essere considerata accettabile.
Di conseguenza, per ottenere un risultato ottimale mediante la funzione di miscelazione o “blending”, i sistemi per il controllo della durezza dell’acqua utilizzati nelle macchine di lavaggio note allo stato dell’arte preferibilmente utilizzano una ulteriore valvola, aggiuntiva rispetto alla valvola di rigenera; in particolare, detta ulteriore valvola è solitamente posizionata a monte del contenitore resine, in modo tale da selettivamente indirizzare l’acqua nel contenitore resine per abbatterne il grado di durezza oppure direttamente nella vasca della macchina di lavaggio per realizzare la funzione di miscelazione o “blending”.
Anche i sistemi che utilizzano una apposita valvola, ulteriore rispetto alla valvola di rigenera, per realizzare la funzione di miscelazione o “blending” presentano degli inconvenienti.
In particolare, tali inconvenienti sono soprattutto dovuti al fatto che la previsione di una valvola aggiuntiva di “blending” implica necessariamente un notevole aggravio dei costi necessari per la realizzazione dell’intero sistema per il controllo del grado di durezza dell’acqua di lavaggio.
A tal proposito, si noti che tale aggravio dei costi è determinato sia dalla necessità di prevedere una apposita valvola per effettuare la funzione di miscelazione o “blending”, sia dalla necessità di prevedere appositi cablaggi aggiuntivi, sia dal dover predisporre la scheda di controllo della macchina di lavaggio con una uscita apposita atta ad essere collegata con la valvola aggiuntiva per la funzione di miscelazione.
Inoltre, anche gli stampi necessari a realizzare la sede della apposita valvola per effettuare la funzione di miscelazione o “blending” risultano essere necessariamente più complicati, e l’aumento di ingombro reso necessario ed inevitabile dalla presenza dalla valvola aggiuntiva risulta essere particolarmente problematico a causa del fatto che gli spazi nelle macchine di lavaggio odierne sono sempre più ridotti.
In tale ambito, scopo principale della presente invenzione è quello di indicare un sistema ed un metodo per il controllo del grado di durezza dell’acqua di lavaggio in macchina di lavaggio, in particolare una lavastoviglie, concepiti in modo tale da superare gli inconvenienti presenti allo stato dell’arte.
In particolare, uno scopo della presente invenzione è quello di indicare un sistema ed un metodo per il controllo del grado di durezza dell’acqua di lavaggio in macchina di lavaggio, in particolare una lavastoviglie, che siano concepiti in modo tale da essere controllabili con esattezza e da garantire di ottenere un risultato ottimale con una continuità tale da poter essere considerata accettabile.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di indicare un sistema ed un metodo per il controllo del grado di durezza dell’acqua di lavaggio in macchina di lavaggio, in particolare una lavastoviglie, concepiti in modo tale da non risultare eccessivamente costosi per quanto riguarda la loro realizzazione ed implementazione.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di indicare un sistema per il controllo del grado di durezza dell’acqua di lavaggio in macchina di lavaggio, in particolare una lavastoviglie, realizzato in modo tale da non dover prevedere cablaggi differenti e/o modifiche costruttive alla scheda di controllo della macchina di lavaggio per realizzare le differenti funzioni di detto sistema e metodo.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di indicare un sistema per il controllo del grado di durezza dell’acqua di lavaggio in macchina di lavaggio, in particolare una lavastoviglie, realizzato in modo tale da non presentare un ingombro eccessivo e tale da poter essere comodamente alloggiato negli spazi previsti nella macchina di lavaggio che lo riceve.
Per raggiungere tali scopi, formano oggetto della presente invenzione un sistema ed un metodo per il controllo del grado di durezza dell’acqua di lavaggio in macchina di lavaggio, in particolare una lavastoviglie, incorporanti le caratteristiche delle rivendicazioni allegate, che formano parte integrante della presente descrizione.
Ulteriori scopi, caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno chiari dalla descrizione particolareggiata che segue e dalle figure annesse, fornite a puro titolo di esempio esplicativo e non limitativo, in cui: - la figura 1 rappresenta una vista schematica di un sistema per il controllo del grado di durezza dell’acqua di lavaggio in macchina di lavaggio, in particolare una lavastoviglie, secondo la presente invenzione;
- le figure 2a e 2b rappresentano rispettivamente una prima ed una seconda forma realizzativa di un componente del sistema secondo la presente invenzione;
- la figura 3a rappresenta il componente mostrato nella figura 2a in una prima configurazione operativa, mentre la figura 3b rappresenta una vista schematica rappresentativa del funzionamento del sistema secondo la presente invenzione quando detto componente si trova in detta prima configurazione operativa;
- la figura 4a rappresenta il componente mostrato nella figura 2a in una seconda configurazione operativa, mentre la figura 4b rappresenta una vista schematica rappresentativa del funzionamento del sistema secondo la presente invenzione quando il componente si trova in detta seconda configurazione operativa;
- la figura 5a rappresenta il componente mostrato nella figura 2a in una terza configurazione operativa, mentre la figura 5b rappresenta una vista schematica rappresentativa del funzionamento del sistema secondo la presente invenzione quando il componente si trova in detta terza configurazione operativa.
Passando alla descrizione delle figure allegate, in figura 1 con il numero di riferimento 1 è indicato nel suo complesso ed in una forma realizzativa preferita un sistema per il controllo del grado di durezza dell’acqua di lavaggio in una macchina di lavaggio, in particolare una lavastoviglie, secondo la presente invenzione.
Con il numero di riferimento 10 è indicato un primo serbatoio per il contenimento di una sostanza (solitamente definita “resina”) con proprietà decalcificanti, in particolare detto primo serbatoio 10 essendo dotato di una prima entrata 11 per l’ingresso nel primo serbatoio 10 di acqua da decalcificare e di una prima uscita 12 per la fuoriuscita dal primo serbatoio 10 di acqua decalcificata da addurre ad una vasca V di una macchina di lavaggio.
Da notare che, nelle figure allegate, la macchina di lavaggio non è mostrata nel suo complesso, ma è solamente mostrata la vasca V di detta macchina di lavaggio.
Il sistema 1 comprende un secondo serbatoio 20 per il contenimento di una sostanza di rigenerazione (solitamente detta sostanza di rigenerazione essendo costituita da sale), in particolare detto secondo serbatoio 20 essendo dotato di una seconda entrata 21 per l’ingresso di acqua nel secondo serbatoio 20 e di una seconda uscita 22 per la fuoriuscita dal secondo serbatoio 20 di una salamoia di rigenera formatasi a seguito dello scioglimento della sostanza di rigenerazione nell’acqua.
Da notare che il primo serbatoio 10 ed il secondo serbatoio 20 fanno parte di un dispositivo dolcificatore, indicato nel suo complesso con il riferimento “D” nelle figure allegate; è tuttavia evidente che il primo serbatoio 10 ed il secondo serbatoio 20 possono essere realizzati come componenti separati e, di conseguenza, non facenti parte di un dispositivo dolcificatore D.
Il sistema 1 comprende poi un condotto di collegamento 30 che collega il secondo serbatoio 20 con il primo serbatoio 10 per il deflusso verso detto primo serbatoio 10 della salamoia formatasi nel secondo serbatoio 20. Preferibilmente, detto condotto di collegamento 30 comprende una valvola di non ritorno 31 atta a permettere il deflusso della salamoia dal secondo serbatoio 20 verso il primo serbatoio 10 e ad inibire il passaggio di un liquido (che potrebbe essere costituito da acqua da decalcificare e/o da acqua decalcificata) verso detto secondo serbatoio 20.
Il sistema 1 secondo la presente invenzione comprende inoltre un condotto di alimentazione 2 a cui è associata una valvola di carico 3 controllata da una unità di controllo (non mostrata nelle figure allegate) della macchina di lavaggio, detto condotto di alimentazione 2 presentando una prima biforcazione 40 in un primo ramo 41 di alimentazione del primo serbatoio 10 ed in un secondo ramo 42.
In una realizzazione preferita, detto primo ramo 41 sfocia nel condotto di collegamento 30, in particolare a valle di detta valvola di non ritorno 31; tuttavia, è evidente che detto primo ramo 41 può anche essere realizzato in modo tale da sfociare nella una prima entrata 11 per l’ingresso nel primo serbatoio 10, oppure in modo tale da sfociare in una entrata (non mostrata nelle figure allegate) del primo serbatoio 10 appositamente prevista a tal scopo.
Preferibilmente, il sistema 1 comprende un misuratore 4 volumetrico associato al condotto di alimentazione 2, in particolare detto misuratore 4 essendo posizionato a monte di detta prima biforcazione 40 del condotto di alimentazione 2.
Da notare che, nel corso della presente invenzione, i termini “a monte” e “a valle” vengono utilizzati facendo riferimento al percorso che l’acqua compie partendo dal condotto di alimentazione 2 fino ad arrivare alla vasca V della macchina di lavaggio.
Preferibilmente detto misuratore 4 è del tipo a turbina e comprende una girante dotata di un magnete racchiuso in un involucro ed un elemento sensibile al campo magnetico generato dal magnete. Ad esempio, detto elemento sensibile può essere un contatto reed, dotato di lamine racchiuse in un involucro di vetro riempito di gas inerte, oppure un sensore ad effetto Hall. Preferibilmente la turbina o girante del misuratore 4 volumetrico è posizionata internamente al condotto di alimentazione 2, mentre l’elemento sensibile è posizionato al di fuori di detto condotto di alimentazione 2; inoltre il misuratore 4 può essere integrato ad uno dei componenti del sistema 1 secondo la presente invenzione.
Il magnete del misuratore 4 genera un numero di segnali che corrispondono al numero di giri effettuato dalla girante; detti segnali vengono rilevati dall’elemento sensibile ed inviati ad un dispositivo di controllo (non rappresentato nelle figure allegate), in particolare di tipo elettronico, del sistema 1 oggetto della presente invenzione.
In una forma realizzativa preferita, detta prima biforcazione 40 è costituita da un dispositivo multifunzione.
Da notare che detto dispositivo multifunzione è preferibilmente realizzato in modo tale da comprendere un salto in aria 5; come noto, il salto in aria 5 ha la funzione di dispositivo di anti-ritorno di acqua nella rete idrica. Inoltre, detto dispositivo multifunzione può esplicare ulteriori differenti funzioni, ad esempio potendo avere molteplici ulteriori funzioni come quella di sfiato verso l’ambiente esterno e colonna di uscita dei vapori provenienti dalla vasca V della macchina di lavaggio.
In accordo a tale forma realizzativa preferita in cui la prima biforcazione 40 è costituita da un dispositivo multifunzione, detto dispositivo multifunzione comprende preferibilmente una prima vaschetta 40A in comunicazione di fluido con il primo ramo 41 ed una seconda vaschetta 40B in comunicazione di fluido con il secondo ramo 42; in particolare, la prima vaschetta 40A e la seconda vaschetta 40B sono almeno parzialmente separate tra di loro mediante una parete 40C realizzata in modo tale da permettere all’acqua presente nella seconda vaschetta 40B di stramazzare nella prima vaschetta 40A (come è mostrato in Fig. 3b).
È evidente che, in accordo con i dettami della presente invenzione, la prima biforcazione 40 può anche essere realizzata in modo differente, ad esempio detta prima biforcazione 40 potendo essere costituita da uno sdoppiamento del condotto di alimentazione 2, in particolare detto sdoppiamento essendo posizionato a valle di un salto in aria 5 associato al condotto di alimentazione 2; è altresì evidente che in tale realizzazione, il salto in aria 5 sarà realizzato in modo indipendente e direttamente sul condotto di alimentazione 2.
In accordo con la presente invenzione, il secondo ramo 42 del sistema 1 comprende una valvola (indicata nel suo complesso con il numero di riferimento 50 nelle figure allegate), collocata in corrispondenza di una seconda biforcazione 60 in un terzo ramo 43 che sfocia nella vasca V ed in un quarto ramo 44 che sfocia nel secondo serbatoio 20, in particolare nella seconda entrata 21 per l’ingresso di acqua in detto secondo serbatoio 20, detta valvola 50 essendo controllata da detta unità di controllo della macchina di lavaggio in modo tale da trovarsi selettivamente:
- in una prima configurazione operativa (che può essere definita “di chiusura” o anche “di decalcificazione”, detta prima condizione operativa essendo mostrata nelle figure 2a, 3a e 3b) in cui detta valvola 50 realizza la chiusura del secondo ramo 42 mediante l’esclusione del collegamento di detto secondo ramo 42 con il terzo ramo 43 e con il quarto ramo 44, in modo tale da determinare il passaggio dell’acqua proveniente dal condotto di alimentazione 2 all’interno del primo ramo 41, nel primo serbatoio 10 dove l’acqua viene decalcificata (dal momento che il primo serbatoio 10 contiene una sostanza con proprietà decalcificanti) e poi nella vasca V;
- in una seconda configurazione operativa (che può essere anche definita “di miscelazione” o “blending”, detta seconda condizione operativa essendo mostrata nelle figure 4a e 4b) in cui detta valvola 50 effettua il collegamento del secondo ramo 42 con il terzo ramo 43 per permettere il passaggio dell’acqua proveniente dal condotto di alimentazione 2 alla vasca V tramite detto terzo ramo 43;
- in una terza configurazione operativa (che può essere anche definita “di rigenera”, detta terza condizione operativa essendo mostrata nelle figure 2b, 5a e 5b) in cui essa effettua il collegamento del secondo ramo 42 con il quarto ramo 44 per permettere il passaggio dell’acqua proveniente dal condotto di alimentazione 2 all’interno del secondo serbatoio 20 tramite detto quarto ramo 44.
È chiaro detta unità di controllo, oltre a controllare la valvola di carico 3 e la valvola 50, controlla anche altri componenti della macchina di lavaggio, come ad esempio il misuratore 4.
Come si può notare dalle figure allegate, preferibilmente il quarto ramo 44 sfocia nella seconda entrata 21 per l’ingresso di acqua in detto secondo serbatoio 20.
Inoltre, la valvola 50 secondo la presente invenzione comprende:
- un primo gruppo mobile (indicato nel suo complesso con il numero di riferimento 51) dotato di un primo nucleo 51A e di un primo otturatore 51B per la chiusura/apertura di un primo passaggio 51C che mette in comunicazione il secondo ramo 42 con il terzo ramo 43, detto primo gruppo mobile 51 essendo associato ad un primo elemento di spinta 51D atto ad esercitare una spinta del primo gruppo mobile 51 tale da mantenere il primo otturatore 51B in una posizione di chiusura del primo passaggio 51C;
- un secondo gruppo mobile (indicato nel suo complesso con il numero di riferimento 52) dotato di un secondo nucleo 52A e di un secondo otturatore 52B per la chiusura/apertura di un secondo passaggio 52C che mette in comunicazione il secondo ramo 42 con il quarto ramo 44, detto primo gruppo mobile 51 essendo associato ad un secondo elemento di spinta 52D atto ad esercitare una spinta del secondo gruppo mobile 52 tale da mantenere il secondo otturatore 52B in una posizione di chiusura del secondo passaggio 52C,
in cui detti primo nucleo 51A e secondo nucleo 52A sono attivati da una bobina 53 comune, ed in cui l’eccitazione di detta bobina 53 comune è tale da attivare in modo differenziato il primo gruppo mobile 51 ed il secondo gruppo mobile 52. A tal proposito, si noti che il primo nucleo 51A ed il secondo nucleo 52A sono realizzati in materiale ferromagnetico, adatto ad essere attirato dalla bobina 53 quando essa è eccitata.
In accordo ad una forma di realizzazione preferita, il primo elemento di spinta 51D ha una precarica minore rispetto alla precarica del secondo elemento di spinta 52D. Da notare che ognuno di detti primo e secondo elemento di spinta 51D, 52D è realizzato mediante un elemento elastico, in particolare una molla elicoidale o un elemento equivalente.
Inoltre, il primo passaggio 51C presenta dimensioni maggiori rispetto a quelle del secondo passaggio 52C, in particolare in termini di ampiezza delle relative sezioni.
Inoltre, la valvola 50 comprende un inserto 54, in particolare in materiale non ferromagnetico, posizionato tra il primo nucleo 51A ed il secondo nucleo 52A; detto inserto 54 permette di dividere in modo adeguato tali componenti, soprattutto al fine di evitare effetti di trascinamento reciproco tra il primo nucleo 51A ed il secondo nucleo 52A a seguito dell’attivazione della bobina 53 comune.
Sempre in accordo ad una forma di realizzazione preferita, la seconda biforcazione 60 del sistema 1 secondo la presente invenzione è realizzata mediante una diramazione 50A, 50B ottenuta nel corpo della valvola 50 e/o associata a detto corpo della valvola 50.
In particolare ed in accordo ad una prima forma realizzativa (mostrata in Fig. 2a), detta diramazione comprende almeno una conduttura 50A esterna rispetto al corpo della valvola 50, in cui detta almeno una conduttura 50A permette di mettere in comunicazione di fluido il secondo ramo 42 con il primo passaggio 51C e con il secondo passaggio 52C; come si può notare dalla Fig. 2a, che rappresenta una vista in sezione laterale della valvola 50, detta almeno una conduttura 50A ha sostanzialmente la forma di una C, in quanto presenta due tratti sostanzialmente paralleli tra di loro raccordati da un tratto sostanzialmente perpendicolare agli altri due tratti.
In accordo invece ad una seconda forma realizzativa (mostrata in Fig. 2b), detta diramazione comprende un varco 50B, in particolare di forma sostanzialmente anulare, ricavato esternamente rispetto al primo nucleo 51A ed al secondo nucleo 52A, in cui detto varco 50B permette di mettere in comunicazione di fluido una prima camera 50C in cui è posizionato il primo passaggio 51C con una seconda camera 50D in cui è posizionato il secondo passaggio 52C.
Dalla precedente descrizione emerge dunque in modo evidente che, in detta prima configurazione operativa (“di chiusura” o “di decalcificazione”; si vedano soprattutto le figure 3a e 3b), la bobina 53 viene mantenuta inattiva (vale a dire, non viene eccitata) ed il primo otturatore 51B è mantenuto in una posizione di chiusura del primo passaggio 51C mediante la spinta effettuata dal primo elemento di spinta 51D e, contemporaneamente, il secondo otturatore 52B è mantenuto in una posizione di chiusura del primo passaggio 51C mediante la spinta effettuata dal primo elemento di spinta 51D. Di conseguenza, in tale prima configurazione operativa l’esclusione del collegamento del secondo ramo 42 sia con il terzo ramo 43, sia con il quarto ramo 44 viene realizzato senza dover eccitare la bobina 53 comune.
È altresì chiaro che, in tale prima configurazione operativa della valvola 50 e in una condizione in cui la valvola di carico 3 è aperta, all’interno del secondo ramo 42 il deflusso dell’acqua proveniente dal condotto di alimentazione 2 e dalla prima biforcazione 40 risulta essere bloccato dalla particolare configurazione operativa di detta valvola 50; di conseguenza, l’acqua proveniente dal condotto di alimentazione 2 giunge alla prima biforcazione 40 ed è indirizzata direttamente (vale a dire, senza passare attraverso il secondo serbatoio 30) all’interno del primo ramo 41, all’interno del primo serbatoio 10 (dove verrà decalcificata) e poi nella vasca V.
In particolare, quando la prima biforcazione 40 è costituita da un dispositivo multifunzione comprendente una prima vaschetta 40A in comunicazione di fluido con il primo ramo 41 ed una seconda vaschetta 40B in comunicazione di fluido con il secondo ramo 42 (come già decritto in precedenza), l’acqua proveniente dal condotto di alimentazione 2 si immette nella seconda vaschetta 40B, la riempie fino a superare la parete 40C e stramazza (si veda la freccia mostrata in Fig. 3b) nella prima vaschetta 40A per poi entrare nel primo ramo 41, nel primo serbatoio 10 e nella vasca V. Tale percorso dell’acqua nella fase di decalcificazione è mostrato mediante linee evidenziate in Fig.3b.
In accordo con la presente invenzione, per ottenere il passaggio dalla prima alla seconda condizione operativa (di miscelazione o “blending”; si vedano le figure 4a e 4b), la bobina 53 viene eccitata (in particolare sotto il controllo della unità di controllo della macchina di lavaggio) in modo tale da vincere la spinta effettuata dal primo elemento di spinta 51D, il quale è precaricato in modo minore rispetto alla precarica del secondo elemento di spinta 52D; di conseguenza, il primo otturatore 51B viene spostato in una posizione di apertura del primo passaggio 51C per permettere il passaggio dell’acqua nel terzo ramo 43, mentre il secondo otturatore 52B è mantenuto in una posizione di chiusura del secondo passaggio 52C mediante la spinta effettuata dal secondo elemento di spinta 52D.
In particolare, detto passaggio dalla prima alla seconda condizione operativa avviene eccitando la valvola 50 e con la valvola di carico 3 chiusa (in particolare tali operazioni venendo sempre effettuate sotto il controllo della unità di controllo della macchina di lavaggio); avendo il primo gruppo otturatore 51 un carico inferiore rispetto a quello del secondo gruppo otturatore 52, il primo otturatore 51B viene attratto in modo tale da ottenere l’apertura del primo passaggio 51C e permettere il passaggio dell’acqua non decalcificata direttamente nella vasca V mediante il terzo ramo 43. Il percorso dell’acqua nella fase di miscelazione o “blending” è mostrato mediante linee evidenziate in Fig. 4b.
Quando il primo gruppo otturatore 51 è posizionato in modo da mantenere aperto il primo passaggio 51C, l’unità di controllo della macchina di lavaggio può controllare l’apertura della valvola di carico 3 al fine di introdurre direttamente nella vasca V la quantità desiderata di acqua non decalcificata, in particolare tale quantità desiderata di acqua potendo essere rilevata dal misuratore 4 e comunicata all’unità di controllo della macchina di lavaggio. In accordo con la presente invenzione, per ottenere il passaggio alla terza condizione operativa (di rigenera; si vedano le figure 5a e 5b) la bobina 53 viene eccitata (sempre sotto il controllo della unità di controllo della macchina di lavaggio) in modo tale da vincere la spinta effettuata dal secondo elemento di spinta 52D, il quale è precaricato in modo maggiore rispetto al primo elemento di spinta 51D; di conseguenza, il secondo otturatore 52B viene spostato in una posizione di apertura del secondo passaggio 52C per permettere il passaggio dell’acqua nel quarto ramo 44, mentre il primo otturatore 51B è mantenuto in una posizione di chiusura del primo passaggio 51C mediante la spinta effettuata dal primo elemento di spinta 51D.
In particolare, detto passaggio alla terza condizione operativa avviene eccitando la valvola 50 con la valvola di carico 3 aperta; avendo il secondo gruppo otturatore 52 un carico maggiore rispetto a quello del primo gruppo otturatore 51, il secondo otturatore 52B viene attratto in modo tale da ottenere l’apertura del secondo passaggio 52C e permettere il passaggio dell’acqua all’interno del secondo serbatoio 20 tramite detto quarto ramo 44 e poi all’interno del primo serbatoio 10 per ottenere la rigenera delle sostanze con proprietà decalcificanti contenute all’interno di detto primo serbatoio 10.
Il percorso dell’acqua nella fase di rigenera è mostrato mediante linee evidenziate in Fig.5b.
È dunque evidente che il sistema 1 per il controllo del grado di durezza dell’acqua di lavaggio in una macchina di lavaggio, in particolare una lavastoviglie, secondo la presente invenzione permette di superare gli inconvenienti presenti allo stato dell’arte, in quanto il sistema 1 è concepito sia in modo tale da garantire di ottenere un risultato ottimale delle differenti funzioni di decalcificazione, rigenera e di miscelazione (o “blending”) con una continuità tale da poter essere considerata accettabile, sia da non comportare alcun aggravio dei costi necessari per la realizzazione ed implementazione delle suddette differenti funzioni.
A tal proposito, si deve infatti notare che il sistema 1 secondo la presente invenzione prevede l’utilizzo di una sola valvola 50 che permette di realizzare tutte le funzioni di decalcificazione, di miscelazione (o “blending”) e di rigenera, al contempo permettendo di realizzare tali funzioni in un modo preciso e con una costanza di risultati ripetibile per un numero indefinito di volte.
È dunque evidente che l’utilizzo di una sola valvola 50 permette di evitare di realizzare cablaggi differenti e/o modifiche costruttive alla scheda di controllo della macchina di lavaggio per realizzare le suddette differenti funzioni di decalcificazione, di miscelazione (o “blending”) e di rigenera.
Il fatto poi di prevedere l’utilizzo di una unica valvola 50 realizzata in modo tale da poter effettuare tutte le funzioni che allo stato dell’arte potevano essere realizzate solamente mediante l’utilizzo di due differenti valvole permette di limitare gli ingombri necessari per l’alloggiamento dell’intero sistema 1 all’interno di una macchina di lavaggio.
Qui di seguito verranno descritte le principali fasi di un metodo per il controllo del grado di durezza dell’acqua di lavaggio in macchina di lavaggio, in particolare una lavastoviglie, in accordo con la presente invenzione, in cui detta macchina di lavaggio comprende un sistema 1 comprendente:
- un primo serbatoio 10 per il contenimento di una sostanza con proprietà decalcificanti, in particolare detto primo serbatoio 10 essendo dotato di una prima entrata 11 per l’ingresso nel primo serbatoio 10 di acqua da decalcificare e di una prima uscita 12 per la fuoriuscita dal primo serbatoio 10 di acqua decalcificata da addurre ad una vasca V di una macchina di lavaggio;
- un secondo serbatoio 20 per il contenimento di una sostanza di rigenerazione, in particolare detto secondo serbatoio 20 essendo dotato di una seconda entrata 21 per l’ingresso di acqua nel secondo serbatoio 20 e di una seconda uscita 22 per la fuoriuscita dal secondo serbatoio 20 di una salamoia di rigenera formatasi a seguito dello scioglimento della sostanza di rigenerazione nell’acqua;
- un condotto di collegamento 30 che collega il secondo serbatoio 20 con il primo serbatoio 10 per il deflusso verso detto primo serbatoio 10 della salamoia formatasi nel secondo serbatoio 20;
- un condotto di alimentazione 2 a cui è associata una valvola di carico 3 controllata da una unità di controllo della macchina di lavaggio, detto condotto di alimentazione 2 presentando una prima biforcazione 40 in un primo ramo 41 di alimentazione del primo serbatoio 10 ed in un secondo ramo 42.
Il metodo secondo la presente invenzione comprende il passo di modificare la configurazione operativa di una valvola 50 collocata in corrispondenza di una seconda biforcazione 60 in un terzo ramo 43 che sfocia nella vasca V ed in un quarto ramo 44 che sfocia nel secondo serbatoio, in particolare nella seconda entrata 21 per l’ingresso di acqua in detto secondo serbatoio 20, detto passo di modificare la configurazione operativa essendo realizzato sotto il controllo di detta unità di controllo della macchina di lavaggio mediante i seguenti passi: a) configurare detta valvola 50 in modo tale da per cui essa possa trovarsi in una prima configurazione operativa (“di chiusura” o “di decalcificazione”, mostrata nelle figure 2a, 3a e 3b) per realizzare la chiusura del secondo ramo 42 mediante l’esclusione del collegamento di detto secondo ramo 42 con il terzo ramo 43 e con il quarto ramo 44, in modo tale da determinare il passaggio dell’acqua proveniente dal condotto di alimentazione 2 all’interno del primo ramo 41, nel primo serbatoio 10 e poi nella vasca V;
b) azionare detta valvola 50 per farla passare in una seconda configurazione operativa (“di miscelazione” o “blending”, mostrata nelle figure 4a e 4b) in cui detta valvola 50 effettua il collegamento del secondo ramo 42 con il terzo ramo 43 per permettere il passaggio dell’acqua proveniente dal condotto di alimentazione 2 alla vasca V tramite detto terzo ramo 43;
c) azionare detta valvola 50 per farla passare in una terza configurazione operativa (che può essere anche definita “di rigenera”, detta terza condizione operativa essendo mostrata nelle figure 2b, 5a e 5b) in cui essa effettua il collegamento del secondo ramo 42 con il quarto ramo 44 per permettere il passaggio dell’acqua proveniente dal condotto di alimentazione 2 all’interno del secondo serbatoio 20 tramite detto quarto ramo 44.
Secondo il metodo oggetto della presente invenzione, detto passo a) viene realizzato mediante il passo a1) di mantenere inattiva una bobina 53 della valvola 50, detta bobina 53 essendo comune ad un primo nucleo 51A di un primo gruppo mobile 51 dotato di un primo otturatore 51B per la chiusura/apertura di un primo passaggio 51C che mette in comunicazione il secondo ramo 42 con il terzo ramo 43 e ad un secondo nucleo 52A di un secondo gruppo mobile 52 dotato di un secondo otturatore 52B per la chiusura/apertura di un secondo passaggio 52C che mette in comunicazione il secondo ramo 42 con il quarto ramo 44.
Secondo il metodo oggetto della presente invenzione, detto passo b) viene realizzato mediante il passo b1) di eccitare detta bobina 53 in modo tale da vincere la spinta effettuata da un primo elemento di spinta 51D associato al primo gruppo mobile 51 ed ottenere l’apertura del primo passaggio 51C, in particolare detto primo elemento di spinta 51D essendo precaricato in modo minore rispetto alla precarica di un secondo elemento di spinta 52D associato al secondo gruppo mobile 52.
In accordo con la presente invenzione, detto passo b1) è realizzato congiuntamente ad un passo b2) di mantenere in posizione di chiusura la valvola di carico 3. Come spiegato in precedenza, essendo il primo gruppo otturatore 51 realizzato in modo tale da presentare un carico inferiore rispetto a quello del secondo gruppo otturatore 52, il primo otturatore 51B viene attratto in modo tale da ottenere l’apertura del primo passaggio 51C e permettere il passaggio dell’acqua non decalcificata direttamente nella vasca V mediante il terzo ramo 43.
Detti passi b1) e b2) possono poi essere seguiti da un passo b3) di effettuare l’apertura della valvola di carico 3 in modo tale da introdurre direttamente nella vasca V la quantità desiderata di acqua non decalcificata, in particolare tale quantità desiderata di acqua potendo essere rilevata dal misuratore 4.
Secondo il metodo oggetto della presente invenzione, detto passo c) viene realizzato mediante il passo c1) di eccitare detta bobina 53 in modo tale da vincere la spinta effettuata da un secondo elemento di spinta 52D associato al secondo gruppo mobile 52 per ottenere l’apertura del secondo passaggio 52C, in particolare detto secondo elemento di spinta 52D essendo precaricato in modo maggiore rispetto alla precarica del primo elemento di spinta 51D associato al primo gruppo mobile 51.
In particolare, detto passo c1) può essere realizzato contemporaneamente o successivamente rispetto ad un passo c-1) di effettuare l’apertura della valvola di carico 3.
Dalla descrizione effettuata risultano pertanto chiare le caratteristiche del sistema 1 e del metodo secondo la presente invenzione, così come chiari risultano i loro vantaggi.
Infatti, il sistema 1 ed il metodo per il controllo del grado di durezza dell’acqua di lavaggio in una macchina di lavaggio, in particolare una lavastoviglie, secondo la presente invenzione permettono di ottenere un risultato ottimale nella realizzazione delle differenti funzioni di decalcificazione, di miscelazione (o “blending”) e di rigenera, in particolare dette differenti funzioni essendo realizzate con una continuità tale da poter essere considerata accettabile e senza comportare alcun aggravio dei costi necessari per la loro realizzazione ed implementazione.
A tal proposito, le peculiari caratteristiche e modalità di funzionamento della valvola 50 prevista nel sistema 1 permette di utilizzare una sola valvola 50 per realizzare tutte le funzioni di decalcificazione, di miscelazione (o “blending”) e di rigenera, al contempo permettendo di realizzare tali fasi in un modo preciso e con una costanza di risultati ripetibile per un numero indefinito di volte.
È dunque evidente che l’utilizzo di una sola valvola 50 permette di evitare di realizzare cablaggi differenti e/o modifiche costruttive alla scheda di controllo della macchina di lavaggio per realizzare le suddette differenti funzioni di decalcificazione, di miscelazione (o “blending”) e di rigenera.
Il fatto poi di prevedere l’utilizzo di una unica valvola 50 realizzata in modo tale da poter effettuare tutte le funzioni che in precedenza erano possibili solamente mediante l’utilizzo di almeno due differenti valvole permette di limitare gli ingombri necessari per l’alloggiamento dell’intero sistema 1 all’interno di una macchina di lavaggio.
Numerose sono le varianti possibili al sistema 1 per il controllo del grado di durezza dell’acqua di lavaggio in una macchina di lavaggio, in particolare una lavastoviglie, ed al relativo metodo precedentemente descritti come esempio, senza per questo uscire dai principi di novità insiti nell’idea inventiva, così come è chiaro che nella sua attuazione pratica le forme dei dettagli illustrati potranno essere diverse, e gli stessi potranno essere sostituiti con degli elementi tecnicamente equivalenti.
Claims (17)
- RIVENDICAZIONI 1. Sistema (1) per il controllo del grado di durezza dell’acqua di lavaggio in una macchina di lavaggio, in particolare una lavastoviglie, detto sistema (1) comprendendo: - un primo serbatoio (10) per il contenimento di una sostanza con proprietà decalcificanti, in particolare detto primo serbatoio (10) essendo dotato di una prima entrata (11) per l’ingresso nel primo serbatoio (10) di acqua da decalcificare e di una prima uscita (12) per la fuoriuscita dal primo serbatoio (10) di acqua decalcificata da addurre ad una vasca (V) di una macchina di lavaggio; - un secondo serbatoio (20) per il contenimento di una sostanza di rigenerazione, in particolare detto secondo serbatoio (20) essendo dotato di una seconda entrata (21) per l’ingresso di acqua nel secondo serbatoio (20) e di una seconda uscita (22) per la fuoriuscita dal secondo serbatoio (20) di una salamoia di rigenera formatasi a seguito dello scioglimento della sostanza di rigenerazione nell’acqua; - un condotto di collegamento (30) che collega il secondo serbatoio (20) con il primo serbatoio (10) per il deflusso verso detto primo serbatoio (10) della salamoia formatasi nel secondo serbatoio (20); - un condotto di alimentazione (2) a cui è associata una valvola di carico (3) controllata da una unità di controllo della macchina di lavaggio, detto condotto di alimentazione (2) presentando una prima biforcazione (40) in un primo ramo (41) di alimentazione del primo serbatoio (10) ed in un secondo ramo (42), detto sistema (1) essendo caratterizzato dal fatto che il secondo ramo (42) comprende una valvola (50) collocata in corrispondenza di una seconda biforcazione (60) in un terzo ramo (43) che sfocia nella vasca (V) ed in un quarto ramo (44) che sfocia nel secondo serbatoio (20), detta valvola (50) essendo controllata da detta unità di controllo della macchina di lavaggio in modo tale da trovarsi selettivamente: - in una prima configurazione operativa, in cui detta valvola (50) realizza la chiusura del secondo ramo (42) mediante l’esclusione del collegamento di detto secondo ramo (42) con il terzo ramo (43) e con il quarto ramo (43), in modo tale da determinare il passaggio dell’acqua proveniente dal condotto di alimentazione (2) all’interno del primo ramo (41), nel primo serbatoio (10) dove l’acqua viene decalcificata e poi nella vasca (V); - in una seconda configurazione operativa, in cui detta valvola (50) effettua il collegamento del secondo ramo (42) con il terzo ramo (43) per permettere il passaggio dell’acqua proveniente dal condotto di alimentazione (2) alla vasca (V) tramite detto terzo ramo (43); - in una terza configurazione operativa, in cui essa effettua il collegamento del secondo ramo (42) con il quarto ramo (44) per permettere il passaggio dell’acqua proveniente dal condotto di alimentazione (2) all’interno del secondo serbatoio (20) tramite detto quarto ramo (44).
- 2. Sistema (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta valvola (50) comprende: - un primo gruppo mobile (51) dotato di un primo nucleo (51A) e di un primo otturatore (51B) per la chiusura/apertura di un primo passaggio (51C) che mette in comunicazione il secondo ramo (42) con il terzo ramo (43), detto primo gruppo mobile (51) essendo associato ad un primo elemento di spinta (51D) atto ad esercitare una spinta del primo gruppo mobile (51) tale da mantenere il primo otturatore (51B) in una posizione di chiusura del primo passaggio (51C); - un secondo gruppo mobile (52) dotato di un secondo nucleo (52A) e di un secondo otturatore (52B) per la chiusura/apertura di un secondo passaggio (52C) che mette in comunicazione il secondo ramo (42) con il quarto ramo (44), detto primo gruppo mobile (51) essendo associato ad un secondo elemento di spinta (52D) atto ad esercitare una spinta del secondo gruppo mobile (52) tale da mantenere il secondo otturatore (52B) in una posizione di chiusura del secondo passaggio (52C), in cui detti primo nucleo (51A) e secondo nucleo (52A) sono attivati da una bobina (53) comune, ed in cui l’eccitazione di detta bobina (53) comune è tale da attivare in modo differenziato il primo gruppo mobile (51) ed il secondo gruppo mobile (52).
- 3. Sistema (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il primo elemento di spinta (51D) ha una precarica minore rispetto alla precarica del secondo elemento di spinta (52D).
- 4. Sistema (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti 2 e 3, caratterizzato dal fatto che il primo passaggio (51C) presenta dimensioni maggiori rispetto a quelle del secondo passaggio (52C), in particolare in termini di ampiezza delle relative sezioni.
- 5. Sistema (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti dalla 2 alla 4, caratterizzato dal fatto che detta valvola (50) comprende un inserto (54), in particolare in materiale non ferromagnetico, posizionato tra il primo nucleo (51A) ed il secondo nucleo (52A).
- 6. Sistema (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la seconda biforcazione (60) è realizzata mediante una diramazione (50A, 50B) ottenuta nel corpo della valvola (50) e/o associata a detto corpo della valvola (50).
- 7. Sistema (1) secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detta diramazione comprende almeno una conduttura (50A) esterna rispetto al corpo della valvola (50), in cui detta almeno una conduttura (50A) permette di mettere in comunicazione di fluido il secondo ramo (42) con il primo passaggio (51C) e con il secondo passaggio (52C).
- 8. Sistema (1) secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detta diramazione comprende un varco (50B), in particolare di forma sostanzialmente anulare, ricavato esternamente rispetto al primo nucleo (51A) ed al secondo nucleo (52A), in cui detto varco (50B) permette di mettere in comunicazione di fluido una prima camera (50C) in cui è posizionato il primo passaggio (51C) con una seconda camera (50D) in cui è posizionato il secondo passaggio (52C).
- 9. Sistema (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta prima biforcazione (40) è costituita da un dispositivo multifunzione, in particolare comprendente una prima vaschetta (40A) in comunicazione di fluido con il primo ramo (41) ed una seconda vaschetta (40B) in comunicazione di fluido con il secondo ramo (42).
- 10. Metodo per il controllo del grado di durezza dell’acqua di lavaggio in una macchina di lavaggio, in particolare una lavastoviglie, in cui detta macchina di lavaggio comprende un sistema (1) comprendente: - un primo serbatoio (10) per il contenimento di una sostanza con proprietà decalcificanti, in particolare detto primo serbatoio (10) essendo dotato di una prima entrata (11) per l’ingresso nel primo serbatoio (10) di acqua da decalcificare e di una prima uscita (12) per la fuoriuscita dal primo serbatoio (10) di acqua decalcificata da addurre ad una vasca (V) di una macchina di lavaggio; - un secondo serbatoio (20) per il contenimento di una sostanza di rigenerazione, in particolare detto secondo serbatoio (20) essendo dotato di una seconda entrata (21) per l’ingresso di acqua nel secondo serbatoio (20) e di una seconda uscita (22) per la fuoriuscita dal secondo serbatoio (20) di una salamoia di rigenera formatasi a seguito dello scioglimento della sostanza di rigenerazione nell’acqua; - un condotto di collegamento (30) che collega il secondo serbatoio (20) con il primo serbatoio (10) per il deflusso verso detto primo serbatoio (10) della salamoia formatasi nel secondo serbatoio (20); - un condotto di alimentazione (2) a cui è associata una valvola di carico (3) controllata da una unità di controllo della macchina di lavaggio, detto condotto di alimentazione (2) presentando una prima biforcazione (40) in un primo ramo (41) di alimentazione del primo serbatoio (10) ed in un secondo ramo (42), detto metodo essendo caratterizzato dal fatto di comprendere il passo di modificare la configurazione operativa di una valvola (50) collocata in corrispondenza di una seconda biforcazione (60) in un terzo ramo (43) che sfocia nella vasca (V) ed in un quarto ramo (44) che sfocia nel secondo serbatoio (20), in particolare nella seconda entrata (21) per l’ingresso di acqua in detto secondo serbatoio (20) detto passo di modificare la configurazione operativa essendo realizzato sotto il controllo di detta unità di controllo della macchina di lavaggio mediante i seguenti passi: a) configurare detta valvola (50) in modo tale da trovarsi in una prima configurazione operativa per realizzare la chiusura del secondo ramo (42) mediante l’esclusione del collegamento di detto secondo ramo (42) con il terzo ramo (43) e con il quarto ramo (44), in modo tale da determinare il passaggio dell’acqua proveniente dal condotto di alimentazione (2) all’interno del primo ramo (41), nel primo serbatoio (10) e poi nella vasca (V); b) azionare detta valvola (50) per farla passare in una seconda configurazione operativa in cui detta valvola (50) effettua il collegamento del secondo ramo (42) con il terzo ramo (43) per permettere il passaggio dell’acqua proveniente dal condotto di alimentazione (2) alla vasca (V) tramite detto terzo ramo (43); c) azionare detta valvola (50) per farla passare in una terza configurazione operativa in cui essa effettua il collegamento del secondo ramo (42) con il quarto ramo (44) per permettere il passaggio dell’acqua proveniente dal condotto di alimentazione (2) all’interno del secondo serbatoio (20) tramite detto quarto ramo (44).
- 11. Metodo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detto passo a) viene realizzato mediante il passo a1) di mantenere inattiva una bobina (53) della valvola (50), detta bobina (53) essendo comune ad un primo nucleo (51A) di un primo gruppo mobile (51) dotato di un primo otturatore (51B) per la chiusura/apertura di un primo passaggio (51C) che mette in comunicazione il secondo ramo (42) con il terzo ramo (43) e ad un secondo nucleo (52A) di un secondo gruppo mobile (52) dotato di un secondo otturatore (52B) per la chiusura/apertura di un secondo passaggio (52C) che mette in comunicazione il secondo ramo (42) con il quarto ramo (44).
- 12. Metodo secondo una o più delle rivendicazioni 10 e 11, caratterizzato dal fatto che passo b) viene realizzato mediante il passo b1) di eccitare detta bobina (53) in modo tale da vincere la spinta effettuata da un primo elemento di spinta (51D) associato al primo gruppo mobile (51) ed ottenere l’apertura del primo passaggio (51C), in particolare detto primo elemento di spinta (51D) essendo precaricato in modo minore rispetto alla precarica di un secondo elemento di spinta (52D) associato al secondo gruppo mobile (52).
- 13. Metodo secondo una o più delle rivendicazioni dalla 10 alla 12, caratterizzato dal fatto che detto passo b1) è realizzato congiuntamente ad un passo b2) di mantenere in posizione di chiusura la valvola di carico (3).
- 14. Metodo secondo una o più delle rivendicazioni dalla 10 alla 13, caratterizzato dal fatto che detto passo c) viene realizzato mediante il passo c1) di eccitare detta bobina (53) in modo tale da vincere la spinta effettuata da un secondo elemento di spinta (52D) associato al secondo gruppo mobile (52) per ottenere l’apertura del secondo passaggio (52C), in particolare detto secondo elemento di spinta (52D) essendo precaricato in modo maggiore rispetto alla precarica del primo elemento di spinta (51D) associato al primo gruppo mobile (51).
- 15. Metodo secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che detto passo c1) è realizzato contemporaneamente o successivamente ad un passo c-1) di effettuare l’apertura della valvola di carico (3).
- 16. Valvola (50) atta ad essere associata ad un sistema (1) per il controllo del grado di durezza dell’acqua di lavaggio in una macchina di lavaggio, in particolare una lavastoviglie, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti dalla 1 alla 9.
- 17. Macchina di lavaggio comprendente un sistema (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti dalla 1 alla 9.
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2019
- 2019-06-28 IT IT102019000010461A patent/IT201900010461A1/it unknown
-
2020
- 2020-06-19 EP EP20181149.4A patent/EP3756527B1/en active Active
- 2020-06-19 PL PL20181149.4T patent/PL3756527T3/pl unknown
Patent Citations (4)
Publication number | Priority date | Publication date | Assignee | Title |
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Also Published As
Publication number | Publication date |
---|---|
PL3756527T3 (pl) | 2024-02-12 |
EP3756527A1 (en) | 2020-12-30 |
EP3756527B1 (en) | 2023-08-09 |
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