IT201900009942A1 - Macchina frigorifera per prodotti alimentari - Google Patents

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IT201900009942A1
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IT
Italy
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rigid
door
rigid plate
refrigerating machine
arm
Prior art date
Application number
IT102019000009942A
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English (en)
Inventor
Claudio Tonon
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Irinox S P A
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    • F25DREFRIGERATORS; COLD ROOMS; ICE-BOXES; COOLING OR FREEZING APPARATUS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • F25D23/00General constructional features
    • F25D23/02Doors; Covers
    • F25D23/028Details
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05DHINGES OR SUSPENSION DEVICES FOR DOORS, WINDOWS OR WINGS
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Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale dal titolo:
“MACCHINA FRIGORIFERA PER PRODOTTI ALIMENTARI”
La presente invenzione è relativa ad una macchina frigorifera per prodotti alimentari.
Più in dettaglio la presente invenzione è relativa ad un frigorifero od un abbattitore per generi alimentari particolarmente adatto ad essere utilizzato in ristoranti, mense e similari. Impiego a cui la trattazione che segue farà esplicito riferimento senza per questo perdere in generalità.
Come è noto, i frigoriferi e gli abbattitori ad uso professionale sono delle apparecchiature in grado di mantenere la temperatura e/o raffreddare e/o surgelare velocemente cibi ed altri prodotti ad uso alimentare, in modo tale da preservarne la fragranza, la consistenza, i colori ed i valori nutrizionali, e più in generale tutte le proprietà organolettiche.
I frigoriferi e gli abbattitori ad uso professionale solitamente comprendono: un involucro autoportante esterno, solitamente di forma sostanzialmente parallelepipeda, che è usualmente realizzato in acciaio inox, ed è dotato al suo interno di un grande vano o camera di stoccaggio di forma sostanzialmente parallelepipeda, che è opportunamente termoisolato in modo tale da minimizzare lo scambio termico con l’esterno, è adattato a contenere gli alimenti da trattare, e comunica con l'esterno attraverso una grande apertura di accesso situata sulla faccia anteriore dell'involucro autoportante; una grande porta di forma sostanzialmente rettangolare e con struttura termoisolante, che è incernierata a bandiera sull’involucro esterno in modo da essere mobile attorno ad un asse verticale da e verso una posizione di chiusura in cui la porta si appoggia sulla faccia anteriore dell'involucro in modo da chiudere ermeticamente l'apertura di accesso al vano termoisolato; ed un circuito frigorifero a pompa di calore ad azionamento elettrico, che è in grado di raffreddare quanto contenuto all’interno del vano termoisolato.
Nei frigoriferi ed abbattitori ad uso professionale più diffusi sul mercato, la porta con struttura termoisolante è solitamente formata da due grandi semigusci rigidi in lamiera presso-piegata, entrambi di forma sostanzialmente rettangolare, che sono reciprocamente accoppiati in modo tale da formare il mantello esterno della porta; da una cornice rigida termoisolante, che è solitamente realizzata in materiale plastico ed è interposta tra i due semigusci rigidi per isolarli termicamente uno dall’altro; e da un nucleo termoisolante in schiuma di materiale polimerico, che è iniettato all’interno del mantello in modo tale da riempire completamente lo spazio vuoto all’interno del mantello, bloccando contestualmente la cornice rigida termoisolante in modo rigido ed inamovibile ad uno o entrambi i semigusci esterni.
Essendo relativamente ingombrante e pesante, la porta è infine incernierata all’involucro autoportante esterno tramite due grossi perni di collegamento contrapposti, che sono posizionati in corrispondenza dei fianchi superiore ed inferiore della porta, coassiali all’asse di rotazione della porta, e sono dimensionati in modo tale da penetrare nella corpo della porta, fino a raggiungere ed impegnare in modo assialmente girevole specifici punti del mantello rigido della porta.
Pur funzionando egregiamente, il collegamento tramite i due perni contrapposti è sgradito ad alcuni utilizzatori, perché il perno superiore è fissato saldamente ad una mensola di supporto, particolarmente grossa e vistosa, che sporge a sbalzo dal bordo superiore della faccia anteriore dell’involucro e sormonta il fianco superiore della porta.
Scopo della presente invenzione è quello di eliminare il perno superiore è la relativa mensola di supporto, in modo tale da allineare il fianco superiore della porta alla sommità dell’involucro autoportante, e così migliorare l’estetica dell’abbattitore.
In accordo con questi obiettivi, secondo la presente invenzione viene realizzata una macchina frigorifera per prodotti alimentari come definita nella rivendicazione 1 e preferibilmente, ma non necessariamente, in una qualsiasi delle rivendicazioni dipendenti.
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
- la figura 1 è una vista prospettica di una macchina frigorifera per prodotti alimentari realizzata secondo i dettami della presente invenzione, con parti asportate per chiarezza;
- la figura 2 è una vista prospettica di una parte della macchina frigorifera illustrata in figura 1, con parti in sezione, parti in trasparenza e parti asportate per chiarezza;
- la figura 3 è una vista in pianta della macchina frigorifera illustrata in figura 1, con parti in sezione e parti asportate per chiarezza;
- la figura 4 è una vista prospettica esplosa della porta della macchina frigorifera illustrata nelle figure precedenti; mentre
- le figure 5 e 6 sono due viste prospettiche della cerniera superiore della porta dell’abbattitore illustrato nelle figure precedenti.
Con riferimento alle figure 1 e 2, con il numero 1 è indicata nel suo complesso una macchina frigorifera per prodotti alimentari, che può essere vantaggiosamente utilizzata per mantenere continuativamente cibi ed altri prodotti ad uso alimentare ad una temperatura prefissata e preferibilmente inferiore a 15°C, oppure per raffreddare velocemente cibi ed altri prodotti ad uso alimentare, eventualmente anche appena estratti dal forno, in modo tale da portarli, in un intervallo temporale prestabilito e relativamente breve, ad una temperatura obiettivo prefissata e preferibilmente, ma non necessariamente, compresa tra 40°C e -50°C.
In altre parole la macchina frigorifera 1 può essere un frigorifero od un abbattitore.
La macchina frigorifera 1 in primo luogo comprende: un involucro autoportante esterno 2 preferibilmente di forma sostanzialmente parallelepipeda, che è dotato al suo interno di una grande camera o vano 3 di stoccaggio, preferibilmente di forma sostanzialmente parallelepipeda, il quale è opportunamente termoisolato in modo tale da minimizzare lo scambio termico con l’esterno, è atto a contenere i prodotti ad uso alimentare da trattare e comunica con l'esterno attraverso una grande apertura di accesso, che ha preferibilmente forma sostanzialmente rettangolare ed è preferibilmente situata sulla faccia anteriore dell'involucro esterno 2; una grande porta 4 con struttura termoisolante, che è incernierata sull’ involucro esterno 2 in modo da poter ruotare liberamente da e verso una posizione di chiusura (vedi figura 3) in cui la porta 4 chiude l'apertura di accesso al vano termoisolato 3 preferibilmente sostanzialmente ermeticamente; ed un gruppo di raffreddamento 5 ad azionamento elettrico, che è almeno parzialmente alloggiato all’interno dell’involucro autoportante 2, ed è selettivamente atto a raffreddare quanto contenuto all’interno del vano termoisolato 3.
Più in dettaglio, la porta 4 ha una struttura piastriforme preferibilmente sostanzialmente rettangolare, ed è incernierata a bandiera sulla faccia anteriore dell’involucro esterno 2 in modo da essere manualmente mobile/girevole attorno ad un asse di rotazione A preferibilmente sostanzialmente verticale, da e verso una posizione di chiusura (vedi figura 3) in cui la porta 4 si appoggia sulla faccia anteriore dell'involucro esterno 2, in modo da chiudere sostanzialmente ermeticamente l'apertura di accesso al vano termoisolato 3.
In aggiunta, la macchina frigorifera 1 preferibilmente include anche una centralina elettronica di controllo (non visibile nelle figure), che è preferibilmente posizionata all’interno dell'involucro autoportante 2, e comanda il gruppo di raffreddamento 5 preferibilmente in funzione dei segnali provenienti da uno o più sensori di temperatura (non visibili nelle figure), che sono atti a rilevare, più o meno continuativamente, la temperatura all’interno del vano termoisolato 3, e sono preferibilmente anche opportunamente distribuiti all’interno del vano termoisolato 3.
Più in dettaglio, la centralina elettronica di controllo può essere programmata/configurata in modo tale da mantenere continuativamente la temperatura misurata all’ interno del vano termoisolato 3 ad un valore costante e prefissato, preferibilmente inferiore a 15°C.
In alternativa, la centralina elettronica di controllo può essere programmata/configurata in modo tale da portare, in un intervallo temporale prefissato e relativamente breve, la temperatura misurata all’interno del vano termoisolato 3 ad un valore obiettivo prefissato e preferibilmente, ma non necessariamente, compreso tra 40°C e -50°C, opzionalmente facendo inoltre in modo che l’andamento temporale della temperatura all’interno del vano termoisolato 3 segua una specifica curva di avvicinamento alla temperatura obiettivo, che è/sono funzione del tipo di alimento momentaneamente contenuto all’interno del vano termoisolato 3.
Preferibilmente, la macchina frigorifera 1 inoltre comprende anche un pannello di comando esterno 7, che è preferibilmente fissato sulla o incassato nella porta 4 in modo tale da affiorare all’esterno della macchina frigorifera 1, ed è elettronicamente collegato alla centralina elettronica di controllo dell’abbattitore, in modo tale da consentire all’utilizzatore di impartire comandi alla centralina elettronica di controllo.
Più in dettaglio, il pannello di comando 7 preferibilmente consente all’utilizzatore di avviare manualmente o programmare l’avvio del trattamento termico a cui deve essere soggetto il cibo o altro prodotto ad uso alimentare momentaneamente presente nel vano termoisolato 3, ed opzionalmente anche di selezionare e/o impostare manualmente alcuni parametri del trattamento termico a cui deve essere soggetto il cibo o altro prodotto ad uso alimentare momentaneamente presente nel vano termoisolato 3.
In altre parole, il pannello di comando 7 può consentire all’utilizzatore di selezionare e/o impostare manualmente il valore della temperatura obiettivo e/o le tempistiche per raggiungere la temperatura obiettivo e/o la curva di avvicinamento alla temperatura obiettivo.
Con riferimento alle figure 1, 2, 3 e 4, invece la porta 4 preferibilmente comprende: un guscio o mantello esterno 11, sostanzialmente rigido e preferibilmente di forma sostanzialmente parallelepipeda, che è internamente cavo ed è preferibilmente realizzato in materiale metallico; ed un nucleo riempitivo termoisolante 12, preferibilmente realizzato in schiuma di materiale polimerico, che riempie più o meno completamente la cavità all’interno del mantello rigido esterno 11 e contribuisce alla rigidità strutturale della porta 4.
Il mantello rigido esterno 11 della porta 4, a sua volta, preferibilmente comprende: due semigusci rigidi 13 e 14 di forma complementare, preferibilmente entrambi realizzati sostanzialmente in materiale metallico e preferibilmente entrambi di forma sostanzialmente rettangolare, che sono disposti da bande opposte della porta 4, e sono saldamente accoppiati tra loro; e preferibilmente anche una cornice/ intelaiatura intermedia 10 di taglio termico, preferibilmente a forma sostanzialmente di rettangolare e preferibilmente realizzata in materiale plastico a bassa conducibilità termica, che è interposta tra i due semigusci rigidi 13 e 14 ed è atta ad impedire che il calore passi per conduzione termica da un semiguscio rigido 13, 14 all’altro.
Il nucleo riempitivo termoisolante 12 è preferibilmente atto a bloccare i semigusci rigidi 13 e 14 saldamente tra loro, e preferibilmente anche a bloccare l’intelaiatura termoisolante intermedia 10 in modo rigido ad uno o entrambi i semigusci rigidi 13 e 14 del mantello 11.
Più in dettaglio, i semigusci rigidi 13 e 14 sono preferibilmente realizzati in lamiera presso-piegata. Inoltre, il semiguscio rigido anteriore 13 preferibilmente forma la faccia anteriore della porta 4, o meglio la faccia anteriore del mantello rigido esterno 11 della porta 4, e preferibilmente anche i fianchi laterali e la fascia perimetrale della la faccia posteriore della porta 4. Invece il semiguscio rigido posteriore 14 preferibilmente concorre a formare la sola faccia posteriore della porta 4, o meglio la faccia posteriore del mantello rigido esterno 11 della porta 4.
L’intelaiatura intermedia 10, a sua volta, è preferibilmente interposta tra i bordi perimetrali dei due semigusci rigidi 13 e 14, preferibilmente in corrispondenza della faccia posteriore della porta 4, ed è preferibilmente realizzata con profilati rettilinei in materiale plastico o composito, che sono fissati saldamente tra loro in modo tale da formare una cornice rigida preferibilmente sostanzialmente rettangolare.
Chiaramente uno o entrambi i semigusci rigidi 13 e 14 potrebbero anche essere realizzati in materiale plastico o composito.
Il nucleo termoisolante 12, invece, è preferibilmente realizzato iniettando la schiuma di materiale polimerico direttamente all’interno della cavità del mantello rigido 11, o meglio la cavità formata/delimitata dai semigusci rigidi 13 e 14, preferibilmente in modo tale da lambire/ raggiungere anche l’intelaiatura intermedia 10.
Più in dettaglio, nell’esempio illustrato il nucleo termoisolante 12 è preferibilmente realizzato in schiuma di poliuretano preferibilmente ad elevata rigidità.
Con riferimento alle figure 1, 2, 3 e 4, preferibilmente la porta 4 inoltre comprende anche una guarnizione perimetrale 15 e/o una maniglia esterna 16.
La guarnizione perimetrale 15 è preferibilmente realizzata in materiale elastomerico, ricalca sostanzialmente la forma dell'apertura di accesso al vano termoisolato 3, ed è fissata/posizionata sulla faccia posteriore del mantello rigido 11, o meglio sul semiguscio rigido 14, in modo tale da disporsi in battuta, quando la porta 4 è in posizione di chiusura, sulla faccia anteriore dell'involucro esterno 2, attorno all’apertura di accesso al vano termoisolato 3.
Più in dettaglio, nell’esempio illustrato la guarnizione perimetrale 15 è preferibilmente calzata/fissata in modo rigido sull’intelaiatura termoisolante intermedia 10.
La maniglia 16, invece, è preferibilmente realizzata in materiale metallico, ed è fissata/posizionata sulla faccia anteriore del mantello rigido 11, o meglio sul semiguscio rigido 13, preferibilmente in modo tale da sporgere a sbalzo dalla medesima faccia anteriore del mantello.
Con riferimento alle figure 2, 3 e 4, preferibilmente la porta 4 inoltre comprende anche un carter rigido 17, preferibilmente realizzato in materiale plastico, che è fissato/posizionato sulla faccia anteriore del mantello rigido esterno 11, o meglio sul semiguscio rigido 13, preferibilmente spaziato al disopra della maniglia 16, ed è strutturato in modo tale da alloggiare al proprio interno il pannello di comando 7 dell’abbattitore.
Preferibilmente il carter rigido 17 è inoltre strutturato in modo tale da sporgere a sbalzo dalla faccia anteriore del mantello rigido 11, o meglio dal semiguscio rigido 13.
Nell’esempio illustrato, inoltre, il carter rigido 17 ha preferibilmente una forma oblunga ed è dimensionato in modo tale da occupare sostanzialmente la intera larghezza del mantello rigido esterno 11 della porta 4, o meglio del semiguscio rigido 13.
Chiaramente il carter rigido 17 potrebbe anche essere realizzato in materiale metallico.
Con riferimento alle figure 2 e 3, la parte superiore della porta 4 è inoltre collegata all’involucro autoportante 2 tramite una cerniera a scomparsa 20, mentre la parte inferiore della porta 4 è preferibilmente collegata all’ involucro autoportante 2 tramite un perno 21.
Più in dettaglio, la macchina frigorifera 1 è preferibilmente dotata di un perno di collegamento 21, che è fissato in modo rigido alla parte inferiore del mantello rigido 11, e sporge a sbalzo dal fianco inferiore della porta 4 rimanendo coassiale all’asse A, in modo tale da potersi inserire/innestare in modo assialmente girevole in un parte complementare dell’involucro autoportante 2.
Più in dettaglio, il perno 21 è preferibilmente realizzato in materiale metallico, e preferibilmente sporge a sbalzo dal fianco inferiore della porta 4 in modo tale da impegnare in modo assialmente girevole una corrispondente staffa di supporto 22, che sporgente a sbalzo dalla faccia anteriore dell’involucro autoportante 2, al disotto della porta 4.
Preferibilmente il perno di collegamento 21 è dotato di un foro centrale passante, ossia ha inoltre una struttura tubolare, ed opzionalmente comunica con la sede o vano che ospita il pannello di comando 7, o meglio con il retro del carter rigido 17, tramite un tubo passacavi 23 preferibilmente realizzato in materiale plastico, che attraversa obliquamente il nucleo termoisolante 12 fino alla sede o vano che ospita il pannello di comando 7, o meglio fino al retro del carter rigido 17.
I fili elettrici (non illustrati) che connettono la centralina elettronica di controllo dell’abbattitore al pannello di comando esterno 7, sono posizionati all’interno del perno di collegamento 21 e del tubo passacavi 23.
Con riferimento alle figure da 1 a 6, la cerniera a scomparsa 20 invece comprende: un corpo rigido piastriforme 24, preferibilmente di forma sostanzialmente poligonale e preferibilmente realizzato in materiale metallico, che è sostanzialmente perpendicolare ed interseca l’asse di rotazione della cerniera R, e presenta, sul suo fianco laterale anteriore, un incavo cieco 25 a forma sostanzialmente di tasca, ovvero di forma stretta ed allungata, che si estende/ prolunga all’interno del corpo rigido piastriforme 24 sostanzialmente a cavallo del piano di mezzeria di quest’ ultimo, ed è preferibilmente sagomato in modo tale da approssimare per difetto la forma dello stesso corpo rigido piastriforme 24; ed un braccio rigido piastriforme 26, preferibilmente realizzato in materiale metallico, che è sostanzialmente piatto e complanare al corpo rigido piastriforme 24, è inserito di testa nell’incavo cieco 25 del corpo rigido piastriforme 24, ed è infulcrato di testa sul corpo rigido piastriforme 24, all’interno dell’incavo cieco 25, in modo tale da poter ruotare liberamente rispetto al corpo rigido piastriforme 24 attorno all’asse di rotazione della cerniera R.
Più in dettaglio, il corpo rigido piastriforme 24 è preferibilmente infulcrato sul braccio rigido piastriforme 26 tramite un perno trasversale 28 preferibilmente realizzato in materiale metallico, che si estende coassiale all’ asse R, ed impegna in modo passante e/o assialmente girevole sia il corpo rigido piastriforme 24 che la testa del braccio rigido piastriforme 26.
Inoltre, il braccio rigido piastriforme 26 è sagomato in modo tale da essere quasi interamente contenuto all’interno dell’incavo cieco 25 del corpo rigido piastriforme 24, ed è infulcrato di testa sul corpo rigido piastriforme 24 in modo tale da poter ruotare attorno all’asse R, tra un prima posizione operativa (vedi figure 1, 2 e 5) in cui il braccio rigido piastriforme 26 sporge quasi interamente all’esterno del corpo rigido piastriforme 24, ed una seconda posizione operativa (vedi figure 3 e 6) in cui il braccio rigido piastriforme 26 è quasi interamente alloggiato all’interno dell’ incavo cieco 25 del corpo rigido piastriforme 24.
Più in dettaglio, il braccio rigido piastriforme 26 è preferibilmente sagomato sostanzialmente a forma di uncino, ed il corpo rigido piastriforme 24 è calzato ed infulcrato direttamente sul braccio rigido piastriforme 26 in corrispondenza della estremità di detto uncino.
Nell’esempio illustrato, in particolare, il corpo rigido piastriforme 24 è preferibilmente formato da due semigusci di forma complementare, saldamente accoppiati tra loro.
Il braccio rigido piastriforme 26, invece, è preferibilmente suddiviso longitudinalmente in una tratto iniziale 26a ed un tratto terminale 26b contigui tra loro. Il tratto iniziale 26a è sostanzialmente rettilineo, mentre il tratto terminale 26b è curvato a forma sostanzialmente di U, preferibilmente in modo tale che la sua estremità libera sia affiancata al tratto iniziale 26a dello stesso braccio rigido piastriforme 26.
Il corpo rigido piastriforme 24, in aggiunta, è calzato ed infulcrato sul tratto terminale ricurvo 26b del braccio rigido piastriforme 26.
In altre parole, il perno trasversale 28 impegna in modo passante ed assialmente girevole l’estremità del tratto terminale ricurvo 26b del braccio rigido piastriforme 26.
Con riferimento alle figure 1, 2, e 3, il corpo rigido piastriforme 24 è incassato nella porta 4, o meglio nel guscio o mantello rigido 11 della porta 4, in modo tale che l’asse di rotazione R della cerniera coincida con l’asse di rotazione A della porta 4, ed in modo tale che il fianco laterale anteriore del corpo rigido piastriforme 24 affiori dalla faccia posteriore del mantello rigido 11, o meglio dal semiguscio rigido 14.
Preferibilmente il corpo rigido piastriforme 24 è inoltre fissato in modo rigido al guscio o mantello esterno 11, ed è preferibilmente anche posizionato esternamente all’intelaiatura termoisolante 10. Analogamente all’intelaiatura intermedia 10, il corpo rigido piastriforme 24 è quindi almeno parzialmente circondato/avvolto dal nucleo termoisolante 12.
In altre parole, il corpo rigido piastriforme 24 è preferibilmente annegato/inglobato nel nucleo termoisolante 12, con la sola eccezione del fianco laterale anteriore.
Più in dettaglio, nell’esempio illustrato il corpo rigido piastriforme 24 è preferibilmente fissato in modo rigido alla parte superiore del guscio o mantello esterno 11, o meglio alla parte superiore del semiguscio 13, tramite uno o più bulloni e/o rivetti e/o altri organi di ancoraggio (non illustrati), ed è preferibilmente anche dotato, sul fianco laterale anteriore, di una coppia di alette stabilizzatrici 29 che sporgono a sbalzo da bande opposte del piano di mezzeria del corpo rigido piastriforme 24, e sono atte a disporsi in battuta/appoggio sulla faccia posteriore del mantello rigido 11 della porta 4, o meglio sul semiguscio rigido 13.
Con particolare riferimento alle figure 1, 2 e 3, il braccio rigido piastriforme 26, invece, sporge a sbalzo dalla faccia anteriore dell'involucro esterno 2, a fianco dell'apertura di accesso al vano termoisolato 3.
Preferibilmente il braccio rigido piastriforme 26 è inoltre posizionato sull'involucro esterno 2 in modo tale che il suo tratto terminale ricurvo 26b sia posizionato dalla parte opposta rispetto all'apertura di accesso al vano termoisolato 3.
Nell’esempio illustrato, in particolare, l’estremità distale del braccio rigido piastriforme 26 è preferibilmente fissata in modo rigido sull’involucro esterno 2, in modo tale che il braccio rigido piastriforme 26 possa sporgere a sbalzo dalla faccia anteriore dell'involucro esterno 2, a lato dell'apertura di accesso al vano termoisolato 3.
Più in dettaglio, nell’esempio illustrato l’estremità distale del braccio rigido piastriforme 26 è preferibilmente dotata di una piastra di fissaggio 30 che è atta ad essere fissata in modo rigido sull’involucro esterno 2 preferibilmente tramite uno o più bulloni, rivetti o altri organi di ancoraggio di tipo noto.
Preferibilmente la piastra di fissaggio 30 è inoltre realizzata in pezzo unico con il braccio rigido piastriforme 26 piegando ad L un lembo della piastra metallica che forma il braccio rigido piastriforme 26.
Chiaramente la piastra di fissaggio 30 rimane all’ esterno del corpo rigido piastriforme 24 quando il braccio rigido piastriforme 26 si trova nella seconda posizione operativa (vedi figure 3 e 6).
Con riferimento alla figura 1, il gruppo di raffreddamento 5, invece, è preferibilmente interamente alloggiato all’interno dell’involucro autoportante 2, e preferibilmente comprende un circuito frigorifero a pompa di calore ad azionamento elettrico.
Più in dettaglio, il gruppo di raffreddamento 5, o meglio il circuito frigorifero a pompa di calore, comprende: un primo scambiatore di calore 32, tradizionalmente chiamato scambiatore di calore di bassa pressione o evaporatore, che è posizionato all’interno del vano termoisolato 3 in modo tale da essere lambito dall’aria presente/circolante all’ interno del vano termoisolato 3; un secondo scambiatore di calore (non visibile nelle figure), tradizionalmente chiamato scambiatore di calore di alta pressione o condensatore, che è posizionato all’esterno del vano termoisolato 3 in modo tale da essere lambito dall’aria esterna; ed un compressore ad azionamento elettrico (non visibile nelle figure), preferibilmente di tipo volumetrico, che è posizionato all’esterno del vano termoisolato 3, è interposto tra i due scambiatori di calore, ed è atto a comprimere il fluido frigorigeno che esce dal primo scambiatore di calore 32 ed entra nel secondo scambiatore di calore.
La centralina elettronica di controllo dell’abbattitore è preferibilmente programmata/configurata in modo tale da controllare l’accensione e/o lo spegnimento del compressore.
In aggiunta, il gruppo di raffreddamento 5, o meglio il circuito frigorifero a pompa di calore, comprende anche un organo espansore (non visibile nelle figure) attivo o passivo, che è interposto tra l’uscita del secondo scambiatore di calore e l’ingresso del primo scambiatore di calore 32, ed è atto a provocare l’espansione rapida ed irreversibile del fluido frigorigeno diretto verso l’ingresso dello scambiatore di calore 32.
Il fluido frigorigeno che circola all’interno dello scambiatore di calore 32, quindi, sottrae calore all’aria presente/circolante all’interno del vano termoisolato 3. Il fluido frigorigeno che circola all’interno del secondo scambiatore di calore, invece, cede calore all’aria esterna.
Preferibilmente il gruppo di raffreddamento 5, o meglio il circuito frigorifero a pompa di calore, infine comprende anche un serbatoio di accumulo del fluido frigorigeno (non visibile nelle figure), che è preferibilmente posizionato immediatamente a monte della bocca di aspirazione del compressore, ossia tra l’uscita dello scambiatore di calore di bassa pressione ed compressore 13, ed è atto ad accumulare il fluido frigorigeno al proprio interno quando il compressore è spento, e/o a bloccare e trattenere il fluido frigorigeno allo stato liquido eventualmente diretto verso l'ingresso/aspirazione del compressore.
Preferibilmente il gruppo di raffreddamento 5 inoltre comprende anche un primo apparato di circolazione forzata dell’aria (non visibile nelle figure) ad azionamento elettrico, che è collocato all’interno del vano termoisolato 3, ed è atto a generare, all’interno del vano termoisolato 3, un flusso d’aria che attraversa o comunque lambisce lo scambiatore di calore 32, massimizzando lo scambio termico tra il fluido frigorigeno che circola nello scambiatore e l’aria presente/circolante all’interno del vano termoisolato 3.
Con riferimento alla figura 1, preferibilmente l’involucro autoportante 2 è inoltre dotato di un grande vano macchine 33 che è adiacente al vano termoisolato 3, ed è preferibilmente atto ad ospitare il compressore, lo scambiatore di calore di alta pressione e, se presente, il serbatoio di accumulo del fluido frigorigeno del gruppo di raffreddamento 5.
Nell’esempio illustrato, in particolare, il vano macchine 33 dell’involucro autoportante 2 è preferibilmente posizionato immediatamente al disotto del vano termoisolato 3, ed è preferibilmente dotato di due grandi aperture di ventilazione sostanzialmente contrapposte, che comunicano con l’esterno in modo tale da consentire dell’aria esterna di circolazione all’interno del vano macchine 33 Preferibilmente, la macchina frigorifera 1 è infine dotata anche di un secondo apparato di circolazione forzata dell’aria ad azionamento elettrico (non visibile nelle figure), che è atto a generare/produrre un flusso d’aria che attraversa l’intero vano macchine 33, lambendo il compressore e lo scambiatore di calore di alta pressione del circuito frigorifero a pompa di calore.
Chiaramente la centralina elettronica di controllo dell’abbattitore è preferibilmente programmata/configurata in modo tale da controllare anche l’accensione e/o lo spegnimento del primo e/o del secondo apparato di circolazione forzata dell’aria.
Il funzionamento della macchina frigorifera 1 è facilmente desumibile da quanto sopra scritto, e non necessita quindi di ulteriori spiegazioni.
L’assemblaggio della porta 4 con struttura termoisolante, invece, prevede di posizionare il perno di collegamento 21, il tubo passacavi 23 e gli altri elementi che devono essere annegati nella schiuma termoisolante, all’interno di uno dei due semigusci rigidi 13 e 14, e preferibilmente anche di calzare l’intelaiatura termoisolante intermedia 10 sul bordo perimetrale di uno dei due semigusci rigidi 13 e 14.
Successivamente l’assemblaggio della porta 4 prevede di accoppiare i due semigusci rigidi 13 e 14 lungo l’intelaiatura termoisolante intermedia 10 in modo tale da formare/ comporre il mantello rigido esterno 11, e poi di inserire/ incassare la cerniera a scomparsa 20, o meglio il suo corpo rigido piastriforme 24, all’interno del mantello 11.
Dopo aver incassato il corpo rigido piastriforme 24 della cerniera a scomparsa 20 nel mantello rigido esterno 11, l’assemblaggio della porta 4 preferibilmente prevede di chiudere/tappare i vari fori e punti di giunzione, preferibilmente con del mastice o nastro adesivo, per evitare la fuoriuscita della schiuma di materiale polimerico.
Dopo aver incassato il corpo rigido piastriforme 24 nel mantello rigido esterno 11 ed aver opzionalmente tappato i vari fori e punti di giunzione, l’assemblaggio della porta 4 prevede di iniettare il materiale polimerico all’interno del mantello rigido 11, in modo tale che il materiale polimerico possa schiumare ed espandersi liberamente all’interno del mantello rigido 11, così da riempie più o meno completamente l’interno del mantello rigido 11 inglobando più o meno completamente l’intelaiatura intermedia 10, il perno di collegamento 21, il corpo rigido piastriforme 24 della cerniera a scomparsa 20 e, se presente, il tubo passacavi 23.
Preferibilmente, il materiale polimerico che viene iniettato all’interno del mantello rigido 11 è inoltre poliuretano.
Dopo aver iniettato il materiale polimerico all’interno del mantello rigido 11, l’assemblaggio della porta 4 prevede di lasciar riposare il manufatto risultante fino alla completa solidificazione della schiuma di materiale polimerico, in modo tale che il nucleo riempitivo termoisolante 12 così ottenuto possa bloccare l’intelaiatura intermedia 10, il perno di collegamento 21, il corpo rigido piastriforme 24 della cerniera a scomparsa 20 e, se presente, il tubo passacavi 23, in modo rigido e stabile ai due semigusci 13 e 14 del mantello esterno 11.
In alternativa, l’assemblaggio della porta 4 potrebbe prevedere di iniettare il materiale polimerico all’interno del mantello rigido 11 in modo tale da realizzare il nucleo riempitivo termoisolante 12, e poi scavare, nella porta risultante 4, una sede destinata ad accogliere successivamente il corpo rigido piastriforme 24 della cerniera a scomparsa 20.
I vantaggi derivanti dalla particolare struttura della cerniera a scomparsa 20 sono notevoli.
In primo luogo, la particolare struttura della cerniera a scomparsa 20 consente di allineare il fianco/bordo superiore della porta 4 alla sommità dell’involucro autoportante 2, migliorare l’estetica complessiva della macchina frigorifera 1, o meglio del frigorifero o dell’abbattitore per uso professionale.
In aggiunta, l’utilizzo della cerniera a scomparsa 20 permette di aggiustare, in fase di montaggio sull’involucro autoportante 2, l’allineamento della porta 4 con la verticale e/o con il fianco laterale dell’involucro autoportante 2.
Inoltre, la particolare forma del braccio rigido piastriforme 26 permette una rotazione della porta 4 attorno all’asse A di ampiezza superiore a 160°, con i vantaggi d’uso che ne conseguono.
Inoltre, la particolare struttura del corpo rigido piastriforme 24 conferisce alla cerniera a scomparsa 20 una elevatissima rigidità strutturale, con tutti i vantaggi che questo comporta.
La cerniera a scomparsa 20, infatti, può essere utilizzata senza problemi anche con porte 4 molto pesanti.
Infine, la particolare struttura del corpo rigido piastriforme 24 semplifica e velocizza le operazioni di assemblaggio della porta 4, perché permette di fissare la cerniera a scomparsa 20 sulla porta 4, prima di iniettare la schiuma di materiale polimerico nella cavità formata/ delimitata dai semigusci rigidi 13 e 14, per realizzare il nucleo termoisolante 12.
Risulta infine chiaro che alla macchina frigorifera 1 sopra descritta ed alla sua porta 4 possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall’ambito della presente invenzione.
Per esempio, la parte inferiore della porta 4 può essere collegata all’involucro autoportante 2 mediante una seconda cerniera a scomparsa strutturalmente uguale alla cerniera a scomparsa 20.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina frigorifera (1) per prodotti alimentari comprendente: un involucro autoportante esterno (2) che è dotato al suo interno di un grande vano termoisolato (3) il quale è atto a contenere il prodotto ad uso alimentare da trattare, e comunica con l'esterno attraverso una apertura di accesso; una porta (4) con struttura termoisolante, che è incernierata sull’involucro autoportante (2) in modo tale da poter ruotare da e verso una posizione di chiusura in cui essa chiudere l'apertura di accesso a detto vano termoisolato (3); ed un gruppo di raffreddamento (5) che è almeno parzialmente alloggiato all’ interno dell’involucro autoportante (2), ed è selettivamente atto a raffreddare l’interno di detto vano termoisolato (3); la macchina frigorifera (1) essendo caratterizzata dal fatto che la porta (4) è collegata all’involucro autoportante (2) tramite almeno una cerniera a scomparsa (20) che comprende: un corpo rigido piastriforme (24), il quale è incassato nella porta (4) sostanzialmente perpendicolare all’asse di rotazione della porta (A) e presenta, sul suo fianco laterale affiorante, un incavo cieco (25) a forma sostanzialmente di tasca, che si prolunga all’interno del corpo rigido piastriforme (24); ed un braccio rigido piastriforme (26), che è sostanzialmente piatto e complanare al corpo rigido piastriforme (24), è inserito di testa nell’incavo cieco (25) del corpo rigido piastriforme (24), ed è infulcrato di testa sul corpo rigido piastriforme (24), all’interno dell’incavo cieco (25), in modo tale da poter ruotare liberamente rispetto al corpo rigido piastriforme (24) attorno all’asse di rotazione della porta (A).
  2. 2. Macchina frigorifera secondo la rivendicazione 1, in cui il braccio rigido piastriforme (26) è sagomato in modo tale da essere quasi interamente contenuto all’interno dell’ incavo cieco (25) del corpo rigido piastriforme (24), ed è infulcrato di testa sul corpo rigido piastriforme (24) in modo tale da poter ruotare attorno all’asse di rotazione della porta (A), tra un prima posizione operativa in cui il braccio rigido piastriforme (26) sporge quasi interamente all’esterno del corpo rigido piastriforme (24), ed una seconda posizione operativa in cui il braccio rigido piastriforme (26) è quasi interamente alloggiato all’interno dell’incavo cieco (25) del corpo rigido piastriforme (24).
  3. 3. Macchina frigorifera secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui il braccio rigido piastriforme (26) è sagomato sostanzialmente a forma di uncino, ed il corpo rigido piastriforme (24) è calzato ed infulcrato direttamente sul braccio rigido piastriforme (26) in corrispondenza della estremità di detto uncino.
  4. 4. Macchina frigorifera secondo la rivendicazione 3, in cui il braccio rigido piastriforme (26) è suddiviso longitudinalmente in una tratto iniziale (26a) sostanzialmente rettilineo ed un tratto terminale (26b) curvato a forma sostanzialmente di U; il corpo rigido piastriforme (24) essendo calzato ed infulcrato sul tratto terminale ricurvo (26b) del braccio rigido piastriforme (26).
  5. 5. Macchina frigorifera secondo la rivendicazione 4, in cui il tratto terminale (26b) del braccio rigido piastriforme (26) è curvato sostanzialmente ad U in modo tale che la sua estremità libera sia affiancata al tratto iniziale (26a) dello stesso braccio rigido piastriforme (26).
  6. 6. Macchina frigorifera secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il corpo rigido piastriforme (24) è collegato al braccio rigido piastriforme (26) tramite un perno trasversale (28), che si estende coassiale all’asse di rotazione della porta (A), ed impegna in modo passante e/o assialmente girevole sia il corpo rigido piastriforme (24) che la testa del braccio rigido piastriforme (26).
  7. 7. Macchina frigorifera secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la porta (4) comprende: un guscio o mantello esterno (11), sostanzialmente rigido ed internamente cavo; ed un nucleo riempitivo termoisolante (12), che riempie la cavità all’interno di detto guscio o mantello (11).
  8. 8. Macchina frigorifera secondo la rivendicazione 7, in cui il nucleo riempitivo termoisolante (12) è realizzato in schiuma di materiale polimerico, iniettando la schiuma di materiale polimerico direttamente all’interno della cavità del guscio o mantello esterno (11).
  9. 9. Macchina frigorifera secondo la rivendicazione 7 o 8, in cui il corpo rigido piastriforme (24) della cerniera a scomparsa (20) è fissato in modo rigido al guscio o mantello esterno (11) della porta (4).
  10. 10. Macchina frigorifera secondo la rivendicazione 9, in cui il guscio o mantello esterno (11) della porta (4) comprende: due semigusci rigidi (13, 14) di forma sostanzialmente complementare, che sono saldamente accoppiati tra loro; ed una struttura termoisolante intermedia (10), che è interposta tra i due semigusci rigidi (13, 14) ed è atta ad impedire che il calore passi per conduzione termica da un semiguscio rigido (13, 14) all’altro; il corpo rigido piastriforme (24) della cerniera a scomparsa (20) essendo posizionato sulla faccia interna del guscio o mantello esterno (11), esternamente a detta struttura termoisolante intermedia (10).
  11. 11. Macchina frigorifera secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la parte superiore di detta porta (4) è collegata all’involucro autoportante (2) tramite la cerniera a scomparsa (20), e la parte inferiore della porta (4) è collegata all’involucro autoportante (2) tramite un perno di collegamento (21).
  12. 12. Macchina frigorifera secondo la rivendicazione 11, in cui il perno di collegamento (21) sporge a sbalzo dal fianco inferiore della porta (4) rimanendo coassiale all’asse di rotazione della porta (A), ed impegna in modo assialmente girevole una corrispondente parte (22) dell’involucro autoportante (2).
  13. 13. Macchina frigorifera secondo la rivendicazione 11 o 12, in cui il perno di collegamento (21) è fissato in modo rigido al guscio o mantello esterno (11) della porta (4).
  14. 14. Macchina frigorifera secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere anche una centralina elettronica di controllo che comanda il gruppo di raffreddamento (5), ed un pannello di comando esterno (7) che è fissato sulla o incassato nella porta (4) in modo tale da affiorare all’esterno della macchina frigorifera (1), ed è elettronicamente collegato a detta centralina elettronica di controllo.
  15. 15. Macchina frigorifera secondo la rivendicazione 14, in cui il perno di collegamento (21) ha una struttura tubolare e comunica con la sede o vano che ospita detto pannello di comando (7) tramite un tubo passacavi (23), che ospita i fili elettrici che connettono la centralina elettronica di controllo al pannello di comando (7).
  16. 16. Macchina frigorifera secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il corpo rigido piastri-forme (24) e/o il braccio rigido piastriforme (26) è/sono realizzati in materiale metallico.
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FR1061618A (fr) * 1950-10-04 1954-04-14 Thomson Houston Comp Francaise Fermeture perfectionnée pour portes de meubles d'armoires et d'objets analogues
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