IT201900006902A1 - Catetere venoso ombelicale perfezionato per interventi d’urgenza - Google Patents

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IT201900006902A1
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clamping
umbilical
venous catheter
elongated tubular
clamping element
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IT102019000006902A
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Giorgio Panariello
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Azienda Ospedaliera Univ Senese Aous
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Description

Descrizione del brevetto per invenzione industriale dal titolo: “CATETERE VENOSO OMBELICALE PERFEZIONATO PER INTERVENTI D’URGENZA”,
DESCRIZIONE
Ambito dell’invenzione
La presente invenzione riguarda il settore dei dispositivi medico chirurgici ed in particolare si riferisce ad un Catetere Venoso Ombelicale (CVO) che consenta un posizionamento rapido ed al tempo stesso altamente preciso e sicuro e, pertanto, particolarmente indicato per interventi d’urgenza su neonati.
Descrizione della tecnica nota
Come noto, il Catetere Venoso Ombelicale (CVO) catetere che viene posizionato all’interno della vena ombelicale prima che il flusso venga interrotto mediante clampaggio. Il Catetere Venoso Ombelicale viene impiegato tutte le volte che un neonato versi in condizioni ritenute critiche
Solitamente l’equipe medica ha a disposizione un kit comprendente cateteri di diverse dimensioni e tipologie tra i quali viene scelto quello più adatto in funzione del peso e delle condizioni di salute del neonato. I cateteri più comuni oggigiorno sono realizzati in PVC, o poliuretano, materiali emocompatibili in grado di ridurre il rischio trombogenico e il rilascio di sostanze tossiche.
Il Catetere Venoso Ombelicale viene posizionato per somministrare al neonato liquidi, farmaci, sostanze nutrienti, sangue, o emoderivati, ma può essere anche impiegato per effettuare prelievi ematici a fini diagnostici. In particolare, una volta posizionato il catetere in corrispondenza della vena, il cordone ombelicale viene quindi “clampato” mediante uno, o più, giri di filo chirurgico chiuso con un punto di sutura.
In tutti i casi, comunque, l’uso terapeutico, o eventualmente diagnostico, del catetere deve essere limitato per evitare, in particolare, l’insorgere di infezioni, e anche problematiche di diverso tipo, quale la possibilità di provocare difetti nella parete addominale, e, pertanto, deve essere rimosso nel più breve tempo possibile. La presenza del catetere espone, infatti, il neonato ad un aumentato rischio di complicazioni più o meno gravi.
Anche la fase di posizionamento del catetere rappresenta un’operazione che richiede personale specializzato in grado di eseguire la relativa procedura in maniera corretta. Nonostante l’introduzione del catetere venoso ombelicale sia solitamente una manovra indolore, essa rappresenta, infatti, un’operazione invasiva per il neonato che espone lo stesso oltre che al rischio di infezioni anche ad altre possibili complicazioni.
La procedura prevede una fase preliminare nella quale viene effettuata un’accurata detersione del moncone per eliminare eventuali residui organici, seguita dall’antisepsi dello stesso in modo da prevenire le infezioni associate a dispositivi intravascolari.
È, inoltre, fondamentale ridurre quanto più possibile i tempi necessari a portare a termine l’introduzione e la successiva fase di clampaggio del cordone ombelicale ed assicurare che il posizionamento venga eseguito in maniera corretta. Pertanto, è essenziale che il neonato rimanga immobile durante tutta la procedura.
Infatti, l’errato posizionamento del catetere venoso ombelicale può avere conseguenze molto serie, quali provocare una riduzione della gittata cardiaca, l’insorgenza di aritmie, la formazione di trombi, lesioni interne, ecc.
Come facilmente intuibile, i suddetti inconvenienti risultano amplificati nel caso in cui il posizionamento del catetere venoso ombelicale debba essere effettuato in condizioni di urgenza da parte di personale medico, o paramedico, non formato per operare in condizioni di urgenza.
In WO2016/153357 è descritto un dispositivo di guida per cateteri, siringhe, e simili dispositivi medici. Il dispositivo di guida comprende una estremità a forma di bulbo che viene introdotta all’interno di un vaso sanguigno, ed una estremità opposta in corrispondenza della quale viene introdotto il catetere, o la siringa. Per assicurare l’ancoraggio del dispositivo di guida al vaso sanguigno, sono previste delle alette di ancoraggio in prossimità dell’estremità a forma di bulbo. Tuttavia, questa soluzione risulta altamente invasiva per il paziente e comporta il rischio di lesionare la parete interna del vaso sanguigno, in particolare se si opera in condizioni di urgenza. In conclusione, il dispositivo di guida descritto in WO2016/153357 risulta del tutto inadeguato ad essere utilizzato in interventi di urgenza.
Un altro esempio di un dispositivo di guida per cateteri è descritto in US9174027. In questo caso, il dispositivo prevede un elemento adesivo che viene fissato alla cute del paziente intorno all’ombelico. Il dispositivo di guida presenta un’apertura attraverso la quale, in condizioni di esercizio, viene fatto passare il catetere prima di essere introdotto nel vaso sanguigno. Questo documento, pertanto, non risulta in grado di assicurare il mantenimento del catetere in una corretta posizione durante l’impiego. Anche il dispositivo di guida descritto in US9174027 risulta del tutto inadeguato ad essere utilizzato in interventi di urgenza.
In WO2014143664 è descritto un dispositivo per prelevare sangue ombelicale comprendente un elemento a pinza provvisto di una porzione di guida per guidare un ago durante un prelievo. Tuttavia, l’elemento a pinza descritto in WO2014143664 effettua una compressione del vaso sia a monte che a valle del punto di introduzione dell’ago rendendo di fatto impossibile effettuare un prelievo, e appare, pertanto, del tutto inefficace ed inefficiente.
Sintesi dell’invenzione
È, quindi, scopo della presente invenzione fornire un catetere venoso ombelicale (CVO) in grado di assicurare al contempo un corretto e rapido posizionamento del catetere in corrispondenza della vena ombelicale del neonato, in particolare in corrispondenza della bocca della vena cava inferiore, scongiurando, al tempo stesso, la possibilità che il catetere stesso possa essere accidentalmente introdotto nella vena epatica del paziente.
È, altresì, scopo della presente invenzione fornire un catetere venoso ombelicale (CVO) che sia costruttivamente semplice ed economicamente vantaggioso.
Questi ed altri scopi sono raggiunti dal catetere venoso ombelicale (CVO), secondo il presente trovato, comprendente:
� un elemento tubolare allungato, o cannula, avente una predeterminata lunghezza configurato per essere introdotto nella vena ombelicale di un neonato;
la cui caratteristica principale è che la suddetta predeterminata lunghezza dell’elemento tubolare allungato, o cannula, è compresa tra 2 cm e 10 cm e di comprendere, inoltre:
- un elemento di serraggio configurato per passare, quando detto elemento tubolare allungato è posizionato nella vena ombelicale di un neonato, da una posizione di apertura atta a consentirne il posizionamento attorno alla parete esterna del moncone ombelicale del neonato, ad una posizione di serraggio nella quale detto elemento di serraggio è atto a serrare la parete esterna del moncone ombelicale con una forza di serraggio tale da evitare il sanguinamento dei vasi sanguigni, in particolare le arterie ombelicali, in esso presenti;
- un elemento di collegamento atto a collegare detto elemento tubolare allungato a detto elemento di serraggio ed avente una prima estremità vincolata a detto elemento tubolare allungato, ed una seconda estremità, opposta alla prima, vincolata a detto elemento di serraggio, detto elemento di collegamento essendo configurato in modo tale da mantenere detto elemento tubolare allungato in una predeterminata posizione rispetto a detto elemento di serraggio quando detto elemento tubolare allungato è posizionato all’interno di detta vena ombelicale.
Altre caratteristiche tecniche della presente invenzione e relative forme realizzative sono definite dalle rivendicazioni dipendenti.
In particolare, l’elemento di serraggio può essere associato ad un dispositivo di sicurezza configurato per mantenere l’elemento di serraggio nella posizione di serraggio, in modo tale da impedire che lo stesso possa passare involontariamente dalla posizione di serraggio alla posizione di apertura.
Vantaggiosamente, l’elemento di serraggio è atto a passare dalla posizione di serraggio alla posizione di apertura contrastato da un elemento elastico.
Preferibilmente, l’elemento di serraggio presenta una prima ed una seconda porzione di serraggio configurate per muoversi relativamente tra le suddette posizioni di apertura e di serraggio.
In particolare, la prima e la seconda porzione di serraggio dell’elemento di serraggio possono passare dalla posizione di apertura alla posizione di serraggio, e viceversa, attraverso una traslazione.
Preferibilmente, la prima e la seconda porzione di serraggio dell’elemento di serraggio sono atte a passare dalla posizione di apertura alla posizione di serraggio, e viceversa, attraverso una rotazione.
In una ulteriore variante dell’invenzione, la prima e la seconda porzione di serraggio dell’elemento di serraggio possono passare dalla posizione di apertura alla posizione di serraggio, e viceversa, attraverso una combinazione di movimenti che comprendono almeno una rotazione ed almeno una traslazione.
In particolare, l’elemento di collegamento presenta una lunghezza tale da mantenere l’elemento tubolare allungato, o cannula, in una corretta predeterminata posizione all’interno del moncone ombelicale del neonato.
Vantaggiosamente, l’elemento di collegamento in corrispondenza della prima estremità, ossia dell’estremità in corrispondenza della quale è vincolato all’elemento tubolare allungato, o cannula, è libero di ruotare rispetto all’elemento tubolare allungato stesso, in modo da agevolare le operazioni di posizionamento dello stesso.
Breve descrizione dei disegni
L’invenzione verrà ora illustrata con la descrizione che segue di una sua forma realizzativa, fatta a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni annessi in cui:
- la figura 1 mostra schematicamente in una vista prospettica in elevazione laterale una prima forma realizzativa di catetere venoso ombelicale, secondo il presente trovato, applicato ad un neonato;
- la figura 2 mostra in una vista prospettica in elevazione laterale un ingrandimento del catetere venoso ombelicale di figura 1;
- le figure 3 e 4 mostrano in una vista prospettica in elevazione laterale il catetere venoso ombelicale di figura 1, rispettivamente in una posizione iniziale di riposo ed in una posizione di apertura;
- la figura 5 mostra schematicamente in una vista prospettica in elevazione laterale una variante del catetere venoso ombelicale di figura 1 applicata ad un neonato;
- la figura 6 mostra in una vista prospettica in elevazione laterale un ingrandimento del catetere venoso ombelicale di figura 5;
- la figura 7 mostra schematicamente in una vista prospettica in elevazione laterale un’altra variante del catetere venoso ombelicale;
- la figura 8 mostra schematicamente in una vista prospettica in elevazione laterale la variante del catetere venoso ombelicale di figura 7 applicata ad un neonato;
- la figura 9 mostra in una vista prospettica in elevazione laterale un ingrandimento del catetere venoso ombelicale di figura 8;
- le figure 10 e 11 mostrano in una vista prospettica in elevazione laterale una ulteriore variante del catetere venoso ombelicale di figura 1, rispettivamente in una posizione iniziale di riposo ed in una posizione di serraggio, il moncone ombelicale non è mostrato per motivi di semplicità illustrativa; - la figura 12 mostra una sezione dell’elemento di serraggio di figure 10 e 11 per mostrarne alcune caratteristiche tecniche;
- la figura 13 mostra in una vista prospettica in elevazione laterale un kit di urgenza comprendente un predeterminato numero di cateteri venosi con lunghezze differenti;
- le figure 14A e 14B mostrano schematicamente una forma realizzativa prevista dal trovato per l’elemento di serraggio, rispettivamente, in una posizione di apertura ed in una posizione di serraggio del moncone ombelicale;
- le figure 15A e 15B mostrano schematicamente una variante dell’elemento di serraggio di figure 14A e 14B, rispettivamente, in una posizione di apertura ed in una posizione di serraggio del moncone ombelicale.
Descrizione dettagliata di alcune forme realizzative
Come mostrato schematicamente nelle figure 1 e 2, un Catetere Venoso Ombelicale, o “CVO” 1, secondo il presente trovato, comprende un elemento tubolare allungato, o cannula, 10 avente una predeterminata lunghezza l e configurato per essere introdotto nella vena ombelicale 101 di un neonato 105. L’elemento tubolare allungato 10 è, preferibilmente, realizzato in un materiale biocompatibile del tipo normalmente impiegato per i cateteri, quali materiali plastici, ad esempio PVC, ma anche silicone, lattice, o materiali similari. Secondo quanto previsto dal presente trovato, la suddetta predeterminata lunghezza l dell’elemento tubolare allungato, o cannula, 10 è compresa tra 2 cm e 10 cm, vantaggiosamente tra 3 cm e 8 cm. Questo particolare accorgimento tecnico del trovato consente di garantire che l’elemento tubolare allungato 10, o cannula, possa essere introdotta nella vena ombelicale del neonato, in condizioni di estrema sicurezza, nonostante l’intervento sia eseguito in condizioni di urgenza. In particolare, può essere prevista una pluralità di elementi tubolari allungati 10 di predeterminate lunghezze comprese entro il suddetto range dimensionale. Al momento dell’intervento, sarà l’equipe medica a scegliere un determinato elemento tubolare allungato 10 tra quelli a disposizione in funzione della settimana di gestazione alla quale viene portata a termine la gravidanza e, quindi, delle dimensioni del neonato. In alternativa, o in aggiunta, alla suddetta soluzione tecnica, la cannula 10 può essere associata ad una scala graduata riportante diverse lunghezze, o diverse età, del neonato. La cannula 10 potrà, quindi, essere tagliata alla lunghezza desiderata prima di introdurre la stessa nella vena.
La soluzione prevista dal presente trovato consente, in particolare, di garantire che, una volta introdotta la cannula 10 nella vena ombelicale del neonato, l’estremità prossimale della stessa giunga in corrispondenza della bocca della vena cava inferiore, ma di scongiurare, al tempo stesso, che la cannula 10 stessa possa essere accidentalmente introdotta nella vena epatica, circostanza che comporterebbe conseguenze anche gravi per il paziente, in quanto i farmaci, o le sostanze nutritive, somministrate al neonato mediante il catetere giungerebbero in corrispondenza del fegato.
Il catetere 1 prevede, inoltre, un elemento di serraggio 30 configurato per passare, una volta che l’elemento tubolare allungato 10 è stato posizionato nella vena ombelicale 101 del neonato 105, da una posizione di apertura atta a consentirne il posizionamento attorno alla parete esterna 110 del moncone ombelicale 100 (vedi figura 3), ad una posizione di serraggio nella quale l’elemento di serraggio 30 è atto a serrare la parete esterna 110 del moncone ombelicale 100 del neonato 105 con una forza di serraggio tale da evitare il sanguinamento dei vasi sanguigni in esso presenti, in particolare le 2 arterie 102 e 103 (vedi figura 4). Il catetere venoso ombelicale 1, secondo il trovato, prevede, inoltre, un elemento di collegamento 20, ad esempio in un materiale plastico vantaggiosamente flessibile, atto a collegare l’elemento tubolare allungato 10 all’elemento di serraggio 30. In particolare, l’elemento di collegamento 20 presenta una prima estremità 21 vincolata all’elemento tubolare allungato 10, ed una seconda estremità 22, opposta alla prima e vincolata all’elemento di serraggio 30. Più precisamente, l’elemento di collegamento 20 è configurato per consentire il posizionamento dell’elemento tubolare allungato 10 all’interno della vena ombelicale 101 e, successivamente, mantenere l’elemento tubolare allungato 10 stesso, in una predeterminata posizione rispetto all’elemento di serraggio 30, e quindi al moncone del cordone ombelicale 100 del neonato 105, attorno al quale lo stesso è serrato nella suddetta posizione di serraggio.
La soluzione prevista dal presente trovato consente, in particolare, durante un intervento d’urgenza, di posizionare correttamente ed in tempi molto rapidi, la cannula 10 del catetere 1 all’interno della vena ombelicale 101 del neonato 105 evitando di dover eseguire manovre che, per la concitazione del particolare momento, e per il tipo di paziente, possono risultare complicate.
Nella forma realizzativa dell’invenzione, illustrata ad esempio in figura 1, l’elemento di serraggio 30 prevede una prima ed una seconda porzione di serraggio 31 e 32 ed è configurato in modo tale da passare dalla posizione di serraggio alla posizione di apertura contrasto da un elemento elastico 40. In questo modo si assicura che una volta posizionato attorno al moncone ombelicale 100, l’elemento di serraggio 30 rimanga nella posizione di serraggio. Più precisamente, l’elemento elastico 40 è, in particolare, configurato per esercitare una forza elastica sulle porzioni di serraggio 31 e 32 tale che l’elemento di serraggio 30, quando si trova nella posizione di serraggio, sia atto a serrare il moncone del cordone ombelicale 100 mantenendo in posizione l’elemento allungato tubolare 10 nella vena ombelicale 101, ed al tempo stesso in modo da evitare il sanguinamento degli altri vasi sanguigni in esso presenti, ossia delle arterie 102 e 103.
In una forma realizzativa prevista, l’elemento di serraggio 30 presenta una prima porzione di serraggio 31 ed una seconda porzione di serraggio 32 mobili relativamente tra le suddette posizioni di apertura e di serraggio attraverso una rotazione.
Come facilmente intuibile per un esperto del settore, pertanto, l’elemento elastico 40, ad esempio una molla torsionale 40, come schematicamente illustrato in figura 4, in condizioni di “riposo”, forza le porzioni di impegno 31 e 32 dell’elemento di serraggio 30 ad accostarsi l’una verso l’altra. Come mostrato in figura 5 e 6, ciascuna porzione di serraggio 31, 32, può essere configurata sostanzialmente a forma di “pettine”, ossia con una pluralità di elementi allungati, eventualmente curvilinei, alternati a spazi vuoti.
In una forma realizzativa alternativa alla precedente, mostrata schematicamente nelle figure dalla 7 alla 9, l’elemento di serraggio 30 presenta una prima porzione di serraggio 31 ed una seconda porzione di serraggio 32 mobili relativamente tra le suddette posizioni di apertura e di serraggio attraverso una traslazione. Nell’esempio di figure 7-9, in particolare, la porzione di serraggio 31 è fissa e solidale ad una porzione di base 35. Questa può essere di forma anulare come mostrato nell’esempio di figura 7 per consentirne il posizionamento attorno al moncone ombelicale 100, ma può avere anche forma differente, ad esempio aperta, tale da consentirne comunque il posizionamento attorno al moncone ombelicale 100. La porzione di serraggio 32 è, invece, atta a traslare da/verso la porzione di serraggio 31, ad esempio guidata da un elemento di guida 36, in particolare a vite. In una variante non mostrata nelle figure per semplicità, ma facilmente deducibile da un esperto del settore, è anche prevista la possibilità che anche nelle forme realizzative del trovato che prevedono il passaggio dalla posizione aperta alla posizione di serraggio, e viceversa, attraverso una rotazione, sia possibile prevedere un elemento di guida atto a guidare una, o entrambe, le suddette porzioni di serraggio durante la suddetta rotazione.
È altresì prevista dal presente trovato anche la possibilità che il passaggio delle porzioni di serraggio 31 e 32 dell’elemento di serraggio 30 dalla posizione di apertura alla posizione di serraggio, o viceversa, avvenga attraverso una combinazione di movimenti di rotazione e traslazione.
In particolare, l’elemento di collegamento 20 presenta una lunghezza l tale da mantenere l’elemento tubolare allungato, o cannula, 10 in una determinata corretta posizione all’interno della vena ombelicale 101 del moncone ombelicale 100 del neonato ed al tempo stesso da mantenere l’elemento di serraggio 30 nella corretta posizione di serraggio attorno al moncone ombelicale 100.
Vantaggiosamente, l’elemento di collegamento 20, in corrispondenza della prima estremità 21 è configurato per essere libero di ruotare rispetto all’elemento tubolare allungato, o cannula, 10, attorno ad un asse longitudinale dello stesso, in modo da agevolare le operazioni di posizionamento dell’elemento tubolare allungato 10 all’interno della vena ombelicale 101. Ad esempio, in corrispondenza della prima estremità 21, l’elemento di collegamento 20 presenta una porzione anulare atta ad impegnare l’elemento tubolare allungato 10, in particolare in corrispondenza di una porzione ingrossata 15 della quale lo stesso è provvisto.
In aggiunta, o in alternativa, l’elemento di collegamento 20, in corrispondenza della seconda estremità 22 è configurato per essere libero di ruotare rispetto all’elemento di serraggio 30, in modo da agevolare le operazioni di posizionamento dell’elemento tubolare allungato 10 all’interno della vena ombelicale 101 e di posizionamento dell’elemento di serraggio 30 nella corretta posizione di serraggio attorno al moncone ombelicale 100. Ad esempio, la seconda estremità 22 dell’elemento di collegamento 20 è prevista vincolata in corrispondenza di una porzione tubolare ingrossata 15 dell’elemento tubolare allungato 10, normalmente impiegata per connettere il catetere venoso ombelicale 1 alle tubazioni attraverso le quali viene effettuata l’introduzione dei farmaci, o delle sostanze nutritive, necessarie al neonato, come sopra anticipato.
Nell’ulteriore forma realizzativa del catetere venoso ombelicale 1, secondo il presente trovato, l’elemento di serraggio 30 prevede una striscia, o fettuccia, 63 di materiale flessibile avente una prima ed una seconda estremità opposte 63a e 63b. E’, inoltre, previsto un dispositivo di bloccaggio 60 avente un corpo principale 61 solidale alla suddetta striscia, o fettuccia 63, e provvisto di elementi di impegno/disimpegno atti a passare da una configurazione di impegno di una porzione della striscia, o fettuccia 63, quando questa è avvolta attorno al moncone ombelicale 100, ad una posizione di disimpegno per liberare il moncone ombelicale 100 dal serraggio dell’elemento di serraggio 30. Ad esempio, gli elementi di impegno possono prevedere una piastrina di schiacciamento 67 forzata contro la porzione di striscia, o fettuccia, 63 da un molla 64 avvolta attorno ad un alberino di azionamento 66 al quale è fissata la suddetta piastrina di schiacciamento 67. Preferibilmente, il corpo principale 61 è provvisto di una cavità 62 che, nella posizione di impegno, alloggia la porzione di striscia 63. Come mostrato in figura 12, i suddetti elementi di impegno operano vantaggiosamente in corrispondenza della suddetta cavità 62. Nella forma realizzativa di figura 12, l’alberino di azionamento 66 è fissato ad un pulsante, o manopola, di bloccaggio/sbloccaggio 65 agendo sul quale l’operatore provoca l’allontanamento della piastrina di schiacciamento 67 dalla porzione di striscia 63 vincendo la forza della molla 64 e, quindi, disimpegnando la stessa per rimuovere l’elemento di serraggio 30, al momento di liberare il moncone ombelicale 100. Come facilmente intuibile da un esperto del settore, il meccanismo sopra descritto può essere configurato per agire in maniera inversa. In particolare, la molla 64 può essere atta ad allontanare la piastrina di schiacciamento 67 dalla striscia 63, mentre quando l’operatore agisce sul pulsante 65 forza la piastrina di schiacciamento 67 contro la striscia 63, vincendo la forza della molla 64.
Inoltre, la piastrina di schiacciamento 67 sulla faccia rivolta verso la striscia 63 può essere provvista di uno, o più, denti in modo da aumentare la forza di presa sulla striscia 63 stessa.
Nella forma realizzativa di figura 12, l’alberino di azionamento 66 è posizionato in un foro 69 ricavato nel corpo principale 61 del dispositivo di bloccaggio 60 e comunicante con la cavità 62.
Come mostrato schematicamente illustrato nelle figure dalla 14A alla 15B, il dispositivo elemento di serraggio 30 può essere associato ad un dispositivo di sicurezza 70 configurato per mantenere l’elemento di serraggio 30 nella suddetta posizione di serraggio attorno alla parete 110 del moncone ombelicale 100, in modo tale da impedire che lo stesso possa passare involontariamente dalla posizione di serraggio alla posizione di apertura in condizioni di esercizio.
In particolare, il dispositivo di sicurezza 70 può comprendere un primo ed un secondo elemento di sicurezza 71 e 72 rispettivamente solidali alla prima e alla seconda porzione di serraggio 31 e 32 dell’elemento di serraggio 30 e configurati per impegnarsi reciprocamente quando l’elemento di serraggio 30 stesso è disposto nella della posizione di serraggio di figura 14B, o 15B. Più in particolare, il primo ed il secondo elemento di sicurezza 71 e 72 sono configurati in modo tale da disimpegnarsi quando l’elemento di serraggio 30 viene azionato per essere disposto dalla posizione di serraggio alla posizione di apertura.
Ad esempio, come mostrato schematicamente nelle figure 14A e 14B, il primo ed il secondo elemento di sicurezza 71 e 72 possono essere provvisti di rispettive superfici di serraggio 73 e 74 configurate in modo tale da impegnarsi reciprocamente quando l’elemento di serraggio 30 viene disposto nella posizione di serraggio di figura 14B e a disimpegnarsi quando l’elemento di serraggio 30 stesso viene disposto dalla posizione di serraggio alla posizione di apertura di figura 14A. In una forma realizzativa prevista, ma non mostrata nel dettaglio per semplicità, le suddette superfici di serraggio 73 e 74 possono essere provviste di rispettive porzioni sporgenti alternate a rispettive porzioni rientranti, in modo tale da formare rispettive superfici “zigrinate”, in modo tale da essere atte ad impegnarsi reciprocamente quando l’elemento di serraggio 30 viene disposto nella suddetta di serraggio, e a disimpegnarsi quando, invece, l’elemento di serraggio 30 viene azionato per essere disposto dalla posizione di serraggio alla posizione di apertura.
Nella variante di figura 15A e 15B, il primo elemento di sicurezza 71 può prevedere un elemento flessibile avente una prima estremità 71a solidale alla prima porzione di serraggio 31 dell’elemento di serraggio 30 ed una seconda estremità 71b, opposta alla prima, e configurata per impegnare il secondo elemento 72 solidale alla seconda porzione di serraggio 32 quando l’elemento di serraggio 30 è disposto nella posizione di serraggio attorno alla superficie 110 del moncone ombelicale 100 (figura 15B).
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, schematicamente illustrato in figura 13, è previsto un kit di urgenza 50 comprendente una pluralità, ad esempio 3, cateteri venosi ombelicali 1a-1c come sopra descritti, ma aventi rispettivi elementi tubolari allungati 10a-10c con differente lunghezza. Nel caso illustrato in figura la lunghezza dell’elemento tubolare allungato 10a è minore della lunghezza dell’elemento tubolare allungato 10b il quale è, a sua volta, minore della lunghezza dell’elemento tubolare allungato 10c. In questo modo, è possibile per l’operatore impegnato nella manovra di posizionamento del catetere venoso ombelicale 1 all’interno della vena ombelicale 101 selezionare tra i suddetti cateteri del kit di urgenza quello più adatto alle circostanze, in particolare in base al peso, all’età, ed alle dimensioni del neonato.
La descrizione di cui sopra di alcune forme realizzative specifiche è in grado di mostrare l'invenzione dal punto di vista concettuale in modo che altri, utilizzando la tecnica nota, potranno modificare e/o adattare in varie applicazioni tale forma realizzativa specifica senza ulteriori ricerche e senza allontanarsi dal concetto inventivo, e, quindi, si intende che tali adattamenti e modifiche saranno considerabili come equivalenti della forma realizzativa specifica. I mezzi e i materiali per realizzare le varie funzioni descritte potranno essere di varia natura senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione. Si intende che le espressioni o la terminologia utilizzate hanno scopo puramente descrittivo e per questo non limitativo.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Catetere venoso ombelicale (CVO) comprendente: - un elemento tubolare allungato, o cannula, (10) avente una predeterminata lunghezza (l) e configurato per essere introdotto nella vena ombelicale di un neonato; detto catetere venoso ombelicale (1) essendo caratterizzato dal fatto che detta predeterminata lunghezza (l) di detto elemento tubolare allungato, o cannula, (10) è compresa tra 2 cm e 10 cm; e dal fatto di comprendere, inoltre: - un elemento di serraggio (30) configurato per passare, quando detto elemento tubolare allungato (10) è posizionato nella vena ombelicale (101) di un neonato (105), da una posizione di apertura atta a consentirne il posizionamento attorno alla parete esterna (110) del moncone ombelicale (100) del neonato (105), ad una posizione di serraggio nella quale detto elemento di serraggio (30) è atto a serrare detta parete esterna (110) di detto moncone ombelicale (100), in modo da evitare il sanguinamento delle arterie ombelicali (102,103) di detto moncone ombelicale (100); - un elemento di collegamento (20) configurato per collegare detto elemento tubolare allungato (10) a detto elemento di serraggio (30), detto elemento di collegamento (20) avendo una prima estremità (21) vincolata a detto elemento tubolare allungato (10), ed una seconda estremità (22), opposta alla prima, vincolata a detto elemento di serraggio (30), detto elemento di collegamento (20) essendo configurato in modo tale da mantenere detto elemento tubolare allungato (10) in una predeterminata posizione rispetto a detto elemento di serraggio (30) quando detto elemento tubolare allungato (10) è posizionato all’interno di detta vena ombelicale (101).
  2. 2. Catetere venoso ombelicale, secondo la rivendicazione 1, in cui detta predeterminata lunghezza (l) di detto elemento tubolare allungato, o cannula, (10) è compresa tra 3 cm e 8 cm.
  3. 3. Catetere venoso ombelicale, secondo la rivendicazione 1, o 2, in cui detto elemento di serraggio (30) è associato ad un dispositivo di sicurezza (70) configurato per mantenere detto elemento di serraggio (30) in detta posizione di serraggio attorno a detta parete esterna (110) di detto moncone ombelicale (100).
  4. 4. Catetere venoso ombelicale, secondo la rivendicazione 3, in cui detto dispositivo di sicurezza (70) comprende un primo ed un secondo elemento di sicurezza (71,72) configurati per impegnarsi reciprocamente quando detto elemento di serraggio (30) viene disposto in detta posizione di serraggio di detta parete esterna (110) di detto moncone ombelicale (100) e per disimpegnarsi quando detto elemento di serraggio (30) viene disposto da detta posizione di serraggio a detta posizione di apertura.
  5. 5. Catetere venoso ombelicale, secondo la rivendicazione 4, in cui detto primo e detto secondo elemento di sicurezza (71,72) sono provvisti rispettivamente di una prima e di una seconda superficie di serraggio (73,74) configurate in modo tale da impegnarsi reciprocamente quando detto elemento di serraggio (30) viene disposto in detta posizione di serraggio.
  6. 6. Catetere venoso ombelicale, secondo la rivendicazione 5, in cui detta prima superficie di serraggio (73) e detta seconda superficie di serraggio (74) sono provviste di rispettive porzioni sporgenti alternate a rispettive porzioni rientranti configurate in modo tale da impegnarsi reciprocamente quando detto elemento di serraggio (30) viene disposto in detta posizione di serraggio, e a disimpegnarsi reciprocamente quando detto elemento di serraggio (30) viene disposto da detta posizione di serraggio a detta posizione di apertura.
  7. 7. Catetere venoso ombelicale, secondo la rivendicazione 1, in cui è previsto, inoltre, un elemento elastico (40) configurato per opporsi elasticamente al passaggio di detto elemento di serraggio (30) da detta posizione di serraggio a detta posizione di apertura.
  8. 8. Catetere venoso ombelicale, secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento di serraggio (30) comprende una prima ed una seconda porzione di serraggio (31,32) configurate per passare tra detta posizione di apertura e detta posizione di serraggio, e viceversa.
  9. 9. Catetere venoso ombelicale, secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta prima e detta seconda porzione di serraggio (31,32) di detto elemento di serraggio (30) sono atte a passare da detta posizione di apertura a detta posizione di serraggio, e viceversa, attraverso una traslazione.
  10. 10. Catetere venoso ombelicale, secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta prima e detta seconda porzione di serraggio (31,32) di detto elemento di serraggio (30) sono atte a passare da detta posizione di apertura a detta posizione di serraggio, e viceversa, attraverso una rotazione.
  11. 11. Catetere venoso ombelicale, secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento di collegamento (20), in corrispondenza di detta prima estremità (21) è configurato per essere libero di ruotare rispetto a detto elemento tubolare allungato (10) attorno ad un asse longitudinale di detto elemento tubolare allungato (10), in modo tale da agevolare le operazioni di posizionamento dello stesso all’interno della vena ombelicale (101).
  12. 12. Catetere venoso ombelicale, secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento di collegamento (20), in corrispondenza di detta seconda estremità (22) è configurato per essere libero di ruotare rispetto a detto elemento di serraggio (30), in modo tale da agevolare le operazioni di posizionamento dello stesso attorno al moncone ombelicale (100) del neonato (105).
  13. 13. Catetere venoso ombelicale, secondo la rivendicazione 9, o 10, in cui detta porzione di serraggio (31) è fissa e solidale ad una porzione di base (35) configurata per consentirne il posizionamento attorno a detto moncone ombelicale (100), ed in cui è prevista una porzione di guida (36) configurata per guidare detta traslazione, o detta rotazione, di detta seconda porzione di serraggio (32) da/verso detta prima porzione di serraggio (31).
  14. 14. Catetere venoso ombelicale, secondo la rivendicazione 1, in cui detto elemento di serraggio (30) comprende: - una striscia, o fettuccia, (63) di materiale flessibile avente una prima ed una seconda estremità opposte (63a,63b); - un dispositivo di bloccaggio (60) avente un corpo principale (61) solidale a detta striscia, o fettuccia (63), detto corpo principale (61) essendo provvisto di elementi di impegno/disimpegno (66,67) atti a passare tra una configurazione di disimpegno ed una configurazione di impegno di una porzione di detta striscia, o fettuccia (63), detti elementi di impegno/disimpegno (66,67) essendo disposti in detta configurazione di impegno quando detto elemento di serraggio (30) è disposto in detta posizione di serraggio nella quale è atto a serrare detto moncone ombelicale (100); - un pulsante di bloccaggio/sbloccaggio (65) atto a provocare il passaggio di detti elementi di impegno/disimpegno (66,67) da detta configurazione di impegno a detta configurazione di disimpegno, o viceversa. 15. kit di urgenza (50) caratterizzato dal fatto di comprendere una pluralità di cateteri venosi ombelicali (1a-1c) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 14, ciascun catetere venoso ombelicale (1a-1c) di detta pluralità avendo un rispettivo elemento tubolare allungato (10a-10c) con una predeterminata lunghezza diversa dalla lunghezza degli altri elementi tubolari allungati (10a-10c) di detta pluralità.
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