IT201900006583A1 - Sistema perfezionato di giunzione e livellatura per parti di mobili - Google Patents

Sistema perfezionato di giunzione e livellatura per parti di mobili Download PDF

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Description

SISTEMA PERFEZIONATO DI GIUNZIONE E LIVELLATURA
PER PARTI DI MOBILI
La presente invenzione si riferisce ad un sistema perfezionato di giunzione e livellatura per parti di mobili e di articoli da arredamento in generale.
L’invenzione si riferisce anche ai mobili ed agli articoli da arredamento comprendenti il suddetto sistema.
Come è ben noto agli esperti del settore, gli attuali sistemi di giunzione e di livellatura per mobili hanno principalmente lo scopo di risolvere i seguenti due problemi tecnici.
Un primo problema è quello di eliminare la presenza (nei pannelli orizzontali e verticali) all’interno del mobile di antiestetici ed antifunzionali fori di accesso alle due coppie di unità di giunzione e livellatura anteriori e posteriori, attraverso i quali fori di accesso devono passare utensili di azionamento/manovra quali giraviti e simili.
Per pannelli verticali si intendono pannelli perpendicolari ad un pavimento o piano di appoggio del mobile, mentre per pannelli orizzontali si intendono pannelli paralleli a detto pavimento (quale una base) e perpendicolari a detti pannelli verticali.
Un secondo problema è quello di poter azionare entrambe le coppie di unità di giunzione e di livellatura, anteriori e posteriori, con accesso frontale e in uno spazio anche molto esiguo esistente fra la base di un mobile (ultimo pannello orizzontale inferiore) ed il pavimento su cui poggia il mobile medesimo.
Sistemi di questo tipo sono ad esempio descritti nei brevetti PCT/EP2017/066275, PCT/EP2017/066496, PCT/EP2017/075675.
Una ulteriore attuale esigenza dei suddetti sistemi –ferma restando la totale mancanza di fori all’interno del mobile-, è quella di poter azionare le unità di giunzione anteriore e posteriore, e le unità di livellatura anteriore e posteriore anche quando lo spazio esistente fra il pannello orizzontale di base del mobile (pannello inferiore) ed il pavimento è praticamente inesistente, vale a dire ridotto solo a pochi millimetri. Esistono mobili che, prima della livellatura, possono appoggiare direttamente con la base sul pavimento.
Scopo generale della presente invenzione è quindi quello di soddisfare la sopracitata ulteriore attuale esigenza e, in vista di tale scopo, si è pensato di realizzare un sistema di giunzione e livellatura per parti di mobili e di articoli di arredamento in generale, come almeno un assieme costituito da almeno un pannello verticale perpendicolare ad un pavimento P e da almeno un pannello orizzontale o base con bordo frontale o anteriore in vista, parallelo a detto pavimento P, in cui a detti pannelli verticale ed orizzontale o base sono applicate almeno una prima coppia di unità di giunzione, rispettivamente anteriore e posteriore, ed almeno una seconda coppia di unità di livellatura, rispettivamente anteriore e posteriore, dette due coppie di unità di giunzione e di livellatura essendo azionabili frontalmente, caratterizzato dal fatto che attraverso detto pannello orizzontale o base è ricavata una pluralità di fori longitudinali di accesso a dette due coppie di unità di giunzione e livellatura, attraverso i quali fori, il cui accesso è ricavato su detto bordo frontale o anteriore in vista di detto pannello orizzontale o base, possono passare utensili di azionamento o manovra di dette due coppie di unità che sono incassate/incorporate entro lo spessore di detta base, che ne contiene sostanzialmente l’ingombro in altezza.
Più precisamente, l’invenzione concerne un sistema di giunzione e livellatura avente le caratteristiche esposte nella rivendicazione 1 allegata e sottorivendicazioni.
Le caratteristiche strutturali e funzionali della presente invenzione ed i suoi vantaggi nei confronti della tecnica conosciuta risulteranno chiaramente comprensibili da un esame della descrizione seguente, riferita ai disegni schematici allegati, che illustrano tre esempi, non limitativi, di attuazione pratica dell’invenzione stessa. Nei disegni:
- le figure 1 e 2 sono viste prospettiche schematiche illustranti, da sotto, un primo esempio di sistema di giunzione e livellatura secondo l’invenzione applicato ad un assieme di mobile costituito da un pannello verticale (ad esempio una spalla) e da un pannello orizzontale che funge da base del mobile;
- la figura 3 è una vista in alzata frontale schematica dell’assieme delle figure 1 e 2 secondo la freccia F di figura 4;
- la figura 4 è una vista in pianta schematica dell’assieme delle figure 1 e 2;
- la figura 5 è una vista ingrandita in sezione presa secondo il piano di traccia V-V di figura 4;
- la figura 6 è una vista ingrandita in sezione presa secondo il piano di traccia VI-VI di figura 4;
- le figure da 7 a 12 sono viste come le figure da 1 a 6 illustranti una seconda possibile forma di realizzazione dell’invenzione; - la figura 13 è una vista prospettica esplosa illustrante una terza possibile forma di realizzazione del sistema secondo l’invenzione;
- la figura 14 è una vista prospettica esplosa illustrante un particolare di figura 13, vale a dire il modulo comprendente le due coppie di unità di giunzione e di livellatura;
- la figura 15 è una sezione in pianta illustrante le unità di giunzione anteriore e posteriore;
- la figura 16 è una vista schematica in pianta illustrante il sistema delle figure 13-15;
- la figura 17 è una sezione verticale presa secondo il piano di traccia XVII-XVII di figura 16;
- le figure 18 e 19 sono due particolari in sezione verticale illustranti le due coppie di unità di giunzione e livellatura rispettivamente anteriore e posteriore.
Facendo riferimento alle figure 1-6 dei disegni, con 20 è complessivamente indicato un assieme di mobile o di parti di arredamento in generale strutturalmente costituito da un pannello verticale 21 (ad esempio una spalla di un mobile) e da un pannello orizzontale 22, o base, che è il pannello orizzontale inferiore del mobile stesso adiacente e parallelo ad un pavimento P, o altra superficie di supporto su cui poggia detto mobile.
L’invenzione è illustrata e descritta, per semplicità, ad un assieme di mobile essenziale, costituito da un solo pannello verticale e da un solo pannello orizzontale ma, naturalmente, come è il più delle volte, l’assieme di mobile, o il mobile, sono costituiti da più pannelli verticali fra loro intercollegati da pannelli orizzontali.
Come si vede chiaramente dai disegni, i pannelli 21, 22 sono perpendicolari l’un l’altro e sono stabilmente uniti insieme con il bordo longitudinale 23 del pannello orizzontale o base 22 che è attestato contro la superficie interna 24 del pannello verticale 21, che è perpendicolare al pavimento P.
L’unione o collegamento stabile fra detti pannelli 21, 22 è realizzata mediante una coppia di unità di giunzione 25A e 25P, rispettivamente anteriore e posteriore: vale a dire l’unità anteriore 25A è prossima alla parte frontale o anteriore del mobile (bordo B in vista), mentre l’unità posteriore 25P è prossima alla parte posteriore del mobile stesso.
Le unità di giunzione 25A e 25P possono ad esempio essere ciascuna del tipo descritto ed illustrato nel brevetto PCT/EP2017/066275, al quale si rimanda qualora fossero necessari ulteriori chiarimenti.
Con riferimento alla figura 5 dei disegni, brevemente, ciascuna unità di giunzione 25A e 25P è costituita da una spina o perno 26 che si estende dal pannello verticale 21, perpendicolarmente ad esso. La spina 26 è fissata al pannello 21 mediante un codolo 27 che si avvita od è forzato entro una sede complementare 28 del pannello 21 stesso.
Detta spina 26 è inserita entro una sede corrispondente 29 del pannello orizzontale o base 22 e, all’estremità opposta al codolo 27, presenta una gola anulare 30. Come si vede chiaramente dalla figura 5 dei disegni, detta gola 30 ha sezione tronco-conica, o svasata, ed all’interno di essa agisce la punta 31, di sezione tronco-conica corrispondente, di una vite 32 di azionamento traslabile avanti ed indietro nei sensi della freccia F. In tal modo i pannelli 21,22 sono reciprocamente avvicinati e stabilmente intercollegati.
La vite 32 è perpendicolare alla spina. Detta vite 32 è comandata a traslare all’interno di un corpo 33 che è inserito in una sede corrispondente 34 del pannello o base 22 con accesso dalla superficie inferiore 35, che presenta un unico ampio incavo o sede 36.
Detta superficie 35 è complanare al bordo inferiore B2 del pannello verticale 21.
La traslazione della vite 32 è comandata mediante un meccanismo noto a vite e madrevite comprendente una testa a corona dentata 37 provvista all’estremità opposta alla punta 31, con la quale testa 37 ingrana un pignone 38 con asse di rotazione perpendicolare (a 90°) rispetto all’asse di traslazione della vite 32. La vite 32 può traslare, mentre la testa 37 ed il pignone 38 possono solo ruotare reciprocamente impegnati. Detto pignone 38 presenta inoltre una impronta 39 nella quale si impegna un utensile di manovra 40, che ne comanda la rotazione, come sarà successivamente spiegato-, con accesso dal lato frontale, anteriore, del mobile (bordo B).
Secondo la presente invenzione, come si vede chiaramente dai disegni, l’ingombro in altezza di dette unità di giunzione 25A e 25P è contenuto entro lo spessore S del pannello o base 22. Inoltre, le impronte 39 dei pignoni 38 delle unità di giunzione 25A e 25P giacciono su di uno stesso piano orizzontale A-A coincidente con il piano orizzontale su cui giace la base 22.
L’assieme di mobile 20 è anche provvisto di una coppia di unità di livellatura 41A e 41P, rispettivamente anteriore e posteriore, posizionate vicino, adiacenti, alle sopra descritte unità di giunzione 25A e 25P (figura 4).
Ciascuna di dette unità di livellatura 41A e41P può ad esempio essere del tipo descritto ed illustrato nel brevetto PCT/EP2017/075675, al quale si rimanda qualora fossero necessari ulteriori chiarimenti.
Come si vede chiaramente dalla figura 6 dei disegni, dette unità di livellatura 41A, 41P sono costituite ciascuna da una colonna telescopica 42 con base di appoggio 43 con apertura frontale, anteriore 44, di accesso ad una impronta 45 di un pignone di manovra/azionamento di un meccanismo vite/madrevite (in sé noto e non mostrato), che comanda la traslazione in verticale nei sensi della freccia F1 della colonna telescopica 42, quindi del livellatore. Detta colonna telescopica 42 è alloggiata completamente entro una sede 46 del pannello orizzontale inferiore, o base, 22, mentre la base 43 è alloggiata entro la sede 36.
In questo modo, ciascuna unità di livellatura 41A /41P (vale a dire il suo ingombro in altezza) è completamente contenuta nello spessore S della base 22, quando a riposo, cioè in condizione non operativa.
Come si vede chiaramente dai disegni, le impronte 39 delle unità di giunzione 25A, 25P sono allineate fra loro, come tra loro allineate sono le impronte 45 delle unità di livellatura 41A, 41P.
Tutte le impronte 39 e 45 giacciono su di uno stesso piano A-A parallelo alla superficie esterna inferiore 35 della base 22.
Secondo la presente invenzione, dette impronte 39 e 45 delle unità 25A, 25P e 41A, 41P sono accessibili attraverso una pluralità di fori longitudinali passanti, più precisamente attraverso due coppie di fori passanti 46, 47 e 48, 49, praticati attraverso la base 22. Detti fori longitudinali 46, 47, 48, 49 sono paralleli fra loro e al bordo B2 del pannello verticale 21.
Dette due coppie di fori passanti 46,47 e 48,49 hanno ciascuno un ingresso sul bordo B anteriore, frontale in vista, della base 22 ed una uscita che sbocca nella sede 36. Le coppie di fori 46, 47 e 48, 49 giacciono sul medesimo piano A-A su cui giacciono le impronte 39 e 45 delle unità di giunzione 25A, 25P e di livellatura 41A, 41P.
Le coppie di fori passanti 46, 47 sono allineati con le impronte 39 delle unità di giunzione 25A, 25P, mentre le coppie di fori passanti 48, 49 sono allineate con le impronte 45 delle unità di livellatura 41A, 41P.
Appare quindi evidente come detti fori 46,47,48,49 abbiano la funzione di passaggio e guida per l’utensile 40.
In questo modo, tramite l’utensile di manovra 40 possono essere azionate/manovrate sia le unità di giunzione 25A, 25P, sia le unità di livellatura 41A, 41P anche con un mobile la cui base o pannello orizzontale appoggia direttamente sul pavimento P. Le figure 7-12 illustrano una seconda possibile forma di realizzazione dell’invenzione ove i componenti identici o equivalenti a quelli illustrati nelle figure 1-6 sono indicati con gli stessi riferimenti numerici aumentati di 100.
La forma di realizzazione dell’invenzione illustrata nelle figure 7-12 è sostanzialmente equivalente a quella illustrata e descritta con riferimento alle figure 1-6. Infatti, al posto dell’unico ampio incavo 36 che accoglie all’interno di esso tutte le unità di giunzione 25A,25P e le unità di livellatura 41A,41P, ciascuna unità 125A,125P e 141A,141P è alloggiata entro una propria sede dedicata.
Più precisamente, con riferimento alle figure 7,8,11,12 si vede chiaramente come ciascuna unità di giunzione 125A,125P sia alloggiata entro una propria sede complementare dedicata 150. Analogamente, ciascuna unità di livellatura 141A,141P è alloggiata entro una propria sede dedicata 151.
Conseguentemente le coppie di fori passanti 146,147 e 148,149 sboccano in rispettive coppie di cave 152,153 e 154,155 aventi la chiara funzione di guidare l’utensile di manovra/azionamento delle unità di giunzione 125A,125P e delle unità di livellatura 141A,141P.
Le cave 152,153 e 154,155 sono ricavate nello spessore della base 122 e si estendono, fra loro parallele, dall’uscita dei fori passanti 146, 147 e 148,149 all’ingresso delle impronte 139 e 145 dei meccanismi di manovra, rispettivamente delle unità di giunzione 125A, 125P e delle unità di livellatura 141A,141P. Le figure 13-19 illustrano una terza possibile forma di realizzazione dell’invenzione ove i componenti identici o equivalenti a quelli illustrati nelle figure 1-6 sono indicati con gli stessi riferimenti numerici aumentati di 200.
Secondo questa terza forma di realizzazione dell’invenzione, il sistema in oggetto prevede un modulo di giunzione e livellatura 260 comprendente entrambe le coppie di unità di giunzione 225A, 225P e livellatura 241A, 241P, rispettivamente anteriore e posteriore.
Caratteristicamente, detto modulo 260 è costituito da un supporto-contenitore 261 sul quale sono montate le suddette unità 225A, 241A e 225P e 241P.
Come si vede chiaramente dai disegni, detto supportocontenitore 261 ha una configurazione sostanzialmente parallelepipeda allungata schiacciata, simile ad una “ciabatta”, con spigoli arrotondati. Il supporto-contenitore 261 presenta inoltre una flangia perimetrale 262 con fori 263 per il passaggio di viti di fissaggio 264.
Il modulo 260, come sopra configurato, presenta anche, alle estremità opposte, anteriore e posteriore, sedi 265A, 265P e, 266A, 266P, che alloggiano rispettivamente le unità di giunzione 225A, 225P e le unità di livellatura 241A e 241P.
Come si vede chiaramente dalle figure 13,18 e 19, il modulo 260 avente la struttura sopra descritta, è alloggiato o trova sede, ed è ivi fissato, mediante le viti 264, entro una sede o incavo complementare 265 ricavato nello spessore S della base 222. Come si vede chiaramente dalle figure 18,19 dei disegni, la flangia perimetrale 262 del modulo 260 è fissata sulla superficie inferiore 267 della base 222, per cui detto modulo 260 sporge dalla base 222 per una minima altezza, come pure sporgenti sono le basi 268 delle unità di livellatura 241A, 241P.
È da notare che il modulo 260 è posizionato arretrato rispetto al bordo B in vista della base 222, per cui l’accesso, mediante l’utensile 240 alle impronte 239,245, rispettivamente delle unità di giunzione 225A, 225P e di livellatura 241A, 241P, rispettivamente anteriori e posteriori, è realizzato mediante rispettivi fori passanti 246,247 e 248,249. I fori 246,247 consentono l’accesso alle unità di giunzione 225A, 225P, mentre i fori 248, 249 alle unità di livellatura 241A, 241P.
Secondo questa forma di realizzazione dell’invenzione, i fori passanti 246, 247 e 248,249 non giacciono sullo stesso piano, ma su piani tra loro paralleli, sovrapposti. Infatti, i fori 246, 247 di accesso alle unità di giunzione 225A, 225P giacciono su di uno stesso piano inferiore, mentre i fori 248, 249, di accesso alle unità di livellatura giacciono su di un piano superiore (figure 13,18 e 19).
Gli ingressi di detti fori 246, 247 e 248,249 sono sul bordo frontale B in vista della base 222, mentre le uscite sboccano in corrispondenza delle impronte 239,245.
E’ così conseguito lo scopo menzionato al preambolo della descrizione.
L’ambito di tutela della presente invenzione è definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema di giunzione e livellatura per parti di mobili e di articoli di arredamento in generale, come almeno un assieme (20) costituito da un pannello verticale (21) perpendicolare ad un pavimento (P) e da un pannello orizzontale o base (22) con bordo frontale o anteriore (B) in vista, parallelo a detto pavimento (P), in cui a detti pannelli verticale ed orizzontale o base (21,22) sono applicate una prima coppia di unità di giunzione (25A,25P), rispettivamente anteriore e posteriore, ed una seconda coppia di unità di livellatura (41A,41P), rispettivamente anteriore e posteriore, dette due coppie di unità di giunzione e di livellatura (25A,25P;41A,41P) essendo azionabili frontalmente, caratterizzato dal fatto che attraverso detto pannello orizzontale o base (22) è ricavata una pluralità di fori passanti longitudinali (46, 47; 48,49) di accesso a dette due coppie di unità di giunzione e livellatura (25A,25P;41A,41P), attraverso i quali fori (46,47; 48,49), il cui accesso è ricavato su detto bordo frontale o anteriore in vista (B) di detto pannello orizzontale o base (22), possono passare utensili di azionamento o manovra (40) di dette due coppie di unità (25A,25P;41A,41P) che sono incorporate entro lo spessore (S) di detta base (22), che ne contiene sostanzialmente l’ingombro in altezza.
  2. 2. Sistema secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che dette due coppie di unità di giunzione (25A,25P) e di livellatura (41A,41P) sono incorporate entro una unica ampia sede o incavo (36) ricavata nello spessore (S) di detta base (22).
  3. 3. Sistema secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette unità (125A,125P; 141A,141P) ha una propria sede dedicata (150,151) ricavata nello spessore (S) della base (122).
  4. 4. Sistema secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di essere costituito da un modulo (260) di giunzione e di livellatura comprendente entrambe dette almeno due coppie di unità di giunzione (225A,225P) e di livellatura (241A,241P), detto modulo (260) essendo alloggiato e fissato entro un incavo complementare (265) ricavato nello spessore (S) della base (222), in una posizione arretrata rispetto a detto bordo (B), per cui l’accesso, mediante l’utensile (240) alle impronte (239,245) rispettivamente delle unità di giunzione (225A,225P) e di livellatura (241A,241P) rispettivamente anteriore e posteriore è realizzato mediante rispettivi fori passanti (246,247;248,249), i fori (246,247) consentendo l’accesso alle unità di giunzione (225A,225P), mentre i fori (248,249) consentendo l’accesso alle unità di livellatura (241A, 241P).
  5. 5. Sistema secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto modulo (260) è costituito da un supportocontenitore (261) sul quale sono montate le suddette unità (225A, 241A) e (225P e 241P).
  6. 6. Sistema secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto supporto-contenitore (261) ha una configurazione sostanzialmente parallelepipeda allungata, schiacciata, simile ad una “ciabatta”.
  7. 7. Sistema secondo le rivendicazioni 5 o 6, caratterizzato dal fatto che detto modulo (260) presenta inoltre una flangia perimetrale (262) con fori (263) per il passaggio di viti di fissaggio (264) alla superficie inferiore (267) della base (222).
  8. 8. Sistema secondo una qualunque delle rivendicazioni da 4 a 7, caratterizzato dal fatto che detto modulo (260) alle estremità opposte anteriore e posteriore presenta sedi (265A, 265P; 266A,265P) che alloggiano rispettivamente le unità di giunzione 225A, 226P) e le unità di livellatura (241A, 241P).
  9. 9. Sistema secondo una qualunque delle rivendicazioni da 4 a 8, caratterizzato dal fatto che detto modulo (260) mediante la flangia perimetrale (262) è fissato sulla superficie inferiore (267) della base (222), per cui detto modulo (260) sporge da detta base (222) per una minima altezza, come pure sporgenti sono le basi (268) delle unità di livellatura (241A, 241P).
  10. 10. Sistema secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzato dal fatto che detto modulo (260) è posizionato arretrato rispetto al bordo (B) in vista della base (222), per cui l’accesso mediante l’utensile (240) alle impronte (239, 245) rispettivamente delle unità di giunzione (225A, 225P) e di livellatura (241A e 241P) rispettivamente anteriori e posteriori è realizzato mediante rispettivi fori passanti (246, 247;248,249), i fori (246, 247) consentendo l’accesso all’unità di giunzione (225A, 225P) , mentre i fori (248, 249) consentendo l’accesso all’unità di livellatura (241A, 241P).
  11. 11. Sistema secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detti fori passanti (246,247;248,249) giacciono su piani tra loro paralleli, sovrapposti.
  12. 12. Sistema secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detti fori (246,247) giacciono su di uno stesso piano inferiore, mentre detti fori (248,249) giacciono su di uno stesso piano superiore rispetto a detto piano inferiore.
  13. 13. Sistema secondo una qualunque delle rivendicazioni da 10 a 12 caratterizzato dal fatto che detti fori (246,247;248,249) sono sul bordo frontale (B) in vista della base (222), mentre le uscite di detti fori (246,247) sboccano in corrispondenza delle impronte (239,245).
  14. 14. Sistema secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detti fori passanti longitudinali (46,47,48,49) sono paralleli fra loro e al bordo inferiore (B2) del pannello verticale (21).
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