IT201900006544A1 - Testata defogliatrice - Google Patents

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IT201900006544A1
IT201900006544A1 IT102019000006544A IT201900006544A IT201900006544A1 IT 201900006544 A1 IT201900006544 A1 IT 201900006544A1 IT 102019000006544 A IT102019000006544 A IT 102019000006544A IT 201900006544 A IT201900006544 A IT 201900006544A IT 201900006544 A1 IT201900006544 A1 IT 201900006544A1
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Giovanelli Mirco De
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Ml Macch Di De Giovanelli Mirco
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    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01GHORTICULTURE; CULTIVATION OF VEGETABLES, FLOWERS, RICE, FRUIT, VINES, HOPS OR SEAWEED; FORESTRY; WATERING
    • A01G17/00Cultivation of hops, vines, fruit trees, or like trees
    • A01G17/02Cultivation of hops or vines
    • A01G17/026Machines for removing leaves of vines

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Description

Domanda di Brevetto per Invenzione Industriale dal titolo:
“TESTATA DEFOGLIATRICE”
DESCRIZIONE
Campo di applicazione
La presente invenzione è generalmente applicabile al settore tecnico delle macchine agricole. In particolare, l’invenzione ha per oggetto una testata defogliatrice, in particolare del tipo a getto d’aria, applicabile ad una macchina agricola.
Stato della Tecnica
Com’è noto, esistono dispositivi, comunemente detti testate defogliatrici, che vengono montate sulle macchine agricole ed il cui azionamento permette di provocare il distacco delle parti leggere delle piante, in particolare le foglie, preservando il relativo frutto. L’operazione appena descritta viene effettuata soprattutto per le piante di vite, al fine di favorire la circolazione dell'aria in prossimità dei frutti e di aumentare l’esposizione di questi ultimi alla luce solare.
Secondo una forma esecutiva nota, una testata defogliatrice comprende uno o più condotti tubolari rigidi diramantisi da un rotore centrale secondo rispettive direzioni sostanzialmente radiali ed alle cui estremità sono fissati corrispondenti ugelli. I condotti sono collegati alle estremità contrapposte ad un gruppo di alimentazione d’aria in pressione che genera un flusso d’aria che viene convogliato dai condotti verso gli ugelli e, da qui, all’esterno verso le piante da defogliare secondo direzioni incidenti ai condotti.
Inoltre, il rotore viene posto in rotazione da un motore attorno ad un asse di rotazione sostanzialmente ortogonale ai condotti in modo tale che le foglie vengano investite da un flusso d’aria intermittente che ne causa il distacco dalla pianta.
Un primo inconveniente della testata defogliatrice sopra descritta è legato al fatto che i condotti sono provvisti di sezioni sostanzialmente uguali o di poco superiori alle sezioni degli ugelli e, pertanto, generano sensibili perdite di carico. Ne consegue che la pressione dell’aria di alimentazione dev’essere relativamente elevata per poter assicurare la prescritta portata d’aria, con l’effetto che l’assorbimento di potenza dalla macchina agricola è conseguentemente elevato.
Un ulteriore inconveniente delle testate defogliatrici del tipo sopra descritto è il fatto che, a causa dell’elevata velocità di rotazione, gli ugelli girevoli possono causare danni nel caso di contatti accidentali tra gli ugelli stessi e la pianta o, peggio, i frutti.
Per la stessa ragione, gli ugelli possono costituire un rischio per gli operatori che si trovassero in prossimità della testata defogliatrice, i quali potrebbero subire infortuni.
Nel tentativo di evitare gli ultimi due inconvenienti sopra citati, è noto disporre delle piastre di protezione affacciate agli ugelli, le quali sono provviste di fori per il passaggio dell’aria.
Le suddette piastre presentano l’inconveniente di appesantire e rendere più complessa la testata defogliatrice.
Inoltre, le foglie o i rami delle piante possono impigliarsi nei fori delle piastre di protezione e venire strappate. Se poi le foglie o i rami si incastrano tra i fori e gli ugelli in rapida rotazione, possono danneggiare la testata defogliatrice.
I rischi appena citati riguardano evidentemente anche gli operatori.
Presentazione dell’invenzione
La presente invenzione si prefigge di superare almeno parzialmente gli inconvenienti dell’arte nota sopra citati.
In particolare, è scopo dell’invenzione realizzare una testata defogliatrice per uso agricolo che limiti l’assorbimento di energia rispetto alle testate defogliatrici di tipo noto di pari prestazioni, in particolare di pari portata d’aria.
Un altro scopo dell’invenzione è quello di ridurre il rischio di infortuni agli operatori e di danneggiamento delle piante e dei frutti nel caso in cui questi venissero in contatto con la testata defogliatrice durante il suo funzionamento.
È altresì scopo dell’invenzione che la testata defogliatrice sia costruttivamente semplice e, quindi, realizzabile ad un costo inferiore rispetto alle testate defogliatrici di tipo noto e di pari prestazioni.
I suddetti scopi sono raggiunti da una testata defogliatrice secondo la rivendicazione principale.
Ulteriori caratteristiche di dettaglio della testata defogliatrice dell’invenzione vengono specificate nelle relative rivendicazioni dipendenti.
Secondo un aspetto, l'invenzione concerne una testata defogliatrice provvista di un corpo di supporto con una bocca di ingresso per l’aria, un elemento di contenimento che delimita una cavità in comunicazione con la bocca di ingresso e con una prima porzione girevolmente associata al corpo di supporto secondo un asse di rotazione, la prima porzione essendo dotata di una bocca di uscita in comunicazione con la cavità e disposta eccentricamente rispetto all’asse di rotazione, l’elemento di contenimento essendo nella forma di un tamburo a profilo circolare con asse coassiale all’asse di rotazione e provvisto di un foro di ingresso e di un foro di uscita disposti in comunicazione, rispettivamente, con la bocca di ingresso e con la bocca di uscita.
Alcune forme esecutive dell’invenzione possono prevedere che il tamburo sia definito da un elemento discoidale anteriore e da un elemento discoidale posteriore reciprocamente collegati da un elemento tubolare, i fori di uscita e di ingresso appartenendo, rispettivamente, agli elementi discoidali anteriore e posteriore.
Ulteriori forme esecutive dell’invenzione possono prevedere che il tamburo sia realizzato in corpo unico.
Ulteriori forme esecutive dell’invenzione possono prevedere che la bocca di uscita appartenga ad un ugello, preferibilmente rimovibile, disposto all’interno della cavità del tamburo.
Vantaggiosamente, poiché la cavità del tamburo presenta un volume notevolmente superiore rispetto a quello dei condotti impiegati nelle testate defogliatrici di tipo noto, esso permette di ridurre la velocità dell’aria tra la bocca di ingresso e la bocca di uscita riducendo sensibilmente le relative perdite di carico.
Ancora vantaggiosamente, l’impiego di un tamburo circolare coassiale all’asse di rotazione riduce notevolmente i rischi di danni alle piante e di infortuni agli operatori, poiché limita la presenza di parti sporgenti nelle quali potrebbero impigliarsi foglie o altri corpi estranei durante la rotazione del tamburo stesso.
Analogo vantaggio viene ottenuto dalla disposizione dell’ugello internamente alla cavità del tamburo.
Ancora vantaggiosamente, la rimovibilità dell’ugello permette di sostituirlo quando usurato in modo da evitare la sostituzione dell’intera testata.
I suddetti scopi e vantaggi, assieme ad altri menzionati in seguito, appariranno più evidenti dalla seguente descrizione di alcune preferite forme esecutive dell’invenzione, che vengono illustrate a titolo indicativo e non limitativo con l’ausilio delle unite tavole di disegno.
Breve descrizione dei disegni
La Fig. 1 rappresenta la testata defogliatrice dell’invenzione, in vista assonometrica.
La Fig. 2 rappresenta la testata della Fig. 1, in vista assonometrica secondo una diversa angolazione.
La Fig. 3 rappresenta la testata della Fig.1, in vista sezionata secondo il piano III-III di Fig.1.
La Fig. 4 rappresenta il dettaglio A della Fig.3, ingrandito.
Descrizione dettagliata di alcuni esempi di realizzazione preferiti La testata defogliatrice dell’invenzione, indicata in Fig. 1 complessivamente con 1, comprende un corpo di supporto 16 per il collegamento della testata 1 ad una macchina agricola, non rappresentata nei disegni ma di per sé nota.
Il corpo di supporto 16 è provvisto di una bocca di ingresso 2 per il collegamento della testata 1 ad un gruppo di alimentazione d’aria, il quale non viene rappresentato nei disegni ma è di per sé noto. Il gruppo di alimentazione d’aria può essere, ad esempio, un compressore, il quale può essere azionato dalla suddetta macchina agricola.
Preferibilmente, il suddetto gruppo di alimentazione d’aria viene collegato alla bocca di ingresso 2 della testata 1 per mezzo di un condotto, non rappresentato nei disegni, le cui due estremità vengono associate rispettivamente al corpo di supporto 16 ed al gruppo di alimentazione d’aria.
La testata 1 comprende inoltre un elemento di contenimento 4 che delimita una cavità 9 posta in comunicazione con la suddetta bocca di ingresso 2.
Una prima porzione dell’elemento di contenimento 4 è girevolmente associata al corpo di supporto 16 secondo un asse di rotazione X. La suddetta prima porzione comprende una bocca di uscita 3, rappresentata ad esempio in Fig. 2, posta in comunicazione con la cavità 9.
A causa della differenza di pressione esistente tra la cavità 9 e l’ambiente esterno, l’aria defluisce dalla cavità 9 stessa verso l’esterno attraverso la suddetta bocca di uscita 3, generando un corrispondente getto d’aria.
La bocca di uscita 3 è disposta eccentricamente rispetto all’asse di rotazione X in modo tale che, per effetto della rotazione della prima porzione attorno all’asse di rotazione X, la bocca di uscita 3 descriva una traiettoria circolare concentrica al medesimo asse. Il suddetto movimento della bocca di uscita 3 attorno all’asse di rotazione X fa sì che il getto d’aria eserciti, in corrispondenza di un qualsiasi punto fisso in prossimità della bocca di uscita 3, una spinta intermittente in grado di causare l’azione defogliante.
Preferibilmente, la bocca di uscita 3 è sufficientemente lontana dall’asse di rotazione X da non venire intersecata da quest’ultimo, in modo tale che, nel suo movimento secondo la suddetta traiettoria circolare, la bocca di uscita 3 spazzi un’area avente forma di corona circolare.
La testata 1 viene configurata in modo che il suddetto getto d’aria presenti una portata ed una velocità tali da ottenere un’azione defogliante efficace. Questo viene ottenuto, in particolare, scegliendo opportunamente la pressione dell’aria alla bocca di ingresso 2 e la sezione della bocca di uscita 3.
Preferibilmente, il suddetto elemento di contenimento 4 è a tenuta stagna, in modo che l’uscita dell’aria in pressione dalla cavità 9 possa avvenire soltanto attraverso il foro di uscita 3a.
Si precisa fin d’ora che il prosieguo della presente descrizione ed i disegni fanno riferimento ad una configurazione in cui la prima porzione dell’elemento di contenimento 4 che è montata girevolmente secondo l’asse di rotazione X coincide con l’intero elemento di contenimento 4, il quale pertanto ruota come un corpo unico.
Tuttavia, quanto verrà descritto in seguito è applicabile, con le dovute ed evidenti modifiche, anche a varianti esecutive in cui una seconda porzione dell’elemento di contenimento 4 sia invece solidale al corpo di supporto 16, nel qual caso la prima porzione è limitata alla rimanente porzione dell’elemento di contenimento 4. In quest’ultimo caso, quando nel prosieguo della presente descrizione si fa riferimento alla rotazione dell’elemento di contenimento 4, si deve intendere la rotazione della sola prima porzione.
Per quanto concerne più specificamente l’elemento di contenimento 4, esso è configurato come un tamburo 17 il cui bordo più esterno presenta un profilo circolare con asse coassiale all’asse di rotazione X. Il tamburo 17 è provvisto di un foro di ingresso 2a posto in comunicazione con la bocca di ingresso 2 e di un foro di uscita 3a posto in comunicazione con la bocca di uscita 3.
La configurazione appena descritta fa sì che la cavità 9 presenti una forma generalmente cilindrica coassiale all’asse di rotazione X e che, pertanto, il suo volume sia molto superiore rispetto a quello dei condotti delle testate defogliatrici di tipo noto di pari efficacia. In effetti, il tamburo 17 è assimilabile ad un serbatoio contenente aria ad una pressione sostanzialmente uniforme e costante. Pertanto, la velocità dell’aria tra le due bocche 2, 3 è trascurabile e, comunque, molto inferiore rispetto alla velocità nei condotti delle testate defogliatrici di tipo noto, con la conseguenza che le perdite di carico tra le due bocche 2, 3 risultano molto limitate, raggiungendo così lo scopo di limitare l’energia necessaria a garantire il prescritto flusso d’aria.
Inoltre, in virtù della forma circolare e coassiale all’asse di rotazione X, il tamburo 17 è sostanzialmente privo di elementi sporgenti, così da evitare che le foglie e gli indumenti degli operatori possano impigliarsi nel tamburo 17 stesso, con conseguenti rischi nel momento in cui quest’ultimo venga posto in rotazione. Pertanto, la testata 1 raggiunge l’ulteriore scopo di ridurre i rischi di danni e di infortuni agli operatori.
Come si osserva in Fig. 3, la bocca di uscita 3 appartiene preferibilmente ad un ugello 10 solidale al tamburo 17 e che, in particolare, è associato al foro di uscita 3a. Vantaggiosamente, l’ugello 10 permette di controllare con precisione la direzione e la velocità del getto d’aria in uscita dalla bocca di uscita 3.
Preferibilmente, l’ugello 10 è disposto all’interno della cavità 9 per, vantaggiosamente, evitare di generare sporgenze sul tamburo 17.
Preferibilmente e come si osserva più in dettaglio in Fig. 4, l’ugello 10 è associato al tamburo 17 mediante elementi di fissaggio 11 amovibili che, vantaggiosamente, consentono la sostituzione dell’ugello 10 quando è usurato. Ancora preferibilmente, gli elementi di fissaggio 11 comprendono mezzi a vite, ad esempio un manicotto filettato saldato al tamburo 17 sul quale si avvita una corrispondente superficie filettata appartenente all’ugello 10.
Preferibilmente, il tamburo 17 comprende inoltre un’apertura di accesso 12 appartenente ad una parete del tamburo 17 stesso contrapposta alla bocca di uscita 3. La suddetta apertura di accesso 12 è affacciata all’ugello 10 per consentirne la rimozione dal tamburo 17. Inoltre, l’apertura di accesso 12 è chiusa da un coperchio 13 amovibilmente associato al tamburo 17, che assicura la tenuta stagna di quest’ultimo in configurazione operativa.
Secondo una variante esecutiva dell’invenzione, non rappresentata nei disegni, la testata 1 comprende una pluralità di bocche di uscita 3, disposte in corrispondenti posizioni angolari attorno all’asse di rotazione X, e/o a corrispondenti distanze rispetto all’asse di rotazione X, che possono essere uguali o diverse tra loro in base alle scelte del produttore. A ciascuna delle suddette bocche di uscita 3 si applica quanto detto in precedenza.
Alcune delle suddette bocche di uscita 3 possono trovarsi alla stessa distanza dall’asse di rotazione X ed a reciproche distanze angolari uniformi attorno all’asse di rotazione X. La configurazione appena descritta comporta un aumento della frequenza di intermittenza del getto d’aria rispetto alla presenza di una sola bocca di uscita 3, a parità di velocità di rotazione dell’elemento di contenimento 4.
Secondo una variante esecutiva dell’invenzione, alcune delle suddette bocche di uscita 3 possono trovarsi a rispettive distanze tra loro diverse dall’asse di rotazione X in modo tale da generare corrispondenti getti d’aria agenti a diverse distanze dall’asse di rotazione X stesso, con il vantaggio di poter coprire un’area operativa più ampia.
Secondo un’ulteriore variante esecutiva dell’invenzione, una o più delle suddette bocche di uscita 3 possono essere chiudibili dall’operatore per mezzo di opportuni coperchi rimovibili, in modo da poter adattare la testata 1 alle specifiche esigenze operative di ciascun utilizzo.
In virtù dell’impiego del suddetto tamburo 17, l’aumento del numero di bocche di uscita 3 incide in misura limitata sulla complessità costruttiva della testata 1 e, quindi, sul suo costo. Infatti, tutte le bocche di uscita 3 possono venire collegate allo stesso tamburo 17, essendo sufficiente predisporre in quest’ultimo un corrispondente numero di fori di uscita 3a. Al contrario, l’aggiunta di una ulteriore bocca di uscita 3 in una testata defogliatrice di tipo noto richiede di predisporre un corrispondente condotto aggiuntivo per il convogliamento dell’aria dalla bocca di ingresso 2 alla suddetta ulteriore bocca di uscita 3, con conseguente aggravio della complessità costruttiva della testata e del suo costo.
Per quanto concerne la struttura del tamburo 17, preferibilmente e come si osserva in Fig. 3 esso è definito da un elemento discoidale anteriore 6 al quale appartiene il foro di uscita 3a, da un elemento discoidale posteriore 7 affacciato all’elemento discoidale anteriore 6 e da questo distanziato secondo la direzione dell’asse di rotazione X, al quale appartiene detto foro di ingresso 2a, e da un elemento tubolare 8 che collega l’elemento discoidale anteriore 6 all’elemento discoidale posteriore 7 in corrispondenza dei rispettivi bordi perimetrali in modo da delimitare la cavità 9. I tre elementi 6, 7 e 8 sono fissati tra loro in modo che il tamburo 17 sia un corpo unico del quale i due elementi discoidali 6, 7 delimitano due pareti contrapposte e l’elemento tubolare 8 definisce la parete laterale.
L’elemento discoidale anteriore 6 e l’elemento discoidale posteriore 7 possono essere entrambi piani e l’elemento tubolare 8 può essere cilindrico, nel qual caso il tamburo 17 assume la forma di un cilindro.
Secondo una variante esecutiva dell’invenzione, uno o più dei tre suddetti elementi 6, 7 e 8 possono presentare rispettive convessità rivolte verso l’esterno della cavità 9, nel qual caso il tamburo 17 assume la forma di un cilindro bombato.
Preferibilmente, l’elemento discoidale anteriore 6, l’elemento discoidale posteriore 7 e l’elemento tubolare 8 sono elementi laminari, ad esempio sono rispettive porzioni di lamiera metallica.
Preferibilmente, la testata 1 comprende uno o più cuscinetti volventi 5, rappresentati in Fig. 3, per il collegamento girevole del tamburo 17 al corpo di supporto 16. Preferibilmente, il corpo di supporto 16 definisce una superficie cilindrica interna 16a coassiale all’asse di rotazione X per l’accoppiamento ai suddetti cuscinetti volventi 5. Ancora preferibilmente, il tamburo 17 comprende un colletto 18 che si estende verso l’esterno del tamburo 17 stesso secondo la direzione dell’asse di rotazione X e che definisce una superficie cilindrica esterna 18a coassiale all’asse di rotazione X ed affacciata alla suddetta superficie cilindrica interna 16a per l’accoppiamento del tamburo 17 ai cuscinetti volventi 5.
Ancora preferibilmente, sono presenti organi di tenuta 14 per impedire il passaggio di aria tra il corpo di supporto 16 ed il tamburo 17 nella zona in cui questi ultimi sono girevolmente accoppiati tra loro. I suddetti organi di tenuta 14 possono comprendere, ad esempio, una guarnizione in materiale elastomerico, ad esempio un V-Ring.
La testata 1 comprende inoltre, preferibilmente, una dentatura 15 solidale alla prima porzione rotante dell’elemento di contenimento 4 ed atta ad impegnarsi su un elemento dentato di trasmissione, che non viene rappresentato nei disegni ma che può essere, ad esempio, una ruota dentata, una cinghia dentata, una catena o un qualsivoglia elemento avente funzione equivalente.
La rotazione del tamburo 17 rispetto al corpo di supporto 16 secondo l’asse di rotazione X viene impressa da mezzi di motorizzazione, non rappresentati nei disegni ma di per sé noti, i quali agiscono per mezzo della suddetta dentatura 15 e del suddetto elemento dentato di trasmissione.
Come anticipato in precedenza, una variante dell’invenzione, non rappresentata nei disegni, prevede che la prima porzione dell’elemento di contenimento 4 che è montata girevolmente al corpo di supporto 16 secondo l’asse di rotazione X non si estenda all’intero elemento di contenimento 4, ma sia limitata ad una sua parte. Quanto descritto in precedenza si applica, con le dovute ed evidenti modifiche, anche a questa variante.
Questa variante può prevedere elementi di tenuta, ad esempio una guarnizione, interposti tra la prima porzione e la rimanente porzione dell’elemento di contenimento 4, i quali evitino l’uscita di aria tra le due suddette porzioni.
Ad esempio, l’elemento discoidale posteriore 7 ed eventualmente l’elemento tubolare 8 possono essere entrambi solidali al corpo di supporto 16, così che la suddetta prima porzione rotante sia limitata al solo elemento discoidale anteriore 6.
Operativamente, la testata defogliatrice 1 sopra descritta viene associata ad una macchina agricola per mezzo del corpo di supporto 16 e la bocca di ingresso 2 viene posta in comunicazione al dispositivo di alimentazione d’aria per mezzo di un condotto.
L’azionamento dei mezzi di motorizzazione permette di porre in rotazione la prima porzione dell’elemento di contenimento 4 così da imprimere alla bocca di uscita 3 un moto secondo una traiettoria circolare attorno all’asse di rotazione X. Questo comporta un corrispondente movimento del getto d’aria che, come spiegato in precedenza, genera un’azione defogliante.
Da quanto sopra descritto, si comprende che la testata defogliatrice dell’invenzione raggiunge gli scopi prefissati.
In particolare, l’impiego di un tamburo coassiale all’asse di rotazione ed al quale appartengono entrambe le bocche di ingresso e di uscita dell’aria permette di limitare la velocità di quest’ultima tra le due bocche, ottenendo una corrispondente limitazione dell’assorbimento di energia rispetto alle testate defogliatrici di tipo noto di pari prestazioni.
Inoltre, l’impiego del suddetto tamburo limita le parti sporgenti sulle quali potrebbero impigliarsi corpi estranei durante il funzionamento della testata, così da limitare il rischio di infortuni agli operatori e di danneggiamento delle piante e dei frutti durante la defogliazione.
Inoltre, l’impiego di un tamburo in sostituzione ai condotti tipici delle testate defogliatrici di tipo noto consente di rendere la testata dell’invenzione costruttivamente molto semplice e, quindi, realizzabile ad un costo inferiore rispetto alle testate defogliatrici di tipo noto e di pari prestazioni.
L’invenzione è suscettibile di modifiche e varianti tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate. In particolare, gli elementi dell’invenzione potranno venire sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
Inoltre, i materiali potranno essere scelti a seconda delle esigenze senza tuttavia uscire dall'ambito dell’invenzione.
Inoltre, uno o più elementi di una specifica forma esecutiva dell'invenzione tecnicamente compatibili con un'altra specifica forma esecutiva dell'invenzione potranno venire introdotti in quest'ultima in aggiunta o in sostituzione di elementi di quest'ultima.
Laddove gli elementi tecnici specificati nelle rivendicazioni sono seguiti da segni di riferimento, tali segni di riferimento vengono inclusi al solo scopo di migliorare l'intelligenza dell’invenzione e, pertanto, essi non comportano alcuna limitazione all'ambito di tutela rivendicato.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Testata defogliatrice (1) comprendente: - un corpo di supporto (16); - una bocca di ingresso (2) appartenente a detto corpo di supporto (16); - un elemento di contenimento (4) che delimita una cavità (9) in comunicazione con detta bocca di ingresso (2), almeno una prima porzione di detto elemento di contenimento (4) essendo girevolmente associata a detto corpo di supporto (16) secondo un asse di rotazione (X); - una bocca di uscita (3) appartenente a detta prima porzione, disposta eccentricamente rispetto a detto asse di rotazione (X) ed in comunicazione con detta cavità (9); caratterizzata dal fatto che detto elemento di contenimento (4) è un tamburo (17) avente un profilo circolare con asse coassiale a detto asse di rotazione (X), detto tamburo (17) essendo provvisto di un foro di ingresso (2a) in comunicazione con detta bocca di ingresso (2) e di un foro di uscita (3a) in comunicazione con detta bocca di uscita (3).
  2. 2. Testata defogliatrice (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto tamburo (17) comprende: - un elemento discoidale anteriore (6) al quale appartiene detto foro di uscita (3a); - un elemento discoidale posteriore (7) affacciato a detto elemento discoidale anteriore (6) e da questo distanziato secondo la direzione di detto asse di rotazione (X), al quale appartiene detto foro di ingresso (2a); - un elemento tubolare (8) che collega detto elemento discoidale anteriore (6) a detto elemento discoidale posteriore (7) in modo da delimitare detta cavità (9).
  3. 3. Testata defogliatrice (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detto elemento discoidale anteriore (6), detto elemento discoidale posteriore (7) e detto elemento tubolare (8) sono rispettive porzioni di lamiera metallica.
  4. 4. Testata defogliatrice (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 o 3, caratterizzata dal fatto che detto elemento discoidale anteriore (6), detto elemento discoidale posteriore (7) e detto elemento tubolare (8) appartengono a detta prima porzione e sono fissati tra loro in modo da formare un corpo unico.
  5. 5. Testata defogliatrice (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzata dal fatto che detta bocca di uscita (3) appartiene ad un ugello (10) disposto all’interno di detta cavità (9) e solidale a detta prima porzione.
  6. 6. Testata defogliatrice (1) secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detto ugello (10) è associato a detta prima porzione mediante elementi di fissaggio (11) amovibili.
  7. 7. Testata defogliatrice (1) secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che detto tamburo (17) comprende un’apertura di accesso (12) appartenente ad una parete di detto tamburo (17) contrapposta a detta bocca di uscita (3), detta apertura di accesso (12) essendo affacciata a detto ugello (10) per consentire la rimozione di detto ugello (10) da detto tamburo (17) ed essendo chiusa da un coperchio (13) amovibilmente associato a detto tamburo (17).
  8. 8. Testata defogliatrice (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7, caratterizzata dal fatto che detta prima porzione è girevolmente associata a detto corpo di supporto (16) mediante un cuscinetto volvente (5).
  9. 9. Testata defogliatrice (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere organi di tenuta (14) per impedire il passaggio di aria tra detto corpo di supporto (16) e detta prima porzione.
  10. 10. Testata defogliatrice (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di motorizzazione per la rotazione di detta prima porzione rispetto a detto corpo di supporto (16) secondo detto asse di rotazione (X).
IT102019000006544A 2019-05-06 2019-05-06 Testata defogliatrice IT201900006544A1 (it)

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