IT201900005882A1 - Contatore per fluidi. - Google Patents

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IT201900005882A1
IT201900005882A1 IT102019000005882A IT201900005882A IT201900005882A1 IT 201900005882 A1 IT201900005882 A1 IT 201900005882A1 IT 102019000005882 A IT102019000005882 A IT 102019000005882A IT 201900005882 A IT201900005882 A IT 201900005882A IT 201900005882 A1 IT201900005882 A1 IT 201900005882A1
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Igor Donadelli
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B Meters S R L
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    • G01FMEASURING VOLUME, VOLUME FLOW, MASS FLOW OR LIQUID LEVEL; METERING BY VOLUME
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    • G01F1/05Measuring the volume flow or mass flow of fluid or fluent solid material wherein the fluid passes through a meter in a continuous flow by using mechanical effects
    • G01F1/06Measuring the volume flow or mass flow of fluid or fluent solid material wherein the fluid passes through a meter in a continuous flow by using mechanical effects using rotating vanes with tangential admission
    • G01F1/075Measuring the volume flow or mass flow of fluid or fluent solid material wherein the fluid passes through a meter in a continuous flow by using mechanical effects using rotating vanes with tangential admission with magnetic or electromagnetic coupling to the indicating device
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Description

CONTATORE PER FLUIDI
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un contatore per fluidi.
Oggigiorno sono noti contatori per fluidi associabili ad un condotto o tubazione per la movimentazione di un fluido, quale un liquido (ad esempio acqua) o un gas, atti a misurare e visualizzare la quantità di fluido che transitata attraverso tale tubazione.
Una tipologia nota di tali contatori comprende una cassa collegabile in serie alla tubazione, così da essere attraversata da tutto il fluido che transita nella stessa.
All’interno della cassa è alloggiata girevolmente una turbina, configurata in modo tale da essere investita e posta in rotazione dal fluido che transita nella cassa. La turbina è dotata, in genere in corrispondenza dell’asse della stessa, di elementi magnetici atti ad accoppiarsi magneticamente con corrispondenti elementi magnetici fissati ad un ingranaggio di un meccanismo a ruote decadiche, alloggiato in una scatola fissata esternamente alla cassa, ed azionante a sua volta un contatore meccanico, alloggiato nella scatola, e visibile attraverso una superficie trasparente della scatola stessa rivolta da parte opposta alla cassa. In tali contatori di tipo noto, la turbina viene posta in rotazione dal fluido che transita nella cassa, e trasmette la sua rotazione all’ingranaggio del meccanismo a ruote decadiche mediante l’accoppiamento magnetico degli elementi magnetici fissati rispettivamente a tale ingranaggio e alla turbina.
La rotazione dell’ingranaggio provoca la movimentazione delle ruote decadiche, ed il conseguente incremento del valore visualizzato nel contatore meccanico.
Tarando in modo opportuno il meccanismo a ruote decadiche è possibile quindi conteggiare e visualizzare nel contatore meccanico il volume di liquido che è transitato attraverso la cassa.
Tali dispositivi di tipo noto presentano tuttavia alcuni inconvenienti.
In primo luogo, il meccanismo a ruote decadiche è soggetto ad usura, e presenta quindi una durata di vita limitata.
Inoltre, la trasmissione magnetica del moto di rotazione dalla turbina alla ruota dentata può essere soggetta a sfasamenti che compromettono l’affidabilità del dato visualizzato dal contatore.
In più, la trasmissione magnetica della rotazione della turbina all’ingranaggio che movimenta il meccanismo a ruote decadiche si presta a manomissioni, ad esempio al fine di alterare il dato visualizzato sul contatore meccanico; mediante un magnete di forza sufficiente, è infatti possibile ruotare manualmente l’ingranaggio dall’esterno della scatola, in senso di rotazione opposto a quello di provocato dal fluire del fluido, ad esempio al fine di far retrocedere il contatore meccanico, e far quindi figurare un minore consumo del fluido. Sempre mediante un magnete, è ad esempio possibile bloccare o rallentare la rotazione della ruota dentata durante la rotazione della turbina, o la rotazione della turbina stessa, così da non conteggiare nel contatore meccanico il passaggio del fluido, o da conteggiarne un volume inferiore.
Inoltre tali soluzioni di tipo noto necessitano, per la rilevazione del consumo di fluido, di una lettura locale del contatore meccanico, in quanto l’informazione riportata da quest’ultimo non è trasferibile a remoto in modo automatico, ad esempio per effettuare una telelettura del consumo di fluido. Compito principale della presente invenzione è quello di ovviare agli inconvenienti sopra menzionati, ed in particolare quello di ottenere un contatore per fluidi che presenti una elevata precisione ed affidabilità, ed una durata di vita elevata.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di ottenere un contatore per fluidi che sia difficilmente manomettibile dall’esterno.
Un altro scopo ancora è quello di ottenere un contatore per fluidi che si presti ad un trasferimento automatico a remoto del valore rilevato del consumo di un fluido, così da consentire, ad esempio, la telelettura.
Un altro scopo ancora è quello di ottenere un contatore per fluidi che risulti compatto.
Questi e altri scopi secondo la presente invenzione sono raggiunti realizzando un contatore per fluidi associabile ad una tubazione per la movimentazione di un fluido comprendente:
- una cassa comprendente un condotto di ingresso in collegamento di fluido con un condotto di uscita tramite una regione intermedia, cava, entro cui è alloggiata una turbina configurata per essere messa in rotazione da un fluido che transita dal condotto di ingresso verso il condotto di uscita, in cui la turbina comprende almeno una porzione e/o inserto in materiale ferromagnetico;
- una scatola, fissata o fissabile esternamente alla cassa, a cui sono associati una unità elettronica di controllo ed una interfaccia utente in grado di visualizzare una grandezza correlata alla quantità di fluido che transita e/o è transitata tra il condotto di ingresso e il condotto di uscita, attraversando la regione intermedia; il contatore comprende un sensore, posizionato esternamente alla scatola e alla cassa, posizionato e configurato per rilevare elettromagneticamente e trasmettere all’unità elettronica di controllo un segnale correlato alla velocità di rotazione e/o al numero di giri della turbina, l’unità elettronica di controllo essendo configurata per elaborare tale segnale e per visualizzare sulla interfaccia utente la suddetta grandezza correlata alla quantità di fluido che transita e/o è transitata tra il condotto di ingresso e il condotto di uscita, attraversando la regione intermedia.
Ulteriori caratteristiche preferite dell’invenzione sono riportate nelle rivendicazioni dipendenti.
Le caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione seguente, esemplificativa e non limitativa, riferita ai disegni schematici allegati nei quali:
- la figura 1 è una vista in pianta di un contatore per fluidi secondo l’invenzione;
- la figura 2 è una vista laterale del contatore di figura 1
- la figura 3 è una vista prospettica in esploso del contatore illustrato nelle figure precedenti;
- la figura 4 è una sezione secondo operata secondo il piano di sezione IV-IV di figura 2;
- la figura 5 è una sezione secondo operata secondo il piano di sezione V-V di figura 1;
- la figura 6 è un esploso del contatore di cui alle figure precedenti, in una sezione operata secondo il piano di sezione V-V di figura 1;
- la figura 7 è una vista in pianta della cassa del contatore illustrato nelle figure precedenti;
- la figura 8 è una vista prospettica di una possibile turbina di un contatore secondo l’invenzione;
- la figura 9 è un esploso della cassa di figura 7, in una sezione operata secondo il piano di sezione IX-IX di figura 7.
La figura 1 illustra schematicamente un esempio di un contatore 1 per fluidi, come ad esempio liquidi (e.g. acqua) o gas, secondo l’invenzione, associabile ad un canale o tubazione, non illustrato, entro cui scorre o può scorrere un fluido.
Il contatore 1 comprende una cassa 2, comprendente a sua volta un condotto di ingresso 3 per un fluido, e un condotto di uscita 4 per un fluido, raccordate da una regione intermedia 5, cava.
Il condotto di ingresso 3, il condotto di uscita 4, e la regione intermedia 5 sono configurate in modo tale che tutto il liquido che entra dal condotto di ingresso 3 attraversa prima la regione intermedia 5, e poi fuoriesce dal condotto di uscita 4.
Nella regione intermedia 5 è alloggiata una turbina 6, configurata per essere messa in rotazione da un fluido che transita dal condotto di ingresso 3 verso il condotto di uscita 4, attraversando la regione intermedia 5.
La turbina 6 è quindi girevolmente supportata all’interno della regione intermedia 5.
Vantaggiosamente, la turbina 6 comprende almeno una porzione e/o un inserto 13 in materiale ferromagnetico, ad esempio acciaio.
Tale materiale ferromagnetico è comunque presente in quantità molto ridotte, così da poter essere solo minimamente influenzato da un campo magnetico statico generato da un eventuale magnete esterno alla cassa 2. Nell’esempio illustrato nelle allegate figure, la turbina 6 comprende vantaggiosamente una pluralità di pale 6a, disposte a raggiera attorno ad un mozzo 6b. Vantaggiosamente, come nell’esempio realizzativo illustrato nelle allegate figure, la turbina 6 comprende un inserto 13, realizzato in materiale ferromagnetico, ad esempio acciaio inossidabile, montato sulla turbina 6 e solidale alle pale 6a nella loro rotazione.
Preferibilmente l’inserto 13 è costituito o comprende una lamina sottile di materiale ferromagnetico.
Vantaggiosamente, l’inserto 13 può presentare in pianta una conformazione a settore di corona circolare.
Nell’esempio di figura 8 l’inserto 13 è montato su un disco 13a, in materiale amagnetico, ad esempio in plastica, fissato al mozzo 6b e/o alle pale 6a.
Vantaggiosamente, il resto della turbina 6 è realizzato in materiale amagnetico.
Vantaggiosamente, come nell’esempio realizzativo delle allegate figure, la cassa 2 comprende un corpo scatolare 7, a conformazione preferibilmente almeno parzialmente sostanzialmente cilindrica, o poligonale, al cui interno è definita una cavità 8, a conformazione preferibilmente sostanzialmente cilindrica, con un fondo 8a, chiuso, ed una estremità aperta 8b opposta a tale fondo 8a.
Vantaggiosamente, la turbina 6 è alloggiata entro la cavità 8 in modo da poter ruotare attorno ad un asse perpendicolare al fondo 8a della stessa.
La cavità 8 è richiusa, in corrispondenza della sua estremità aperta 8b, da un coperchio 9, vantaggiosamente almeno parzialmente controsagomato, in pianta, alla cavità 8, ed in particolare alla estremità aperta 8b della stessa, così da poter essere inserito entro tale estremità aperta 8b, e fissato a richiudere tale cavità 8, ad esempio per interferenza di forma. In una ulteriore forma realizzativa, non illustrata, il coperchio 9 può essere fissato a richiudere la cavità 8 mediante altri mezzi noti di fissaggio, rimovibili o meno, quali ad esempio un sistema a vite, a baionetta, una saldatura, incollaggio, ecc.
Vantaggiosamente, tra la cavità 8 ed il coperchio 9 sono interposti mezzi di tenuta idraulica, quali ad esempio una o più guarnizioni, o O-ring, 40.
Vantaggiosamente, il corpo scatolare 7 e/o il coperchio 9 sono realizzati in materiale amagnetico, ad esempio in metallo amagnetico, più preferibilmente in ottone. In una ulteriore forma realizzativa, il corpo scatolare 7 e/o il coperchio 9 sono realizzati in plastica, o in una combinazione di diversi materiali, quali ad esempio plastica e metallo amagnetico.
Vantaggiosamente, il corpo scatolare 7 e/o il coperchio 9 possono essere realizzati in un materiale termoplastico semicristallino a elevata prestazione, quale ad esempio il PPS (polifenilensulfide o polifenilensolfuro), eventualmente caricato con fibre minerali (quali ad esempio fibra di vetro), ad esempio il materiale noto con il nome FORTRON (marchio registrato).
Vantaggiosamente, il coperchio 9 presenta a sua volta una conformazione scatolare, con una base 9a, preferibilmente piana, rivolta, quando il coperchio 9 è in una condizione di chiusura, ovvero fissato al corpo scatolare 7, verso il fondo 8a della cavità 8, ed una parete laterale 9b che sporge perpendicolarmente dalla base 9a, da parte opposta al fondo 8a della cavità 8, così da definire, tra la base 9a e la parete laterale 9b, una sede 10, rivolta, quando il coperchio 9 è fissato al corpo scatolare 7, verso l’esterno di quest’ultimo.
Vantaggiosamente la base 9a presenta uno spessore compreso tra 1,5 mm e 3,5 mm, più preferibilmente pari a 2 mm; tali spessori consentono di resistere adeguatamente alle pressioni in gioco (ad esempio fino a 32 bar).
Vantaggiosamente, la turbina 6 è supportata tra il fondo 8a della cavità 8 e la base 9a del coperchio 9. Preferibilmente, il fondo 8a e la base 9a presentano, su superfici mutuamente affacciate, rispettivamente una prima sede 11a, ed una seconda sede 11b, entro cui sono alloggiabili rispettivamente le due estremità di un perno 12, cilindrico, che attraversa longitudinalmente il mozzo 6b della turbina 6, oppure rispettivamente una estremità di un perno cilindrico 12 che fuoriesce longitudinalmente da una delle due estremità del mozzo 6b, ed una appendice sporgente longitudinalmente dall’altra estremità del mozzo 6b; con il coperchio 9 nella condizione di chiusura, la turbina 6 è quindi vantaggiosamente girevolmente supportata tra il fondo 8a della cavità 8 e la base 9a del coperchio 9.
Una volta richiusa con il coperchio 9, la cavità 8 comunica con l’esterno del corpo scatolare 7 attraverso il condotto di ingresso 3 e il condotto di uscita 4; nella condizione di chiusura del coperchio 9, un fluido può entrare nella cavità 8 solamente attraverso il condotto di ingresso 3 e uscire dalla cavità 8 solamente attraverso il condotto di uscita 4.
Tutto il fluido che entra dal condotto di ingresso 4 si immette quindi nella cavità 8, investendo e portando in rotazione la turbina 6, e fuoriesce poi dal condotto di uscita 4.
Vantaggiosamente, le aperture di ingresso 3 e di uscita 4 sono definite rispettivamente in boccole di ingresso 7a e di uscita 7b, sporgenti esternamente dal corpo scatolare 7, e preferibilmente conformate in modo tale da poter essere agevolmente raccordate ad esempio ad un condotto o tubazione per un fluido.
Preferibilmente le boccole di ingresso 7a e di uscita 7b presentano, almeno alle loro estremità libere, una conformazione cilindrica, e più preferibilmente una filettatura, non illustrata, sulla loro superficie esterna 7ae, 7be, così da agevolarne il raccordo ad una tubazione.
Vantaggiosamente, in corrispondenza dell’ingresso del condotto di ingresso 3 può essere previsto un filtro 50, atto ad impedire l’ingresso nella cavità 8 di corpi estranei eventualmente presenti nel fluido.
Vantaggiosamente, il condotto di ingresso 3 è ricavato in modo tale da condurre un fluido entro la cavità 8 secondo una direzione di ingresso tangenziale alla parete laterale della cavità 8 stessa, così da agevolare la rotazione la turbina 6; allo stesso modo, preferibilmente, il condotto di uscita 4 si raccorda alla cavità 8 tangenzialmente alla parete laterale della stessa, così da agevolare la fuoriuscita del fluido attraverso il condotto di uscita 4 durante la rotazione della turbina 6.
Il contatore 1 comprende inoltre una scatola 14 fissata o fissabile esternamente alla cassa 2, a cui sono associati un dispositivo di alimentazione elettrica 15, ad esempio delle batterie, ricaricabili o meno.
La scatola 14 comprende inoltre una unità elettronica di controllo 16, ad esempio una scheda elettronica, ed una interfaccia utente 17, ad esempio un display alfanumerico, in grado di visualizzare una grandezza correlata alla quantità di fluido che transita e/o è transitata tra il condotto di ingresso 3 e il condotto di uscita 4, attraversando la regione intermedia 5; tale grandezza può essere, ad esempio, il volume di fluido transitato, espresso in litri o in metri cubi, la portata volumetrica, ecc.
Vantaggiosamente, la scatola 14 comprende una regione trasparente 22, attraverso la quale l’interfaccia utente 17 è visibile dall’esterno della scatola 14 stessa.
Vantaggiosamente, l’interfaccia utente 17 può eventualmente visualizzare ulteriori grandezze e/o dati, quali ad esempio messaggi di stato (ad esempio acceso, spento, stato di carica di una batteria di alimentazione, stato di guasto, ecc.) del contatore 1, o altre informazioni relative allo stesso (ad esempio lo stato di connessione remota del contatore 1).
Vantaggiosamente, ma non necessariamente, il contatore 1 comprende mezzi per il suo telecontrollo, quali ad esempio una unità elettronica, ad esempio una scheda di rete (integrata o meno nell’unità elettronica di controllo 16), un router cablato o wireless, ecc., non rappresentati, in grado di connettere il contatore 1 ad esempio con un server remoto e/o altro dispositivo remoto di controllo, ancora non rappresentati, così da consentire il suo telecontrollo (ad esempio la lettura da remoto del volume di fluido transitato, lo stato di carica della batteria, lo stato di guasto, la necessità di un intervento di riparazione o manutenzione, ecc.). Vantaggiosamente, il contatore 1 comprende un sensore elettromagnetico 18, sprovvisto di nucleo ferromagnetico o magnetico, configurato per rilevare la rotazione della turbina 6 e trasmettere all’unità elettronica di controllo 16 un segnale correlato alla velocità di rotazione e/o al numero di giri della turbina 6.
Preferibilmente, il sensore 18 comprende un supporto 19, ad esempio una basetta per circuiti stampati, su cui sono definite due o più spire 20a, 20b, in materiale elettricamente conduttore, ottenute preferibilmente mediante due tracce conduttive stampate sul supporto 19.
Il sensore 18 può essere raccordato elettricamente alla unità elettronica di controllo 16 mediante un cavo elettrico 21; preferibilmente il cavo elettrico 21 svolge la doppia funzione di alimentare elettricamente il sensore 18, e di trasmettere il segnale proveniente dal sensore 18 alla unità elettronica di controllo 16; in una ulteriore forma di realizzazione vantaggiosa, possono essere previsti cavi distinti per le due diverse funzioni.
L’unità elettronica di controllo 16 è configurata per elaborare il segnale proveniente dal sensore 18 e per visualizzare sull’interfaccia utente 17 la grandezza correlata alla quantità di fluido che transita e/o è transitata tra il condotto di ingresso 3 e il condotto di uscita 4, attraversando la regione intermedia 5. Come sarà spiegato meglio nel seguito, il sensore 18 è posizionato esternamente sia alla cassa 2 che alla scatola 14, in una regione o spazio compreso tra le due, ed è disposto in modo tale da accoppiarsi elettromagneticamente alla porzione e/o all’inserto 13 in materiale ferromagnetico della stessa.
Vantaggiosamente, le due o più spire 20a, 20b sono alimentate elettricamente, ad esempio tramite il cavo elettrico 21, con una corrente alternata, secondo una opportuna logica di controllo, dall’unità elettronica di controllo 16, generando un campo elettromagnetico che è influenzato dal materiale ferromagnetico della turbina e/o inserto 13a, 13b associato alla stessa. La rotazione della turbina 6 comporta il passaggio ripetuto di tale materiale ferromagnetico davanti alle due o più bobine 20a, 20b, modificando quindi il campo elettromagnetico in prossimità delle stesse, e causando quindi una variazione nella corrente che circola in tali bobine 20a, 20b; tale variazione nella corrente viene rilevata dalla unità elettronica di controllo 16, che è opportunamente configurata per calcolare da tale corrente la velocità di rotazione e/o il numero di giri della turbina 6, e, da questo, la quantità di fluido che transita e/o è transitata tra il condotto di ingresso 3 e il condotto di uscita 4, attraversando la regione intermedia 5.
L’assenza di un nucleo magnetico o ferromagnetico nel sensore 18 riduce il rischio che lo stesso sia manomesso mediante un campo magnetico statico esterno; un eventuale campo magnetico statico esterno non influisce infatti sulla corrente indotta nelle spire 20a, 20b dalla variazione del campo magnetico dovuta al movimento del materiale ferromagnetico associato alla turbina 6, e quindi sulla rilevazione del sensore 18. Vantaggiosamente, la scatola 14, è realizzata in materiale amagnetico, preferibilmente in plastica.
Vantaggiosamente, la scatola 14 racchiude e protegge dall’ingresso del fluido il dispositivo di alimentazione elettrica 15, l’unità elettronica di controllo 16, l’interfaccia utente 17, ma non il sensore 18; quest’ultimo infatti è posizionato esternamente alla scatola 14, ed è vantaggiosamente disposto quanto più vicino possibile alla turbina 6, ma sempre eternamente alla cassa 2, così da non entrare in contatto con il fluido che la attraversa.
Vantaggiosamente, la scatola 14 comprende un foro passante 23, atto al passaggio del cavo elettrico 21 che collega il sensore 18 e l’unità elettronica di controllo 16.
Vantaggiosamente, il foro passante 23, una volta che il cavo elettrico 21 è posizionato in corrispondenza dello stesso, è richiuso, attorno al cavo elettrico 21 stesso, mediante mezzi di sigillatura, quali ad esempio uno strato di nastro biadesivo 24, opportunamente sagomato, una siliconatura, non illustrata, ecc.
Una volta applicati tali mezzi di sigillatura, il foro passante 23, attraversato dal cavo di collegamento 21, non può più essere attraversato da fluidi, ripristinando così la tenuta stagna della scatola 14 in corrispondenza di tale foro passante 23.
Vantaggiosamente, tra la cassa 2 e la scatola 14 è definito un o spazio o alloggiamento 70 entro cui è alloggiato il sensore 18.
Vantaggiosamente, la scatola 14 presenta una regione di accoppiamento 25, rivolta verso la cassa 2, configurata in modo tale che quando la scatola 14 è fissata alla cassa 2, il sensore 18 risulta interposto tra tale regione di accoppiamento 25 e la cassa 2 stessa.
Nella forma realizzativa vantaggiosa illustrata nelle allegate figure, la regione di accoppiamento 25 comprende una regione della scatola 14 almeno parzialmente controsagomata alla sede 10 del coperchio 9, così da inserirsi in tale sede 10 quando la scatola 14 è fissata alla cassa 2.
In una forma realizzativa vantaggiosa, come quella illustrata nelle allegate figure, il sensore 18 è configurato in modo tale da poter essere posizionato entro la sede 10 del coperchio 9 della cassa 2, in appoggio sulla base 9a di tale sede 1, così da risultare interposto tra tale base 9a ed una superficie di base 27 della regione di accoppiamento 25 della scatola 15 quando quest’ultima è fissata alla cassa 2. In tale forma realizzativa vantaggiosa, lo spazio o alloggiamento 70 definito tra la cassa 2 e la scatola 14 entro cui è alloggiato il sensore 18 corrisponde quindi allo spazio tra la base 9a della sede 10 del coperchio 9 della cassa 2 e la superficie di base 27 della regione di accoppiamento 25 della scatola 15. Lo spessore della base 9a, vantaggiosamente compreso tra 1,5 mm e 3,5 mm, e più preferibilmente pari a 2 mm, garantisce che le spire 20a, 20b del sensore 18 siano sufficientemente vicine alla turbina 6, ed in particolare all’inserto 13 della stessa, da rilevare con sufficiente affidabilità e precisione il movimento dell’inserto 13, e quindi la rotazione della turbina 6. In particolare, uno spessore di 2 mm (eventualmente più o meno un dieci percento) per la base 9a si è dimostrato ottimale, in quanto da una parte garantisce una sufficiente resistenza meccanica della base 9a, e dall’altra garantisce che la distanza tra le spire 20a, 20b e l’inserto 13 sia sufficientemente ridotta da garantire una ottimale rilevazione al sensore 18.
Preferibilmente, il supporto 19 del sensore 18 presenta una conformazione circolare, analoga alla conformazione della base 9a della sede 10.
Preferibilmente, il supporto 19 del sensore 18 presenta un foro 19a, preferibilmente in posizione centrale, entro cui è posizionabile un piolino di centraggio 26, preferibilmente sporgente dalla base 9a della sede 10 verso l’interno di quest’ultima; vantaggiosamente il piolino di centraggio 26 è posizionabile in una apposita rientranza 27a ricavata sulla superficie di base 27 della regione di accoppiamento 25, affacciata alla base 9a quando la scatola 14 è fissata alla cassa 2.
Quando la scatola 14 è fissata alla cassa 2, il sensore 18 è quindi interposto tra la base 9a della sede 10 del coperchio 9 di tale scatola 2, e la superficie di base 27 della regione di accoppiamento 25 della scatola 14.
Vantaggiosamente, la scatola 14 è fissata alla cassa 2 in modo ermetico, ad esempio mediante l’interposizione di mezzi di tenuta, quali ad esempio degli O-ring 60, 61, che saranno meglio descritti nel seguito; tale fissaggio ermetico garantisce che un fluido non possa penetrare dall’esterno del contatore 1 nello spazio o alloggiamento 70 tra cassa 2 e scatola 14, preservando così il sensore 18 dal contatto con il fluido.
Vantaggiosamente, la scatola 14 può comprendere due semigusci, fissati o fissabili tra loro mediante mezzi di fissaggio, preferibilmente amovibile, quale ad esempio una filettatura, un aggancio a baionetta, un incastro, ecc. Preferibilmente, tra i due semigusci sono previsti mezzi di sigillatura, quali ad esempio degli ulteriori O-ring 30, 31.
Nella forma realizzativa vantaggiosa illustrata nelle allegate figure, sono previsti un primo semiguscio 14a, rivolto verso la cassa 2, e comprendente preferibilmente la regione di accoppiamento 25, ed un secondo semiguscio 14b, preferibilmente comprendente la regione trasparente 22.
Vantaggiosamente, la scatola 14 è fissata o fissabile alla cassa 2 mediante opportuni mezzi di connessione, preferibilmente rimovibile, così da consentire la manutenzione del contatore 1.
In una forma di realizzazione vantaggiosa, tali mezzi di connessione comprendono una prima filettatura 28 ricavata sulla superficie esterna della cassa 2, preferibilmente in prossimità o in corrispondenza del bordo del corpo scatolare 7.
Vantaggiosamente i mezzi di connessione possono comprendere una ghiera 29, internamente filettata e configurata per essere avvitata alla prima filettatura 28; preferibilmente tra la ghiera 29 e la cassa 2 possono essere presenti i suddetti mezzi di tenuta, quali ad esempio l’O-ring 60.
Vantaggiosamente la ghiera 29 è fissata o fissabile anche alla scatola 14, preferibilmente mediante mezzi di fissaggio quali ad esempio una seconda filettatura, un aggancio a baionetta, un incastro, ecc, non rappresentati in dettaglio; preferibilmente tra la ghiera 29 e la scatola 14 possono essere presenti i suddetti mezzi di tenuta, quali l’O-ring 61.
La ghiera 29 fissa quindi tra loro la cassa 2 e la scatola 14, garantendo, tramite i mezzi di tenuta, l’ermeticità nell’accoppiamento tra le stesse.
Il funzionamento del contatore 1 secondo l’invenzione è descritto nel seguito.
Il contatore 1 può essere collegato ad una tubazione per la movimentazione di un fluido, in serie in sostituzione di un tratto di tale tubazione, in modo tale che tutto il fluido che scorre nella tubazione entri nella cassa 2 attraverso il condotto di ingresso 3, e fuoriesca dalla cassa 2 attraverso il condotto di uscita 4.
Il fluido che scorre nella tubazione transita quindi nella cavità 8 presente nella regione intermedia 5 della cassa, portando in rotazione la turbina 6; la porzione o inserto 13 ferromagnetico della turbina 6 passa quindi ripetutamente davanti alle due spire 20a, 20b del sensore 18, modificando ad ogni passaggio il campo magnetico in prossimità delle spire, ed inducendo quindi nelle stesse un segnale, sotto forma di corrente, che è inviato alla unità elettronica di controllo 16, la quale è configurata per elaborare tale segnale e visualizzare sull’interfaccia utente 17 la grandezza correlata alla quantità di fluido che transita e/o è transitata tra il condotto di ingresso 3 e il condotto di uscita 4, attraversando la regione intermedia 5.
Ad esempio l’unità elettronica di controllo 16 può essere configurata per visualizzare sull’interfaccia utente 17 i litri o metri cubi di fluido che sono transitati da un certo momento, ad esempio dalla installazione del contatore 1, tra il condotto di ingresso 3 e il condotto di uscita 4, attraversando la regione intermedia 5, ovvero nella tubazione a cui il contatore 1 è associato.
Nel caso in cui il contatore 1 sia provvisto di mezzi per il suo telecontrollo, è possibile procedere, ad esempio, ad una lettura da remoto del volume di fluido transitato, dello stato di carica della batteria, di un eventuale stato di guasto, ecc.
Dalla presente descrizione è chiaro come il contatore oggetto della presente invenzione risolva i problemi tecnici presenti nella tecnica nota ed assolva il compito e gli scopi richiamati precedentemente.
In particolare il posizionamento del sensore all’esterno della scatola consente di avvicinarlo il più possibile alla turbina, aumentando la sensibilità e l’accuratezza della rilevazione della rotazione della stessa.
La protezione del sensore dal fluido è comunque assicurata dal fatto che lo stesso risulta posizionato nello spazio o alloggiamento tra cassa e scatola, le quali risultano ermeticamente collegate tra loro.
L’assenza di parti in movimento nella scatola garantisce che la stessa non sia soggetta di fenomeni di usura ed invecchiamento, presenti invece nei contatori di tipo meccanico.
L’assenza di un nucleo magnetico nel sensore garantisce che il dato rilevato dallo stesso non possa essere manomesso tramite un magnete permanente posizionato all’esterno del contatore.
L’utilizzo di una unità elettronica di controllo consente di integrare agevolmente nella scatola dei mezzi per il telecontrollo del contatore.
È chiaro, infine, che il contatore oggetto della presente invenzione così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’invenzione; inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali utilizzati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze tecniche.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Contatore (1) per fluidi, associabile ad una tubazione per la movimentazione di un fluido, comprendente: - una cassa (2) comprendente un condotto di ingresso (3) in collegamento di fluido con un condotto di uscita (4) tramite una regione intermedia (5), cava, entro cui è alloggiata una turbina (6) configurata per essere messa in rotazione da un fluido che transita da detto condotto di ingresso (3) verso detto condotto di uscita (4), in cui detta turbina (6) comprende almeno una porzione e/o inserto (13) in materiale ferromagnetico; che si caratterizza per il fatto di comprendere: - una scatola (14), fissata o fissabile esternamente a detta cassa (2), a cui sono associati una unità elettronica di controllo (16) ed una interfaccia utente (17) in grado di visualizzare una grandezza correlata alla quantità di fluido che transita e/o è transitata tra detto condotto di ingresso (3) e detto condotto di uscita (4), attraversando detta regione intermedia (5); - un sensore (18), posizionato esternamente a detta scatola (14) e a detta cassa (2), posizionato e configurato per rilevare elettromagneticamente e trasmettere a detta unità elettronica di controllo (16) un segnale correlato alla velocità di rotazione e/o al numero di giri di detta turbina (6), detta unità elettronica di controllo (16) essendo configurata per elaborare detto segnale e per visualizzare su detta interfaccia utente (17) detta grandezza correlata alla quantità di fluido che transita e/o è transitata tra detto condotto di ingresso (3) e detto condotto di uscita (4), attraversando detta regione intermedia (5).
  2. 2) Contatore (1), come alla rivendicazione 1, che si caratterizza per il fatto che detta grandezza correlata alla quantità di fluido che transita e/o è transitata tra detto condotto di ingresso (3) e detto condotto di uscita (4), attraversando detta regione intermedia (5), è o comprende la velocità di detto fluido e/o la portata dello stesso e/o il numero di litri transitati.
  3. 3) Contatore (1), come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detto sensore (18) è sprovvisto di un nucleo magnetico.
  4. 4) Contatore (1), come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detta cassa (2) e detta scatola (14) sono realizzate in materiale amagnetico.
  5. 5) Contatore (1), come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detta cassa (2) e/o detta scatola (14) sono almeno parzialmente realizzate in un materiale termoplastico semicristallino a elevata prestazione.
  6. 6) Contatore (1), come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che tra detta cassa (2) e detta scatola (14) è definito uno spazio o alloggiamento (70) entro cui è alloggiato detto sensore (18).
  7. 7) Contatore (1), come alla rivendicazione 6, che si caratterizza per il fatto che detta cassa (2) e detta scatola (14) sono fissate o fissabili tra loro in modo ermetico, a definire detto spazio o alloggiamento (70) in cui è alloggiato detto sensore (18), cosicché un fluido non può penetrare dall’esterno di detto contatore (1) in detto spazio o alloggiamento (70).
  8. 8) Contatore (1), come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto di comprendere mezzi di alimentazione elettrica (15) contenuti in detta scatola (14).
  9. 9) Contatore (1), come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto di comprendere mezzi di telecontrollo per connettere detto contatore (1) con un server e/o altro dispositivo di controllo remoto.
  10. 10) Contatore (1), come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detto sensore (18) è raccordato elettricamente a detta unità elettronica di controllo (16) mediante almeno un cavo elettrico (21) che passa dall’interno di detta scatola (14) all’esterno della stessa, ove è posizionato detto sensore (18), attraverso un foro passante (23) ricavato in detta scatola (14), detto foro passante (23), con detto cavo elettrico (21) posizionato in corrispondenza dello stesso, essendo richiuso mediante mezzi di sigillatura per ripristinare la tenuta stagna di detta scatola (14) in corrispondenza di detto foro passante (23).
  11. 11) Contatore (1), come ad una o più delle rivendicazioni precedenti, che si caratterizza per il fatto che detta cassa (2) definisce sulla sua superficie esterna una sede (10), comprendente una base (9a) affacciata a detta almeno una porzione e/o inserto (13) in materiale ferromagnetico di detta turbina (6), entro cui è alloggiato detto sensore (18), in appoggio su detta base (9a).
  12. 12) Contatore (1), come alla rivendicazione 11, che si caratterizza per il fatto che detta base (9a) presenta uno spessore compreso tra 1,5 mm e 3,5 mm.
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