IT201900005460A1 - Sportello di un’apparecchiatura di conservazione a bassa temperatura del settore alimentare - Google Patents

Sportello di un’apparecchiatura di conservazione a bassa temperatura del settore alimentare Download PDF

Info

Publication number
IT201900005460A1
IT201900005460A1 IT102019000005460A IT201900005460A IT201900005460A1 IT 201900005460 A1 IT201900005460 A1 IT 201900005460A1 IT 102019000005460 A IT102019000005460 A IT 102019000005460A IT 201900005460 A IT201900005460 A IT 201900005460A IT 201900005460 A1 IT201900005460 A1 IT 201900005460A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
polarized
door
panel
regions
panels
Prior art date
Application number
IT102019000005460A
Other languages
English (en)
Inventor
Paolo Michele Soggiu
Original Assignee
Paolo Michele Soggiu
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Paolo Michele Soggiu filed Critical Paolo Michele Soggiu
Priority to IT102019000005460A priority Critical patent/IT201900005460A1/it
Publication of IT201900005460A1 publication Critical patent/IT201900005460A1/it

Links

Classifications

    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F25REFRIGERATION OR COOLING; COMBINED HEATING AND REFRIGERATION SYSTEMS; HEAT PUMP SYSTEMS; MANUFACTURE OR STORAGE OF ICE; LIQUEFACTION SOLIDIFICATION OF GASES
    • F25DREFRIGERATORS; COLD ROOMS; ICE-BOXES; COOLING OR FREEZING APPARATUS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • F25D23/00General constructional features
    • F25D23/02Doors; Covers
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47FSPECIAL FURNITURE, FITTINGS, OR ACCESSORIES FOR SHOPS, STOREHOUSES, BARS, RESTAURANTS OR THE LIKE; PAYING COUNTERS
    • A47F3/00Show cases or show cabinets
    • A47F3/04Show cases or show cabinets air-conditioned, refrigerated
    • A47F3/0404Cases or cabinets of the closed type
    • A47F3/0426Details
    • A47F3/0434Glass or transparent panels

Description

SPORTELLO DI UN’APPARECCHIATURA DI CONSERVAZIONE A BASSA TEMPERATURA DEL SETTORE ALIMENTARE
La presente invenzione si riferisce a uno sportello di un’apparecchiatura di conservazione a bassa temperatura del settore alimentare.
In tali apparecchiature, quando lo sportello è aperto (per un certo tempo) vi è un innalzamento della temperatura della camera di conservazione dei prodotti e il motore dell’impianto di produzione del freddo si accende, con conseguente sforzo, usura e consumo elettrico. Per consentire di vedere i prodotti conservati a sportello chiuso sono state proposte svariate soluzioni che prevedono doppie porte.
Il documento KR20170091867 descrive una porta di refrigeratore trasparente includente un display a cristalli liquidi, che consente di vedere gli oggetti contenuti nel refrigeratore e di visualizzare anche immagini, o immagini in movimento, ai fini pubblicitari. Al pannello a cristalli liquidi sono fissati un film polarizzato anteriore e un film polarizzato posteriore, includenti uno strato di polarizzazione che polarizza la luce irradiata in una direzione, i quali film sono fissati a un angolo di polarizzazione predeterminato in modo tale che, quando il pannello a cristalli liquidi è alimentato, la luce di una sorgente di luce passi attraverso il pannello a cristalli liquidi e i film polarizzati, consentendo di vedere gli oggetti contenuti nel refrigeratore.
Questa porta per refrigeratore è particolarmente costosa e non è adatta all’uso casalingo. Inoltre, i due film polarizzati non potrebbero essere soggetti a moto reciproco perché verrebbe ostacolata la trasmissione delle immagini dal display a cristalli liquidi.
Il documento JP H9-310567A descrive un dispositivo per regolare la quantità di luce incidente dal mondo esterno che penetra all’interno di una stanza di un edificio o di un vasto ambiente interno. Il dispositivo sfrutta il meccanismo di combinazione di polarizzazioni, utilizzando due lamine, ciascuna avente una pluralità di regioni polarizzanti con diverso asse di polarizzazione.
Le regioni si possono susseguire dall’alto al basso o da sinistra a destra o a settori circolari; le due lamine possono traslare reciprocamente oppure ruotare, così da cambiare la traslucenza a seconda che si sovrappongano regioni con uguale asse di polarizzazione oppure no; vi possono essere anche regioni con diversi assi di polarizzazione sfalsati ad angoli elementari e a, seconda di quanto le regioni si sovrappongono, si possono avere anche condizioni intermedie tra il blocco della luce e il passaggio totale della luce. Le regioni possono polarizzare in base alla lunghezza d’onda, così da variare il colore della luce passante. Il documento descrive sommariamente mezzi di scorrimento a rulli, ma non descrive mezzi per imporre lo scorrimento reciproco.
Muovendo da tale insegnamento, il documento US2016/334633 descrive un dispositivo di controllo della luce per una finestra o una porta tra stanze, comprendente una prima lamina polarizzante di patterning, includente una pluralità di regioni di polarizzazione aventi diverse direzioni dell’asse di assorbimento, in particolare una prima e una seconda regione alternate con assi di assorbimento tra loro ortogonali; una seconda lamina polarizzante di patterning avente le medesime regioni di polarizzazione; e una lamina ritardante, preferibilmente una lamina a quarto d’onda o a tre quarti d’onda. Almeno una delle lamine polarizzanti è scorrevole in una direzione nel piano.
Sempre muovendo dall’insegnamento del documento giapponese sopra citato, il documento WO2018/190282A1 descrive un dispositivo di regolazione della luce per una finestra, in grado di fornire un continuum di regolazione. Il dispositivo include, impilati in quest’ordine, un primo polarizzatore, due film con pattern ritardante e un secondo polarizzatore, in cui i polarizzatori sono tra loro mobili in una direzione uniassiale. Sono previste un’unità di movimentazione e una unità di controllo della stessa, per cui il sistema è motorizzato, richiedendo pertanto un’alimentazione elettrica. I polarizzatori operano su un intervallo di lunghezze d’onda comprendente le regioni dell’infrarosso, del visibile o anche dell’ultravioletto, preferibilmente la regione del vicino infrarosso o del visibile per avere proprietà termicamente schermanti.
Il problema tecnico alla base dell’invenzione è quello di fornire uno sportello di un’apparecchiatura di conservazione a bassa temperatura del settore alimentare che consenta la visione dei prodotti conservati in maniera pratica ed efficiente.
In un aspetto l’invenzione riguarda uno sportello di un’apparecchiatura di conservazione a bassa temperatura del settore alimentare, comprendente un’intelaiatura, e un complesso a trasparenza controllata sostenuto in detta intelaiatura, il complesso comprendendo almeno due pannelli polarizzati, ciascuno avente una disposizione alternata di una prima pluralità di regioni polarizzate aventi una prima direzione di polarizzazione e una seconda pluralità di regioni polarizzate aventi una seconda direzione di polarizzazione, diversa dalla, preferibilmente ortogonale alla, prima direzione di polarizzazione. Almeno uno dei pannelli polarizzati è montato mobile nell’intelaiatura e lo sportello comprende un dispositivo di comando manuale dello spostamento reciproco dei due pannelli tra una posizione di visibilità in cui le regioni polarizzate della prima pluralità del primo pannello sono sovrapposte alle regioni polarizzate della prima pluralità del secondo pannello e le regioni polarizzate della seconda pluralità del primo pannello sono sovrapposte alle regioni polarizzate della seconda pluralità del secondo pannello e una posizione di oscuramento in cui le regioni polarizzate della prima pluralità del primo pannello sono sovrapposte alle regioni polarizzate della seconda pluralità del secondo pannello e le regioni polarizzate della seconda pluralità del primo pannello sono sovrapposte alle regioni polarizzate della prima pluralità del secondo pannello. È in tal modo possibile, in una struttura particolarmente semplice ed economica, bloccare la radiazione entrante nella camera di conservazione quando non è necessario che i prodotti conservati siano a vista, con conseguente risparmio energetico e salvaguardia delle proprietà nutrizionali ed organolettiche dei prodotti conservati; inoltre quando è necessario che i prodotti conservati siano a vista, è possibile farlo senza mettere in comunicazione la camera di conservazione con l’ambiente esterno che, essendo tipicamente ad una temperatura differente da quella interna, influirebbe sulla regolazione della temperatura della camera di conservazione e quindi aumenterebbe lo sforzo dell’apparato di termoregolazione, con conseguente sforzo, usura e consumo elettrico.
Nella presente descrizione e nelle rivendicazioni allegate, con “bassa temperatura” si intendono ricomprendere tutte le temperature al di sotto della temperatura ambiente standard (25°), vale a dire sia temperature di refrigerazione sia temperature di congelazione e surgelazione.
Nella presente descrizione e nelle rivendicazioni allegate, con “settore alimentare” si intendono includere sia cibi di ogni genere, sia bibite e bevande di ogni genere.
Rientrano pertanto nella dicitura “apparecchiatura di conservazione a bassa temperatura del settore alimentare”, tra gli altri: frigoriferi, congelatori, surgelatori ad uso domestico e commerciale, nonché cantinette, armadi frigoriferi e simili. L’uso commerciale può comprendere l’uso in esercizi commerciali di rivendita di alimentari quali negozi, minimarket, supermarket, ipermercati ecc., nonché punti di ristorazione quali bar, enoteche, mense, tavole fredde, tavole calde, ristoranti ecc.
Nella presente descrizione e nelle rivendicazioni allegate, con il termine “sportello” si intende ricomprendere una porta incernierata e/o un coperchio scorrevole, che sia mobile tra una posizione di chiusura nella quale chiude la camera di conservazione isolandola termicamente e una posizione di massima apertura.
Forme di realizzazione vantaggiose dell’invenzione sono descritte nelle rivendicazioni dipendenti.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno meglio dalla seguente descrizione dettagliata di alcune sue forme di realizzazione preferite, fatta con riferimento ai disegni allegati. Le differenti caratteristiche nelle singole configurazioni possono venire combinate tra loro a piacere. In tali disegni,
- la figura 1 è una vista prospettica schematica di un’apparecchiatura di conservazione a bassa temperatura del settore alimentare avente uno sportello secondo una forma di realizzazione dell’invenzione,
- la figura 2 è una vista prospettica in spaccato e parzialmente rimossa dello sportello di figura 1,
- le figure 3 e 4 sono viste lungo la linea di sezione III-III in figura 1 dello sportello in diverse condizioni operative,
- la figura 5 è una vista schematica e non in scala di alcuni componenti dello sportello,
- la figura 6 è una vista schematica e non in scala di un altro componente dello sportello,
- le figure 7 e 8 sono viste schematiche, analoghe alle figure 3 e 4, di uno sportello secondo un’altra forma di realizzazione in diverse condizioni operative,
- le figure 9 e 10 sono viste schematiche, analoghe alle figure 3 e 4, di uno sportello secondo un’altra forma di realizzazione in diverse condizioni operative e
- la figura 11 è una vista prospettica schematica di un’altra apparecchiatura di conservazione a bassa temperatura del settore alimentare avente uno sportello secondo una forma di realizzazione dell’invenzione.
Nella Fig. 1 è illustrata schematicamente e a titolo del tutto esemplificativo un’apparecchiatura 1 di conservazione a bassa temperatura del settore alimentare.
In maniera di per sé nota, l’apparecchiatura 1 comprende un corpo principale 2 definente una camera di conservazione 3 e uno sportello 10 mobile tra una posizione di chiusura nella quale chiude la camera di conservazione 3 isolandola termicamente dall’ambiente esterno e una posizione di massima apertura, per consentire l’accesso al vano di conservazione 3 per il deposito e il prelievo dei prodotti -accesso che naturalmente è consentito in parte anche in posizioni intermedie dello sportello 10 quali quella mostrata.
L’apparecchiatura 1 di Fig. 1 è esemplificata da un frigorifero verticale in cui lo sportello 10 è incernierato (a destra nel caso mostrato) al corpo principale 2 in corrispondenza di una o più cerniere 4.
Nella presente descrizione e nelle rivendicazioni allegate, i termini “verticale”, “orizzontale” e derivati sono utilizzati con riferimento alla condizione montata dello sportello, rispettivamente dell’apparecchiatura.
Lo sportello 10 è preferibilmente dotato di una maniglia 11 che può essere afferrata con la mano per aprire, tirandolo, lo sportello 10.
Lo sportello 10 comprende un’intelaiatura 12 e un complesso 13 a trasparenza controllata sostenuto nell’intelaiatura 12 nella maniera descritta più oltre.
La Fig. 2 mostra lo sportello 10 in parziale spaccato e con porzioni rimosse. Per chiarezza, i componenti nello sportello 10 sono mostrati fuori scala.
Nella Fig. 2 è ben visibile l’intelaiatura 12, formata da un profilato a sezione sostanzialmente a U, alla quale sono fissati la maniglia 11 e i componenti 14 delle cerniere 4 (ad esempio, i perni di cerniere cilindriche) e che sorregge il complesso 13 a trasparenza controllata, alloggiandone la regione periferica.
Tra l’intelaiatura 12 e il complesso 13 possono essere previste delle guarnizioni, non mostrate per semplicità. Con riferimento anche alle Fig. 3-6, volutamente fuori scala per chiarezza, il complesso 13 comprende, nella forma di realizzazione preferita mostrata, un elemento di isolamento termico 15 sostanzialmente trasparente alla luce visibile, preferibilmente nella forma di un vetro doppio o vetro camera 15, del quale sono mostrati i due vetri 16 e 17 separati da una camera stagna 18 contenente aria o altro gas, nonché la cornice coibentata 19.
Il complesso 13 comprende inoltre, nella forma di realizzazione preferita mostrata, un pannello polarizzato 20 fisso, che verrà meglio descritto nel seguito.
Il complesso 13 comprende inoltre, nella forma di realizzazione preferita mostrata, un pannello polarizzato 21 mobile, anch’esso meglio descritto nel seguito, interposto tra il vetro camera 15 e il primo pannello polarizzato 20. Il pannello mobile 21 è mostrato in posizioni diverse nelle Fig. 3 e 4, meglio descritte più oltre.
Il vetro camera 15, il pannello polarizzato 20 fisso e il pannello polarizzato 21 mobile si sviluppano secondo piani paralleli, eventualmente tenuti leggermente distanziati da idonei distanziali (non mostrati) entro l’intelaiatura 12. Il vetro camera 15 è il componente dello sportello 10 cui è principalmente demandata la funzione di isolamento termico della camera 3 di conservazione, nella posizione di chiusura dello sportello 10, ed è sostanzialmente trasparente alla luce visibile.
Per via di tale funzione, il vetro camera 15 è preferibilmente disposto dal lato dello sportello 10 verso la camera 3 di conservazione come mostrato, ma questo non è strettamente necessario e le posizioni del vetro camera 15 e del pannello polarizzato 20 fisso possono essere invertite tra di loro.
Nel seguito della presente descrizione e nelle rivendicazioni allegate, il lato dello sportello 10 o di un suo componente rivolto verso la camera di conservazione 3 verrà indicato come “lato interno” nel seguito, mentre il lato opposto, rivolto verso l’esterno dell’apparecchiatura 1, verrà indicato come “lato esterno”.
Il pannello polarizzato 21 mobile del complesso 13 a trasparenza controllata è montato scorrevole nell’intelaiatura 12 dello sportello 10. A titolo meramente esemplificativo, come mostrato in Fig. 5, il pannello polarizzato 21 mobile è mostrato come comprendente una cornice 22 (omessa nelle Fig. 3 e 4 per semplicità) dotata di mezzi di scorrimento, in particolare di due guide di scorrimento 23 sporgenti dal suo bordo superiore e di due rotelle 24 sporgenti dal suo bordo inferiore, le quali guide di scorrimento 23 e rotelle 24 scorrono in rispettive rotaie (non mostrate) della intelaiatura 12.
Lo sportello 10 è dotato di un dispositivo di comando dello scorrimento del pannello 21 mobile, vantaggiosamente un dispositivo di comando manuale onde evitare consumi elettrici e parti ingombranti e costose.
Nella forma di realizzazione mostrata, il dispositivo di comando manuale comprende un organo ad azionamento manuale nella forma di una leva 25 fissata ad un’asta 26 girevolmente supportata entro l’intelaiatura 12, il fulcro della leva 25 giacendo lungo l’asse Z dell’asta 26. L’asta 26 è preferibilmente di sezione tonda.
Una o più fascette flessibili 27 si estendono trasversalmente dall’asta 26 e sono fissate, per una certa lunghezza a partire da una prima estremità, all’asta 26 e, alla loro seconda estremità, al bordo adiacente del pannello mobile 21 (bordo sinistro nelle Figure), in particolare della sua cornice 22.
Sono inoltre previsti mezzi di richiamo, quali una o più molle elicoidali 28 operativamente connesse tra il bordo opposto del pannello mobile 21 (a destra nelle Figure) e l’intelaiatura 12.
La leva 25 si estende attraverso un foro 29 (Fig. 2) dell’intelaiatura 12, che vantaggiosamente ne definisce due posizioni di fine corsa, e la sua regione preposta all’interazione con la mano sporge dall’intelaiatura 12. Tramite il dispositivo di comando manuale sopra descritto, si ottiene uno spostamento reciproco dei due pannelli polarizzati 20, 21 tra le due posizioni mostrate nelle Fig. 3 e 4, la corsa dello spostamento essendo indicata con L. In particolare, in una posizione stabile in cui il dispositivo di comando manuale non è azionato (Fig. 3), la leva 25 è in una prima posizione di fine corsa, vantaggiosamente antistante la maniglia 11 (cioè più esterna della maniglia) e distanziata da essa. Nella presente descrizione e nelle rivendicazioni allegate, con condizione o posizione “stabile” si intende che i componenti meccanici restano nello stesso stato se non soggetti a perturbazioni causate dall’azionamento manuale.
Le molle 28 esercitano una forza di trazione sul pannello 21 in una prima posizione di fine corsa, verso il lato della cerniera 4 (a destra nelle figure). Le fascette 27 sono dispiegate e l’asta 26 è girata in una posizione angolare definita dal fine corsa della leva 25.
Come mostrato in Fig. 4, quando la leva 25 viene azionata, spingendola verso l’interno (verso la camera di conservazione 3), essa determina la rotazione dell’asta 26 in senso orario attorno all’asse Z (guardando dall’alto); una certa lunghezza delle fascette 27 si avvolge attorno all’asta 26; il pannello polarizzato 21 mobile viene tirato in allontanamento dal lato dell’intelaiatura 12 della cerniera 4 (cioè tirato verso sinistra nelle figure) contro l’azione di richiamo delle molle 28. La posizione di fine corsa della leva 25, eventualmente definita dal foro 29, corrisponde vantaggiosamente a una posizione in cui è adiacente alla maniglia 11, a contatto o quasi a contatto con essa.
L’intelaiatura 12 ha una dimensione sufficiente ad alloggiare e mascherare alla vista i componenti meccanici sopra descritti, nonché le due regioni in cui, in almeno una delle due posizioni estreme, il pannello polarizzato 21 mobile non è sovrapposto al pannello polarizzato fisso 20 (cfr. Fig. 3). In tal modo, rimane visibile solamente la regione centrale del complesso 13 a trasparenza controllata. Lo sportello 10 può inoltre comprendere un dispositivo di blocco del pannello mobile 21 nella posizione imposta dall’azionamento del dispositivo di comando manuale. Un tale dispositivo di blocco, non mostrato, può comprendere, a mero titolo di esempio, una spina da inserire in fori dell’intelaiatura 12 e del pannello mobile 21 che divengano allineati nella condizione suddetta, oppure una pinza che blocchi la leva 25 sulla maniglia 11.
Come meglio mostrato nelle Figg. 5 e 6, ancorché in maniera del tutto schematica e volutamente non in scala, ciascun pannello 20, rispettivamente 21 comprende una disposizione alternata di una prima pluralità di regioni polarizzate aventi una prima direzione di polarizzazione, indicate come prime regioni 30, rispettivamente 31 e una seconda pluralità di regioni polarizzate aventi una seconda direzione di polarizzazione, diversa dalla prima direzione di polarizzazione, indicate come seconde regioni 32, rispettivamente 33.
Le regioni polarizzate 30-33 sono strisciformi e preferibilmente si estendono, ciascuna, lungo la direzione della dimensione maggiore del complesso 13 a trasparenza controllata - la direzione di altezza nel caso mostrato di sportello 10 verticale incernierato. La lunghezza utile delle regioni 30-33 è indicata con x in Figg. 5, 6.
Preferibilmente le regioni polarizzate di almeno una delle pluralità di regioni 30-33 polarizzate (e preferibilmente tutte) polarizzano anche radiazione infrarossa.
Nella direzione in cui si alternano, che nel caso mostrato è la direzione orizzontale, ortogonale all’asse della cerniera 4 dello sportello 10, ciascuna regione polarizzata 30-33 ha una larghezza y.
Regioni 30, 32 adiacenti sul pannello polarizzato 20 si toccano senza sovrapporsi; regioni 31, 33 adiacenti sul pannello polarizzato 21 si toccano senza sovrapporsi.
Le pluralità di regioni 30-33 coprono almeno tutta la porzione del complesso 13 a trasparenza controllata non coperta dalla intelaiatura 12 in entrambe le posizioni di fondo corsa del pannello polarizzato 21 mobile.
Le due direzioni di polarizzazione delle due pluralità di regioni dei pannelli 20, 21 sono preferibilmente tra di loro ortogonali. Per esempio, le regioni 30 della prima pluralità sul pannello polarizzato 20 e le regioni 31 della prima pluralità sul pannello polarizzato 21 hanno una direzione di polarizzazione della luce che è verticale; le regioni 32 della seconda pluralità sul pannello polarizzato 20 e le regioni 33 della seconda pluralità sul pannello polarizzato 21 hanno per esempio una direzione di polarizzazione della luce che è orizzontale. In altre forme di realizzazione meramente esemplificative, le regioni 30, 31 delle prime pluralità hanno una direzione di polarizzazione della luce che forma un angolo di 45° con l’orizzontale e le regioni 32, 33 delle seconde pluralità hanno una direzione di polarizzazione della luce che forma un angolo di -45° con l’orizzontale.
La larghezza y delle regioni 30-33 è pari alla corsa L del pannello mobile 21.
In tal modo, i pannelli 20, 21 sono soggetti a uno spostamento reciproco tra una posizione di visibilità in cui le regioni polarizzate 30 della prima pluralità del primo pannello 20 sono sovrapposte alle regioni polarizzate 31 della prima pluralità del secondo pannello 21 e le regioni polarizzate 32 della seconda pluralità del primo pannello 20 sono sovrapposte alle regioni polarizzate 33 della seconda polarità del secondo pannello 21 (avendo la stessa direzione di polarizzazione, le due regioni 30, 31 e rispettivamente 32, 33 lasciano passare la radiazione elettromagnetica ed eventualmente la radiazione infrarossa) e una posizione di oscuramento in cui le regioni 30 polarizzate della prima pluralità del primo pannello 20 sono sovrapposte alle regioni 33 polarizzate della seconda pluralità del secondo pannello 21 e le regioni polarizzate 32 della seconda pluralità del primo pannello 20 sono sovrapposte alle regioni polarizzate 31 della prima pluralità del secondo pannello 21 (avendo diversa direzione di polarizzazione, le due regioni sovrapposte 30, 33 e rispettivamente 32, 31 bloccano la radiazione elettromagnetica ed eventualmente la radiazione infrarossa).
Le direzioni di polarizzazione possono formare tra loro un angolo diverso da 90°, nel qual caso nella condizione di visibilità, la trasparenza non è totale e nella condizione di oscuramento, l’opacità non è totale.
Nel caso di un’apparecchiatura 1 particolarmente adatta a uso domestico, preferibilmente le regioni 30-33 sono applicate in modo tale che la posizione stabile dei pannelli 20, 21 sia di oscuramento. Così, nella condizione stabile, si blocca la radiazione solare e di illuminazione artificiale dell’ambiente in cui l’apparecchiatura 1 di conservazione è disposta, che potrebbe danneggiare i prodotti conservati nella camera 3 e/o fornire inutilmente calore per irraggiamento, innalzando inutilmente la temperatura nella camera 3, con conseguente risparmio energetico e salvaguardia delle proprietà nutrizionali ed organolettiche dei prodotti conservati; la radiazione è lasciata passare solamente quando si agisce in spinta sulla leva 25.
Per un uso commerciale dell’apparecchiatura 1, può essere preferibile applicare le regioni 30-33 in modo tale che la posizione stabile dei pannelli 20, 21 sia di visibilità. In questo modo, nella condizione stabile, i prodotti conservati nella camera 3 restano sempre esposti alla vista dei clienti durante l’orario di apertura, ma durante l’orario di chiusura è possibile bloccare la penetrazione delle radiazioni elettromagnetiche nella camera 3, con i vantaggi suddetti. In tal caso risulta particolarmente utile il dispositivo di blocco sopra descritto.
La dimensione della corsa L e della larghezza y delle regioni polarizzate 30-33 è scelta tenendo conto delle contrapposte esigenze meccaniche di permettere uno spostamento del pannello mobile 21 applicabile con una discreta precisione e di limitare la dimensione dell’intelaiatura 12 necessaria ad oscurare i componenti meccanici e le zone in cui i pannelli 20, 21 non si sovrappongono; nonché delle contrapposte esigenze che le regioni polarizzate 30-33 siano sufficientemente larghe da poter essere applicate o diversamente conformate sul pannello 20, 21 con la necessaria precisione, che siano sufficientemente strette da realizzare il passaggio tra la condizione di visibilità e la condizione di oscuramento in un tempo che non risulti fastidioso per la vista, e che siano sufficientemente larghe da evitare un eccessivo effetto moiré.
Può anche essere previsto che la corsa L sia pari a un multiplo intero dispari della larghezza y di ciascuna regione polarizzata 30-33.
La larghezza L=y è preferibilmente scelta nell’intervallo tra 1 mm e 5 cm, estremi inclusi, più preferibilmente tra 0,5 cm e 1,5 cm, estremi inclusi.
Nell’ambito della presente descrizione e delle rivendicazioni, tutte le grandezze numeriche indicanti quantità, parametri, percentuali, e così via sono da intendersi precedute in ogni circostanza dal termine “circa” se non diversamente indicato. Inoltre, tutti gli intervalli di grandezze numeriche includono tutte le possibili combinazioni dei valori numerici massimi e minimi e tutti i possibili intervalli intermedi, oltre a quelli qui indicati specificamente.
Ciascun pannello 20, 21 comprende preferibilmente un supporto trasparente, preferibilmente di vetro, cristallo o idoneo materiale plastico, e strisce di pellicola polarizzata incollate sul supporto tramite un adesivo trasparente.
In alternativa, le regioni polarizzate 30-33 possono essere incorporate nel pannello 20, 21, ad esempio costruite tramite un processo di rivestimento con materiale a cristalli liquidi, mascheramento, orientamento dei cristalli nelle regioni non mascherate, indurimento e ripetizione delle fasi con maschera complementare.
Le regioni polarizzate sono preferibilmente disposte su facce adiacenti dei due pannelli 20, 21, vale a dire che, nella configurazione delle figure, le regioni polarizzate 30, 32 del primo pannello 20 sono sulla sua faccia interna e le regioni polarizzate 31, 33 del secondo pannello 21 sono sulla sua faccia esterna. Questa configurazione, anche se a maggior rischio di usura e distacco delle pellicole per sfregamento, presenta il notevole vantaggio di evitare una trasmissione obliqua di radiazione elettromagnetica, dovuta a una sorta di effetto di parallasse, che potrebbe determinare un apporto di calore all’interno della camera refrigerata.
Oltre alle suddette regioni polarizzate 30-33, nel complesso 13 a trasparenza controllata possono essere ulteriormente previste regioni o trattamenti superficiali o pannelli con diversi effetti ottici, quali una lastra diffondente, uno strato di protezione e/o uno strato antiriflesso.
Nel dispositivo di comando manuale suddetto, la leva 25, può essere comandata agevolmente afferrando la maniglia 11 da dietro con le dita, appoggiando il palmo della mano sulla leva 25 e chiudendo la mano. Oltre al fatto che è possibile sfruttare il peso del corpo per azionare in spinta la leva 25, il dispositivo di comando manuale così conformato risulta particolarmente pratico in quanto, se si decide di aprire lo sportello 10 per accedere alla camera 3 di conservazione, ci si trova già nella condizione in cui si impugna la maniglia 11. Comunque, la leva 25 può essere più in generale comandata appoggiando il palmo della mano, o ad esempio una spalla, su di essa e spingendo.
Inoltre, il dispositivo è meccanicamente vantaggioso circa la trasmissione della forza necessaria per lo spostamento dei pannelli 20 e 21 in quanto vi è una prima riduzione di sforzo grazie alla leva 25 e una seconda riduzione di sforzo grazie all’avvolgimento delle fascette 27 attorno all’asta 26.
È peraltro evidente che sono possibili svariate modifiche, ad esempio è possibile disporre la leva 25 dietro alla maniglia 11 e comandarla per trazione verso la maniglia 11, facendo ruotare l’asta 26 in direzione antioraria.
Ancora in alternativa, la leva 25 può fungere anche da maniglia 11, in quanto una trazione continuata quando arriva a fine corsa sul foro 29 può servire ad aprire lo sportello 10, anche se diventa più soggetto a rotture ed è più facile una apertura involontaria.
È anche possibile, quando si voglia al contrario evitare il rischio di interferire con l’apertura dello sportello 10, sfalsare la leva 25 rispetto alla maniglia 11 lungo la direzione dell’asse Z, o anche ruotare di 180° o di 90° i vari componenti del meccanismo di scorrimento e disporre quindi la leva 25 e l’asta 26 dal lato della cerniera 4 oppure in corrispondenza del bordo superiore o del bordo inferiore dell’intelaiatura 12.
Le fascette 27 possono esser sostituite, ad esempio, da bielle o da coppie biella-manovella o da altri elementi di trasformazione del moto rotatorio dell’asta 26 in un moto traslatorio del pannello mobile 21.
Le molle elicoidali 28 possono essere sostituite da una seconda asta rigida girevolmente supportata nella cornice 12 e richiamata da una molla a spirale.
Lo sportello 10 può comprendere un interruttore elettrico (non mostrato) di una sorgente di luce (non mostrata) interna alla camera 3 di conservazione, comandato in accensione o rispettivamente in spegnimento dal movimento di un componente della catena cinematica di movimento reciproco dei due pannelli 20, 21, per esempio un interruttore elettrico comandato dalla leva 25 o interposto tra il bordo del pannello mobile 21 e l’intelaiatura 12 dal lato opposto al lato della leva 25 (lato destro nelle figure).
Nelle Figg. 7 e 8 è mostrata schematicamente una seconda forma di realizzazione dello sportello 10, avente un diverso meccanismo di scorrimento del pannello mobile 21 e del dispositivo manuale di comando; sono indicati solo i numeri di riferimento principali.
L’organo ad azionamento manuale è una leva 40 avente una superficie di camma 41 incernierata direttamente all’intelaiatura 12 in maniera non mostrata, ad esempio tramite una coppia di flange (oppure una superficie di camma realizzata sull’asta 26); un primo bordo laterale (sinistro in figura) del pannello polarizzato 21 mobile è spinto contro la superficie di camma 41 dalla spinta di molle in compressione 42 (solo una mostrata) operativamente interposte tra l’altro lato (destro in figura) del pannello 21 e l’intelaiatura 12. Quando la leva 40 non è azionata oppure è azionata tirandola verso l’esterno (Fig. 7), il pannello 21 è libero di muoversi sotto la spinta delle molle 42; quando la leva 40 viene azionata spingendola verso l’interno nella posizione illustrata in Fig. 8, il pannello 21 segue la superficie di camma 41 e viene spinto (verso destra) contro l’azione delle molle 42.
Una forma di realizzazione a camma può essere utilizzata anche nel caso di leva azionata a trazione, modificando se necessario la forma della superficie di camma e/o sostituendo le molle in compressione con molle in trazione. Nelle Figg. 9 e 10 è mostrata schematicamente una terza forma di realizzazione dello sportello 10, avente un diverso meccanismo di scorrimento del pannello mobile 21 e del dispositivo manuale di comando; sono indicati solo i numeri di riferimento principali.
L’organo ad azionamento manuale è una impugnatura 50 fissata direttamente a un primo bordo laterale (sinistro in figura) del pannello polarizzato 21 mobile; molle in trazione 51 (solo una mostrata) sono operativamente interposte tra l’altro lato (destro in figura) del pannello 21 e l’intelaiatura 12. Per comandare lo spostamento del pannello 21, è necessario agire in trazione / spinta laterale sull’impugnatura 50, ad esempio avvicinandola alla maniglia 11 tramite la chiusura della mano.
La soluzione è meccanicamente molto semplice, tuttavia l’azionamento può risultare faticoso.
Nel complesso 13 a trasparenza controllata può essere prevista, oltre al vetro camera 15, una seconda lastra trasparente, i due pannelli 20, 21 essendo chiusi a sandwich tra le due lastre trasparenti.
Lo sportello 10 e in particolare i pannelli polarizzati 20, 21 possono essere leggermente bombati, lo scorrimento reciproco avvenendo in tal caso lungo una linea curva a grande raggio di curvatura.
In altre forme di realizzazione, entrambi i pannelli polarizzati possono essere mobili, contemporaneamente e in direzioni opposte, così da dimezzare la corsa di ciascuno rispetto alla corsa del solo pannello polarizzato mobile. In altre forme di realizzazione, possono essere presenti più pannelli polarizzati, per esempio un pannello polarizzato fisso e due pannelli polarizzati mobili, ciascuno sovrapponibile a una metà del pannello fisso, così da ridurre il peso di ciascun pannello mobile.
In linea di principio possono anche essere previsti tre o più pannelli, con una disposizione alternata di tre o più regioni polarizzate con diverse direzioni di polarizzazione, così da fornire anche una o più condizioni di visibilità parziale.
In altre forme di realizzazione, il complesso a trasparenza controllata può essere formato da un inserto circolare dello sportello, in cui le regioni polarizzate sono a spicchio e il movimento reciproco dei pannelli polarizzati è una rotazione di un angolo pari ad un angolo secondo cui si estende una regione polarizzata.
In altre forme di realizzazione, le regioni polarizzate possono alternarsi nelle due direzioni principali del piano del rispettivo pannello, formando così un disegno a scacchiera.
Nella Fig. 11 è illustrata schematicamente e a titolo del tutto esemplificativo un’altra apparecchiatura 1a di conservazione a bassa temperatura del settore alimentare, nella forma di un congelatore orizzontale, dotato di due sportelli 10a, 10b scorrevoli entro rotaie di scorrimento 4a laterali, ciascuno preferibilmente dotato di una rispettiva maniglia 11a, 11b che può essere afferrata con la mano per aprire, facendolo scorrere, lo sportello 10a, 10b. Lo sportello 10a è mostrato in posizione di parziale apertura di una camera 3a di conservazione, mentre lo sportello 10b è mostrato in posizione di chiusura. Si nota che i due sportelli 10a, 10b si sviluppano in piani paralleli così da potersi sovrapporre almeno in parte.
Anche ciascuno sportello 10a, 10b comprende una rispettiva intelaiatura 12a, 12b e un rispettivo complesso 13a, 13b a trasparenza controllata sostenuto nell’intelaiatura 12a, 12b. Le leve 25a, 25b del meccanismo di scorrimento possono agire ad esempio in maniera analoga a quella della prima forma di realizzazione.
Le due apparecchiature 1, 1a sono meramente esemplificative e si comprende che l’apparecchiatura di conservazione a bassa temperatura del settore alimentare qui descritta può essere di qualsiasi altra tipologia, orizzontale o verticale, e può comprendere più di una camera di conservazione, i vani di conservazione essendo mantenuti alla stessa o a diversa temperatura, e uno o più sportelli associati a ciascuna camera di conservazione, di tipo incernierato o scorrevole o anche vincolato al corpo principale con mezzi di vincolo diversi dai mezzi a cerniera 4 e dalle rotaie di scorrimento 4a mostrati.
Tutto quanto detto in relazione all’apparecchiatura 1 della Fig. 1 vale in generale, salvo diversa indicazione, per qualsiasi altra apparecchiatura di conservazione a bassa temperatura del settore alimentare, in particolare per l’apparecchiatura 1a di Fig. 11.
Nel caso di apparecchiatura orizzontale come l’apparecchiatura 1a, le regioni polarizzate 30-33 delle due pluralità (non mostrate in Fig. 11 per semplicità) sono naturalmente strisce estese sostanzialmente in un piano orizzontale, e si possono alternare, per esempio, nella direzione parallela alla direzione di rotaie di scorrimento 4a dello sportello.
La precedente è una descrizione di varie forme di realizzazione di aspetti inventivi, ed ulteriori modifiche possono essere apportate senza fuoriuscire dalla portata della presente invenzione. La forma e/o la dimensione e/o la posizione e/o l’orientamento dei vari componenti e/o la successione delle varie fasi possono essere variati. Le funzioni di un elemento o modulo possono essere eseguite da due o più componenti o moduli, e viceversa. Componenti mostrati direttamente connessi o in contatto possono avere strutture intermedie disposte tra di loro. Fasi mostrate direttamente susseguentisi possono avere fasi intermedie svolte tra di esse. I dettagli mostrati in una figura e/o descritti con riferimento a una figura o a una forma di realizzazione si possono applicare in altre figure o forme di realizzazione. Non tutti i dettagli mostrati in una figura o descritti nello stesso contesto devono essere necessariamente presenti in una stessa forma di realizzazione. Caratteristiche o aspetti che risultino innovativi rispetto alla tecnica nota, da soli o in combinazione con altre caratteristiche, sono da considerare descritti di per sé, indipendentemente da quanto esplicitamente descritto come innovativo.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sportello (10, 10a, 10b) di un’apparecchiatura (1, 1a) di conservazione a bassa temperatura del settore alimentare, lo sportello (10, 10a, 10b) comprendendo un’intelaiatura (12, 12a, 12b) e un complesso (13, 13a, 13b) a trasparenza controllata sostenuto in detta intelaiatura (12, 12a, 12b), il complesso (13, 13a, 13b) comprendendo almeno due pannelli polarizzati (20, 21), ciascuno avente una disposizione alternata di una prima pluralità di regioni polarizzate (30, 31) aventi una prima direzione di polarizzazione e una seconda pluralità di regioni polarizzate (32, 33) aventi una seconda direzione di polarizzazione, diversa dalla, preferibilmente ortogonale alla, prima direzione di polarizzazione, caratterizzato dal fatto che almeno uno dei pannelli polarizzati (20, 21) è montato mobile nell’intelaiatura (12, 12a, 12b) e lo sportello (10, 10a, 10b) comprende un dispositivo di comando manuale dello spostamento reciproco dei due pannelli (20, 21) tra una posizione di visibilità in cui le regioni polarizzate (30) della prima pluralità del primo pannello (20) sono sovrapposte alle regioni polarizzate (31) della prima pluralità del secondo pannello (21) e le regioni polarizzate (32) della seconda pluralità del primo pannello (20) sono sovrapposte alle regioni polarizzate (33) della seconda pluralità del secondo pannello (21) e una posizione di oscuramento in cui le regioni polarizzate della prima pluralità (30) del primo pannello (20) sono sovrapposte alle regioni polarizzate (33) della seconda pluralità del secondo pannello (21) e le regioni polarizzate (32) della seconda pluralità del primo pannello (20) sono sovrapposte alle regioni polarizzate (31) della prima pluralità del secondo pannello (21).
  2. 2. Sportello (10, 10a, 10b) secondo la rivendicazione 1, in cui le regioni polarizzate (30-33) sono strisciformi e lo spostamento reciproco è una traslazione reciproca di una corsa (L) pari alla larghezza (y) di una regione polarizzata (30-33) o a un suo multiplo intero dispari.
  3. 3. Sportello (10, 10a, 10b) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui il dispositivo di comando manuale comprende un organo ad azionamento manuale (25, 25a, 25b, 40, 50) agente per spostare uno dei pannelli polarizzati (21) da una pozione stabile contro l’azione di un elemento di sollecitazione (28, 42, 51), detta posizione stabile essendo scelta tra detta posizione di visibilità e detta posizione di oscuramento, preferibilmente essendo detta posizione di oscuramento.
  4. 4. Sportello (10, 10a, 10b) secondo la rivendicazione 3, in cui l’organo ad azionamento manuale è una leva di azionamento manuale (25) fissata ad un’asta (26) girevolmente supportata entro l’intelaiatura (12, 12a, 12b), almeno un elemento (27) di trasformazione del moto da rotatorio a traslatorio essendo previsto tra l’asta (26) e un primo bordo del pannello polarizzato (21) mobile, essendo inoltre previsti mezzi di richiamo (28) operativamente connessi tra il bordo opposto del pannello polarizzato (21) mobile e l’intelaiatura (12, 12a, 12b).
  5. 5. Sportello (10, 10a, 10b) secondo la rivendicazione 3 o 4, in cui l’organo ad azionamento manuale (25, 40, 50), in una sua condizione di fine corsa, è adiacente a una maniglia (11, 11a, 11b) per l’apertura dell’intero sportello (10, 10a, 10b), in cui lo sportello (10, 10a, 10b) è incernierato o scorrevole rispetto alla camera (3, 3a) di conservazione dell’apparecchiatura (1, 1a).
  6. 6. Sportello (10, 10a, 10b) secondo qualsiasi delle rivendicazioni 3-5, in cui l’intelaiatura (12, 12a, 12b) presenta una dimensione tale da nascondere alla vista il meccanismo di movimentazione reciproca dei pannelli polarizzati (20, 21) e/o tale da nascondere alla vista una zona di non sovrapposizione dei pannelli polarizzati (20, 21) in detta posizione di visibilità e/o in detta posizione di oscuramento.
  7. 7. Sportello (10, 10a, 10b) secondo qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un meccanismo di fermo per bloccare i due pannelli polarizzati (20, 21) quando sono in una tra detta posizione di visibilità e detta posizione di oscuramento, la quale è una condizione non stabile.
  8. 8. Sportello (10, 10a, 10b) secondo qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui almeno una regione polarizzata (30-33), e preferibilmente tutte, polarizza anche la radiazione infrarossa.
  9. 9. Sportello (10, 10a, 10b) secondo qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un interruttore elettrico di una sorgente di luce interna alla camera (3, 3a) di conservazione, comandato in accensione o rispettivamente in spegnimento dal movimento di un componente della catena cinematica di movimento reciproco dei pannelli polarizzati (20, 21).
  10. 10. Sportello (10, 10a, 10b) secondo qualsiasi delle rivendicazioni 2-9, in cui dette strisce di regione polarizzata si estendono nella direzione verticale e si alternano nella direzione orizzontale in una condizione di montaggio verticale dello sportello (10, 10a, 10b).
IT102019000005460A 2019-04-09 2019-04-09 Sportello di un’apparecchiatura di conservazione a bassa temperatura del settore alimentare IT201900005460A1 (it)

Priority Applications (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT102019000005460A IT201900005460A1 (it) 2019-04-09 2019-04-09 Sportello di un’apparecchiatura di conservazione a bassa temperatura del settore alimentare

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT102019000005460A IT201900005460A1 (it) 2019-04-09 2019-04-09 Sportello di un’apparecchiatura di conservazione a bassa temperatura del settore alimentare

Publications (1)

Publication Number Publication Date
IT201900005460A1 true IT201900005460A1 (it) 2020-10-09

Family

ID=67262891

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT102019000005460A IT201900005460A1 (it) 2019-04-09 2019-04-09 Sportello di un’apparecchiatura di conservazione a bassa temperatura del settore alimentare

Country Status (1)

Country Link
IT (1) IT201900005460A1 (it)

Citations (9)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US5164856A (en) * 1991-02-19 1992-11-17 Yongfeng Zhang Transmittance-adjustable window
JPH09310567A (ja) 1996-05-23 1997-12-02 Kunihiro Ichimura 調光装置及びこれに用いる面状材の製造方法
US20070163732A1 (en) * 2006-01-13 2007-07-19 Konvin Associates Ltd. Method and device for controlling the passage of radiant energy into architectural structures
WO2011093614A2 (en) * 2010-02-01 2011-08-04 Lg Electronics Inc. Refrigerator and method for controlling the same
US20150378168A1 (en) * 2014-05-19 2015-12-31 Smartershade, Inc. Patterned image device
JP2016051120A (ja) * 2014-09-01 2016-04-11 大日本印刷株式会社 調光装置
US20160334633A1 (en) 2014-01-10 2016-11-17 Nitto Denko Corporation Light control device, light control window, and optical laminated body for light control device
KR20170091867A (ko) 2016-02-02 2017-08-10 오디하이텍(주) 투명 냉장고 도어 및 이를 구비한 투명 냉장고
WO2018190282A1 (ja) 2017-04-11 2018-10-18 富士フイルム株式会社 調光装置

Patent Citations (9)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US5164856A (en) * 1991-02-19 1992-11-17 Yongfeng Zhang Transmittance-adjustable window
JPH09310567A (ja) 1996-05-23 1997-12-02 Kunihiro Ichimura 調光装置及びこれに用いる面状材の製造方法
US20070163732A1 (en) * 2006-01-13 2007-07-19 Konvin Associates Ltd. Method and device for controlling the passage of radiant energy into architectural structures
WO2011093614A2 (en) * 2010-02-01 2011-08-04 Lg Electronics Inc. Refrigerator and method for controlling the same
US20160334633A1 (en) 2014-01-10 2016-11-17 Nitto Denko Corporation Light control device, light control window, and optical laminated body for light control device
US20150378168A1 (en) * 2014-05-19 2015-12-31 Smartershade, Inc. Patterned image device
JP2016051120A (ja) * 2014-09-01 2016-04-11 大日本印刷株式会社 調光装置
KR20170091867A (ko) 2016-02-02 2017-08-10 오디하이텍(주) 투명 냉장고 도어 및 이를 구비한 투명 냉장고
WO2018190282A1 (ja) 2017-04-11 2018-10-18 富士フイルム株式会社 調光装置

Similar Documents

Publication Publication Date Title
CA3080163C (en) Wine cabinet with storage and display chambers
JP6491648B2 (ja) 冷蔵庫を有するキャビネット用のガラス要素
EP3745340A1 (en) Refrigerated display case door with transparent lcd panel
BR112016019713B1 (pt) Elemento envidraçado isolante, móvel de câmara refrigerada e janela de edifício
DE69934147D1 (de) Tür zur entnahme der waren für eine kühleinrichtung
US10888176B2 (en) Heat absorbing door for a refrigerated merchandiser
ITPN20120026A1 (it) Dispositivo di sostegno e di azionamento di porte scorrevoli, in particolare per armadi
KR102423822B1 (ko) 냉장고
JP5288952B2 (ja) 冷蔵庫
IT201900005460A1 (it) Sportello di un’apparecchiatura di conservazione a bassa temperatura del settore alimentare
AU2012284427A1 (en) Heat absorbing door for a refrigerated merchandiser
EP3385486B1 (en) Transparent double glazing panel
CN207784845U (zh) 一种便于更换艺术画的艺术门
WO2007046085A3 (en) Microwave oven window
US20190374047A1 (en) Damper device set, and cold- and/or freeze-storage showcase
KR100301632B1 (ko) 투명창을구비한냉장고
US9271583B2 (en) Beverage storage cabinet
US10760327B2 (en) Insulating glazing, in particular for a temperature-controlled piece of furniture
KR860007905A (ko) 진열장
ITRE20110075A1 (it) Gruppo cerniera per porte di armadi frigoriferi
JP2010148707A (ja) ショーケース
KR102135962B1 (ko) 도어용 힌지 장치 및 이를 포함하는 조리 장치
ITRE20110074A1 (it) Gruppo di cerniera per porte di armadi frigoriferi
US10563903B2 (en) Appliance with transitioning door handles
TW201145218A (en) Merchandising unit with display assembly