IT201900005300A1

IT201900005300A1 - Elemento di rivestimento per l’impiego in edilizia e metodo per la sua realizzazione

Info

Publication number: IT201900005300A1
Application number: IT102019000005300A
Authority: IT
Inventors: Tiziana Poli; Andrea Zani; Alberto Speroni; Andrea Giovanni Mainini
Original assignee: Milano Politecnico
Priority date: 2019-04-05
Filing date: 2019-04-05
Publication date: 2020-10-05
Also published as: WO2020202122A1; CN113993673A; US20220176589A1; EP3946864A1; CN113993673B

Description

ELEMENTO DI RIVESTIMENTO PER L’IMPIEGO IN EDILIZIA E

METODO PER LA SUA REALIZZAZIONE

DESCRIZIONE

CAMPO TECNICO

La presente invenzione si riferisce al settore delle strutture accessorie per l’uso in edilizia. In particolar modo, l’invenzione si riferisce ad un metodo per realizzare un elemento di rivestimento comprendente una struttura composita a base cementizia, per l’impiego in edilizia.

STATO DELL'ARTE

Al giorno d’oggi, nel settore dell’edilizia vi è una ridotta disponibilità di elementi o strutture che possono essere impiegati per realizzare in modo agevole ed economico rivestimenti aventi forme complesse, ad esempio caratterizzate da geometrie a singola o doppia curvatura, avvallamenti multipli, pieghe, fori, ecc...

Una soluzione adottata nel settore è quella di realizzare casseforme che riproducono la forma desiderata. All’interno delle stesse viene colata una miscela a base cementizia che viene lasciata per un tempo necessario al suo consolidamento. In seguito al consolidamento del materiale, la cassaforma viene rimossa e la struttura così realizzata può essere utilizzata come rivestimento o, eventualmente, essere sottoposta a processi di trattamento superficiale prima del suo uso.

La principale limitazione di questa soluzione è la necessità di disporre di casseforme che sono di difficile realizzazione e presentano un considerevole costo di produzione, in particolar modo quando devono essere realizzati elementi dotati di configurazioni differenti tra loro, dovuto sia alla metodologia impiegata, sia al costo dei macchinari.

Oltre alle casseforme, sono altresì note strutture che utilizzano specifici supporti atti a contenere un materiale a base cementizia il quale, una volta terminato il processo di consolidamento, consente di ottenere degli elementi strutturali autoportanti. Tali elementi sono generalmente dotati di una considerevole rigidità e durezza, e sono pertanto generalmente impiegati come elementi di protezione e/o di rinforzo per realizzazioni di infrastrutture civili ed industriali.

In tale contesto, il brevetto statunitense US 8,287,982 descrive un processo per la realizzazione di strutture per l’impiego in edilizia mediante un tessuto che viene impregnato da una miscela ottenuta miscelando un materiale in polvere, previsto nel tessuto, con un liquido immesso in una seconda fase. Il tessuto impiegato comprende uno strato inferiore realizzato a maglie strette, uno strato superiore realizzato a maglie più larghe, elementi filiformi che si estendono attraverso lo spazio tra lo strato inferiore e quello superiore. Il materiale in polvere, ad esempio cemento, è presente tra detti strati e viene in seguito attivato mediante l’aggiunta di acqua. Una volta raggiunto l’irrigidimento per essicazione, il prodotto ottenuto può essere utilizzato per diverse applicazioni come formare coperture, piste per veicoli o pedoni, casseforme per il getto di calcestruzzo, barriere, sponde, pavimenti, o costituire elementi di riparazione di strutture quali tetti o tubazioni.

Anche questa soluzione, tuttavia, presenta alcuni limiti. Innanzi tutto, non consente la creazione di geometrie particolarmente complesse in quanto la particolare trama del tessuto che deve trattenere il materiale in polvere, non lo rende particolarmente estensibile. Inoltre, il processo per la realizzazione del prodotto finale necessita di una distribuzione uniforme del materiale in polvere all’interno del tessuto, per evitare la creazione di disomogeneità nella struttura finale che potrebbero comprometterne le caratteristiche di resistenza meccanica desiderate del prodotto ottenuto. Tali caratteristiche sono pertanto di ostacolo alla possibilità di modellare l’insieme formato da tessuto e materiale allo stato fluido e di ottenere strutture di forma complessa. Inoltre le strutture realizzate mediante tale processo, sono caratterizzate da una trama alquanto fitta, pertanto non sono dotate di caratteristiche di traslucenza.

In aggiunta, la presenza di materiale in polvere all’interno del tessuto, comporta una particolare cura nell’imballaggio del tessuto stesso, sia in fase di stoccaggio che di trasporto, per evitare la fuoriuscita di tale materiale dal tessuto e/o un deterioramento dello stesso dovuto a fattori ambientali quali umidità, irraggiamento, variazioni di temperatura. Non ultimo, tale soluzione necessita un tipo particolare di tessuto, in cui le superfici devono essere dissimili almeno in quanto a geometria e a caratteristiche di permeabilità. L’insieme di tali peculiarità comporta un incremento dei costi di gestione del processo e del materiale impiegato.

SCOPI E RIASSUNTO DELL'INVENZIONE

È scopo della presente invenzione quello di superare gli inconvenienti dell’arte nota.

In particolare, è scopo della presente invenzione presentare un metodo per la realizzazione di elementi di rivestimento per l’impiego in edilizia, che permetta di realizzare in modo semplice ed economico elementi di forma complessa.

Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di presentare un metodo per la realizzazione di elementi di rivestimento che consenta di ottenere elementi, provvisti di proprietà di traslucenza e/o trasparenza variabili fino all’ottenimento di un elemento parzialmente o totalmente opaco.

Ulteriormente, scopo della presente invenzione è quello di presentare un metodo per la realizzazione di elementi di rivestimento, che ne consenta un’agevole progettazione nonché una efficiente e rapida fabbricazione.

Infine, scopo della presente invenzione è quello di realizzare un elemento di rivestimento per l’impiego in edilizia che sia leggero e dotato di una migliorata versatilità di impiego.

Questi ed altri scopi della presente invenzione sono raggiunti mediante un metodo e un dispositivo incorporanti le caratteristiche delle rivendicazioni allegate, le quali formano parte integrante della presente descrizione.

La presente invenzione riguarda un metodo per realizzare elementi di rivestimento per l’impiego in edilizia, comprendenti una struttura composita a base cementizia. Il metodo prevede di predisporre un elemento di supporto deformabile elasticamente, comprendente una prima superficie, una seconda superficie ed una pluralità di elementi spaziatori posti tra la prima e la seconda superficie. Il metodo prevede poi di preparare una composizione cementizia sostanzialmente fluida a base acquosa, e immettere detta composizione cementizia sostanzialmente fluida nell’elemento di supporto, per ottenere una struttura composita deformabile. Il metodo prevede quindi di rimuovere parte della composizione cementizia fluida dall’elemento di supporto, in modo tale da eliminare la composizione cementizia fluida in eccedenza. Il metodo prevede inoltre di posizionare in seguito tale struttura composita deformabile in un dispositivo di formatura e di mantenere tale struttura composita in associazione con il dispositivo di formatura, fino a consolidamento della stessa.

Tale soluzione consente di realizzare elementi di rivestimento autoportanti e versatili per una vasta gamma di applicazioni possibili nel settore dell’edilizia. Il metodo secondo l’invenzione consente inoltre di ottenere una consistente riduzione del peso delle strutture composite realizzate, a base cementizia, in quanto vengono ottimizzate sia la quantità sia la distribuzione della composizione cementizia all’interno dell’elemento di supporto; in questo modo possono essere realizzati elementi di rivestimento con proprietà di leggerezza e traslucenza variabili fino all’ottenimento di un elemento parzialmente o totalmente opaco. Ulteriormente, il preparare la composizione cementizia in una fase precedente all’immissione della stessa nell’elemento di supporto, comporta il vantaggio di realizzare una miscelazione accurata e pertanto una composizione cementizia allo stato liquido di qualità migliorata. Secondo tale metodo viene inoltre ridotto il numero di componenti e materiali impiegati per la realizzazione dello stesso, semplificando pertanto sia il processo di progettazione che quello di fabbricazione. La realizzazione degli elementi di rivestimento è inoltre vantaggiosamente eseguibile in tempi e con costi contenuti, anche in prossimità del luogo di applicazione degli stessi.

Secondo un differente aspetto l’invenzione riguarda un elemento di rivestimento per l’impiego in edilizia comprendente almeno un elemento di supporto deformabile elasticamente, comprendente una prima superficie ed una seconda superficie, una pluralità di elementi spaziatori posti tra dette prima e seconda superficie e ad esse connessi. Gli elementi spaziatori sono disposti in modo da formare una pluralità di cavità entro le quali è posta una composizione cementizia a base acquosa.

Tale soluzione consente di disporre di un elemento di rivestimento leggero e traslucente, dotato di una migliorata versatilità di impiego, ovvero agevolmente configurabile.

La presente invenzione, in almeno uno dei suddetti aspetti, può presentare almeno una delle caratteristiche preferite che seguono, prese singolarmente o in combinazione con una qualsiasi delle altre caratteristiche preferite descritte.

Preferibilmente il metodo prevede inoltre di rimuovere la struttura composita consolidata dal dispositivo di formatura.

In una forma di realizzazione, il metodo prevede inoltre di rimuovere la struttura composita dal dispositivo di formatura durante la fase di consolidamento.

Preferibilmente gli elementi spaziatori presentano una forma allungata.

In una forma di realizzazione, il mantenere la struttura composita nel dispositivo di formatura comprende movimentare il dispositivo di formatura in modo da ottenere una predeterminata configurazione della struttura composita stessa.

In questo modo è possibile realizzare elementi di rivestimento secondo svariate geometrie, dalle forme più semplici che prevedono superfici planari, a quelle più articolate, presentanti una curvatura singola o doppia, fino alla possibilità di realizzare superfici complesse.

Preferibilmente la composizione cementizia comprende un additivo fluidificante e/o plastificante. Preferibilmente cemento, acqua e additivo fluidificante e/o plastificante sono presenti secondo un rapporto che può variare da 1; 1/3; 1/3 fino a 1; 1⁄ 6 ; 1/6.

Tale soluzione consente di ottenere un elemento di rivestimento leggero e di contenere i costi dei materiali che vengono impiegati nella sua fabbricazione.

Preferibilmente gli elementi spaziatori sono posti tra dette prima e seconda superficie in modo da realizzare una pluralità di cavità interconnesse.

In questo modo, quando la composizione cementizia allo stato fluido è immessa nell’elemento di supporto, è favorita la diffusione della stessa all’interno della struttura composita, consentendo di ottenere una distribuzione omogenea della stessa nelle cavità.

Preferibilmente detto mantenere la struttura composita in associazione con il dispositivo di formatura è compiuto per un intervallo di tempo ∆t predeterminato.

Preferibilmente, l’elemento di supporto è costituito da un tessuto tridimensionale deformabile. Preferibilmente detto tessuto tridimensionale deformabile presenta elementi spaziatori di forma allungata e disposti, tra una prima e una seconda superficie del tessuto tridimensionale, in modo da formare una pluralità di cavità interconnesse.

In una forma di realizzazione, almeno una di dette prima superficie e seconda superficie, è permeabile.

Ciò consente vantaggiosamente un agevole passaggio della composizione cementizia verso l’interno dell’elemento di supporto, durante la fase di immissione della stessa, oltre che di selezionare le modalità di immissione in funzione delle specifiche caratteristiche dei materiali impiegati e delle condizioni ambientali.

Preferibilmente, sia la prima superficie 4 che la seconda superficie 5 dell’elemento di supporto 2 sono permeabili.

In questo modo è possibile utilizzare l’elemento di supporto secondo un qualsiasi orientamento, durante la fase di immissione della composizione cementizia all’interno dello stesso.

Preferibilmente detta prima superficie è posta rispetto a detta seconda superficie ad una distanza variabile tra 1 mm e 30 mm. Preferibilmente la prima superficie è posta rispetto alla seconda superficie ad una distanza variabile tra 1 mm e 20 mm. Ancora più preferibilmente ad una distanza tra 3 mm e 7 mm.

In una forma preferita, l’elemento di rivestimento comprende almeno un’apertura, realizzata per mezzo di taglio e/o foratura.

In questo modo si possono realizzare elementi di rivestimento permeabili alla radiazione solare e/o all’aria e/o all’acqua nonché adattabili a svariati impieghi quali ad esempio sistemi di ombreggiamento, schermature solari, sistemi di rivestimento di facciata, partizioni, elementi architettonici.

Ulteriori caratteristiche e scopi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione che segue.

BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI

L’invenzione verrà descritta qui di seguito con riferimento ad alcuni esempi, forniti a scopo esplicativo e non limitativo, ed illustrati nei disegni annessi. Questi disegni illustrano differenti aspetti e forme di realizzazione della presente invenzione e, dove appropriato, numeri di riferimento illustranti strutture, componenti, materiali e/o elementi simili in differenti figure sono indicati da numeri di riferimento similari.

La Figura 1 è una vista schematica prospettica di un elemento di rivestimento comprendente una struttura composita, secondo una forma di realizzazione della presente invenzione;

la Figura 2 è una vista schematica prospettica di un elemento di rivestimento in una seconda forma di realizzazione della presente invenzione;

la Figura 3a è una vista schematica in sezione laterale di un elemento di supporto facente parte della struttura composita, secondo una forma di realizzazione della presente invenzione;

la Figura 3b mostra, schematicamente e in vista laterale, l’elemento di supporto di figura 3a, durante una fase del metodo secondo la presente invenzione;

le Figure 4a e 4b mostrano, schematicamente e in vista prospettica, l’interazione tra la radiazione solare ed un elemento di rivestimento in rispettive forme di realizzazione possibili; e

La Figura 5a è una vista schematica prospettica di un elemento di rivestimento comprendente una struttura composita, secondo una ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione;

La Figura 5b è una vista schematica in sezione dell’elemento di rivestimento comprendente una struttura composita di figura 5a; e

La Figura 5c è una vista frontale schematica dell’elemento di rivestimento di figura 5a.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL’INVENZIONE

Mentre l’invenzione è suscettibile di varie modifiche e costruzioni alternative, alcune forme di realizzazione preferite sono mostrate nei disegni e saranno descritte qui di seguito in dettaglio. Si deve intendere, comunque, che non vi è alcuna intenzione di limitare l’invenzione alla specifica forma di realizzazione illustrata, ma, al contrario, l’invenzione intende coprire tutte le modifiche, costruzioni alternative, ed equivalenti che ricadano nell’ambito dell’invenzione come definito nelle rivendicazioni.

L’uso di “ad esempio”, “ecc.”, “oppure” indica alternative non esclusive senza limitazione a meno che non altrimenti indicato. L’uso di “include” significa “include, ma non limitato a” a meno che non sia altrimenti indicato.

Con riferimento alle figure citate, con 100 è stato complessivamente indicato un elemento di rivestimento, realizzato secondo la presente invenzione. L’elemento di rivestimento 100 comprende una struttura composita 1 che include un elemento di supporto 2 e una composizione cementizia 3, posta all’interno di tale elemento di supporto 2.

L’elemento di supporto 2 comprende una prima superficie 4 ed una seconda superficie 5, le quali definiscono un volume entro il quale sono disposti elementi spaziatori 6, connessi sia alla prima superficie 4 che alla seconda superficie 5, e atti a mantenerle separate una dall’altra.

Gli elementi spaziatori 6 presentano preferibilmente una forma allungata e sono disposti in modo da formare una pluralità di cavità 7 all’interno del detto volume. Tali elementi 6 possono inoltre essere disposti ortogonalmente rispetto alla prima e seconda superficie, oppure secondo un angolo di incidenza diverso da 90° in funzione delle proprietà (es. resistenza meccanica e/o deformabilità) che l’elemento di supporto deve possedere per la specifica applicazione. Detti elementi spaziatori 6 consentono di mantenere distanziate le superfici 4 e 5 dell’elemento di supporto 2, anche a fronte di sollecitazioni a compressione di lieve entità, pur garantendo le caratteristiche di deformabilità dello stesso. Preferibilmente l’elemento di supporto presenta una resistenza a compressione superiore a circa 4kPa e inferiore a circa 20kPa.

In una soluzione preferita l’elemento di supporto 2 è costituito da un tessuto tridimensionale estensibile e deformabile, come ad esempio un tessuto in Polietilene Tereftalato (PET), o Poliestere (PL), in cui le due superfici esterne sono connesse tramite uno strato di collegamento interno, comprendente un’alternanza di filati intrecciati ad entrambe le superfici. Il tessuto tridimensionale impiegato per realizzare gli elementi di rivestimento 100 è resistente agli strappi, alle abrasioni e dispone di una struttura che gli consente di allungarsi sul piano e di recuperare la propria forma originale dopo una compressione.

In una forma preferita di realizzazione la prima superficie 4 e la seconda superficie 5 sono sostanzialmente planari e sono mantenute separate tra loro dagli elementi spaziatori 6 secondo una distanza sostanzialmente costante per tutta la loro estensione.

In una forma alternativa di realizzazione, gli elementi spaziatori 6 sono configurati in modo da mantenere separata la prima superficie 4 dalla seconda superficie 5 secondo una distanza che può variare lungo l’estensione delle superfici stesse.

La prima superficie 4 e la seconda superficie 5 possono anche essere realizzate secondo una qualsiasi trama, in base al modello e alla finitura desiderata nonché ai requisiti di elasticità e al fattore di apertura richiesti.

Vantaggiosamente, un ulteriore strato di finitura può essere applicato alle superfici dell’elemento di rivestimento 100 ottenuto, ad esempio uno o più strati in gesso e/o intonaco, in quanto la porosità delle superfici stesse permette di garantire un ottimo aggrappaggio a materiali differenti.

Secondo il metodo per la realizzazione di elementi di rivestimento oggetto della presente invenzione, viene predisposto l’elemento di supporto 2, deformabile elasticamente, e preparata una composizione cementizia 3, preferibilmente a base acquosa.

Preferibilmente la composizione cementizia 3 comprende un additivo fluidificante e/o plastificante. In una forma preferita di realizzazione la composizione cementizia 3 comprende cemento, additivo e acqua in un rapporto che può variare da 1; 1/3; 1/3 fino a 1; 1<⁄ >6 ; 1/6, a seconda della porosità del materiale che compone l’elemento di supporto 2, della densità dello stesso, nonché di fattori quali la temperatura e l’umidità ambientale.

In una soluzione preferita di realizzazione della presente invenzione il cemento impiegato per realizzare la composizione cementizia 3 è cemento solfoalluminoso. Il cemento utilizzato può essere scelto anche tra cemento Portland cemento fotocatalitico, o altre tipologie dotate di caratteristiche idonee all’impiego previsto dall’invenzione.

La presenza di un additivo fluidificante consente di aumentare la lavorabilità della composizione cementizia 3 nonché l'elasticità del composto una volta idratato, al fine di migliorare la resistenza su fessure fragili. In una forma preferita di realizzazione l’additivo è costituito da lattice; ulteriori forme realizzative possibili prevedono l’impiego di super fluidificanti e/o ritardanti di presa e/o aeranti, in base alle specifiche necessità.

La composizione cementizia 3 viene quindi immessa allo stato sostanzialmente fluido nell’elemento di supporto 2 in modo da ottenere una struttura composita 1 che, in questa fase, risulta essere flessibile e deformabile.

L’elemento di supporto 2 presenta almeno una superficie permeabile, al fine di consentire il passaggio della composizione cementizia 3 allo stato fluido verso il volume interno dell’elemento di supporto 2. In una forma preferita di realizzazione la composizione cementizia 3 allo stato fluido è depositata su una superficie dell’elemento di supporto 2 e lasciata permeare attraverso la stessa per gravità o con il contributo di un piano vibrante (non illustrato nei disegni), collegato all’elemento di supporto 2.

In una variante preferita sia la prima superficie 4 che la seconda superficie 5 dell’elemento di supporto 2 sono permeabili, consentendo ulteriori metodologie di immissione della composizione cementizia 3 all’interno della struttura dell’elemento di supporto 2. Secondo tale conformazione dell’elemento di supporto è ad esempio possibile intridere lo stesso mediante bagnatura per immersione, oppure si può realizzare una spalmatura della composizione cementizia 3 su una o entrambe le superfici dell’elemento di supporto 2.

A seguito dell’immissione della composizione cementizia 3 all’interno della struttura dell’elemento di supporto 2, si procede quindi ad una rimozione controllata e parziale della composizione cementizia 3 fluida dall’elemento di supporto, in modo tale da eliminare l’eventuale composizione cementizia fluida in eccedenza. L’azione di rimuovere parte della composizione cementizia può ad esempio essere attuata mediante una strizzatura controllata del materiale deformabile in lavorazione.

In questo modo, grazie anche alla geometria della struttura interna dell’elemento di supporto che consente di trattenere la composizione cementizia allo stato liquido in essa presente, sono ostacolate le fuoriuscite di liquido, nelle fasi successive di lavorazione. Inoltre, tale modalità rende possibile realizzare già in questa fase di lavorazione, una prestabilita distribuzione non uniforme della composizione cementizia all’interno dell’elemento di supporto 2, in modo da ottenere zone aventi proprietà di trasparenza e/o traslucenza differenziate, in alternanza o meno con zone opache.

L’elemento di supporto 2 preferibilmente presenta gli elementi spaziatori 6 disposti in modo da realizzare una pluralità di cavità 7 interconnesse. In questo modo è favorita la diffusione della composizione cementizia 3 allo stato fluido, all’interno della struttura composita 1, consentendo di ottenere una distribuzione omogenea della stessa nelle cavità 7.

La struttura composita 1 così ottenuta viene quindi inserita in un dispositivo di formatura (non mostrato nelle figure), continuo o discontinuo, e configurato per determinare una desiderata forma finale. A tale scopo, in funzione di una forma predeterminata in fase di progetto, il dispositivo di formatura può essere movimentato in modo da sollecitare la struttura composita a trazione e/o a compressione secondo una o più direzioni, fino ad ottenere la conformazione desiderata. Tale movimentazione del dispositivo di formatura può essere attuata manualmente oppure automatizzata.

In una possibile forma di realizzazione, tale dispositivo di formatura è costituito da un telaio regolabile. In una differente forma di realizzazione, il dispositivo di formatura è costituito da uno stampo. In un’ulteriore forma di realizzazione, il dispositivo di formatura è costituito da un elemento a perimetro di appoggio e/o di vincolo rigido opportunamente sagomato e/o deformabile.

La struttura composita 1 è mantenuta in associazione con il dispositivo di formatura fino al consolidamento della composizione cementizia 3.

In una forma preferita di realizzazione la struttura composita 1 viene rimossa dal dispositivo di formatura dopo essersi consolidata, ottenendo l’elemento di rivestimento 100 desiderato.

In una forma di realizzazione alternativa, nella quale il dispositivo di formatura è costituito da un telaio, è possibile mantenere la struttura composita 1 in associazione con il telaio stesso. Secondo tale modalità è possibile disporre di elementi di rivestimento che presentano un elemento di rinforzo aggiuntivo che ne migliora le caratteristiche di resistenza meccanica; gli elementi di rivestimento così ottenuti inoltre possono essere accoppiati ad altri elementi simili, tramite il telaio o parti dello stesso, per la realizzazione di strutture complesse.

Secondo una forma preferita di realizzazione la struttura composita 1 viene mantenuta in associazione con il dispositivo di formatura per un intervallo di tempo ∆t, predeterminato in fase di progetto in funzione delle variabili di processo, e della geometria dell’elemento di rivestimento 100 finale da realizzare.

Tale intervallo di tempo può essere determinato durante la fase di progettazione dell’elemento di rivestimento, in base alle specifiche caratteristiche dimensionali e geometriche dello stesso.

Ulteriori parametri che influiscono sul tempo necessario all’indurimento della struttura composita, e che vengono tenuti in considerazione in fase di progettazione, sono ad esempio la temperatura ambientale, il grado di umidità, la radiazione solare eventualmente incidente sulle superfici, fonti di calore localizzate.

In forme preferite dell’invenzione, è possibile definire e realizzare zone dell’elemento di rivestimento 100 che siano parzialmente prive di composizione cementizia 3, in modo da ottenerne una permeabilità della superficie al passaggio di luce e/o aria e/o acqua per un utilizzo dell’elemento di rivestimento 100 ad esempio come sistema di schermatura solare ombreggiamento, sistemi di rivestimento di facciata, partizioni, elementi architettonici.

Ciò può essere realizzato come detto durante la fase di rimozione della composizione cementizia 3 allo stato fluido dall’elemento di supporto 2 oppure durante la fase di immissione della composizione cementizia 3, provvedendo ad una colatura del materiale differenziata per zone. Ulteriormente, durante la fase di mantenimento della struttura composita 3 in associazione con il dispositivo di formatura, è possibile movimentare opportunamente quest’ultimo in modo da realizzare disomogeneità nella concentrazione di composizione cementizia in zone idonee, precedentemente individuate in fase di progetto. Infine è possibile rimuovere parte della composizione cementizia 3 presente allo stato liquido nell’elemento di supporto 2, mediante operazioni localizzate, quali ad esempio una spatolatura o una rimozione di materiale mediante getto di fluido incidente sulle superfici dell’elemento di supporto 2.

Regolando la quantità e la distribuzione della composizione cementizia 3 è possibile controllare la traslucenza dell’elemento di rivestimento 100; il valore di traslucenza può essere inoltre progettato in funzione della geometria dell’elemento di supporto 2.

In un’ulteriore forma preferita di realizzazione, il metodo comprende realizzare un’interruzione della continuità della struttura composita 1 per mezzo di aperture 8, durante la fase di associazione con il dispositivo di formatura, e prima che si sia compiuto il consolidamento della stessa. Tali aperture 8 possono essere realizzate secondo svariate geometrie secondo tagli e/o fori, in svariate possibili dimensioni, mantenendo l’integrità strutturale dell’elemento di rivestimento 100.

In aggiunta, al termine del processo di realizzazione, la superficie dell’elemento di rivestimento 100 può essere sottoposta ad opportuni trattamenti superficiali atti a migliorarne l’aspetto estetico e/o da ottenere specifiche caratteristiche superficiali. Tali trattamenti possono essere ad esempio operazioni di rasatura, lisciatura, intonacatura.

Secondo il metodo oggetto dell’invenzione è possibile realizzare elementi di rivestimento 100 secondo superfici planari, a curvatura singola o doppia, fino a superfici complesse con o senza la presenza di aperture 8.

Gli elementi di rivestimento 100 realizzati secondo la presente invenzione, sono autoportanti ma non strutturali. Gli spessori che possono essere ottenuti sono superiori a 1 mm e inferiori a 30 mm. In una forma preferita di realizzazione lo spessore dell’elemento di rivestimento 100 ha un valore variabile tra 2 mm e 20mm; ancora più preferibilmente tra 3 mm e 7 mm.

L’invenzione così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito di protezione definito dalle rivendicazioni allegate.

Infine, tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi secondo le specifiche esigenze implementative senza per questo uscire dall’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Metodo per realizzare elementi di rivestimento (100) per l’impiego in edilizia comprendenti una struttura composita a base cementizia, detto metodo comprendente: - predisporre un elemento di supporto (2) deformabile elasticamente, comprendente una prima superficie (4), una seconda superficie (5) ed una pluralità di elementi spaziatori (6) posti tra dette prima e seconda superficie (4, 5); - preparare una composizione cementizia (3) sostanzialmente fluida a base acquosa; - immettere detta composizione cementizia (3) sostanzialmente fluida nell’elemento di supporto (2) per ottenere una struttura composita (1) in uno stato deformabile; - rimuovere parte della composizione cementizia (3) fluida dall’elemento di supporto (2), in modo tale da eliminare la composizione cementizia (3) fluida in eccedenza; - posizionare detta struttura composita (1) deformabile in un dispositivo di formatura; - mantenere detta struttura composita (1) deformabile in associazione con il dispositivo di formatura, fino a consolidamento della stessa.
2. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui detto mantenere la struttura composita (1) deformabile nel dispositivo di formatura comprende movimentare il dispositivo di formatura in modo da ottenere una predeterminata configurazione della struttura composita (1) stessa.
3. Metodo secondo la rivendicazione 1 o 2, comprendente inoltre rimuovere la struttura composita (1) consolidata dal dispositivo di formatura.
4. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui detti elementi spaziatori (6) presentano una forma allungata e sono posti tra dette prima e seconda superficie (4, 5) in modo da realizzare una pluralità di cavità (7) interconnesse.
5. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui detto mantenere la struttura composita (1) deformabile in associazione con il dispositivo di formatura, è compiuto per un intervallo di tempo ∆t predeterminato.
6. Elemento di rivestimento (100) per l’impiego in edilizia comprendente almeno un elemento di supporto (2) deformabile elasticamente, comprendente una prima superficie (4), una seconda superficie (5) ed una pluralità di elementi spaziatori (6) posti tra dette prima e seconda superficie (4, 5) e ad esse connessi, detti elementi spaziatori (6) essendo disposti in modo da formare una pluralità di cavità (7) entro le quali è posta una composizione cementizia (3) a base acquosa.
7. Elemento di rivestimento (100) secondo la rivendicazione 6, in cui detta composizione cementizia (3) comprende almeno un additivo fluidificante e/o plastificante e in cui cemento, additivo e acqua sono presenti secondo un rapporto variabile da 1; 1/3; 1/3 fino a 1; 1⁄ 6 ; 1/6.
8. Elemento di rivestimento (100) secondo la rivendicazione 6 o 7, in cui l’elemento di supporto (2) è costituito da un tessuto tridimensionale deformabile.
9. Elemento di rivestimento (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 8, in cui almeno una di dette prima superficie (4) e seconda superficie (5) è permeabile.
10. Elemento di rivestimento (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 9, in cui detta prima superficie (4) è posta rispetto a detta seconda superficie (5) ad una distanza variabile tra 1 mm e 20 mm.
11. Elemento di rivestimento (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 10, comprendente almeno un’apertura (8) realizzata per mezzo di taglio o foratura.