IT201900005170A1 - Sistema e metodo di monitoraggio dell’esposizione a radiazioni in ambito ospedaliero per un operatore - Google Patents

Sistema e metodo di monitoraggio dell’esposizione a radiazioni in ambito ospedaliero per un operatore Download PDF

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IT201900005170A1
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IT
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dosimeter
radiation
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IT102019000005170A
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Luca Indovina
Stefano Sarasso
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Ubiquicom S R L
Fismeco S R L
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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
“Sistema e metodo di monitoraggio dell’esposizione a radiazioni in ambito ospedaliero per un operatore”
CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente invenzione ha per oggetto un sistema e un metodo di monitoraggio dell’esposizione a radiazioni in ambito ospedaliero per un operatore.
In particolare, la presente invenzione ha per oggetto un metodo e un sistema di monitoraggio dell’esposizione a radiazioni di un operatore che indossa un dosimetro e che opera all’interno di un’area ospedaliera dove è presente una esposizione a radiazioni ionizzanti.
TECNICA NOTA
Come è noto, i dosimetri tradizionali (sia di tipo passivo che di tipo attivo) attualmente utilizzati in ambito ospedaliero ed in particolare nelle sale operatorie (per esempio in attività di Cardiologia, Endoscopia, Terapia, Chirurgia generale, Ortopedia) presentano numerosi problemi ad oggi irrisolti, in quanto consentono unicamente di misurare le radiazioni ionizzanti a cui essi vengono esposti.
Le radiazioni ionizzanti comprendono onde elettromagnetiche ad alta energia (raggi X, raggi gamma) e particelle (particelle α, particelle β, neutroni). Le radiazioni ionizzanti sono emesse da elementi radioattivi e da strumenti come le apparecchiature radiologiche e per la radioterapia.
La maggior parte delle metodiche di imaging che utilizzano radiazioni ionizzanti (e.g., radiografie, TC, scintigrafia) espongono i pazienti a dosi relativamente basse di radiazioni, generalmente considerate innocue. Tuttavia, qualsiasi dose di radiazioni ionizzanti è potenzialmente nociva, e non esiste una soglia al di sotto della quale non si verificano effetti dannosi, pertanto ogni sforzo è volto a ridurre al minimo l'esposizione alle radiazioni ionizzanti.
Ad oggi, i dispositivi di rilevamento delle radiazioni che investono un operatore non consentono di:
• garantire che siano effettivamente indossati da un determinato operatore (ad es. il dosimetro personale potrebbe essere semplicemente “appoggiato” in prossimità della sorgente di radiazioni ma non indossato), e che, qualora indossato, siano effettivamente indossati dallo specifico operatore assegnatario e siano posizionati correttamente (ad es., all’altezza del petto);
• verificare che vengano contestualmente indossati anche i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) prescritti;
• conoscere e monitorare la distanza effettiva dell’operatore dalla sorgente di radiazioni, e quindi il rispetto delle distanze minime prescritte;
• rilevare ed intervenire in tempo reale nel caso di situazioni anomale; • misurare per quanto tempo le apparecchiature vengono effettivamente utilizzate;
• misurare quante radiazioni vengono emesse durante una specifica procedura;
• raccogliere dati dettagliati su periodi di tempo parametrizzabili (Big Data) e relativi a tutto il personale coinvolto, per consentire al Management di effettuare analisi precise ed approfondite e identificare le criticità e le relative opportunità di miglioramento oltre che per la sicurezza durante le esposizioni anche, per esempio, verifiche sul numero degli operatori effettivamente presenti durante le prestazioni in sala operatoria, quanto mediamente dura una prestazione, quanto un apparecchio è realmente utilizzato;
I dosimetri passivi noti permettono che i dati vengano immagazzinati nel dosimetro stesso (che non è connesso) e comunicati centralmente solo su base periodica (tipicamente una volta al mese), spesso manualmente, con conseguente possibilità di commettere errori o omissioni (ad es. per beneficiare impropriamente delle indennità di rischio radiologico che in Italia per legge prevedono 15 giorni di ferie/anno e una retribuzione di 100 euro/mese in relazione alle attività svolte);
I dosimetri elettronici di tipo noto permettono all’operatore di avere una lettura immediata dell’esposizione alle radiazioni, ma la stessa non è in alcun modo archiviata centralmente e la sua lettura comunque può distrarre l’operatore durante la normale attività all’interno dell’area ospedaliera.
In Italia ed all’estero vengono esclusivamente utilizzati dosimetri tradizionali, che non sono in grado di risolvere neppure uno dei problemi sopra citati.
Una tipologia di dosimetri noti prevede dei dosimetri elettronici collegati in sala operatoria ad un semaforo che indica all’operatore, durante la prestazione, l’eventuale superamento di un livello di esposizione di riferimento (semaforo rosso).
Tale soluzione comunque non consente di monitorare costantemente né la posizione dell’operatore né le condizioni di lavoro né il tempo di esposizione né se i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) siano correttamente indossati.
Un inconveniente dei dosimetri passivi e di quelli a lettura diretta è che forniscono una mera misura di esposizione, non archiviata centralmente e senza alcuna informazione sul luogo e sulle modalità di lavoro in cui l’operatore è stato esposto a radiazioni ionizzanti (luogo, posizione rispetto alla sorgente radiogena, tempo di esposizione, DPI utilizzati).
Scopo della presente invenzione è quello di rilevare e monitorare in tempo reale l’esposizione a radiazioni ionizzanti (i.e. dose efficace e/o equivalente) ricevuta dall'operatore durante le attività con radiazioni ionizzanti (in particolare nelle sale operatoria per garantire la verifica della dose ricevuta durante l’attività) ed il conseguente non superamento dei limiti di dose. Altro scopo della presente invenzione è quello di rilevare e monitorare in tempo reale la corretta posizione (distanza) dell'operatore rispetto alla sorgente di radiazioni durante la prestazione, in quanto ottimizzare la distanza operatore/sorgente permette di minimizzare le dosi per l'operatore stesso nonché il tempo di esposizione nella singola attività.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di rilevare e monitorare in tempo reale la presenza indosso all'operatore dei Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) per garantire la corretta esecuzione delle procedure di contenimento del rischio.
Altro scopo della presente invenzione è quello di rilevare e monitorare in tempo reale l’effettivo utilizzo del dosimetro indosso all’operatore, anche per prevenire per quanto possibile comportamenti fraudolenti.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di rilevare e monitorare in tempo reale la verifica degli operatori effettivamente presenti durante le prestazioni in sala operatoria e la quantità di tempo in cui le apparecchiature vengono effettivamente utilizzate.
Altro scopo della presente invenzione è quello di fornire un metodo e un sistema di monitoraggio dell’esposizione a radiazioni in ambito ospedaliero che sia in grado di garantire un elevato livello di sicurezza.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di fornire un metodo e un sistema di monitoraggio dell’esposizione a radiazioni in ambito ospedaliero che sia in tempo reale ed efficiente.
Non ultimo scopo della presente invenzione è quello di fornire un metodo e un sistema di monitoraggio dell’esposizione a radiazioni in ambito ospedaliero che sia di elevata affidabilità, di facile realizzazione e di semplice utilizzo.
SOMMARIO DELL’INVENZIONE
In un primo aspetto dell’invenzione, gli scopi suddetti sono raggiunti da un sistema di monitoraggio dell’esposizione a radiazioni in ambito ospedaliero secondo quanto descritto nella rivendicazione 1.
Aspetti vantaggiosi sono descritti nelle rivendicazioni dipendenti da 2 a 13. In un secondo aspetto dell’invenzione, gli scopi suddetti sono raggiunti da un metodo di accesso a una struttura d’alloggio secondo quanto descritto nella rivendicazione 14.
In un terzo aspetto, l’invenzione descrive un programma per elaboratore elettronico che in esecuzione su di un calcolatore, attua almeno una o più fasi del metodo secondo il secondo aspetto dell’invenzione, secondo quanto descritto nella rivendicazione 15.
L’invenzione consegue, in generale, i seguenti effetti tecnici:
- consente un aumento della sicurezza degli operatori all’interno di aree ospedaliere soggette a radiazioni ionizzanti;
- consente una riduzione delle dosi assorbite dagli operatori presenti all’interno di un’area A;
- consente al personale preposto alla sicurezza degli operatori di mettere in atto delle procedure all’interno delle sale operatorie dei vari soggetti/operatori che ne ottimizzano gli interventi;
- consente di monitorare in tempo reale il livello di rischio di ciascun operatore presente in sala operatoria;
- migliora la produttività e l’efficienza;
- consente di ridurre la possibilità di commettere errori o frodi;
- consente di monitorare in tempo reale le emissioni di radiazioni da parte delle apparecchiature medicali.
Gli effetti tecnici/vantaggi citati ed altri effetti tecnici/vantaggi dell’invenzione risulteranno più dettagliatamente dalla descrizione, fatta qui di seguito, di un esempio di realizzazione forniti a titolo indicativo e non limitativo con riferimento ai disegni allegati.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Per meglio comprendere l’invenzione e apprezzarne i vantaggi, vengono di seguito descritte alcune sue forme di realizzazione esemplificative e non limitative, facendo riferimento ai disegni allegati, in cui:
– la figura 1 è una vista d’insieme del sistema dell’invenzione.
– la figura 2 è un diagramma a blocchi del sistema di figura 1.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
Con riferimento alle figure citate, il sistema di monitoraggio dell’esposizione a radiazioni in ambito ospedaliero secondo l’invenzione viene indicato globalmente con il numero di riferimento 1 nello schema a blocchi di figura 1.
Il sistema 1, mostrato nelle figura 1 e 2, comprende un dosimetro 2 indossabile da un operatore sanitario O, predisposto a misurare le radiazioni MR a cui l’operatore O viene esposto in ambito ospedaliero, mezzi identificativi di una sorgente di radiazioni 4 emesse da un’apparecchiatura medicale 3, comprendenti dati identificativi della sorgente di radiazioni emesse DCSR, della procedura (PRC) in cui le radiazioni sono utilizzate e la disposizione della sorgente di radiazioni (POA) all’interno di un’area A dell’ambito ospedaliero, mezzi di acquisizione della posizione 5 del dosimetro 2, predisposti per comunicare con detto dosimetro 2 e per acquisire la posizione in cui si trova POS, una unità di elaborazione 20 configurata per elaborare dati relativi alla sicurezza di ciascun operatore sanitario O e mezzi di trasmissione delle informazioni e/o il segnale di conformità ad un server remoto 30.
La presente invenzione consente di gestire in maniera sicura ed efficiente le apparecchiature medicali 3, sorgenti di radiazioni, e gli operatori presenti in un’area A ospedaliera.
L’invenzione consente inoltre di rendere più efficaci e semplici alcune procedure di sicurezza sanitaria ospedaliera e di fornire un ausilio allo svolgimento delle relative procedure.
Il dosimetro 2 è configurato per misurare la dose in termini di equivalente di dose personale Hp(10) (grandezza radioprotezionistica correlata al rischio sanitario complessivo per l’operatore dovuta all’esposizione a radiazioni ionizzanti). La dose efficace è espressa nelle unità Sievert (Sv) e suoi sottomultipli quali il milliSv (mSv). Il dosimetro 2 potrebbe essere configurato per misurare la dose alle estremità, come mani o cristallino, in termini di equivalente di dose personale Hp(0,07), sempre in unità di mSv. Le grandezze Hp(10) e Hp(0,07) permettono una facile valutazione delle grandezze radioprotezionistiche dose equivalente e dose efficace, con cui correlano. La dose equivalente è la dose assorbita, definità come energia rilasciata dalle radiazoni per unità di massa, moltiplicata per un fattore di ponderazione specifico per il tipo di radiazione, che tiene conto degli effetti sui tessuti in base al tipo di radiazione erogata (p. es., raggi X, raggi gamma, elettroni). Anc’essa è espressa in sievert (Sv) o suoi sottomultipli quali il millisievert (mSv). La dose efficace è invece una stima del rischio probabilistico per l’operatore di contrarre un danno nell’arco della sua vita in relazione al valore di dose efficace a lui attribuita; essa tiene conto della dose equivalente sulla base della sensibilità del tessuto esposto alle radiazioni (p. es., le gonadi sono più sensibili). Anche la dose efficace è espressa in Sv o suoi sottomultipli (mSv).
Il dosimetro 2 contiene al suo interno un numero identificativo univoco (ID), memorizzato in una memoria interna di sola lettura, la circuiteria per la misurazione delle radiazioni ionizzanti e mezzi per comunicare a corto e medio raggio la radiazione misurata MR e il numero identificativo univoco ID.
Preferibilmente, ciascun dosimetro 2 è personale e viene assegnato ad un particolare operatore sanitario O. Al momento dell’assegnazione del dosimetro 2 ad un operatore sanitario, viene fatta un’operazione di pairing, ed il relativo record viene memorizzato in una prima unità di memoria 26 del sistema. In tal modo, ciascun record dell’unità di memoria 26 conterrà in un primo campo, il codice identificativo univoco ID del dosimetro ed in un secondo campo i dati caratteristici dell’operatore sanitario DCO. In tal modo si realizza un’associazione logica tra dosimetro personale 2 ed operatore. L’unità di elaborazione 20 e il server remoto 30 sono dotati di interfacce che consentono di comunicare tra loro tramite una rete di comunicazione telematica 31.
In figura 2 viene illustrato un esempio non limitativo dell’invenzione, in cui l’unità di elaborazione 20 è disposta localmente ed il server 30 in remoto. Tuttavia, altri esempi non limitativi della presente invenzione contemplano l’unità di elaborazione 20 ed il server 30 disposti entrambi localmente o entrambi in remoto. Inoltre, in un ulteriore esempio di realizzazione non limitativo della presente invenzione, l’unità di elaborazione 20 ed il server 30 coincidono in un unico dispositivo disposto in locale o in remoto.
La rete telematica 31 è preferibilmente la rete Internet, ma anche una rete intranet o una qualsiasi rete privata atta a implementare un protocollo di comunicazione di tipo client-server. La rete telematica 31 è connessa, ove necessario, a reti mobili per la comunicazione tra il server remoto 30 e l’unità di elaborazione 20.
Secondo l’invenzione, il sistema 1 comprende un’unità di elaborazione 20. L’unità di elaborazione 20 comprende almeno un modulo di ingresso 21 configurato per ricevere dal dosimetro 2 il numero identificativo univoco (ID) e la misura di radiazioni ionizzanti MR a cui esso viene esposto mentre opera all’interno di un ambiente A in cui è presente una sorgente di radiazioni 3. Il modulo di ingresso 21 riceve dai mezzi identificativi di una sorgente di radiazioni 4, dati caratteristici della sorgente di radiazioni emesse DCSR, dati della procedura medica erogata PRC in cui è utilizzata e la posizione POA dell’apparecchiatura medicale 3 (in grado di emettere radiazioni) e riceve dai mezzi di acquisizione della posizione 5, la posizione in cui si trova POS il dosimetro 2 personale indossato dall’operatore O. Un esempio non limitativo di procedura medica erogata è un’angioplastica coronarica, una procedura di neurochirurgia radioguidata, una sistemazione di una frattura scomposta di un arto.
L’unità di elaborazione 20 comprende inoltre un modulo di confronto 23 configurato per confrontare i dati ricevuti dal modulo in ingresso 21 con corrispondenti valori predefiniti memorizzati in una seconda unità di memoria 27, quali per esempio valori medi di tempi di esposizione per procedura standard, così come distanze medie di un operatore in detta procedura o valori medi di dose efficace e dose equivalente nelle procedure stesse.
L’unità di elaborazione 20 comprende un modulo di conformità 24 configurato per generare un segnale di conformità in funzione di un’avvenuta corrispondenza OK del confronto effettuato dal modulo di confronto 23.
In generale va notato che nel presente contesto e nelle successive rivendicazioni, l’unità di elaborazione 20 s’intenderà suddivisa in moduli funzionali distinti (moduli di memoria o moduli operativi) al solo scopo di descriverne in maniera chiara e completa le funzionalità.
Tale unità di elaborazione può essere costituita da un singolo dispositivo elettronico, opportunamente programmato per svolgere le funzionalità descritte, e i diversi moduli possono corrispondere a entità hardware e/o a routine software facenti parte del dispositivo programmato.
In alternativa o in aggiunta, tali funzionalità possono essere svolte da una pluralità di dispositivi elettronici su cui i suddetti moduli funzionali possono essere distribuiti.
L’unità di elaborazione 20 può avvalersi, inoltre di uno o più processori per l’esecuzione delle istruzioni contenute nei moduli di memoria.
Il sistema 1 secondo l’invenzione comprende vantaggiosamente un modulo di visualizzazione 25 configurato per generare una rappresentazione grafica o mappa delle dosi di radiazioni nelle varie posizioni all'interno dell’area ospedaliera A da parte dell’operatore O durante un intervento o seduta in presenza di sorgenti di radiazioni.
La mappa può essere resa disponibile e visualizzata all’operatore O, ad esempio su un dispositivo elettronico personale (quali ad esempio un tablet o uno smartphone) o su uno schermo nell’area A, o da parte di un'altra persona situata al di fuori di della area A, ad esempio sul server remoto 30 o altro dispositivo personale remoto.
Il dosimetro 2, i mezzi identificativi di una sorgente di radiazioni 4 emesse dall’apparecchiatura medicale 3, i mezzi di acquisizione della posizione 5 del dosimetro 2 sono in grado di comunicare senza fili con l’unità di elaborazione 20 attraverso una pluralità di punti di accesso wireless che sono in comunicazione elettronica con l’unità di elaborazione 20.
La pluralità di punti di accesso wireless sarà situata all'interno dell'area A e sarà configurata non solo per ricevere i segnali wireless che vengono trasmessi dal dosimetro 2, dai mezzi identificativi di una sorgente di radiazioni 4 e dai mezzi di acquisizione della posizione 5, ma anche per comunicare segnali wireless verso tali dispositivi.
Inoltre, il numero di punti di accesso wireless è in grado di rilevare la posizione specifica all'interno dell'area A, ad esempio, del dosimetro 2 e/o dell’apparecchiatura medicale 3 in qualsiasi momento.
Ad esempio, il dosimetro 2 misura periodicamente, ad intervalli di tempo predeterminati, la dose per unità di tempo delle radiazioni ionizzanti all'interno dell'area A e comunica queste informazioni sul rateo all’unità di elaborazione 20, ad esempio, comunica tali dati sul rateo ai punti di accesso wireless per la comunicazione all’unità di elaborazione 20.
Contemporaneamente, i punti di accesso senza fili rilevano la posizione dell'operatore O (data dalla posizione del dosimetro 2 indossato) lungo un asse x, e un asse y, e potenzialmente lungo un asse z, all'interno dell'area A, rilevando la posizione del dosimetro 2 e/o della apparecchiatura medicale 3.
Vantaggiosamente, i mezzi di acquisizione della posizione 5 del dosimetro 2 comprendono uno o più tra, almeno time difference of arrival e/o two way ranging e/o angle of arrival e/o distance measurement e/o RSSI measurement (Received Signal Strenght Indicator), su tecnologie quali quella in radiofrequenza, quella ottica o quella acustica (e.g. ultrasuoni). Vantaggiosamente, la posizione dell’operatore O è data da un tag di localizzazione disposto sul dosimetro 2 oppure sul badge per l’identificazione personale dell’operatore O.
Le informazioni memorizzabili (ad intervalli regolari o prescelti di tempo) in un’unità di memoria comprendono, ad esempio, la quantità di dose di radiazioni assorbita, rilevata dal dosimetro 2, la posizione in cui il dosimetro si trova al momento della misura, la posizione della sorgente di radiazioni 4, opzionalmente, la radiazione emessa dall’apparecchiatura medicale 3 nello stesso istante ed include inoltre una marcatura temporale (“time stamp”) che riflette il momento in cui tale misurazione è stata effettuata.
Le posizioni occupate da un determinato operatore O all’interno di una determinata area A saranno i punti all’interno dell’area A in cui sono state registrate le varie misure di dosaggio di radiazioni.
Alternativamente, il sistema registra e visualizza sulla mappa le distanze relative tra un determinato operatore O e la sorgente di radiazioni emesse 4.
Le dosi misurate potranno essere visualizzate nella mappa in modo numerico oppure mediante rappresentazioni grafiche quali colori diversi per le diverse intensità di radiazione assorbita.
Dati relativi all'intensità di dose possono essere presi direttamente dall'insieme dei dati relativi all'intensità di dose misurata, oppure possono essere normalizzati o potrebbero essere elaborati in altro modo.
La rappresentazione grafica così ottenuta potrebbe essere visualizzata all’operatore stesso, per sua personale formazione, informazione e feedback, oppure potrebbe essere visualizzata o resa disponibile ad un supervisore o tecnico o altro individuo interessato alla sicurezza dei dipendenti in modo tale da tracciare un percorso di uscita e/o di ingresso da un’area A per l'operatore O lungo un percorso ottimizzato per ridurre al minimo l’esposizione a radiazioni.
In tal modo, l’invenzione consente di minimizzare la dose assorbita da ciascun operatore presente nell’are ospedaliera A durante un determinato trattamento o operazione.
L’unità di elaborazione 20 comprende un modulo di calcolo 22 configurato per calcolare un tempo di esposizione TES alle radiazioni da parte dell’operatore O e/o la distanza relativa REL tra la posizione POS del dosimetro 2 e l’apparecchiatura medicale 3, utilizzando i dati di posizione in arrivo ai mezzi di acquisizione della posizione 5.
Vantaggiosamente, il modulo di confronto 23 è configurato per confrontare il tempo di esposizione TES e/o detta distanza relativa REL con valori predefiniti e memorizzati in una seconda unità di memoria 27.
Il dosimetro 2 indossabile dall’operatore O secondo l’invenzione, può vantaggiosamente comprendere un dispositivo rilevatore 6 di dati biometrici DBI (ad esempio, impronte digitali, colore e dimensione dell'iride, la retina, la sagoma della mano, il palmo della mano, la forma dell'orecchio, la fisionomia del volto, il timbro della voce, ecc.). In tal caso, l’unità di elaborazione 20 è configurata ad effettuare un confronto tra almeno un dato biometrico DBI dell’operatore sanitario O e i dati caratteristici dell’operatore DCO nel momento in cui il dosimetro 2 viene indossato. Tale accoppiamento, dati biometrici rilevati DBI ad un operatore O e dosimetro personale 2, possono essere memorizzati in un’unità di memoria.
I dati biometrici rilevati DBI vengono vantaggiosamente inviati al modulo di ingresso 21 ed il modulo di confronto 24 effettuerà la verifica che l’operatore O sia effettivamente autorizzato ad accedere all’area A durante una determinata procedura PRC.
Vantaggiosamente, è presente un modulo 28 di rilevamento dei dispositivi di protezione individuali indossati dall’operatore O. Tale modulo di rilevamento 28 può essere direttamente previsto nel dosimetro 2 oppure esternamente ad esso. Un esempio di tecnica di rilevamento è costituto dalla capacità del modulo di rilevamento di leggere tag passive (e.g. RFID) applicate a detti DPI.
Una volta rilevato se l’operatore sta indossando i DPI assegnati e/o la tipologia di dispositivi di protezione individuale DPI indossati dall’operatore O, questi dati vengono vantaggiosamente inviati al modulo di ingresso 21 e, successivamente, il modulo di confronto 23 effettuerà la verifica che l’operatore O stia indossando i dispositivi di protezione individuale DPI assegnati e necessari per effettuare un determinata procedura PRC all’interno dell’area A.
I dati caratteristici dell’operatore DCO possono comprendere uno o più tra, almeno dati anagrafici; dati identificativi; dati biometrici; e/o dati di salute.
Preferibilmente, i dati caratteristici della sorgente di radiazioni emesse DCSR possono comprendere uno o più tra, almeno dati identificativi; e/o dati emissioni radiazioni ionizzanti.
L’area A dell’ambito ospedaliero è un’area radiologicamente controllata posta all’interno dell’ambiente sanitario.
Vantaggiosamente, i mezzi di acquisizione della posizione 5 sono predisposti per rilevare la posizione POS di almeno uno tra il dosimetro 2, il badge dell’operatore O e/o l’apparecchiatura medicale 3 posti all'interno della area A dell’ambito ospedaliero.
Opzionalmente, il badge dell’operatore sanitario può contenere un dispositivo elettronico locale contenente i propri dati caratteristici (DCO) ed è in grado di dialogare con almeno uno tra il dosimetro 2 e/o i mezzi di acquisizione della posizione 5 e/o l’unità di monitoraggio dell’esposizione a radiazioni 19.
Preferibilmente, i mezzi di acquisizione della posizione 5 sono configurati per memorizzare la posizione POS in associazione alla corrispondente dose misurata in una unità di memoria.
Preferibilmente, in prossimità della zona d’accesso all’area A è posto un dispositivo di identificazione 28 configurato per identificare il dosimetro 2 o l’operatore O in ingresso o in uscita dall’area ospedaliera A o il badge di identificazione personale.
Vantaggiosamente, il dispositivo di identificazione 28 risulta in collegamento dati con l’unità di elaborazione 20, in particolare, con il modulo di conformità 24, ed è in grado di inviare un segnale DPI significativo del fatto che l’operatore stia indossando o meno i DPI richiesti.
Se l’operatore O non indossa i DPI richiesti, il modulo di conformità 24 genererà un segnale di non conformità KO, indipendentemente dall’esito del confronto effettuato dal modulo di confronto 23.
I mezzi identificativi 4 dell’apparecchiatura medicale 3 sono costituiti da un tag a radio-frequenza RFid e/o da un tag NFC e/o da un codice a barre su varie dimensioni contenente i dati caratteristici della sorgente di radiazioni emesse DCSR (ad esempio, marca e modello dell’apparechiatura, data dell’ultima revisione, dati caratteristici di emissioni di radiazioni, ecc.).
Opzionalmente, può essere previsto un modulo di allarme configurato per inviare un segnale di allarme al dosimetro 2 o al dispositivo elettronico in dotazione all’operatore sanitario O in funzione di un’avvenuta corrispondenza OK del confronto effettuato da detto modulo di confronto del modulo 23.
In un secondo aspetto dell’invenzione, è previsto un metodo di monitoraggio dell’esposizione a radiazioni in ambito ospedaliero comprendente le fasi di: - assegnare un dosimetro 2 indossabile ad un operatore sanitario O, il dosimetro 2 essendo predisposto a misurare le radiazioni MR a cui l’operatore (O) viene esposto e comprendente un numero identificativo univoco ID;
- predisporre su un’apparecchiatura medicale 3 mezzi identificativi di una sorgente di radiazioni 4 emesse dall’apparecchiatura 3 comprendenti dati identificativi della sorgente di radiazioni emesse DCSR e la disposizione dell’apparecchiatura 3 all’interno di un’area A dell’ambito ospedaliero;
- predisporre mezzi di acquisizione della posizione 5 del dosimetro 2 predisposti per comunicare con detto dosimetro 2 e per acquisire la posizione in cui si trova POS;
• ricevere il numero identificativo univoco ID e la misura di radiazioni ionizzanti MR a cui esso viene esposto dal dosimetro 2;
• estrarre da una prima unità di memoria 26 dati caratteristici dell’operatore sanitario, utilizzando il numero identificativo univoco ID ricevuto dal dosimetro;
• ricevere detti dati caratteristici della sorgente di radiazioni emesse DCSR dall’apparecchiatura medicale 3 da detti mezzi identificativi di una sorgente di radiazioni 4;
• ricevere la posizione in cui si trova POS il dosimetro 2 da detti mezzi di acquisizione della posizione 5;
• confrontare i dati ricevuti dal modulo in ingresso 21 con valori predefiniti; • generare un segnale di conformità in funzione di un’avvenuta corrispondenza OK del confronto effettuato;
• trasmettere le informazioni e/o il segnale di conformità ad un server remoto 30 mediante mezzi di trasmissione delle informazioni.
Un terzo aspetto della presente invenzione prevede un programma per elaboratore elettronico che in esecuzione su di un calcolatore, attua almeno una o più fasi del metodo sopra descritto.
Il metodo secondo l’invenzione comprende inoltre le caratteristiche funzionali dei moduli operativi descritti nel sistema 1.
Quanto sopra consente di:
� meglio salvaguardare la sicurezza del personale attraverso un costante monitoraggio della esposizione a radiazioni ed una miglior programmazione della turnazione, garantendo quindi il rispetto della normativa vigente in termini di giustificazione, ottimizzazione e limitazione dell’esposizione dei lavoratori;
� evitare sanzioni penali, anche fino alla sospensione o revoca delle autorizzazioni per l’esercizio di attività con radiazioni ionizzanti, comminate dagli organi di controllo (in Italia ASL, Ministero, Direzione provinciale del Lavoro) in presenza di una non corretta gestione della sicurezza in radioprotezione per i lavoratori, specialmente nelle sale operatorie, dove il rischio di esposizione è considerato molto alto; � evitare quelle ulteriori sanzioni tipicamente erogate quando non sono documentate idonee procedure che comportino il corretto utilizzo dei DPI.
Come la persona esperta può ben comprendere, l’invenzione permette di superare gli inconvenienti evidenziati in precedenza con riferimento alla tecnica nota.
In particolare, la presente invenzione consente di migliorare la sicurezza degli operatori e dei mezzi che operano nella zona con esposizioni a radiazioni ionizzanti. Inoltre, consente una migliore gestione della sicurezza da parte del responsabile.
È chiaro che le specifiche caratteristiche sono descritte in relazione a diverse forme di realizzazione dell’invenzione con intento esemplificativo e non limitativo. Ovviamente un tecnico del ramo potrà apportare alla presente invenzione ulteriori modifiche e varianti, allo scopo di soddisfare esigenze contingenti e specifiche. Ad esempio le caratteristiche tecniche descritte in relazione ad una forma di realizzazione dell’invenzione potranno essere estrapolate da essa ed applicate ad altre forme di realizzazione dell’invenzione. Tali modifiche e varianti sono peraltro contenute nell’ambito di protezione dell’invenzione, quale definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema (1) di monitoraggio dell’esposizione a radiazioni in ambito ospedaliero comprendente: - un dosimetro (2) indossabile da un operatore sanitario (O) predisposto a misurare le radiazioni ionizzanti (MR) a cui l’operatore (O) viene esposto e comprendente un numero identificativo (ID) - mezzi identificativi di una sorgente di radiazioni (4) emessa da un’apparecchiatura radiologica (3), comprendenti dati identificativi della sorgente di radiazioni (DCSR), la procedura (PRC) in cui è utilizzata e la disposizione della stessa all’interno di un’area (A) dell’ambito ospedaliero; - mezzi di acquisizione della posizione (5) del dosimetro (2) predisposti per comunicare con detto dosimetro (2) e per acquisire la posizione in cui si trova (POS); - un’unità di monitoraggio dell’esposizione a radiazioni (19) comprendente: • una prima unità di memoria (26) comprendente dati caratteristici dell’operatore sanitario (DCO) associati a detto numero identificativo (ID) del dosimetro (2); • una unità di elaborazione (20) configurata per elaborare dati relativi alla sicurezza di ciascun operatore sanitario (O) comprendente: o un modulo di ingresso (21) configurato per ricevere: � da detto dosimetro (2), il numero identificativo (ID) e la misura di radiazioni ionizzanti (MR) a cui esso viene esposto; � da detti mezzi identificativi di una sorgente di radiazioni (4), detti dati caratteristici della sorgente di radiazioni emesse (DCSR) dall’apparecchiatura medicale (3), della procedura (PRC) e la posizione (PA); � da detti mezzi di acquisizione della posizione (5), la posizione in cui si trova (POS) il dosimetro (2); o un modulo di confronto (23) configurato per confrontare i dati ricevuti dal modulo in ingresso (21) con valori predefiniti; o un modulo di conformità (24) configurato per generare un segnale di conformità in funzione di un’avvenuta corrispondenza (OK) del confronto effettuato da detto modulo di confronto (23), in cui il sistema (1) di monitoraggio comprende mezzi di trasmissione delle informazioni ad un server remoto (30).
  2. 2. Sistema (1) secondo la rivendicazione 1, comprendente un modulo di visualizzazione (25) configurato per generare una mappa delle dosi di radiazioni assorbite nelle varie posizioni all'interno dell’area (A) da parte dell’operatore (O), e per ciascuna procedura (PRC).
  3. 3. Sistema (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui l’unità di elaborazione (20) comprende un modulo di calcolo (22) configurato per calcolare un tempo di esposizione (TES) alle radiazioni da parte dell’operatore (O) e/o la distanza relativa (REL) tra la posizione (POS) del dosimetro (2) e l’apparecchiatura medicale (3) e/o la misura delle radiazioni ricevute (MR).
  4. 4. Sistema (1) secondo la rivendicazione 3, in cui detto modulo di confronto (23) è configurato per confrontare detto tempo di esposizione (TES) e/o detta distanza relativa (REL) con valori predefiniti.
  5. 5. Sistema secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui il dosimetro (2) indossabile dall’operatore (O) è associato ad un dispositivo rilevatore (6) di dati biometrici (DBI).
  6. 6. Sistema secondo la rivendicazione 5, in cui detta unità di elaborazione (20) è configurata ad effettuare un confronto tra almeno un dato biometrico (DBI) dell’operatore sanitario e i dati caratteristici dell’operatore (DCO) nel momento in cui il dosimetro (2) viene indossato.
  7. 7. Sistema secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui i mezzi di acquisizione della posizione (5) del dosimetro (2) comprendono uno o più tra, almeno: o time difference of arrival; o two way ranging.
  8. 8. Sistema secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui la posizione dell’operatore (O) è data da un tag di localizzazione disposto sul dosimetro (2) oppure sul badge per l’identificazione personale dell’operatore (O).
  9. 9. Sistema secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, comprendente un modulo (28) di rilevamento dei dispositivi di protezione individuali indossati dall’operatore (O) configurato per rilevare se l’operatore (O) indossa uno o più dispositivi di protezione individuali.
  10. 10. Sistema secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui detti dati caratteristici dell’operatore (DCO) comprendono uno o più tra, almeno: o dati anagrafici; o dati identificativi; o dati biometrici; o dati di salute.
  11. 11. Sistema secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui detti dati caratteristici della sorgente di radiazioni emesse (DCSR) comprendono uno o più tra, almeno: o dati identificativi; o dati emissioni radiazioni ionizzanti.
  12. 12. Sistema secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui in prossimità della zona d’accesso all’area (A) è posto un dispositivo di identificazione (28) configurato per identificare il dosimetro (2) o l’operatore (O) in ingresso o in uscita dall’area ospedaliera (A) o il badge di identificazione personale.
  13. 13 . Sistema secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui detti mezzi identificativi (4) di un’apparecchiatura medicale (3) sono costituiti da un tag a radio-frequenza RFid e/o da un tag NFC contenente detti dati caratteristici della sorgente di radiazioni emesse (DCSR).
  14. 14. Metodo di monitoraggio dell’esposizione a radiazioni in ambito ospedaliero comprendente le fasi di: - assegnare un dosimetro (2) indossabile ad un operatore sanitario (O), il dosimetro essendo predisposto a misurare le radiazioni (MR) a cui l’operatore (O) viene esposto e associabile ai dati caratteristici dell’operatore sanitario (DCO) mediante un numero identificativo univoco (ID); - predisporre su un’apparecchiatura medicale (3) mezzi identificativi di una sorgente di radiazioni (4) emesse dall’apparecchiatura (3) comprendenti dati identificativi della sorgente di radiazioni emesse (DCSR) e la disposizione dell’apparecchiatura (3) all’interno di un’area (A) dell’ambito ospedaliero nonché le procedure in cui l’apparecchiatura è utilizzata (PRC); - predisporre mezzi di acquisizione della posizione (5) del dosimetro (2) predisposti per comunicare con detto dosimetro (2) e per acquisire la posizione in cui si trova (POS); • ricevere detti dati caratteristici dell’operatore sanitario (DCO) e la misura di radiazioni ionizzanti (MR) a cui esso viene esposto da detto dosimetro (2); • ricevere detti dati caratteristici della sorgente di radiazioni emesse (DCSR) dall’apparecchiatura medicale (3) da detti mezzi identificativi di una sorgente di radiazioni (4); • ricevere la posizione in cui si trova (POS) il dosimetro (2) da detti mezzi di acquisizione della posizione (5); • confrontare i dati ricevuti dal modulo in ingresso (21) con valori predefiniti; • generare un segnale di conformità in funzione di un’avvenuta corrispondenza (OK) del confronto effettuato; • trasmettere le informazioni ad un server remoto (30) mediante mezzi di trasmissione delle informazioni.
  15. 15. Programma per elaboratore elettronico che in esecuzione su di un calcolatore, attua almeno una o più fasi secondo la rivendicazione 14.
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