IT201900003251U1 - Assieme per recuperare cavi da fondali - Google Patents

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IT201900003251U1
IT201900003251U1 IT202019000003251U IT201900003251U IT201900003251U1 IT 201900003251 U1 IT201900003251 U1 IT 201900003251U1 IT 202019000003251 U IT202019000003251 U IT 202019000003251U IT 201900003251 U IT201900003251 U IT 201900003251U IT 201900003251 U1 IT201900003251 U1 IT 201900003251U1
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recovery
assembly
foundation platform
cables
base plane
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IT202019000003251U
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English (en)
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Andrea Tiberio
Stefano Malagodi
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Innovo Eng And Construction Ltd
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Description

ASSIEME PER RECUPERARE CAVI DA FONDALI
DESCRIZIONE
Campo di applicazione
Il presente trovato concerne un assieme per recuperare cavi da fondali secondo il preambolo della rivendicazione indipendente n.1.
L’assieme di cui trattasi rientrano nel settore industriale dalla produzione di attrezzature offshore ed è destinato ad un impiego nel campo del recupero di cavi elettrici adagiati su fondali di mari, laghi, bacini, ecc.
Più in dettaglio, l’assieme oggetto del presente trovato è destinato ad essere installato in corrispondenza di una turbina eolica offshore ed è destinato ad essere impiegato per recuperare cavi elettrici dal fondale marino in corrispondenza della turbina eolica medesima, al fine di collegare la turbina eolica ad una rete di trasmettere di energia elettrica.
Il trovato si inserisce pertanto nel contesto del settore industriale della produzione di attrezzature offshore per la produzione di energia elettrica.
Stato della tecnica
Com’è noto, le turbine eoliche per la conversione dell’energia cinetica del vento in energia elettrica possono essere installate sia sulla terra ferma che in mare. Queste ultime sono generalmente note come turbine eoliche offshore e sono installate su piattaforme di fondazione, le quali sono fissate al fondale marino e sono dotate di un piano di base disposto sopra il livello del mare e dal quale si eleva un palo di supporto della turbina eolica medesima.
Al fine di trasmettere l’energia elettrica prodotta dalla turbina eolica, ciascuna turbina è collegata ad una rete elettrica mediante cavi elettrici installati sul fondale marino. Ciascuna piattaforma di fondazione è dotata di un condotto sostanzialmente sagomato a forma di “J” e contenente un tratto dei cavi elettrici che collegano la turbina eolica alla rete elettrica. Più in dettaglio, tale condotto a J e si estende in verticale dal piano di base della piattaforma di fondazione fino al fondale marino, con il tratto curvo della J adagiato sul fondale per fungere da protezione della curva che il cavo elettrico percorre tra il tratto orizzontale, installato sul fondale marino, ed il tratto verticale, che raggiunge il piano di base della piattaforma di fondazione.
In fase di installazione della turbina elettrica, prima di montare il palo di supporto della turbina sulla piattaforma di fondazione, si esegue il recupero dei cavi elettrici dal fondale. Tale recupero prevede di far sbarcare del personale specializzato sulla piattaforma di fondazione unitamente ad una attrezzatura per eseguire il recupero dei cavi, la quale attrezzatura generalmente comprende almeno una gru.
Successivamente, una fune di recupero associata alla gru viene calata all’interno del condotto a J fino a raggiungere il fondale marino, dove un sommozzatore (o un veicolo subacqueo) collega la fune di recupero al cavo elettrico. Quindi, un dispositivo di avvolgimento della gru recupera la fune di recupero ed il cavo elettrico ad essa collegato fino a portare la porzione estremale del cavo elettrico sul piano di base della piattaforma di fondazione.
I metodi per recuperare cavi da fondali mediante l’attrezzatura di tipo noto fin qui brevemente descritti si sono dimostrati nella pratica non scevri di inconvenienti.
Il principale inconveniente risiede nel fatto che la suddetta attrezzatura per eseguire il recupero dei cavi è particolarmente ingombrante e le sue operazioni di sbarco sulla piattaforma di fondazione risultano particolarmente complesse e pericolose per la sicurezza del personale che esegue tali operazioni.
Inoltre, le operazioni di sbarco sono ulteriormente complicate dal fatto che le turbine eoliche offshore sono solitamente installate in zone marine in cui le acque sono piuttosto agitate a causa dei forti venti che le turbine sono destinate a sfruttare per generare energia elettrica.
Un ulteriore inconveniente dei metodi per recuperare cavi elettrici mediante l’attrezzatura di tipo noto sopra descritti risiede nel fatto che, a causa della complessità delle operazioni di sbarco, tali metodi risultano particolarmente lunghi e costosi da implementare.
Inoltre, le gru delle attrezzature per eseguire il recupero dei cavi di tipo noto sono piuttosto costose. Pertanto, i metodi per recuperare cavi elettrici di tipo noto prevedono anche una fase di smontaggio dell’attrezzatura per eseguire il recupero dei cavi, la quale fase di smontaggio presenta tutti gli inconvenienti già citati in relazione alle operazioni di sbarco. Ovvero, tale fase di smontaggio risulta complessa e pericolosa per il personale che la esegue, oltre che lunga da eseguire ed economicamente dispendiosa.
Presentazione del trovato
In questa situazione, il problema alla base del presente trovato è pertanto quello di ovviare agli inconvenienti manifestati dalle attrezzature per il recupero di cavi elettrici dai fondali marini di tipo noto, mettendo a disposizione un assieme per recuperare cavi da fondali che consenta di eseguire le operazioni di recupero dei cavi elettrici adagiati sui fondali in modo completamente sicuro per il personale addetto.
Un ulteriore scopo del presente trovato è di mettere a disposizione un assieme per recuperare cavi da fondali che consenta di eseguire le operazioni di recupero dei cavi elettrici in tempi relativamente rapidi e con costi relativamente ridotti.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un assieme per recuperare cavi da fondali che occupi ingombri relativamente ridotti.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un assieme per recuperare cavi da fondali che sia semplice da utilizzare.
Breve descrizione dei disegni
Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sotto riportate ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
- le Fig. 1-4 mostrano diverse operazioni di una fase di installazione in mare dell’assieme per recuperare cavi da fondali oggetto del presente trovato, in accordo con una prima forma realizzativa del suddetto assieme;
- le Fig. 5-8 mostrano diverse operazioni di una fase di installazione in mare dell’assieme per recuperare cavi da fondali oggetto del presente trovato, in accordo con una seconda forma realizzativa del suddetto assieme;
- la Fig. 9 mostra una vista prospettica della prima forma realizzativa dell’assieme per recuperare cavi da fondali oggetto del presente trovato;
- la Fig. 10 mostra una vista prospettica di un dispositivo di rinvio predisposto nella seconda forma realizzativa dell’assieme per recuperare cavi da fondali oggetto del presente trovato;
- la Fig.11 mostra una ulteriore fase di installazione in mare dell’assieme per recuperare cavi da fondali oggetto del presente trovato, successivamente all’installazione di una turbina eolica.
Descrizione dettagliata di una forma realizzativa preferita
Con riferimento agli uniti disegni è stato indicato nel suo complesso con 1 un assieme per recuperare cavi da fondali, secondo il presente trovato. In particolare esso è destinato ad essere impiegato per recuperare cavi elettrici da fondali di mari, laghi, bacini, ecc. al fine di collegare una turbina eolica offshore ad una rete elettrica.
Per ragioni di semplicità espositiva, nel corso della presente trattazione si farà sempre riferimento alla sola applicazione in mare di tale attrezzatura, è ovviamente da intendersi che tale attrezzatura possa essere applicata anche per recuperare cavi da fondali F differenti da quello marino, come ad esempio il fondale di un lago o di un qualunque bacino idrico.
L’assieme 1 oggetto del presente trovato comprende una piattaforma di fondazione 2 per una turbina eolica 100, ed in particolare per una turbina eolica di tipo offshore. La suddetta piattaforma di fondazione 2 è fissata ad un fondale F, in particolare mediante una porzione di fondazione 9, ed è dotata di un piano di base 3 disposto sopra il livello dell’acqua e dal quale piano di base 3 è suscettibile di elevarsi un palo di supporto 101 della turbina eolica 100.
Più in dettaglio, in accordo con le allegate figure, la porzione di fondazione 9 della piattaforma di fondazione 2 supporta il pianto di base 3 e si estende prevalentemente lungo una direzione sostanzialmente verticale tra il pianto di base 3 medesimo ed il fondale F. Vantaggiosamente inoltre, la suddetta porzione di fondazione 9 è dotata di una parete perimetrale chiusa, preferibilmente di forma tubolare, e ancor più preferibilmente troncoconica.
Secondo il trovato, inoltre, l’assieme 1 per recuperare cavi da fondali comprende un condotto 4, il quale è fissato al piano di base 3 della piattaforma di fondazione 2 e si estende all’interno della piattaforma di fondazione 2 tra il piano di base 3 medesimo ed il fondale F. Inoltre, il condotto 4 è dotato di una prima bocca di accesso 41 disposta in corrispondenza del piano di base 3 e di una seconda bocca di accesso 42 affacciata al fondale F.
Più in dettaglio, in accordo con le allegate figure, il suddetto condotto 4 è vantaggiosamente sagomato in forma di “J” ed è dotato di un tratto rettilineo 10 e di un sottostante tratto curvo 11 (indicati in figura 1).
In particolare, il tratto rettilineo 10 si sviluppa a partire dalla prima bocca di accesso 41 sostanzialmente verticalmente all’interno della porzione di fondazione 9 della piattaforma di fonazione 2. Il tratto curvo 11 si sviluppa lungo un settore circolare sostanzialmente pari ad un quarto di circonferenza e preferibilmente è dotato di una porzione terminale della curva adagiata sul fondale F. Vantaggiosamente, inoltre il tratto curvo 11 è posto ad attraversamento della parete perimetrale della porzione di fondazione 9, con la seconda bocca di accesso 42 del condotto 4 disposta esternamente rispetto alla piattaforma di fondazione 2. In questo modo, il condotto 4 funge sostanzialmente da condotto di comunicazione tra il fondale F ed il piano di base 3 della piattaforma di fondazione.
Vantaggiosamente, il condotto 4 è dotato anche di un corpo di chiusura 43 (illustrato in figura 1) posto a chiusura della seconda bocca 42, al fine di evitare che l’acqua del mare (ed eventualmente flora e fauna marina) possa entrare nel condotto 4 medesimo.
L’assieme 1 in oggetto comprende inoltre una fune di recupero 5 alloggiata internamente al condotto 4. Tale fune di recupero 5 si estende tra una prima estremità 51, suscettibile di sporgere oltre la prima bocca di accesso 41 del condotto 4, ed una seconda estremità 52, suscettibile di sporgere oltre la seconda bocca di accesso 42 del condotto 4 medesimo. Inoltre, la seconda estremità 52 della fune di recupero 5 è destinata ad essere collegata ad un cavo elettrico 200 da recuperare, il quale è adagiato sul fondale F.
In particolare, la fune di recupero 5 è vantaggiosamente provvista di mezzi di aggancio, i quali sono disposti in corrispondenza della sua seconda estremità 52 e sono suscettibili di agganciarsi con un’estremità libera del cavo elettrico 200. Ad esempio, i mezzi di aggancio della fune di recupero 5 comprendono un moschettone il quale è suscettibile di agganciarsi ad un anello fissato in corrispondenza dell’estremità libera del cavo elettrico 200.
Preferibilmente, tale cavo elettrico 200 è un cavo per la trasmissione di energia elettrica di tipo noto e per questo non descritto in dettaglio nel seguito. Vantaggiosamente, inoltre, il suddetto cavo elettrico 200 è adagiato sul fondale F in prossimità della piattaforma di fondazione 2, a disposizione per essere collegato alla fune di recupero 5. L’assieme 1 in oggetto comprende inoltre mezzi di recupero 6 collegati alla fune di recupero 5 e suscettibili di trascinare il cavo elettrico 200 (opportunamente collegato alla fune di recupero 5) attraverso il condotto 4, fino al piano di base 3 della piattaforma di fondazione 2.
Secondo l’idea alla base del presente trovato, i mezzi di recupero 6 dell’assieme 1 in oggetto comprendono un dispositivo di avvolgimento 7, collegabile alla prima estremità 51 della fune di recupero 5, ed un dispositivo di rinvio 8 atto a guidare la fune di recupero 5 medesima verso il dispositivo di avvolgimento 7.
Più in dettaglio, il dispositivo di avvolgimento 7 è preferibilmente un verricello atto ad avvolgere la fune di recupero 5, ad esempio attorno ad un rocchetto 12, per movimentare la seconda estremità 52 della fune di recupero 5 medesima attraverso il condotto 4 verso il piano di base 3 della piattaforma di fondazione 2. Ovviamente, il dispositivo di avvolgimento 7 può essere anche atto a svolgere la fune di recupero 5 per movimentare la sua seconda estremità 52 in allontanamento dal piano di base 3 della piattaforma di fondazione 2.
Inoltre, secondo l’idea alla base del presente trovato, il dispositivo di rinvio 8 è fissato al piano di base 3 della piattaforma di fondazione 2 in prossimità della prima bocca di accesso 41 del condotto 4 ed è suscettibile di essere alloggiato all’interno del palo di supporto 101 della turbina eolica 100.
Inoltre, il dispositivo di rinvio 8 è atto a guidare la fune di recupero 5 tra la prima estremità 41 del condotto 4 ed il dispositivo di avvolgimento 7.
Vantaggiosamente, in accordo con una prima forma realizzativa del presente trovato, illustrata nelle allegate figure 1-4 e 9, il dispositivo di avvolgimento 7 dei mezzi di recupero 6 è fissato al piano di base 3 della piattaforma di fondazione 2 e preferibilmente è anch’esso suscettibile di essere alloggiato all’interno del palo di supporto 101 della turbina eolica 100. Diversamente, in accordo con una seconda forma realizzativa del presente trovato, illustrata nelle allegate figure 5-8 e 10, il dispositivo di avvolgimento 7 dei mezzi di recupero 6 è fissato su di un natante N affiancabile alla piattaforma di fondazione 2.
Più in dettaglio, nella prima forma realizzativa sia il dispositivo di avvolgimento 7 che il dispositivo di rinvio 8 dei mezzi di recupero 6 sono fissati al piano di base 3 della piattaforma di fondazione 2 e preferibilmente sono entrambi fissati all’interno del volume di ingombro V del palo di supporto 101 della turbina eolica 100, così come indicato nell’allegata figura 9.
In tale prima forma realizzativa, il dispositivo di rinvio 8 dei mezzi di recupero 6 è preferibilmente costituito da uno scivolo 81, ad esempio costituito da un condotto rastremato dotato di una sezione minore collegata alla prima bocca di accesso 41 del condotto 4 e di una sezione maggiore oltre la quale è suscettibile di sporge la prima estremità 51 della fune di recupero 5. Preferibilmente, inoltre, il suddetto scivolo 81 è dotato di una parete perimetrale curvata tra la sua sezione minore e la sua sezione maggiore in modo da guidare la fune di recupero 5 a curvare gradualmente tra il condotto 4 ed il dispositivo di avvolgimento 7.
Come indicato in precedenza, inoltre, il suddetto dispositivo di avvolgimento 7 è preferibilmente un verricello ed è preferibilmente collegato a mezzi di azionamento, quali ad esempio un motore endotermico o un motore elettrico, anch’essi vantaggiosamente fissati al piano di base 3 della piattaforma di fondazione 2 e non illustrati nelle allegate figure.
In particolare, il verricello del dispositivo di avvolgimento 7 ed i mezzi di azionamento ad esso collegati sono opportunamente dimensionati per avere una capacità di caico di circa 4-5 tonnellate, ovvero una capacità di recupero di circa 40-50 metri di fune di recupero 5 e di cavo elettrico 200, ed una velocità di avvolgimento compresa tra 1 e 10 m/min.
Vantaggiosamente, la prima forma realizzativa dell’assieme 1 in oggetto consente di installare direttamente in cantiere il dispositivo di avvolgimento 7 e il dispositivo di rinvio 8 sulla piattaforma di fondazione 2. In altre parole, tale prima forma realizzativa consente di fissare il verricello del dispositivo di avvolgimento 7, unitamente ai suoi mezzi di azionamento e allo scivolo 81, al piano di base 3 prima che la piattaforma di fondazione 2 venga installata in mare.
Inoltre, i suddetti elementi da fissare al piano di base 3 sono destinati a rimanere fissati a quest’ultimo anche una volta ultimato il recupero del cavo elettrico 200 dal fondale F e sono destinati ad essere alloggiati all’interno del palo di supporto 101 della turbina eolica 100 dopo che tale palo è stato installato.
Vantaggiosamente, quindi, i suddetti mezzi di recupero 6 ed i mezzi di azionamento del verricello non richiedono di dover sbarcare sulla piattaforma di fondazione 2 altre attrezzature per eseguire il recupero del cavo elettrico 200 dal fondale F, né richiedono di dover rimuovere alcuna attrezzatura dalla piattaforma di fondazione 2 una volta ultimato il recupero del cavo elettrico 200.
In particolare, tale prima forma realizzativa dell’assieme 1 richiede solamente di far sbarcare del personale sulla piattaforma di fondazione 2 al fine di azionare il verricello del dispositivo di avvolgimento 7 per recuperare il cavo elettrico 200. Vantaggiosamente, quindi, le operazioni di sbarco del personale, eventualmente unitamente a del carburante per alimentare i mezzi di azionamento del verricello, possono essere eseguite in modo semplice e senza comportare grossi rischi per il personale medesimo, in quanto non vi è la necessità di sbarcare attrezzature pesanti. In accordo con la seconda forma realizzativa dell’assieme 1 descritta in precedenza, in cui il dispositivo di avvolgimento 7 è fissato sul natante N, solamente il dispositivo di rinvio 8 dei mezzi di recupero 6 è fissato al piano di base 3 della piattaforma di fondazione 2, ed in particolare è fissato all’interno del volume di ingombro V del palo di supporto 101 della turbina eolica 100.
In tale seconda forma realizzativa, il dispositivo di rinvio 8 dei mezzi di recupero 6 è vantaggiosamente costituito da una puleggia 82, ad esempio del tipo illustrato nell’allegata figura 10.
Più in dettaglio, la puleggia 82 è vantaggiosamente dotata di una base fissa 13, fissata al piano d base 3 (ad esempio mediante una pluralità di bulloni o saldature), e di una base mobile 14, la quale è girevolmente montata sulla base fissa 13 ed è suscettibile di ruotare rispetto a quest’ultima attorno ad un primo asse di rotazione sostanzialmente parallelo al tratto rettilineo 10 del condotto 4, ed in particolare sostanzialmente verticale. Vantaggiosamente, in accordo con l’allegata figura 10, la base fissa 13 e la base mobile 14 sono girevolmente collegate tra loro mediante un anello di rotazione 15. In accordo con l’allegata figura 10, inoltre, la puleggia 82 è dotata di almeno un disco di guida 16, suscettibile di ruotare attorno ad un secondo asse di rotazione sostanzialmente perpendicolare al primo asse di rotazione della base mobile 14. Inoltre, il disco di guida 16 è dotato di una scanalatura circonferenziale suscettibile di alloggiare almeno parzialmente la fune di recupero 5 e atta a guidare quest’ultima a curvare tra il condotto 4 ed il dispositivo di avvolgimento 7.
Vantaggiosamente, la puleggia 82 così realizzata è suscettibile di guidare la fune di recupero 5 tra la prima bocca di accesso 41 del condotto 4 e il dispositivo di avvolgimento 7 fissato al natante N, e quindi disposto a una distanza di qualche metro dalla suddetta prima bocca di accesso 41. Vantaggiosamente, inoltre, grazie alla base mobile 14, la puleggia 82 è in grado di guidare la fune di recupero 5 verso il dispositivo di avvolgimento 7 fissato al natante N indipendentemente dalla posizione in cui il natante N si affianca alla piattaforma di fondazione 2.
In accordo con l’allegata figura 10, inoltre, la puleggia 82 è dotata di una coppia di rulli regolabili 17, girevolmente montati sulla base mobile 14 con interposta la fune di recupero 5 e preferibilmente in appoggio su quest’ultima.
Più in dettaglio, i due rulli regolabili 17 sono vantaggiosamente folli e liberi di ruotare attorno ad un terzo asse di rotazione sostanzialmente parallelo al secondo asse di rotazione del disco di guida 16, in particolare trascinati dal movimento della fune di recupero 5. Vantaggiosamente, inoltre, i due rulli regolabili 17 sono suscettibili di essere avvicinati o allontanati tra loro per regolare la tensione da loro esercitata sulla fune di recupero 5 su cui sono in appoggio.
Similmente alla prima forma realizzativa descritta in precedenza, il dispositivo di avvolgimento 7 della seconda forma realizzativa è preferibilmente un verricello ed è preferibilmente collegato a mezzi di azionamento, quali ad esempio un motore endotermico o un motore elettrico, anch’essi fissati al natante N e non illustrati nelle allegate figure. Vantaggiosamente, inoltre, anche il verricello previsto nella suddetta seconda forma realizzativa ed i mezzi di azionamento ad esso collegati sono opportunamente dimensionati per avere una capacità di carico di circa 4-5 tonnellate, ovvero una capacità di recupero di circa 40-50 metri di fune di recupero 5 e di cavo elettrico 200, ed una velocità di avvolgimento compresa tra 1 e 10 m/min.
Vantaggiosamente, la seconda forma realizzativa dell’assieme 1 consente di installare direttamente in cantiere solamente la puleggia 82 al piano di base 3 della piattaforma di fondazione 2 e non necessita di far sbarcare alcun personale sulla piattaforma di fondazione 2 medesima in quanto è sufficiente che il personale sia a bordo del natante N su cui è fissato il dispositivo di avvolgimento 7.
Operativamente, al fine di recuperare il cavo 200 dal fondale F è quindi sufficiente affiancare il natante N alla piattaforma di fondazione 2, collegare la prima estremità 51 della fune di recupero 5 al verricello del dispositivo di avvolgimento 7 e azionare quest’ultimo, senza la necessità di sbarcare sulla piattaforma di fondazione.
Vantaggiosamente, in fase di installazione in cantiere della fune di recupero 5 alla piattaforma di fondazione 2, la fune di recupero 5 è predisposta con la sua prima estremità 51 sporgente oltre il piano di base 3, al fine di essere facilmente recuperabile da parte del personale a bordo del natante N.
Vantaggiosamente, inoltre, la puleggia 82 della seconda forma realizzativa dell’assieme 1 è destinata a rimanere fissata al piano di base 3 della piattaforma di fondazione 2 anche una volta ultimato il recupero del cavo elettrico 200 dal fondale F ed è destinata ad essere alloggiata all’interno del palo di supporto 101 della turbina eolica 100 dopo che tale palo è stato installato. Vantaggiosamente, quindi, la suddetta seconda forma realizzativa dell’assieme 1 non richiede di dover rimuovere alcuna attrezzatura dalla piattaforma di fondazione 2 una volta ultimato il recupero del cavo elettrico 200.
Al fine di recuperare cavi da fondali mediante l’assieme in oggetto è previsto un metodo descritto in dettaglio nel seguito e del quale, per semplicità di esposizione, si adotterà la medesima nomenclatura di riferimento.
Il metodo in oggetto comprende una prima fase di installazione in cantiere, la quale avviene in un cantiere sulla terraferma, e quindi non in acqua.
La suddetta prima fase di installazione prevede di realizzare in cantiere la piattaforma di fondazione 2 ed il condotto 4. Inoltre, prevede di fissare la prima estremità 41 del condotto 4 al piano di base 3 della piattaforma di fondazione 2 medesima.
Inoltre, la prima fase di installazione prevede di alloggiare la fune di recupero 5 internamente al condotto 4, in particolare con le due estremità della fune di recupero 5 sporgenti dalle due bocche di accesso del condotto 4.
La prima fase di installazione prevede inoltre di fissare in cantiere il dispositivo di rinvio 8 dei mezzi di recupero 6 sul piano di base 3 della piattaforma di fondazione 2 e di collegarlo alla fune di recupero 5.
Il metodo in oggetto comprende una seconda fase di installazione in mare, la quale avviene in corrispondenza del punto in cui è destinata ad essere installata la turbina eolica 100.
La suddetta seconda fase di installazione prevede di fissare la piattaforma di fondazione 2 (a cui sono stati precedentemente associati il condotto 4, la fune di recupero 5 ed il dispositivo di rinvio 8) sul fondale F. In particolare, la suddetta operazione di fissaggio della piattaforma di fondazione 2 è vantaggiosamente eseguita mediante procedimenti di tipo noto e non verrà pertanto descritta in dettaglio nel seguito.
Successivamente, la seconda fase di installazione prevede di collegare la seconda estremità 52 della fune di recupero 5 ad un cavo elettrico 200 adagiato sul fondale F preferibilmente in prossimità della porzione di fondazione 9 e ancor più preferibilmente in prossimità della seconda bocca di accesso 42 del condotto 4. In particolare, la suddetta operazione di collegamento della fune di recupero 5 al cavo elettrico 200 è vantaggiosamente eseguita da sommozzatori o da un apposito veicolo subacqueo (si vedano gli esempi indicati nelle allegate figure 2 e 6).
Successivamente, la seconda fase di installazione prevede di azionare il dispositivo di avvolgimento 7 dei mezzi di recupero 6 a trascinare il cavo elettrico 200 attraverso il condotto 4 fino al piano di base 3 della piattaforma di fondazione 2.
Più in dettaglio, in accordo con la prima forma realizzativa descritta in precedenza, in cui il dispositivo di avvolgimento 7 è fissato al piano di base 3 della piattaforma di fondazione 2, il metodo in oggetto prevede di fissare il dispositivo di avvolgimento 7 al piano di base 3 durante la prima fase di installazione in cantiere. Preferibilmente, in tale prima fase di installazione è previsto anche il fissaggio dei mezzi di azionamento del dispositivo di avvolgimento 7 al piano di base 3.
Vantaggiosamente, inoltre, in tale prima fase di installazione è previsto anche di collegare la prima estremità 51 della fune di recupero 5 al dispositivo di avvolgimento 7, ad esempio fissando tale prima estremità al rocchetto 12.
Vantaggiosamente, inoltre, la seconda fase di installazione del metodo in oggetto prevede di far sbarcare del personale sulla piattaforma di fondazione 2 per azionare il dispositivo di avvolgimento 7 precedentemente fissato su di essa nella prima fase di installazione. Vantaggiosamente, tale operazione di sbarco del personale risulta piuttosto semplice da svolgere e sostanzialmente priva di rischi per il personale medesimo, in quanto il personale che sbarca sulla piattaforma di fondazione 2 non deve sbarcare anche altra attrezzatura, se non eventualmente del carburante per alimentare i mezzi di azionamento del dispositivo di avvolgimento 7.
Diversamente, in accordo con la seconda forma realizzativa descritta in precedenza, in cui il dispositivo di avvolgimento 7 è fissato al natante N, il metodo in oggetto prevede di fissare il dispositivo di avvolgimento 7 al natante N e non al piano di base 3 della piattaforma di fondazione 2.
Inoltre, la seconda fase di installazione del metodo in oggetto prevede di affiancare il natante N alla piattaforma di fondazione 2 e successivamente di collegare la prima estremità 51 della fune di recupero 5 al dispositivo di avvolgimento 7 dei mezzi di recupero 6.
Vantaggiosamente, quindi, la seconda fase di installazione del metodo in oggetto per recuperare cavi da fondali mediante la seconda forma di realizzazione dell’apparecchiatura 1 non prevede alcuna operazione di sbarco di personale sulla piattaforma 2, riducendo ulteriormente i rischi per il personale medesimo che aziona il dispositivo di avvolgimento 7 direttamente dal natante N.
In accordo con tale seconda forma realizzativa, quindi, la seconda fase di installazione prevede anche di recuperare la prima estremità 51 della fune di recupero 5 sul natante N. Vantaggiosamente, tale operazione di recupero può essere eseguita direttamente dal natante N medesimo, ad esempio mediante dei bracci sporgenti dal natante N.
Vantaggiosamente, il metodo per recuperare cavi da fondali in oggetto comprendere successivamente anche una terza fase di installazione in mare, la quale prevede di montare sul piano di base 3 della piattaforma di fondazione 2 la turbina eolica 100, con il dispositivo di rinvio 8 dei mezzi di recupero 6 alloggiato all’interno del palo di supporto 101 della turbina eolica 100. In altre parole, quindi, il metodo in oggetto non prevede alcuna fase di smontaggio del dispositivo di rinvio 8 dal piano di base 3.
Successivamente a tale terza fase di installazione, il metodo in oggetto prevede vantaggiosamente anche di collegare elettricamente il cavo elettrico 200, recuperato nella seconda fase di installazione, alla turbina eolica 100, al fine di trasmettere ad una rete di trasmissione elettrica l’energia elettrica prodotta dalla turbina 100 medesima. L’assieme 1per recuperare cavi da fondali così concepito raggiunge pertanto gli scopi prefissi.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Assieme per recuperare cavi da un fondale, il quale comprende: − una piattaforma di fondazione (2) per una turbina eolica (100), la quale piattaforma di fondazione (2) è fissata ad un fondale (F) ed è dotata di un piano di base (3) disposto sopra il livello dell’acqua e dal quale piano di base (3) è suscettibile di elevarsi un palo di supporto (101) della turbina eolica (100); − un condotto (4), il quale è fissato al piano di base (3) di detta piattaforma di fondazione (2), si estende all’interno di detta piattaforma di fondazione (2) tra detto piano di base (3) ed il fondale (F) ed è dotato di una prima bocca di accesso (41) disposta in corrispondenza di detto piano di base (3) e di una seconda bocca di accesso (42) affacciata al fondale (F); − una fune di recupero (5) alloggiata internamente a detto condotto (4) ed estendentesi tra una prima estremità (51) suscettibile di sporgere oltre la prima bocca di accesso (41) di detto condotto (4) ed una seconda estremità (52), suscettibile di sporgere oltre la seconda bocca di accesso (42) di detto condotto (4) e destinata ad essere collegata ad un cavo elettrico (200) da recuperare adagiato sul fondale (F); − mezzi di recupero (6) collegati a detta fune di recupero (5) e suscettibili di trascinare il cavo elettrico (200) attraverso detto condotto (4) fino al piano di base (3) di detta piattaforma di fondazione (2); detto assieme essendo caratterizzato dal fatto che detti mezzi di recupero (6) comprendono: − un dispositivo di avvolgimento (7) collegabile alla prima estremità (51) di detta fune di recupero (5); − un dispositivo di rinvio (8) fissato al piano di base (3) di detta piattaforma di fondazione (2) in prossimità della prima bocca di accesso (41) di detto condotto (4) e suscettibile di essere alloggiato all’interno del palo di supporto (101) della turbina eolica (100); detto dispositivo di rinvio (8) essendo atto a guidare detta fune di recupero (5) tra la prima estremità (41) di detto condotto (4) e detto dispositivo di avvolgimento (7).
  2. 2. Assieme per recuperare cavi da fondali secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di avvolgimento (7) di detti mezzi di recupero (6) è fissato al piano di base (3) di detta piattaforma di fondazione (2).
  3. 3. Assieme per recuperare cavi da fondali secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di avvolgimento (7) di detti mezzi di recupero (6) è suscettibile di essere alloggiato all’interno del palo di supporto (101) della turbina eolica (100).
  4. 4. Assieme per recuperare cavi da fondali secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di rinvio (8) di detti mezzi di recupero (6) è costituito da uno scivolo (81).
  5. 5. Assieme per recuperare cavi da fondali secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di avvolgimento (7) di detti mezzi di recupero (6) è fissato su di un natante (N) affiancabile a detta piattaforma di fondazione (2).
  6. 6. Assieme per recuperare cavi da fondali secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di rinvio (8) di detti mezzi di recupero (6) è costituito da una puleggia (82).
  7. 7. Assieme per recuperare cavi da fondali secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detta puleggia (82) è dotata di: − una base fissa (13) fissata al piano d base 3 di detta piattaforma di fondazione (2); − una base mobile (14) girevolmente montata su detta base fissa (13) e suscettibile di ruotare rispetto a quest’ultima attorno ad un primo asse di rotazione; − un disco di guida (16) suscettibile di ruotare attorno ad un secondo asse di rotazione sostanzialmente perpendicolare al primo asse di rotazione di detta base mobile (14) e dotato di una scanalatura circonferenziale suscettibile di alloggiare almeno parzialmente detta fune di recupero (5) e atta a guidare quest’ultima a curvare tra detto condotto (4) e detto dispositivo di avvolgimento (7).
  8. 8. Assieme per recuperare cavi da fondali secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detta puleggia (82) è dotata di una coppia di rulli regolabili (17), girevolmente montati folli su detta base mobile (14) con interposta tra loro detta fune di recupero (5) e suscettibili di essere avvicinati o allontanati tra loro per regolare la tensione da loro esercitata su detta fune di recupero (5).
  9. 9. Assieme per recuperare cavi da fondali secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto condotto (4) è sagomato in forma di “J” ed è dotato di: − un tratto rettilineo (10) sviluppantesi a partire da detta prima bocca di accesso (41) all’interno di detta piattaforma di fonazione (2); − un tratto curvo (11) sviluppantesi lungo un settore circolare a partire da detto tratto rettilineo (10) verso il fondo (F).
  10. 10. Assieme per recuperare cavi da fondali secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di avvolgimento (7) di detti mezzi di recupero (6) è un verricello atto ad avvolgere detta fune di recupero (5) attorno ad un rocchetto (12).
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