IT201900002691A1 - Struttura di cesto di lavaggio per lavatrici industriali e lavatrice industriale comprendente tale struttura di cesto di lavaggio - Google Patents

Description

STRUTTURA DI CESTO DI LAVAGGIO PER LAVATRICI INDUSTRIALI E LAVATRICE INDUSTRIALE COMPRENDENTE TALE STRUTTURA DI CESTO DI LAVAGGIO.

DESCRIZIONE

L’invenzione riguarda una struttura di cesto di lavaggio per lavatrici industriali, nonché una lavatrice industriale comprendente una simile struttura di cesto di lavaggio.

Oggigiorno, nell’ambito delle lavatrici industriali, sia da laboratorio che da produzione, i cesti di lavaggio sono generalmente realizzati con uno o più fogli di lamiera forata che vengono prima calandrati e poi saldati per i rispettivi bordi longitudinali così da formare la cosiddetta ‘virola’, ovvero la parete tubolare cilindrica del cesto.

Nelle figure 1 e 2 è rappresentata una struttura di cesto di lavaggio per lavatrici industriali di tipo noto.

In tali figure 1 e 2 un cesto di lavaggio è indicato nel suo complesso con la lettera A.

Tale cesto A comprende un corpo cilindrico calandrato, costituito ad esempio da due lamiere B e C, dapprima saldate una all’altra per i lati B2 e C1, poi calandrate ed infine saldate per gli opposti bordi longitudinali rispettivamente B1 e C2.

I due corpi semi-cilindrici B e C, uniti tra loro a definire un corpo cilindrico calandrato unito, definiscono la parete tubolare cilindrica E del cesto A.

Per comodità espositiva in figura 2 le due lamiere B e C sono rappresentate come fossero due elementi curvati separatamente.

Il corpo cilindrico presenta ovviamente una matrice ordinata di fori passanti D per il passaggio dei fluidi di trattamento, acqua, saponi e altre sostanze a seconda delle necessità e delle esigenze tecniche.

All’interno della parete tubolare cilindrica E sono presenti una pluralità di pale longitudinali, note anche come ‘pale – battitore’ o pale – agitatore’ o ‘pale di trascinamento’.

Tali pale longitudinali, indicate con la lettera F nelle figure 1 e 2, sono costituite ciascuna da un foglio metallico piegato a definire un corpo avente sezione trasversale a ‘V’ opportunamente progettato.

La lunghezza di tali pale longitudinali F corrisponde con la lunghezza in direzione assiale della parete tubolare cilindrica.

Le pale longitudinali F vengono saldate ermeticamente alla superficie interna della parete tubolare cilindrica E in corrispondenza dei rispettivi bordi longitudinali F1 e F2.

Il cesto di lavaggio A è infine completato dal montaggio di due opposti coperchi, un coperchio pieno G, definente la schiena chiusa del cesto A e configurato per essere connesso ai mezzi di motorizzazione del cesto ed un opposto coperchio anulare H, recante un’apertura di passaggio per il carico e lo scarico del cesto A.

Una simile struttura di cesto per lavatrici industriali, pur nota e diffusa, presenta alcuni inconvenienti.

Un primo inconveniente è legato al fatto che i cesti molto grandi, a volte, hanno bisogno, per la realizzazione del loro sviluppo, di più fogli di lamiera piana da saldare; una volta saldati tra loro i fogli di lamiera e una volta eseguita la calandratura, viene eseguita una ulteriore saldatura di chiusura della ‘virola’.

Per tale ragione servono almeno due operazioni di saldatura per definire una ‘virola’.

Volendo inserire nella ‘virola’, ad esempio, quattro pale longitudinali F servono due operazioni di saldatura per ciascuna di tale pale longitudinali F, per un totale quindi di almeno dieci operazioni di saldatura.

Tale sequenza di operazioni di saldatura richiede un certo costo in termini di manodopera specializzata o in alternativa un certo tempo macchina qualora sia realizzata in modo automatico.

Inoltre, la ‘virola’ di una simile struttura di cesto di lavaggio è composta, oltre che dai coperchi, di sei componenti, due corpi semicilindrici per realizzare la parete tubolare cilindrica, e quattro pale – battitori.

Un altro inconveniente dei cesti per lavatrici industriali di tipo noto è costituito dal fatto che le saldature ermetiche fatte tra pala e ‘virola’ lasciano un cordone antiestetico che per essere tirato e lucidato richiederebbe un lavoro manuale molto costoso e con risultati molto scarsi. Inoltre tali saldature hanno bisogno di prove di tenuta per verificare appunto che non possa passare acqua attraverso di esse. Nel caso in cui un difetto di saldatura permetta all’acqua di entrare nelle pale il peso dell’acqua all’interno della pala provocherebbe uno sbilanciamento della struttura del cesto, crescendo esponenzialmente con l’aumento dei giri del cesto stesso.

Compito della presente invenzione è quella di mettere a punto una struttura di cesto di lavaggio per lavatrici industriali capace di ovviare ai citati inconvenienti e limiti della tecnica nota.

Un altro scopo dell’invenzione è quello di mettere a punto una lavatrice industriale comprendente una simile struttura di cesto di lavaggio secondo il compito principale.

Un altro scopo dell’invenzione è quello di mettere a punto una struttura di cesto composta di meno componenti rispetto agli analoghi cesti di tipo noto.

Un ulteriore scopo dell’invenzione è quello di mettere a punto una struttura di cesto più rapida da assemblare e con meno operazioni di saldatura.

Ancora uno scopo dell’invenzione è quello di mettere a punto una struttura di cesto per il quale sia possibile non effettuare prove di tenuta delle saldature.

ancora uno scopo dell’invenzione è quello di mettere a punto una struttura di cesto avente una ‘virola’ le cui saldature longitudinali siano tirabili a lucido in modo facile e completo.

Il compito nonché gli scopi sopra citati sono raggiunti da una struttura di cesto di lavaggio per lavatrici industriali secondo la rivendicazione 1, nonché da una lavatrice industriale secondo la rivendicazione 8. Ulteriori caratteristiche della struttura di cesto di lavaggio secondo la rivendicazione 1 vengono descritte nelle rivendicazioni dipendenti. Il compito ed i suddetti scopi, assieme ai vantaggi che verranno menzionati in seguito, sono evidenziati dalla descrizione di una forma esecutiva del trovato, che viene data, a titolo indicativo ma non limitativo, con riferimento alle tavole di disegno allegate, dove:

- la figura 1 rappresenta una vista prospettica d’insieme di un cesto di lavaggio secondo l’arte nota;

- la figura 2 rappresenta un esploso prospettico del cesto noto di figura 1;

- la figura 3 rappresenta una vista prospettica di una struttura di cesto di lavaggio secondo l’invenzione;

- la figura 4 rappresenta una vista posteriore della struttura di cesto di figura 3;

- la figura 5 rappresenta un esploso prospettico della struttura di cesto di lavaggio secondo l’invenzione in una sua prima variante realizzativa;

- la figura 6 rappresenta una sezione di un esploso della struttura di cesto nella prima variante realizzativa;

- la figura 7 rappresenta una sezione d’insieme dell’esploso di figura 6;

- la figura 7a rappresenta un particolare di figura 7;

- la figura 8 rappresenta una sezione di un esploso della struttura di cesto in una seconda variante realizzativa;

- la figura 9 rappresenta una sezione d’insieme dell’esploso di figura 8;

- la figura 9a rappresenta un particolare di figura 9.

Con riferimento alle figure citate, una struttura di cesto di lavaggio per lavatrici industriali secondo l’invenzione è indicata nel complesso di una sua prima variante realizzativa con il numero 10.

Tale struttura di cesto di lavaggio 10, ben rappresentata nelle figure da 3 a 7, comprende:

- una parete tubolare 11, costituita ad esempio da tre parti sagomate ad arco di cerchio, rispettivamente 12, 13 e 14, disposte affiancate in direzione tangenziale e con gli affacciati rispettivi bordi longitudinali 12a, 12b, 13a, 13b, 14a, 14b tra loro uniti,

- ciascuna parte sagomata ad arco di cerchio 12, 13, 14 presentando una matrice ordinata di fori passanti 15 per il passaggio dei fluidi di trattamento,

- un coperchio posteriore 16, definente la schiena della struttura di cesto 10,

- un coperchio anteriore 17, recante un’apertura di passaggio per il carico e lo scarico,

- una pluralità di pale longitudinali 18, definite all’interno della struttura di cesto 10 e configurate per incontrare i capi in trattamento. Con ‘direzione longitudinale’ si intende la direzione dell’asse X della parete tubolare 11, indicato in figura 5.

La peculiarità della struttura di cesto di lavaggio 10 secondo l’invenzione risiede nel fatto che la parete tubolare 11 comprende, come detto, ad esempio e non esclusivamente, tre parti sagomate ad arco di cerchio 12, 13, 14, ma è da intendersi poter comprendere anche più di tre parti sagomate ad arco di cerchio,

- ciascuna di tali parti ad arco di cerchio 12, 13, 14 incorporando almeno una porzione di una pala longitudinale 18.

Ciascuna pala longitudinale 18 è quindi composta di una sola parte o di due parti, tale unica parte, o tali due parti, essendo incorporate in una corrispondente parte sagomata ad arco di cerchio, ovvero sono parte integrante di tale corrispondente parte sagomata ad arco di cerchio, differentemente dalla tecnica nota ove le pale sono realizzate da corpi indipendenti che vengono poi fissati alle parti sagomate ad arco di cerchio che definiscono la parete tubolare, chiamata in gergo ‘virola’.

Ad esempio, nella prima variante realizzativa dell’invenzione, ciascuna parte sagomata ad arco di cerchio 12, 13 e 14 presenta in corrispondenza di ciascuno dei due suoi opposti bordi longitudinali 12a, 12b, 13a, 13b, 14a, 14b, una porzione 18a o 18b di una pala longitudinale 18, la quale porzione 18a o 18b è configurata in modo da definire una metà di una pala longitudinale 18.

Nel presente esempio realizzativo, le pale longitudinali 18 presentano una sezione trasversale, rispetto ad un asse longitudinale X della parete tubolare cilindrica 11, sagomata a ‘V’.

Le pale longitudinali sono da intendersi poter avere anche sezione di altra sagoma, ad esempio a ‘U’, oppure a ‘I’ o altra sagoma simile ed equivalente tecnicamente.

Ognuna di dette porzioni 18a e 18b comprende quindi un bordo longitudinale 12a, 12b, 13a, 13b, 14a, 14b di una rispettiva parte ad arco di cerchio 12, 13, 14, come ben visibile dalle figure 5 e 6.

Come ben visibile nelle figure 7 e 7a, le due porzioni 18a e 18b definenti una pala longitudinale 18, appartenenti ciascuna ad una parte ad arco di cerchio 12, 13, 14 di due affiancate parti ad arco di cerchio, sono unite in corrispondenza del vertice della sagoma a ‘V’ della sezione trasversale.

In particolare, le due porzioni 18a e 18b definenti una pala longitudinale 18, appartenenti ciascuna ad una parte ad arco di cerchio 12, 13, 14 di due affiancate parti ad arco di cerchio, sono unite mediante una saldatura 20.

In una seconda variante realizzativa della struttura di cesto di lavaggio secondo l’invenzione, indicata complessivamente con il numero 110 nelle figure 8 e 9, ciascuna di dette parti ad arco di cerchio 112, 113, 114 incorpora una intera pala longitudinale 118. Anche in tale variante le affiancate parti ad arco di cerchio 112, 113 e 114 sono unite con una saldatura 120 in corrispondenza dei rispettivi bordi longitudinali 112a, 112b, 113a, 113b, 114a, 114b.

Ciascuna delle porzioni 18a, 18b di una pala longitudinale 18, oppure analogamente la pala longitudinale intera 118, è definita su una corrispondente parte sagomata ad arco di cerchio 12, 13, 14, 112, 113, 114 mediante una o più operazioni di piegatura dello stesso foglio di materiale metallico con cui è realizzata la parte sagomata ad arco di cerchio 12, 13, 14, 112, 113, 114.

Ciascuna parte sagomata ad arco di cerchio 12, 13, 14, 112, 113, 114 con le rispettive porzioni 18a e 18b, o con la pala intera 118, è ad esempio realizzate mediante calandratura e successiva piegatura. Forma oggetto dell’invenzione anche una lavatrice industriale, che si caratterizza per il fatto di comprendere una struttura di cesto di lavaggio 10 o 110 come sopra descritta.

Si è in pratica constatato come l’invenzione raggiunga il compito e gli scopi preposti.

In particolare, con l’invenzione si è messa a punto una struttura di cesto di lavaggio per lavatrici industriali capace di ovviare ai citati inconvenienti e limiti della tecnica nota.

ancora in particolare, con l’invenzione si è messa a punto una struttura di cesto composta di meno componenti rispetto agli analoghi cesti di tipo noto, grazie all’incorporazione delle pale longitudinali nelle parti sagomate ad arco di cerchio che definiscono la parete tubolare della struttura di cesto.

Grazie a tale invenzione, per realizzare ad esempio un cesto di lavaggio con tre pale longitudinali, non servono più un corpo cilindrico formato da almeno due lamiere forate piane saldate più due corpi semi-cilindrici e tre pale, per un totale di cinque componenti e otto operazioni di saldatura, bensì bastano tre componenti, come sopra descritto e tre operazioni di saldatura.

Inoltre, a maggior vantaggio, in tale struttura di cesto non servono più i tappi di schiena atti ad impedire l’ingresso di acqua tra ‘virola’ e pale, che sono invece presenti nei cesti di tipo noto e che richiedono corrispondenti operazioni di saldatura.

Inoltre, ad ancora maggiore vantaggio, tale struttura di cesto non abbisogna di essere testata con prove di tenuta della camera formata dall’insieme pale-‘virola’-tappi.

Non ultimo, la struttura di cesto di lavaggio secondo l’invenzione presenta un impatto visivo decisamente migliore grazie alla presenza di poche saldature tirate a lucido, con conseguente sensazione di superficie interna completamente lucida e continua.

I vantaggi in termini di componentistica e di lavorazioni di assemblaggio sono evidenti.

Quindi con l’invenzione si è messa a punto una struttura di cesto più rapida da assemblare e con meno operazioni di saldatura.

Ulteriormente, con l’invenzione si è messa a punto una struttura di cesto capace di non determinare situazioni di ristagno, poiché non si determinano intercapedini tra la pala longitudinale e la parete tubolare, grazie al fatto che le pale longitudinali sono costituite da una parte dello stesso foglio metallico con cui sono realizzate le varie parti ad arco di cerchio e di conseguenza una pala longitudinale non è mai sovrapposta ad un tratto della parete tubolare, come invece accade nei cesti di lavaggio di tipo noto.

Inoltre, con l’invenzione si è messa a punto una lavatrice industriale comprendente una simile struttura di cesto di lavaggio secondo il compito principale.

L’invenzione così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.

In pratica, i componenti ed i materiali impiegati, purchè compatibili con l’uso specifico, nonché le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze e dello stato della tecnica.

Ove le caratteristiche e le tecniche menzionate in qualsiasi rivendicazione siano seguite da segni di riferimento, tali segni di riferimento sono da intendersi apposti al solo scopo di aumentare l’intelligibilità delle rivendicazioni e di conseguenza tali segni di riferimento non hanno alcun effetto limitante sull’interpretazione di ciascun elemento identificato a titolo di esempio da tali segni di riferimento.

Claims (8)

1. RIVENDICAZIONI 1) Struttura di cesto di lavaggio (10, 110) per lavatrici industriali, comprendente: - una parete tubolare (11), costituita da almeno due parti sagomate ad arco di cerchio, disposte affiancate in direzione tangenziale e con gli affacciati rispettivi bordi longitudinali tra loro uniti a tenuta, - ciascuna parte sagomata ad arco di cerchio presentando una matrice ordinata di fori passanti (15) per il passaggio dei fluidi di trattamento, - un coperchio posteriore (16), definente la schiena della struttura di cesto (10), - un coperchio anteriore (17), recante un’apertura di passaggio per il carico e lo scarico, - una pluralità di pale longitudinali (18), definite all’interno della struttura di cesto (10) e configurate per incontrare i capi in trattamento, detta struttura di cesto di lavaggio (10) essendo caratterizzata dal fatto che - detta parete tubolare (11) comprende almeno tre parti sagomate ad arco di cerchio (12, 13, 14), - ciascuna di dette parti ad arco di cerchio (12, 13, 14) incorporando almeno una porzione (18a) di una pala longitudinale (18).
2. 2) Struttura di cesto di lavaggio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ciascuna parte sagomata ad arco di cerchio presenta in corrispondenza di ciascuno dei due suoi opposti bordi longitudinali una porzione (18a, 18b) di una pala longitudinale (18) configurata in modo da definire una metà di una pala longitudinale (18).
3. 3) Struttura di cesto di lavaggio secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che dette pale longitudinali (18) presentano una sezione trasversale, rispetto ad un asse longitudinale (X) di detta parete tubolare cilindrica (11), sagomata a ‘V’.
4. 4) Struttura di cesto di lavaggio secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che ognuna di dette porzioni (18a, 18b) comprende un bordo longitudinale (12a, 12b, 13a, 13b, 14a, 14b) di una rispettiva parte ad arco di cerchio (12, 13, 14).
5. 5) Struttura di cesto di lavaggio secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che le due porzioni (18a, 18b) definenti una pala longitudinale (18), appartenenti ciascuna ad una parte ad arco di cerchio (12, 13, 14) di due affiancate parti ad arco di cerchio, sono unite in corrispondenza del vertice della sagoma a ‘V’ della sezione trasversale.
6. 6) Struttura di cesto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che ciascuna di dette parti ad arco di cerchio (112, 113, 114) incorpora una intera pala longitudinale (118).
7. 7) Struttura di cesto secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta almeno una porzione (18a, 18b) di una pala longitudinale (18), oppure detta pala longitudinale intera (118), è definita su una corrispondente di dette parti sagomate ad arco di cerchio (12, 13, 14, 112, 113, 114) mediante una o più operazioni di piegatura dello stesso foglio di materiale metallico con cui è realizzata la parte sagomata ad arco di cerchio (12, 13, 14, 112, 113, 114).
8. 8) Lavatrice industriale, che si caratterizza per il fatto di comprendere una struttura di cesto di lavaggio (10, 110) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti.