IT201900001905A1 - Alimentatore elettrico - Google Patents

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Luigi Mandolini
Emanuele Pellegrini
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Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale dal titolo:
“ALIMENTATORE ELETTRICO”
La presente invenzione è relativa ad un alimentatore elettrico collegabile ad una sorgente di tensione AC per alimentare un carico elettrico funzionate a tensione DC.
In particolare, la presente invenzione trova vantaggiosa, ma non esclusiva applicazione, nella alimentazione da rete elettrica di sorgenti di luce di tipo LED, cui la descrizione che segue farà esplicito riferimento senza per questo perdere in generalità.
Per gli impianti di illuminazione odierni, specialmente quelli da esterno, vengono richieste prestazioni molto elevate in termini di vita attesa, ad esempio tra 50.000 e 100.000 ore di funzionamento. Gli impianti di illuminazione più recenti comprendono sorgenti luminose costituite da una pluralità di LED e uno o più alimentatori per trasformare la tensione AC della rete elettrica in una tensione DC adatta ad alimentare i LED. I disturbi e le sovratensioni elettriche che si propagano lungo la linea della rete elettrica collegata agli alimentatori possono causare malfunzionamenti o un invecchiamento precoce delle sorgenti luminose o degli alimentatori stessi.
Tra le principali cause di rottura degli impianti di illuminazione collegati alla rete elettrica ci sono le sovratensioni di rete e gli errati cablaggi. Il fenomeno delle sovratensioni ha assunto rilevanza negli ultimi anni con il proliferare di apparecchiature elettroniche sempre più sofisticate nelle applicazioni civili e industriali. Le sovratensioni possono, a volte, innescare incendi, divenendo così un fattore di rischio per la sicurezza delle persone che lavorano o vivono in prossimità degli impianti di illuminazione.
Le sovratensioni più potenti e dannose sono quelle che si originano verso terra o la struttura metallica delle lampade a causa di fulmini che si scaricano al suolo e sono comunemente denominate come sovratensioni di modo comune. Esse di distinguono da quelle che si manifestano tra due o più conduttori elettrici, ad esempio tra un conduttore di fase ed il conduttore di neutro, che vengono invece denominate sovratensioni di modo differenziale.
Le sovratensioni possono nascere anche da errate manovre elettriche effettuate sul sistema di distribuzione di energia della rete elettrica, ad esempio errate commutazioni di interruttori o errati impieghi di dispositivi induttivi in genere, nonché da improvvise variazione di carico che generano repentine variazione di corrente.
Negli impianti di illuminazioni alimentati da linee aeree esterne monofase o trifase, quali ad esempio i lampioni per illuminare le strade, il fenomeno delle sovratensioni è più frequente ed energeticamente più rilevante. Per limitare i danni provocati dalle sovratensioni, nella pratica comune si usano degli speciali dispositivi di protezione che comprendono normalmente dei varistori o degli scaricatori a gas e che sono collegati ad ogni lampada o alimentatore del lampione per limitare l’ampiezza dell’impulso delle sovratensioni. Purtroppo, i varistori e gli scaricatori a gas si deteriorano al passare del tempo e con l’aumentare del numero di sovratensioni che subiscono e non è possibile avere un riscontro sul loro stato, in quanto non possono essere interfacciati con sistemi di telegestione, con il conseguente rischio di non avere più improvvisamente una protezione sufficiente del lampione.
Altre cause di rotture e guasti, specialmente nei lampioni per illuminare le strade, sono i cablaggi errati sulla linea elettrica di alimentazione, ad esempio quando un dispositivo di illuminazione progettato per essere alimentato con la tensione AC monofase di 230 Volt viene collegato erroneamente ad una linee trifase di 380 Volt. Scopo della presente invenzione è di realizzare un alimentatore collegabile alla rete elettrica per alimentare un dispositivo di illuminazione a tensione DC, il quale sia esente dagli inconvenienti sopra descritti e, nello stesso tempo, sia di facile ed economica realizzazione.
In accordo con la presente invenzione vengono forniti alimentatore ed un dispositivo di illuminazione secondo quanto definito nelle rivendicazioni allegate.
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
- la figura 1 illustra uno schema, in parte a blocchi ed in parte circuitale, di un alimentatore realizzato secondo una forma di attuazione non facente parte della presente invenzione;
- la figura 2 illustra uno schema, sempre in parte a blocchi ed in parte circuitale, dell’alimentatore realizzato secondo la presente invenzione; e
- la figura 3 illustra una ulteriore forma di attuazione dell’alimentatore della presente invenzione.
Nella figura 1, con 1 è genericamente indicato, nel suo complesso, un dispositivo di illuminazione 1 comprendente almeno una sorgente di luce 2 funzionante in corrente continua (DC), un alimentatore 3 collegabile ad una sorgente di tensione in corrente alternata (AC) 4, nella fattispecie una linea elettrica a due conduttori 5a e 5b di una comune rete elettrica monofase, per alimentare la sorgente di luce 2. Nell’esempio illustrato, la sorgente di luce 2 comprende uno o più LED. I due conduttori 5a e 5b sono rispettivamente il conduttore di fase e di neutro. Nella figura 1 è illustrata anche la massa 6, che rappresenta, in pratica, la cassa metallica o lo chassis (non illustrato) del dispositivo di illuminazione.
Con riferimento alla figura 1, l’alimentatore 3 comprende, collegati in cascata nel seguente ordine, un filtro di ingresso 7 per bloccare i disturbi elettromagnetici ad alta frequenza provenienti dalla sorgente di tensione 4, un convertitore di tensione AC/DC 8 di tipo noto per convertire la tensione Vac fornita dalla sorgente di tensione 4 in una prima tensione Vdc1 in corrente continua, e un convertitore di tensione DC/DC 9 del tipo presentante un isolamento galvanico tra ingresso e uscita per convertire la tensione Vdc1 in un’altra tensione in corrente continua, indicata con Vdc2, adatta ad alimentare la sorgente di luce 2. Vantaggiosamente, il convertitore di tensione AC/DC 8 incorpora anche un circuito di correzione del fattore di potenza.
L’alimentatore 3 comprende un’induttanza di modo comune 10, la quale comprende due avvolgimenti 10a e 10b in controfase ed è collegata col proprio ingresso, ossia coi due terminali di ingresso delle due bobine 10a e 10b, all’uscita del convertitore di tensione DC/DC 9 e con la propria uscita, ossia con i due terminali di uscita delle due bobine 10a e 10b, alla sorgente di luce 2.
L’alimentatore 3 comprende un dispositivo raddrizzatore di tensione a singola semionda positiva, il quale è indicato con 11 ed è collegato all’uscita dell’induttanza di modo comune 10, ed un condensatore 12, collegato tra l’uscita del dispositivo raddrizzatore 11 ed un potenziale elettrico di riferimento o comune 13 per le tensioni della parte in corrente continua dell’alimentatore 3. Nell’esempio illustrato dalla figura 1, il dispositivo raddrizzatore 11 è costituito da un diodo collegato col proprio anodo all’uscita dell’induttanza di modo comune 10 ed il condensatore 12 è collegato tra il catodo del diodo 11 ed il potenziale di riferimento 13. In particolare, l’anodo del diodo 11 è collegato ad un terminale di uscita dell’induttanza di modo comune 10 ed al catodo del LED della sorgente luminosa 2. In sostanza, il diodo 11 ed il condensatore 12 formano assieme un dispositivo raddrizzatore e livellatore di tensione.
In presenza di una sovratensione di modo comune Vscm all’ingresso dell’alimentatore 3, ossia una sovratensione che si origina tra almeno uno dei due conduttori 5a e 5b, ad esempio il conduttore di neutro 5b, e massa 6, all’uscita dell’induttanza di modo comune 10, ossia tra i due terminali di uscita delle due bobine 10a e 10b, si genera un corrispondente segnale di tensione impulsivo Vs1 che viene raddrizzato dal diodo 11 e livellato dal condensatore 12, ottenendo così un corrispondente segnale di tensione impulsivo Vs2 a valori positivi misurabile sul condensatore 12.
L’alimentatore 3 comprende inoltre un microcontrollore 14 collegato, con un proprio ingresso di acquisizione di segnali analogici o digitali, con il condensatore 12 e configurato per acquisire ed opzionalmente misurare il segnale di tensione Vs2 e rilevare l’evento di sovratensione di modo comune in funzione dei valori acquisiti del segnale di tensione Vs2. Tale ingresso di acquisizione può essere programmato come ingresso digitale, nel qual caso il segnale Vs2 è interpretato come un segnale binario, oppure come ingresso analogico, nel qual caso il segnale Vs2 viene misurato in ampiezza e durata. Il microcontrollore 14 è configurato per contare un evento di sovratensione di modo comune in maniera diversa a seconda della programmazione dell’ingresso di acquisizione: se quest’ultimo è programmato come digitale, allora un evento viene contato quando il valore acquisito del segnale Vs2 corrisponde alla cifra binaria “1”, ossia supera la soglia di lettura dell’ingresso di acquisizione; altrimenti almeno l’ampiezza del segnale Vs2 viene misurata ed un evento viene contato se i valori misurati del segnale di tensione Vs2 sono maggiori di un valore di riferimento Vrcm preimpostato nel firmware o software del microcontrollore 14.
Vantaggiosamente, nel caso di ingresso di acquisizione programmato come analogico, il microcontrollore 14 è configurato per misurare anche la durata dell’impulso del segnale Vs2. I valori misurati di ampiezza e durata del segnale Vs2 permettono di avere più informazioni sull’evento di sovratensione di modo comune.
Il microcontrollore 14 è provvisto di una memoria 15 per registrare e quindi contare gli eventi di sovratensione rilevati. Nella memoria 15 vengono registrati anche gli eventuali valori misurati di ampiezza e durata del segnale Vs2.
Infine, l’alimentatore 3 comprende un’interfaccia di comunicazione 16 comunicativamente collegata al microcontrollore 14 per consentire ad un sistema di telegestione esterno (non illustrato) di comunicare con il microcontrollore 14 allo scopo di monitorare periodicamente il numero di eventi di sovratensione registrati ed eventualmente di ricevere informazioni sull’ampiezza e durata delle sovratensioni.
I componenti indicati con 10, 11, 12, 14 e 15 realizzano di fatto un rilevatore di sovratensione di modo comune, indicato nel suo complesso con 17 nella figura 1.
Secondo una forma di attuazione della presente invenzione illustrata nella figura 2, in cui gli elementi corrispondenti sono indicati con gli stessi numeri e sigle della figura 1, l’uscita del convertitore di tensione DC/DC 9 è collegata alla sorgente di luce 2 senza l’interposizione dell’induttanza di modo comune 10 della figura 1 e l’alimentatore 3 comprende un secondo convertitore di tensione DC/DC 18, ed in particolare un convertitore di tensione di tipo flyback, il quale è collegato all’uscita del convertitore di tensione AC/DC 8 per convertire per convertire la tensione Vdc1 in un’altra tensione in corrente continua, indicata con Vdc3 ed avente un ampiezza inferiore alla tensione Vdc1, e, al posto del rilevatore di sovratensione di modo comune 17 della figura 1, un rilevatore di sovratensione di modo differenziale 19. La tensione Vdc3 viene normalmente utilizzata per alimentare dispositivi elettronici all’interno dell’alimentatore 3, quali ad esempio il microcontrollore 14, che funzionano ad una tensione DC inferiore alla tensione Vdc2.
Il convertitore di tensione DC/DC 18 comprende un circuito di ingresso 20, un circuito di uscita 21 ed un trasformatore di tensione 22, i cui due avvolgimenti primario e secondario, indicati rispettivamente con 22a e 22b, sono collegati al circuito di ingresso 20 e, rispettivamente, al circuito di uscita 21 in reciproca controfase, come mostrato dalle polarità degli avvolgimenti disegnate della figura 2. Il rapporto di trasformazione del trasformatore 22, ossia il rapporto tra il numero di spire dell’avvolgimento secondario 22b ed il numero di spire dell’avvolgimento primario 22a determina il rapporto tra l’ampiezza della tensione Vdc3 e l’ampiezza della tensione Vdc1.
Il circuito di ingresso 20 comprende un dispositivo interruttore 24 collegato in serie all’avvolgimento primario 22a, costituito ad esempio da un MOSFET e comandato da un segnale di tensione ad alta frequenza. Il circuito di uscita 21 comprende un condensatore 25 collegato in parallelo all’uscita del convertitore di tensione DC/DC 18 ed un dispositivo raddrizzatore di tensione a singola semionda positiva, il quale è indicato con 26 ed è costituito per esempio da un diodo collegato in serie tra l’avvolgimento secondario 22b ed il condensatore, ed in particolare con l’anodo ad un terminale 22c del secondo avvolgimento 22b ed il catodo ad un terminale del condensatore 25.
Il rilevatore di sovratensione di modo differenziale 19 comprende un dispositivo raddrizzatore di tensione a singola semionda negativa, il quale è indicato con 27 ed è collegato al terminale 22c, ed un filtro passa basso RC 28, collegato tra l’uscita del dispositivo raddrizzatore 27 ed il potenziale di riferimento 13. Nell’esempio illustrato dalla figura 2, il dispositivo raddrizzatore 27 è costituito da un diodo collegato col proprio catodo direttamente al detto terminale 22c, e quindi all’anodo del diodo 23, ed il filtro RC 28 è collegato tra l’anodo del diodo 26 ed il potenziale di riferimento 13. In sostanza, il diodo 27 ed il filtro RC 28 formano assieme un dispositivo raddrizzatore inverso e livellatore di tensione.
Inoltre, il rilevatore di sovratensione di modo differenziale 19 comprende un circuito di inversione di polarità di tensione 29 collegato al filtro RC 28 per riportare la tensione di uscita del filtro RC 28 a valori positivi adatti al microcontrollore 14. In particolare, il circuito di inversione di polarità di tensione 29 è del tipo comprendente, ad esempio, un diodo schottky 30, il quale è collegato in parallelo al condensatore del filtro RC 28 e col proprio anodo al potenziale di riferimento 13, ed un partitore di tensione 31, il quale ha il proprio terminale di riferimento collegato al catodo del diodo schottky 30 ed è alimentato dalla tensione Vdc3.
In presenza di una sovratensione di modo differenziale Vsdm all’ingresso dell’alimentatore 3, ossia una sovratensione che si origina tra almeno i due conduttori 5a e 5b, ai capi dell’avvolgimento secondario 22b si genera un corrispondente segnale di tensione impulsivo Vs3 che viene raddrizzato in maniera inversa dal diodo 27 e livellato dal filtro RC 28, ottenendo così un corrispondente segnale di tensione impulsivo Vs4 a valori negativi misurabile sul condensatore del filtro RC 28 ed un corrispondente segnale di tensione impulsivo Vs5 a valori positivi misurabile all’uscita del partitore di tensione 31.
Analogamente al rilevatore di sovratensione di modo comune 17 della figura 1, il rilevatore di sovratensione di modo differenziale 19 comprende il microcontrollore 14 e la relativa memoria 15. Il microcontrollore 14 è collegato, con un proprio ingresso di acquisizione di segnali analogici o digitali, con l’uscita del partitore di tensione 31 ed è configurato per acquisire ed opzionalmente misurare il segnale di tensione Vs5 e rilevare l’evento di sovratensione di modo differenziale in funzione dei valori acquisiti del segnale di tensione Vs5. Il microcontrollore 14 è configurato per contare un evento di sovratensione di modo differenziale in maniera diversa a seconda della programmazione dell’ingresso di acquisizione: se quest’ultimo è programmato come digitale, allora un evento viene contato quando il valore acquisito del segnale Vs5 corrisponde alla cifra binaria “1”, ossia supera la soglia di lettura dell’ingresso di acquisizione; altrimenti almeno l’ampiezza del segnale Vs5 viene misurata ed un evento viene contato se i valori misurati del segnale di tensione Vs5 sono maggiori di un valore di riferimento Vrdm preimpostato nel firmware o software del microcontrollore 14.
Analogamente al caso del rilevatore di sovratensione di modo comune 17, nel caso di ingresso di acquisizione programmato come analogico, il microcontrollore 14 è configurato per misurare anche la durata dell’impulso del segnale Vs5. Gli eventi di sovratensione rilevati e gli eventuali relativi valori misurati di ampiezza e durata del segnale Vs5 vengono registrati nella memoria 15.
Secondo una ulteriore forma di attuazione della presente invenzione illustrata nella figura 3, in cui gli elementi corrispondenti sono indicati con gli stessi numeri e sigle delle figure 1 e 2, l’alimentatore 3 comprende il convertitore di tensione DC/DC 18 collegato all’uscita del convertitore di tensione AC/DC 8 ed un rilevatore di sovratensione 32 costituito in sostanza da un’integrazione del rilevatore di sovratensione di modo comune 17 della figura 1 con il rilevatore di sovratensione di modo differenziale 19 della figura 2.
In particolare, il rilevatore di sovratensione 32 comprende l’induttanza di modo comune 10 collegata tra il convertitore di tensione DC/DC 9 e la sorgente di luce 2, il dispositivo raddrizzatore e livellatore di tensione 11, 12 collegato tra l’induttanza di modo comune 10 e la sorgente di luce 2, nel modo già descritto in precedenza con riferimento alla figura 1. Inoltre, il rilevatore di sovratensione 32 comprende il dispositivo raddrizzatore e livellatore di tensione 27, 28 collegato all’avvolgimento secondario 22b del trasformatore di tensione 22 del convertitore di tensione DC/DC 18, nel modo già descritto in precedenza con riferimento alla figura 2. Infine, il rivelatore di sovratensione 32 comprende il microcontrollore 14 e la relativa memoria 15: due ingressi di acquisizione di segnali analogici o digitali del microcontrollore 14 sono collegati con il condensatore 12 e, rispettivamente, con il l’uscita del partitore di tensione 31. Sul condensatore 12 si genera il segnale di tensione Vs2 e sul partitore di tensione 31 si genera il segnale di tensione Vs5. Il microcontrollore 14 è configurato nel modo descritto sopra con riferimento ad entrambe le figure 1 e 2 allo scopo di rilevare gli eventi di sovratensione di modo comune e di modo differenziale in funzione dei segnali di tensione Vs2 e Vs4.
Secondo due ulteriori forme di attuazione non illustrate della presente invenzione, il rilevatore di sovratensione è quello indicato con 19 nella figura 2 oppure quello indicato con 32 nella figura 3 ed il convertitore di tensione DC/DC 9 coincide con il convertitore di tensione DC/DC 18, ossia in altre parole, il convertitore DC/DC 9 è un convertitore di tipo flyback e dunque non è più necessaria la presenza di un secondo convertitore DC/DC. In questo caso, il dispositivo raddrizzatore e limitatore di tensione 27, 28 è collegato all’avvolgimento secondario del trasformatore del convertitore flyback.
Benché l’invenzione sopra descritta faccia particolare riferimento ad un esempio di attuazione ben preciso, essa non è da ritenersi limitata a tale esempio di attuazione, rientrando nel suo ambito tutte quelle varianti, modifiche o semplificazioni che risulterebbero evidenti al tecnico esperto del settore, quali, ad esempio, dispositivi raddrizzatori 11 e 27 di tipo a doppia semionda, oppure comprendenti un superdiodo composto da un diodo combinato con amplificatore operazionale.
Il principale vantaggio dell’alimentatore elettrico sopra descritto è permettere di rilevare e contare il numero di sovratensioni che subisce l’alimentatore stesso e di discriminare il tipo di sovratensioni, tra modo comune e modo differenziale, in maniera da facilitare il monitoraggio dello “stato di salute” del dispositivo di illuminazione equipaggiato con tale alimentatore e ridurre il rischio di rotture da stress prolungato per sbalzi di tensione nella rete elettrica o per errati cablaggi. Inoltre, configurando in modo opportuno il microcontrollore 14 è possibile anche misurare ampiezza e durata delle sovratensioni in modo da avere più informazioni sugli eventi di sovratensione.
Configurando opportunamente un sistema di telegestione esterno oppure il microcontrollore 14 in modo da implementare un semplice protocollo di segnalazione luminosa attraverso le sorgenti luminose 2 (lampeggio con una certa frequenza e periodicità) è possibile diagnosticare immediatamente sovratensioni sulla rete elettrica o errori di cablaggio. Le caratteristiche dell’alimentatore elettrico 3 sopra descritto permettono, inoltre, di fare una diagnosi indiretta della qualità della rete elettrica.
Si osserva inoltre che l’alimentatore elettrico sopra descritto non è limitato soltanto all’uso nei dispositivi di illuminazione, ma applicabile a qualsiasi carico elettrico funzionante a tensione DC che è facilmente danneggiabile dalle sovratensioni.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Alimentatore collegabile ad una sorgente di tensione AC tramite almeno due conduttori per alimentare un carico elettrico funzionante a tensione DC, ed in particolare una sorgente di luce di tipo LED, l’alimentatore (3) comprendendo: un convertitore di tensione AC/DC (8); mezzi induttori (10, 22) collegati tra il convertitore di tensione AC/DC (8) ed il carico elettrico (2) per generare almeno un primo segnale di tensione impulsiva (Vs1, Vs3) quando una sovratensione (Vscm, Vsdm) si origina tra almeno uno di detti conduttori (5a, 5b) e massa (6) e/o tra due o più di detti conduttori (5a, 5b); mezzi raddrizzatori e livellatori di tensione (11, 12, 27, 28) collegati ai mezzi induttori (10, 22) per raddrizzare e livellare il primo segnale di tensione (Vs1, Vs3) e ottenere almeno un corrispondente secondo segnale di tensione (Vs2, Vs5); un primo convertitore di tensione DC/DC (18) di tipo flyback, il quale è collegato all’uscita di detto convertitore di tensione AC/DC (8) e comprende un trasformatore di tensione (22) avente un avvolgimento secondario (22b), un avvolgimento primario (22a) ed rapporto di numero di spire tra secondario e primario minore di 1; ed un microcontrollore (14), il quale è collegato ai mezzi raddrizzatori e livellatori di tensione (11, 12, 27, 28) ed è configurato per acquisire detto almeno un secondo segnale di tensione (Vs2, Vs5) e rilevare l’evento di sovratensione in funzione di valori acquisiti del secondo segnale di tensione (Vs2, Vs5); detti mezzi induttori (10, 22) comprendendo detto avvolgimento secondario (22b) e detto almeno un primo segnale di tensione (Vs1, Vs3) comprendendo un terzo segnale di tensione (Vs3) rilevabile su detto avvolgimento secondario (22b); detti mezzi raddrizzatori e livellatori di tensione (11, 12, 27, 28) comprendendo un primo dispositivo raddrizzatore a singola semionda (27) con un proprio ingresso collegato direttamente ad un terminale (22c) di detto avvolgimento secondario (22b) ed un filtro passa basso RC (28) collegato tra l’uscita del primo dispositivo raddrizzatore (27) ed un potenziale elettrico di riferimento (13); detto almeno un secondo segnale di tensione (Vs2, Vs5) comprendendo un quarto segnale di tensione (Vs5) dipendente da un quinto segnale di tensione (Vs4) misurabile sul condensatore del filtro passa basso RC (28).
  2. 2. Alimentatore secondo la rivendicazione 1, in cui detto primo dispositivo raddrizzatore è costituito da un primo diodo (27) collegato col proprio catodo rivolto verso detto terminale (22c) di detto avvolgimento secondario (22b) e col proprio anodo al condensatore di detto filtro passa basso RC (28); l’alimentatore (3) comprendendo mezzi invertitori di polarità di tensione (29) per ottenere detto quarto segnale di tensione (Vs5) invertendo la polarità di detto quinto segnale di tensione (Vs4).
  3. 3. Alimentatore secondo la rivendicazione 1 o 2, e comprendente un secondo convertitore di tensione DC/DC (9) di tipo isolato tra ingresso e uscita e collegato in cascata a detto convertitore di tensione AC/DC (8) e con la propria uscita a detto carico elettrico (2).
  4. 4. Alimentatore secondo la rivendicazione 3, in cui detto secondo convertitore di tensione DC/DC coincide con detto primo convertitore di tensione DC/DC (18).
  5. 5. Alimentatore secondo una qualsiasi rivendicazione da 1 a 4, in cui detto microcontrollore (14) è configurato per contare un evento di sovratensione di modo differenziale in funzione di valori acquisiti di detto quarto segnale di tensione (Vs5).
  6. 6. Alimentatore secondo una qualsiasi rivendicazione da 1 a 5, in cui detti mezzi induttori (10, 22) comprendono un’induttanza di modo comune (10), la quale comprende due bobine (10a, 10b) avvolte in fase ed è collegata con la propria uscita a detto carico elettrico (2); detto almeno un primo segnale di tensione (Vs1, Vs3) comprendendo un sesto segnale di tensione (Vs1) rilevabile all’uscita dell’induttanza di modo comune (10).
  7. 7. Alimentatore secondo la rivendicazione 6, in cui detti mezzi raddrizzatori e livellatori di tensione (11, 12, 27, 28) comprendono un secondo dispositivo raddrizzatore a singola semionda (11) con un proprio ingresso collegato all’uscita dell’induttanza di modo comune (10) ed un ulteriore condensatore (12) collegato tra l’uscita del secondo dispositivo raddrizzatore (11) ed un potenziale elettrico di riferimento (13); detto almeno un secondo segnale di tensione (Vs2, Vs5) comprendendo un settimo segnale di tensione (Vs2) misurabile sul detto ulteriore condensatore (12).
  8. 8. Alimentatore secondo la rivendicazione 7, in cui detto secondo dispositivo raddrizzatore è costituito da un secondo diodo (11) collegato col proprio anodo all’uscita di detta induttanza di modo comune (10) e col proprio catodo a detto ulteriore condensatore (12).
  9. 9. Alimentatore secondo una qualsiasi rivendicazione da 6 a 8, e comprendente un secondo convertitore di tensione DC/DC (9) di tipo isolato tra ingresso e uscita e collegato in cascata a detto convertitore di tensione AC/DC (8); l’ingresso di detta induttanza di modo comune (10) essendo collegato all’uscita del secondo convertitore di tensione DC/DC (9).
  10. 10. Alimentatore secondo una qualsiasi rivendicazione da 1 a 9, in cui detto microcontrollore (14) è provvisto di una memoria (15) per memorizzare gli eventi di sovratensione ed è configurato per contare gli eventi di sovratensione memorizzati.
  11. 11. Alimentatore secondo una qualsiasi rivendicazione da 1 a 10, in cui detto microcontrollore (14) è configurato per misurare l’ampiezza di detto almeno un secondo segnale di tensione (Vs2, Vs5) e per contare un evento di sovratensione se i valori misurati sono maggiori di un valore di riferimento (Vrcm, Vrdm) associato al secondo segnale di tensione (Vs2, Vs5).
  12. 12. Alimentatore secondo la rivendicazione 7 o una qualsiasi rivendicazione da 8 a 11, quando dipendente direttamente o indirettamente dalla rivendicazione 7, in cui detto microcontrollore (14) è configurato per contare un evento di sovratensione di modo comune in funzione di valori acquisiti di detto settimo segnale di tensione (Vs2).
  13. 13. Dispositivo di illuminazione comprendente almeno una sorgente di luce funzionante a tensione DC ed un alimentatore collegabile ad una sorgente di tensione AC per alimentare la sorgente di luce, l’alimentatore (3) essendo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti e detto carico elettrico essendo costituito da detta sorgente di luce (2).
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