IT201900001599A1 - Dispositivo appendiabiti - Google Patents

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IT201900001599A1
IT201900001599A1 IT102019000001599A IT201900001599A IT201900001599A1 IT 201900001599 A1 IT201900001599 A1 IT 201900001599A1 IT 102019000001599 A IT102019000001599 A IT 102019000001599A IT 201900001599 A IT201900001599 A IT 201900001599A IT 201900001599 A1 IT201900001599 A1 IT 201900001599A1
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IT
Italy
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activated
heating element
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garment
light radiation
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IT102019000001599A
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Luca Poletto
Andrea Dipietromaria
Original Assignee
Luca Poletto
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    • D06TREATMENT OF TEXTILES OR THE LIKE; LAUNDERING; FLEXIBLE MATERIALS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • D06FLAUNDERING, DRYING, IRONING, PRESSING OR FOLDING TEXTILE ARTICLES
    • D06F73/00Apparatus for smoothing or removing creases from garments or other textile articles by formers, cores, stretchers, or internal frames, with the application of heat or steam 
    • DTEXTILES; PAPER
    • D06TREATMENT OF TEXTILES OR THE LIKE; LAUNDERING; FLEXIBLE MATERIALS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • D06FLAUNDERING, DRYING, IRONING, PRESSING OR FOLDING TEXTILE ARTICLES
    • D06F59/00Supports adapted to retain the shape of particular articles being dried, e.g. incorporating heating means

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  • Textile Engineering (AREA)
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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per BREVETTO D’INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo:
“DISPOSITIVO APPENDIABITI”
Campo dell’invenzione
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo appendiabiti; la presente invenzione ha inoltre per oggetto un metodo di produzione di un dispositivo appendiabiti; la presente invenzione ha infine per oggetto un metodo di riscaldamento e/o asciugatura e/o deumidificazione per capi d’abbigliamento.
Arte nota
Sono noti dispositivi appendiabiti configurati in particolare per permettere il supporto di capi di abbigliamento, ed in particolare di capi spalla quali ad esempio camicie, polo, maglioni o giacche.
Tali dispositivi appendiabiti possono essere a forma di manichino o busto, o essere semplici attaccapanni provvisti di un gancio per permettere di appendere il capo d’abbigliamento ad un supporto, tipicamente realizzato da una barra di sostegno in un armadio, o da un gancio fissato al muro.
La definizione della posizione, ed in particolare della quota di un gancio al muro è sempre difficile, poiché nel corso degli anni le esigenze dell’utenza potrebbero cambiare, ad esempio poiché il gancio potrebbe essere usato da adulti o bambini, la cui altezza è sensibilmente variabile. Nondimeno, al gancio potrebbero essere appesi capi di vestiario che risultano troppo lunghi rispetto alla quota di posizionamento, con il conseguente rischio di appoggiare il capo di abbigliamento al terreno.
I dispositivi appendiabiti vengono altresì impiegati in bagno, tipicamente per sostenere accappatoi o equivalenti capi di abbigliamento.
La Richiedente ha osservato che, specie durante la stagione fredda e/o in ambiente bagno, sussiste spesso una mancanza di confort nell’indossare l’accappatoio che può risultare umido, in particolare dopo aver fatto la doccia. Peraltro, l’umidità presente nei capi di abbigliamento, in particolare in zone umide quali potrebbero essere i bagni, può coadiuvare la diffusione di batteri.
La Richiedente ha inoltre riscontrato che i dispositivi appendiabiti sono tipicamente poco gradevoli quali oggetti d’arredo.
Lo scopo della presente divulgazione è quello di descrivere un dispositivo appendiabiti il quale concorra ad eliminare gli inconvenienti sopra descritti.
Lo scopo della presente divulgazione è quello di descrivere un metodo di riscaldamento e/o asciugatura e/o deumidificazione per capi d’abbigliamento il quale concorra a risolvere gli inconvenienti sopra descritti.
Sommario
Ai fini di risolvere gli inconvenienti sopra descritti viene qui descritto un dispositivo appendiabiti i cui aspetti principali sono qui di seguito riassunti. Tali aspetti principali possono essere combinati tra loro, e/o possono essere combinati a porzioni della seguente descrizione dettagliata e delle rivendicazioni di seguito presentate.
Secondo un aspetto, è qui descritto un dispositivo appendiabiti (1), comprendente:
- una struttura (2) sostanzialmente rigida configurata per supportare almeno un capo di abbigliamento (31), in particolare almeno un capo spalla, cosicché tramite il supporto realizzato dalla struttura (2) detto capo di abbigliamento (31) sia appoggiato su almeno parte della struttura (2) risultando in posizione almeno parzialmente verticale e/o almeno parzialmente appeso;
- un elemento riscaldatore (14) accoppiato alla struttura (2), comprendente almeno una prima configurazione operativa attivata nella quale esso genera calore entro la detta struttura (2), e almeno una seconda configurazione operativa disattivata nella quale esso non genera calore.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, durante il supporto il capo di abbigliamento (31) è appoggiato sulla struttura (2) e vi rimane trattenuto per forza di gravità e/o attrito con almeno parte della struttura (2).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, la detta struttura (2) è configurata per permettere al detto capo di abbigliamento di essere appeso, opzionalmente risultando trattenuto per una sua porzione superiore e/o in corrispondenza di una porzione superiore della detta struttura (2).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il detto elemento riscaldatore (14) è un elemento riscaldatore ad alimentazione elettrica, e in detta prima configurazione operativa attivata genera calore assorbendo potenza elettrica da una sorgente di alimentazione.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il detto dispositivo appendiabiti (1), e/o il detto elemento riscaldatore (14), è configurato per essere alimentato da una sorgente di rete.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, tale sorgente di alimentazione comprende una presa di distribuzione di corrente elettrica di rete.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, la struttura (2) è una struttura autosupportante, che si sviluppa sostanzialmente lungo una prima, una seconda ed una terza direzione tra loro ortogonali.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, la struttura (2) individua un profilo a forma di manichino o busto, sostanzialmente sviluppantesi tra una prima quota superiore (5), una seconda quota intermedia (6) ed una terza quota (7), inferiore alla seconda quota (6), in cui in corrispondenza della seconda quota intermedia (6) almeno la larghezza del detto profilo è inferiore rispetto alla larghezza assunta dal profilo in corrispondenza della prima quota (5) e/o in corrispondenza della seconda quota (6).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, la struttura (2) comprende elementi tubolari e/o scatolati e/o filiformi definenti un’intelaiatura individuante porzioni cave (3).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, la detta struttura (2) individua nel suo complesso un volume interno cavo, e le dette porzioni cave (3) permettono una diffusione del calore dal detto volume interno verso l’esterno e/o permettono il passaggio di una radiazione luminosa tra detto volume interno e l’esterno della struttura (2).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, gli elementi tubolari e/o scatolati e/o filiformi sono tra loro disposti in modo fisso in una predefinita configurazione geometrica.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, gli elementi tubolari e/o scatolati e/o filiformi sono tra loro congiunti mediante saldatura.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, la struttura (2) è realizzata almeno parzialmente in materiale termoconduttivo e/o metallico, ed è configurata per assorbire almeno parte del calore generato dall’elemento riscaldatore (14), in particolare allorquando nella prima configurazione operativa attivata, e per diffondere e/o irradiare calore, in particolare almeno parte del calore assorbito, per contatto o irraggiamento verso il detto capo di abbigliamento.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, gli elementi tubolari e/o scatolati e/o filiformi sono realizzati in materiale metallico e/o sono termoconduttivi o comprendono un materiale termoconduttivo, e sono configurati, in particolare allorquando il detto elemento riscaldatore (14) è nella prima configurazione operativa attivata, per diffondere e/o irradiare calore, in particolare per contatto o irraggiamento verso il detto capo di abbigliamento.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il detto elemento riscaldatore (14) è configurato, in particolare in detta prima configurazione operativa attivata, per dirigere e/o distribuire almeno parte del calore generato verso il capo di abbigliamento (31).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, la struttura (2), o gli elementi tubolari e/o scatolati e/o filiformi, sono configurati per trasferire in uso almeno parte del calore generato dal detto elemento riscaldatore (14), allorquando in detta prima configurazione operativa attivata, verso il capo d’abbigliamento (31).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, la struttura (2), o gli elementi tubolari e/o scatolati e/o filiformi, sono configurati per, e/o atti a, trasferire calore mediante contatto e/o irraggiamento.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, la struttura (2) definisce un profilo complessivamente individuante e/o circoscrivente un volume interno, ed è una struttura configurata per permettere il passaggio di una radiazione luminosa da detto volume interno verso l’esterno.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il dispositivo appendiabiti (1) comprende almeno una sorgente di radiazione luminosa (19); detta sorgente di radiazione luminosa (19) comprende almeno una prima configurazione attivata ed una seconda configurazione disattivata, alternativa alla prima configurazione attivata, ed è configurata per dirigere almeno parte, opzionalmente tutta, la radiazione luminosa (20) emessa allorquando in detta prima configurazione attivata verso e/o entro il volume interno della struttura (2).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, la sorgente di radiazione luminosa (19) è disposta in una predefinita posizione, in particolare installata in modo rigido, rispetto alla struttura (2).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il detto elemento riscaldatore è installato in corrispondenza della detta struttura sostanzialmente rigida.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il detto elemento riscaldatore (14) è installato in una posizione fissa rispetto alla detta struttura sostanzialmente rigida.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il detto elemento riscaldatore (14) è un elemento riscaldatore soffiante.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il detto elemento riscaldatore (14) è un elemento riscaldatore ibrido ad infrarossi e soffiante.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il detto elemento riscaldatore (14) è configurato, in particolare in detta prima configurazione d’uso, per dirigere e/o distribuire almeno parte del calore generato verso il capo di abbigliamento (31) mediante diffusione di un flusso d’aria rivolto almeno parzialmente verso il capo di abbigliamento (31).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, l’elemento riscaldatore soffiante comprende una ventola soffiante ruotante a bassa velocità.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il detto elemento riscaldatore (14), opzionalmente in particolare il detto elemento riscaldatore soffiante, è configurato per commutare automaticamente dalla detta prima configurazione operativa attivata alla seconda configurazione operativa disattivata dopo un predeterminato periodo di tempo di permanenza in detta prima configurazione operativa attivata.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, l’elemento riscaldatore (14) comprende un timer o è operativamente connesso ad un timer atto a regolare e/o definire il detto predeterminato periodo di tempo di permanenza in detta prima configurazione operativa attivata.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il detto predeterminato periodo di tempo è inferiore a 20 minuti, preferibilmente inferiore a 17 minuti, ancor più preferibilmente circa pari a 15 minuti.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il detto predeterminato periodo di tempo è inferiore a 10 minuti, preferibilmente inferiore a 7 minuti, ancor più preferibilmente inferiore a 5 minuti.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il detto elemento riscaldatore (14) è un elemento riscaldatore comprendente almeno una prima velocità di soffiaggio e/o una seconda velocità di soffiaggio.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il detto elemento riscaldatore (14) è un elemento riscaldatore a temperatura variabile.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il detto elemento riscaldatore (14) è installato su detta struttura (2) in corrispondenza, o sostanziale corrispondenza, della terza quota (7) e/o è configurato per diffondere calore verso quote crescenti e/o verso la seconda quota intermedia (6) e/o prima quota (5).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, la struttura (2) comprende una porzione di testa (4), opzionalmente in sostanziale corrispondenza della prima quota (5), comprendente una porzione cava e definente un profilo a forma sostanzialmente di collo.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, la detta porzione cava è configurata per permettere la fuoriuscita del calore dal detto volume e/o per permettere l’uscita di almeno parte della radiazione luminosa (20) emessa dalla sorgente di radiazione luminosa (19) allorquando nella prima configurazione operativa attivata.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il detto elemento riscaldatore (14) è un elemento radiatore a infrarossi.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il dispositivo appendiabiti è configurato per essere appoggiato al suolo e/o comprende un supporto (12) per la detta struttura (2).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il dispositivo appendiabiti (1) è configurato per essere appoggiato al suolo e comprende un piede (13) d’appoggio a terra, unito in modo rigido al supporto (12); detto supporto (12) comprendendo almeno una barra di connessione tra la struttura (2) e il piede (13).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il detto dispositivo appendiabiti (1) è regolabile in altezza, e/o il detto supporto (12), o la detta barra di connessione tra la struttura (2) e il piede (13), è regolabile in altezza, e/o il detto dispositivo appendiabiti (1) è regolabile in altezza per mezzo di una variazione dell’estensione assiale del detto supporto (12).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il dispositivo appendiabiti (1) comprende almeno un primo supporto (16) configurato per permettere la connessione del detto dispositivo appendiabiti (1) ad un muro (18), opzionalmente mediante una pluralità di viti introdotte in tasselli a loro volta posizionati nel muro (18).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il dispositivo appendiabiti (1) comprende almeno un secondo supporto (17), posizionato in posizione distinta rispetto al detto primo supporto (16); detto secondo supporto (17) essendo configurato per permettere la connessione del detto dispositivo appendiabiti (1) ad un muro (18), opzionalmente mediante una pluralità di viti introdotte in tasselli a loro volta posizionati nel muro (18).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il primo supporto (16) e/o il secondo supporto (17) sono supporti murali.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il primo supporto (16) e/o il secondo supporto (17) sono a forma di “L”.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il primo supporto (16) connette una prima porzione superiore della struttura (2) e/o la porzione sostanzialmente corrispondente alla prima quota, al detto muro (18).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il secondo supporto (17) connette una porzione inferiore della struttura (2) e/o la porzione sostanzialmente corrispondente alla seconda quota, e/o alla terza quota, al detto muro (18).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il detto elemento riscaldatore (14) è fissato su detto supporto (12).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il dispositivo appendiabiti (1) comprende un’unità di controllo (9) configurata per gestire, e/o controllare, l’attivazione e/o disattivazione dell’elemento riscaldatore (14), opzionalmente per gestire e/o controllare la sorgente di radiazione luminosa (19); detta unità di controllo (9) comprendendo almeno un interruttore (10; 11) per la commutazione tra la prima configurazione operativa attivata e la seconda configurazione operativa disattivata dell’elemento riscaldatore (14), e/o per la commutazione tra la prima configurazione operativa e la seconda configurazione operativa della sorgente di radiazione luminosa (19).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, la sorgente di radiazione luminosa (19) è attivabile in modo indipendente rispetto all’elemento riscaldatore (14).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, l’unità di controllo (9) comprende un modulo (26) per ricevere un segnale remoto di controllo della commutazione tra la prima configurazione operativa e la seconda configurazione operativa dell’elemento riscaldatore (3), e/o per la commutazione tra la prima configurazione operativa e la seconda configurazione operativa della sorgente di radiazione luminosa (19).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il dispositivo appendiabiti (1) comprende un telecomando di controllo configurato per trasmettere un segnale di controllo verso il detto modulo.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il dispositivo appendiabiti (1) comprende un modulo audio (23) selettivamente attivabile per permettere la diffusione di un segnale audio, opzionalmente in cui detto modulo audio (23) è un modulo audio a connessione senza fili e/o è operativamente configurato per ricevere un segnale audio da una sorgente remota tramite un canale senza fili.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il dispositivo appendiabiti (1) comprende un modulo profumatore (25) selettivamente attivabile per permettere la diffusione di un aroma, opzionalmente all’interno del volume definito dalla struttura (2).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il dispositivo appendiabiti (1) comprende un modulo emettitore UV (24), selettivamente attivabile per irradiare una radiazione ultravioletta sulla, e/o nella, struttura (2), opzionalmente all’interno del volume definito dalla struttura (2), affinché almeno parte della radiazione ultravioletta in uso si diffonda su almeno parte del detto capo di abbigliamento (31) e/o si diffonda su almeno parte della porzione interna del capo di abbigliamento (31).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il modulo emettitore UV (24) comprende almeno una prima configurazione operativa attivata, nella quale esso emette radiazione ultravioletta, ed una seconda configurazione operativa disattivata nella quale esso non emette radiazione ultravioletta.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il dispositivo appendiabiti (1) comprende un sensore di presenza del capo di abbigliamento, operativamente connesso al modulo emettitore di UV (24); detto sensore di presenza è configurato in modo tale che la commutazione verso la prima configurazione operativa attivata sia impossibile se non vi è presenza del capo di abbigliamento sulla struttura (2) e/o configurato in modo tale da disattivare il modulo emettitore di UV (24), commutando sulla seconda configurazione operativa disattivata, allorquando il capo di abbigliamento viene rimosso dalla struttura (2).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il detto capo di abbigliamento comprende almeno uno degli elementi selezionati dalla seguente lista: giubbotti, pigiami, asciugamani, coperte, pantaloni, camicie, maglioni, maglie, giacche, polo, t-shirt, sciarpe, calze, cappelli.
Forma inoltre oggetto della presente divulgazione l’uso di un dispositivo appendiabiti (1) in accordo ad uno o più dei presenti aspetti e/o in accordo alla successiva descrizione dettagliata e/o rivendicazioni, per l’asciugatura e/o deumidificazione di un capo di abbigliamento, in particolare di un capo spalla.
Forma inoltre oggetto della presente divulgazione un programma per elaboratore, memorizzato su di un supporto di memoria non transitorio, atto ad essere eseguito da un’unità di elaborazione dati; detto programma per elaboratore essendo configurato per causare l’esecuzione di almeno una commutazione tra una prima configurazione operativa attivata ed una seconda configurazione operativa disattivata di almeno un elemento riscaldatore (14) di un dispositivo appendiabiti (1) in accordo ad uno o più dei presenti aspetti e/o descrizione dettagliata e/o rivendicazioni.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il detto programma per elaboratore è configurato per causare l’esecuzione di una commutazione tra una prima ed una seconda configurazione operativa di almeno una sorgente di radiazione luminosa (19), in cui in detta prima configurazione operativa la sorgente di radiazione luminosa (19) emette una radiazione luminosa (20) ed in cui in detta seconda configurazione operativa la sorgente di radiazione luminosa (19) non emette radiazione luminosa (20).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il detto programma per elaboratore è configurato per causare una regolazione dell’intensità di calore emesso dal detto elemento riscaldatore (14) allorquando in detta prima configurazione operativa.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il detto programma per elaboratore è configurato per causare un settaggio di un predeterminato tempo di attivazione del detto elemento riscaldatore (14), allo scadere del quale il detto elemento riscaldatore (14) commuta, e/o successivamente permane, su detta seconda configurazione operativa disattivata.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il detto programma per elaboratore è configurato per causare una regolazione della radiazione luminosa (20) emessa da detta sorgente di radiazione luminosa (19) e/o per causare una variazione della tonalità della radiazione luminosa (20) emessa da detta sorgente di radiazione luminosa (19).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il detto programma per elaboratore è configurato per causare almeno una commutazione tra una prima configurazione operativa attivata ed una seconda configurazione operativa disattivata per un modulo emettitore di UV del detto dispositivo appendiabiti (1), detto modulo emettitore di UV essendo configurato per causare, allorquando in detta prima configurazione operativa attivata, un irraggiamento di almeno una porzione, preferibilmente una porzione interna, del detto capo di abbigliamento.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il detto programma per elaboratore è configurato per causare almeno una commutazione tra una prima configurazione operativa attivata ed una seconda configurazione operativa disattivata per un modulo audio (23) del detto dispositivo appendiabiti (1).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il detto programma per elaboratore è configurato per causare l’instaurazione di un canale di comunicazione senza fili e/o uno scambio di comandi e/o dati da l’unità di controllo (9) del detto dispositivo appendiabiti (1) ed un telecomando remoto.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il detto programma per elaboratore è configurato per causare una ricezione di un segnale audio da parte del detto modulo audio (23), in cui il detto segnale audio proviene da una sorgente remota rispetto al detto dispositivo appendiabiti (1), opzionalmente mediante detto canale di comunicazione senza fili.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il detto canale di comunicazione senza fili è un canale Wi-Fi.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il detto canale di comunicazione senza fili è un canale Bluetooth.
Forma ulteriore oggetto della presente divulgazione un kit comprendente un dispositivo appendiabiti (1) in accordo ad uno o più dei presenti aspetti, e/o rivendicazioni e/o descrizione dettagliata, ed un telecomando di controllo configurato almeno per controllare la commutazione del detto elemento riscaldatore (14) tra la prima e la seconda configurazione operativa.
Forma inoltre oggetto della presente divulgazione un metodo di riscaldamento e/o asciugatura e/o deumidificazione per capi d’abbigliamento (31), detto metodo comprendendo:
- una fase di appoggio almeno parziale di un capo d’abbigliamento (31), in particolare di un capo spalla, su di una struttura (2) di un dispositivo appendiabiti (1), in cui la struttura (2), sostanzialmente rigida, è configurata per supportare almeno un capo d’abbigliamento (31), in particolare almeno un capo spalla, cosicché tramite la fase d’appoggio e/o a seguito della fase d’appoggio, detto capo di abbigliamento (31), in particolare detto capo spalla, sia appoggiato su almeno parte della struttura (2) risultando in posizione almeno parzialmente verticale e/o almeno parzialmente appeso;
- una fase di attivazione di un elemento riscaldatore (14) accoppiato alla struttura (2), in cui in tale fase di attivazione l’elemento riscaldatore (14) viene portato da una seconda configurazione operativa disattivata nella quale esso non genera calore ad una prima configurazione operativa attivata nella quale esso genera calore entro la detta struttura (2), trasferendo calore verso il detto capo d’abbigliamento (31).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il dispositivo appendiabiti (1) è un dispositivo appendiabiti in accordo ad uno o più dei presenti aspetti.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, nella fase di appoggio il capo di abbigliamento (31) è appoggiato sulla struttura (2) e vi rimane trattenuto per forza di gravità e/o attrito con almeno parte della struttura (2).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, a seguito della detta fase di attivazione, l’elemento riscaldatore (14) causa una deumidificazione e/o un riscaldamento e/o un’asciugatura di almeno parte del detto capo di abbigliamento (14).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, la struttura (2) comprende elementi tubolari e/o scatolati e/o filiformi definenti un’intelaiatura individuante porzioni cave (3); la detta struttura (2) individua nel suo complesso un volume interno cavo, e a seguito della fase di attivazione dell’elemento riscaldatore (14) le dette porzioni cave (3) permettono una diffusione del calore dal detto volume interno verso l’esterno e/o permettono il passaggio di una radiazione luminosa tra detto volume interno e l’esterno della struttura (2).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, la struttura (2) comprende elementi tubolari e/o scatolati e/o filiformi realizzati in materiale metallico e/o termoconduttivi o realizzati in materiale termoconduttivo, che sono configurati, in particolare allorquando il detto elemento riscaldatore (14) è nella prima configurazione operativa attivata, per irradiare e/o diffondere calore, in particolare per contatto o irraggiamento, verso il detto capo di abbigliamento.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, a seguito della fase di attivazione dell’elemento riscaldatore (14), elementi tubolari e/o scatolati e/o filiformi realizzati in materiale metallico e/o termoconduttivi o realizzati in materiale termoconduttivo facenti parte della detta struttura (2) irradiano e/o diffondono calore, in particolare per contatto o irraggiamento, verso il detto capo di abbigliamento, per azione del calore almeno parzialmente passivamente immagazzinato dal detto elemento riscaldatore (14).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, la struttura (2) è realizzata almeno parzialmente in materiale metallico e/o termoconduttivo, ed a seguito della fase di attivazione dell’elemento riscaldatore (14) essa immagazzina almeno parte del calore generato dall’elemento riscaldatore (14) e ne irradia e/o diffonde almeno parte, in particolare per contatto o irraggiamento, verso il capo di abbigliamento (31).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, a seguito della fase di attivazione il detto elemento riscaldatore (14) trasferisce e/o dirige calore verso il capo d’abbigliamento (31) per un predeterminato periodo di tempo e/o la fase di attivazione comprende l’attivazione di un timer operativamente associato all’elemento riscaldatore (14) ed atto a regolare e/o definire il detto predeterminato periodo di tempo di permanenza nella prima configurazione operativa attivata.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, trascorso il predeterminato periodo di tempo, avviene una fase di disattivazione dell’elemento riscaldatore (14) in cui, per commutazione dalla prima configurazione operativa attivata alla seconda configurazione operativa disattivata, l’elemento riscaldatore (14) smette di generare calore diretto verso il capo d’abbigliamento (31).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il detto capo d’abbigliamento (31) è un capo spalla, ed a seguito della fase di appoggio tale capo spalla sostanzialmente ricopre almeno parte della struttura (2), e opzionalmente la maggior parte e/o almeno il 75% della struttura (2).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il capo spalla convoglia e/o coadiuva il convogliamento, in particolare ricoprendo almeno parte della struttura (2), e opzionalmente la maggior parte e/o almeno il 75% della struttura (2), del calore generato dall’elemento riscaldatore (14) allorquando in detta prima configurazione operativa attivata, verso una predeterminata direzione.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, la predeterminata direzione è una direzione sostanzialmente verticale.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, almeno la fase di attivazione dell’elemento riscaldatore (14) è eseguita tramite un comando remoto e/o un telecomando.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, la fase di attivazione dell’elemento riscaldatore (14) causa una generazione di calore per soffiaggio e/o per irradiazione da sorgente infrarossa.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, la fase di attivazione dell’elemento riscaldatore (14) causa il soffiaggio di aria dal detto elemento riscaldatore (14) prelevandola da una porzione inferiore della detta struttura (2) e/o dall’esterno della detta struttura.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, la fase di attivazione dell’elemento riscaldatore (14) comprende e/o è seguita da una fase di regolazione della temperatura di funzionamento dell’elemento riscaldatore (14) e/o da una fase di regolazione di velocità si soffiaggio del detto elemento riscaldatore.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il metodo comprende una fase di sterilizzazione e/o disinfezione di almeno una porzione della detta struttura (2) e/o del detto capo di abbigliamento (31) mediante una selettiva attivazione di almeno un modulo emettitore UV (25), configurato per emettere almeno temporaneamente una radiazione ultravioletta diretta verso la detta struttura (2) e/o verso il capo d’abbigliamento (31).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il modulo emettitore UV (25) comprende almeno una prima configurazione operativa attiva ed una seconda configurazione operativa disattivata, e la fase di sterilizzazione e/o disinfezione di almeno una porzione della detta struttura (2) e/o del detto capo di abbigliamento (31) avviene allorquando un sensore di presenza del capo di abbigliamento (31), installato sulla detta struttura (2) e/o operativamente connesso alla detta struttura (2), rileva la presenza del detto capo di abbigliamento (31) inviando un comando di autorizzazione alla commutazione verso la prima configurazione operativa attiva del detto modulo emettitore UV (25).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, il metodo comprende una fase di attivazione di una sorgente di radiazione luminosa (19), detta sorgente comprendendo almeno prima configurazione operativa attivata nella quale essa emette una radiazione luminosa ed una seconda configurazione operativa disattivata nella quale essa non emette una radiazione luminosa, in cui a seguito di detta fase di attivazione, la sorgente di radiazione luminosa (19) illumina almeno parzialmente la struttura (2) e/o il capo di abbigliamento (31), opzionalmente da una porzione sostanzialmente interna alla struttura (2) e/o diffondendo una radiazione luminosa (20) da una porzione interna, e/o dal detto volume interno, verso l’esterno della struttura (2).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, è presente una fase di attivazione di un modulo audio (23), installato sul dispositivo appendiabiti (1); detto modulo audio (23) essendo selettivamente attivabile per permettere la diffusione di un segnale audio.
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, è presente una fase di attivazione di un modulo profumatore (25), installato su detto dispositivo appendiabiti (1) e selettivamente attivabile per permettere la diffusione di un aroma, opzionalmente all’interno del volume definito dalla struttura (2).
Secondo un ulteriore aspetto non limitativo, la fase di attivazione dell’elemento riscaldatore (14), e/o la fase di attivazione della sorgente di radiazione luminosa (20) e/o la fase di attivazione del modulo emettitore di UV (24) e/o la fase di attivazione del modulo audio (23) e/o la fase di attivazione del modulo profumatore (25), è eseguita, e/o sono eseguite, mediante la trasmissione di un comando di attivazione su di un canale senza fili.
Secondo un ulteriore aspetto, viene qui divulgato l’uso di un dispositivo appendiabiti (1) in accordo ad uno o più dei presenti aspetti, per l’asciugatura e/o riscaldamento e/o deumidificazione di un capo di abbigliamento (31).
Descrizione delle figure
La seguente descrizione dettagliata fa riferimento ad una o più forme di realizzazione non limitative dell’oggetto della presente divulgazione, descritte in relazione alle figure annesse nelle quali:
- la figura 1 illustra una vista frontale del dispositivo appendiabiti oggetto della presente divulgazione, in una prima forma di realizzazione;
- la figura 2 illustra una vista frontale del dispositivo appendiabiti di figura 1, sul quale è posizionato un capo d’abbigliamento;
- la figura 3 illustra una vista laterale di un dispositivo appendiabiti, in una seconda forma di realizzazione; e
- la figura 4 illustra una vista laterale di un dispositivo appendiabiti, in una terza forma di realizzazione.
Descrizione dettagliata
Con riferimento alle figure annesse, con il numero di riferimento 1 è indicato nel suo complesso un dispositivo appendiabiti, configurato per permettere di ospitare e/o supportare almeno un capo di abbigliamento, in particolare un capo spalla che in figura 2 è indicato con il numero di riferimento 31 e si riferisce in particolare ad un accappatoio. Altri esempi, non limitativi, di capi di abbigliamento atti ad essere ospitati o supportati dal dispositivo qui descritto sono giubbotti, pigiami, asciugamani, coperte, pantaloni, camicie, maglioni, maglie, giacche, polo, t-shirt, sciarpe, calze, cappelli.
In particolare, tramite il supporto realizzato dalla struttura 2 il capo di abbigliamento è appoggiato su almeno parte della struttura 2 medesima e giace in posizione sostanzialmente verticale, o almeno in parte verticale. Durante il supporto il capo di abbigliamento risulta pertanto appoggiato sulla struttura 2 e vi rimane trattenuto per forza di gravità e/o attrito con almeno parte della struttura 2. La struttura 2 permette al capo di abbigliamento di essere appeso o almeno parzialmente e/o sostanzialmente appeso, risultando preferibilmente trattenuto per una sua porzione superiore (ad esempio, per una giacca o una camicia in corrispondenza della zona delle spalle) e/o in corrispondenza di una porzione superiore della detta struttura 2.
Il dispositivo appendiabiti, nella prima forma di realizzazione rappresentata in figura 1 comprende una struttura 2 sostanzialmente rigida configurata per supportare il capo spalla 31. Tale struttura 2 è autosupportante, o altresì è realizzata in un materiale autosupportante, ossia avente robustezza da fare sì che la struttura mantenga sostanzialmente inalterata la sua forma anche allorquando il capo spalla viene opportunamente posizionato sulla medesima.
La struttura 2 è in particolare realizzata almeno parzialmente, preferibilmente totalmente, in materiale metallico, ad esempio e non limitatamente in acciaio, o in rame, o in ferro. Preferibilmente ma non limitatamente la struttura 2 è realizzata in un materiale tale, o rivestito in modo tale, da non causare macchie allorquando il capo spalla 31, ancorché umido, vi viene depositato sopra. Come è possibile osservare dalla figura 1 la struttura 2 è realizzata mediante una pluralità di elementi tubolari o scatolati o filiformi metallici tra loro uniti in una predefinita configurazione geometrica; in particolare nella forma di realizzazione di figura 1 essi definiscono una intelaiatura che individua un profilo a forma di manichino o busto, e che dunque si sviluppa lungo una prima direzione, una seconda direzione ortogonale rispetto alla prima direzione, ed una terza direzione ortogonale sia alla prima che alla seconda direzione, definendo pertanto un volume interno ed una pluralità di porzioni cave 3 tra gli elementi tubolari o scatolati o filiformi contigui.
Preferibilmente, ma non limitatamente, gli elementi tubolari o scatolati o filiformi metallici sono tra loro uniti ad esempio mediante saldatura. La forma a manichino o busto è particolarmente conveniente per trattenere il capo spalla in una sua porzione superiore, facendo dunque sì che le porzioni inferiori del capo spalla sostanzialmente risultino appese ed allineate alla direttrice di gravità. Grazie a questo aspetto, la struttura 2 favorisce un supporto per il capo di abbigliamento tale da ridurre, e se possibile evitare, la formazione di pieghe. Tali porzioni cave 3, come rappresentato in figura 1, sono almeno per parte a forma quadrata o rettangolare. In particolare, ai sensi della presente descrizione la prima direzione individua l’altezza del manichino o busto, la seconda direzione ne individua la larghezza e la terza direzione ne individua la profondità.
Lungo la prima direzione la struttura 2 si estende tra una prima quota, indicata con il numero di riferimento 5, una seconda quota intermedia, indicata con il numero di riferimento 6 ed una terza quota, inferiore rispetto alla prima ed alla seconda quota, indicata con il numero di riferimento 7. Al fine di definire la rastremazione che il corpo umano presenta sulla vita rispetto al bacino ed alle spalle, in corrispondenza della seconda quota la larghezza del manichino o busto è inferiore rispetto alla larghezza assunta in corrispondenza della prima quota 5 e/o in corrispondenza della seconda quota 6. Tale configurazione, benché presentata per le forme di realizzazione rappresentate nelle figure annesse, non è da intendersi come limitativa.
In sostanziale corrispondenza della prima quota 5, il manichino o busto termina con un profilo rastremato a forma di collo 4, il quale presenta una cavità almeno perimetralmente delimitata dalla struttura 2 e che definisce un accesso al volume interno. Preferibilmente, poco al di sotto del profilo rastremato, è presente una zona della struttura 2 che riprende sostanzialmente la zona delle spalle di un individuo; in corrispondenza di tale zona, in particolare, il capo spalla 31 si appoggia sulla struttura 2 e/o risulta in diretto contatto con la struttura 2. Il capo spalla 31 può in ogni caso essere appoggiato sulla struttura 2 anche in corrispondenza di altre zone.
La struttura 2 definisce un volume interno all’interno del quale è posizionato un elemento riscaldatore 14, accoppiato alla struttura 2 e comprendente almeno una prima configurazione operativa attivata nella quale esso genera calore, e almeno una seconda configurazione operativa disattivata nella quale esso non genera calore. In particolare l’elemento riscaldatore 3 è configurato per diffondere calore all’interno del volume della struttura 2, cosicché allorquando il capo di abbigliamento è appoggiato sulla struttura, parte del calore generato dall’elemento riscaldatore 14 possa essere diretta verso il capo di abbigliamento medesimo, riscaldandolo.
Nella forma di realizzazione di figura 1, l’elemento riscaldatore 14 è installato in corrispondenza di una base 8 presente sul fondo della struttura 2, in corrispondenza della terza quota 7. Tale base 8 presenta sostanzialmente una larghezza e/o una profondità pari a quella della struttura 2. In particolare, l’elemento riscaldatore 14 è fissato in modo rigido sulla base 8 ed è configurato per diffondere calore all’interno della struttura 2, ad esempio per irraggiamento e/o per soffiaggio. L’elemento riscaldatore 14 è alimentato elettricamente, in particolare risultando configurato per essere alimentato tramite le comuni prese di distribuzione della tensione di rete presenti all’interno degli edifici.
Preferibilmente, ma non limitatamente, l’elemento riscaldatore può essere un elemento di riscaldamento ad infrarossi (ad esempio un radiatore ceramico o Elstein), o ancora un elemento riscaldatore soffiante (ad esempio, un riscaldatore a resistenza elettrica e ventola) o ancora essere un elemento ibrido a infrarossi e soffiante. Qualora soffiante, l’elemento riscaldatore è preferibilmente dotato di una ventola operante a bassa velocità e/o contraddistinta da una bassa rumorosità di funzionamento. L’uso di una ventola a bassa velocità è possibile e conveniente poiché la sua funzione è principalmente quella di causare la diffusione di calore all’interno di un volume sostanzialmente limitato. Grazie a questo aspetto la rumorosità di funzionamento viene mantenuta a livelli contenuti, ed è possibile impiegare il riscaldamento anche in ambienti silenziosi e/o di notte senza causare disagio acustico. Altresì la ventola è preferibilmente posizionata all’interno della struttura dell’elemento riscaldatore 14, cosicché nel tradizionale uso non sia accessibile all’utente, evitando il rischio di ferimenti.
L’elemento riscaldatore, allorquando soffiante, soffia calore preferibilmente e non limitatamente dal basso verso l’alto nella direzione individuata dalla freccia di riferimento indicata con il numero 15, prendendo aria da una prima quota inferiore, ad esempio da una pluralità di forature posizionate in corrispondenza o sostanziale corrispondenza della base 8, per soffiarla verso una seconda quota superiore, entro la struttura 2 e dunque verso il capo spalla 31. Vantaggiosamente questo consente di ottimizzare la distribuzione di calore all’interno del volume sostanzialmente individuato dalla struttura 2, sfruttando l’effetto camino (tendenza dell’aria calda a muoversi verso l’alto). Allorquando il capo spalla 31 è “indossato” dal manichino o busto, come indicato in figura 2, l’aria soffiata dall’elemento riscaldatore 14 si diffonde nel volume interno della struttura 2 e giunge al tessuto del capo spalla 31 attraverso le porzioni cave 3. L’elemento riscaldatore può altresì essere installato su di un supporto mobile o ruotante o oscillante, così da soffiare o più in generale dirigere calore verso direzioni variabili nel tempo.
Il materiale metallico con il quale è realizzata la struttura 2, è preferibilmente un materiale termoconduttivo, ed è tale per cui gli elementi tubolari o scatolati o filiformi possono riscaldarsi a loro volta, in modo dunque passivo, per effetto del calore prodotto dall’elemento riscaldatore 14 allorquando nella prima configurazione operativa, e diffondere il calore così immagazzinato, in particolare per irraggiamento o per contatto, sul capo spalla 31; grazie a questo aspetto, l’uniformità di distribuzione del calore sull’intero capo spalla 31 è ottimizzata. La notevole dimensione complessiva della struttura 2 altresì garantisce di poter mantenere una buona inerzia termica; se propriamente riscaldata per un tempo minimo sufficiente, infatti, essa mantiene parte del calore accumulato dall’elemento riscaldatore 14, e in caso di commutazione di quest’ultimo verso la seconda configurazione operativa concorre a mantenere caldo il capo d’abbigliamento, e/o trasferire calore verso il capo d’abbigliamento.
In una forma di realizzazione non limitativa, poiché il dispositivo appendiabiti 1 oggetto della divulgazione può essere impiegato in ambienti umidi l’elemento riscaldatore 14 è convenientemente protetto da spruzzi o da infiltrazioni di umidità e/o acqua in accordo ad un appropriato livello di protezione IP (ad esempio almeno IPx4 o IPx5). Questo permette di utilizzare il dispositivo appendiabiti in sicurezza in una gran varietà di situazioni che ad esempio si possono verificare in bagno.
L’elemento riscaldatore 14, allorquando in detta prima configurazione operativa attivata, può essere preferibilmente ma non limitatamente attivato in accordo ad una pluralità di velocità di soffiaggio, ad esempio una prima e minore velocità di soffiaggio ed una seconda e maggiore velocità di soffiaggio, e/o in accordo almeno ad una pluralità di potenze di produzione di calore, ad esempio una prima potenza di produzione di calore ed una seconda potenza di produzione di calore minore rispetto alla prima potenza; grazie a questo aspetto è possibile regolare il riscaldamento del capo spalla in accordo alle specifiche esigenze di ciascun utente. Al fine di permettere la commutazione tra la prima e la seconda configurazione operativa dell’elemento riscaldatore, opzionalmente al fine di permettere anche la regolazione della velocità di soffiaggio e/o la regolazione della potenza di produzione di calore, una unità di controllo 9 può essere dotata di un interruttore 10, 11 (nel caso l’elemento riscaldatore 14 sia solamente commutabile tra la prima e la seconda configurazione operativa) o di un potenziometro o equivalente dispositivo atto a regolare la funzionalità dell’elemento riscaldatore 14.
Preferibilmente, come illustrato nella forma di realizzazione di figura 1, l’unità di controllo 9 è posizionata al di sotto della base 8, così che i comandi di controllo possano essere facilmente raggiungibili. È altresì presente un cordone di alimentazione, disconnettibile, per l’alimentazione elettrica dell’elemento riscaldatore. Preferibilmente tale cordone di alimentazione è connesso in corrispondenza dell’unità di controllo 9, e non è raffigurato nelle figure annesse per semplicità di trattazione.
La base 8 è altresì connessa ad un’asta o barra 12 che presenta una prima porzione, opzionalmente una prima estremità, fissata alla base 8 medesima ed una seconda porzione, opzionalmente una seconda estremità, fissata ad un piede 13 o base di appoggio a terra, di dimensioni sufficienti a garantire stabilità al dispositivo appendiabiti 1 anche quando supportante il capo d’abbigliamento. Al fine di garantire sufficiente robustezza anche qualora sulla struttura 2 vengano appoggiati capi d’abbigliamento di peso significativo, l’asta o barra 12 è preferibilmente ma non limitatamente realizzata in metallo (ad esempio, e non limitatamente, acciaio) ed opzionalmente può esser cromata e/o rivestita da uno strato di materiale non metallico. Tale asta o barra può avere una sezione a profilo con punti angolosi, ad esempio essere quadrata o rettangolare, o al contrario può avere una sezione a profilo curvo continuo, ad esempio essendo circolare o ellittica. Possono altresì essere presenti più aste o barre per l’interconnessione della base 8 al piede 13.
La forma di realizzazione di figura 1 rappresenta pertanto una forma di realizzazione del dispositivo appendiabiti 1 configurata per essere appoggiata al suolo.
In figura 2 è rappresentata una forma di realizzazione distinta rispetto a quella di figura 1; si tratta di un dispositivo appendiabiti 1 atto ad essere fissato ad un muro 18 di un edificio, ad esempio mediante una pluralità di viti introdotte in tasselli ad espansione.
Il dispositivo appendiabiti 1 illustrato in figura 3 differisce rispetto al dispositivo appendiabiti di figura 1 per il fatto che non sono presenti né l’asta o barra 12 né il piede 13 o base di appoggio a terra. Sono tuttavia presenti un primo ed un secondo supporto 16, 17, preferibilmente ma non limitatamente a forma di “L”, che connettono rispettivamente una prima porzione superiore, ad esempio la porzione corrispondente al collo 4, ed una seconda porzione inferiore, ad esempio la base 8, al muro 18. Il primo ed il secondo supporto 16, 17 sono rigidamente fissati alla struttura 2 e/o alla base 8. La seconda forma di realizzazione può essere convenientemente utilizzata laddove vi sia sovente necessità di rapida pulizia del pavimento, poiché non essendovi appoggiata, non crea ingombro e non deve essere spostata per permettere la completa pulizia.
Opzionalmente, ancorché preferibilmente, il dispositivo appendiabiti 1 è regolabile in altezza e tale regolazione può ad esempio avvenire per mezzo della variazione dell'estensione assiale assunta dall’asta o barra 12; in questo modo la distanza tra la base 8, o equivalentemente la struttura 2, ed il piede 13 può essere regolata a piacimento. Tale regolazione può essere a seconda delle specifiche configurazioni manuale o, alternativamente, effettuata mediante un servomeccanismo ad esempio ad alimentazione elettrica. Grazie a questo aspetto è possibile adattare il dispositivo appendiabiti 1 a persone di diversa altezza e/o a capi di abbigliamento di diversa lunghezza; la flessibilità di utilizzo del dispositivo appendiabiti 1 è pertanto migliorata.
Una terza e più completa forma di realizzazione non limitativa del dispositivo appendiabiti oggetto della presente divulgazione è rappresentata in figura 3. Tale dispositivo appendiabiti 1 comprende le caratteristiche del dispositivo appendiabiti secondo la prima forma di realizzazione, e similmente alla prima forma di realizzazione presenta una base 8 connessa ad un’asta 12 che presenta una prima porzione, opzionalmente una prima estremità, fissata alla base 8 medesima ed una seconda porzione, opzionalmente una seconda estremità, fissata ad un piede 13 o base di appoggio a terra, di dimensioni sufficienti a garantire stabilità al dispositivo appendiabiti 1 anche quando supportante il capo d’abbigliamento; tuttavia la terza forma di realizzazione potrebbe altresì essere fissata al muro, come nel caso della seconda forma di realizzazione.
La terza forma di realizzazione del dispositivo appendiabiti 1 oggetto della presente divulgazione comprende almeno una sorgente di radiazione luminosa 19, installata in una predeterminata posizione rispetto alla struttura 2, e preferibilmente ma non limitatamente installata in corrispondenza della base 8. La sorgente di radiazione luminosa 19 comprende una prima configurazione operativa attivata nella quale essa emette una radiazione luminosa ed una seconda configurazione operativa disattivata nella quale essa non emette una radiazione luminosa. Tale radiazione è indicata in figura 4 con il numero di riferimento 20, ed è diretta all’interno del volume individuato nel complesso dalla struttura 2; in particolare in figura 4 è illustrata una configurazione nella quale la radiazione luminosa 20 è diretta verso l’alto, lungo una direzione sostanzialmente parallela alla prima direzione di riferimento; sempre in figura 4 sono rappresentate, a titolo di esempio, due sorgenti di radiazione luminosa 19, posizionate sulla base 8 a sinistra e, rispettivamente, a destra dell’elemento riscaldatore 14.
Allo scopo di ridurre l’impatto energetico del dispositivo appendiabiti 1 allorquando in uso, la sorgente di radiazione luminosa 19 (o le sorgenti luminose, se in numero maggiore di 1) preferibilmente comprendono un LED ad alta efficienza, a sua volta protetto dall’umidità è preferibilmente anche dagli spruzzi d’acqua in accordo ad un opportuno livello di protezione IP. La commutazione tra la prima e la seconda configurazione operativa preferibilmente avviene per mezzo di almeno un interruttore 11 posizionato in corrispondenza dell’unità di controllo 9. L’interruttore 11 può essere sostituito da un idoneo diverso elemento di comando, ad esempio un dimmer.
La sorgente di radiazione luminosa 19 opzionalmente può essere configurata per emettere, allorquando in detta prima configurazione operativa, una radiazione luminosa 20 di intensità regolabile e/o di tonalità variabile in accordo alle esigenze dell’utente. Questa regolazione può avvenire altresì mediane un comando di controllo posizionato in corrispondenza dell’unità di controllo 19. In questo caso ovviamente l’interruttore sarà affiancato da tale comando di controllo, o sarà sostituito con un comando più complesso. Altresì, sempre in via opzionale, la sorgente di radiazione luminosa 19 può essere configurata per attivarsi simultaneamente con l’attivazione dell’elemento riscaldatore 14, eventualmente essendo connessa ad un medesimo comando interruttore o similare atto a permetterne il simultaneo passaggio dalla seconda configurazione operativa alla prima configurazione operativa.
La radiazione luminosa emessa dalla sorgente di radiazione luminosa 19 permette di creare un particolare effetto in particolare allorquando il dispositivo appendiabiti 1 è posizionato in luoghi bui o in penombra o scuri, poiché la radiazione luminosa 20 può filtrare attraverso il tessuto del capo di abbigliamento, rendendolo luminoso, e può passare attraverso la cavità realizzata in corrispondenza del collo 4 realizzando un cono di luce rivolto verso l’alto, che peraltro rende il dispositivo appendiabiti 1 utilizzabile anche come lampada. Per tale ragione, opzionalmente, ma preferibilmente, la sorgente di radiazione luminosa 19 può essere commutata tra la prima e la seconda configurazione operativa in modo indipendente rispetto all’elemento riscaldatore 14. Variazioni di tonalità nella radiazione luminosa 20 possono essere utili a rendere l’ambiente visivamente più caldo (radiazione a lunghezza d’onda tendente verso il rosso) o, al contrario visivamente più freddo (radiazione a lunghezza d’onda tendente verso il verde o l’azzurro). Altresì l’utilizzo di una sorgente in grado di irradiare una radiazione luminosa 20 in accordo a diverse tonalità rende il dispositivo appendiabiti 1 particolarmente idoneo ad esser applicato in contesti di cromoterapia.
Nella terza forma di realizzazione, l’unità di controllo 9 integra un timer per la regolazione dell’accensione dell’elemento riscaldatore; in particolare, tale timer è configurato per mantenere l’elemento riscaldatore 14 nella prima configurazione operativa attivata per un predefinito tempo, preferibilmente regolabile dall’utente, ad esempio pari o inferiore a 20 minuti, o pari o inferiore a 17 minuti, o pari o inferiore a 15 minuti, scaduto il quale esso commuta sulla seconda configurazione operativa disattivata. Ciò peraltro evita il rischio di surriscaldare eccessivamente il capo di abbigliamento. Tale predefinito tempo può, sempre a titolo di esempio, essere inferiore a 10 minuti – tempo considerato dalla Richiedente sufficiente per un riscaldamento confortevole del capo di abbigliamento – o inferiore a 7 minuti o inferiore a 5 minuti. Questo consente di ridurre il rischio di dimenticare acceso l’elemento riscaldatore 14 e concorre a mantenere basso il consumo del dispositivo appendiabiti 1 durante l’uso. La richiedente ha osservato in particolare che può essere sufficiente un tempo inferiore ai 5 minuti, più preferibilmente inferiore ai 3 minuti, per permettere un minimo sufficiente riscaldamento del capo di abbigliamento. Tale timer può anche esser presente in dispositivi appendiabiti in accordo ad una qualsiasi delle forme di realizzazione qui descritte. Il timer può essere dotato, o essere operativamente connesso, ad un allarme; il timer può essere configurato per causare l’emissione di un segnale d’allarme allo scadere del predefinito tempo di attivazione, cosicché l’utente possa essere prontamente informato del raggiungimento di una temperatura ottimale per il capo d’abbigliamento. Tale allarme può comprendere uno o più degli allarmi in accordo alla seguente lista: un allarme sonoro, un allarme visivo, un allarme remoto trasmesso su di un canale senza fili verso un dispositivo elettronico esterno.
Nella terza forma di realizzazione può essere altresì presente un modulo emettitore di UV 25, schematicamente rappresentato in figura 4 configurato per permettere di eseguire una fase di sterilizzazione e/o disinfezione del capo d’abbigliamento e/o di almeno parte della struttura 2. Tale modulo emettitore di UV 25 comprende almeno una prima configurazione operativa attivata ed una seconda configurazione operativa disattivata.
Tale modulo emettitore di UV 25 è preferibilmente installato in una predefinita posizione rispetto alla struttura 2 ed è configurato per dirigere almeno parte della radiazione ultravioletta all’interno del volume complessivamente definito dalla struttura 2, cosicché tramite le cavità 3 sia possibile irradiare almeno parzialmente il capo di abbigliamento dall’interno; grazie a questo aspetto è possibile ridurre ulteriormente la proliferazione dei batteri su capi di abbigliamento umidi. In particolare, è stato osservato che l’installazione del modulo emettitore di UV 25 in modo tale che la radiazione da esso emanata sia diretta verso l’interno del volume definito dalla struttura 2 riduce l’esposizione dell’utente alla radiazione ultravioletta; infatti quando il capo di abbigliamento è posizionato sulla struttura 2, esso scherma almeno parte della radiazione UV. Il modulo emettitore di UV 25 può essere selettivamente attivato in modo indipendente rispetto alla sorgente di radiazione luminosa 19, se presente, e/o rispetto all’elemento riscaldatore 14. L’attivazione del modulo emettitore di UV 25 preferibilmente avviene per mezzo di un interruttore, il quale è preferibilmente posizionato sull’unità di controllo 9.
Può essere presente un sensore di presenza del capo di abbigliamento, operativamente connesso al modulo emettitore di UV 25 configurato in modo tale che la commutazione verso la prima configurazione operativa attivata sia impossibile se non vi è presenza del capo di abbigliamento sulla struttura 2 e/o configurato in modo tale da disattivare il modulo, commutando sulla seconda configurazione operativa disattivata, allorquando il capo di abbigliamento viene rimosso dalla struttura 2. Viceversa, un comando di autorizzazione alla commutazione nella prima configurazione operativa attiva per il modulo emettitore di UV 25 è inviato dal detto sensore solamente allorquando questo rileva la presenza di un capo di abbigliamento sulla struttura 2. Grazie a questo aspetto la sicurezza di utilizzazione è incrementata.
Una particolare configurazione del dispositivo appendiabiti 1 oggetto della presente divulgazione è tale per cui il modulo emettitore di UV 25 sia integrato nella sorgente di radiazione luminosa; tale configurazione consente un risparmio di spazio nella struttura 2, e può portare ad avere un design più “pulito”, e dunque piacevole.
Opzionalmente, la terza forma di realizzazione del dispositivo appendiabiti 1 comprende un modulo profumatore che comprende un diffusore di fragranze 25, posizionato preferibilmente entro il volume complessivamente definito dalla struttura 2 e configurato – allorquando attivato – per diffondere aromi all’interno della struttura 2 cosicché si possa profumare il capo di abbigliamento 31 allorquando presente e/o anche l’ambiente circostante il dispositivo appendiabiti 1.
Il diffusore di fragranze 25 comprende almeno una prima configurazione operativa attivata ed una seconda configurazione operativa disattivata, ed è selettivamente attivabile mediante l’impiego di un interruttore posizionato in corrispondenza dell’unità di controllo 9. Il diffusore di fragranze 25 è selettivamente attivabile in modo indipendente dall’elemento riscaldatore 14 e/o dalla sorgente di radiazione luminosa 19, e/o dal modulo emettitore di UV 24.
Opzionalmente, la terza forma di realizzazione del dispositivo appendiabiti 1 comprende altresì un modulo audio 23, selettivamente attivabile per permettere la diffusione di un segnale audio. Il modulo audio 23 comprende almeno un altoparlante, e preferibilmente comprende un piccolo amplificatore per il medesimo. Tale modulo audio 23 è preferibilmente alloggiato in corrispondenza dell’unità di controllo. Una particolare configurazione del modulo audio 23 è tale per cui esso è configurato per trasmettere un segnale audio proveniente da una sorgente remota: tale modulo audio 23 è dunque un modulo audio senza fili, che integra dispositivi elettronici atti a stabilire e mantenere una connessione senza fili ad esempio, e non limitatamente, con tecnologia Wi-Fi o Bluetooth. Alternativamente, tale modulo audio 23 può essere operativamente connesso all’unità di controllo 9, a sua volta configurata per stabilire e mantenere una connessione senza fili.
Il modulo audio 23 comprende almeno una prima configurazione operativa attivata, nella quale esso è configurato per produrre sull’altoparlante il detto segnale audio, ed una seconda configurazione operativa disattivata; nella prima configurazione operativa attivata, il modulo audio 23 è preferibilmente configurato per produrre sull’altoparlante un segnale audio in accordo ad un controllo di volume gestibile dall’utente. L’attivazione del modulo audio 23 può convenientemente avvenire in modo indipendente rispetto all’attivazione dell’elemento riscaldatore 14 e/o del modulo emettitore di UV 24 e/o del modulo profumatore e/o della sorgente di radiazione luminosa 19.
Come brevemente anticipato, la terza forma di realizzazione del dispositivo appendiabiti 1 oggetto della presente divulgazione, è tale per cui l’unità di controllo 9 è configurata per stabilire e mantenere una connessione senza fili. Tale connessione non solamente è utile a permettere la diffusione del segnale audio come sopra descritto, ma è altresì configurata per permettere lo scambio di comandi e segnali di controllo tra l’unità di controllo 9 ed un telecomando con il quale l’utente può controllare tutte le funzioni del dispositivo appendiabiti 1. Questa funzione dell’unità di controllo 9 può essere presente anche in specifiche forme di realizzazione dell’oggetto della presente divulgazione che non siano specificamente qui descritte, e che escludano uno o più dei moduli sopra citati. In particolare, per la terza forma di realizzazione, tramite il detto telecomando possono essere controllati non limitatamente: la commutazione tra la prima e la seconda configurazione operativa dell’elemento riscaldatore 14 e/o della sorgente di radiazione luminosa 19 e/o del modulo emettitore di UV 24 e/o del modulo audio 23 e/o del modulo profumatore; laddove possibile, possono essere inoltre regolati: intensità di calore emesso dall’elemento riscaldatore 14 e/o velocità si soffiaggio dell’elemento riscaldatore 14, e/o volume o controlli di riproduzione audio del modulo audio 23, e/o intensità e/o tonalità della radiazione luminosa 20 emessa dalla sorgente di radiazione luminosa 19, il predefinito tempo di attivazione dell’elemento riscaldatore 14, e/o l’intensità di emissione della radiazione UV 24.
Il telecomando, non rappresentato nelle figure annesse, è un telecomando dedicato o può essere alternativamente, o in combinazione, un telecomando software gestito attraverso un dispositivo elettronico portatile quale, non limitativamente, un telefono o un tablet PC, attraverso un proprio programma o applicazione software.
Pertanto può essere realizzato e venduto un kit comprendente il dispositivo appendiabiti 1 ed un telecomando specificamente configurato per permettere quantomeno la regolazione della commutazione tra la prima configurazione operativa attivata e la seconda configurazione operativa disattivata per detto elemento riscaldatore 14, in cui tale telecomando è configurato per permettere inoltre ulteriori operazioni di controllo in accordo a quanto sopra descritto.
Sull’unità di controllo 9 può essere eseguito uno specifico programma software atto a permettere l’esecuzione delle operazioni e/o controlli sopra descritti. Per tale ragione, l’unità di controllo 9 comprende un supporto di memoria ed un’unità di elaborazione dati connessa con il detto supporto di memoria; l’unità di elaborazione dati, è configurata per eseguire almeno lo specifico programma software. Tale programma software può essere scritto in un qualsiasi linguaggio di programmazione di tipo noto. L’unità di elaborazione dati può essere un processore di tipo general purpose specificamente configurato attraverso il detto programma software o firmware per eseguire una o più parti del metodo individuato nella presente invenzione, o essere un ASIC o processore dedicato, specificamente programmato per eseguire almeno parte delle operazioni del metodo o processo della presente invenzione.
In uso, dunque, l’utente deve solamente porre il capo di abbigliamento sulla struttura 2 ed attivare uno o più degli elementi presenti sul dispositivo appendiabiti. Qualora egli attivi l’elemento riscaldatore 14, dopo un determinato periodo di tempo, avrà il proprio capo d’abbigliamento caldo e pronto per essere usato in modo confortevole.
In particolare, a seguito della fase di appoggio, il capo spalla preferibilmente ricopre, avvolgendola, almeno parte della struttura 2, in particolare mediante un avvolgimento della maggior parte della struttura 2, ad esempio almeno il 75% della stessa; il capo spalla realizza pertanto un elemento di contenimento almeno temporaneo e/o parziale del calore, che diversamente attraverso le cavità 3 si disperderebbe in misura maggiore dal volume interno della struttura 2 nell’ambiente circostante; poiché l’elemento riscaldatore 14 è posizionato nella porzione inferiore della struttura 2, e può diffondere il calore lungo una predeterminata direzione preferenziale che tipicamente è orientata verso l’alto, il capo spalla diviene sostanzialmente un elemento che coadiuva il contenimento di almeno parte del calore generato dall’elemento riscaldatore 14 entro la struttura 2 e/o diviene un elemento che coadiuva l’indirizzamento del calore lungo una predeterminata direzione, preferibilmente verso l’apertura sul collo.
I vantaggi del dispositivo appendiabiti 1 in accordo alla presente divulgazione sono chiari alla luce della descrizione che precede. Esso permette all’utente di avere particolare confort nell’indossare un capo di abbigliamento da esso sostenuto, poiché efficacemente riscaldato e/o deumidificato e/o asciugato. In particolare, infatti, il calore specifico del materiale con cui sono tipicamente realizzati i capi di abbigliamento e/o i capi spalla, combinato con il volume d’aria eventualmente intrappolato nelle fibre dei capi di abbigliamento, permette al capo di abbigliamento di conservare il calore accumulato per mezzo del riscaldamento apportato dal dispositivo qui descritto per un tempo sufficiente ad essere confortevolmente indossato dall’utente e per trasferire a quest’ultimo una piacevole sensazione di calore. Il dispositivo appendiabiti 1 oggetto della presente divulgazione è inoltre di piacevole estetica, e può essere altresì utilizzato come oggetto d’arredamento. Il dispositivo appendiabiti 1 oggetto della presente divulgazione altresì può essere impiegato come lampada, e/o – se opportunamente fornito come precedentemente descritto – come elemento di diffusione di musica, e/o come ausilio alla sterilizzazione di capi di abbigliamento, e/o come diffusore di aromi. Il suo funzionamento è particolarmente silenzioso; pertanto può essere convenientemente impiegato di notte o in ambienti a basso rumore, quali ad esempio e non limitatamente sale relax. Il dispositivo appendiabiti oggetto della presente divulgazione può esser altresì impiegato da persone di diversa altezza e/o per capi di abbigliamento anche molto lunghi o molto corti. Nella forma di realizzazione configurata per essere appoggiata al suolo, il dispositivo appendiabiti 1 oggetto della presente divulgazione non necessita di opere murarie per essere installato. Il dispositivo appendiabiti oggetto della presente divulgazione può esser utile a riscaldare capi di abbigliamento per applicazioni di termoterapia, in particolare poiché nel caso d’uso con capi spalla, è particolarmente configurato per riscaldarne in modo efficace la porzione del collo e/o delle spalle e/o del petto e/o nucale.
In particolare, la Richiedente, sulla base dei costi energetici italiani al momento del deposito della presente domanda di brevetto, stima che con 2 centesimi di euro di costo si possa raggiungere la temperatura ideale per avere un accappatoio molto caldo e confortevole. Tale temperatura si raggiunge in un tempo inferiore ai 10 minuti, o inferiore ai 7 minuti, o circa pari a 5 minuti.
L’invenzione non è limitata alle forme di realizzazione illustrate nei disegni. Pertanto, deve essere inteso che laddove caratteristiche menzionate nelle rivendicazioni siano seguite da numeri o segni di riferimento, tali segni sono inclusi solamente allo scopo di migliorare l’intellegibilità delle rivendicazioni e non limitano in alcun modo l’ambito di tutela fornito dalle rivendicazioni medesime.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo appendiabiti (1), comprendente: - una struttura (2) sostanzialmente rigida configurata per supportare almeno un capo di abbigliamento (31), in particolare almeno un capo spalla, cosicché tramite il supporto realizzato dalla struttura (2) detto capo di abbigliamento (31) sia appoggiato su almeno parte della struttura (2) risultando in posizione almeno parzialmente verticale e/o almeno parzialmente appeso; - un elemento riscaldatore (14) accoppiato alla struttura (2), comprendente almeno una prima configurazione operativa attivata nella quale esso genera calore entro la detta struttura (2), e almeno una seconda configurazione operativa disattivata nella quale esso non genera calore.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui: - l’elemento riscaldatore (14) è configurato, in particolare in detta prima configurazione operativa attivata, per dirigere e/o distribuire almeno parte del calore generato verso il capo di abbigliamento (31), - l’elemento riscaldatore (14) è un elemento riscaldatore ad alimentazione elettrica, e in detta prima configurazione operativa attivata genera calore assorbendo potenza elettrica da una sorgente di alimentazione; ed in cui detto elemento riscaldatore (14) è un elemento radiatore a infrarossi e/o un elemento riscaldatore soffiante, che opzionalmente comprende una ventola soffiante ruotante a bassa velocità.
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui la struttura (2) è una struttura autosupportante, che si sviluppa sostanzialmente lungo una prima, una seconda ed una terza direzione tra loro ortogonali, in particolare in cui la struttura (2) individua un profilo a forma di manichino o busto, sostanzialmente sviluppantesi tra una prima quota superiore (5), una seconda quota intermedia (6) ed una terza quota (7), inferiore alla seconda quota (6), in cui in corrispondenza della seconda quota intermedia (6) almeno la larghezza del detto profilo è inferiore rispetto alla larghezza assunta dal profilo in corrispondenza della prima quota (5) e/o in corrispondenza della seconda quota (6).
  4. 4. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui: - la struttura (2) comprende elementi tubolari e/o scatolati e/o filiformi definenti un’intelaiatura individuante porzioni cave (3); - gli elementi tubolari e/o scatolati e/o filiformi sono tra loro disposti in modo fisso in una predefinita configurazione geometrica; - la detta struttura (2) individua nel suo complesso un volume interno cavo, e le dette porzioni cave (3) permettono una diffusione del calore dal detto volume interno verso l’esterno e/o permettono il passaggio di una radiazione luminosa tra detto volume interno e l’esterno della struttura (2).
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, in cui: - gli elementi tubolari e/o scatolati e/o filiformi sono realizzati in materiale metallico e/o sono termoconduttivi o comprendono un materiale termoconduttivo, e sono configurati, in particolare allorquando il detto elemento riscaldatore (14) è nella prima configurazione operativa attivata, per diffondere e/o irradiare calore, in particolare per contatto o irraggiamento, verso il detto capo di abbigliamento; e/o - la struttura (2), o gli elementi tubolari e/o scatolati e/o filiformi, sono configurati per trasferire in uso almeno parte del calore generato dal detto elemento riscaldatore (14), allorquando in detta prima configurazione operativa attivata, verso il capo d’abbigliamento (31).
  6. 6. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, comprendente almeno una sorgente di radiazione luminosa (19); detta sorgente di radiazione luminosa (19) comprende almeno una prima configurazione attivata ed una seconda configurazione disattivata, alternativa alla prima configurazione attivata, ed è configurata per dirigere almeno parte, opzionalmente tutta, la radiazione luminosa (20) emessa allorquando in detta prima configurazione attivata verso e/o entro il volume interno della struttura (2).
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, in cui: - la struttura (2) comprende una porzione di testa (4), opzionalmente in sostanziale corrispondenza della prima quota (5), comprendente una porzione cava e definente un profilo a forma sostanzialmente di collo; - ed in cui detta porzione cava è configurata per permettere la fuoriuscita del calore dal detto volume e/o per permettere l’uscita di almeno parte della radiazione luminosa (20) emessa dalla sorgente di radiazione luminosa (19) allorquando nella prima configurazione operativa attivata.
  8. 8. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui il detto dispositivo appendiabiti (1): - è configurato per essere appoggiato al suolo, comprende un supporto (12) per la detta struttura (2), e comprende un piede (13) d’appoggio a terra, unito in modo rigido al supporto (12); detto supporto (12) comprendendo almeno una barra di connessione tra la struttura (2) e il piede (13); e/o in cui il dispositivo appendiabiti è regolabile in altezza, opzionalmente per mezzo di una variazione dell’estensione assiale del detto supporto (12); o - è configurato per essere fissato ad un muro, e comprende almeno un primo supporto (16) configurato per permettere la connessione del detto dispositivo appendiabiti (1) ad un muro (18), opzionalmente mediante una pluralità di viti introdotte in tasselli a loro volta posizionati nel muro (18).
  9. 9. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, comprendente un’unità di controllo (9) configurata per gestire, e/o controllare, l’attivazione e/o disattivazione dell’elemento riscaldatore (14), opzionalmente per gestire e/o controllare la sorgente di radiazione luminosa (19); detta unità di controllo (9) comprendendo almeno un interruttore (10; 11) per la commutazione tra la prima configurazione operativa attivata e la seconda configurazione operativa disattivata dell’elemento riscaldatore (14), e/o per la commutazione tra la prima configurazione operativa e la seconda configurazione operativa della sorgente di radiazione luminosa (19); la sorgente di radiazione luminosa (19) essendo attivabile in modo indipendente rispetto all’elemento riscaldatore (14).
  10. 10. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, comprendente: - un modulo audio (23) selettivamente attivabile per permettere la diffusione di un segnale audio, opzionalmente in cui detto modulo audio (23) è un modulo audio a connessione senza fili e/o è operativamente configurato per ricevere un segnale audio da una sorgente remota tramite un canale senza fili; - e/o comprende un modulo profumatore (25) selettivamente attivabile per permettere la diffusione di un aroma, opzionalmente all’interno del volume definito dalla struttura (2); - e/o comprende un modulo emettitore UV (24), selettivamente attivabile per irradiare una radiazione ultravioletta sulla, e/o nella, struttura (2), opzionalmente all’interno del volume definito dalla struttura (2), affinché almeno parte della radiazione ultravioletta in uso si diffonda su almeno parte del detto capo di abbigliamento (31) e/o si diffonda su almeno parte della porzione interna del capo di abbigliamento (31); detto dispositivo appendiabiti (1) comprendendo inoltre un sensore di presenza del capo di abbigliamento, operativamente connesso al modulo emettitore di UV (24); detto sensore di presenza è configurato in modo tale che la commutazione verso la prima configurazione operativa attivata sia impossibile se non vi è presenza del capo di abbigliamento sulla struttura (2) e/o configurato in modo tale da disattivare il modulo emettitore di UV (24), commutando sulla seconda configurazione operativa disattivata, allorquando il capo di abbigliamento viene rimosso dalla struttura (2).
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