IT201900001509A1 - Apparato di pulizia di gruppi di scarico di veicoli a motore - Google Patents

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IT201900001509A1
IT201900001509A1 IT102019000001509A IT201900001509A IT201900001509A1 IT 201900001509 A1 IT201900001509 A1 IT 201900001509A1 IT 102019000001509 A IT102019000001509 A IT 102019000001509A IT 201900001509 A IT201900001509 A IT 201900001509A IT 201900001509 A1 IT201900001509 A1 IT 201900001509A1
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IT
Italy
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cabin
containment tank
detergent liquid
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immersed
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IT102019000001509A
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Inventor
Mario Lisanti
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Nuova A F R Air Filter Recycling S R L
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    • F01NGAS-FLOW SILENCERS OR EXHAUST APPARATUS FOR MACHINES OR ENGINES IN GENERAL; GAS-FLOW SILENCERS OR EXHAUST APPARATUS FOR INTERNAL COMBUSTION ENGINES
    • F01N3/00Exhaust or silencing apparatus having means for purifying, rendering innocuous, or otherwise treating exhaust
    • F01N3/02Exhaust or silencing apparatus having means for purifying, rendering innocuous, or otherwise treating exhaust for cooling, or for removing solid constituents of, exhaust
    • F01N3/021Exhaust or silencing apparatus having means for purifying, rendering innocuous, or otherwise treating exhaust for cooling, or for removing solid constituents of, exhaust by means of filters
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    • F01N3/0237Exhaust or silencing apparatus having means for purifying, rendering innocuous, or otherwise treating exhaust for cooling, or for removing solid constituents of, exhaust by means of filters using means for regenerating the filters, e.g. by burning trapped particles for regenerating ex situ
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B01PHYSICAL OR CHEMICAL PROCESSES OR APPARATUS IN GENERAL
    • B01DSEPARATION
    • B01D41/00Regeneration of the filtering material or filter elements outside the filter for liquid or gaseous fluids
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
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    • B01D53/34Chemical or biological purification of waste gases
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
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Description

Apparato di pulizia di gruppi di scarico di veicoli a motore
DESCRIZIONE
Campo dell’invenzione
La presente invenzione si riferisce a un apparato e a un relativo metodo per la pulizia di gruppi di scarico smontati, ossia separati, da rispettivi veicoli a motore. In particolare si riferisce a un apparato e a un metodo per rigenerare filtri antiparticolato di veicoli diesel.
Stato dell’arte
Attualmente la maggior parte dei veicoli a motore è provvista di dispositivi catalizzatori che convertono i gas nocivi prodotti durante la combustione, come idrocarburi (CnHm), ossidi di azoto (NOx) e monossido di carbonio (CO), in anidride carbonica (CO2), acqua (H2O) e azoto molecolare (N2).
Nei veicoli equipaggiati con motore diesel, come automobili, furgoni o camion, a valle del dispositivo catalizzatore è montato anche un filtro antiparticolato che ha la funzione di intercettare e intrappolare le particelle inquinanti, come le polveri sottili, generate dalla combustione del gasolio.
I filtri antiparticolato comprendono generalmente un corpo poroso realizzato in carburo di silicio e provvisto di una prima estremità di entrata dei gas di combustione provenienti dal dispositivo catalizzatore, e di una seconda estremità di uscita che permette di convogliare i gas di combustione al tubo di scarico per mezzo del condotto di scarico.
Ai fini della presente descrizione, si intende che il condotto di scarico forma assieme al filtro antiparticolato il gruppo di scarico del veicolo.
 
Proprio in virtù della presenza del filtro antiparticolato, i gas di combustione entrano nel condotto di scarico impoveriti delle particelle inquinanti che rimangono infatti intrappolate nelle porosità del filtro stesso.
Per evitare che, con l’aumentare del chilometraggio percorso, le particelle si accumulino in quantità tali da causare l’otturamento del filtro, è stato previsto un processo di rigenerazione che, almeno in parte, è in grado di eliminare le particelle intrappolate mentre il veicolo è in movimento.
Nello specifico, i filtri antiparticolato vanno incontro periodicamente, in pratica ogni 600-1000 Km, a un processo di rigenerazione parziale. Durante questo processo avviene una post-iniezione di gasolio nel filtro che permette di raggiungere una temperatura di 450°C. A questa temperatura avviene la combustione cerio-catalizzata delle particelle intrappolate nel filtro i cui residui sono poi liberati nell’ambiente assieme ai restanti gas di scarico.
Tale rigenerazione risulta però inefficace quando i chilometri percorsi dall’autoveicolo superano all’incirca i 150.000 Km: il processo di rigenerazione sopra descritto non riesce a rimuovere del tutto le particelle intrappolate nel filtro, che col tempo si accumulano. Per questo motivo è stato necessario ideare apparati e metodi di rigenerazione più efficaci.
Questi metodi di rigenerazione prevedono generalmente di immettere nel filtro antiparticolato una miscela detergente di acqua e/o aria per realizzare una vera e propria pulizia del filtro ed eliminare gran parte delle particelle intrappolate senza che vengano liberate direttamente nell’aria.
Solitamente questi metodi vengono attuati sul filtro antiparticolato o sul gruppo di scarico smontati dal veicolo.
A tal riguardo la Richiedente ha depositato la domanda di brevetto EP
 
2500078 diretta a un metodo e a un apparato per rigenerare, almeno parzialmente, un filtro antiparticolato di un veicolo a motore.
In particolare, il metodo descritto nella domanda di brevetto sopra menzionata prevede di alimentare una miscela di liquido di lavaggio e gas, preferibilmente aria, in corrispondenza della seconda estremità del filtro antiparticolato in modo tale da pulire il filtro proprio per mezzo dell’effetto sinergico offerto dal liquido e dall’aria miscelati assieme (fluido bifasico).
Le particelle vengono quindi separate dal filtro per mezzo della miscela utilizzata e, rimanendo sospese nel liquido di lavaggio utilizzato per la pulizia, vengono allontanate dal filtro antiparticolato attraverso la sua prima estremità.
Altri metodi di pulizia dei filtri prevedono di immergere i filtri antiparticolato in un liquido detergente che rende più efficace il processo di rigenerazione del filtro. Per questo motivo, gli apparati secondo la tecnica nota che permettono questo metodo di rigenerazione comprendono una vasca per raccogliere il liquido detergente nella quale viene immerso il filtro antiparticolato. In alcune soluzioni i filtri o i gruppi di scarico immersi nel liquido detergente vengono anche sottoposti a pulizia con ultrasuoni.
Come anticipato sopra, i filtri antiparticolato sono generalmente associati al rispettivo condotto di scarico e formano nel complesso un gruppo di scarico la cui lunghezza può variare a seconda del modello di veicolo sul quale sono montati.
I gruppi di scarico possono quindi avere dimensioni comprese tra 40 cm e 350 cm e per questo motivo gli apparati di pulizia secondo la tecnica nota sono realizzati di larghezze tali da permettere di ospitare, immersi nella vasca, i gruppi di scarico più lunghi.
 
In pratica i dispositivi secondo la tecnica nota sono realizzati con una vasca la cui larghezza è maggiore della lunghezza massima dei gruppi di scarico da pulire. In pratica, i dispositivi secondo la tecnica nota per pulire gruppi di scarico di 350 cm devono avere una larghezza almeno superiore a tale misura.
Un primo inconveniente è che questi apparati, proprio al fine di permettere di alloggiare i gruppi di scarico di maggior lunghezza, risultano ingombranti e pesanti.
Un secondo inconveniente è rappresentato dal fatto che per riempire vasche di grandi dimensioni è necessario un grande volume di liquido detergente, e questo comporta anche il corrispondente dimensionamento delle pompe di ricircolo e maggiori costi di produzione e manutenzione. Inoltre volumi di detergente maggiori comportano maggiori costi di smaltimento.
Sommario dell’invenzione
Scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un apparato di pulizia di gruppi di scarico, separati dai rispettivi veicoli, che sia semplice nella struttura, compatto e che permetta di contenere i costi legati all’acquisto e allo smaltimento del liquido detergente.
La presente invenzione concerne pertanto un apparato secondo la rivendicazione 1 per pulire gruppi di scarico.
In particolare, l’apparato comprende una vasca di contenimento per un liquido detergente nel quale è immergibile il gruppo di scarico da pulire con un flusso di aria e/o liquido, chiamato flusso di lavaggio, alimentato attraverso il gruppo di scarico da mezzi esterni all’apparato, ad esempio mediante un manicotto o una tubazione esterna.
 
Preferibilmente il flusso di lavaggio è costituito da aria e preferibilmente l’aria è alimentata da una soffiante; opzionalmente l’aria è alimentata da un compressore.
Il liquido è definito detergente non perché necessariamente contenga un vero e proprio detergente, ossia una sostanza tensioattiva, ma perché esso è in grado di favorire la rigenerazione del filtro antiparticolato del gruppo di scarico e migliorare la rigenerazione attuata dai mezzi di alimentazione di un flusso di lavaggio.
La vasca di contenimento è isolata dall’esterno perché è alloggiata in una cabina apribile: la vasca può essere un componente distinto rispetto alla cabina ed essere alloggiata all’interno di essa durante il montaggio dell’apparato, oppure, preferibilmente, può essere realizzata di pezzo con la cabina così da risultare alloggiata nella cabina apribile anche senza essere distinta rispetto ad essa.
Ad esempio la cabina può essere realizzata in acciaio, plastica o lamiera già con una porzione conformata a vasca, in modo tale da facilitare il montaggio dell’apparato.
In sostanza l’apparato comprende una cabina dotata di una finestra utilizzabile per accedere alla vasca interna, per riporre e prelevare il gruppo di scarico; la finestra può essere aperta o chiusa a seconda dell’occorrenza.
Vantaggiosamente, l’apparato comprende un foro passante ricavato attraverso la cabina e nel quale sono inseribili i mezzi esterni di alimentazione del flusso di lavaggio attraverso il gruppo di scarico immerso nella vasca o un’estremità del gruppo di scarico immerso nella vasca, preferibilmente l’estremità opposta al filtro antiparticolato.
 
In pratica, il foro passante consente di utilizzare l’apparato per pulire un gruppo di scarico di lunghezza superiore alla larghezza dell’apparato stesso, cioè superiore alla larghezza della relativa vasca, perché un’estremità del gruppo di scarico può fuoriuscire dalla cabina attraverso il foro passante ed essere collegato ai mezzi di alimentazione del flusso di lavaggio, senza che questo pregiudichi il funzionamento dell’apparato. Infatti anche se un’estremità del gruppo di scarico sporge dalla cabina attraverso il foro passante appena descritto, il resto del gruppo di scarico resta immerso nel liquido detergente nella vasca. In pratica il gruppo di scarico resta inclinato con il filtro antiparticolato immerso e un’estremità del tubo di scarico infilata attraverso il foro passante e collegata esternamente alla cabina ai mezzi di alimentazione del flusso di lavaggio. Negli apparati secondo la tecnica nota, il gruppo di scarico non rimane inclinato all’interno della cabina perché, essendo il gruppo di scarico di lunghezza inferiore rispetto alla larghezza della vasca, esso rimane in posizione orizzontale durante tutto il processo di pulizia.
Nel caso in cui venga invece sottoposto a pulizia un gruppo di scarico di lunghezza inferiore alla larghezza dell’apparato, esso può essere completamente alloggiato all’interno della cabina, senza che alcuna estremità del gruppo di scarico sporga al di fuori di essa, e può essere collegato ai mezzi di alimentazione del flusso di lavaggio all’interno dell’apparato, facendoli passare proprio attraverso il foro passante descritto sopra.
Alla luce di quanto descritto è chiaro quindi perché nel foro passante possono essere inseriti i mezzi di alimentazione del flusso di lavaggio o un’estremità del gruppo di scarico.
Ovviamente, per permettere questo, il foro passante deve avere un
 
diametro almeno superiore al maggiore tra il diametro dei mezzi di alimentazione del flusso di lavaggio e il diametro dell’estremità del gruppo di scarico inseribile in esso.
Un vantaggio offerto dall’apparato qui descritto è che esso è più compatto degli apparati secondo la tecnica nota perché è realizzabile con una larghezza inferiore rispetto a quella degli apparati noti, a parità di lunghezza dei gruppi di scarico da pulire.
In altre parole, se i dispositivi della tecnica nota devono avere necessariamente una larghezza superiore alla lunghezza del gruppo di scarico che devono pulire, l’apparato qui descritto può essere realizzato con una larghezza inferiore rispetto alla lunghezza del gruppo di scarico che si vuole pulire.
Ovviamente realizzando un apparato più compatto è possibile avere una gestione migliore dello spazio di lavoro, con minori ingombri e facilitare, perché più leggero, le operazioni di trasporto e di montaggio.
Un altro vantaggio è rappresentato dal fatto che l’apparato consente di utilizzare meno liquido detergente rispetto ai corrispondenti apparati secondo la tecnica nota: essendo infatti più compatto e di volume inferiore, anche la vasca di contenimento del liquido ha dimensioni più contenute; ciò permette sicuramente di limitare il consumo e il costo di produzione e smaltimento del liquido detergente.
Preferibilmente i mezzi esterni di alimentazione del flusso di lavaggio sono fissabili al gruppo di scarico per mezzo di un raccordo.
Preferibilmente il foro passante è ricavato attraverso la parete laterale della cabina, sopra il livello raggiungibile dal liquido detergente nella vasca di
 
contenimento. In altre parole il foro passante è posizionato sopra il pelo libero del liquido detergente.
Preferibilmente il foro passante è circolare, con diametro di circa 18 cm. Opzionalmente il foro passante può avere una forma rettangolare o quadrata.
Meno preferibilmente il foro passante è ricavato nella finestra frontale che chiude ermeticamente la cabina.
Preferibilmente l’apparato comprende una piattaforma sulla quale è adagiabile per almeno gran parte della sua lunghezza un gruppo di scarico. In pratica la piattaforma ha una lunghezza tale per cui i gruppi di scarico possono essere posizionati su di essa interamente o per una loro parte. Infatti, i gruppi di scarico con lunghezza maggiore di quella della piattaforma si posizionano solo parzialmente su di essa, perché per la restante parte sporgono all’esterno dell’apparato attraverso il foro passante.
Preferibilmente la piattaforma è movibile alternativamente tra una posizione abbassata, in corrispondenza della quale la piattaforma è immersa nella vasca di contenimento e nel liquido detergente, quando presente, e una posizione rialzata, in corrispondenza della quale la piattaforma non è immersa nella vasca di contenimento ma sopra il livello raggiunto dal liquido detergente per facilitare le operazioni di carico e scarico dei gruppi di scarico da pulire e già puliti.
In pratica la piattaforma è suscettibile di movimenti alternati verso l’alto o verso il basso per immergere o far emergere dal liquido detergente il gruppo di scarico eventualmente posizionato su di essa.
Preferibilmente l’apparato comprende una struttura di sostegno e guida della piattaforma e un attuatore esterno alla vasca. L’attuatore è collegato alla
 
piattaforma per mezzo della struttura di sostegno e guida.
In pratica la piattaforma sopra descritta poggia sulla struttura di sostegno e guida.
La presenza della struttura di sostegno e guida permette di conferire una particolare compattezza all’apparato perché consente sia di disporre l’attuatore in posizione giustapposta alla vasca senza che una sua parte venga a contatto con il liquido detergente, sia di collegare funzionalmente l’attuatore alla piattaforma in modo tale che essa possa immergersi nel liquido detergente.
Preferibilmente la struttura di sostegno e guida comprende una prima porzione orizzontale vincolata all’attuatore tramite mezzi di fissaggio, ad esempio un dado, una seconda porzione verticale immergibile nella vasca e una terza porzione orizzontale che supporta la piattaforma.
In pratica la struttura di sostegno e guida presenta una seconda porzione verticale che permette di collegare funzionalmente l’attuatore e la piattaforma; l’attuatore infatti non può essere direttamente collegato ad essa perché la piattaforma può essere immersa nella soluzione detergente ed è preferibilmente non bagnare l’attuatore.
In pratica l’attuatore impartisce alla struttura di supporto e guida movimenti verso l’alto o verso il basso che vengono trasmessi alla piattaforma.
È chiaro che, qualora sia presente un gruppo di scarico sulla piattaforma, i movimenti alternati verso il basso o verso l’alto dell’attuatore determinano l’immersione o l’emersione del gruppo di scarico nel/dal liquido detergente.
Preferibilmente l’attuatore è di tipo pneumatico, collegabile a una linea esterna di alimentazione dell’aria compressa, e comprendente un pistone suscettibile di movimenti verso l’alto o verso il basso in risposta ai comandi
 
impartiti dall’attuatore pneumatico stesso.
Il pistone è vincolato alla prima porzione della struttura di supporto tramite i mezzi di fissaggio tra una posiziona abbassata, in corrispondenza della quale la terza porzione della struttura di supporto e guida è immersa nella vasca di contenimento e nel liquido detergente, quando presente, e una posizione rialzata, in corrispondenza della quale essa non è immersa nella vasca di contenimento ma è sopra il livello raggiungibile dal liquido detergente.
In altre parole, quando il pistone si muove verso il basso trascina verso il basso anche la struttura di supporto e guida così da immergere la piattaforma, e il gruppo di scarico eventualmente posizionato su di essa, nel liquido detergente; mentre quando il pistone si muove verso l’alto sposta verso l’alto la struttura di supporto e guida così da determinare l’emersione della piattaforma, e del gruppo di scarico se presente, dal liquido detergente.
Opzionalmente l’attuatore è di tipo elettrico, collegato a una linea esterna di alimentazione elettrica e provvisto di una vite senza fine che può rotare in un senso o nell’altro in risposta ai comandi impartiti dall’attuatore elettrico.
La vite senza fine è vincolata alla prima porzione della struttura di supporto e guida cosicché, quando la vite senza fine ruota in un primo senso di rotazione, la struttura di supporto e guida si muove verso il basso, ossia verso il fondo della vasca di contenimento e, quando la vite senza fine ruota in un secondo senso di rotazione, la struttura di supporto e guida si muover verso l’alto, ossia fuori dalla vasca di contenimento e dal liquido detergente, quando presente
Preferibilmente l’apparato comprende mezzi di adduzione, mezzi di scarico del liquido detergente e un sistema di ricircolo e filtrazione del liquido
 
detergente che permette di riutilizzare, dopo essere stato filtrato, il liquido detergente in uscita dai mezzi di scarico.
Preferibilmente il sistema di ricircolo e filtrazione comprende una pompa di ricircolo del liquido detergente nel sistema, e un filtro che intercetta le particelle rimaste sospese nel liquido detergente dopo la pulizia del gruppo di scarico.
In pratica la pompa genera la pressione per far circolare il liquido detergente nella vasca di contenimento, nei mezzi di scarico e nei mezzi di adduzione. La presenza di questo sistema di ricircolo e filtrazione permette di limitare ulteriormente il consumo di liquido detergente e di contenere i relativi costi.
Preferibilmente l’apparato comprende una centralina di comando e un sensore del troppo pieno del liquido detergente; il sensore del troppo pieno è in grado di rilevare se il liquido detergente supera un livello prestabilito e di inviare un segnale di allarme alla centralina di comando per bloccare l’adduzione di ulteriore liquido tramite i mezzi di adduzione Preferibilmente l’apparato comprendente una cuffia paraspruzzi posizionata esternamente alla cabina e in corrispondenza del foro passante, ossia attorno ad esso. La cuffia paraspruzzi permette di limitare la fuoriuscita di gocce di liquido detergente all’esterno dell’apparato.
Preferibilmente la vasca di contenimento in cui è immergibile il gruppo di scarico è larga circa la metà della lunghezza del gruppo di scarico più lungo immergibile nella vasca di contenimento.
In altre parole, la vasca di contenimento è larga circa la metà della lunghezza massima del gruppo di scarico che può essere pulito con l’apparato
 
qui descritto, ossia che può essere immerso almeno in parte nella vasca di contenimento per rigenerare il filtro antiparticolato.
Preferibilmente la vasca è larga 150 cm e la lunghezza del gruppo di scarico più lungo immergibile, almeno con il filtro antiparticolato, nella vasca di contenimento è circa 350 cm.
Preferibilmente il gruppo di scarico è immergibile nella vasca di contenimento in posizione inclinata.
In pratica, quando il gruppo di scarico è collegato ai mezzi esterni di alimentazione di un flusso di lavaggio ed è immerso nella vasca di contenimento, esso si dispone in posizione inclinata all’interno della cabina, perché o ha un’estremità collegata ai mezzi esterni di alimentazione di un flusso di lavaggio all’interno della cabina, o ha un’estremità collegata ai mezzi esterni di alimentazione di un flusso di lavaggio all’esterno della cabina, a seconda della lunghezza del gruppo di scarico stesso.
In un suo secondo aspetto la presente invenzione concerne un metodo per pulire gruppi di scarico di veicoli a motore. Il metodo comprende le fasi di: a) mettere a disposizione un gruppo di scarico smontato dal rispettivo veicolo;
b) alloggiare il gruppo di scarico in un apparato per pulire gruppi di scarico e comprendente:
- una cabina apribile che delimita un volume interno dall’ambiente circostante, e
- una vasca di contenimento di un liquido detergente alloggiata nella cabina nella quale il gruppo di scarico da pulire è immergibile, - un foro passante ricavato attraverso la cabina
 
c) collegare mezzi esterni di alimentazione di un flusso di lavaggio a un’estremità del gruppo di scarico;
d) immergere il gruppo di scarico nella vasca di contenimento;
e) azionare il flusso di lavaggio attraverso il gruppo di scarico.
Vantaggiosamente, la fase c) è attuata, all’interno della cabina, inserendo i mezzi esterni di alimentazione di un flusso di lavaggio attraverso il foro passante dall’esterno della cabina, o in alternativa, è attuata all’esterno della cabina facendo fuoriuscire un’estremità del gruppo di scarico attraverso il foro passante.
Preferibilmente l’estremità del gruppo di scarico che fuoriesce attraverso il foro passante è l’estremità opposta a quella in cui è presente il filtro antiparticolato.
Il metodo qui descritto consente di utilizzare un apparato per pulire gruppi di scarico di lunghezza superiore alla larghezza dell’apparato stesso e, per questo motivo, consente di utilizzare apparati più compatti, più leggeri, che causano meno ingombri spaziali e che permettono di utilizzare meno liquido detergente rispetto ai metodi noti.
A differenza di quanto accade nei metodi già noti, durante la fase d), il gruppo di scarico si posiziona inclinato, e non orizzontale, all’interno della vasca di contenimento, con almeno il filtro antiparticolato immerso nel liquido detergente. Questo è proprio dovuto alla presenza del foro passante che consente ad un’estremità del gruppo di scarico di sporgere al di fuori della cabina.
In un suo terzo aspetto la presente invenzione concerne un uso di un foro passante realizzato in un apparato per pulire gruppi di scarico di veicoli a
 
motore separati dai rispettivi veicoli: l’apparato comprende una cabina apribile che delimita un volume interno dall’ambiente circostante e una vasca di contenimento di un liquido detergente alloggiata nella cabina e nella quale è immergibile un gruppo di scarico da pulire.
Il foro passante realizzato attraverso la cabina sopra descritta è utilizzabile, a seconda della lunghezza del gruppo di scarico da pulire, per inserire all’interno della cabina mezzi di alimentazione di un flusso di lavaggio collegabili a un’estremità del gruppo di scarico immerso nella vasca, oppure per far sporgere all’esterno della cabina un’estremità del gruppo di scarico immerso nella vasca di contenimento per il collegamento ai mezzi esterni di alimentazione di un flusso di lavaggio all’esterno della cabina.
Elenco delle figure
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno meglio evidenziati dall’esame della seguente descrizione dettagliata di una forma realizzativa preferita, ma non esclusiva, illustrata a titolo indicativo e non limitativo, col supporto dei disegni allegati, in cui:
- la figura 1 mostra una vista isometrica in sezione trasversale di un primo assieme costituito da un apparato per pulire gruppi di scarico di veicoli a motore secondo la presente invenzione in una configurazione di utilizzo iniziale e da un gruppo di scarico di una prima tipologia;
- la figura 2 mostra una vista laterale in sezione trasversale dell’assieme mostrato in figura 1;
- la figura 3 mostra una vista isometrica in sezione trasversale dell’assieme mostrato in figura 1 con l’apparato in una configurazione di utilizzo intermedia;
 
- la figura 4 mostra una vista isometrica in sezione trasversale dell’assieme mostrato in figura 1 con l’apparato in una configurazione di utilizzo finale;
- la figura 5 mostra una vista laterale in sezione trasversale dell’assieme mostrato in figura 1 con l’apparato in una configurazione di utilizzo finale;
- la figura 6 mostra una vista laterale in sezione trasversale di un secondo assieme costituito da un apparecchio in una configurazione di utilizzo finale e da un gruppo di scarico di una seconda tipologia;
- la figura 7 mostra una vista isometrica dell’assieme mostrato in figura 6 in una configurazione di utilizzo iniziale.
Descrizione dettagliata dell’invenzione
Le figure 1-7 mostrano un apparato 1 di pulizia di gruppi di scarico di veicoli a motore identificati con i riferimenti 2 e 2’, rispettivamente, nelle figure 1-5 e 6-7.
Come è possibile apprezzare al meglio dal confronto tra queste figure, i gruppi di scarico 2 e 2’ differiscono per la loro lunghezza: il gruppo di scarico 2 ha una lunghezza inferiore rispetto al gruppo di scarico 2’; ad esempio, il gruppo di scarico 2 ha una lunghezza di 40 cm e il gruppo di scarico 2’ ha una lunghezza di 350 cm.
Nello specifico, l’apparato 1 di pulizia permette di rigenerare i filtri antiparticolato 3, 3’ dei gruppi di scarico 2, 2’: in prima battuta saranno descritte le caratteristiche dell’apparato 1 in relazione alla pulizia del gruppo di scarico 2 e in seconda battuta le caratteristiche dell’apparato 1 in relazione al processo di pulizia del gruppo di scarico 2’.
Come mostrato in figura 1, l’apparato 1 comprende una cabina 4 apribile,
 
in cui è riposto il gruppo di scarico 2 per essere pulito.
È possibile notare che il gruppo di scarico 2 è completamente alloggiato all’interno dell’apparato 1; in altre parole, l’apparato 1 è realizzato con una larghezza tale da poter ospitare il gruppo di scarico 2 per la sua intera lunghezza. Al gruppo di scarico 2, e in particolare alla sua prima estremità 2a, ossia in posizione opposta al filtro antiparticolato 3, è inoltre fissato un raccordo 13 la cui funzione sarà spiegata più avanti.
La cabina 4 delimita un volume interno rispetto all’ambiente circostante e comunica con l’esterno per mezzo di una finestra 5 che può essere aperta, per permettere di posizionare il gruppo di scarico 2 nella cabina 4 stessa prima della pulizia o per rimuoverlo a pulizia terminata, o che può essere chiusa per riparare l’operatore dagli spruzzi quando l’apparato 1 è in funzione.
Come è possibile notare in figura 1, l’apparato 1 è provvisto di una centralina di comando 19 che permette di regolare le fasi e i parametri di pulizia del gruppo di scarico 2.
L’apparato 1 di pulizia è in comunicazione con l’esterno anche attraverso un foro passante 15, di forma circolare, ricavato lateralmente nella cabina 4 apribile. Ad esempio il foro passante 15 può avere un diametro di 18 cm.
La funzione del foro passante 15 verrà spiegato più sotto in relazione con la funzione del raccordo 13.
In figura 2 è possibile vedere che l’apparato 1 comprende anche, nella sua parte inferiore, una vasca 6 di contenimento, riempibile con un liquido detergente 7 nel quale è immergibile il filtro antiparticolato 3 durante la sua pulizia.
In pratica la vasca di contenimento 6 è alloggiata nella cabina 4 e risulta
 
realizzata integrale ad essa, ossia non separabile dalla cabina 4 senza causare danni strutturali e funzionali all’apparato 1 stesso.
Il liquido detergente 7 è immesso nella vasca 6 tramite mezzi di adduzione, non mostrati nelle figure 1-7, ed esce tramite mezzi di scarico, anch’essi non mostrati nelle figure 1-7. La quantità di liquido detergente 7, e quindi il livello che esso raggiunge nella vasca 6, può essere controllato tramite sensori del troppo pieno, non mostrati nelle figure, che, al raggiungimento di una soglia predefinita, determinano il blocco dei mezzi di adduzione o l’apertura dei mezzi di scarico inviando un segnale di allarme alla centralina di comando 19.
I mezzi di scarico e di adduzione sono collegati tramite un sistema di ricircolo e filtrazione del liquido detergente, non mostrato nelle figure.
Tale sistema comprende una pompa e un filtro e permette di filtrare il liquido detergente in uscita dai mezzi di scarico in cui sono sospese le particelle derivanti dalla pulizia del gruppo di scarico, e di reimmettere il liquido detergente, privo di tali particelle, nella vasca 6. Ovviamente, la pompa ha la funzione di generare la pressione necessaria per garantire il ricircolo del liquido nel sistema e il filtro quella di intercettare le particelle sospese nel liquido detergente 7 derivanti dalla pulizia del gruppo di scarico 2.
È possibile inoltre notare che l’apparato 1 di pulizia è provvisto anche di una piattaforma 8 su cui è adagiabile il gruppo di scarico 2.
Nella forma di realizzazione qui descritta, la piattaforma 8 è forata, come è mostrato in figura 1, ossia è provvisto di fori la cui funzione sarà più chiara successivamente.
Ritornando sulla figura 2, la piattaforma 8 poggia a sua volta su una
 
struttura 9 di sostegno e guida. La struttura 9 di sostegno e guida è vincolata tramite mezzi di fissaggio 10, ad esempio tramute un bullone, a un attuatore pneumatico 11 in corrispondenza di un pistone 12. L’attuatore penumatico 11 è posizionato esternamente alla cabina 4 per fare in modo che esso non venga a contatto con il liquido detergente 7 della vasca di contenimento 6.
La struttura di sostegno 9 ha una prima porzione 16, sostanzialmente orizzontale, vincolata tramite i mezzi di fissaggio 10 al pistone 12, una seconda porzione 17, sostanzialmente verticale e parallela alla parete posteriore della vasca 6, che isola il pistone 12 dalla cabina 4 apribile, e una terza porzione 18, sostanzialmente orizzontale, su cui poggia la piattaforma 8 e che è immergibile nel liquido detergente 7.
L’attuatore pneumatico 11 è collegato a una linea esterna di aria, non mostrata, e impartisce, mediante il pistone 12, movimenti alternati verso l’alto e verso il basso alla struttura 9 di sostegno e guida. Tali movimenti alternati consentono, una volta posizionato il gruppo di scarico 2 sulla piattaforma 8, di immergere il gruppo di scarico 2, e in particolare il filtro antiparticolato 3, nel liquido detergente 7 o di estrarlo a pulizia ultimata.
Le differenti posizioni assunte da questi componenti durante i movimenti alternati verso il basso o verso l’alto possono essere descritte confrontando la figura 2 con la figura 5. La figura 2 mostra la struttura 9 di sostegno e guida in posizione rialzata e il gruppo di scarico 2 posizionato sulla piattaforma 8 sopra il livello del liquido detergente 7; in questa configurazione di utilizzo iniziale il pistone 12 è in posizione completamente estratta dall’attuatore pneumatico 11 e il gruppo di scarico 2 non è immerso nel liquido detergente 7 ma è sopra il suo livello.
 
La figura 5 mostra invece l’apparato 1 in configurazione di utilizzo finale con la struttura 9 di sostegno e guida in posizione abbassata e il gruppo di scarico 2 con il filtro antiparticolato 3 immerso nel liquido detergente 7; in questa configurazione il pistone 12 è in posizione ritratta nell’attuatore pneumatico 11.
Nei suoi movimenti verso il basso e verso l’alto, la struttura 9 di supporto e guida scorre con la sua seconda porzione 17 lungo la parete posteriore della cabina 4; inoltre la conformazione stessa della struttura 9 di supporto e guida, sopra descritta, conferisce particolare compattezza all’apparato 1 di pulizia perché consente di posizionare l’attuatore pneumatico 11 e la vasca 6 in posizione giustapposta l’uno all’altra rimanendo allo stesso tempo rispettivamente isolati. Infatti, la presenza della seconda porzione 17 della struttura 9 di supporto e guida permette di coprire la distanza tra il fondo della vasca 6 e la sommità dell’attuatore pneumatico 11 garantendo che il pistone 12 sia isolato rispetto alla cabina 4.
Alla luce di quanto descritto sopra è chiaro che la piattaforma 8 è forata, come anticipato precedentemente, per ridurre la resistenza causata dal liquido detergente 7 nei movimenti della piattaforma verso il basso e verso l’alto nel liquido detergente 7 stesso.
Come è possibile infine notare dalla figura 2, il foro passante 15 è ricavato nella cabina 4 sostanzialmente a livello con la piattaforma 8 in posizione rialzata e, comunque, a un’altezza superiore del livello del liquido detergente 7.
Con riferimento alle figure 3 e 4 risulta più chiaro quale è la funzione del raccordo 13 e del foro passante 15 precedentemente descritti.
 
In figura 3 è mostrato l’apparato 1 in configurazione di utilizzo intermedia ossia con la struttura 9 di raccordo e guida e la piattaforma 8 in posizione rialzata, ossia sopra il livello del liquido detergente 7, e con il raccordo 13 collegato a mezzi 14 esterni di alimentazione di un flusso di lavaggio. I mezzi 14 esterni di alimentazione di un flusso di lavaggio si configurano qui come un condotto che porta al gruppo di scarico aria e/o acqua. Tali mezzi 14 esterni di alimentazione concorrono, assieme al liquido detergente 7, alla pulizia del gruppo di scarico 2 e quindi alla rigenerazione del filtro antiparticolato 3. In pratica, i mezzi 14 esterni di alimentazione consentono di pulire il gruppo di scarico 2 tramite aria e/o acqua allontanando le particelle intrappolate nel filtro antiparticolato 3.
Ad esempio, è possibile utilizzare in cui, l’aria alimentata tramite una soffiante con una pressione compresa tra 1-2 bar e una portata tra 300-400 m<3>/h.
Dalle immagini 3 e 4 risulta evidente che il foro passante 15 permette di inserire e disinserire i mezzi 14 esterni di alimentazione nella cabina 4.
In figura 4 è mostrato l’apparato 1 nella configurazione finale, ossia nella configurazione in cui avviene la pulizia del gruppo di scarico 2: come è possibile vedere, la struttura 9 di raccordo e guida e la piattaforma 8 sono in posizione ribassata e il gruppo 2, specialmente il filtro 3, è immerso nel liquido detergente 7. Il gruppo di scarico 2 assume una posizione inclinata quando l’apparato 1 è in configurazione di utilizzo finale. La rigenerazione del filtro 3 avviene grazie all’effetto combinato del liquido detergente 7 e dell’aria e/o dell’acqua addotti al gruppo di scarico 2 per mezzo dei mezzi 14 esterni di alimentazione, che appunto, entrano nella cabina 4 per mezzo del foro passante 15
 
Passando invece a descrivere la pulizia del gruppo di scarico 2’, che, ricordiamo, ha una lunghezza maggiore rispetto al gruppo di scarico 2, richiamiamo l’attenzione del lettore alle figure 6 e 7.
In particolare, la figura 7 mostra il gruppo di scarico 2’ posizionato nella cabina 4 apribile. A causa della sua lunghezza, il gruppo di scarico 2’ non è completamente alloggiato all’interno della cabina 4 ma sporge da essa con una estremità 2’a attraverso il foro passante 15.
L’estremità 2’a è l’estremità del gruppo di scarico 2’ opposta al filtro antiparticolato 3’, che rimane invece alloggiato all’interno dell’apparato 1 per poter essere immerso nel liquido detergente 7, come mostrato in figura 6.
In pratica nel foro passante 15 è inseribile, in alternativa ai mezzi 14 esterni di alimentazione, l’estremità 2’a del gruppo di scarico 2’.
Come mostrato in figura 7, nel caso di pulizia di un gruppo di scarico 2’, il raccordo 13 e  i mezzi 14 esterni di alimentazione sono fissati all’estremità 2’a all’esterno della cabina 4. A tal fine l’estremità 2’a è inserita nel foro passante 15 in modo tale che possa fuoriuscire all’esterno della cabina 4.
Dal confronto tra la figura 3 e la figura 7, è possibile apprezzare che nel foro passante 15 sono inseribili i mezzi 14 esterni di alimentazione o l’estremità 2’a del gruppo di scarico 2’ a seconda della lunghezza del gruppo di scarico 2, 2’; in altre parole l’apparato 1 consente di pulire gruppi di scarico 2, 2’ di diverse dimensioni pur avendo una larghezza inferiore alla lunghezza del gruppo di scarico 2’, più lungo. In relazione alla necessità di collegare l’estremità 2a o 2’a ai mezzi 14 esterni di alimentazione, è chiaro quindi che il foro passante 15 può avere due funzioni: o permettere l’inserimento nella cabina 4 dei mezzi 14 esterni di alimentazione o permettere di far sporgere l’estremità 2’a del gruppo
 
di scarico 2’ dalla cabina 4.
In corrispondenza del foro passante 15, esternamente all’apparato 1, può essere fissata una cuffia paraspruzzi, non mostrata nelle figure, che limita o blocca la fuoriuscita verso l’esterno di gocce del liquido detergente 7 o del liquido alimentato dai mezzi 14 esterni di alimentazione.
Quando l’apparato 1 è in configurazione di utilizzo finale, ossia quando il gruppo di scarico 2, 2’ è collegato ai mezzi 14 esterni di alimentazione e la piattaforma 8 è in posizione abbassata per immergere il filtro 3, 3’ nel liquido detergente 7, il gruppo di scarico 2, 2’ si trova inclinato all’interno della cabina 4.
L’apparato 1 di pulizia sopra descritto, provvisto del foro passante 15, presenta i seguenti vantaggi rispetto agli apparati secondo la tecnica nota.
In primo luogo la presenza del foro passante 15 permette di realizzare un apparato 1 di pulizia di gruppi di scarico 2,2’ decisamente più compatto, ossia di minor dimensioni. Non essendoci infatti la necessità di costruire un apparato 1 di pulizia che permetta di alloggiare i gruppi di scarico per tutta la loro lunghezza, perché appunto possono sporgere all’esterno con una loro un’estremità attraverso il foro passante 15, è possibile realizzare l’apparato 1 con una lunghezza contenuta e inferiore a quella del gruppo di scarico da pulire.
Ad esempio infatti, l’apparato 1 può essere realizzato con una larghezza di 150 cm e utilizzato per pulire un gruppo di scarico 2’ di 350 cm.
Realizzando un apparato 1 di pulizia compatto è possibile limitare l’ingombro spaziale determinato dall’apparato stesso e ottenere una migliore gestione dello spazio di lavoro.
Un secondo vantaggio offerto dall’apparato 1 qui descritto è che esso
 
consente di diminuire, rispetto agli apparati già noti, la quantità di liquido detergente 7 utilizzato e i costi per la sua preparazione e il suo smaltimento.
Infatti, essendo l’apparato 1 di dimensioni compatte, il volume della vasca 6 in cui è immerso il filtro antiparticolato 3, 3’ e il volume di liquido detergente 7 necessario per riempire la vasca 6 stessa sono inferiori a quelli degli apparati noti.
Grazie inoltre alla presenza del sistema di ricircolo e filtrazione del liquido detergente 7, l’apparato 1 sopra descritto permette di limitare ulteriormente il consumo di liquido detergente 7 perché esso viene riutilizzato più volte per la pulizia dei gruppi di scarico dopo essere stato filtrato.
Quanto descritto con riferimento alle figure 1-7 è solo una delle possibili forme realizzative dell’invenzione.
Ad esempio è possibile realizzare un apparato per pulire gruppi di scarico provvisto di un attuatore elettrico e di una una vite senza fine: tale variante non è mostrata nelle figure.
In questa forma di realizzazione non mostrata, l’attuatore elettrico impartisce alla vite senza fine rotazioni in un senso e nel senso opposto, ossia in una prima direzione di rotazione e in una seconda direzione di rotazione.
A seconda della direzione di rotazione della vite senza fine, la struttura 9 di supporto e guida si muove verso il basso o verso l’altro tra una posizione rialzata in corrispondenza della quale la piattaforma 8 che essa supporta non è immersa nel liquido detergente 7 e una posizione abbassata in corrispondenza della quale la piattaforma è immersa nel liquido detergente 7 nella vasca 6.
In relazione all’apparato 1 è qui di seguito descritto anche un metodo per pulire i gruppi di scarico 2, 2’.
 
Tale metodo prevede, in primo luogo, di mettere a disposizione il gruppo di scarico 2, 2’ smontato dal rispettivo veicolo e di successivamente alloggiare il gruppo di scarico 2, 2’ nell’apparato 1 per pulire il gruppo di scarico 2, 2’ e rigenerare il filtro antiparticolato 3, 3’. L’apparato 1 comprende una cabina 4 apribile delimitante un volume interno dall’ambiente circostante e una vasca di contenimento 6 di un liquido detergente 7 alloggiato nella cabina 4 nella quale il gruppo di scarico da pulire è immergibile.
L’apparato 1 comprende inoltre un foro passante 15 realizzato attraverso la cabina 4.
Dopo questa fase si provvede a fissare dei mezzi di alimentazione 14 esterni di un flusso di lavaggio a un’estremità 2a, 2’a del gruppo di scarico 2, 2’ per mezzo del raccordo 13 e a immergere il gruppo di scarico 2, 2’ nel liquido detergente 7 della vasca 6.
Infine si procede ad azionare i mezzi di alimentazione 14 esterni di un flusso di lavaggio per pulire il gruppo di scarico 2, 2’.
Nel metodo qui descritto, la fase in cui vengono fissati i mezzi 14 esterni di alimentazione di un flusso di lavaggio al gruppo di scarico 2, 2’ può avvenire o all’interno della cabina 4 inserendo i mezzi 14 esterni di alimentazione di un flusso di lavaggio nel foro passante 15, oppure all’esterno della cabina 4 facendo fuoriuscire l’estremità 2’a del gruppo di scarico 2’ dall’interno della cabina 4.
Il metodo appena descritto permette di eseguire la pulizia di gruppi di scarico 2, 2’, senza la necessità di realizzare l’apparato 1 con una larghezza tale da permette di ospitare interamente il gruppo di scarico 2’ di dimensione maggiore.
 
Il metodo consente inoltre di utilizzare meno volume di liquido detergente 7 a parità di gruppo di scarico 2’ utilizzato perché ovviamente, essendo l’apparato 1 più compatto, il volume della vasca 6 è inferiore.

Claims (17)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un apparato (1) per pulire gruppi di scarico (2, 2’) di veicoli a motore, separati dai rispettivi veicoli, comprendente: - una cabina (4) apribile, che delimita un volume interno dall’ambiente circostante, e - una vasca di contenimento (6) di un liquido detergente (7) alloggiata nella cabina (4), nella quale è immergibile un gruppo di scarico (2, 2’) da pulire, caratterizzato dal fatto che un foro passante (15) è ricavato attraverso la cabina (4) e dal fatto che nel foro passante (15) sono inseribili mezzi (14) esterni di alimentazione di un flusso di lavaggio attraverso il gruppo di scarico (2, 2’) immerso nella vasca di contenimento (6), o dal quale sporge un’estremità (2a, 2’a) del gruppo di scarico (2, 2’) immerso nella vasca di contenimento (6).
  2. 2. Apparato (1) secondo la rivendicazione 1, in cui il foro passante (15) è ricavato nella parete laterale della cabina (4) sopra il livello raggiungibile dal liquido detergente (7) nella vasca di contenimento (6).
  3. 3. Apparato (1) secondo la rivendicazione 1 o la rivendicazione 2, comprendente una piattaforma (8) sulla quale è adagiabile per almeno gran parte della sua lunghezza un gruppo di scarico (2, 2’), in cui la piattaforma è movibile rispetto alla vasca di contenimento (6).
  4. 4. Apparato (1) secondo la rivendicazione 3, in cui la piattaforma (8) è movibile tra una posizione abbassata, in corrispondenza della quale la piattaforma (8) è immersa nella vasca di contenimento (6), e una posizione rialzata, in corrispondenza della quale la piattaforma (8) non è immersa nella vasca di contenimento (6) e si mantiene sopra il livello raggiungibile dal liquido   detergente (7) nella vasca di contenimento (6).
  5. 5. Apparato (1) secondo la rivendicazione 3 o la rivendicazione 4, comprendente una struttura (9) di sostegno e guida della piattaforma (8) e un attuatore (11), in cui l’attuatore (11) è esterno alla vasca di contenimento (6) ed è collegato alla piattaforma (8) per mezzo della struttura di sostegno e guida (9).
  6. 6. Apparato (1) secondo la rivendicazione 5, in cui la struttura (9) di sostegno e guida comprende una prima porzione (16) vincolata all’attuatore (11) tramite mezzi di fissaggio (10), una seconda porzione (17) immergibile nella vasca di contenimento (6), e una terza porzione (18) di supporto della piattaforma (8).
  7. 7. Apparato (1) secondo la rivendicazione 6, in cui l’attuatore (11) è di tipo pneumatico e comprende un pistone (12) vincolato alla struttura (9) di sostegno e guida in corrispondenza della sua prima porzione (16) e che è movibile tra una posizione abbassata, in corrispondenza della quale la terza porzione (18) della struttura (9) di sostegno e guida è immersa nella vasca di contenimento (6), e una posizione rialzata, in corrispondenza della quale la terza porzione (18) della struttura (9) di sostegno e guida non è immersa nella vasca di contenimento (6) e si mantiene sopra il livello raggiungibile dal liquido detergente (7) nella vasca di contenimento (6).
  8. 8. Apparato (1) secondo la rivendicazione 6, in cui l’attuatore (11) è di tipo elettrico e comprende una vite senza fine vincolata alla struttura (9) di sostegno e guida in corrispondenza della sua prima porzione orizzontale (16) e che è ruotabile tra una prima posizione, in corrispondenza della quale la terza porzione della struttura (9) di sostegno e guida è immersa nella vasca di   contenimento (6), e una seconda posizione, in corrispondenza della quale la porzione della struttura (9) di sostegno e guida non è immersa nella vasca di contenimento (6) e si mantiene sopra il livello raggiungibile dal liquido detergente (7) nella vasca di contenimento (6).
  9. 9. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 1-8, comprendente mezzi di adduzione e mezzi di scarico del liquido detergente (7) e un sistema di ricircolo e filtrazione del liquido detergente (7) in uscita dalla vasca di contenimento (6) per mezzo dei mezzi di scarico e in entrata nella vasca di contenimento (6) per mezzo dei mezzi di adduzione, in cui il sistema di ricircolo e filtrazione comprende a sua volta una pompa di ricircolo del liquido detergente (7) e un filtro che intercetta le particelle sospese nel liquido detergente (7) in uscita dalla vasca di contenimento (6) per mezzo dei mezzi di scarico.
  10. 10. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 1-9, comprendente una centralina di comando (19) e un sensore del troppo pieno del liquido detergente (7) in grado di generare, quando il livello del liquido detergente (7) nella vasca di contenimento (6) supera un livello prestabilito, un segnale di allarme ricevibile dalla centralina di comando.
  11. 11. Apparato (1) secondo la rivendicazione 10 comprendente mezzi di adduzione e mezzi di scarico del liquido detergente (7) attivabili o disattivabili dalla centralina di comando (19), in cui il segnale di allarme generato dal sensore di troppo pieno comanda l’attivazione dei mezzi di scarico o il blocco dei mezzi di adduzione del liquido detergente (7).
  12. 12. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 1-11, comprendente una cuffia paraspruzzi di contenimento di gocce di liquido   detergente (7) posizionata attorno al foro passante (15) e in posizione esterna alla cabina (4).
  13. 13. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 1-12, in cui è alloggiabile un gruppo di scarico (2’) avente lunghezza maggiore della larghezza della cabina (4), con un’estremità sporgente fuori dalla cabina (4) attraverso il foro passante (15).
  14. 14. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 1-13, in cui la vasca di contenimento (6) è larga circa la metà della lunghezza del gruppo di scarico (2, 2’) più lungo immergibile nella vasca di contenimento (6) stessa.
  15. 15. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 1-14, in cui il gruppo di scarico (2, 2’) è immergibile nella vasca di contenimento (6) in posizione inclinata avendo l’estremità (2a, 2’a) collegata ai mezzi (14) esterni di alimentazione di un flusso di lavaggio all’interno della cabina (4), o avendo l’estremità (2a, 2’a) collegata ai mezzi (14) esterni di alimentazione di un flusso di lavaggio all’esterno della cabina (4), a seconda della lunghezza del gruppo di scarico (2, 2’) stesso.
  16. 16. Metodo per pulire gruppi di scarico (2, 2’) di veicoli a motore comprendente le fasi: a) mettere a disposizione un gruppo di scarico (2, 2’) smontato dal rispettivo veicolo; b) alloggiare il gruppo di scarico (2, 2’) in un apparato (1) per pulire gruppi di scarico (2, 2’) comprendente: - una cabina (4) apribile, che delimita un volume interno dall’ambiente circostante, e   - una vasca di contenimento (6) di un liquido detergente (7) alloggiata nella cabina (4), nella quale il gruppo di scarico (2, 2’) da pulire è immergibile, - un foro passante (15) ricavato attraverso la cabina (4), c) collegare mezzi (14) esterni di alimentazione di un flusso di lavaggio a un’estremità (2a, 2’a) del gruppo di scarico (2, 2’); d) immergere il gruppo di scarico (2, 2’) nella vasca di contenimento (6); e) alimentare il flusso di lavaggio attraverso il gruppo di scarico (2, 2’); caratterizzato dal fatto che la fase c) è attuata - all’interno della cabina (4), inserendo i mezzi (14) esterni di alimentazione di un flusso di lavaggio attraverso il foro passante (15) dall’esterno della cabina (4) o, in alternativa, è attuata all’esterno della cabina (4) posizionando un’estremità (2a, 2’a) del gruppo di scarico (2, 2’) all’esterno della cabina (4) attraverso il foro passante (15), a seconda della lunghezza del gruppo di scarico (2, 2’).
  17. 17. Uso di un foro passante (15) realizzato in un apparato (1) per pulire gruppi di scarico (2, 2’) di veicoli a motore separati dai rispettivi veicoli, l’apparato (1) comprendente: - una cabina (4) apribile, che delimita un volume interno dall’ambiente circostante, e - una vasca di contenimento (6) di un liquido detergente (7) alloggiata nella cabina (4), nella quale è immergibile un gruppo di scarico (2, 2’) da pulire, in cui il foro passante (15) è realizzato attraverso la cabina (4) per: - inserire all’interno della cabina (4) mezzi (14) esterni di alimentazione di un   flusso di lavaggio collegabili a un’estremità del gruppo di scarico immerso nella vasca di contenimento (6), - oppure far sporgere all’esterno della cabina (4) un’estremità (2a, 2’a) del gruppo di scarico (2, 2’) immerso nella vasca di contenimento (6) per il collegamento ai mezzi (14) esterni di alimentazione di un flusso di lavaggio all’esterno della cabina (4).  
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