IT201900000755A1 - Apparato per la diraspatura di uva - Google Patents
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Description
APPARATO PER LA DIRASPATURA DI UVA
DESCRIZIONE
La presente invenzione è relativa ad un apparato per la diraspatura di grappoli di uva particolarmente, ma non esclusivamente, adatto per l’uva rossa.
È noto che i grappoli di uva sono formati da una struttura ramificata denominata “raspo”, alla quale sono vincolati gli acini.
È altresì noto che per avviare il processo di vinificazione, ossia il processo biochimico di trasformazione dell’uva in vino, è innanzitutto necessario separare gli acini dal raspo mediante appositi apparati per la diraspatura.
D’ora in avanti con il termine “diraspatura” si intenderà in generale l’operazione di separazione degli acini di uva dal raspo a cui essi sono vincolati, indipendentemente dall’apparato utilizzato per effettuare tale operazione.
Gli apparati per la diraspatura di tipo noto sono generalmente provvisti di un vaglio costituito da un cilindro forato rotante al cui interno c’è un albero, anch’esso rotante, provvisto di una serie di sporgenze sagomate che si muovono e separano gli acini di uva dal loro raspo mediante sbattimento degli acini stessi.
Tale azione di sbattimento presenta tuttavia l’inconveniente di rompere gli acini durante la separazione dal raspo.
I suddetti apparati sono stati successivamente implementati con degli apparati ausiliari che vengono utilizzati per i vini più pregiati, in particolare per i vini rossi.
Tali apparati ausiliari comprendono una tramoggia in cui si inseriscono i grappoli d’uva, la quale tramoggia è provvista di una serie di sporgenze in plastica che si muovono per separare gli acini. Anche in questo caso, tuttavia, gli acini vengono sbattuti e ciò comporta spesso la loro rottura durante la separazione dal raspo. La rottura degli acini rappresenta un grave inconveniente, poiché essa causa l’avvio di un processo di fermentazione che avviene prematuramente compromettendo le qualità organolettiche del vino. La rottura prematura degli acini d’uva risulta essere dannosa soprattutto per i vini pregiati, ed in particolare i vini rossi.
Nei vini pregiati infatti una fase particolarmente delicata è quella della pigiatura, che deve essere eseguita in modo soffice, in modo tale da evitare l’estrazione dalle vinacce di una quantità eccessiva di tannini e la formazione di una quantità elevata di fecce.
La presente invenzione intende eliminare il suddetto inconveniente. In particolare, è scopo della presente invenzione realizzare un apparato per la diraspatura di grappoli di uva che eviti la rottura degli acini di uva durante la separazione degli acini dal rispettivo raspo. Il suddetto scopo è altresì raggiunto da un apparato per la diraspatura di uva in accordo con la prima rivendicazione.
Ulteriori caratteristiche di dettaglio dell’invenzione sono oggetto delle rivendicazioni dipendenti.
Vantaggiosamente l’apparato per la diraspatura secondo l’invenzione comprende prime sporgenze sagomate che esercitano un’azione di contrasto con seconde sporgenze sagomate mobili.
Le seconde sporgenze mobili sono supportate da delle barre che vengono mosse secondo due direzioni e precisamente:
- una prima direzione orizzontale di avanzamento;
- una seconda direzione incidente la prima direzione orizzontale.
Questo tipo di moto composto secondo due direzioni, quando le seconde sporgenze mobili vengono a contrasto con le prime sporgenze sagomate, fa muovere dolcemente l’acino di uva sollevandolo e staccandolo dal rispettivo raspo senza che si rompa. Il suddetto scopo ed i suddetti vantaggi saranno evidenziati meglio durante la descrizione di una preferita forma esecutiva dell’invenzione che viene data a titolo indicativo ma non limitativo, con riferimento alle tavole di disegno allegate dove:
- La fig. 1 rappresenta una vista assonometrica di un apparato per la diraspatura secondo l’invenzione;
- La fig. 2 rappresenta una vista assonometrica parzialmente in esploso dell’apparato di fig. 2;
- La fig. 2a rappresenta la vista di un particolare di fig. 2;
- La fig. 3 rappresenta una vista in pianta dell’apparato di fig. 1;
- La fig. 4 rappresenta una vista assonometrica dell’apparato di fig. 1 in cui sono mostrate la fase di introduzione dei grappoli e di separazione degli acini;
- La fig. 5 rappresenta una vista assonometrica di un particolare dell’apparato di fig. 2 durante la movimentazione dei grappoli;
- La fig. 6a rappresenta una vista di un particolare dell’apparato di fig.
5 in cui viene mostrato il momento in cui un singolo acino, intrappolato tra le sporgenze sagomate, sta per essere staccato;
- La fig. 6b rappresenta una vista di un particolare dell’apparato di fig.
5 in cui viene mostrato il momento in cui un singolo acino, dopo essere stato staccato, cade per gravità;
- La fig. 7 rappresenta una vista in sezione dell’apparato di fig. 3 lungo la linea VII-VII;
- La fig. 7a rappresenta un particolare della fig. 7.
Come si osserva dalle figg. 1-2a, in esse è rappresentato un apparato per la diraspatura di uva in accordo con la presente invenzione, indicato complessivamente con 1.
Esso comprende:
- un’intelaiatura di sostegno 2;
- un corpo di raccolta 5 sostenuto dall’intelaiatura di sostegno 2;
- una pluralità di prime sporgenze sagomate 4 sviluppantesi dal corpo di raccolta 5;
- un corpo portante 7 sovrastante il corpo di raccolta 5;
- una pluralità di seconde sporgenze sagomate 6 mobili, che si sviluppano dal corpo portante 7;
- mezzi di movimentazione per la movimentazione di dette seconde sporgenze sagomate 6 al di sopra delle prime sporgenze sagomate 4. Le seconde sporgenze sagomate 6 possono essere più o meno flessibili a seconda della tipologia di uva da lavorare.
In particolare, con riferimento alla fig. 1, l’intelaiatura è preferibilmente provvista di una pluralità di mezzi di appoggio al suolo 3.
Sempre in accordo con la presente invenzione, i mezzi di movimentazione suddetti sono configurati per lo spostamento delle seconde sporgenze sagomate 6 rispetto alle prime sporgenze sagomate 4, in modo che le prime e le seconde sporgenze sagomate, rispettivamente 4 e 6, assumano alternativamente:
- un primo assetto di presa per la presa di almeno un acino A;
- un secondo assetto di rilascio, per il rilascio dell’acino o degli acini A afferrato/i.
In particolare, come si osserva nel particolare delle figg. 2 e 2a, il corpo di raccolta 5 è una vasca avente una superficie in vista 50 provvista di una pluralità di fori passanti 5b distanziati tra loro e dimensionati per la discesa degli acini A in seguito al distacco dal rispettivo grappolo G.
Con riferimento alla fig. 2a, si osserva che il corpo di raccolta 5 è provvisto inoltre di due sponde sagomate 5c laterali alla superficie 50 e che delimitano il corpo di raccolta 5 medesimo.
I fori passanti 5b del corpo di raccolta 5 sono disposti secondo file ordinate e tra di essi sporgono le prime sporgenze sagomate 4.
Vantaggiosamente, come si osserva in fig. 2a, le prime sporgenze sagomate 4 e le seconde sporgenze sagomate 6 sono sfalsate tra loro, in modo da potersi compenetrare quando le une giungono in prossimità delle altre.
In particolare, come si osserva nelle figg. 2 e 2a, le seconde sporgenze sagomate 4 sono realizzate in materiale elasticamente deformabile.
In fig. 2 si osserva inoltre che, a monte delle seconde sporgenze sagomate 6, è posta una tramoggia 12 di carico dei grappoli di uva G, i quali sono visibili in fig. 4.
Nelle figg. 1 e 2 è inoltre visibile un carter 13 sagomato di copertura del corpo portante 7 e del corpo di raccolta 5 sottostante ad esso. Il carter 13, come si osserva in fig. 4, è provvisto di una bocca di uscita 23 dalla quale fuoriescono i raspi R. I raspi R in uscita vanno a cadere per gravità in un contenitore esterno 24.
Come si osserva nelle figure 2, 2a, 5, 6a, 6b, 7, 7a, le sporgenze sagomate 6 presentano un profilo tronco-conico; non è tuttavia escluso che, secondo una variante esecutiva non rappresentata nelle figure, esse possano avere un profilo differente.
Come si osserva dalle figg. 7, 7a, ciascuna delle prime sporgenze sagomate 4 comprende una base 40 ed un’appendice 41 unita alla base 40 e che si sviluppa a partire da essa.
L’appendice 41 presenta, in sezione trasversale, un diametro inferiore a quello della base 40.
Non è tuttavia escluso che, secondo una variante esecutiva non rappresentata nelle figure, le prime sporgenze sagomate 4 possono avere un profilo differente.
Non è nemmeno escluso che, in una ulteriore variante esecutive non rappresentata nelle figure, le prime sporgenze sagomate 4 possano essere soltanto appoggiate alla superficie 50 in vista del corpo di raccolta 5.
Le prime sporgenze sagomate 4 possono essere disposte lungo delle apposite file ordinate, come si osserva nella fig. 5. Non è tuttavia escluso che esse possano essere disposte anche secondo un ordine casuale.
Sempre dalla fig. 2a si osserva che le seconde sporgenze sagomate 6 hanno uno sviluppo verticale e presentano una lunghezza maggiore di quella delle prime sporgenze sagomate 4.
Non è tuttavia escluso che, secondo una variante esecutiva non rappresentata nelle figure, le prime sporgenze sagomate 4 possano avere una lunghezza maggiore delle seconde sporgenze sagomate 6. Nella forma esecutiva qui illustrata le seconde sporgenze sagomate 6 presentano tutte la medesima altezza. Non si esclude tuttavia, in una variante esecutiva qui non illustrata, che le seconde sporgenze sagomate 6 possano avere altezze diverse tra loro.
Come si osserva in fig. 2a, le seconde sporgenze sagomate 6 sono inoltre disposte su una pluralità di file distanziate e parallele tra loro. Come si osserva sempre in fig. 2a, le seconde sporgenze sagomate 6 inoltre sono atte a ruotare intorno all'asse X di rotazione della catena 9 per andare in contrasto con le prime sporgenze sagomate 4 sottostanti, come verrà meglio illustrato in seguito.
Le seconde sporgenze sagomate 6, come si osserva nelle figg. 7 e 7a, sono mosse tramite mezzi di movimentazione che comprendono: - una pluralità di barre 8 portanti le seconde sporgenze sagomate 6; - almeno una catena 9 a cui sono fissate le barre 8;
- mezzi di motorizzazione 11 per muovere l’almeno una catena 9;
- mezzi di guida 20 associati all’almeno una catena 9.
Per quanto concerne le barre 8, come si osserva in fig. 2a, esse sono parallele e distanziate tra loro.
Le barre 8 sono inoltre fissate alle loro estremità alle catene 9 tramite mezzi di fissaggio 10.
In particolare, le catene 9, come si osserva in fig. 5, sono in numero di due e sono distanziate e parallele tra loro.
Per quanto concerne i mezzi di guida 20 delle catene 9, essi sono configurati in modo da consentire lo spostamento delle barre 8 secondo:
- una prima direzione parallela alla direzione di avanzamento dei grappoli G di uva;
- una seconda direzione incidente alla direzione di avanzamento dei grappoli G di uva.
Come si osserva nelle figg. 7 e 7a, i mezzi di guida 20 presentano un profilo rettilineo nella parte superiore 20a mentre presentano un profilo ondulato nella parte inferiore 20b.
Vantaggiosamente il fatto che i suddetti mezzi di guida 20 presentino inferiormente un profilo ondulato consente alla catena 9 stessa di presentare inferiormente un profilo ondulato, ciò che consente alle seconde sporgenze ondulate 6 di muoversi in modo non rettilineo quando movimentano i grappoli G di uva posti sopra il corpo di raccolta 5.
Il profilo rettilineo 20a nella parte superiore invece vantaggiosamente consente di ridurre gli attriti durante lo scorrimento della catena 9. Con riferimento alle figg. 1 e 2, si osserva, sulla superficie laterale 14 del corpo portante 7, la presenza di staffe 15 alle quali sono vincolati dei mezzi di regolazione della distanza tra il corpo di raccolta 5 e il corpo portante 7.
Nella forma esecutiva qui illustrata i mezzi di regolazione sono rappresentati da martinetti pneumatici 16; tuttavia, non è escluso che, in una variante esecutiva non rappresentata, possano essere utilizzati anche martinetti idraulici o mezzi similari.
I martinetti pneumatici 16 possono essere regolabili in altezza e il corpo portante 7 può essere conseguentemente regolato in altezza e nell’inclinazione.
Sempre con riferimento alle figg. 1 e 2, si osserva che, trasversalmente al corpo di raccolta 5 e sottostante ad esso, è presente un nastro trasportatore 17 atto a raccogliere gli acini di uva A che cadono per gravità attraverso i fori passanti 5b del corpo di raccolta 5.
Si osserva dalle figg. 1 e 2 che l’apparato comprende anche un nastro trasportatore 17 perpendicolare al corpo di raccolta 5 e al corpo portante 7; tuttavia non si esclude che, in una variante esecutiva qui non illustrata, il nastro trasportatore 17 possa essere anche parallelo ad essi.
Il nastro trasportatore 17 è movimentato da secondi mezzi di motorizzazione 18.
Sempre con riferimento alle figg. 1 e 2, l’apparato comprende anche una incastellatura 19 sovrastante il nastro trasportatore 17.
Vantaggiosamente tale incastellatura 19 supporta un neon 19a atto a illuminare il nastro trasportatore 17 in modo che un operatore possa controllare che in mezzo agli acini A separati in uscita non siano presenti corpi estranei.
Come si osserva in fig. 7, sottostante al corpo di raccolta 5, sono presenti mezzi per la vibrazione del corpo di raccolta 5. Tali mezzi di vibrazione possono essere, ad esempio, rappresentati da una massa vibrante 22.
Vantaggiosamente la massa vibrante 22 è del tipo a eccentrico e serve a facilitare la discesa degli acini A di uva attraverso i fori passanti 5b del corpo di raccolta 5, imprimendo a quest'ultimo una vibrazione che fa muovere il corpo di raccolta 5 in tutte le direzioni. Operativamente e con riferimento alle figg. 1-7a, l'apparato per la diraspatura 1 funziona nel seguente modo.
Con riferimento alle figg. 1 e 2, dapprima l'operatore carica i grappoli G di uva nella tramoggia 12 di carico ed avvia i primi mezzi di motorizzazione 11 del corpo portante 7.
I grappoli G cadono per gravità sulla superficie in vista 50 del corpo di raccolta 5, come si osserva in fig. 5.
Nel frattempo le seconde sporgenze sagomate 6, movimentate tramite il corpo portante 7, ruotano attorno alle ruote dentate 21 e pertanto dalla parte superiore 20a dei mezzi di guida 20 passano verso la parte inferiore 20b dei stessi mezzi di guida 20.
A questo punto le seconde sporgenze sagomate 6 mobili vengono a contatto con i grappoli G di uva disposti sulla superficie in vista 50 del corpo di raccolta 5 e li trascinano verso le prime sporgenze sagomate 4.
Come si osserva nel particolare della fig. 6a, a questo punto ciascuna delle seconde sporgenze sagomate 6 spinge uno o più acini A di uva, portandoli avanti fino a che essi vanno ad esercitare un’azione di contrasto con una delle prime sporgenze sagomate 4.
Grazie al profilo ondulato che i mezzi di guida 20 presentano sulla parte inferiore 20b, il movimento che assumono le seconde sporgenze sagomate 6 non è rettilineo, ma è un moto composto che si sviluppa secondo due direzioni:
- una prima direzione orizzontale alla direzione di avanzamento dei grappoli G di uva;
- una seconda direzione incidente alla direzione di avanzamento dei grappoli G di uva.
Come risultato di ciò, gli acini A dei grappoli G di uva, quando vanno in contrasto contro le prime sporgenze sagomate 4 non vengono sbattuti dalle seconde sporgenze sagomate 6 contro le prime sporgenze sagomate 4, ma vengono sollevati mentre rimangono intrappolati in mezzo ad esse.
Di conseguenza gli acini A, grazie al fatto che vengono sollevati mentre sono intrappolati tra le sporgenze 4 e 6, vengono staccati dolcemente dal rispettivo raspo R senza rompersi, come si vede dalla fig. 6b.
Vantaggiosamente il fatto che gli acini A non si rompano impedisce che abbia inizio un fenomeno di ossidazione incontrollata degli stessi. Gli acini appena distaccati dal rispettivo raspo R cadono per gravità attraverso i fori passanti 5b del corpo di raccolta 5.
Nel frattempo è stato posto in vibrazione il corpo di raccolta 5 tramite la massa vibrante 22, facilitando così la caduta degli acini A attraverso i fori passanti 5b.
A questo punto gli acini A appena distaccati passano attraverso i fori passanti 5b e vanno a disporsi al di sopra del nastro trasportatore 17 sottostante. Tuttavia, in una variante esecutiva qui non rappresentata, possono essere utilizzati altri metodi di convogliamento e trasporto. Il nastro trasportatore 17, movimentato dai secondi mezzi di motorizzazione 18, convoglia gli acini A verso un recipiente di raccolta esterno che non viene mostrato nelle figure per comodità di esecuzione.
Nel frattempo i raspi R, come si osserva in fig. 4, vengono convogliati verso un contenitore 24 posto a valle del corpo di raccolta 5, fuoriuscendo dalla bocca di uscita 23 del carter 13.
Secondo una variante esecutiva non mostrata nelle figure, l'operazione di convogliamento dei raspi R verso il contenitore esterno 24 può essere vantaggiosamente facilitata tramite una coclea o una vite senza fine.
Come si può evincere da quanto descritto, l'apparato di diraspatura secondo l'invenzione ha raggiunto lo scopo prefissato.
E' stato infatti raggiunto lo scopo di realizzare un apparato per la diraspatura di grappoli di uva che eviti la rottura degli acini di uva durante la separazione degli acini dal rispettivo raspo.
Vantaggiosamente l'apparato per la diraspatura secondo l'invenzione consente di realizzare tale operazione a costi contenuti.
Ancora vantaggiosamente l'apparato per la diraspatura secondo l'invenzione consente la regolazione della distanza tra il corpo portante, che movimenta le seconde sporgenze sagomate, e il corpo di raccolta.
L'apparato per la diraspatura secondo l'invenzione è particolarmente vantaggioso per la vinificazione dei vini pregiati.
In fase esecutiva all'apparato per la diraspatura secondo l'invenzione possono essere applicate modifiche e/o varianti le quali, sebbene non descritte in questa sede, qualora dovessero rientrare nell'ambito delle rivendicazioni seguenti si dovranno ritenere protette dal presente brevetto.
Claims (10)
- RIVENDICAZIONI 1) Apparato (1) per la diraspatura di uva caratterizzato dal fatto di comprendere: - un’intelaiatura di sostegno (2); - un corpo di raccolta (5) sostenuto da detta intelaiatura di sostegno (2); - una pluralità di prime sporgenze sagomate (4) sviluppantesi da detto corpo di raccolta (5); - un corpo portante (7) sovrastante detto corpo di raccolta (5); - una pluralità di seconde sporgenze sagomate (6) mobili, che si sviluppano da detto corpo portante (7); - mezzi di movimentazione per la movimentazione di dette seconde sporgenze sagomate (6) al di sopra di dette prime sporgenze sagomate (4), detti mezzi di movimentazione essendo configurati per lo spostamento di dette seconde sporgenze sagomate (6) rispetto a dette prime sporgenze sagomate (4) in modo che dette prime (4) e dette seconde sporgenze sagomate (6) assumano alternativamente: - un primo assetto di presa per la presa di almeno un acino (A); - un secondo assetto di rilascio, per il rilascio di detto almeno un acino (A) afferrato.
- 2) Apparato (1) per la diraspatura di uva secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto corpo di raccolta (5) è una vasca avente una superficie (50) provvista di una pluralità di fori passanti (5b) distanziati tra loro e dimensionati per la discesa degli acini (A) in seguito al distacco dal rispettivo grappolo (G).
- 3) Apparato (1) per la diraspatura di uva secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che dette prime sporgenze sagomate (4) sono sporgenti tra detti fori passanti (5b) di detto corpo di raccolta (5).
- 4) Apparato (1) per la diraspatura di uva secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che dette prime sporgenze sagomate (4) sono sfalsate rispetto a dette seconde sporgenze sagomate (6).
- 5) Apparato (1) per la diraspatura di uva secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette seconde sporgenze sagomate (6) sono realizzate in un materiale elasticamente deformabile.
- 6) Apparato (1) per la diraspatura di uva secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di movimentazione di dette seconde sporgenze sagomate (6) comprendono: - una pluralità di barre (8) portanti dette seconde sporgenze sagomate (6); - almeno una catena (9) a cui sono fissate dette barre (8); - mezzi di motorizzazione (11) per muovere detta almeno una catena (9); - mezzi di guida (20) associati a detta almeno una catena (9).
- 7) Apparato (1) per la diraspatura di uva secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di guida (20) di detta almeno una catena (9) sono configurati in modo tale da consentire lo spostamento di dette barre (8) secondo: - una prima direzione orizzontale di avanzamento; - una seconda direzione incidente a detta prima direzione orizzontale.
- 8) Apparato (1) per la diraspatura di uva secondo la rivendicazione 6 o 7, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di guida (20) di detta almeno una catena (9) presentano un profilo almeno parzialmente ondulato.
- 9) Apparato (1) per la diraspatura di uva secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi per la regolazione della distanza tra detto corpo portante (7) e detto corpo di raccolta (5).
- 10) Apparato (1) per la diraspatura di uva secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi per la vibrazione di detto corpo di raccolta (5).
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| WO2020148686A1 (en) | 2020-07-23 |
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