IT201800010883A1 - Modulo di protezione e dispositivo di protezione estensibile realizzato con tale modulo. - Google Patents

Modulo di protezione e dispositivo di protezione estensibile realizzato con tale modulo. Download PDF

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IT201800010883A1
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Vittorio Mardegan
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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
“MODULO DI PROTEZIONE E DISPOSITIVO DI PROTEZIONE
ESTENSIBILE REALIZZATO CON TALE MODULO”
La presente invenzione ha per oggetto un modulo di protezione ed un dispositivo di protezione realizzato con tale modulo, in particolare un dispositivo di protezione del tipo “a lamelle”, in cui una successione di pannelli tra loro scorrevoli (le citate “lamelle”) sono almeno parzialmente sovrapposti a definire una superficie di protezione a geometria variabile. Sono noti dispositivi di protezione estensibili destinati alla protezione di specifiche aree, per esempio aree di lavoro in officine, definiti da una successione di moduli tra loro collegati e scorrevoli in avvicinamento ed allontanamento reciproco per definire una copertura a geometria e/o estensione variabile. Tale variabilità è resa necessaria dalle esigenze di accesso all’area, per tale scopo il dispositivo di protezione assume una configurazione “collassata” o retratta in cui scopre tale area, ed una configurazione estesa in cui ricopre tale area.
I moduli dei dispositivi di tipo noto presentano, ciascuno, un pannello superiore di protezione ed una porzione di ancoraggio, collegata inferiormente al pannello superiore e configurata per il collegamento del modulo a detto modulo adiacente. La porzione di ancoraggio presenta appendici di collegamento elasticamente deformabili configurate per il collegamento ad un modulo adiacente mediante organi ausiliari, in modo tale da realizzare un collegamento elastico tra moduli adiacenti.
La Richiedente ha riscontrato che soluzioni del tipo sopra descritto risultano migliorabili principalmente in relazione all’aspetto inerente la raschiabilità fra le varie lamelle.
Inoltre, la Richiedente ha riscontrato che soluzioni del tipo sopra descritto risultano migliorabili anche in relazione al tempo ed alle complicazioni di assemblaggio. Secondo questo ultimo aspetto, risulta infatti dispendioso, in termini di tempo, realizzare tutti i collegamenti delle linguette ai moduli adiacenti mediante serraggio di organi ausiliari (ad esempio bottoni ribaditi o con orlo risvoltato) , che spesso non risultano facilmente accessibili ed inoltre richiedono di operare con le mani in zone taglienti (i moduli sono in genere realizzati in lamiera metallica).
In questo contesto, il compito tecnico alla base della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un modulo di protezione ed un dispositivo di protezione realizzato con tale modulo che superino gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
In particolare, è scopo della presente invenzione mettere a disposizione un modulo di protezione ed un dispositivo di protezione realizzato con tale modulo che consentano un facile e rapido assemblaggio del dispositivo. Il compito tecnico precisato e lo scopo specificato sono sostanzialmente raggiunti da modulo di protezione per una macchina di lavorazione (e.g. una macchina utensile) comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle unite rivendicazioni.
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui: − la figura 1 rappresenta una vista prospettica di un modulo di protezione secondo una prima forma di realizzazione in accordo con la presente invenzione;
− la figura 2 rappresenta una vista prospettica del modulo di figura 1 secondo un differente punto di osservazione;
− le figure 1A e 2A rappresentano viste ingrandite di dettagli, rispettivamente, delle figure 1 e 2;
− la figura 3 rappresenta una vista frontale del modulo di figura 1; − le figure 3A-3C rappresentano una vista ingrandita di un dettaglio della vista di figura 3 in accordo con tre istanti successivi di un procedimento di assemblaggio;
− la figura 3D rappresenta una vista ingrandita di un ulteriore dettaglio della vista di figura 3;
− la figura 4 rappresenta una vista frontale di un componente del dispositivo di protezione secondo l’invenzione;
− la figura 5 rappresenta una vista dall’alto di un dispositivo di protezione secondo l’invenzione;
− la figura 6 rappresenta una vista dal basso del dispositivo di protezione di figura 5;
− la figura 6A rappresenta una vista ingrandita di un dettaglio della vista di figura 6;
− la figura 7 rappresenta una vista prospettica di una seconda forma di realizzazione di un modulo di protezione in accordo con la presente invenzione;
− la figura 8 rappresenta una vista prospettica di un particolare della figura 7.
Con riferimento alle figure annesse, con 10 è stato complessivamente rappresentato un modulo di protezione in accordo con la presente invenzione.
Tale modulo 10 di protezione è atto ad essere utilizzato per proteggere parti di una macchina di lavorazione di prodotti (e.g. una macchina utensile).
Il modulo 10 si compone essenzialmente di un pannello di protezione 20, che nell’orientazione rappresentata nelle figure è un pannello superiore, ed una porzione di ancoraggio 30 ad esso solidale.
Il pannello di protezione 20 presenta una superficie prevalente di giacitura 21 piana o sostanzialmente piana ed è configurato per cooperare con almeno un corrispondente pannello di protezione 20 di un modulo 10 adiacente per realizzare almeno una parte di una superficie di protezione estensibile e/o a geometria variabile.
La porzione di ancoraggio 30 è invece configurata per il collegamento del modulo 10 ad un modulo 10 adiacente o ad una coppia di moduli 10 adiacenti. In maggior dettaglio, la porzione di ancoraggio 30 presenta una parete di supporto 31 trasversale, preferibilmente perpendicolare, al pannello di protezione 20 e presenta inoltre una pluralità di linguette flessibili 32, 33 collegate alla parete di supporto 31 e configurate per realizzare un accoppiamento elastico, in avvicinamento e/o in allontanamento, tra il modulo 10 ed i moduli 10 adiacenti.
Preferibilmente, ed in accordo con la forma di realizzazione illustrata nelle figure annesse, il modulo 10 presenta una direzione prevalente di sviluppo, lungo la quale si sviluppano anche il pannello di protezione 20 e la parete di supporto 31 e che risulta perpendicolare alla direzione di movimentazione reciproca tra i moduli 10.
In una forma di realizzazione preferita, il modulo 10 è realizzato (preferibilmente interamente) mediante una lamiera metallica opportunamente lavorata (ad esempio punzonata, o tranciata, oppure tagliata ad esempio mediante laser) per definire porzioni funzionali e/o strutturali.
La punzonatura ha l’effetto di realizzare, attorno alle linguette 32, 33, linee di separazione idonee a consentire una deformazione delle linguette 32, 33 al di fuori del piano di giacitura della parete di supporto 31.
In particolare, il pannello di protezione 20 e la parete di supporto 31 sono delimitati da una linea di piegatura della lamiera.
Inoltre, il pannello di protezione 20 e la parete di supporto 31 sono tra loro preferibilmente perpendicolari. Inoltre, le linguette 32, 33 sono definite dalla punzonatura di rispettive aree della lamiera, ed in particolare nella zona della parete di supporto 31, lungo rispettive linee aperte e concave, sostanzialmente ad “U”. In tal modo le linguette 32, 33 sono integrali con la parete di supporto 31 e definiscono appendici di quest’ultima, risultando deformabili secondo movimenti assimilabili ad una rotazione attorno a rispettive linee ideali di cerniera, definite dalle zone non punzonate delle linguette 32, 33 coincidenti con una prima estremità delle linguette 32, 33. Come visibile in figura 1 e 2, le linguette 32, 33 sono disposte a coppie su differenti zone della parete di supporto 31, per esempio su tre zone, due laterali ed una centrale. Inoltre, le linguette 32, 33 di ciascuna coppia sono tra loro sovrapposte, vale a dire affiancate lungo una direzione perpendicolare alla direzione prevalente di sviluppo della parete di supporto 31. Vantaggiosamente, le due linguette 32, 33 di ciascuna coppia sono disposte con le rispettive linee ideali di cerniera dallo stesso lato e preferibilmente allineate. Inoltre, le rispettive linee di punzonatura delle due linguette 32, 33 di ciascuna coppia possono essere almeno in parte coincidenti così da realizzare, tra le linguette 32, 33 di ciascuna coppia, un’unica linea di separazione riducendo l’entità della punzonatura e la produzione di sfridi (figura 3D).
Ciascuna linguetta 32, 33 presenta inoltre, su una propria seconda estremità opposta alla prima, una sagomatura 34 configurata per realizzare un innesto diretto con accoppiamento di forma con una corrispondente linguetta 32, 33 di un modulo 10 adiacente.
Almeno una parte delle linguette flessibili 32, 33 è una linguetta di tipo femmina 32 e la sagomatura 34 della propria seconda estremità presenta almeno un foro 35 comunicante, mediante una fessura od intaglio 36, con un bordo periferico della linguetta 32 (in altre parole, il foro 35 è un foro aperto) per realizzare un inserimento trasversale di una porzione di una linguetta 33 di un modulo 10 adiacente nel foro 35 attraverso la fessura o intaglio 36.
Le altre linguette flessibili sono linguette di tipo maschio 33 e ciascuna di esse presenta, sulla seconda estremità, una coppia di recessi o incavi 37 disposti su lati contrapposti della linguetta 33 tra loro distanziati da una porzione di collegamento 38 a larghezza ridotta. La porzione di collegamento 38 unisce una porzione principale della linguetta 33, collegata alla parete di supporto 31, ad una porzione terminale libera della linguetta 33. In altre parole, la sagomatura 34 della linguetta di tipo maschio 33 ha conformazione a “T” in cui lo stelo della “T” è definito dalla citata porzione di collegamento 38.
La porzione di collegamento 38 ha uno spessore di lamiera tale da risultare inseribile in modo scorrevole nella fessura o intaglio 36 della corrispondente linguetta di tipo femmina 32, pertanto lo spessore della fessura o intaglio 36 è superiore o approssimante per eccesso lo spessore di lamiera della porzione di collegamento 38 (preferibilmente la lamiera con cui è realizzato il modulo 10 ha spessore uniforme).
La parete di supporto presenta preferibilmente una sagomatura definente uno scasso centrale “C” atto a conferire alla parete di supporto una configurazione sostanzialmente a “U” con concavità rivolta in direzione opposta al pannello di protezione 20. Tale scasso centrale “C” ha funzione di accoppiamento con opportuni mezzi di guida (non illustrati) allo scorrimento del modulo 10 lungo una direzione lineare.
La parete di supporto 31 presenta inoltre almeno una sede 39 per l’inserimento di un organo limitatore 40 (figura 4) di distanza minima e/o massima tra il modulo 10 ed un modulo 10 adiacente. Tale sede 39 presenta una prima porzione 39a in forma di asola allungata preferibilmente rettilinea sfociante in una seconda porzione 39b circolare o rettilinea. Nella forma di realizzazione illustrata, la parete di supporto presenta una pluralità di dette sedi 39 (in numero di quattro) distribuite lungo una direzione di sviluppo prevalente della parete di supporto 31 e con le prime porzioni 39a allineate tra loro.
In maggior dettaglio, l’organo limitatore di distanza 40 ha forma di fettuccia flessibile.
Preferibilmente ma non limitatamente, detta fettuccia flessibile è realizzata in tela.
L’organo limitatore di distanza 40 è preferibilmente definito da una successione alternata di aree riceventi 41, destinate all’accoppiamento con le sedi 39 delle pareti di supporto 31, e di aree deformabili 42 configurate per deformarsi ripiegandosi su se stesse quando le pareti di supporto 31 si avvicinano tra loro.
Come visibile in figura 4, le aree riceventi 41 sono definite da zone a larghezza ridotta, definenti coppie di spallamenti 43 tra loro affacciati e destinati a disporsi rivolti verso superfici opposte di una medesima parete di supporto 31.
Le aree deformabili 42 sono preferibilmente definite da zone a larghezza progressivamente decrescente dai citati spallamenti verso una zona intermedia tra due aree riceventi 41 consecutive, per definire una flessibilità variabile (e quindi una geometria di deformazione prevedibile) dell’organo limitatore di distanza 40. Tali zone a larghezza progressivamente decrescente e/o tali zone a larghezza ridotta possono essere realizzate mediante apposita punzonatura di una striscia in tela in particolare mediante asportazione di porzioni laterali della striscia (recessi 42a) per ridurre in modo localizzato la larghezza della striscia stessa.
Nella forma di realizzazione illustrata, ciascun modulo 10 presenta sia linguette di tipo femmina 32 sia linguette di tipo maschio 33, in particolare in egual numero le une con le altre. Tuttavia, in accordo con soluzioni realizzative non illustrate è possibile che vi siano moduli presentanti solo linguette di tipo femmina 32 ed altri moduli presentanti solamente linguette di tipo maschio 33. In tal caso i citati moduli devono essere disposti secondo una distribuzione alternata tra loro.
Le figure 5-6mostrano un dispositivo di protezione 100 in accordo con l’invenzione e comprendente una successione di moduli 10 del tipo sopra descritto.
I moduli 10 sono operativamente disposti con le proprie pareti di supporto 31 tra loro parallele e tra loro collegate mediante innesto diretto con accoppiamento di forma tra rispettive coppie di linguette flessibili 32, 33. Come visibile in dettaglio nella figura 6 ed ancor meglio in figura 6A, la porzione di collegamento 38 di una linguetta di tipo maschio 33 è configurata per risultare, in uso, inserita entro il foro 35 di una linguetta adiacente di tipo femmina 32 attraverso la fessura o intaglio 36 in modo tale che la porzione di collegamento 38 sia incastrata nel foro 35, tra la porzione principale e la porzione di estremità della linguetta 33. Per realizzare ciò, la porzione di collegamento 38 presenta uno spessore (inteso come spessore di lamiera) inferiore alla dimensione trasversale della fessura o intaglio 36 ma una larghezza, nel piano di giacitura della linguetta di tipo maschio 33, superiore a tale dimensione trasversale della fessura o intaglio 36.
Vantaggiosamente, le linguette flessibili 32, 33 sono configurate in modo tale che il citato innesto diretto con accoppiamento di forma richieda una torsione iniziale reciproca tra le due linguette 32, 33 (per esempio mediante torsione di una solo delle due), tale torsione richiedendo una rotazione di circa 90° del piano di giacitura della linguetta di tipo maschio 33 almeno in corrispondenza della porzione di collegamento 38, così da renderla infilabile attraverso la fessura o intaglio 36 della linguetta di tipo femmina 32. Risulta quindi possibile un successivo innesto diretto con accoppiamento di forma, in modo tale che al rilascio della torsione dell’almeno una linguetta 32, 33 l’accoppiamento di forma risulti permanente in entrambi i sensi, sia in chiusura sia in apertura del dispositivo di protezione 100. L’accoppiamento permanente risulta comunque rilasciabile previa applicazione di una ulteriore torsione reciproca tra le linguette 32, 33 accoppiate, al fine di consentire alla porzione di collegamento 38 di inserirsi nuovamente nella fessura o intaglio 36 e disimpegnarsi quindi dall’altra linguetta.
Inoltre, sebbene non illustrato nel dettaglio nelle viste complessive delle figure 5 e 6, l’organo limitatore di distanza 40 è simultaneamente ingaggiato alle pareti di supporto 31 di una pluralità di moduli 10 in modo tale da consentire un avvicinamento reciproco dei moduli 10 (a seguito di una ripiegatura elastica delle aree deformabili 42, per esempio in corrispondenza o nella zona di linee di piegatura 44) e di definire inoltre almeno una configurazione di massimo allontanamento tra i moduli, corrispondente ad una configurazione di massima estensione dell’organo limitatore di distanza 40.
In maggior dettaglio, l’organo limitatore di distanza 40 presenta una dimensione trasversale (in sezione trasversale al proprio piano prevalente di giacitura) tale da risultare inseribile simultaneamente entro una rispettiva sede 39 di tutte le pareti di supporto 31, fino al punto in cui le aree riceventi 41 dell’organo limitatore di distanza 40 sono disposte esattamente all’interno delle sedi 39, in particolare delle prime porzioni 39a (figura 3A). Successivamente, l’organo limitatore di distanza 40 viene movimentato trasversalmente e ruotato (figura 3B) fino ad ingaggiare le aree riceventi 41 all’interno delle seconde porzioni 39b delle sedi 39, realizzando un incastro delle pareti laterali 31 tra coppie di spallamenti 43 e quindi un collegamento stabile (con possibilità di rimozione, ad esempio per consentire una sostituzione in caso di usura) tra l’organo limitatore di distanza 40 ed i moduli 10 (figura 3C).
In accordo con un aspetto vantaggioso dell’invenzione, inoltre, le linguette flessibili 32, 33 presentano una giacitura divergente rispetto al piano di giacitura della rispettiva parete di supporto 31 in una configurazione indeformata delle linguette 32, 33, in modo tale da realizzare un precarico elastico delle linguette 32, 33 almeno in una configurazione di massima e/o minima estensione del dispositivo di protezione 100.
La presente invenzione raggiunge gli scopi proposti, superando gli inconvenienti lamentati nella tecnica nota.
L’uso di linguette elastiche dotate delle sagomature sopra descritte consente una semplice e rapida esecuzione del procedimento di assemblaggio del dispositivo di protezione nonché, ove necessario, dello smontaggio. Tale assemblaggio non richiede parti addizionali e può essere realizzato abbreviando i tempi di esecuzione, riducendo quindi rischi di infortuni legati all’entrata in contatto tra l’operatore e parti taglienti dei moduli in lamiera.
Le figure 7 ed 8 illustrano una ulteriore forma di realizzazione del modulo di protezione 10 e del dispositivo 100 di protezione.
A tale forma realizzativa, sono applicabili gli aspetti tecnici, i vantaggi e le caratteristiche tecnico-funzionali descritte in precedenza.
Secondo tale forma di realizzazione, la linguetta flessibile (32, 33) è sagomata a spirale (preferibilmente circolare).
Preferibilmente, con riferimento ad una coppia di detti moduli 10 ed a linguette flessibili (32,33) atta ad accoppiarsi, è da rilevare che la linguetta 32 di uno di detti moduli 10 è dotata di un profilo di estremità maschio, mentre una linguetta 33 di un altro di detti moduli 10 è dotata di un profilo femmina.
Il profilo maschio comprende una porzione ristretta 33A ed una sporgenza ingrossata .
Il profilo femmina comprende una asola 32A atta a ricevere la porzione ristretta 33A del profilo maschio.
Per quanto concerne la linguetta flessibile (32, 33), si fa presente che tale linguetta può avere anche altre forme, non illustrate negli annessi disegni.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un modulo di protezione (10) per un dispositivo di protezione estensibile, comprendente: - un pannello di protezione (20), presentante una superficie prevalente di giacitura e configurato per cooperare con almeno un corrispondente pannello di protezione (20) di un modulo (10) adiacente per realizzare almeno una parte di una superficie di protezione estensibile; - una porzione di ancoraggio (30), solidale al pannello di protezione (20) e configurata per il collegamento del modulo (10) a detto modulo (10) adiacente, detta porzione di ancoraggio (30) presentando una parete di supporto (31) trasversale a detto pannello di protezione (20) ed una pluralità di linguette flessibili (32, 33) estendentisi dalla parete di supporto (31) e configurate per realizzare un accoppiamento elastico, in avvicinamento e/o in allontanamento, tra il modulo (10) e detto modulo (10) adiacente; in cui ciascuna di dette linguette flessibili (32, 33) presenta una prima estremità elasticamente collegata alla parete di supporto (10) ed una seconda estremità, opposta alla prima, presentante una sagomatura (34) configurata per realizzare un innesto diretto con accoppiamento di forma con una corrispondente linguetta (32, 33) di un modulo (10) adiacente.
  2. 2. Modulo secondo la rivendicazione 1, in cui almeno una parte di dette linguette flessibili (32, 33) è una linguetta di tipo femmina (32) e la sagomatura (34) della rispettiva seconda estremità presenta almeno un foro (35) comunicante, mediante una fessura od intaglio (36), con un bordo periferico di detta linguetta (32) per realizzare un inserimento trasversale di una corrispondente porzione di una linguetta (33) di un modulo (10) adiacente in detto foro (35) attraverso detta fessura o intaglio (36).
  3. 3. Modulo secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui almeno una parte di dette linguette flessibili (32, 33) è una linguetta di tipo maschio (33) e la sagomatura (34) della rispettiva seconda estremità presenta una coppia di recessi o incavi (37) disposti su lati contrapposti della linguetta (33) e tra loro distanziati da una porzione di collegamento (38), detta porzione di collegamento (38) unendo una porzione principale della linguetta (33), collegata alla parete di supporto (10), ad una porzione terminale della linguetta (33); detta porzione di collegamento (38) essendo configurata per risultare, in uso, inserita entro detto foro (35) di una linguetta (32) adiacente attraverso detta fessura o intaglio (36) in modo tale che detta linguetta adiacente (32) sia incastrata tra detta porzione principale e detta porzione di estremità della linguetta (33), preferibilmente detta porzione di estremità della linguetta (33) essendo conformata a “T”.
  4. 4. Modulo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui dette linguette (32, 33) sono realizzate mediante lamiera e sono preferibilmente ottenute mediante punzonatura di una lamiera definente almeno detta parete di supporto (31).
  5. 5. Modulo secondo la rivendicazione 4 quando dipende dalla 2 o 3, in cui detta fessura o intaglio (36) presenta una dimensione trasversale superiore a, od approssimante per eccesso, lo spessore di detta lamiera.
  6. 6. Modulo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detta parete di supporto (31) si estende sostanzialmente perpendicolarmente al pannello di protezione (20) e presenta almeno una coppia di linguette elastiche (32, 33) tra loro parallele ed adiacenti lungo una direzione perpendicolare alla superficie di protezione definita da detto pannello di protezione (20).
  7. 7. Modulo secondo la rivendicazione 6, in cui le linguette (32, 33) di detta almeno una coppia sono orientate con la propria prima porzione dal medesimo lato in modo tale da presentare linee ideali di cerniera tra loro sostanzialmente coincidenti.
  8. 8. Modulo secondo la rivendicazione 6 o 7, comprendente due o più coppie di linguette (32, 33) disposte su differenti porzioni di detta parete di supporto (31).
  9. 9. Modulo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, comprendente inoltre almeno una sede (39) per l’inserimento di un organo limitatore di distanza (40) minima e/o massima tra il modulo (10) ed un modulo (10) adiacente, detta sede (39) essendo disposta sulla parete di supporto (31) e presentando una prima porzione (39a) in forma di asola allungata preferibilmente rettilinea sfociante in una seconda porzione (39b) circolare o rettilinea; preferibilmente detta parete di supporto (31) presentando una pluralità di dette sedi (39) distribuite lungo una direzione di sviluppo prevalente di detta parete di supporto (31) ed in particolare con le prime porzioni (39a) rettilinee parallele tra loro.
  10. 10. Modulo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detta parete di supporto (31) presenta uno scasso centrale (C) atto a conferire a detta parete di supporto (31) una configurazione sostanzialmente a “U” con concavità rivolta da parte opposta rispetto al pannello di protezione (20).
  11. 11. Modulo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui la linguetta flessibile (32, 33) è sagomata a spirale.
  12. 12. Dispositivo di protezione estensibile, comprendente una pluralità di moduli (10) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, detti moduli (10) essendo operativamente disposti con le proprie pareti di supporto (31) tra loro parallele e tra loro collegate mediante detto innesto diretto con accoppiamento di forma tra rispettive coppie di linguette flessibili (32, 33).
  13. 13. Dispositivo secondo la rivendicazione 12, in cui dette linguette flessibili (32, 33) sono configurate in modo tale che detto innesto diretto con accoppiamento di forma richieda una torsione iniziale reciproca tra le due linguette (32, 33) ed un successivo innesto diretto con accoppiamento di forma, in modo tale che al rilascio di detta torsione reciproca delle linguette (32, 33) detto accoppiamento di forma risulti permanente.
  14. 14. Dispositivo secondo la rivendicazione 12 o 13, in cui dette linguette flessibili (32, 33) sono realizzate mediante lamiera ed in sono suddivise in linguette di tipo femmina (32) in accordo con la rivendicazione 2 e linguette di tipo maschio (33) in accordo con la rivendicazione 3, coppie di linguette (32, 33) reciprocamente collegate comprendendo una linguetta di tipo maschio (33) ed una linguetta di tipo femmina (32); detto innesto diretto con accoppiamento di forma essendo realizzato a seguito di una torsione di almeno una delle linguette (32, 33) di ciascuna coppia, in modo tale da portare la porzione di collegamento (38) della linguetta di tipo maschio (33) in iniziale inserimento entro la fessura od intaglio (36) della linguetta di tipo femmina (32), in particolare mentre la porzione di collegamento (38) presenta piano di giacitura parallelo o sostanzialmente parallelo a detta fessura o intaglio (36), e successivamente in alloggiamento entro il rispettivo foro (35) della linguetta di tipo femmina (32).
  15. 15. Dispositivo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni da 12 a 14 quando dipendente dalla 9, comprendente inoltre almeno un organo limitatore di distanza (40) in forma di fettuccia flessibile, preferibilmente realizzata in tela, simultaneamente collegato alle pareti di supporto (31) di una pluralità di detti moduli (10) in modo tale da consentire un avvicinamento reciproco di detti moduli (10) e da definire almeno una configurazione di massimo allontanamento di detti moduli (10), corrispondente ad una configurazione di massima estensione di detto organo limitatore di distanza (40).
  16. 16. Dispositivo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni da 12 a 15, in cui dette linguette flessibili (32, 33) presentano una giacitura divergente rispetto al piano di giacitura della rispettiva parete di supporto (31) in una configurazione indeformata delle linguette (32, 33), in modo tale da realizzare un precarico elastico delle linguette (32, 33) almeno in una configurazione di massima e/o minima estensione del dispositivo di protezione (100).
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