IT201800010192A1 - Svettatoio o troncarami - Google Patents

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IT201800010192A1
IT201800010192A1 IT102018000010192A IT201800010192A IT201800010192A1 IT 201800010192 A1 IT201800010192 A1 IT 201800010192A1 IT 102018000010192 A IT102018000010192 A IT 102018000010192A IT 201800010192 A IT201800010192 A IT 201800010192A IT 201800010192 A1 IT201800010192 A1 IT 201800010192A1
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IT
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rope
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IT102018000010192A
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Inventor
Giovanni Pittau
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Archman S R L
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01GHORTICULTURE; CULTIVATION OF VEGETABLES, FLOWERS, RICE, FRUIT, VINES, HOPS OR SEAWEED; FORESTRY; WATERING
    • A01G3/00Cutting implements specially adapted for horticultural purposes; Delimbing standing trees
    • A01G3/02Secateurs; Flower or fruit shears
    • A01G3/033Secateurs; Flower or fruit shears having motor-driven blades
    • A01G3/0335Secateurs; Flower or fruit shears having motor-driven blades having elongated or extended handles

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Description

DESCRIZIONE del brevetto per invenzione
Avente per titolo:
SVETTATOIO O TRONCARAMI
DESCRIZIONE
Campo tecnico
La presente invenzione si riferisce in generale al campo applicativo degli utensili da taglio ed in particolare a uno svettatoio o troncarami per potatura come definito nella porzione precaratterizzante della rivendicazione 1 e a un metodo di funzionamento di svettatoio o troncarami per potatura.
Tecnica anteriore
Nel campo della realizzazione di utensili da taglio è ben noto il ricorso a sistemi telescopici, particolarmente a bastone allungabile con all’estremità una cesoia e dal lato dell’impugnatura un sistema di trazione, generalmente a corda o atro meccanismo di azionamento remoto che chiude la lama sulla corrispondente controlama per consentire l’operazione di taglio su pezzi ubicati ad una distanza non agevolmente raggiungibile dall’operatore, come per esempio nel caso della potatura di rami non facilmente accessibili a causa della loro altezza dal suolo.
L’operatore agisce sulla maniglia di azionamento remoto la quale comanda meccanicamente un sistema di trasmissione il quale mediante una catena agisce sulla lama richiamandola verso la controlama in modo da realizzare il taglio.
Nota è anche la realizzazione della funzione di moltiplica della forza applicata mediante: - estensione laterale della lama ortogonale rispetto alla superficie di taglio: detta estensione costituisce il braccio di una leva atta a moltiplicare nel punto di taglio la forza di richiamo esercitata dall’operatore;
- ricorso ad una coppia di ruote eccentriche: la maniglia di azionamento è connessa tangenzialmente su una delle due ruote facendola girare attorno al proprio centro. Tale ruota a sua volta trascina in rotazione la seconda ruota, eccentrica rispetto alla prima. Detta seconda ruota tira la catena di trasmissione che, agendo sulla estensione laterale della lama, la richiama verso la controlama.
Meccanismi di questo tipo sono noti, ad esempio dalla domanda di brevetto EP0895712 il quale descrive un troncarami per potatura che comprende una testa di taglio provvista di una lama dotata di molla di richiamo. La lama coopera con una ganascia e viene movimentata tramite un meccanismo di azionamento. Il meccanismo di azionamento comprende una prima e una seconda ruota girevoli rispetto ad un primo asse. Una catena collega la prima ruota alla lama e la seconda ruota è accoppiata ad una corda di azionamento. La prima ruota è eccentrica rispetto alla seconda ruota. Il troncarami comprende un manico intermedio e una impugnatura inferiore che è atta ad azionare la lama rispetto alla ganascia mediante trazione della corda di azionamento che mette in rotazione la seconda ruota la quale a sua volta mette in rotazione la prima ruota ottenendo un effetto di demoltiplica della forza a causa della conformazione delle due ruote.
Una ulteriore soluzione nota è quella descritta nel brevetto EP2194771 a nome del medesimo richiedente nella quale viene descritta una soluzione di utensile da taglio del tipo a forbice con testa potatrice supportata su un bastone di estensione che consente di tagliare rami posti in alto e non raggiungibili dall’operatore. La testa potatrice comprende una lama e controlama in cui la lama è comandata mediante una corda o cinghia scorrevole su carrucole. La corda o cinghia agisce in trazione su un’estensione o braccio solidale alla lama per azione di trazione per fare chiudere la lama sulla controlama effettuando la azione di taglio. La corda o cinghia è fissata su una maniglia di azionamento che scorre sul bastone di estensione ed è collegata ad un sistema di carrucole di rinvio che consente una estensione del bastone di estensione telescopica. Il bastone di estensione è composto da un tubo esterno lungo il quale avviene lo scorrimento della maniglia di azionamento e da un tubo interno scorrevole rispetto al tubo esterno, lo scorrimento del tubo interno consentendo l’estensione in lunghezza del bastone di estensione per operare a diverse altezze. L’estensione è resa possibile grazie alla presenza delle carrucole di rinvio della corda o cinghia. Infatti alcune carrucole sono supportare da un carrello mobile e tubo interno ed esterno comprendono scanalature di guida e supporti di guida per evitare che la corda o cinghia possa bloccarsi durante le operazioni di accorciamento e allungamento dell’utensile mediante rientro ed estrazione del tubo interno dal tubo esterno. Problemi della tecnica anteriore
I maggiori svantaggi delle dette soluzioni sono:
- complessità costruttiva ed in particolare per i sistemi a corda e carrucola/e di rinvio il facile aggrovigliamento della corda in tensionamento fra le carrucole, che generalmente sono a più canali con più spire di moltiplica;
- problemi di manutenzione a causa del complesso sistema di rinvio a carrucole in cui tutto il sistema è racchiuso entro il sistema telescopico composto da due profilati inseriti uno entro l’altro;
- problemi di manutenzione a causa della presenza di una catena che richiede la lubrificazione della stessa onde ridurre il rischio di inceppamento. Inoltre le operazioni di sostituzione della catena richiedono il ricorso ad attrezzi per il suo smontaggio e per il fissaggio della nuova catena agli organi mobili;
- affidabilità;
- sicurezza;
- moltiplica della forza applicata limitata a causa della realizzazione mediante coppie di pulegge multicanale nel primo caso e ruote eccentriche e leva.
Scopo dell’invenzione
La presente invenzione prevede la realizzazione di un nuovo meccanismo di azionamento dell’utensile da taglio che consente l’ottenimento di una maggiore affidabilità semplificando al contempo la manutenzione dell’utensile e consentendo fattori di moltiplica maggiori.
Concetto dell’invenzione
Lo scopo viene raggiunto con le caratteristiche della rivendicazione principale.
Le sottorivendicazioni rappresentano soluzioni vantaggiose.
Effetti vantaggiosi dell’invenzione
La soluzione secondo la presente invenzione consente di ottenere i seguenti vantaggi;
- manutenzione semplificata e ridotta;
- ridotto rischio di inceppamento e maggiore affidabilità;
- sicurezza elevata;
- maggiori valori dei fattori di moltiplica della forza applicata.
La soluzione secondo la presente invenzione consente l’ottenimento di uno svettatoio o troncarami efficiente che è di facile utilizzo e che consente di ridurre l’affaticamento dell’operatore.
Descrizione dei disegni
Viene di seguito descritta una soluzione realizzativa con riferimento ai disegni allegati da considerarsi come esempio non limitativo della presente invenzione in cui:
Fig.1 rappresenta una vista laterale dello svettatoio o troncarami realizzato secondo la presente invenzione.
Fig.2 rappresenta una vista laterale dello svettatoio o troncarami di Fig.1 in cui è stata rimossa una parte della impugnatura per fare vedere il meccanismo interno.
Fig. 3 rappresenta una vista prospettica in esploso della porzione di impugnatura dello svettatoio o troncarami di Fig.1.
Fig. 4 rappresenta una vista prospettica parzialmente in esploso della porzione di impugnatura dello svettatoio o troncarami di Fig.1.
Fig.5 rappresenta una vista prospettica della porzione di impugnatura dello svettatoio o troncarami di Fig.1.
Fig.6 rappresenta una vista prospettica del sistema di collegamento alla lama di taglio prima del rispettivo assemblaggio.
Fig.7 rappresenta una vista prospettica del sistema di collegamento alla lama di taglio di Fig.6 parzialmente assemblato.
Fig. 8 rappresenta una vista laterale della testa di taglio dello svettatoio o troncarami realizzato secondo la presente invenzione.
Fig. 9 rappresenta una vista prospettica della testa di taglio di Fig. 8 in una prima condizione di orientamento.
Fig.10 rappresenta una vista prospettica della testa di taglio di Fig.9 in una condizione di differente orientamento.
Fig.11 rappresenta una vista prospettica in esploso della testa di taglio di Fig.8.
Fig. 12 è una vista semplificata che illustra il passaggio della corda o cinghia che consente l’allungamento telescopico.
Fig.13 è una vista della sezione del tubo interno dello svettatoio o troncarami di Fig.1. Fig.14 è una vista della sezione del tubo esterno dello svettatoio o troncarami di Fig.1. Fig.15 è una vista dello stringitubo dello svettatoio o troncarami di Fig.1.
Fig.16 è una vista del tappo di scorrimento dello svettatoio o troncarami di Fig.1. Fig.17 illustra un’altra forma di realizzazione dello svettatoio o troncarami inventivo. Fig.18 illustra un’altra forma di realizzazione dello svettatoio o troncarami inventivo. Descrizione dell’invenzione
La presente invenzione riguarda (Fig.1, Fig.2) uno svettatoio o troncarami per potatura e un metodo di funzionamento di svettatoio o troncarami per potatura.
Lo svettatoio o troncarami è dotato (Fig. 1, Fig. 2, Fig. 8, Fig. 9, Fig. 10) di una testa (29) potatrice (29) comprendente una lama (1) ed una controlama (2) supportate su un elemento portalama (3).
La lama (1) è rastremata a filo tagliente convesso ad angolo acuto ed è dotata (Fig.8, Fig.9, Fig.10, Fig.11) di un foro (28) per l’aggancio della molla di richiamo (18) e di un punto di aggancio (39) per il fissaggio del sistema di comando che sfrutta il principio della leva per realizzare la moltiplica della forza applicata durante l’azione del taglio.
La controlama (2) è conformata (Fig.8, Fig.9, Fig.10, Fig.11) con un angolo di taglio meno acuto rispetto all’angolo della lama (1) e la superficie della controlama (2) può essere dotata di denti per evitare lo scivolamento del ramo durante la fase di taglio dello stesso.
La controlama (2) è solidale al portalama (3) mentre la lama (1) è ruotabile su un punto di incernieramento rispetto alla controlama (2). Preferibilmente la lama (1) è montata sulla controlama (2) in modo tale da poter ruotare attorno al punto di incernieramento e richiudersi verso la controlama (2) cosicché l’azione di taglio avviene sia per la pressione della lama (1) sul pezzo da tagliare mantenuto in posizione dalla controlama (2) sia per strisciamento della superficie di taglio della lama (1) sul pezzo da tagliare.
Una volta effettuato il taglio, l’apertura della testa potatrice (29) avviene mediante la molla di richiamo (18) fissata sul portalama (3) da un lato e sulla lama (1) dall’altro lato mediante il foro (28).
La chiusura della lama (1) avviene (Fig.8, Fig.9, Fig.10, Fig.11) mediante la trazione esercitata attraverso una prima corda o cinghia (22) ed una seconda corda o cinghia (19). La seconda corda o cinghia (19) è fissata alla lama (1) per mezzo di un tirante (12) il quale è fissato alla lama (1) nel punto di aggancio (39) per il fissaggio del sistema di comando. Ad esempio la seconda corda o cinghia (19) potrà essere fissata (Fig.12) al tirante (12) in un primo punto di fissaggio (23) della seconda corda mediante un nodo, cosa che ne rende molto semplice la sostituzione anche da parte dello stesso operatore in caso di necessità.
La seconda corda o cinghia (19) effettua (Fig. 6, Fig.7, Fig.11, Fig. 12) uno o più giri su una ruota interna (40) e si fissa (Fig. 11) all’estremità superiore di un carrello (9) in un secondo punto di fissaggio (24) della seconda corda.
Agendo sul comando di azionamento, come sarà illustrato nel seguito della descrizione, il carrello (9) viene tirato in direzione di allontanamento dalla testa (29). In tal modo il carrello (9) tira la seconda corda o cinghia (19). Dal momento che la seconda corda o cinghia (19) effettua uno o più giri attorno alla ruota interna (40) la trazione esercitata dal carrello (9) si traduce in una rotazione della ruota interna (40) sul suo asse di rotazione con conseguente rilascio di parte della seconda corda o cinghia (19) avvolta attorno ad essa verso la direzione di trazione del carrello (9). Grazie alla particolare conformazione della ruota interna (40) si ottiene vantaggiosamente una azione di demoltiplica della forza di trazione, cioè si aumenta la forza di taglio rispetto alla forza di trazione esercitata dall’azionamento. Infatti la ruota interna (40) comprende una prima ruota (4) ed una seconda ruota (5) solidali l’una con l’altra ma aventi diametri differenti. Mentre la seconda corda o cinghia (19) si srotola dalla prima ruota (4) di diametro maggiore da un lato, la seconda corda o cinghia (19) si avvolge attorno alla seconda ruota (5) di diametro minore richiamando il tirante (12) in direzione di avvicinamento verso la ruota interna (40) in modo tale che il tirante (12) causa a sua volta la rotazione della lama (1) la quale si serra progressivamente sulla controlama (2) effettuando il taglio.
Si prevede che la seconda corda o cinghia (19) sia fissata alla ruota interna (40) mediante un nodo che in tal modo definisce una posizione fissa della seconda corda o cinghia (19) grazie alla quale la seconda corda o cinghia (19) viene suddivisa in due porzioni delle quali una prima porzione è definita dalla distanza tra ruota interna (40) e tirante (12) mentre una seconda porzione definisce la massima escursione che il carrello (9) può effettuare entro il tubo interno (15).
Una ulteriore azione di moltiplica della forza agente di taglio si ottiene grazie alla conformazione della lama (1) ed in particolare dal fatto che la lama (1) è dotata (Fig.9, Fig.10, Fig. 11) di un braccio (41) di estensione che consente di sfruttare il principio della leva per ottenere la trazione della lama (1) e farla ruotare attorno al suo punto di incernieramento che è posto ad una distanza corrispondente a quella della lunghezza di tale braccio (41).
La testa potatrice (29) può essere orientata mediante rotazione del corpo portalama (3) rispetto al supporto (8) di montaggio sull’asta telescopica. Un mezzo di bloccaggio (6), ad esempio in forma di un galletto di serraggio, mantiene il supporto (8) premuto contro il corpo portalama (3) in corrispondenza (Fig. 11) dell’asse (42) di accoppiamento che corrisponde all’asse di rotazione della ruota interna (40) precedentemente descritta. Il supporto (8) è dotato (Fig. 6, Fig. 7, Fig. 11) sulla superficie di accoppiamento con il portalama (3) di denti (43) che bloccano la rotazione del portalama (3) rispetto al supporto (8) quando il mezzo di bloccaggio (6) esercita la sua azione di serraggio tra tali due elementi. Preferibilmente il portalama (3) è dotato di corrispondenti contro-denti che si accoppiano con i denti (43) del supporto (8) ottenendo un efficace azione di bloccaggio della rotazione nella fase di utilizzo dell’utensile da taglio. Allentando il mezzo di bloccaggio (6), portalama (3) e supporto (8) si allontanano reciprocamente sganciando l’accoppiamento tra denti (43) e contro-denti consentendo la rotazione del portalama (3) rispetto al supporto (8) per orientare (Fig. 10) la testa (29) di potatura rispetto al supporto (8) conformemente alle esigenze dell’operatore. Nel caso di una operazione di rotazione in senso orario della testa potatrice (29), la ruota interna (40) rimane fissa e la seconda corda o cinghia (19) in eccesso si avvolge attorno ad essa per compensare la minore distanza del tirante (12). Nella operazione di rotazione in senso antiorario della testa potatrice (29), analogamente, la seconda corda o cinghia (19) necessaria a compensare la maggiore distanza del tirante (12) si recupera mediante svolgimento di una porzione di seconda corda o cinghia (19) dalla ruota interna (40).
L’asta telescopica comprende un (Fig. 14) tubo esterno (14) entro il quale è scorrevolmente applicato un (Fig. 13) tubo interno (15) la cui estrazione dal tubo esterno (14) consente un allungamento dell’asta telescopica e la cui inserzione all’interno del tubo esterno (14) consente un accorciamento dell’asta telescopica, consentendo all’operatore di regolare la altezza di taglio a piacere. Il supporto (8) è montato sul tubo interno (15).
Il tubo interno (15) realizza anche la funzione di guida del carrello (9) di trazione precedentemente descritto che costituisce in pratica una interfaccia di accoppiamento con la testa potatrice (29) per l’azionamento della stessa e per esercitare la azione di taglio. Il carrello (9) di trazione scorre entro il tubo interno (15).
Il carrello (9) ha vantaggiosamente una conformazione in sezione essenzialmente corrispondente alla conformazione in sezione del tubo interno (15) in modo tale che lo scorrimento del carrello (9) entro il tubo interno (15) è guidata in modo preciso evitando impuntamenti dello stesso. In particolare la azione guidata del carrello entro il tubo interno avviene anche grazie alla conformazione delle scanalature (31, 32) del tubo interno (15).
Il (Fig.13) tubo interno (15) e il (Fig.14) tubo esterno (14) sono conformati in modo da potersi inserire uno dentro l’altro.
Il (Fig.13) tubo interno (15) è dotato di due scanalature:
- una prima scanalatura (32) la cui porzione chiusa racchiusa all’interno del tubo esterno (14) costituisce un condotto interno entro il quale scorre la prima corda o cinghia (22);
- una seconda scanalatura (31) che si accoppia con una corrispondente terza scanalatura (30) del tubo esterno (14) per la realizzazione dell’accoppiamento tra i due tubi.
Il (Fig.14) tubo esterno (14) è dotato della terza scanalatura (30) che si accoppia con la corrispondente seconda scanalatura (31) del tubo interno (15). La terza scanalatura (30) ha diverse funzioni:
- costituisce l’incastro per l’accoppiamento longitudinale con il tubo interno (15); - costituisce la sede per lo scorrimento della prima corda o cinghia (22) per il suo fissaggio in un secondo punto di fissaggio (26) in corrispondenza del sistema di azionamento (13, 21, 27) per il comando della azione di taglio.
Uno (Fig.15) stringitubo (20) è conformato con una prima porzione (46) conformata per inserimento del tubo esterno (14) ed una seconda porzione (47) conformata per inserimento del tubo interno (15). Lo stringitubo (20) è fissato (Fig. 1, Fig. 2, Fig. 12, Fig. 15) al tubo esterno (14) mediante una vite che si inserisce (Fig.15) nella prima sede (44) e viene serrato sul tubo interno mediante (Fig. 12) un mezzo di fissaggio rilasciabile (48) preferibilmente in forma di galletto che si inserisce nella seconda sede (45). Mediante il mezzo di fissaggio rilasciabile (48) è possibile bloccare stabilmente lo scorrimento reciproco tra tubo interno (15) e tubo esterno (14) ed è possibile, una volta sbloccato il mezzo di fissaggio (48) rilasciabile, eseguire l’estensione dell’asta telescopica che avviene facendo fuoriuscire il tubo interno (15) dal tubo esterno (14). Il bloccaggio nella posizione di estensione desiderata avviene mediante il mezzo di fissaggio rilasciabile (48) stesso che serra nuovamente il tubo interno (15) bloccandolo rispetto al tubo esterno (14). Lo stringitubo (20) è conformato in modo tale che le scanalature presenti sui tubi interno ed esterno non vengono ostruite consentendo il passaggio della corda o della cinghia entro le scanalature passando al di sotto dello stringitubo (20) senza incontrare ostacoli.
Il percorso (Fig. 12) della prima corda o cinghia (22) è configurato in modo tale da consentire l’estensione telescopica reciproca tra tubo interno (15) e tubo esterno (14) mantenendo fissa la posizione del sistema di azionamento (13, 21, 27) per il comando della azione di taglio e la posizione del carrello (9) che trasferisce alla testa (29) l’azione di trazione esercitata dal sistema di azionamento (13, 21, 27). Infatti la prima corda o cinghia (22) è fissata (Fig.12) in un primo punto di fissaggio (25) della prima corda o cinghia il quale si trova in corrispondenza dello stringitubo (20). Il fissaggio può avvenire ad esempio mediante un nodo, cosa che favorisce le operazioni di manutenzione ed eventuale sostituzione della prima corda o cinghia. Dopo il fissaggio della prima corda o cinghia (22) nel primo punto di fissaggio (25) sullo stringitubo (20), la prima corda o cinghia (22) passa sotto lo stringitubo (20) entro la prima scanalatura (32) e passa lungo tale prima scanalatura (32) in una direzione opposta rispetto a quella orientata verso la posizione di applicazione della testa (29) di potatura fino a raggiungere l’estremità terminale corrispondente del tubo interno (15). Quando raggiunge tale estremità terminale, la prima corda o cinghia (22) forma un anello (35) e entra internamente al tubo interno (15) risalendo in direzione opposta a quella lungo la quale è passata entro la prima scanalatura (32). Il passaggio tra l’esterno del tubo interno (15) dalla prima scanalatura (32) verso l’interno del tubo interno (15) avviene in modo guidato per mezzo di un tappo di scorrimento (17) il quale è dotato di un passaggio di attraversamento (49) attraverso il quale la prima corda o cinghia (22) può essere fatta passare internamente al tubo interno (15) in una configurazione guidata. La prima corda o cinghia (22) risale internamente al tubo interno (15) fino a fuoriuscire esternamente dal tubo interno (15) in corrispondenza della posizione di applicazione della testa (29) di potatura. La prima corda o cinghia (22) viene quindi ingaggiata in modo scorrevole sul carrello (9) che trasferisce alla testa (29) l’azione di trazione esercitata dal sistema di azionamento (13, 21, 27) sulla prima corda o cinghia (22). L’ingaggiamento scorrevole avviene facendo girare la prima corda o cinghia (22) attorno (Fig.6, Fig.7, Fig.11, Fig.12) ad una carrucola di rinvio (7) che consente di rinviare indietro la prima corda o cinghia (22) sempre internamente al tubo interno (15) nella direzione opposta rispetto a quella orientata verso la posizione di applicazione della testa (29) di potatura. Dopo aver percorso un tratto internamente al tubo interno (15), tratto che corrisponde al percorso di scorrimento del carrello (9) entro il tubo interno (15), la prima corda o cinghia (22) fuoriesce dal tubo interno (15) attraverso un’asola (50) ricavata entro la sede di scorrimento e guida definita dalla seconda scanalatura (31) del tubo interno (15). In corrispondenza dello stringitubo (20), la prima corda o cinghia (22) passa sotto lo stringitubo (20) in modo scorrevole e prosegue il suo percorso entro la terza scanalatura (30) che è presente sul tubo esterno (14) fino a penetrare entro l’impugnatura (36) che viene applicata in corrispondenza della estremità terminale del tubo esterno (14) opposta rispetto alla estremità di inserzione sul tubo interno (15). Nell’impugnatura (36) la prima corda o cinghia (22) viene fissata al sistema di azionamento (13, 21, 27) in corrispondenza di un secondo punto di fissaggio (26) della prima corda o cinghia.
Il sopraesposto sistema di passaggio della prima corda o cinghia (22) realizza tre funzioni:
- avvalendosi della carrucola di rinvio (7) e del doppio passaggio entro il tubo interno (15), realizza una funzione di moltiplica della forza applicata dal sistema di azionamento (13, 21, 27) che esercita la trazione della prima corda o cinghia (22) per svolgere l’azione di taglio;
- avvalendosi delle scanalature ricavate nei tubi interno (15) ed esterno (14) forma sulla prima corda o cinghia (22) un anello (35) il quale durante l’operazione di allungamento dell’asta telescopica dell’utensile scorre sul tappo di scorrimento (17) e rilascia la prima corda o cinghia (22) in eccesso presente dal lato dello stringitubo (20) per renderlo disponibile sul lato del sistema di azionamento (13, 21, 27) di modo che, in tale operazione di allungamento dell’asta telescopica, la prima corda o cinghia (22) rimane sempre in tensione e il sistema di azionamento (13, 21, 27) rimane in posizione fissa;
- avvalendosi delle scanalature ricavate nei tubi interno (15) ed esterno (14) e del passaggio sul tappo di scorrimento (17) realizza un percorso della prima corda o cinghia (22) che evita la presenza di tratti comuni ad andata e ritorno della prima corda o cinghia (22) con il beneficio di impedire accavallamenti sulla prima corda o cinghia (22) durante l’operazione di allungamento dell’asta telescopica e durante l’operazione di ritiro dell’asta telescopica dell’utensile.
Il tappo di scorrimento (17) ha (Fig. 16) una sezione il cui profilo esterno o perimetro è conformato in maniera corrispondente al profilo interno della sezione del tubo interno (15). Lo stringitubo (20) è conformato in modo tale da avere una prima porzione (46) con profilo interno identico al profilo esterno della sezione del tubo esterno (14) ed una seconda porzione (47) con profilo interno identico al profilo esterno della sezione del tubo interno (15).
Dette conformazioni del tappo di scorrimento (17) e dello stringitubo (20), aventi la funzione di mantenere il tubo interno (15) perfettamente al centro del tubo esterno (14) evitano lo sfregamento di uno con l’altro.
Il sistema di azionamento (13, 21, 27) è motorizzato tramite un motore (21) elettrico alimentato mediante una o più batterie (38).
Nella prima forma di realizzazione illustrata (Fig.1, Fig.2, Fig.3, Fig.4, Fig.5, Fig.12) si prevede che le una o più batterie (38) siano separate rispetto al corpo dello svettatoio o troncarami al fine di limitarne il peso. Le una o più batterie (38) sono pertanto collegate al corpo dello svettatoio o troncarami tramite un connettore (37) preferibilmente disposto posteriormente all’impugnatura (36). Ad esempio si potrà prevedere che le una o più batterie (38) siano disposte su apposito supporto indossabile, quale ad esempio uno zaino, un gilet o una cintura in maniera che il loro peso non gravi sulle braccia dell’operatore.
In altre forme di realizzazione (Fig.17), si potrà prevedere che le una o più batterie (38) siano integrate entro il corpo dello svettatoio o troncarami come ad esempio entro l‘impugnatura (36) oppure entro il volume dell’asta telescopica.
In altre forme di realizzazione (Fig. 18), si potrà prevedere che il sistema di azionamento (13, 21, 27) e la testa (29) di potatura siano disposti in corrispondenza di estremità opposte di uno stesso tubo selezionato tra tubo esterno (14) e tubo interno (15), per collegamento diretto senza interposizione di sistemi di compensazione della variazione telescopica di lunghezza dello svettatoio o troncarami. In tal caso, ad esempio, le una o più batterie (38) potranno essere disposte nella impugnatura ottenendo così un maggiore bilanciamento del peso.
Il sistema di azionamento (13, 21, 27) è gestito per mezzo di una o più schede (16) elettroniche che sono preferibilmente posizionate entro l’impugnatura (36). Preferibilmente l’impugnatura (36) è realizzata (Fig.2, Fig.3) tramite una coppia di semi gusci (34), facilitando le operazioni di ispezione, manutenzione e riparazione. I semi gusci (34) possono ad esempio essere realizzati mediante stampaggio in materiale plastico o nylon caricato vetro al 30% e l’impugnatura (36) così ottenuta viene fissata e chiusa sull’asta telescopica (14, 15) dello svettatoio mediante 4 viti con dadi.
Nella forma di realizzazione illustrata, il motore (21) è alloggiato entro l’impugnatura (36) e il suo azionamento avviene tramite un apposito (Fig.3) pulsante (33) presente sulla impugnatura (36). Il motore (21) è preferibilmente accoppiato con un riduttore (27) interposto tra il motore (21) e la carrucola di avvolgimento (13). Il motore (21) mette in rotazione una carrucola di avvolgimento (13) sulla quale avviene il fissaggio della prima corda o cinghia (22) in modo tale che ad una rotazione della carrucola di avvolgimento (13) in un primo verso di rotazione corrisponde un avvolgimento della prima corda o cinghia (22) sulla carrucola di avvolgimento (13) e in un secondo verso di rotazione opposto al primo verso di rotazione corrisponde uno svolgimento della prima corda o cinghia (22) dalla carrucola di avvolgimento (13). L’avvolgimento della prima corda o cinghia (22) sulla carrucola di avvolgimento (13) corrisponde ad una azione di accorciamento della prima corda o cinghia (22) si traduce in una trazione esercitata dalla prima corda o cinghia (22) sul carrello (9) il quale a sua volta trasmette la trazione alla seconda corda o cinghia (19) che in tal modo richiama la lama (1) verso la controlama (2) per esercitare l’azione di taglio.
Per consentire il ritorno in posizione di apertura reciproca di lama (1) e controlama (2), si è pensata una procedura automatica controllata dalla una o più schede (16) elettroniche secondo una modalità di funzionamento in cui, una volta effettuato il taglio, il motore (21) inverte automaticamente la propria rotazione consentendo lo svolgimento della prima corda o cinghia (22) la quale viene richiamata sotto l’azione della molla (18) presente sulla testa (29) di potatura. Infatti la molla (18) richiama la lama (1) verso la condizione di apertura e conseguentemente esercita a sua volta una trazione della seconda corda o cinghia (19) che richiama in posizione il carrello (9) che a sua volta consente il recupero della prima corda o cinghia (22) mentre essa viene rilasciata dalla azione di contro rotazione del motore (21) e della carrucola di avvolgimento (13).
La carrucola di avvolgimento (13) potrà ad esempio avere un diametro di 40 mm. Sulla carrucola di avvolgimento (13) sono ricavate delle gole di avvolgimento per guidare l’azione di avvolgimento della prima corda o cinghia (22) sulla carrucola di avvolgimento (13) stessa evitando sovrapposizioni e annodamenti.
Ulteriormente, al fine di mantenere una soluzione compatta del sistema di azionamento (13, 21, 27) che ne consenta il suo alloggiamento entro l’impugnatura (36) dello svettatoio o troncarami, il motore (21), l’eventuale riduttore (27) e la carrucola di avvolgimento (13) sono disposti secondo una configurazione longitudinale entro l’impugnatura (36) e l’asse di rotazione (51) della carrucola di avvolgimento (13) è pertanto parallelo rispetto alla direzione di trazione della prima corda o cinghia (22) e conseguentemente la direzione lungo la quale la prima corda o cinghia (22) viene richiamata o rilasciata rispetto alla carrucola di avvolgimento (13) è disposta ortogonalmente rispetto alla direzione di trazione della prima corda o cinghia (22). Per guidare la prima corda o cinghia (22) tra la direzione di trazione e la direzione di avvolgimento o svolgimento ad essa ortogonale, si è introdotta una coppia di cuscinetti (10, 11) che consentono di guidare la prima corda o cinghia (22). In pratica la coppia di cuscinetti (10, 11) consente di variare l’asse di movimentazione della prima corda o cinghia (22) tra la direzione di trazione, orientata longitudinalmente rispetto allo sviluppo in lunghezza dello svettatoio, e la direzione di avvolgimento o svolgimento rispetto alla carrucola di avvolgimento (13), tale direzione di avvolgimento o svolgimento essendo essenzialmente ortogonale rispetto alla direzione di trazione.
I cuscinetti (10, 11) comprendono preferibilmente un primo cuscinetto (10) ed un secondo cuscinetto (11) che guidano il passaggio della prima corda o cinghia (22) tra la direzione longitudinale entro l’asta telescopica (14, 15) e la direzione ortogonale rispetto alla carrucola di avvolgimento (13). Ciascuno dei cuscinetti (10, 11) è formato (Fig. 3) da un rispettivo cuscinetto a rulli, da due cuscinetti a reggispinta e da due ralle, tali elementi essendo inseriti su una rispettiva spina avente un diametro di 10 mm.
Riassumendo, azionando il motore (21) con il pulsante (33) il motore (21), riduttore (27) e la carrucola di avvolgimento (13) girano in senso antiorario, la prima corda o cinghia (22) si avvolge sulla carrucola di avvolgimento (13), la lama (1) si chiude sulla controlama (2) eseguendo il taglio. Una volta eseguito il taglio, cioè raggiunta una posizione di fine corsa, si inverte automaticamente il senso di rotazione del motore (21), riduttore (27) e la carrucola di avvolgimento (13) che girano in senso orario in modo tale che la prima corda o cinghia (22) viene recuperata dalla molla (18) che è posta sulla testa di taglio (29) dello svettatoio.
Il motore (21) è dotato di un rispettivo albero motore che si accoppia con il riduttore (27) il quale a sua volta si accoppia con la carrucola di avvolgimento (13). La carrucola di avvolgimento (13) è fissata al riduttore (27) tramite due viti. In corrispondenza della estremità opposta della carrucola di avvolgimento (13) rispetto alla estremità di fissaggio sul motoriduttore (27), è presente un terzo cuscinetto (52) che tramite un perno (53) consente di supportare il sistema di azionamento (13, 21, 27) evitando di avere una condizione a sbalzo del sistema stesso ed in particolare della carrucola di avvolgimento (13) che così risulta essere efficacemente supportata da un lato dal cuscinetto (52) con rispettivo perno (53) e dal lato opposto dal riduttore (27).
La prima corda o cinghia (22) viene fissata sulla carrucola di avvolgimento (13) mediante un nodo dopo essere passata all’interno di un foro presente sulla carrucola di avvolgimento (13) stessa.
Il motore (21) è preferibilmente di tipo brushless. La scelta preferenziale di un motore brushless è dovuta principalmente a due fattori: il peso, che a confronto di un motore di pari potenza in corrente continua è inferiore, e l’assenza di manutenzione tipica di motori a collettore dovuta dall’usura delle spazzole.
Ad esempio si potrà ricorrere ad un motore (21) che è preferibilmente di tipo brushless avente un diametro del corpo motore di 32 mm e lunghezza di 60 mm, rendendone possibile l’integrazione entro una impugnatura (36) di dimensioni contenute e facilmente maneggiabile dall’operatore. Ad esempio il motore potrà essere un motore alimentato a 36 Volt, corrente nominale di circa 2 Ampere. Il motore ha preferibilmente velocità in assenza di carico di circa 12000 giri/minuto, velocità nominale di funzionamento dell’ordine di 11000 giri/minuto, coppia nominale dell’ordine di 55 mNm.
La scelta di un motore a 36 Volt è stata effettuata in quanto, a parità di potenza, la tensione maggiore, rispetto ad altre alternative possibili, consente lo scorrimento di una corrente minore, cosa che limita la dissipazione sui conduttori consentendo una maggior durata della batteria.
In una forma di realizzazione si potrà prevedere un motore dotato di sensori di posizionamento dell’albero motore, come ad esempio sensori ad effetto Hall; tali sensori di tipo magnetico essendo disposti a 120° sull’albero motore in modo tale da consentire il rilevamento della posizione angolare entro settori di 60°. Le tecniche di controllo dei motori brushless di tipo dotati di sensori di posizione risultano adatte per questa applicazione in cui occorrono ben definite posizioni iniziale e finale mentre tra le quali sono richiesti elevati valori di velocità e coppia. Trattandosi di un motore che sviluppa 12000 giri/minuto a vuoto, calcolando la cinematica dell’intero apparecchio, si è definito che un rapporto di riduzione 1:30 potesse essere l’ideale; il rapporto più vicino fornibile dal costruttore risulta essere 1:29,3 che quindi è stato inserito nel sistema motoriduttore. Il riduttore (27) è preferibilmente di tipo epicicloidale ed ha preferibilmente un diametro esterno corrispondente al diametro esterno del motore sul quale si accoppia ed una lunghezza di circa 41 mm. Preferibilmente il riduttore è un riduttore a doppio stadio. In tal caso, essendo il rapporto di riduzione ottenuto di 1:29,3, si ha una efficienza che si attesta intorno al 90%. Pertanto la coppia massima ottenibile risulta 0,8687 Nm x 29,3 x 90% > 20 Nm che è adeguata per la specifica applicazione. Ovviamente si potranno prevedere differenti forme di realizzazione con differenti sistemi di motoriduttore per ottenere anche valori di coppia maggiori.
Nella forma di realizzazione illustrata le una o più schede elettroniche (16) sono realizzate in forma di tre schede elettroniche circolari, ma sarà evidente che sono possibili molteplici altre configurazioni senza uscire dall’ambito della presente invenzione. La soluzione rappresentata consente di ottenere diversi vantaggi in quanto la presenza di tre schede elettroniche permette si separare le funzioni sulle stesse consentendo anche una più economica riparazione ad esempio nel caso in cui una delle schede si guasti. Inoltre tale configurazione consente di ottenere una configurazione maggiormente compatta che ne consente la applicazione entro l’ingombro della impugnatura (36). Ulteriormente tale soluzione consente di evitare interferenze tra le schede che hanno differenti funzioni e consente un maggiormente efficace smaltimento del calore.
L’elettronica di controllo deve prevedere tre sezioni distinte per funzionalità realizzate sulle precedentemente descritte tre schede (16) elettroniche: alimentazione, controllo e potenza. Le tre sezioni logiche separate sulle tre distinte schede potranno essere sovrapposte l’una all’altra e collegate mediante connettori o mediante saldatura dei contatti di interconnessione.
Ad esempio una prima scheda elettronica potrà essere una scheda elettronica di controllo dotata di un microcontrollore. Ad esempio il microcontrollore potrà essere un microcontrollore dotato di periferiche integrate adatte al pilotaggio di motori trifase, come ad esempio il motore brushless. Le funzioni principali implementate nel microcontrollore sono le seguenti.
- Pilotaggio PWM (Pulse Width Modulation) delle 3 fasi del motore brushless tramite 6 canali digitali che si occupano rispettivamente della semionda ON e OFF di ogni avvolgimento;
- Lettura digitale dei 3 segnali provenienti dai sensori ad effetto Hall per il corretto posizionamento del campo elettrico durante il pilotaggio del motore;
- Lettura analogica della corrente prelevata dalla batteria sia per protezione che per valutazioni statistiche come ad esempio il calcolo della cosiddetta immagine termica;
- Lettura analogica della tensione della batteria sia per protezione che per limitazione del funzionamento in caso di valore basso di tensione, cioè in condizione di batteria scarica;
- Lettura analogica della temperatura misurata sui componenti di potenza, che rappresentano in buona approssimazione la temperatura degli avvolgimenti del motore non raggiungibili direttamente da un sensore;
- Lettura opzionalmente analogica o digitale del grilletto che chiude/apre la lama dell’apparecchiatura durante il taglio;
- Ingresso digitale di posizione di zero, che è rappresentato dalla lama dell’apparecchiatura completamente aperta;
- Uscita digitale a cui connettere un buzzer di segnalazione acustica ad esempio per avvisare dell’avvio della fase di taglio.
Ad esempio una seconda scheda elettronica potrà essere una scheda elettronica di alimentazione che si occupa principalmente di creare due tensioni a corrente continua stabilizzate per il corretto funzionamento dei dispositivi elettronici contenuti nelle altre due schede. Ad esempio la tensione delle batterie potrà essere convertita in una tensione di alimentazione di 12 Volt tramite un regolatore switching LM5007 in grado di fornire 700 mA fino ad una tensione di ingresso di 80V. In ogni caso, per evitare rotture dovute a picchi che solitamente si generano su carichi induttivi quali sono i motori, si è protetto l’ingresso tramite un diodo TVS (Transient Voltage Suppression o soppressore di transitori) che limita l’escursione in tensione a 46 Volt. Una precisa e stabile tensione di alimentazione a 12 Volt è necessaria per il corretto funzionamento dei circuiti di pilotaggio degli avvolgimenti del motore brushless. Il passaggio da 12 Volt a 5 Volt avviene attraverso un regolatore lineare, anche perché la corrente richiesta dalla circuiteria a 5 Volt è di piccola entità come ad esempio pochi mA, rispetto alla corrente nominale del motore.
Ad esempio una terza scheda elettronica potrà essere una scheda elettronica di potenza. Le funzioni principali di questa scheda sono due.
- Pilotare correttamente i tre avvolgimenti del motore brushless. Ciò viene implementato tramite 3 circuiti funzionalmente identici il cui componente caratteristico è il circuito integrato IRS21867 denominato Hi and Low Side Driver. Con tali componenti, i segnali PWM provenienti dal microcontrollore (tipicamente a livelli 0 – 5 Volt) vengono adeguatamente convertiti per pilotare gli interruttori elettronici MOS (Metal Oxide Semiconductor) con tensioni adeguate al funzionamento richiesto e direttamente connessi agli avvolgimenti del motore brushless;
- Lettura delle grandezze analogiche del sistema e invio dell’informazione al microcontrollore, che utilizzerà questi dati per l’elaborazione.
In particolare le 3 grandezze misurate sono le seguenti:
- tensione di batteria, attraverso un partitore resistivo;
- corrente di batteria, tramite trasduttore ad effetto Hall ACS712 con letture a fondo scala di 40 Ampere, positivi o negativi;
- temperatura degli interruttori MOS attraverso sensore KTY82, una PTC, cioè Positive Temperature Coefficient o resistenza con coefficiente positivo di temperatura.
In definitiva la presente invenzione riguarda (Fig. 1, Fig. 2, Fig. 3, Fig. 4, Fig. 5) uno svettatoio o troncarami del tipo a forbice dotato di una testa (29) potatrice comprendente (Fig.8, Fig.9, Fig.10, Fig.11) una lama (1) e una controlama (2) in cui la testa (29) potatrice è dotata di un dispositivo di movimentazione (9, 12, 19) atto a comandare una movimentazione di chiusura reciproca di lama (1) e controlama (2) da una posizione aperta ad una posizione chiusa per taglio di un pezzo posto nell’apertura formata da lama (1) e controlama (1). La testa (29) potatrice è ulteriormente dotata di un mezzo elastico (18) di richiamo per ritorno alla posizione aperta. Lo svettatoio o troncarami è dotato di una asta telescopica (14, 15) per variazione telescopica di lunghezza dello svettatoio o troncarami. L’asta telescopica (14, 15) supporta su una sua prima estremità la testa (29) potatrice e comprendente in prossimità o in corrispondenza della estremità opposta mezzi di comando (33) di un sistema di azionamento (13, 21, 27) dello svettatoio o troncarami per il comando del dispositivo di movimentazione (9, 12, 19) atto a comandare la movimentazione di chiusura reciproca di lama (1) e controlama (2).
Il sistema di azionamento (13, 21, 27) è collegato (Fig.1, Fig.2, Fig.3, Fig.4, Fig.5) ad una prima corda o cinghia (22) estendentesi lungo una direzione di sviluppo longitudinale (55) dell’asta telescopica (14, 15), la prima corda o cinghia (22) essendo atta ad accoppiarsi con il dispositivo di movimentazione (9, 12, 19) secondo una configurazione in cui:
- una azione di trazione applicata sulla prima corda o cinghia (22) dal sistema di azionamento (13, 21, 27) secondo una direzione di trazione del dispositivo di movimentazione (9, 12, 19) corrispondente alla direzione di sviluppo longitudinale (55) dell’asta telescopica (14, 15)
corrisponde a
- una azione di trazione applicata dalla prima corda o cinghia (22) sul dispositivo di movimentazione (9, 12, 19) atto a comandare una movimentazione di chiusura reciproca di lama (1) e controlama (2).
Il sistema di azionamento (13, 21, 27) comprende un motore (21) elettrico il quale è disposto secondo una direzione di montaggio longitudinale (54) sviluppantesi essenzialmente parallelamente rispetto alla direzione di sviluppo longitudinale (55) dell’asta telescopica (14, 15), il motore (21) azionante una carrucola di avvolgimento (13) di avvolgimento o svolgimento della prima corda o cinghia (22) con asse di rotazione (51) parallelo rispetto a direzione di montaggio longitudinale (54) e direzione di sviluppo longitudinale (55) dell’asta telescopica (14, 15). La direzione di avvolgimento (57) della prima corda o cinghia (22) è inclinata rispetto alla direzione di sviluppo longitudinale (55) dell’asta telescopica (14, 15). Il sistema di azionamento (13, 21, 27) ulteriormente comprende mezzi di rinvio (10, 11) per rinvio in condizione guidata della prima corda o cinghia (22) con variazione di detta direzione di trazione applicata sulla prima corda o cinghia (22) da una condizione di parallelismo con la direzione di sviluppo longitudinale (55) dell’asta telescopica (14, 15) ad una direzione corrispondente alla direzione di avvolgimento (57) della prima corda o cinghia (22) sulla carrucola di avvolgimento (13).
L’inclinazione tra la direzione di trazione applicata sulla prima corda o cinghia (22) e la direzione corrispondente alla direzione di avvolgimento (57) della prima corda o cinghia (22) è compresa tra 75 e 105 gradi, preferibilmente essenzialmente ortogonale.
I mezzi di rinvio (10, 11) per rinvio della prima corda o cinghia (22) comprendono almeno un primo cuscinetto (10) disposto in condizione di prossimità con la carrucola di avvolgimento (13) ed avente un asse del cuscinetto (56) essenzialmente ortogonale rispetto alla direzione di sviluppo longitudinale (55) dell’asta telescopica (14, 15), la prima corda o cinghia (22) essendo disposta passante attorno al primo cuscinetto (10) il quale costituisce un primo elemento di rinvio e di variazione di una direzione di movimentazione della prima corda o cinghia (22) tra:
- la direzione di trazione del dispositivo di movimentazione (9, 12, 19) la quale è orientata longitudinalmente rispetto alla direzione di sviluppo longitudinale (55) dell’asta telescopica (14, 15)
e
- la direzione di avvolgimento (57) o svolgimento rispetto alla carrucola di avvolgimento (13).
In una forma di realizzazione il sistema di azionamento (13, 21, 27) comprende (Fig. 5) ulteriormente un secondo cuscinetto (11) avente un asse del cuscinetto (56) ortogonale rispetto alla direzione di sviluppo longitudinale (55) dell’asta telescopica (14, 15), il secondo cuscinetto (11) essendo disposto distanziato rispetto al primo cuscinetto (10), la prima corda o cinghia (22) essendo disposta passante attorno al primo cuscinetto (10) il quale costituisce detto primo elemento di rinvio e di variazione di una direzione di movimentazione della prima corda o cinghia (22) tra:
- la direzione di trazione del dispositivo di movimentazione (9, 12, 19)
e
- la direzione di avvolgimento o svolgimento rispetto alla carrucola di avvolgimento (13) la prima corda o cinghia (22) essendo disposta passante attorno al secondo cuscinetto (11) il quale costituisce un secondo elemento di rinvio e di variazione della direzione di movimentazione della prima corda o cinghia (22) per allineamento della prima corda o cinghia (22) rispetto ad una cavità interna di passaggio dell’asta telescopica (14, 15).
La presente invenzione riguarda anche un metodo di comando di uno svettatoio o troncarami del tipo a forbice dotato di una testa (29) potatrice comprendente una lama (1) e una controlama (2) supportate da un portalame (3) disposto su un supporto (8) della testa (29), in cui la testa (29) potatrice è dotata di un dispositivo di movimentazione (9, 12, 19) atto a comandare una movimentazione di chiusura reciproca di lama (1) e controlama (2) da una posizione aperta ad una posizione chiusa per taglio di un pezzo posto nell’apertura formata da lama (1) e controlama (2), la testa (29) potatrice essendo ulteriormente dotata di un mezzo elastico (18) di richiamo per ritorno alla posizione aperta, lo svettatoio o troncarami essendo dotato di una asta (14, 15) supportante su una sua prima estremità la testa (29) potatrice e comprendente in prossimità o in corrispondenza della estremità opposta mezzi di comando (33) di un sistema di azionamento (13, 21, 27) dello svettatoio o troncarami per il comando del dispositivo di movimentazione (9, 12, 19), in cui il sistema di azionamento (13, 21, 27) è collegato ad una prima corda o cinghia (22) estendentesi lungo una direzione di sviluppo longitudinale (55) dell’asta telescopica (14, 15), la prima corda o cinghia (22) essendo atta ad accoppiarsi con il dispositivo di movimentazione (9, 12, 19) secondo una configurazione in cui:
- una azione di trazione applicata sulla prima corda o cinghia (22) dal sistema di azionamento (13, 21, 27) secondo una direzione di trazione del dispositivo di movimentazione (9, 12, 19) corrispondente alla direzione di sviluppo longitudinale (55) dell’asta telescopica (14, 15)
corrisponde a
- una azione di trazione applicata dalla prima corda o cinghia (22) sul dispositivo di movimentazione (9, 12, 19) atto a comandare una movimentazione di chiusura reciproca di lama (1) e controlama (2),
in cui
il sistema di azionamento (13, 21, 27) comprende un motore (21) elettrico il quale è disposto secondo una direzione di montaggio longitudinale (54) sviluppantesi essenzialmente parallelamente rispetto alla direzione di sviluppo longitudinale (55) dell’asta telescopica (14, 15), il motore (21) azionante una carrucola di avvolgimento (13) di avvolgimento o svolgimento della prima corda o cinghia (22) con asse di rotazione (51) parallelo rispetto a direzione di montaggio longitudinale (54) e direzione di sviluppo longitudinale (55) dell’asta telescopica (14, 15), il sistema di azionamento (13, 21, 27) ulteriormente comprendente almeno un primo cuscinetto (10) disposto in condizione di prossimità con la carrucola di avvolgimento (13) ed avente un asse del cuscinetto (56) ortogonale rispetto alla direzione di sviluppo longitudinale (55) dell’asta telescopica (14, 15), la prima corda o cinghia (22) essendo disposta passante attorno al primo cuscinetto (10) il quale costituisce un primo elemento di rinvio e di variazione di una direzione di movimentazione della prima corda o cinghia (22) tra:
- la direzione di trazione del dispositivo di movimentazione (9, 12, 19) la quale è orientata longitudinalmente rispetto alla direzione di sviluppo longitudinale (55) dell’asta telescopica (14, 15)
e
- una direzione di avvolgimento o svolgimento rispetto alla carrucola di avvolgimento (13), tale direzione di avvolgimento o svolgimento essendo essenzialmente ortogonale rispetto alla direzione di trazione;
il metodo comprendente le seguenti fasi:
a) azionamento del motore (21) elettrico in rotazione per trazione della prima corda o cinghia (22) per azione di taglio;
b) rilevamento della fine della azione di taglio;
c) azionamento del motore (21) elettrico in controrotazione per rilascio della prima corda o cinghia (22) la quale è richiamata dalla azione di richiamo del mezzo elastico.
La descrizione della presente invenzione è stata fatta con riferimento alle figure allegate in una forma di realizzazione preferita della stessa, ma è evidente che molte possibili alterazioni, modifiche e varianti saranno immediatamente chiare agli esperti del settore alla luce della precedente descrizione. Così, va sottolineato che l'invenzione non è limitata dalla descrizione precedente, ma include tutte quelle alterazioni, modifiche e varianti in conformità con le annesse rivendicazioni.
NOMENCLATURA UTILIZZATA
Con riferimento ai numeri identificativi riportati nelle figure allegate, si è usata la seguente nomenclatura:
1. Lama
2. Controlama
3. Portalame
4. Prima ruota
5. Seconda ruota
6. Mezzo di bloccaggio
7. Carrucola di rinvio
8. Supporto
9. Carrello
10. Primo cuscinetto
11. Secondo cuscinetto
12. Tirante
13. Carrucola di avvolgimento
14. Tubo esterno
15. Tubo interno
16. Scheda elettronica
17. Tappo di scorrimento
18. Mezzo elastico o molla
19. Seconda corda o seconda cinghia
20. Stringitubo
21. Motore
22. Prima corda o prima cinghia
23. Primo punto di fissaggio della seconda corda o cinghia 24. Secondo punto di fissaggio della seconda corda o cinghia 25. Primo punto di fissaggio della prima corda o cinghia 26. Secondo punto di fissaggio della prima corda o cinghia 27. Riduttore
28. Foro
29. Testa
30. Prima scanalatura
31. Seconda scanalatura
32. Terza scanalatura
33. Pulsante
34. Semi guscio
35. Anello
36. Impugnatura
37. Connettore
38. Batteria
39. Punto di aggancio
40. Ruota interna
41. Braccio
42. Asse di accoppiamento
43. Denti
44. Prima sede
45. Seconda sede
46. Prima porzione
47. Seconda porzione
48. Mezzo di fissaggio rilasciabile 49. Passaggio di attraversamento 50. Asola
51. Asse di rotazione
52. Terzo cuscinetto
53. Perno
54. Direzione di montaggio longitudinale 55. Direzione di sviluppo longitudinale 56. Asse del cuscinetto
57. Direzione di avvolgimento

Claims (26)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Svettatoio o troncarami del tipo a forbice dotato di una testa (29) potatrice comprendente una lama (1) e una controlama (2) supportate da un portalame (3) disposto su un supporto (8) della testa (29), in cui la testa (29) potatrice è dotata di un dispositivo di movimentazione (9, 12, 19) atto a comandare una movimentazione di chiusura reciproca di lama (1) e controlama (2) da una posizione aperta ad una posizione chiusa per taglio di un pezzo posto nell’apertura formata da lama (1) e controlama (2), la testa (29) potatrice essendo ulteriormente dotata di un mezzo elastico (18) di richiamo per ritorno alla posizione aperta, lo svettatoio o troncarami essendo dotato di una asta telescopica (14, 15) per variazione telescopica di lunghezza dello svettatoio o troncarami, l’asta telescopica (14, 15) supportante su una sua prima estremità la testa (29) potatrice e comprendente in prossimità o in corrispondenza della estremità opposta mezzi di comando (33) di un sistema di azionamento (13, 21, 27) dello svettatoio o troncarami per il comando del dispositivo di movimentazione (9, 12, 19), in cui il sistema di azionamento (13, 21, 27) è collegato ad una prima corda o cinghia (22) estendentesi lungo una direzione di sviluppo longitudinale (55) dell’asta telescopica (14, 15), la prima corda o cinghia (22) essendo atta ad accoppiarsi con il dispositivo di movimentazione (9, 12, 19) secondo una configurazione in cui: - una azione di trazione applicata sulla prima corda o cinghia (22) dal sistema di azionamento (13, 21, 27) secondo una direzione di trazione del dispositivo di movimentazione (9, 12, 19) corrispondente alla direzione di sviluppo longitudinale (55) dell’asta telescopica (14, 15) corrisponde a - una azione di trazione applicata dalla prima corda o cinghia (22) sul dispositivo di movimentazione (9, 12, 19) atto a comandare una movimentazione di chiusura reciproca di lama (1) e controlama (2), caratterizzato dal fatto che il sistema di azionamento (13, 21, 27) comprende un motore (21) elettrico il quale è disposto secondo una direzione di montaggio longitudinale (54) sviluppantesi essenzialmente parallelamente rispetto alla direzione di sviluppo longitudinale (55) dell’asta telescopica (14, 15), il motore (21) essendo connesso per azionamento di una carrucola di avvolgimento (13) di avvolgimento o svolgimento della prima corda o cinghia (22) con asse di rotazione (51) parallelo rispetto a direzione di montaggio longitudinale (54) e direzione di sviluppo longitudinale (55) dell’asta telescopica (14, 15) in cui una direzione di avvolgimento (57) della prima corda o cinghia (22) è inclinata rispetto alla direzione di sviluppo longitudinale (55) dell’asta telescopica (14, 15), il sistema di azionamento (13, 21, 27) ulteriormente comprendente mezzi di rinvio (10, 11) per rinvio in condizione guidata della prima corda o cinghia (22) con variazione di detta direzione di trazione applicata sulla prima corda o cinghia (22) da una condizione di parallelismo con la direzione di sviluppo longitudinale (55) dell’asta telescopica (14, 15) ad una direzione corrispondente alla direzione di avvolgimento (57) della prima corda o cinghia (22).
  2. 2. Svettatoio o troncarami secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che l’inclinazione tra detta direzione di trazione applicata sulla prima corda o cinghia (22) e detta direzione corrispondente alla direzione di avvolgimento (57) della prima corda o cinghia (22) è compresa tra 75 e 105 gradi.
  3. 3. Svettatoio o troncarami secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che l’inclinazione tra detta direzione di trazione applicata sulla prima corda o cinghia (22) e detta direzione corrispondente alla direzione di avvolgimento (57) della prima corda o cinghia (22) è essenzialmente ortogonale.
  4. 4. Svettatoio o troncarami secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che i mezzi di rinvio (10, 11) per rinvio in condizione guidata della prima corda o cinghia (22) comprendono almeno un primo cuscinetto (10) disposto in condizione di prossimità con la carrucola di avvolgimento (13) ed avente un asse del cuscinetto (56) essenzialmente ortogonale rispetto alla direzione di sviluppo longitudinale (55) dell’asta telescopica (14, 15), la prima corda o cinghia (22) essendo disposta passante attorno al primo cuscinetto (10) il quale costituisce un primo elemento di rinvio e di variazione di una direzione di movimentazione della prima corda o cinghia (22) tra: - la direzione di trazione del dispositivo di movimentazione (9, 12, 19) la quale è orientata longitudinalmente rispetto alla direzione di sviluppo longitudinale (55) dell’asta telescopica (14, 15) e - la direzione di avvolgimento (57) o svolgimento rispetto alla carrucola di avvolgimento (13).
  5. 5. Svettatoio o troncarami secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che i mezzi di rinvio (10, 11) per rinvio in condizione guidata della prima corda o cinghia (22) comprendono ulteriormente un secondo cuscinetto (11) avente un asse del cuscinetto (56) ortogonale rispetto alla direzione di sviluppo longitudinale (55) dell’asta telescopica (14, 15), il secondo cuscinetto (11) essendo disposto distanziato rispetto al primo cuscinetto (10), la prima corda o cinghia (22) essendo disposta passante attorno al primo cuscinetto (10) il quale costituisce detto primo elemento di rinvio e di variazione di una direzione di movimentazione della prima corda o cinghia (22) tra: - la direzione di trazione del dispositivo di movimentazione (9, 12, 19) e - la direzione di avvolgimento o svolgimento rispetto alla carrucola di avvolgimento (13) la prima corda o cinghia (22) essendo disposta passante attorno al secondo cuscinetto (11) il quale costituisce un secondo elemento di rinvio e di variazione della direzione di movimentazione della prima corda o cinghia (22) per allineamento della prima corda o cinghia (22) rispetto ad una cavità interna di passaggio dell’asta telescopica (14, 15).
  6. 6. Svettatoio o troncarami secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che il motore (21) è un motore con velocità nominale di funzionamento dell’ordine di 11000 giri/minuto, coppia nominale dell’ordine di 55 mNm.
  7. 7. Svettatoio o troncarami secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che il sistema di azionamento (13, 21, 27) comprende ulteriormente un riduttore (27) interposto tra il motore (21) e la carrucola di avvolgimento (13).
  8. 8. Svettatoio o troncarami secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che il riduttore (27) ha un rapporto di riduzione dell’ordine di 1:30.
  9. 9. Svettatoio o troncarami secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che comprende una o più batterie (38) per alimentazione del motore (21).
  10. 10. Svettatoio o troncarami secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che le una o più batterie (38) sono separate rispetto al corpo dello svettatoio o troncarami e collegate al corpo dello svettatoio o troncarami tramite un connettore (37).
  11. 11. Svettatoio o troncarami secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che le una o più batterie (38) sono disposte su supporto indossabile da un operatore.
  12. 12. Svettatoio o troncarami secondo la rivendicazione 9 caratterizzato dal fatto che le una o più batterie (38) sono integrate entro il corpo dello svettatoio o troncarami.
  13. 13. Svettatoio o troncarami secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che l’asta telescopica (14, 15) comprende un tubo esterno (14) entro il quale è scorrevolmente applicato un tubo interno (15) la cui estrazione dal tubo esterno (14) consente un allungamento dell’asta telescopica e la cui inserzione all’interno del tubo esterno (14) consente un accorciamento dell’asta telescopica, per regolazione di una altezza di taglio dello svettatoio o troncarami, lo svettatoio o troncarami comprendente uno stringitubo (20) atto a rilasciare e bloccare lo scorrimento reciproco di tubo esterno (14) e tubo interno (15).
  14. 14. Svettatoio o troncarami secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che il sistema di azionamento (13, 21, 27) è disposto in corrispondenza di una seconda estremità terminale dell’asta telescopica (14, 15) opposta rispetto alla prima estremità dell’asta telescopica (14, 15) supportante la testa (29) di potatura, il sistema di azionamento (13, 21, 27) essendo disposto entro una impugnatura (36), lo svettatoio o troncarami comprendente un sistema di rinvio della prima corda o cinghia (22) per compensazione della variazione telescopica di lunghezza dello svettatoio o troncarami, il sistema di rinvio definente un percorso della prima corda o cinghia (22) il quale è configurato in modo tale da consentire l’estensione telescopica reciproca tra tubo interno (15) e tubo esterno (14) mantenendo fissa la posizione del sistema di azionamento (13, 21, 27).
  15. 15. Svettatoio o troncarami secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che la testa (29) di potatura è disposta sulla prima estremità dell’asta telescopica (14, 15) mediante fissaggio sul tubo interno (15) e il sistema di azionamento (13, 21, 27) è disposto sulla seconda estremità dell’asta telescopica (14, 15) entro l’impugnatura (36) fissata sul tubo esterno (14), il sistema di rinvio della prima corda o cinghia (22) per compensazione della variazione telescopica di lunghezza dello svettatoio o troncarami comprendente: - una serie di scanalature (30, 31, 32) ricavate su tubo esterno (14) e tubo interno (15) secondo una configurazione in cui il tubo interno (15) comprende una prima scanalatura (32) ed una seconda scanalatura (31) ed in cui il tubo esterno (14) comprende una terza scanalatura (30); - un tappo di scorrimento (17) dotato di un passaggio di attraversamento (49) atto ad essere applicato sul tubo interno (15) sulla estremità opposta del tubo interno (15) rispetto alla estremità supportante la testa (29) di potatura; - un’asola (50) ricavata sul tubo interno (15) lungo una delle scanalature ricavate sul tubo interno (15); il percorso della prima corda o cinghia (22) definito dal sistema di rinvio essendo tale che: - la prima corda o cinghia (22) è fissata in un primo punto di fissaggio (25) della prima corda o cinghia il quale si trova in corrispondenza dello stringitubo (20); - la prima corda o cinghia (22) passa esternamente al tubo interno (15) sotto lo stringitubo (20) con disposizione entro la prima scanalatura (32) e passa lungo la prima scanalatura (32) in una direzione opposta rispetto a quella orientata verso la posizione di applicazione della testa (29) di potatura fino a raggiungere l’estremità terminale corrispondente del tubo interno (15); - in corrispondenza di tale estremità terminale del tubo interno (15), la prima corda o cinghia (22) è ripiegata con formazione di un anello (35) e la prima corda o cinghia (22) entra internamente al tubo interno (15) risalendo in direzione opposta a quella lungo la quale è passata entro la prima scanalatura (32), il passaggio tra l’esterno del tubo interno (15) dalla prima scanalatura (32) verso l’interno del tubo interno (15) avvenendo in modo guidato per mezzo del tappo di scorrimento (17) mediante passaggio della prima corda o cinghia (22) attraverso il passaggio di attraversamento (49); - la prima corda o cinghia (22) risale internamente al tubo interno (15) fino a fuoriuscire esternamente dal tubo interno (15) in corrispondenza della posizione di applicazione della testa (29) di potatura per ingaggiamento con il dispositivo di movimentazione (9, 12, 19) atto a comandare la movimentazione di chiusura reciproca di lama (1) e controlama (2), il dispositivo di movimentazione (9, 12, 19) essendo dotato di una carrucola di rinvio (7) che consente di rinviare indietro la prima corda o cinghia (22); - la prima corda o cinghia (22) rinviata dalla carrucola di rinvio (7) passa internamente al tubo interno (15) nella direzione opposta rispetto a quella orientata verso la posizione di applicazione della testa (29) di potatura; - dopo aver percorso un tratto internamente al tubo interno (15), la prima corda o cinghia (22) fuoriesce dal tubo interno (15) attraverso l’asola (50) ricavata entro la sede di scorrimento e guida definita dalla seconda scanalatura (31) del tubo interno (15) - in corrispondenza dello stringitubo (20), la prima corda o cinghia (22) passa sotto lo stringitubo (20) in modo scorrevole e prosegue il suo percorso entro la terza scanalatura (30) che è presente sul tubo esterno (14) fino a penetrare entro l’impugnatura (36) che viene applicata in corrispondenza della estremità terminale del tubo esterno (14) opposta rispetto alla estremità di inserzione sul tubo interno (15); - nella l’impugnatura (36) la prima corda o cinghia (22) è fissata al sistema di azionamento (13, 21, 27) in corrispondenza di un secondo punto di fissaggio (26) della prima corda o cinghia.
  16. 16. Svettatoio o troncarami secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che la carrucola di rinvio (7) della prima corda o cinghia (22) è disposta su un carrello (9) di trazione scorrevole entro il tubo interno (15), il carrello (9) essendo atto al trasferimento alla testa (29) dell’azione di trazione esercitata dal sistema di azionamento (13, 21, 27) sulla prima corda o cinghia (22).
  17. 17. Svettatoio o troncarami secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che il dispositivo di movimentazione (9, 12, 19) atto a comandare la movimentazione di chiusura reciproca di lama (1) e controlama (2) comprende una seconda corda o cinghia (19) di trazione la quale è disposta attraverso un sistema di demoltiplica della forza comprendente una ruota interna (40) la quale è disposta entro un alloggiamento del supporto (8) della testa (29) di potatura, la ruota interna (40) comprendente una prima ruota (4) ed una seconda ruota (5) solidali l’una con l’altra ed aventi diametri differenti, la seconda corda o cinghia (19) essendo avvolta sulla prima ruota (4) di diametro maggiore ed esercitante la trazione di azionamento a seguito di svolgimento dalla prima ruota (4) e corrispondente avvolgimento sulla seconda ruota (5) avente diametro inferiore rispetto al diametro della prima ruota (4).
  18. 18. Svettatoio o troncarami secondo la rivendicazione precedente e secondo la rivendicazione 16 caratterizzato dal fatto che la seconda corda o cinghia (19) di trazione è fissata al carrello (9) da un lato e a una tra lama (1) e controlama (2) dal lato opposto.
  19. 19. Svettatoio o troncarami secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che la seconda corda o cinghia (19) di trazione è fissata a una tra lama (1) e controlama (2) con interposizione di un tirante (12) di fissaggio.
  20. 20. Svettatoio o troncarami secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che la controlama (2) è solidale al portalame (3) e la lama (1) è ruotabile su un punto di incernieramento rispetto alla controlama (2).
  21. 21. Svettatoio o troncarami secondo la rivendicazione precedente e secondo la rivendicazione 17 caratterizzato dal fatto che la seconda corda o cinghia (19) di trazione è fissata al carrello (9) da un lato ed alla lama (1) dall’altro.
  22. 22. Svettatoio o troncarami secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che la lama (1) è dotata di un braccio (41) di estensione in corrispondenza del quale avviene il fissaggio della seconda corda o cinghia (19) di trazione, il braccio (41) costituente una leva di azionamento della lama (1).
  23. 23. Svettatoio o troncarami secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che l’elemento elastico di richiamo (18) è una molla.
  24. 24. Svettatoio o troncarami secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che la testa potatrice (29) è orientabile mediante rotazione del portalame (3) rispetto al supporto (8).
  25. 25. Svettatoio o troncarami secondo la rivendicazione 13 caratterizzato dal fatto che il sistema di azionamento (13, 21, 27) e la testa (29) di potatura sono disposti in corrispondenza di estremità opposte di uno stesso tubo selezionato tra tubo esterno (14) e tubo interno (15), per collegamento diretto senza interposizione di sistemi di compensazione della variazione telescopica di lunghezza dello svettatoio o troncarami.
  26. 26. Metodo di comando di una svettatoio o troncarami del tipo a forbice dotato di una testa (29) potatrice comprendente una lama (1) e una controlama (2) supportate da un portalame (3) disposto su un supporto (8) della testa (29), in cui la testa (29) potatrice è dotata di un dispositivo di movimentazione (9, 12, 19) atto a comandare una movimentazione di chiusura reciproca di lama (1) e controlama (2) da una posizione aperta ad una posizione chiusa per taglio di un pezzo posto nell’apertura formata da lama (1) e controlama (1), la testa (29) potatrice essendo ulteriormente dotata di un mezzo elastico (18) di richiamo per ritorno alla posizione aperta, lo svettatoio o troncarami essendo dotato di una asta (14, 15) supportante su una sua prima estremità la testa (29) potatrice e comprendente in prossimità o in corrispondenza della estremità opposta mezzi di comando (33) di un sistema di azionamento (13, 21, 27) dello svettatoio o troncarami per il comando del dispositivo di movimentazione (9, 12, 19), in cui il sistema di azionamento (13, 21, 27) è collegato ad una prima corda o cinghia (22) estendentesi lungo una direzione di sviluppo longitudinale (55) dell’asta (14, 15), la prima corda o cinghia (22) essendo atta ad accoppiarsi con il dispositivo di movimentazione (9, 12, 19) secondo una configurazione in cui: - una azione di trazione applicata sulla prima corda o cinghia (22) dal sistema di azionamento (13, 21, 27) secondo una direzione di trazione del dispositivo di movimentazione (9, 12, 19) corrispondente alla direzione di sviluppo longitudinale (55) dell’asta (14, 15) corrisponde a - una azione di trazione applicata dalla prima corda o cinghia (22) sul dispositivo di movimentazione (9, 12, 19) atto a comandare una movimentazione di chiusura reciproca di lama (1) e controlama (2), in cui il sistema di azionamento (13, 21, 27) comprende un motore (21) elettrico il quale è disposto secondo una direzione di montaggio longitudinale (54) sviluppantesi essenzialmente parallelamente rispetto alla direzione di sviluppo longitudinale (55) dell’asta (14, 15), il motore (21) azionante una carrucola di avvolgimento (13) di avvolgimento o svolgimento della prima corda o cinghia (22) con asse di rotazione (51) parallelo rispetto a direzione di montaggio longitudinale (54) e direzione di sviluppo longitudinale (55) dell’asta (14, 15), il sistema di azionamento (13, 21, 27) ulteriormente comprendente almeno un primo cuscinetto (10) disposto in condizione di prossimità con la carrucola di avvolgimento (13) ed avente un asse del cuscinetto (56) ortogonale rispetto alla direzione di sviluppo longitudinale (55) dell’asta (14, 15), la prima corda o cinghia (22) essendo disposta passante attorno al primo cuscinetto (10) il quale costituisce un primo elemento di rinvio e di variazione di una direzione di movimentazione della prima corda o cinghia (22) tra: - la direzione di trazione del dispositivo di movimentazione (9, 12, 19) la quale è orientata longitudinalmente rispetto alla direzione di sviluppo longitudinale (55) dell’asta (14, 15) e - una direzione di avvolgimento o svolgimento rispetto alla carrucola di avvolgimento (13), tale direzione di avvolgimento o svolgimento essendo essenzialmente ortogonale rispetto alla direzione di trazione; il metodo comprendente le seguenti fasi: a) azionamento del motore (21) elettrico in rotazione per trazione della prima corda o cinghia (22) per azione di taglio; b) rilevamento della fine della azione di taglio; c) azionamento del motore (21) elettrico in controrotazione per rilascio della prima corda o cinghia (22) dalla carrucola di avvolgimento (13), la prima corda o cinghia (22) essendo richiamata indietro dalla azione di richiamo del mezzo elastico.
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