IT201800010048A1 - Trinciatrice per la lavorazione superficiale del terreno - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

del brevetto per invenzione industriale dal titolo:

“TRINCIATRICE PER LA LAVORAZIONE SUPERFICIALE DEL TERRENO”

La presente invenzione riguarda una trinciatrice per la lavorazione superficiale del terreno.

Una trinciatrice del tipo sopra identificato viene impiegata per diserbare meccanicamente il terreno e/o sradicare e sminuzzare resti di colture. La trinciatrice generalmente comprende un rotore, il quale presenta un albero longitudinale; ed attrezzi articolati all’albero e configurati per picchiettare il terreno in modo da sradicare e sminuzzare le piante infestanti e/o i resti delle colture; e un carter di protezione, il quale è disposto attorno al rotore e ha la funzione di confinare ciò che viene sollevato dall’azione del rotore fra il terreno ed il carter di protezione. In altre parole, il carter impedisce che il rotore proietti materiale pesante, come ad esempio sassi e zolle in modo incontrollato e limita la diffusione della polvere. A questo scopo, il carter di protezione comprende una parte fissa ed un parte mobile, la quale è articolata alla parte fissa, è disposta nella zona frontale del carter di protezione con riferimento alla direzione di avanzamento ed è configurata per essere disposta a contatto con il terreno.

La parte mobile ha le funzioni di chiudere lo spazio che si verrebbe a creare fra la parte fissa del carter di protezione ed il terreno e di adattarsi alle irregolarità del terreno.

La parte mobile può evidenziare problemi di usura che sono causati da urti e sfregamenti con il terreno e può essere facilmente sollevata dai resti delle colture.

Uno scopo della presente invenzione è quello di realizzare una trinciatrice del tipo sopra identificato che sia in grado di ovviare agli inconvenienti dell’arte nota.

In accordo con la presente invenzione, viene realizzata una trinciatrice per la lavorazione superficiale del terreno, la trinciatrice comprendendo:

- un rotore comprendente un albero girevole attorno ad un asse longitudinale e una pluralità di attrezzi articolati all’albero;

- un carter di protezione comprendente una parte fissa ed una parte mobile che si estende fra la parte fissa ed il terreno, la quale comprende una pluralità di pannelli allineati fra loro ed incernierati alla parte fissa attorno ad un asse parallelo all'asse longitudinale, in cui ciascun pannello è realizzato in materiale polimerico e comprende:

- una prima estremità configurata per essere incernierata alla parte fissa del carter di protezione; e - una seconda estremità configurata per essere disposta a contatto del terreno, in cui la prima e la seconda estremità presentano uno spessore maggiore rispetto alle restanti parti del pannello.

Il pannello in materiale polimerico consente di conferire facilmente a ciascun pannello la forma più adatta al tipo di impiego. Nella fattispecie, la prima estremità del pannello con sezione maggiorata ha la funzione di rinforzare la parte del pannello che è incernierata alla parte fissa del carter di protezione. La seconda estremità con sezione maggiorata conferisce rigidezza alla parte inferiore del pannello a vantaggio della solidità del pannello laddove gli urti avvengono con maggiore frequenza. Inoltre, la seconda estremità con sezione maggiorata consente di accrescere il peso della parte inferiore del pannello a beneficio della stabilità della posizione del pannello.

In particolare, il pannello è realizzato in un unico pezzo ottenuto tramite stampaggio ad iniezione in modo da definire in modo preciso la forma del pannello e non richiedere operazioni di assemblaggio.

In particolare, la prima e la seconda estremità di ciascun pannello sono esternamente delimitate, in parte, da una prima faccia cilindrica e, rispettivamente, da una seconda faccia cilindrica.

In questo modo la prima estremità è agevolata nel movimento di oscillazione e la seconda estremità può facilmente seguire il profilo del terreno.

In particolare, la prima estremità presenta un foro passante, mentre la seconda estremità è piena.

In questo modo, la prima estremità può alloggiare un perno per realizzare una cerniera con la parte fissa del carter di protezione, mentre la seconda estremità è piena per appesantire la parte inferiore del pannello e conferire una maggiore stabilità al panello. Se da un lato, il pannello è incernierato alla parte fissa del carter per seguire il profilo del terreno, dall’altro lato, si vuole evitare che il panello si sollevi eccessivamente a seguito di un contatto con asperità del terreno e/o resti di colture.

In particolare, lo spessore di ciascun pannello decresce progressivamente a partire della prima estremità verso la seconda estremità e decresce progressivamente a partire dalla seconda estremità verso la prima estremità, in particolare il pannello presenta una zona centrale di spessore costante raccordata alla zone di spessore variabile.

In questo modo, il pannello non presenta brusche discontinuità della sezione che potrebbero costituire l’innesco di rotture del pannello e nello stesso tempo zone di accumulo di polvere e/o fango e/o detriti.

In particolare, ciascun pannello comprende una pluralità di costole che si estendono fra la prima e la seconda estremità, in modo da incrementare la resistenza a flessione del panello.

In particolare, ciascun pannello presenta due parti inclinate una rispetto all’altra lungo una linea parallela alla prima e alla seconda estremità in modo tale per cui la seconda estremità sia disposta in posizione arretrata, in condizioni di riposo, rispetto alla direzione di avanzamento.

Questa configurazione impedisce ai panelli di impuntarsi con il terreno nella direzione di avanzamento.

In particolare la detta linea è disposta in prossimità della seconda estremità.

In particolare, la parte fissa comprende un riscontro per limitare l’oscillazione dei pannelli nella direzione di avanzamento.

In questo modo, l’oscillazione dei pannelli è limitata al superamento dell’ostacolo lungo il terreno.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno chiari dalla descrizione che segue di un suo esempio non limitativo di attuazione, con riferimento alle Figure dei disegni annessi, in cui:

- La Figura 1 è una vista in elevazione laterale, con parti asportate per chiarezza, di una trinciatrice realizzata in accordo con la presente invenzione; e

- Le Figure 2 e 3 sono delle viste prospettiche, con parti asportate per chiarezza, di un particolare della trinciatrice della Figura 1 realizzato in accordo con la presente invenzione.

Nella Figura 1 è illustrata una trinciatrice 1, la quale è adibita al trattamento superficiale del terreno, in particolare per il diserbo meccanico e/o alla trinciatura ed estirpazione di resti di colture. Nella fattispecie illustrata la trinciatrice 1 è configurata per essere avanzata in una direzione di avanzamento D lungo un terreno T che presenta una superficie caratterizza da un andamento irregolare. La trinciatrice 1 comprende un rotore 2; un carter di protezione 3 che si estende attorno al rotore 2; ed un rullo 4 posteriore, il quale è adiacente al carter di protezione 3 ed è configurato per essere disposto in appoggio sul terreno T. Il rotore 2 comprende un albero 5 motorizzato e girevole attorno ad un asse A ed una pluralità di attrezzi 6, i quali sono articolati attorno a rispettivi assi paralleli all’asse A e sono configurati come zappette in modo da scalfire uno strato superficiale del terreno T. Il rullo 4 è girevole attorno ad un asse A1 parallelo all’asse A.

Il carter di protezione 3 comprende una parte fissa 7 ed una parte mobile 8, la quale è disposta nella zona frontale della trinciatrice 1 fra la parte fissa 7 ed il terreno T ed è articolata alla parte fissa 7 attorno ad un asse A2 parallelo all’asse A. In particolare, la parte fissa 7 presenta un perno 9, attorno al quale è articolata la parte mobile 8.

Nella fattispecie, la parte mobile 8 comprende una pluralità di pannelli 11 allineati ed articolati al perno 9 in modo da poter oscillare attorno all’asse A2. Ciascuno pannello 11 è articolato attorno all’asse A2 ed è libero di oscillare ed orientarsi in modo indipendente dagli altri pannelli 11 a seguito delle sollecitazioni applicate al pannello 11 da protrusioni, dovute alle irregolarità del terreno T o da resti di colture particolarmente robuste, durante l’avanzamento della trinciatrice 1 nella direzione di avanzamento D.

La parte fissa 7 del carter di protezione 3 comprende un riscontro 11, il quale impedisce l’oscillazione dei pannelli 11 nella direzione di avanzamento D.

Con riferimento alle Figure 2 e 3, ciascun pannello 11 presenta una forma sostanzialmente rettangolare, una prima estremità 12 configurata per essere incernierata alla parte fissa 7 del carter di protezione 3, in particolare al perno 9 in modo da poter oscillare attorno all’asse A2; e una seconda estremità 13, la quale è disposta dalla parte opposta alla prima estremità 12 ed è configurata per essere, in uso, a contatto del terreno T (Figura 1). Il pannello 11 è realizzato in un unico pezzo di materiale polimerico, in particolare poliuretano, per stampaggio ad iniezione. In particolare, la prima e la seconda estremità 12 e 13 presentano uno spessore maggiore rispetto alle restanti parti del pannello 11. La prima estremità 12 è delimitata, in parte, da una prima faccia cilindrica 14 e la seconda estremità 13 è delimitata, in parte, da una seconda faccia cilindrica 15. La prima estremità 12 è cava, in particolare presenta un foro passante 16 per consentire l’inserimento del perno 9 (Figura 1) e definire assieme ad esso una cerniera, mentre la seconda estremità 13 è piena.

Il pannello 11 presenta un intaglio 17 lungo la prima estremità 12 in modo tale per cui è suddivisa in due spezzoni fra loro allineati. Al contrario, la seconda estremità 13 si estende per l’intera larghezza del pannello 11.

Lo spessore del pannello 11 decresce progressivamente a partire della prima estremità 12 verso la seconda estremità 13. In modo analogo, lo spessore del pannello 11 decresce a partire dalla seconda estremità 13 verso la prima estremità 12. Il pannello 11 presenta inoltre una zona centrale di spessore costante raccordata alla zone di spessore variabile.

Il pannello 11 comprende una pluralità di costole 18 che si estendono fra la prima e la seconda estremità 12 e 13.

Il pannello 11 comprende due parti leggermente inclinate fra loro in corrispondenza di una linea 19 parallela alla prima e alla seconda estremità 12 e 13 in modo tale per cui la parte del panello 10 in corrispondenza della seconda estremità 13 sia rivolta dalla banda opposta rispetto alla direzione di avanzamento D. In particolare, la linea 19 è disposta in prossimità della seconda estremità 13.

Risulta infine evidente che la trinciatrice oggetto della presente invenzione possono essere apportate modifiche e varianti senza uscire dall’ambito delle rivendicazioni allegate.

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1. Una trinciatrice per il trattamento superficiale del terreno, la trinciatrice (1) comprendendo: - un rotore (2) comprendente un albero (5) girevole attorno ad un asse longitudinale (A) e una pluralità di attrezzi (6) articolati all’albero (5); - un carter di protezione (3) comprendente una parte fissa (7) ed una parte mobile (8) che si estende fra la parte fissa (7) ed il terreno (T), la quale comprende una pluralità di pannelli (11) allineati fra loro ed incernierati alla parte fissa (7) attorno ad un asse (A2) parallelo all'asse longitudinale (A), in cui ciascun pannello (11) è realizzato in materiale polimerico e comprende: - una prima estremità (12) configurata per essere incernierata alla parte fissa (7) del carter di protezione (3); e - una seconda estremità (1) configurata per essere disposta a contatto del terreno (T), in cui la prima e la seconda estremità (12, 13) presentano uno spessore maggiore rispetto alle restanti parti del pannello (11).
2. 2. Una trinciatrice come rivendicata nella rivendicazione 1, in cui il pannello (11) è realizzato in un unico pezzo tramite stampaggio ad iniezione.
3. 3. Una trinciatrice come rivendicata nella rivendicazione 1 o 2, in cui la prima e la seconda estremità (12, 13) sono esternamente delimitate, in parte, da una prima faccia cilindrica (14) e, rispettivamente, da una seconda faccia cilindrica (15).
4. 4. Una trinciatrice come rivendicata in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui la prima estremità di ciascun panello (11) presenta una foro passante (16) cavo, mentre la seconda estremità (13) di ciascun pannello (11) è piena.
5. 5. Una trinciatrice come rivendicata in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui lo spessore di ciascun pannello (11) decresce progressivamente a partire della prima estremità (12) verso la seconda estremità (13) e decresce a partire dalla seconda estremità (13) verso la prima estremità (12), in particolare ciascun pannello (11) presenta una zona centrale di spessore costante raccordata alla zone di spessore variabile.
6. 6. Una trinciatrice come rivendicata in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui ciascun pannello (11) comprende una pluralità di costole (18) che si estendono fra la prima e la seconda estremità (12, 13).
7. 7. Una trinciatrice come rivendicata in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui ciascun pannello (11) comprende due parti inclinate una rispetto all’altra lungo una linea (19) parallela alla prima e alla seconda estremità (12, 13) in modo tale per cui la seconda estremità sia disposta in posizione arretrata, in condizioni di riposo, rispetto alla direzione di avanzamento (D).
8. 8. Una trinciatrice come rivendicata nella rivendicazione 7, in cui la detta linea (19) è disposta in prossimità della seconda estremità (13).
9. 9. Una trinciatrice come rivendicata in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui la detta parte mobile (8) del carter di protezione 3 è incernierata nella zona frontale della parte fissa (7) del carter di protezione (3) rispetto alla direzione di avanzamento (D) della trinciatrice (1) stessa e la parte fissa (7) comprende un riscontro (10) per limitare l’oscillazione dei pannelli (11) nella direzione di avanzamento (D).