IT201800009988A1 - Procedimento per la realizzazione di vasche, piscine, fontane e laghetti artificiali in genere e piscina ottenuta, priva di strutture pesanti - Google Patents

Procedimento per la realizzazione di vasche, piscine, fontane e laghetti artificiali in genere e piscina ottenuta, priva di strutture pesanti Download PDF

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    • E04HBUILDINGS OR LIKE STRUCTURES FOR PARTICULAR PURPOSES; SWIMMING OR SPLASH BATHS OR POOLS; MASTS; FENCING; TENTS OR CANOPIES, IN GENERAL
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Description

TITOLO
PROCEDIMENTO PER LA REALIZZAZIONE DI VASCHE, PISCINE,
FONTANE E LAGHETTI ARTIFICIALI IN GENERE E PISCINA
OTTENUTA, PRIVA DI STRUTTURE PESANTI
DESCRIZIONE
Il presente brevetto è attinente alle piscine artificiali o bacini, anche per la balneazione, e in particolare concerne un nuovo procedimento per la realizzazione di vasche, piscine, fontane e laghetti artificiali in genere e piscina ottenuta, priva di strutture pesanti, e particolarmente priva di strutture in calcestruzzo o calcestruzzo armato.
In particolare il procedimento descritto nel presente brevetto è particolarmente utilizzabile per il modellamento del terreno per la realizzazione di piscine senza strutture pesanti, per il modellamento di scavi del terreno o forme per il contenimento di una piscina, per la realizzazione di canali di sfioro, vasche di compensazione, pareti verticali e pozzetti tecnici per la costruzione di piscine senza l'utilizzo di cementi armate o strutture portanti.
Il presente procedimento è inoltre applicabile per la realizzazione di vasche o piscine semi-interrate o fuori terra, dove l'alveo della vasca è ottenuto dalla modellazione e sagomatura di materiale alleggerito, come di seguito descritto e rivendicato.
Sono note piscine, interrate e non, dove le pareti e il fondo sono realizzati in calcestruzzo armato che viene trattato con prodotti resistenti all'acqua e rivestito con elementi ceramici.
Sono anche note piscine con pareti e fondo realizzati con pannelli adeguatamente trattati, ad esempio in acciaio, e impermeabilizzati con teli o similari.
Sono anche note piscine e vasche prefabbricate, realizzate ad esempio in vetroresina o altro materiale idoneo.
Per il completamento delle piscine si prevede inoltre l'installazione di attrezzature quali filtri, bocchette di ingresso e di scarico, sfiori, canaline di raccolta, pompe, attrezzature per la pulizia, il filtraggio e l'igienizzazione dell'acqua, e quant'altro per il corretto funzionamento e uso della piscina. Le note vasche in cemento armato e rivestite di piastrelle necessitano di frequenti e costosi interventi di manutenzione e di riparazione, resi necessari dal verificarsi di inevitabili fenomeni di fessurazione e distacco del rivestimento, a causa principalmente di assestamenti disomogenei del terreno sottostante e circostante.
Sono note piscine comprendenti fondo e pareti realizzati con elementi legati e rivestiti in tutto o in parte da resine o altri leganti, come ad esempio calcestruzzo. Tali piscine prevedono che la spinta dell'acqua sia assorbita dal rivestimento direttamente applicato alla struttura, e questo in situazioni particolari con terreni cedevoli e comunque per l'azione nel tempo dell'acqua stessa, può provocare fessurazioni o fratture con conseguente distacco di elementi o perdite d'acqua.
Ulteriore inconveniente si verifica nei mesi invernali, quando l'acqua introdottasi nelle fessure si congela e si espande comportando inevitabili distacchi del rivestimento.
Le piscine note hanno tipicamente forma regolare, con fondo orizzontale o a pendenza graduale e pareti laterali verticali.
Sono oggigiorno note e sempre più diffuse ed apprezzate, piscine interrate, fontane, nonché laghetti artificiali in genere, realizzate secondo gli insegnamenti descritti e rivendicati nel brevetto italiano n°0001361065 (vedi anche WO2007/029277A1) a nome del sig. Milani Alessandro.
Tali piscine interrate, o fontane o laghetti artificiali, sono realizzate mediante un metodo che prevede
- scavo dell'alveo,
- eventuale predisposizione, sul fondo del bacino di uno strato di livellamento in sabbia, argilla o altro materiale simile ed idoneo, - posizionamento dell'impianto idraulico e dell'impianto elettrico, - stesura di uno strato di protezione della superficie interna del bacino, comprendente ad esempio almeno un telo in tessuto, o in tessuto non tessuto, tipo geotessili, geogriglie e altri prodotti simili, di tipo in sé noto,
- rivestimento dell'alveo con uno strato di materiale impermeabilizzante, con zone di sovrapposizione dei teli impiegati, in modo che lo strato impermeabilizzante possa deformarsi per allungamento per compensare eventuali assestamenti del terreno dovuti a fattori geologici o a fattori di carico
- copertura dello strato impermeabilizzante con uno strato di rivestimento comprendente pietre naturali o artificiali, fra loro accostate ed eventualmente unite da legante, posizionate in modo tale da definire interstizi di passaggio dell'acqua fino allo strato impermeabilizzante, in modo che la spinta dell'acqua si esaurisca su tale strato senza compromettere l'integrità della copertura in pietre o simili.
Tale sistema di realizzazione di piscine, laghetti e simili, è sempre più diffuso e assai apprezzato per i grandi vantaggi in termini di bassissimo impatto ambientale, sia per la sostanziale assenza di impiego di strutture in cemento, sia per il peso complessivo della struttura che è notevolmente inferiore alle classiche piscine con vasca in cemento, sia per i connessi vantaggi in termini di permessi edilizi, essendo di fatto una realizzazione facilmente rimovibile, tutti vantaggi che rendono tali piscine o laghetti particolarmente economici rispetto alle altre tipologie.
Nonostante i citati vantaggi, le piscine e i laghetti realizzati con tale metodologia presentano un limite, legato alla sostanziale impossibilità di realizzare un bacino che abbia almeno una parete verticale. E' infatti impossibile realizzare pareti sostanzialmente verticali poiché, a piscina vuota, la spinta del terreno circostante comporterebbe la rottura delle pareti verticali verso l'interno. Al contrario, con il metodo sopra descritto è possibile realizzare solo bacini la cui profondità cresce progressivamente dal bordo verso il centro.
E' invece frequente che un acquirente desideri avere una piscina o laghetto con almeno una parete verticale.
Spesso accade che il terreno del sito destinato alla realizzazione della piscina non possa essere sagomato secondo sponde inclinate o verticale come da esigenze di progetto. Questo succede in particolare in presenza di terreni sabbiosi o in presenza di terreni rocciosi o in presenza di siti già cementificati o comunque, in genere, dove non sia possibile realizzare scavi.
Sono note piscine o vasche comprendenti un basamento in calcestruzzo armato o similare sui cui vengono poi applicate o costruite le pareti.
Sono note piscine con pareti in lamiera o similare, strutture in EPS e calcestruzzo, pareti a blocchetti cementati o riempiti con terra, pareti di mattoni, casserature in plastica, legno o similare.
Sono noti procedimenti per la realizzazione di piscine che prevedono il posizionamento di reti metalliche sul terreno, dal quale sono separate tramite teli. Sulle reti viene poi spruzzato il cemento con funzione strutturale per la realizzazione della struttura. Il procedimento prevede infine eventuale fase di rivestimento con materiali per lo più resinosi e lapidei.
Attualmente, per realizzare una piscina in modo tradizionale, vengono realizzate strutture con fondali e pareti completamente lisce, che vengono ottenute mediante rasatura con materiale cementizio o mediante applicazione di pannelli che devono essere posati perfettamente complanari tra loro e vincolati generalmente per incastro alla platea di fondo. Per garantire che le pareti ottenute siano perfettamente lisce è necessario provvedere ad una stesura di teli o rivestimenti impermeabilizzanti che devono essere a loro volta perfettamente tesi e piani.
In alternativa, gli elementi di rivestimento, come piastrelle o tasselli di mosaici, questi devono essere posizionati in modo del tutto preciso per poter garantire che la superficie ottenuta sia liscia, così da non creare inestetismi o piccole discontinuità che possono dare fastidio o addirittura provocare infortuni ai bagnanti.
I procedimenti finora noti, quindi, prevedono di realizzare strutture in calcestruzzo, anche armato, pannellature rigide, normalmente in acciaio, eccetera, che però introducono elementi architettonici innaturali e spesso indesiderati.
La tendenza attuale è infatti quella di considerare che il calcestruzzo, e quindi anche i manufatti realizzati in calcestruzzo, siano dei prodotti inquinanti, particolarmente quelli interrati, per svariati motivi di carico sul terreno, con possibili danni idrogeologici e principalmente perché riducono l'azione drenante naturale del terreno.
Attualmente esistono inoltre molti vincoli costruttivi riguardanti in particolare la riduzione della permeabilità naturale del terreno, che limitano la cementificazione, allo scopo di preservare valori minimi di superficie che siano in grado di drenare le acque meteoriche.
Ad esempio, l'utilizzo del normale calcestruzzo, che ha permeabilità praticamente nulla, per la realizzazione di piscine o vasche o di pavimentazioni in genere, è fortemente limitato perché influenza pesantemente le capacità naturali del terreno di assorbire e drenare le acque meteoriche.
Oltre a ciò, gli elementi in calcestruzzo devono, a fine vita, essere demoliti e smaltiti, comportando onerosi costi di conferimento in discarica.
Analogamente, esiste il problema del futuro smaltimento delle pannellature e di tutti gli elementi architettonici introdotti nel terreno o nell'ambiente in genere per la realizzazione della piscina.
Per ovviare a tutti i suddetti inconvenienti si è studiato e realizzato un nuovo procedimento per la realizzazione di vasche, piscine, fontane e laghetti artificiali in genere e piscina ottenuta, priva di strutture pesanti, e particolarmente priva di strutture in calcestruzzo o calcestruzzo armato.
Compito principale del presente trovato è quello di realizzare piscine o vasche su terreni naturali, in modo da minimizzare gli effetti sulla permeabilità naturale e stabilità del terreno stesso, utilizzando materiali che abbiano peso specifico contenuto ed elevata permeabilità, in funzione delle caratteristiche del terreno circostante.
Attuando il presente procedimento, unitamente agli insegnamenti del brevetto italiano del medesimo richiedente n. 0001361065, si realizza quindi una piscina che si integra nell'ambiente circostante secondo i vincoli strutturali ed ambientali dettate dalle moderne normative.
Uno dei compiti più importanti del presente trovato è quello di utilizzare materiali leggeri legati tra loro per la realizzazione di piscine, laghi o simili. Si prevede ad esempio l'utilizzo di argilla espansa, che è un materiale considerato ecocompatibile, pertanto più facilmente smaltibile a fine vita, e che può essere eventualmente legato con quantità di cemento estremamente ridotte o con resine.
L'argilla espansa, in particolare, ha anche ottime caratteristiche di isolamento termico.
Esistono anche altri materiali come EPS o altro, che hanno pesi specifici relativamente molto bassi.
Altro scopo del presente trovato è quello di poter sagomare anche il perimetro e le pareti laterali della piscina in modo più semplice ed efficace, consentendo di creare forme e sagomature di precisione, per esigenze di progetto e/o tecniche e/o di contesto ambientale e/o scenografiche.
Il materiale utilizzato ha infatti caratteristiche di viscosità, lavorabilità e tissotropia adeguate alla sua sagomatura, che può essere fatta opportunamente mediante posizionamento di forme/sagome nella massa di materiale, per realizzare calchi di qualunque forma e dimensione, ad esempio per realizzare canaline di sfioro, canaline di sfioro di dimensioni più grandi con funzione di vasche di compensazione, locali tecnici, ma anche pareti variamente sagomate, curve, con scalini, sedute, eccetera.
Un vantaggio del presente trovato è quello di ridurre i carichi sul terreno, mediante l'utilizzo di materiali leggeri, riducendo così sensibilmente gli assestamenti dovuti al peso della struttura e del volume d'acqua, una volta che la piscina sia stata riempita.
Ad esempio, l'argilla espansa, ha un peso specifico di 300-500 Kg/m3 contro un peso specifico di 1500-1800 Kg/m3 del terreno.
Altro scopo del nuovo procedimento è quello di poter essere usato anche per realizzare vasche con una o più pareti verticali senza utilizzare, come avviene normalmente, strutture portanti cementizie o pareti ad esempio in acciaio, ancorate ad una platea in cemento armato.
Tale procedimento comporta quindi il vantaggio di non richiedere l'installazione di tali strutture, considerate molto invasive, spesso inquinanti per il terreno e comunque soggette a vincoli idrogeologici.
Tale procedimento permette di realizzare anche vasche o piscine non solo interrate, ma anche semi interrate o fuori terra, senza impiegare strutture pesanti per la realizzazione delle pareti.
Ulteriore vantaggio derivante dall'applicazione del nuovo procedimento consiste nel fatto di poter realizzare anche vasche di compensazione senza dover installare serbatoi dedicati, che richiedono opportuni spazi per la loro installazione e per il collegamento idraulico con la vasca, e inoltre innalzano il costo complessivo dell'impianto.
Ulteriore vantaggio conseguente all'impiego del nuovo procedimento è quella di ridurre i costi di demolizione e smaltimento delle piscine realizzate.
Questi ed altri scopi, diretti e complementari, sono raggiunti dal nuovo procedimento per la realizzazione di vasche, piscine, fontane e laghetti artificiali in genere e piscina ottenuta, priva di strutture pesanti, e particolarmente priva di strutture in calcestruzzo o calcestruzzo armato. Il procedimento, secondo una prima soluzione, comprende le seguenti fasi:
- esecuzione di uno scavo, dove le pareti dello scavo sono normalmente inclinate, con un angolo di inclinazione determinato ad esempio dalla tipologia di terreno;
- posizionamento di uno o più volumi di materiale alleggerito su tutte o parte di dette pareti dello scavo, per sagomarle in funzione delle esigenze, ottenendo così un alveo della forma desiderata per la realizzazione della piscina.
Il procedimento è utilmente applicabile anche per la realizzazione di piscine semi interrate o fuori terra, applicando il medesimo concetto inventivo in una seconda soluzione che comprende eventualmente la fase di scavo, se la piscina da realizzare è semi interrata, e comprende poi la fase di posizionamento e sagomatura di uno o più volumi di detto materiale alleggerito, per realizzare in tutto o in parte l'alveo della piscina.
Il procedimento prevede, in entrambe le soluzioni, anche la sagomatura di detti volumi di materiale alleggerito per realizzare le strutture necessarie al funzionamento della piscina, come vasche di compensazione, canaline di sfioro, locali tecnici e quant'altro.
Detto materiale alleggerito può essere a titolo di esempio non limitativo argilla espansa, che ha caratteristiche di estrazione ed espansione, ossia da 1 m3 di materiale estratto se ne ricavano oltre 5 m3.
Inoltre, detto materiale alleggerito ha caratteristiche di alta permeabilità, ottenuta, a titolo di esempio non limitativo, utilizzando materiali con granulometria ad esempio da 8 a 20 mm e impiegando ridotti quantitativi di legante.
Un esempio non limitativo di materiale alleggerito è di seguito riportato:
- argilla espansa in granuli di dimensioni 8-20 mm; peso specifico 350 Kg/m3;
- resina poliuretanica alifatica o epossidica bicomponente o altro legante anche cementizio, in quantità pari a 25 kg per metro cubo di argilla;
Il materiale alleggerito così ottenuto ha un peso specifico di 375 kg/m3. Il materiale alleggerito garantiscono facilità di lavorazione, alta permeabilità, ridotta conducibilità termica (nell'esempio sopra riportato il coefficiente di conducibilità termica è di 0.126 W/m K), elevata resistenza al gelo, elevata resistenza al fuoco perché incombustibile e viene prodotto senza alcuna sostanza nociva.
Sono anche noti altri materiali aventi caratteristiche simili, come il vetro cellulare, o altri materiali provenienti da materiali riciclati che possono essere successivamente espansi.
Il richiedente ha inoltre eseguito test di utilizzo di schiume riempitive espandenti, poliuretaniche e non, che hanno peso ancora inferiore rispetto ai materiali già citati, una maggiore velocità di posa, una minore porosità ed effetto drenante. Le schiume o resine espandenti utilizzate come leganti possono anche essere utilizzate in combinazione tra loro e con materiali a basso peso specifico come l'argilla espansa.
Detto materiale alleggerito è ad esempio costituito di elementi discreti, di varia forma e dimensione, tra loro eventualmente ma non necessariamente amalgamati con leganti di tenuta in quantità idonea.
Il materiale alleggerito così ottenuto ha una determinata porosità e una determinata viscosità o fluidità.
Detto materiale alleggerito è comunque tale da permettere la realizzazione di volumi atti a mantenere una determinata forma sagomata, come voluta. Ad esempio, detto materiale alleggerito è argilla, schiuma minerale, resine o schiume espandenti, poliuretano espanso, EPS, polistirene espanso, XPS poliestruso, fibra cellulosa, vetro cellulare, perlite espansa, calcestruzzo cellulare, verriculite espansa, fibre naturali o sintetiche, eccetera.
Detti leganti possono essere resine, cementi, schiume o altro.
E' comunque possibile prevedere che detto materiale alleggerito sia ottenuto senza utilizzo di leganti, se ben vincolato.
In sintesi, detto materiale alleggerito ha caratteristiche di peso specifico, permeabilità e viscosità/lavorabilità adeguate alle caratteristiche del terreno su cui verrà posato, allo scopo di adeguare le capacità drenanti e il peso del materiale alleggerito al terreno stesso.
Si definisce quindi materiale alleggerito come un materiale, eventualmente ma non necessariamente miscelato con leganti, avente complessivamente le seguenti caratteristiche:
- peso specifico inferiore a 1000 Kg/m3;
- permeabilità, intesa come percentuale di vuoti sul volume totale, superiore a 3% oppure intesa come drenabilità superiore a 3 l/min per m2.
Una volta completate le operazioni di sagomatura dell'alveo, si procede poi alla realizzazione della piscina, ad esempio secondo la tecnologia descritta nel brevetto italiano n°0001361065 del Sig. Milani Alessandro.
Si prevede quindi la stesura di un eventuale strato di protezione sulla superficie dell'alveo ottenuto, di uno strato di impermeabilizzazione, degli impianti elettrici ed idraulici e poi il posizionamento del rivestimento, ad esempio realizzato con pietre naturali e legante.
Il presente procedimento permette di realizzare alvei di forma qualunque, anche con una o più pareti verticali.
In funzione del naturale grado di attrito del terreno, è ad esempio possibile realizzare un alveo con pareti verticali semplicemente sovrapponendo un volume di detto materiale alleggerito sulla parete inclinata dello scavo e sagomandolo opportunamente.
Un aspetto inventivo importante del presente procedimento consiste quindi nel fatto che, semplicemente appoggiando detti uno o più volumi di materiale alleggerito sul terreno, avente un’inclinazione naturale, è possibile realizzare alvei con qualunque geometria, senza alcun bisogno di intervenire sul terreno stesso mediante creazione di fondazioni.
Al contrario, le tecniche attualmente utilizzate per la realizzazione di vasche con pareti verticali o semiverticali richiedono l'installazione di strutture di fondazione molto onerose, sia in termini costi, che in termini di carichi sul terreno che in termini di tempi di realizzazione.
Detto materiale alleggerito è ad esempio posato e sagomato manualmente, a strati, oppure gettato con appositi casseri di riempimento opportunamente posizionati, del tipo a perdere o rimovibili, oppure applicato mediante dispostivi ad esempio per spruzzatura.
Il materiale alleggerito, eventualmente trattato con legante, ad esempio resina, può essere posato direttamente sul terreno dello scavo, oppure su uno strato interposto, ad esempio una rete, un foglio di materiale idoneo, come TNT o altro, che separa il terreno dello scavo dal volume di materiale alleggerito.
Utilizzando tale procedimento, viene mantenuta il più possibile invariata la permeabilità del terreno, senza così saturare il terreno e senza quindi compromettere la naturale capacità del terreno di assorbire le piogge.
In particolari casi, per evitare scivolamenti e mantenere stabili detti uno o più volumi di materiale alleggerito, può essere convenientemente previsto l'eventuale ma non obbligatorio utilizzo di ancoraggi di vario tipo, come picchetti in acciaio o di altro materiale o altri dispositivi, ad esempio omogeneamente disposti lungo la superficie di interfaccia tra il terreno e il materiale alleggerito oppure concentrati nei punti di maggior carico o rischio di scivolamento.
E' anche possibile prevedere l'impiego di pannelli di contenimento di detto materiale alleggerito, dove detti pannelli possono essere del tipo a perdere o rimovibili, e comprendono a loro volta ancoraggi al terreno, che contribuiscono a mantenere stabile il volume di materiale alleggerito.
Detto volume di materiale alleggerito è anche utilizzabile per realizzare una o più vasche di accumulo di prima pioggia atte ad ospitare l'acqua all'interno dei fori interstiziali tra gli elementi costituenti il materiale alleggerito.
Infatti detto materiale alleggerito, formato da detti elementi impastati con piccole quantità di legante, risulta poroso e permeabile grazie alla presenza di spazi interstiziali.
In questo caso, detto volume di materiale alleggerito è opportunamente contenuto da almeno uno strato di materiale impermeabilizzante per il contenimento dell'acqua.
Detto materiale alleggerito è a sua volta modellabile secondo le esigenze, cosicché nel volume definito dal materiale alleggerito sia possibile ricavare canaline di sfioro, vasche di compensazione o locali tecnici, inserendo, in fase di getto del materiale alleggerito, delle forme o calchi, del tipo a perdere o da estrarre una volta completato il getto.
Dette forme e calchi possono a loro volta essere realizzati in materiali molto sottili e anche economici grazie al fatto che il materiale alleggerito utilizzato ha spinte laterali assai modeste.
Nel caso di realizzazione di canaline di sfioro e/o di vasche di compensazione, il procedimento prevede anche l'impermeabilizzazione delle canaline così ottenute, opportunamente mediante posizionamento di teli impermeabilizzanti.
Realizzando le vasche di compensazione secondo il presente procedimento si consegue il vantaggio di non dover installare serbatoi dedicati, con notevole risparmio di costi e tempi di installazione.
Nel caso di realizzazione di pozzetti o locali tecnici, questi potranno invece essere lasciati senza impermeabilizzazione delle pareti, sfruttando la caratteristica drenante del materiale utilizzato.
Si possono inoltre realizzare gradini, sedute o altre forme all'interno dell'alveo della vasca e anche in prossimità di esso e lungo il bordo.
Il materiale alleggerito utilizzato ha inoltre buone capacità termoisolanti, limitando così la dispersione di calore dell'acqua a contatto con il terreno. Tale procedimento è inoltre applicabile per rimodellare alvei di piscine già esistenti.
Nelle tavole allegate viene presentata, a titolo esemplificativo e non limitativo, una pratica realizzazione del trovato.
In figura 1 è schematizzata una forma esemplificata di un generico scavo (S) eseguito in un terreno (T), per ottenere ad esempio un fondo piano orizzontale (S1) e una parete genericamente inclinata (S2), ad esempio con un opportuno angolo di inclinazione, dettato dalle caratteristiche di stabilità del terreno.
In figura 2 è schematizzato come sia possibile realizzare un generico alveo (A) con una parete verticale (11) posando un volume di riempimento (1) di materiale alleggerito su detta parete inclinata (S2) del terreno (T).
In figura 3 è mostrato l'utilizzo di ancoraggi (2) per stabilizzare il volume (1) di materiale alleggerito al terreno (T);
In figura 4 è mostrato come si possa prevedere di utilizzare una sottile parete di contenimento (3) con funzione di casseratura a perdere per il getto di materiale alleggerito, detta parete (3) avente una parte (31) ancorata al terreno (T).
In figura 5 è mostrato l'utilizzo di uno strato di impermeabilizzazione (4) disposto su detta parete inclinata (S2) dello scavo (S) e che contiene detto volume (1) di materiale alleggerito, realizzando così una vasca di accumulo (V).
In figura 6 è mostrata la realizzazione di una canalina (C) ricavata nel volume (1) di materiale alleggerito, con strato impermeabilizzante (4). Detta canalina (C) è ad esempio una canalina di sfioro.
In figura 7 è mostrata la realizzazione di un vano tecnico (P) ricavato nel volume (1) di materiale alleggerito, con pareti (P1) non rivestite.
In figura 8 è mostrato un volume (1') di materiale alleggerito variamente sagomato, ad esempio per realizzare di scalini.
In figura 9 è schematizzato come sia possibile realizzare una canalina di sfioro con funzione di vasca di compensazione (C1), avente dimensioni sufficienti a raccogliere l'acqua sbordante dall'interno dell'alveo (A) e appositamente collegata ad un sistema di pompaggio e filtraggio (S) che ricircola l'acqua nell'alveo (A) stesso.
Secondo una prima soluzione, il procedimento per la realizzazione di piscine prive di strutture pesanti prevede una prima fase di esecuzione di uno scavo (S) dove una o più delle pareti (S2) dello scavo sono normalmente inclinate, con un determinato angolo di inclinazione. Il fondo (S1) dello scavo (S) è rappresentato genericamente piano e orizzontale nelle figure.
Una volta eseguito lo scavo si procede alla sagomatura di tutto o parte dell'alveo (A) che si vuole ottenere per la realizzazione piscina.
Per ottenere detto alveo (A) si procede al posizionamento di uno o più volumi (1) di materiale alleggerito in detto scavo (S), per ottenere la forma voluta.
Nell'esempio di figura 2, è esemplificato come ottenere ad esempio un alveo (A) con almeno una parete verticale (11), mediante posizionato di un volume (1) di riempimento sulla parete inclinata (S2) dello scavo (S), dove detto volume (1) è adeguatamente sagomato.
Detti uno o più volumi (1) di materiale alleggerito possono essere adeguatamente stabilizzati, ad esempio mediante ancoraggi (2) distribuiti lungo la superficie di interfaccia tra il terreno (T) e il materiale alleggerito. Come mostrato in figura 3, si può anche prevedere l'utilizzo di pareti di contenimento (3), che potranno essere anche molto sottili e di materiale economico, grazie al fatto che il materiale utilizzato è leggero.
Detta parete di contenimento (3) è ad esempio a sua volta ancorata con una sua parte (31) al terreno (T).
Detto volume (1) di materiale alleggerito è anche utilizzabile per realizzare una o più vasche di accumulo di prima pioggia (V), mediante posizionamento di uno strato impermeabilizzante (4) sul terreno (T) e disposto a contenere detto volume (1).
Nell'esempio di figura 5, detto strato impermeabilizzante (4) è posizionato in modo che una sua parte (41) sia stesa su detta parete inclinata (S2) dello scavo (S) e una sua parte (42) a delimitare la parete verticale (11) del volume (1). E' anche possibile prevedere di inserire all'interno di detto volume (1) con funzione di vasca di accumulo (V), uno o più tubi o serbatoi di raccolta e drenaggio dell'acqua.
Come da figura 6, detto volume (1) può essere sagomato, ad esempio per ricavare una o più canaline di sfioro (C), con strato impermeabilizzante (4) che ne delimita il volume.
Come da figura 7, detto volume (1) può essere sagomato per ricavare un pozzetto o locale tecnico (P), le cui pareti (P1) potranno anche essere lasciate senza impermeabilizzazione, sfruttando la caratteristica drenante del materiale utilizzato.
In figura 8 è mostrato come sia possibile sagomare detto volume (1') in vario modo, ad esempio per realizzare gradini, sedute o altre forme all'interno dell'alveo della vasca.
Come da figura 9, detto volume (1) può essere sagomato per ricavare anche una o più canaline con funzione di vasche di compensazione (C1), avente dimensioni sufficienti a raccogliere un volume d'acqua pari al volume dei bagnanti. Tali vasche di compensazione (C1), così realizzate, rendono inutile installare i serbatoi di compenso attualmente utilizzati.
Una volta definita e realizzata la forma dell'alveo (A), il procedimento di realizzazione della piscina prevede poi la stesura di un'eventuale strato di protezione sulle pareti e il fondo dell'alveo (A), la posa degli impianti elettrici ed idraulici ed eventuali accessori quali bocchette, luci, eccetera. la stesura di uno strato impermabilizzante e la posa dei rivestimenti.
La piscina così ottenuta è quindi del tutto priva di strutture pesanti e può comunque essere sagomata anche con pareti verticali, gradini e quant'altro, superando quindi i limiti delle tecnologie finora note ed utilizzate.
La sagomatura avviene ad esempio mediante posizionamento di sagome/forme nel getto di materiale alleggerito, dove dette sagome possono essere rimosse a consolidamento avvenuto oppure possono essere lasciate in opera con funzione di sostegno oppure possono essere rimosse e riposizionate in opera dopo il posizionamento di eventuali strati impermeabilizzanti e/o di protezione.
La piscina ottenuta con il nuovo procedimento comprende quindi un alveo (A) di contenimento dell'acqua, dove una o più pareti o parti di detto alveo sono ottenute dal posizionamento e sagomatura di uno o più volumi (1, 1') di materiale alleggerito posato direttamente o indirettamente all'interno di uno scavo (S) nel terreno (T) o su una superficie di appoggio in genere. La piscina così ottenuta comprende anche canaline di sfioro (C) e/o canaline di sfioro con funzione di vasche di compensazione (C1) e/o vani tecnici (P), eccetera, anch'essi ottenuti dalla sagomatura di detti uno o più volumi (1, 1'), con opportuno posizionamento di uno strato impermeabilizzante (C1) all'interno di dette canaline (C) o vasche di compensazione (C1).
Il presente procedimento è identicamente applicabile anche per realizzare piscine fuori terra o parzialmente interrate. Ad esempio, nel caso di piscine fuori terra da realizzare su una piattaforma preesistente o su un piano in genere, è sufficiente posizionare i volumi di materiale alleggerito, opportunamente sagomati per realizzare tutto o parte dell'alveo e anche tutte le strutture necessarie, come sopra descritto.
La piscina così ottenuta è opportunamente poi rifinita come da brevetto del medesimo richiedente n.00013611065.
Queste sono le modalità schematiche sufficienti alla persona esperta per realizzare il trovato, di conseguenza, in concreta applicazione potranno esservi delle varianti senza pregiudizio alla sostanza del concetto innovativo.
Pertanto con riferimento alla descrizione che precede e alle tavole accluse si esprimono le seguenti rivendicazioni.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per la realizzazione di vasche, piscine, fontane e laghetti artificiali in genere, caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti fasi: • esecuzione di uno scavo (S) in un terreno (T), dove le pareti (S2) dello scavo sono inclinate, con un opportuno angolo di inclinazione; • sagomatura di tutto o parte di un alveo (A) mediante posizionamento di uno o più volumi (1, 1') di materiale alleggerito all'interno di detto scavo (S), detti volumi (1, 1') essendo atti a mantenere la forma sagomata in funzione della forma di detto alveo (A) da ottenere; e dove detto materiale alleggerito ha peso specifico inferiore a 1000 Kg/m3.
  2. 2. Procedimento per la realizzazione di vasche, piscine, fontane e laghetti artificiali in genere, caratterizzato dal fatto di comprendere la fase di sagomatura di tutto o parte di un alveo (A) mediante posizionamento di uno o più volumi (1, 1') di materiale alleggerito, detti volumi (1, 1') essendo atti a mantenere la forma sagomata in funzione della forma desiderata di detto alveo (A) da ottenere, e dove detto materiale alleggerito ha peso specifico inferiore a 1000 Kg/m3.
  3. 3. Procedimento, come da rivendicazioni 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detto materiale alleggerito ha permeabilità, intesa come percentuale di vuoti sul volume totale, superiore a 3% oppure, intesa come drenabilità, superiore a 3 l/min per m2.
  4. 4. Procedimento, come da rivendicazioni 1 o 2 o 3, caratterizzato dal fatto che detto materiale alleggerito comprende elementi discreti, di varia forma e dimensione, tra loro amalgamati con leganti di tenuta in quantità idonea.
  5. 5. Procedimento, come da una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto materiale alleggerito comprende almeno un materiale scelto tra: argilla espansa, perlite espansa, EPS, schiuma minerale, resine o schiume espandenti, poliuretano espanso, polistirene espanso, XPS poliestruso, fibra cellulosa, vetro cellulare, perlite espansa, calcestruzzo cellulare, verriculite espansa, fibre naturali o sintetiche, materiale di riciclo e combinazioni di essi.
  6. 6. Procedimento, come da una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto legante è scelto tra resine acriliche, epossidiche o poliuretaniche, cemento, schiume espandenti, collanti.
  7. 7. Procedimento, come da una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere la fase di sagomatura di detti uno o più volumi (1, 1') per ottenere una o più canaline di sfioro con funzione di vasche di compensazione (C1) configurate in modo da avere dimensioni sufficienti a contenere il volume d'acqua spostato da eventuali bagnanti.
  8. 8. Procedimento, come da una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere la fase di sagomatura di detti uno o più volumi (1, 1') per ottenere una o più canaline di sfioro (C) e/o uno o più pozzetti o vani tecnici (P) e/o pareti variamente sagomate e/o con sedute e/o con scalini.
  9. 9. Procedimento, come da rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta fase di sagomatura di detti volumi (1, 1') è eseguita mediante posizionamento di sagome/forme inserite nel getto di detto materiale alleggerito, dove dette sagome/forme sono a perdere o rimovibili.
  10. 10. Procedimento, come da rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere la fase di sagomatura di detti uno o più volumi (1, 1') per ottenere tutto o parte di detto alveo (A) con una o più pareti verticali (11) o genericamente sagomate.
  11. 11. Procedimento, come da rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere anche la fase di ancoraggio di detti uno o più volumi (1, 1') a detto terreno (T).
  12. 12. Procedimento, come da rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere anche la fase di stesura di uno strato di protezione tra detto terreno (T) e detti uno o più volumi (1, 1').
  13. 13. Procedimento, come da rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere anche la fase di stesura di uno strato impermabilizzante (4) tra detto terreno (T) e detti uno o più volumi (1, 1') e/o all'interno di dette canaline (C) e/o di dette vasche di compensazione (C1).
  14. 14. Procedimento come da rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di comprendere la fase di realizzazione di una o più vasche (V) di accumulo, ottenute mediante contenimento di uno o più di detti volumi (1) con strati impermeabilizzanti (4).
  15. 15. Procedimento, come da rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere anche le fasi di: • stesura di uno strato di protezione sulle pareti e sul fondo di detto alveo (A); • stesura di uno strato di materiale impermeabilizzante, con zone di sovrapposizione dei teli impiegati, in modo che lo strato impermeabilizzante possa deformarsi per allungamento per compensare eventuali assestamenti del terreno dovuti a fattori geologici o a fattori di carico; • copertura di detto strato impermeabilizzante con uno strato di rivestimento comprendente pietre naturali o artificiali, fra loro accostate ed eventualmente unite da legante, posizionate in modo tale da definire interstizi di passaggio dell'acqua fino allo strato impermeabilizzante, in modo che la spinta dell'acqua si esaurisca su tale strato senza compromettere l'integrità della copertura in pietre o simili.
  16. 16. Piscina o vasca in genere, anche per la balneazione, ottenuta con il procedimento come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un alveo (A) di contenimento dell'acqua, dove una o più pareti (11) o parti di detto alveo sono ottenute dal posizionamento e sagomatura di uno o più volumi (1, 1') di materiale alleggerito posato direttamente o indirettamente all'interno di uno scavo (S) nel terreno (T) o su un piano di appoggio in genere.
  17. 17. Piscina, come da rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detto materiale alleggerito comprende elementi discreti, di varia forma e dimensione, tra loro amalgamati con leganti di tenuta in quantità idonea
  18. 18. Piscina, come da rivendicazione 16 o 17, caratterizzata dal fatto di comprendere una o più canaline di sfioro (C) e/o una o più canaline con funzione di vasche di compensazione (C1) e/o uno o più vani tecnici (P), eccetera, ottenuti dalla sagomatura del materiale alleggerito detti uno o più volumi (1, 1').
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