IT201800009942A1 - Dispositivo di conservazione controllata di liquidi alimentari - Google Patents

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IT201800009942A1
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Cristiano Piacenti
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Indel B Spa
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    • F25DREFRIGERATORS; COLD ROOMS; ICE-BOXES; COOLING OR FREEZING APPARATUS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
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Description

Titolo: DISPOSITIVO DI CONSERVAZIONE CONTROLLATA DI LIQUIDI ALIMENTARI
Il presente trovato ha come oggetto un dispositivo di conservazione controllata di liquidi alimentari.
Sono diffuse sul mercato macchine preposte alla preparazione del caffè, che vengono integrate con un dispositivo che assicura una adeguata scorta di latte, così da poter essere su richiesta miscelato con il caffè, per ottenere un cappuccino o una simile bevanda.
In particolare, tale tipologia di macchine è diffusa in alcuni contesti professionali, dove è richiesta la preparazione di molte bevande in poco tempo, e dove quindi la disponibilità immediata di latte fresco risulta evidentemente apprezzata.
Alcuni esempi applicativi possono essere costituiti dalle caffetterie o dai bar, così come dagli alberghi, che mettono a disposizione degli ospiti tali macchine (solitamente non presidiate), nelle sale in cui essi consumano la colazione.
Evidentemente, in attesa di essere consumato il latte deve essere mantenuto ad una temperatura controllata, e quindi i dispositivi attualmente montati su tali macchine, comprendono tipicamente un gruppo refrigerante montato all'esterno di un contenitore, per mantenerne alla temperatura desiderata il vano interno, il quale a sua volta ospita una vaschetta riempita con latte.
Per consentire al gruppo refrigerante di reagire prontamente ad ogni scostamento dalle condizioni desiderate, per esempio quando il latte tende a scaldarsi per effetto del calore che il contenitore riceve dall'ambiente esterno, è necessario poter monitorare in modo efficace e costante la temperatura del latte stesso.
A tale scopo quindi, alcuni dispositivi di tipo noto prevedono che sul fondo del vano che ospita la vaschetta sia predisposta una placchetta di metallo, la cui temperatura viene rilevata da un sensore che invia il dato acquisito ad un display montato all'esterno e/o ad una centralina in grado appunto di intervenire in vario modo al rilevamento di un indesiderato scostamento fra il valore effettivo di temperatura e quello desiderato.
In altri casi, la placchetta sul fondo del vano, la cui temperatura viene appunto rilevata dal sensore, è destinata a entrare in contatto con una seconda placchetta, integrata nella vaschetta.
Tale soluzione realizzativa non è però priva di inconvenienti.
La lettura della temperatura del latte viene eseguita per via indiretta, in quanto ciò che effettivamente il sensore rileva è la temperatura della placchetta di metallo posta all'esterno della vasca che contiene il latte.
Il funzionamento dei dispositivi di tipo noto sopra descritti si basa quindi sull'assunzione che la temperatura della placchetta sia del tutto coincidente con quella del latte all'interno della vaschetta (e/o della seconda placchetta integrata nello spessore di quest'ultima), ma per vari fattori ciò non sempre risulta vero.
Ne può quindi derivare una lettura imprecisa, che determina un risultato ormai inaccettabile per gli elevati standard qualitativi che l'utenza richiede, anche a fronte dei risaputi problemi che possono derivare dal consumo di latte che non è stato costantemente conservato alla temperatura adeguata.
Peraltro, le soluzioni che prevedono il ricorso ad una vaschetta dotata di placchetta integrata, si rivelano assai costose.
Si osservi inoltre come i dispositivi sopra delineati sono destinati ad essere implementati in macchine che in modo pressoché automatico prelevano all'occorrenza il latte, dovendo nel contempo assicurare tempestiva risposta alle richieste dell'utenza. In tale contesto, è sentita l'esigenza di identificare immediatamente l'indisponibilità del latte o l'assenza della vaschetta, segnalandolo tempestivamente, per esempio, al cameriere che in quel momento si occupa di assistere gli ospiti nella sala colazioni dell'albergo. Spesso però, il vano e/o la vaschetta sono nascosti alla vista e non è possibile appunto ricavare tale informazione, se non quanto si tenta di prelevare il latte a seguito di una richiesta di preparazione di una bevanda.
Compito precipuo del presente trovato è quello di risolvere i problemi sopra esposti, realizzando un dispositivo che assicuri ottimali modalità di lettura della temperatura del latte, o altro liquido alimentare, conservato al suo interno.
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo che consenta di identificare tempestivamente e con precisione eventuali scostamenti del valore di temperatura effettivo del liquido alimentare conservato al suo interno, rispetto a quello desiderato.
Un altro scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo che consenta di rilevare tempestivamente l'eventuale indisponibilità del latte e/o l'assenza della vaschetta che lo deve alloggiare.
Un altro scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo che assicuri un'elevata affidabilità di funzionamento.
Un altro scopo del trovato è quello di proporre un dispositivo che adotti una architettura tecnica e strutturale alternativa a quelle dei dispositivi di tipo noto.
Non ultimo scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo che risulti facilmente ottenibile partendo da elementi e materiali di comune reperibilità in commercio.
Un altro scopo ancora del trovato è quello di realizzare un dispositivo di costi contenuti e di sicura applicazione.
Questo compito e questi ed altri scopi che risulteranno maggiormente chiari nel seguito vengono raggiunti da un dispositivo di conservazione controllata di liquidi alimentari, del tipo di latte e simili, comprendente almeno: un contenitore principale definente al proprio interno almeno un vano, una vaschetta, alloggiata in detto vano e riempibile con un liquido alimentare da conservare, un gruppo refrigerante montato all'esterno di detto contenitore, per il mantenimento della temperatura di detto vano ad un valore predefinito, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un sensore di temperatura, fissato alle pareti di detta vaschetta e configurato per la misurazione della temperatura all'interno di detta vaschetta e del liquido alimentare eventualmente contenuto in detta vaschetta, e un transponder, fissato alle pareti di detta vaschetta e configurato per la ricezione dei dati acquisiti da detto sensore di temperatura e la loro trasmissione, attraverso una tecnologia di trasmissione di informazioni senza contatto, del tipo delle tecnologie RFID, NFC, o simili, ad un rispettivo lettore, montato all'esterno di detto contenitore.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, del dispositivo secondo il trovato, illustrato a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
la figura 1 illustra un dispositivo secondo il trovato, in vista assonometrica;
la figura 2 è una sezione del contenitore di figura 1, eseguita secondo un piano verticale parallelo alla faccia anteriore;
la figura 3 è un particolare fortemente ingrandito di figura 2.
Con particolare riferimento alle figure citate, è indicato globalmente con il numero di riferimento 1, un dispositivo di conservazione controllata di liquidi alimentari A, del tipo di latte e simili. Si sottolinea a tale proposito che nell'applicazione preferita, cui si farà talora riferimento nel prosieguo, il liquido alimentare è proprio latte, conservato (a temperatura controllata) nel dispositivo 1, per essere messo (tipicamente ma non esclusivamente) a disposizione di macchine preposte alla preparazione di caffè. Più in dettaglio, il dispositivo 1 può essere commercializzato separatamente per essere appunto collocato in prossimità o integrato in tali macchine, acquistate a parte, ma non si esclude che esso venga implementato in queste ultime prima che esse raggiungano il cliente finale.
A tale proposito, si osservi come le macchine che ricorrono al dispositivo 1 possono essere installate in bar, caffetterie, centri commerciali, alberghi, centri congressi, o altre strutture pubbliche, per consentire la preparazione istantanea di bevande a base di caffè e latte, per esempio cappuccini o simili.
Va però sottolineato che l'impiego e la destinazione sopra indicati costituiscono unicamente una applicazione preferita, e non esclusiva, del trovato; quest'ultimo infatti potrà essere utilizzato in differenti contesti, comunque per la conservazione controllata di latte o di altri liquidi alimentari A.
Il dispositivo 1 comprende almeno un contenitore principale 2 che definisce al proprio interno almeno un vano 3. Il contenitore 2 può avere qualsiasi forma e dimensione, sebbene tipicamente esso abbia conformazione parallelepipeda, con la faccia anteriore che definisce una sorta di sportello 2a che consente per l'accesso al vano 3 (figura 1).
Il dispositivo 1 comprende anche (almeno) una vaschetta 4, che è alloggiata nel vano 3 e che può essere riempita con il liquido alimentare A da conservare (nel dispositivo 1 stesso). Nelle figure allegate è illustrata una soluzione in cui il contenitore 2 alloggia una sola vaschetta 4 (per volta), e a tale soluzione si farà solitamente riferimento nel prosieguo; non si esclude comunque di realizzare dispositivi 1 secondo il trovato in cui il vano 3 ospita (contemporaneamente) due o più vaschette 4.
Tipicamente la vaschetta 4 può essere introdotta nel vano 3 (o rimossa da quest'ultimo) attraverso lo sportello 2a, per esempio per ripristinare la scorta di latte e/o per prelevarlo all'occorrenza (se ciò non avviene in modo automatizzato), ma non si esclude di realizzare dispositivi 1 in cui la vaschetta 4 è permanentemente alloggiata nel vano 3 (in tal caso, saranno previste altre modalità di riempimento della vaschetta 4, che non ne prevedono la rimozione).
Inoltre, il dispositivo 1 comprende un gruppo refrigerante 5, montato all'esterno del contenitore 2: nelle figure allegate è proposta a scopo meramente esemplificativo una soluzione realizzativa in cui il gruppo 5 è disposto sulla sommità del contenitore 2, ma rientrano nell'ambito di protezione qui rivendicato altre opzioni, quali per esempio la collocazione del gruppo 5 su un fianco del contenitore 2 o contro la parete posteriore (opposta allo sportello 2a), o altro ancora.
Il gruppo refrigerante 5 mantiene la temperatura del vano 3 ad un valore predefinito, scelto idoneo alla corretta conservazione del latte (o altro liquido alimentare A); tale valore predefinito può quindi essere scelto pari a pochi gradi centigradi (2° C, 4° C o 6° C per esempio), come nei comuni frigoriferi.
A tale scopo quindi, il gruppo 5 può per esempio comprendere un compressore 6, un condensatore 7, un evaporatore e/o tutti i componenti necessari ad assicurare la funzione desiderata: si tratta comunque di componenti e elementi di per sé noti, anche reperibili sul mercato, e quindi non ci si dilungherà ulteriormente su di essi. Parimenti, il materiale con cui è costruito il contenitore 2 è preferibilmente scelto tale da assicurare il necessario isolamento termico del vano 3, di nuovo comunque, secondo modalità di per sé note.
Si specifica comunque come il gruppo refrigerante 5 potrà essere scelto anche di altro tipo, rispetto a quello sommariamente delineato nel precedente paragrafo, senza con ciò fuoriuscire dall'ambito di protezione qui rivendicato.
Secondo il trovato, il dispositivo 1 comprende almeno un sensore di temperatura, che è fissato alle pareti delle vaschetta 4 ed è configurato per la misurazione della temperatura all'interno della vaschetta 4 stessa e, quindi, del liquido alimentare A eventualmente contenuto in essa. Il sensore di temperatura può essere applicato sulla faccia interna della parete prescelta della vaschetta 4, o integrato, anche solo parzialmente, nel suo spessore (o anche essere applicato sulla faccia esterna). In ogni caso, quando la vaschetta 4 è riempita di latte, il sensore di temperatura viene a trovarsi a contatto con esso, o comunque nelle sue immediate adiacenze, e quindi può rilevare proprio la sua temperatura, e non quella di un ulteriore elemento che si può solo presumere abbia la stessa temperatura, come avviene nelle soluzioni note.
Si noti altresì come preferibilmente (ma non esclusivamente), il sensore sia montato su una parete laterale, in prossimità del fondo, o direttamente sul fondo, così appunto da poter automaticamente rilevare la temperatura del latte anche quando quest'ultimo è presente in modeste quantità.
Inoltre, il dispositivo 1 comprende un transponder 8 (o "tag", o "etichetta") a sua volta fissato alle pareti della vaschetta 4. Il transponder 8 e il sensore possono essere integrati in un unico componente (chip), o essere due componenti distinti (disposti contigui o meno), in ogni caso in grado di dialogare fra loro, mediante per esempio un ingresso ADC del transponder 8, cui è collegato appunto il sensore di temperatura. Il transponder 8 può essere a sua volta integrato (anche solo parzialmente) nella parete prescelta della vaschetta 4, o essere applicato contro la sua faccia interna o esterna.
Più in dettaglio, il transponder 8 è configurato per la ricezione dei dati acquisiti dal sensore di temperatura e per la loro trasmissione, attraverso una tecnologia di trasmissione di informazioni senza contatto, del tipo delle tecnologie RFID, NFC, o simili, ad un rispettivo lettore 9 (o "reader", o "interrogatore"), montato all'esterno del contenitore 2 (preferibilmente in una posizione scelta adeguatamente prossima a quella del transponder 8 stesso). Il transponder 8 è quindi un transponder RFID, un transponder NFC, o simili (di per sé, scelto anche di tipo noto, così come il corrispondente lettore 9).
Si noti quindi come grazie al ricorso agli elementi poc'anzi introdotti, il trovato consegua lo scopo prefissato: diversamente da quanto accade nelle soluzioni note, il sensore di temperatura rileva proprio il valore di temperatura di reale interesse, ovvero quello del liquido alimentare A, comunicandolo al transponder 8 che lo trasmette all'esterno, dove a tale scopo è montato un lettore 9 in grado di ricevere l'informazione desiderata mediante una tecnologia RFID o NFC, o comunque senza contatto.
Si precisa peraltro che è ricompresa nell'ambito di protezione qui rivendicato la possibilità che il lettore 9 sia dotato anche di funzione di scrittura: in questo modo il lettore 9 può "scrivere" appunto informazioni sul transponder 8 e/o su altri componenti associati (oltre che riceverle).
Nel caso le vaschette 4 contemporaneamente alloggiabili nel vano 3 siano due o più, si prevede la possibilità di dotare il dispositivo 1 di due o più sensori di temperatura, transponder 8 e/o lettori 9.
In particolare, il sensore di temperatura è scelto fra un termometro digitale, un termometro a resistenza, una termocoppia, un termistore e un pirometro (o altro ancora).
Utilmente, il dispositivo 1 comprende un sensore di prossimità (induttivo, capacitivo, magnetico, ottico, ad ultrasuoni, o altro ancora), anch'esso fissato alle pareti della vaschetta 4 (preferibilmente, ma non esclusivamente, in prossimità del sensore di temperatura e/o del transponder 8, ed eventualmente integrato ad essi).
Il sensore di prossimità è configurato per eseguire la verifica della presenza o assenza del liquido alimentare A all'interno della vaschetta 4, e il transponder 8 è a sua volta configurato per la ricezione dei dati acquisiti dal sensore di prossimità e la loro trasmissione al lettore 9, attraverso la tecnologia di trasmissione di informazioni senza contatto già impiegata per i dati forniti dal sensore di temperatura (o anche attraverso un'altra tecnologia di trasmissione senza contatto).
Il sensore di prossimità consente di trasmettere all'esterno l'informazione sull'eventuale esaurimento della scorta di latte all'interno della vaschetta 4, in modo automatico e senza dover aprire fisicamente il contenitore 2.
Opportunamente, il dispositivo 1 comprende un serbatoio, che può avere (anche se non necessariamente) forma e dimensioni (e materiali realizzativi) uguali a quella della vaschetta 4. Il serbatoio può essere temporaneamente alloggiato nel vano 3 in sostituzione della vaschetta 4 (che in questo caso quindi non è rigidamente vincolata al contenitore 2). Il serbatoio può essere riempito con un liquido detergente, che viene utilizzato (dal dispositivo 1) per attivare un ciclo di pulizia. Per l'esecuzione del ciclo di pulizia, che solitamente riguarda i tubi del circuito idraulico che consente di trasferire il latte dalla vaschetta 4 alla macchina che prepara la bevanda finale a base di caffè, il dispositivo 1 si avvale di appositi congegni, che non vengono qui descritti in quanto scelti di tipo noto, facilmente reperibili sul mercato.
Vantaggiosamente, la vaschetta 4 e il serbatoio sono muniti di rispettivi codici identificativi, che possono anche (preferibilmente) essere veicolati da rispettivi transponder 8, corrispondentemente fissati alla vaschetta 4 e al serbatoio.
In tale forma di realizzazione, di rilevante interesse pratico, il lettore 9 è configurato per l'acquisizione del codice e la corrispondente rilevazione della presenza nel vano 3 della vaschetta 4 o del serbatoio. Tale rilevazione viene quindi compiuta in automatico, senza necessità di accedere al vano 3 e verificarne visivamente il contenuto, e permette di sapere se in un determinato istante il latte è disponibile o se il sistema è impegnato nel ciclo di pulizia.
Inoltre, il lettore 9 può essere configurato per riconoscere e saper gestire (in vario modo in funzione delle esigenze) la mancata lettura di qualsivoglia codice identificativo: si tratta di una informazione altrettanto utile e che corrisponde alla condizione di vano 3 vuoto (assenza di vaschette 4, serbatoi, o altro).
Il codice identificativo può essere integrato nel transponder 8, come detto, o costituire un elemento separato, preferibilmente ma non esclusivamente posto in prossimità di esso.
Si specifica che le informazioni ottenute dal lettore 9, e relative alla temperatura del latte, alla presenza di quest'ultimo e/o della vaschetta 4 o del serbatoio, possono essere gestite e utilizzate in vario modo, in funzione delle specifiche esigenze e, per esempio, del grado di automazione della macchina in cui il dispositivo 1 può essere integrato o con cui può cooperare.
A tale proposito, in una forma di realizzazione di rilevante interesse pratico, il dispositivo 1 comprende una unità elettronica di controllo e gestione, associata almeno al lettore 9 (eventualmente il lettore 9 può essere integrato nell'unità stessa) e munita di istruzioni almeno per il raffronto del valore di temperatura fornito dal transponder 8 con il valore di temperatura predefinito.
L'unità elettronica può essere di qualsiasi tipo, e per esempio può essere una centralina elettronica montata sul contenitore 2; non si esclude comunque di ricorrere a differenti tipi di unità elettronica (montata o meno sul contenitore 2), che potrebbe essere quindi una qualsiasi piattaforma hardware, riprogrammabile o meno, in grado comunque di ricevere i dati del lettore 9 e attivarsi in funzione di essi.
Infatti, l'unità elettronica può incaricarsi di attivare o disattivare il gruppo frigorifero 5, o di regolarne i parametri di funzionamento, quando appunto il valore di temperatura fornito dal transponder 8 non corrisponde al valore di temperatura predefinito (quando è superiore o inferiore ad una soglia di tolleranza ritenuta accettabile), così da ripristinare in automatico, e tempestivamente, le condizioni nominali.
Parimenti, l'unità elettronica può inviare un segnale di allarme (ottico, sonoro, o di altra natura), quando appunto la temperatura del latte non corrisponde a quella voluta.
L'unità elettronica può altresì essere fornita di un supporto di memoria, nel quale immagazzinare le informazioni ricevute, per futura verifica da parte degli utilizzatori o di altri soggetti interessati.
Inoltre, l'unità elettronica può ricevere anche i dati ricevuti dal sensore di prossimità, così come il codice identificativo della vaschetta 4 o del serbatoio presente nel vano 3 (o l'informazione relativa all'assenza della vaschetta 4 e/o del serbatoio, corrispondente alla condizione di vano 3 vuoto), potendoli poi gestire in vario modo, in funzione delle esigenze.
Favorevolmente, il dispositivo 1 comprende un display 10; il display 10 è collocato all'esterno del contenitore 2 (sulla sua sommità o altrove) ed è operativamente associato al lettore 9, per eseguire la visualizzazione digitale almeno del valore di temperatura fornito dal transponder 8 (ed eventualmente di altre informazioni utili), che può così essere tempestivamente verificato da qualsiasi soggetto si trovi nelle vicinanze.
Il display 10 può essere altresì utilizzato come interfaccia utente per impostare uno o più parametri di funzionamento del dispositivo 1, consentendo la comunicazione con l'unità elettronica e/o con il sensore di prossimità o altro ancora (per esempio per impostare/reimpostare il valore di temperatura predefinito).
Positivamente, il dispositivo 1 comprende almeno un modulo di ricetrasmissione, associato almeno al lettore 9 e/o al transponder 8; il modulo di ricetrasmissione è configurato per instaurare una comunicazione a distanza con un centro remoto di elaborazione dati.
Il modulo di ricetrasmissione 16 può essere scelto di tipo noto e può essere, preferibilmente ma non esclusivamente, in grado in instaurare una connessione alla rete internet, per trasmettere appunto tramite essa i dati a distanza.
Si prevede inoltre la possibilità di ampliare la gamma di congegni preposti alla misura di ulteriori specifici parametri del latte e/o del funzionamento del dispositivo 1, e alla loro comunicazione all'esterno, attraverso la citata tecnologia senza contatto.
Per esempio, utilmente il dispositivo 1 può comprendere mezzi di rilevazione del livello di liquido alimentare A all'interno della vaschetta 4. Tali mezzi possono essere scelti anche di tipo noto, ed essere integrati o meno con i componenti sopra citati (e/o essere associati o meno all'unità elettronica). In tale esempio realizzativo, il transponder 8 è quindi configurato per la ricezione dei dati acquisiti dai mezzi e la loro trasmissione, attraverso la tecnologia di trasmissione di informazioni senza contatto, al lettore 9. Ciò consente di disporre di un'ulteriore informazione utile, per esempio per fare in modo che l'unità elettronica invii un segnale di allarme al raggiungimento di una predefinita quantità residua di latte (senza cioè dover attendere il suo completo esaurimento).
Il funzionamento del dispositivo secondo il trovato risulta chiaro già da quanto illustrato nei precedenti paragrafi.
Come si è visto infatti, nel vano 3 interno al contenitore 2, è possibile collocare una vaschetta 4 riempita con latte o altro liquido alimentare A, che viene così mantenuto ad un valore predefinito di temperatura da un gruppo frigorifero 5, collocato all'esterno del contenitore 2 stesso.
In ogni momento, il dispositivo 1 può così mettere a disposizione di una macchina di preparazione di cappuccini o simili bevande a base di caffè il latte necessario, mantenuto e conservato nelle giuste condizioni.
Il ricorso ad un sensore di temperatura disposto in modo da poter rilevare proprio il valore di temperatura di interesse, ovvero quello del liquido alimentare A contenuto nella vaschetta 4, permette di ottenere una lettura assolutamente precisa e accurata (diversamente dalle soluzioni note). Parimenti, la scelta di adottare un transponder 8 associato al sensore di temperatura che dialoga senza contatto con un lettore 9, permette di trasmettere in modo pratico (e senza cavi o altri collegamenti) l'informazione ottenuta dal sensore di temperatura, così da poterne disporre all'esterno nel modo ritenuto più appropriato.
Il dispositivo 1 quindi assicura ottimali modalità di lettura della temperatura del latte, o altro liquido alimentare A, conservato al suo interno. Quanto sopra permette di identificare tempestivamente e con precisione eventuali scostamenti del valore di temperatura effettivo del liquido alimentare A, rispetto a quello desiderato. In tale evenienza, il dispositivo 1 o altro soggetto/apparato possono attivare adeguate contromisure, in modo tempestivo e efficace (proprio perché tali contromisure sono azionate al rilevamento tempestivo della effettiva temperatura del latte, senza possibilità di errori o ritardi nella lettura stessa).
Inoltre, il sensore di prossimità e i codici identificativi associati alla vaschetta 4 e/o al serbatoio, consentono di fornire ulteriori informazioni al lettore 9 (e altrettanto possono fare i mezzi di rilevazione del livello di liquido A), per rilevare tempestivamente l'eventuale indisponibilità del latte, dovuta al suo semplice esaurimento o per l'attivazione della periodica procedura di pulizia. Inoltre, il lettore 9 può riconoscere l'assenza non solo del latte ma anche della vaschette 4 (e di serbatoi, o di altro ancora).
La semplicità della soluzione realizzativa descritta, che ricorre a componenti di per sé facilmente implementabili e ormai di consolidata affidabilità, è nel contempo garanzia dell'affidabilità dell'intero dispositivo 1, così come della possibilità di realizzarlo con costi contenuti e con elementi e materiali di comune reperibilità in commercio.
Il trovato, così concepito, è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
Negli esempi di realizzazione illustrati singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno essere in realtà sostituite con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.
In pratica i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (9)

1. Dispositivo di conservazione controllata di liquidi alimentari (A), del tipo di latte e simili, comprendente almeno: - un contenitore principale (2) definente al proprio interno almeno un vano (3), - una vaschetta (4), alloggiata in detto vano (3) e riempibile con un liquido alimentare (A) da conservare, - un gruppo refrigerante (5) montato all'esterno di detto contenitore (2), per il mantenimento della temperatura di detto vano (3) ad un valore predefinito, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un sensore di temperatura, fissato alle pareti di detta vaschetta (4) e configurato per la misurazione della temperatura all'interno di detta vaschetta (4) e del liquido alimentare (A) eventualmente contenuto in detta vaschetta (4), e un transponder (8), fissato alle pareti di detta vaschetta (4) e configurato per la ricezione dei dati acquisiti da detto sensore di temperatura e la loro trasmissione, attraverso una tecnologia di trasmissione di informazioni senza contatto, del tipo delle tecnologie RFID, NFC, o simili, ad un rispettivo lettore (9), montato all'esterno di detto contenitore (2).
2. Dispositivo, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto sensore di temperatura è scelto fra un termometro digitale, un termometro a resistenza, una termocoppia, un termistore e un pirometro.
3. Dispositivo, secondo la rivendicazione 1 o la 2, caratterizzato dal fatto di comprendere un sensore di prossimità, fissato alle pareti di detta vaschetta (4) e configurato per la verifica della presenza o assenza del liquido alimentare (A) all'interno di detta vaschetta (4), detto transponder (8) essendo configurato per la ricezione dei dati acquisiti da detto sensore di prossimità e la loro trasmissione, attraverso detta tecnologia di trasmissione di informazioni senza contatto, a detto lettore (9).
4. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un serbatoio, temporaneamente alloggiabile in detto vano (3) in sostituzione di detta vaschetta (4) e riempibile con un liquido detergente, utilizzabile per l'attivazione di un ciclo di pulizia.
5. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta vaschetta (4) e/o detto serbatoio sono muniti di rispettivi codici identificativi, anche veicolati da rispettivi detti transponder (8) corrispondentemente fissati a detta vaschetta (4) e a detto serbatoio, detto lettore (9) essendo configurato per l'acquisizione di detto codice e la corrispondente rilevazione della presenza in detto vano (3) di detta vaschetta (4) o di detto serbatoio.
6. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una unità elettronica di controllo e gestione, associata almeno a detto lettore (9) e munita di istruzioni almeno per il raffronto del valore di temperatura fornito da detto transponder (8) con un valore di temperatura predefinito.
7. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un display (10), collocato all'esterno di detto contenitore (2) e operativamente associato a detto lettore (9), per la visualizzazione digitale almeno del valore di temperatura fornito da detto transponder (8).
8. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un modulo di ricetrasmissione, associato almeno a detto lettore (9) e/o a detto transponder (8) e configurato per instaurare una comunicazione a distanza con un centro remoto di elaborazione dati.
9. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di rilevazione del livello di liquido alimentare (A) all'interno di detta vaschetta (4), detto transponder (8) essendo configurato per la ricezione dei dati acquisiti da detti mezzi e la loro trasmissione, attraverso detta tecnologia di trasmissione di informazioni senza contatto, a detto lettore (9).
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