IT201800009615A1 - Morsetto per un terminale maschio. - Google Patents

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Description

"Morsetto per un terminale maschio"
DESCRIZIONE
Campo Tecnico
La presente invenzione è relativa a un morsetto per un terminale maschio, preferibilmente per un polo batteria in ambito automobilistico.
Stato della Tecnica
È noto nello stato della tecnica un morsetto per polo batteria. Tale morsetto comprende un anello di serraggio e una coppia di ganasce. L’anello di serraggio presenta una coppia di bracci con estremità libere e avvicinabili tra loro, in una posizione di serraggio, mediante la coppia di ganasce. Più nel dettaglio, la coppia di bracci presenta una superficie interna configurata per entrare in contatto con il terminale maschio. Una serie di scanalature a profondità costante è definita su tale superficie interna per aumentare l’aderenza al terminale. Il terminale maschio viene inserito all’interno dell’anello di serraggio e serrato tramite le due ganasce. Preferibilmente l’anello di serraggio viene realizzato tramite un processo di imbutitura: deformando plasticamente una lamiera di materiale metallico è possibile realizzare la struttura dell’anello di serraggio. Al fine di ottenere una serie di scanalature sulla superficie interna dei bracci, è necessario realizzare tali scanalature sulla lamiera prima del processo di imbutitura.
Problema della Tecnica nota
Svantaggiosamente, tale processo di imbutitura comporta uno stiramento delle scanalature e una conseguente notevole riduzione della loro profondità, rendendo inefficace la presenza di tale serie di scanalature. Non è quindi possibile apprezzare un significativo incremento dell’aderenza tra anello di serraggio e terminale maschio. Una prima soluzione che è stata tentata consiste nell’aumentare la profondità lungo tutta l’estensione della scanalatura, mediante la quale effettivamente si ottiene una maggiore funzionalità per le scanalature sulla superficie interna. Tuttavia, con l’aumento di profondità si è osservata la formazione di cricche nell’elemento di serraggio. In particolare, il rischio di formazione delle cricche è maggiore in corrispondenza di un bordo interno dell’anello di serraggio. Tali cricche potenzialmente possono causare la rottura dell’anello di serraggio durante il suo funzionamento, rendendo necessaria la sua sostituzione.
Sommario dell’invenzione
In questo contesto, il compito tecnico alla base della presente invenzione è proporre un morsetto per terminale maschio che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
In particolare, è scopo della presente invenzione mettere a disposizione un morsetto con anello di serraggio comprendente una serie di scanalature tale da aumentare l’aderenza al terminale maschio e allo stesso tempo garantire integrità strutturale all’anello di serraggio.
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un morsetto per terminale maschio comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle unite rivendicazioni.
Vantaggiosamente, la realizzazione di scanalature a profondità decrescente da una prima a una seconda porzione dell’anello di serraggio permette, a seguito del processo di imbutitura, di mantenere un livello adeguato di profondità almeno in corrispondenza della prima porzione dell’anello di serraggio. Conseguentemente si osserva un aumento di aderenza dell’anello di serraggio al terminale maschio. Allo stesso tempo, la minor profondità delle scanalature, in corrispondenza della seconda porzione dell’anello di serraggio, riduce la formazione di cricche in corrispondenza di tale porzione.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un morsetto per terminale maschio, come illustrato negli uniti disegni in cui:
- la Figura 1 è una vista prospettica di un morsetto per terminale maschio, - la Figura 2 è una vista prospettica di un dettaglio del morsetto per terminale maschio,
- la Figura 3 è una vista laterale di un esempio di terminale maschio,
- la Figura 4 è una vista in sezione di un dettaglio del morsetto per terminale maschio,
- la Figura 5 è una vista dall’alto di una lamiera utilizzata per il processo di imbutitura.
Descrizione dettagliata
Con riferimento alle figure allegate, con 1 è indicato un morsetto applicabile ad un terminale, preferibilmente ad un polo batteria 20 riportato in figura 3. Tale polo batteria 20 comprende un corpo principale 21, di forma preferibilmente tronco conica, che si estende tra una base 22 e una sommità 23. La base 22 e la sommità 23 hanno forma preferibilmente circolare.
Con riferimento alla figura 1, il morsetto 1 comprende una coppia di ganasce 2 e un anello di serraggio 3 tra di loro collegati. L’anello di serraggio 3 comprende un corpo 10 che presenta una coppia di bracci 4 con estremità libere 5 avvicinabili tra di loro mediante la coppia di ganasce 2.
In particolare, i bracci 4 dell’anello di serraggio 3 sono avvicinabili lungo una prima direzione X-X. Più nel dettaglio, le due ganasce 2 sono distanziate e avvicinabili lungo tale prima direzione X-X. Le due ganasce 2 si estendono attorno all’anello di serraggio 3, e ciascun braccio 4 dell’anello di serraggio 3 è associato ad una rispettiva ganascia 2. Mediante l’avvicinamento della coppia di ganasce 2 lungo la prima direzione X-X è possibile commutare l’anello di serraggio 3 da una posizione di apertura ad una posizione di serraggio attorno, ad esempio, a un polo per batteria 20.
Con particolare riferimento alla figura 2, la coppia di bracci 4 presenta una superficie interna 6 configurata per impegnare il terminale maschio e una superficie esterna 9 opposta alla superficie interna 6. Preferibilmente per terminale maschio si intende il corpo principale 21 del polo batteria 20. Più nel dettaglio, la superficie interna 6 e la superficie esterna 9 si estendono tra una prima 7 ed una seconda porzione 8. Tale prima porzione 7 è a contatto con la coppia di ganasce 2, mentre la seconda porzione 8 è opposta alla prima porzione 7. In altre parole, la prima e la seconda porzione sono distanziate fra loro lungo una seconda direzione Y-Y trasversale rispetto alla prima direzione X-X, preferibilmente perpendicolare.
Inoltre, la seconda porzione 8 individua un bordo 17 della superficie interna 6. Tale bordo 17 della superficie interna 6 è distanziato dalla prima porzione 7 lunga la seconda direzione Y-Y.
Una volta che l’anello di serraggio 3 è commutato alla posizione di serraggio, la coppia di bracci 4 delimita un’apertura centrale 24, ad esempio tronco conica, destinata ad ospitare il corpo principale 21 del polo batteria 20. In altre parole, l’anello di serraggio 3 in posizione di serraggio definisce un’apertura centrale 24 complementare al corpo principale 21 del polo batteria 20.
L’anello di serraggio 3 si sviluppa attorno ad un asse 18 che si estende lungo la seconda direzione Y-Y. La superficie interna 6 è rivolta verso l’asse 18.
Per aumentare l’aderenza dell’anello di serraggio 3 in posizione di serraggio attorno al corpo principale 21 del polo batteria 20, un gruppo di prime scanalature 11 è definito nella superficie interna 6 della coppia di bracci 4. Più nel dettaglio, le prime scanalature 11 sono ricavate nel corpo 10 dell’anello di serraggio 3 a partire dalla superficie interna 6.
Ciascuna prima scanalatura 11 si estende dalla prima 7 alla seconda porzione 8, ovvero fra una prima estremità 41 disposta in corrispondenza della prima porzione 7 ed una seconda estremità 42 disposta in corrispondenza della seconda porzione 8. Più in dettaglio, tali prime scanalature 11 si estendono fino al bordo 17 dell’anello di serraggio 3.
È possibile definire una profondità delle prime scanalature 11 nel corpo 10 dell’anello di serraggio 3. Tali prime scanalature 11 sono scanalature cieche, ovvero la profondità di tali prime scanalature 11 è inferiore alla distanza tra la superficie interna 6 e la superficie esterna 9 dell’anello di serraggio 3.
Con particolare riferimento alla figura 4, ciascuna prima scanalatura 11 presenta una profondità variabile lungo la prima scanalatura 11. In particolare, fra la prima 7 e la seconda porzione 8 tale profondità è decrescente in direzione della seconda porzione 8. In altre parole, ciascuna prima scanalatura 11 presenta una prima zona 12 collocata nella prima porzione 7 e caratterizzata da un primo valore di profondità. Ciascuna prima scanalatura 11 presenta, inoltre, una seconda zona 13 collocata nella seconda porzione 8 e caratterizzata da un secondo valore di profondità. Il primo valore di profondità è maggiore del secondo valore di profondità. In particolare, il secondo valore di profondità è minore dell’80% del primo valore di profondità, preferibilmente minore del 50%.
Tali prime scanalature 11 sono realizzate mediante un processo di punzonatura. Mediante un punzone è possibile ricavare le prime scanalature 11 su una lamiera 31 di materiale metallico, che verrà poi deformata tramite un processo di imbutitura, descritto dettagliatamente in seguito. Tale processo di imbutitura determina uno stiramento delle prime scanalature 11 e una conseguente diminuzione della profondità definita con il punzone. In altre parole, a seguito del processo di imbutitura sia la prima zona 12 che la seconda zona 13 delle prime scanalature 11 presentano una profondità minore a quella ottenuta con il punzone sulla lamiera 31.
Tuttavia, anche a seguito del processo di imbutitura, la profondità della prima zona 12 delle prime scanalature 11 rimane maggiore rispetto alla profondità della seconda zona 13 delle prime scanalature 11. Di conseguenza, la profondità risultante della prima zona 12 delle prime scanalature 11, a seguito del processo di imbutitura, è comunque tale da garantire sufficiente aderenza dell’anello di serraggio 3 al corpo principale 21 del polo batteria 20.
Allo stesso tempo, la minore profondità della seconda zona 13 delle prime scanalature 11 garantisce una maggiore integrità strutturale all’anello di serraggio 3. Infatti, il rischio di formazione delle cricche a seguito del processo di imbutitura è maggiore in corrispondenza della seconda porzione 8 dell’anello di serraggio 3. Tale rischio è tanto maggiore quanto più si realizzano prime scanalature 11 con elevata profondità in corrispondenza della seconda porzione 8 dell’anello di serraggio 3.
Ciascuna prima scanalatura 11 presenta un profilo curvo fra la prima 7 e la seconda porzione 8.
Più nel dettaglio, la prima scanalatura 11 è caratterizzata da un profilo curvo a profondità crescente che, da un valore di profondità nullo in corrispondenza della prima estremità 41, permette di raggiungere il valore della prima profondità in corrispondenza della prima zona 12. Nella forma realizzativa preferita, la prima scanalatura 11 è caratterizzata da un profilo curvo per evitare la formazione di cricche in corrispondenza della prima zona 12. Tuttavia, in una forma realizzativa alternativa, è possibile realizzare un profilo a scalino che, da un valore di profondità nullo in corrispondenza della prima estremità 41, permetta di raggiungere immediatamente il valore della prima profondità.
La prima scanalatura 11 è caratterizzata da un profilo a profondità sostanzialmente costante pari al secondo valore di profondità in corrispondenza della seconda zona 13.
Una zona di raccordo 14 con un profilo curvo, oppure dritto, connette la prima 12 e la seconda zona 13. Tale zona di raccordo 14 è caratterizzata da un valore di profondità decrescente da un valore pari al primo valore di profondità in corrispondenza della prima zona 12 ad un valore pari al secondo valore di profondità in corrispondenza della seconda zona 13.
In un’ulteriore forma realizzativa, per incrementare ulteriormente l’aderenza dell’anello di serraggio 3 attorno al corpo principale 21 del polo batteria 20, la superficie interna 6 dell’anello di serraggio 3 presenta un gruppo di seconde scanalature 19. Ciascuna seconda scanalatura 19 è disposta tra due prime scanalature 11. Ad esempio, qualora ogni seconda scanalatura 19 sia immediatamente adiacente a due prime scanalature 11, si definisce sulla superficie interna 6 un’alternanza di una prima scanalatura 11 e di una seconda scanalatura 19. In altre forme realizzative ciascuna seconda scanalatura 19 può essere disposta tra due prime scanalature 11 senza esservi direttamente adiacente. In tal caso, è possibile ad esempio una forma realizzativa in cui una coppia di seconde scanalature 19 è interposta tra due prime scanalature 11.
Ciascuna seconda scanalatura 19 si estende fra una prima estremità 15 disposta in corrispondenza della prima porzione 7 ed una seconda estremità 16 disposta fra la prima porzione 7 e la seconda porzione 8. Più nel dettaglio, la prima estremità 15 di ciascuna seconda scanalatura 19 è collocata in corrispondenza della prima porzione 7 dell’anello di serraggio 3. Invece, la seconda estremità 16 di ciascuna seconda scanalatura 19 è distanziata dal bordo 17 dell’anello di serraggio 3 lungo la seconda direzione Y-Y. In altre parole, l’estensione delle seconde scanalature 19 è inferiore rispetto all’estensione delle prime scanalature 11 che, invece, terminano a contatto con il bordo 17 dell’anello di serraggio 3.
Similmente alle prime scanalature 11, ciascuna seconda scanalatura 19 ha profondità decrescente fra la prima 7 e la seconda porzione 8, verso la seconda porzione 8, e si sviluppa prevalentemente lungo la seconda direzione Y-Y.
In una particolare forma realizzativa, il morsetto 1 comprende un ulteriore anello di serraggio 25 che si sviluppa attorno all’asse 18. Tale ulteriore anello di serraggio 25 è collegato alla coppia di ganasce 2 e presenta le stesse caratteristiche dell’anello di serraggio 3 descritto precedentemente in dettaglio. In particolare, tale ulteriore anello di serraggio 25 è collocato al di sotto dell’anello di serraggio 3. Inoltre, l’ulteriore anello di serraggio 25 è distanziato dall’anello di serraggio 3 lungo la seconda direzione Y-Y.
Più nel dettaglio, il bordo 28 dell’ulteriore anello di serraggio 25 è rivolto verso la prima porzione 7 dell’anello di serraggio 3. Anche l’ulteriore anello di serraggio 25 presenta un gruppo di prime scanalature 29. In una forma realizzativa preferita, l’ulteriore anello di serraggio 25 presenta un gruppo di seconde scanalature 30. Ciascuna prima scanalatura 29 di tale ulteriore anello di serraggio 25 si estende dalla prima porzione 26 dell’ulteriore anello di serraggio 25 fino al bordo 28 dell’ulteriore anello di serraggio 25. Invece, ciascuna seconda scanalatura 30 di tale ulteriore anello di serraggio 25 si estende tra una prima estremità (non visibile nelle figure) collocata sul bordo 28 dell’ulteriore anello di serraggio 25, e una seconda estremità (non visibile nelle figure), posizionata tra la seconda 27 e la prima porzione 26 dell’ulteriore anello di serraggio 25. Conseguentemente, viene in questo modo garantita una maggiore aderenza dell’ulteriore anello di serraggio 25 sul corpo principale 21 del polo batteria 20. Allo stesso tempo viene garantita integrità strutturale all’ulteriore anello di serraggio 25.
Viene ora descritto un procedimento di realizzazione dell’anello di serraggio 3 del morsetto 1. Tale procedimento prevede una fase di imbutitura per deformare plasticamente la lamiera 31 di materiale metallico. Più nel dettaglio, tale procedimento prevede l’implementazione di una pluralità di fasi:
- Individuare una prima porzione circolare 32 di raggio R1 nella lamiera 31.
Tale prima porzione circolare 32 è quindi delimitata da un primo contorno 33. - Individuare una seconda porzione circolare 34 concentrica alla prima porzione circolare 32 e di raggio R2, minore del raggio R1, nella lamiera 31. Tale seconda porzione circolare 34 è quindi delimitata da un secondo contorno 35. Viene in questo modo definita una corona circolare 36 che si estende tra il primo 33 e il secondo contorno 35.
- Individuare in corrispondenza della corona circolare 36 una prima 37 e una seconda zona 38 della corona circolare 36. La seconda zona 38 della corona circolare 36 collega il primo 33 e il secondo contorno 35, mentre la prima zona 37 della corona circolare 36 si estende sostanzialmente per tutta la corona circolare 36, essendo in particolare complementare alla seconda zona 38 della corona circolare 36.
- Ricavare le prime scanalature 11 nella prima zona 37 della corona circolare 36 mediante un processo di punzonatura. Nella forma realizzativa in cui l’anello di serraggio 3 presenta un gruppo di seconde scanalature 19, è necessario ricavare le seconde scanalature 19 nella prima zona 37 della corona circolare 36 mediante il medesimo processo di punzonatura.
- Rimuovere la seconda porzione circolare 34 e la seconda zona 38 della corona circolare 36 dalla lamiera.
- Imbutire la lamiera 31 in corrispondenza della corona circolare 36. A seguito di tale processo il primo contorno 33 della prima porzione circolare 32 determina la prima porzione 7 dell’anello di serraggio 3, mentre il secondo contorno 35 della seconda porzione circolare 34 determina il bordo 17 dell’anello di serraggio 3. Invece, la prima zona 37 della corona circolare 36 determina la superficie interna 6 dell’anello di serraggio 3.
Più in dettaglio, considerando una prima 43 ed una seconda superficie 44 opposte della lamiera, la superficie interna 6 è ottenuta per deformazione dalla prima superficie 43, mentre la superficie esterna 9 è ottenuta per deformazione della seconda superficie 44. In altre parole, durante la fase di imbutitura la prima superficie 43 viene deformata in modo tale da affacciarsi verso l’asse 18.
Si osservi che le estremità libere 5 dei bracci 4 sono separate fra loro grazie alla rimozione della seconda zona 38 della corona circolare 36.
Nel caso della forma realizzativa con l’ulteriore anello di serraggio 25, tale ulteriore anello di serraggio 25 è realizzato mediante lo stesso processo di imbutitura appena descritto.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Morsetto (1) per terminale maschio, comprendente: - una coppia di ganasce (2); - un anello di serraggio (3) presentante una coppia di bracci (4) con estremità libere (5) avvicinabili tra di loro mediante la coppia di ganasce (2), detta coppia di bracci (4) presentando una superficie interna (6) configurata per impegnare un terminale maschio, detta superficie interna (6) estendendosi tra una prima (7) e una seconda porzione (8); - un gruppo di prime scanalature (11) definite nella superficie interna (6) di detta coppia di bracci (4), ciascuna prima scanalatura (11) estendendosi dalla prima (7) alla seconda porzione (8); caratterizzato dal fatto che: - ciascuna prima scanalatura (11) presenta una profondità decrescente fra la prima (7) e la seconda porzione (8), in direzione della seconda porzione (8).
  2. 2. Morsetto (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detti bracci (4) dell’anello di serraggio (3) sono avvicinabili lungo una prima direzione (X-X), dette prima (7) e seconda porzione (8) essendo distanziate fra loro lungo una seconda direzione (Y-Y) trasversale rispetto alla prima direzione (X-X).
  3. 3. Morsetto (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto anello di serraggio (3) si sviluppa attorno ad un asse (18) che si estende lungo la seconda direzione (Y-Y).
  4. 4. Morsetto (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto morsetto (1) comprende un ulteriore anello di serraggio (25) che si sviluppa attorno all’asse (18).
  5. 5. Morsetto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui le prime scanalature (11) presentano un profilo curvo oppure diritto fra dette prima (7) e seconda porzione (8).
  6. 6. Morsetto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la seconda porzione (8) individua un bordo (17) della superficie interna (6).
  7. 7. Morsetto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta superficie interna (6) presenta un gruppo di seconde scanalature (19), ciascuna seconda scanalatura (19) essendo disposta tra due prime scanalature (11).
  8. 8. Morsetto (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui ciascuna seconda scanalatura (19) si estende fra una prima estremità (15) disposta in corrispondenza della prima porzione (7) ed una seconda estremità (16) disposta fra la prima porzione (7) e la seconda porzione (8), ciascuna seconda scanalatura avendo profondità decrescente dalla prima (7) alla seconda porzione (8).
  9. 9. Morsetto (1) seconda le rivendicazioni 2 e 8, in cui le prime (11) e le seconde scanalature (19) si sviluppano prevalentemente lungo la seconda direzione (Y-Y).
  10. 10. Morsetto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto anello di serraggio (3) è realizzato tramite un processo di imbutitura.
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