IT201800007702A1 - Uno stimolatore orale - Google Patents

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IT201800007702A1
IT201800007702A1 IT102018000007702A IT201800007702A IT201800007702A1 IT 201800007702 A1 IT201800007702 A1 IT 201800007702A1 IT 102018000007702 A IT102018000007702 A IT 102018000007702A IT 201800007702 A IT201800007702 A IT 201800007702A IT 201800007702 A1 IT201800007702 A1 IT 201800007702A1
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teeth
patient
activator
oral
groove
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IT102018000007702A
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English (en)
Inventor
Aldo Cehic
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Aldo Cehic
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    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61CDENTISTRY; APPARATUS OR METHODS FOR ORAL OR DENTAL HYGIENE
    • A61C7/00Orthodontics, i.e. obtaining or maintaining the desired position of teeth, e.g. by straightening, evening, regulating, separating, or by correcting malocclusions
    • A61C7/08Mouthpiece-type retainers or positioners, e.g. for both the lower and upper arch
    • AHUMAN NECESSITIES
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    • A61C7/36Devices acting between upper and lower teeth
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    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61FFILTERS IMPLANTABLE INTO BLOOD VESSELS; PROSTHESES; DEVICES PROVIDING PATENCY TO, OR PREVENTING COLLAPSING OF, TUBULAR STRUCTURES OF THE BODY, e.g. STENTS; ORTHOPAEDIC, NURSING OR CONTRACEPTIVE DEVICES; FOMENTATION; TREATMENT OR PROTECTION OF EYES OR EARS; BANDAGES, DRESSINGS OR ABSORBENT PADS; FIRST-AID KITS
    • A61F5/00Orthopaedic methods or devices for non-surgical treatment of bones or joints; Nursing devices; Anti-rape devices
    • A61F5/56Devices for preventing snoring
    • A61F5/566Intra-oral devices

Description

Domanda di Brevetto per Invenzione Industriale a titolo:
“UNO STIMOLATORE ORALE”
DESCRIZIONE
Definizioni
Nel presente documento, per attivatori orali si intendono apparecchi mobili di materiale morbido che hanno la caratteristica di ottimizzare la conformazione delle arcate dentarie in sostituzione dei normali apparecchi ortodontici fissi e mobili di tipo rigido.
Per omeoattivatori si intendono apparecchi orali mobili di materiale morbido che hanno la caratteristica di essere conformi all'indirizzo costituzionale del paziente, ovvero al biotipo costituzionale che in campo omeopatico son definiti con i termini carbonico, solforico e fosforico, caratterizzati da tipologie di curvature più o meno accentuate.
Per stimolatore orale si intende un apparecchio mobile che ha la caratteristica di stimolare almeno in modo preminente una nuova organizzazione spaziale dei denti.
Campo di applicazione
La presente invenzione è generalmente applicabile ai settori tecnici dell’odontoiatria e della fisioterapia e si riferisce, in particolare, all’uso di una strumentazione rimovibile per ottimizzare la conformazione ossea, dentale, posturale e linguale di un paziente.
Più in dettaglio, la presente invenzione si riferisce a stimolatori orali che si occupano dell’allineamento dei denti e della riconformazione generale dell’apparato orale, i cui effetti sono positivi anche a livello posturale.
Stato della Tecnica
Nella tecnica nota sono utilizzate più modalità per il riallineamento dei denti.
Sono noti apparecchi fissi, che sono costituiti da placchette metalliche o in materiale sintetico incollate ai denti e da un filo metallico o sintetico che collega le suddette placchette e la cui tensione sottopone i denti a sforzi tendenti a disporli secondo la linea desiderata.
Sono poi noti apparecchi mobili realizzati in materiale resinoso tipicamente indurito e che si ancorano ai denti mediante ganci. Essi si attivano con viti di espansione e inducono varie tipologie di tensioni sui denti.
Sono anche noti apparecchi mobili realizzati con mascherine di materiale biocompatibile morbido controsagomate sui denti secondo posizioni differenti da quelle correnti. La strategia terapeutica consiste in una sequenza di mascherine che si ancorano ai denti ed inducono una sequenza di movimentazioni che li portano ad allinearsi.
Tutte tali tecniche, pur nella loro diversità, si contraddistinguono per il loro ancoraggio diretto sui denti dando quindi luogo ad un’azione esclusiva sui denti. Poiché l’obiettivo è quello di riallineare i denti, ciò che si è sempre pensato è stato trovare soluzioni per movimentare direttamente ed unicamente i denti in modo da riallinearli.
Tuttavia, è noto che a risultato raggiunto i denti tendono a movimentarsi autonomamente per tornare verso la configurazione iniziale. Negli anni, quindi, si assiste ad una recidiva che coinvolge la maggioranza dei pazienti trattati.
È anche noto che nella ricerca di strumentazioni che consentano di migliorare lo stato di salute e di benessere dei pazienti, di recente si è inserito lo sviluppo di attivatori morbidi multifunzionali.
Tali attivatori erano inizialmente previsti per sostituire, anche solo temporaneamente, l’uso di apparecchi fissi o mobili di tipo rigido per correggere la disposizione errata dei denti nell’arcata. Durante tali utilizzi, tuttavia, ci si è accorti che gli attivatori morbidi non solo realizzavano una correzione posturale dei denti, ma infondevano negli utilizzatori uno stato di benessere fisico e mentale.
Da queste osservazioni si è sviluppato un criterio terapeutico consistente nel ripristinare l’unità psico-posturale-energetica dell’uomo.
Da un punto di vista strettamente pratico, si è osservato che la costituzione biotipica del distretto orale, con particolare riferimento alla morfologia delle arcate ossee e alle disposizioni spaziali dei denti, è codificabile in tre categorie, ossia vi sono tre tipologie di arcate dentarie: una tipologia dove le arcate dentarie sono squadrate, una in cui le arcate dentarie sono arrotondate ed una tipologia dove le arcate dentarie sono arrotondate in modo ogivale.
Da tali osservazioni sono state sviluppate, di conseguenza, tre tipologie di attivatori, ognuna adatta ad un rispettivo biotipo del distretto orale. Essi sono stati denominati omeoattivatori, laddove il suffisso ‘omeo’ è portatore di un significato biocostituzionale di stampo omeopatico.
Di recente, inoltre, si è sviluppato un metodo di selezione di un attivatore per l’uso da parte di un paziente che consente all’attivatore stesso di far ottenere risultati con un maggior grado di certezza rispetto ai metodi noti.
In particolare, tale metodo di selezione si basa nell’individuare con certezza qual è l’attivatore più adatto da applicare al paziente al fine di far sì che esso ne tragga i maggiori benefici e, quindi, il maggior benessere possibile.
Tuttavia, tali attivatori, anche detti omeoattivatori, sono apparecchi morbidi aventi uno spazio entro il quale i denti ed una parziale quota ossea mandibolare e mascellare trovano la loro collocazione e che si contraddistinguono sì anche per il riallineamento dei denti, oltre che per la risagomatura delle arcate dentarie nel loro insieme, ma con tempi di terapia molto più elevati, anche mesi o anni.
Presentazione dell’invenzione
Scopo della presente invenzione è superare almeno parzialmente gli inconvenienti sopra evidenziati mettendo a disposizione uno stimolatore orale morbido che combini almeno parzialmente la riorganizzazione spaziale dei denti ed il loro riallineamento in tempi terapeutici inferiori a quanto accade nella tecnica equivalente nota.
In particolare, uno scopo del presente brevetto è mettere a disposizione uno stimolatore orale che consenta di riconfigurare l’apparato orale del paziente in modo che il riallineamento dei denti sia il più fisiologico possibile e di conseguenza sia soggetto ad una percentuale inferiore di recidive rispetto a quanto accade con la tecnica nota.
Un ulteriore scopo è che la stimolazione sui denti sia morbida in modo da determinare uno spostamento il meno traumatico possibile.
Un altro scopo è che lo stimolatore orale dinamizzi l'assetto dentale e lo piloti verso una conformazione spaziale coerente, la più confacente alle funzioni orali (ventilazione orale, masticazione, fonetica, deglutizione, suzione e gusto).
Un ulteriore scopo è che lo stimolatore orale consenta di raggiungere una disposizione spaziale dei denti e della matrice ossea, compresi i tessuti molli orali e periorali, tale per cui le funzioni orali e periorali siano mantenute e difese funzionalmente entro i binari normofunzionali. È infatti la neonormofunzione che detta la forma sia delle arcate che della disposizione spaziale dei denti.
In altri termini, uno scopo della presente invenzione è mettere a disposizione uno stimolatore orale morbido che consenta di riconfigurare l’apparato orale di un paziente in modo che esso raggiunga una funzione orale e periorale, nonché una funzione estetica, confacente al biotipo costituzionale del paziente. In tal senso, le recidive sull’allineamento dei denti verrebbero limitate se non sostanzialmente annullate.
Gli scopi detti, nonché altri che appariranno più chiaramente nel seguito, sono raggiunti da uno stimolatore orale in accordo con le rivendicazioni che seguono le quali sono da considerarsi parte integrante del presente brevetto.
In particolare, esso comprende un attivatore che ha un corpo realizzato in materiale morbido con una sagomatura sostanzialmente a forma di U. Sulla superficie superiore del corpo vi è una prima scanalatura suscettibile di ricevere al suo interno almeno una porzione dell’arcata dentale superiore di un paziente. Analogamente, il corpo ha anche, sulla superficie inferiore, una seconda scanalatura suscettibile di ricevere al suo interno almeno una porzione dell’arcata dentale inferiore del paziente.
In questo modo, vantaggiosamente, l’attivatore, attraverso la propria forma ed il proprio grado di elasticità, può svolgere la sua funzione di conformatore delle arcate dentali secondo la sagomatura più adatta.
Secondo un aspetto dell’invenzione, la prima scanalatura comprende almeno una prima porzione controsagomata sui denti dell’arcata superiore secondo una posizione desiderata degli stessi denti. Analogamente, la seconda scanalatura comprende almeno una seconda porzione controsagomata sui denti dell’arcata inferiore secondo una posizione desiderata di tali denti.
In altri termini, lo stimolatore orale dell’invenzione corrisponde all’accoppiamento di un attivatore e di una coppia di mascherine per l’allineamento dei denti disposte nelle scanalature superiore ed inferiore dell’attivatore.
Vantaggiosamente, quindi, lo stimolatore orale non solo movimenta i denti allineandoli secondo una posizione desiderata, ma coordina detto movimento con la riconfigurazione ossea delle arcate orali secondo l’attivatore utilizzato.
Ancora vantaggiosamente, quindi, le due movimentazioni imposte consentono di conformare l’intero apparato orale secondo una forma desiderata che sia più confacente al paziente.
Ancora vantaggiosamente, il fatto di accompagnare la movimentazione dei denti alla conformazione delle due arcate dentali consente di limitare, se non annullare, le recidive in quanto la posizione finale dei denti è in accordo e armonia con la conformazione delle arcate dentali.
Ancora vantaggiosamente, rispetto ai semplici attivatori noti lo stimolatore orale dell’invenzione consente il riallineamento dei denti in tempi ben più rapidi.
Poiché il riallineamento dei denti avviene tipicamente mediante l’utilizzo di una sequenza di dime plastiche anche dette mascherine, è evidente che per la riconfigurazione dell’apparato orale si utilizzeranno una sequenza di stimolatori orali tutti riconducibili all’accoppiamento di uno stesso tipo di attivatore con una sequenza di coppie di dime plastiche.
Vantaggiosamente, quindi, la riconfigurazione dell’apparato orale avviene per steps e, quindi, con una sequenza di stimolazioni morbide sui denti e sulle arcate dentali.
Gli scopi detti sono anche raggiunti da un metodo di esecuzione di stimolatore orale in accordo con le rivendicazioni che seguono.
In particolare, tale metodo comprende le seguenti fasi:
− identificare il biotipo costituzionale di un paziente;
− selezionare un attivatore orale in accordo con detto biotipo identificato, detto attivatore comprendendo una scanalatura superiore ed una scanalatura inferiore per accogliere almeno parzialmente rispettivamente l’arcata dentale superiore e l’arcata dentale inferiore del paziente;
− identificare le posizioni iniziali dei denti di ciascuna delle arcate dentali del paziente;
− identificare la posizione finale corretta che dovrebbero avere i denti delle arcate dentali del paziente anche sulla base di detto biotipo individuato;
− individuare una pluralità di posizioni intermedie tra detta posizione iniziale e detta posizione finale dei denti per ciascuna di dette arcate dentali in modo da individuare una pluralità di coppie di posizioni intermedie, una per i denti dell’arcata dentale superiore ed una per i denti dell’arcata dentale inferiore;
− realizzare una pluralità di coppie di allineatori ciascuna per una rispettiva coppia di dette posizioni intermedie;
− inserire sequenzialmente dette coppie di allineatori nelle rispettive dette scanalatura superiore e scanalatura inferiore di detto attivatore in modo che il paziente, indossando per un predeterminato periodo di tempo ciascuno stimolatore orale della sequenza di stimolatori così ottenuti, possa modificare la conformazione ossea mandibolare e mascellare e la posizione dei denti delle arcate dentali secondo la configurazione finale desiderata corrispondente al suo biotipo.
Vantaggiosamente, quindi, l’attivatore utilizzato nell’invenzione è un omeoattivatore. Di conseguenza, vantaggiosamente, la riconfigurazione dell’apparato orale è particolarmente stabile e confortevole per il paziente poiché riconducibile alla configurazione più consona alle sue caratteristiche fisiche e psichiche.
Ne consegue, ancora vantaggiosamente, che anche l’allineamento finale dei denti è particolarmente stabile nel tempo perché non solo è inserito in una riconfigurazione anche delle arcate dentali, ma anche perché tale riconfigurazione è in accordo con il biotipo del paziente.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva, di uno stimolatore orale secondo l’invenzione, illustrato a titolo di esempio non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegni in cui:
− la FIG. 1 rappresenta uno stimolatore orale secondo l’invenzione in vista prospettica;
− le FIGG.2 e 3 rappresentano particolari dello stimolatore di FIG.1. Descrizione dettagliata di alcuni esempi di realizzazione preferiti Con riferimento alle figure citate, ed in particolare alla fig. 1, si descrive uno stimolatore orale 1 secondo l’invenzione.
Esso è tipicamente realizzato in materiale morbido, ma tale dettaglio non deve essere considerato limitativo per la presente invenzione.
Lo stimolatore orale 1 comprende innanzitutto un attivatore 2, visibile anche nel dettaglio di fig. 2, avente un corpo 3 avente una sagomatura sostanzialmente a forma di U. Tale sagomatura, come si vedrà meglio in seguito, può essere più o meno arrotondata in accordo con il biotipo del paziente.
Sulla superficie superiore 5 del corpo 3, come noto, vi è una prima scanalatura 6 suscettibile di ricevere al suo interno l’arcata dentale superiore del paziente. Analogamente, sulla superficie inferiore 7 del corpo 3 vi è una seconda scanalatura 8 suscettibile di ricevere al suo interno l’arcata dentale inferiore del paziente.
Nel caso degli attivatori noti, prima e seconda scanalatura hanno il fondo piuttosto ampio in modo da non incidere sui denti nel loro complesso, ma solo sull’arcata dentale nel suo complesso. In questo senso, l’eventuale riallineamento dei denti è un fenomeno secondario che avviene in mesi o anni di trattamento.
Nel caso dello stimolatore orale 1 dell’invenzione, invece, la prima scanalatura 6 comprende una prima porzione 10, osservabile anche nel dettaglio di fig. 3, controsagomata sui denti dell’arcata superiore secondo una posizione desiderata di tali denti. Allo stesso modo, la seconda scanalatura 8 comprende una seconda porzione 11 controsagomata sui denti dell’arcata inferiore secondo una posizione desiderata.
In altri termini, prima e seconda scanalatura 6 e 8 non sono sagomate solo sulla forma che devono assumere le rispettive arcate dentali, ma anche sulla posizione che devono assumere i denti di tali arcate.
Vantaggiosamente, quindi, lo stimolatore orale 1 dell’invenzione unisce l’azione di riconfigurazione o mantenimento della sagomatura delle arcate dentali all’azione di riallineamento dei denti.
Tali azioni, peraltro, risultano implicitamente e vantaggiosamente coordinate, garantendo quindi un risultato ottimale e favorendo la stabilità della posiziona finale di arcate e denti.
Si può già anticipare, come si vedrà nel dettaglio in seguito, che poiché tipicamente la posizione finale di riallineamento dei denti è tipicamente differente dalla posizione iniziale degli stessi denti, tale azione di riallineamento avverrà tramite più step, ciascuno utilizzante lo stesso tipo di attivatore 2, ma avente prime e seconde porzioni 10 e 11 differenti di step in step secondo una sequenza di movimentazioni predeterminate.
Vantaggiosamente, quindi, la riconfigurazione dell’apparato orale avviene con una sequenza di steps e con sforzi limitati imposti sia sui denti che sulla matrice ossea delle arcate dentali.
Secondo la forma di esecuzione che si descrive, prima e seconda porzione 10 e 11 sono realizzate in corpo unico con l’attivatore 2. In altri termini, lo stimolatore orale 1 è realizzato in corpo unico. Tuttavia, ciò non deve essere considerato limitativo per l’invenzione. Secondo una variante esecutiva, infatti, prima e seconda porzione sono realizzate rispettivamente in un primo corpo aggiuntivo ed in un secondo corpo aggiuntivo accoppiati stabilmente rispettivamente nella prima scanalatura e nella seconda scanalatura dell’attivatore.
Secondo un aspetto dell’invenzione, lo stimolatore orale 1 comprende anche una porzione linguale sagomata (non rappresentata nelle figure) destinata a disporsi nell’area sublinguale del paziente per mantenerne la lingua disposta secondo una posizione di maggior confort funzionale ed energetico.
È infatti noto che non sempre la lingua è in una posizione corretta e che vi sono posizioni della lingua che sono di riposo per l’intero organismo e posizioni che stimolano in senso disfunzionale l’organismo. In questo senso, la porzione linguale consente di mantenere la lingua nella migliore posizione durante il trattamento con lo stimolatore 1 in modo di abituarla a rimanere in tale posizione. Di conseguenza, è vantaggiosamente aumentato il benessere del paziente nonché migliorata la riconfigurazione dell’apparato orale.
Per quanto detto è evidente che oggetto dell’invenzione è anche il metodo di esecuzione dello stimolatore orale 1 fin qui descritto.
Secondo tale metodo, vi sono delle fasi per la selezione dell’attivatore 2. In questo senso vi è una fase di identificazione del biotipo del paziente.
È bene che la scelta dell’attivatore 2 non sia lasciata al caso o a teorie, ma sia basata su parametri fisici che consentano di individuare il corretto biotipo del distretto orale del paziente in modo che l’effetto dell’attivatore 2 sia positivo e massimizzato.
Per raggiungere tale fine, secondo un aspetto non limitativo dell’invenzione il metodo comprende una prima fase di individuazione del biotipo del paziente. Tale fase è eseguita tipicamente mediante uno studio omeopatico del paziente, ma tale caratteristica non deve essere considerata limitativa per l’invenzione.
Questa fase, inoltre, può essere svolta con modalità differenti, anche se tipicamente essa si svolge mediante il rilievo di particolari caratteristiche del paziente. In omeopatia, infatti, è noto che il biotipo sulfurico presenta una costituzione normolinea, statura media ed armoniosa, viso rettangolare e ben proporzionato nelle sue parti, denti quadrati, solidi, rare carie, arcate circolari, volta palatina arrotondata, occlusione perfetta, mani con lunghezze simili tra dita e palmo, reazioni vivaci, eccessi sensuali, amano il fresco, sono dotati di autocontrollo.
Il biotipo carbonico è tipicamente brevilineo, tendente all’obesità, di aspetto tozzo, volto quadrato, denti quadrati, tendenza alla carie, arcate larghe, volta palatina appiattita, occlusione perfetta, presenta mani tozze con dita più corte del palmo, polpastrelli grossi, reazioni lente, non esplosive. Sono soggetti freddolosi, temono il sole, amano la pace e l’ordine, sono passivi, metodici.
Il biotipo fosforico, invece, presenta una statura superiore alla media, con peso ridotto rispetto l’altezza, volto grossomodo triangolare e allungato (dolicocefalia) con fronte alta, mani eleganti con dita più lunghe del palmo, denti rettangolari, poco solidi e inclini alla carie, arcate allungate in senso anteroposteriore, volta palatale profonda, occlusione imperfetta. Le reazioni sono tipicamente vivaci, ma brevi per un senso di astenia generale. Hanno bisogno di aria fresca, sono facili a stancarsi, non hanno pazienza.
Per le descrizioni fatte, è evidente che un paziente difficilmente è totalmente identificabile in un biotipo preciso, ma presenta peculiarità tipicamente di due o più biotipi differenti motivo per il quale sono apparentemente utilizzabili più di un modello di omeoattivatore. Oltre a ciò, è evidente che ogni paziente presenta dimensioni delle arcate dentali differenti. In tal senso si deve procedere con la misura delle stesse. Tuttavia, con l’identificazione del biotipo si sono eliminati con certezza modelli di attivatori 2 che non sono adatti al paziente lasciandone a disposizione un sottoinsieme di tutti quelli disponibili. In questo senso, l’attivatore 2 così scelto è anche detto omeoattivatore.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, vi è poi una fase di verifica dell’equilibrio posturale del paziente che utilizza gli attivatori 2 scelti. In altri termini, si verifica l’equilibrio posturale del paziente mentre indossa ciascuno degli attivatori 2 selezionati con le fasi precedenti. Tale verifica, in particolare, viene svolta mediante appositi mezzi di misura dell’equilibrio posturale.
Si procede, quindi, con la selezione dell’attivatore 2 più indicato che corrisponde a quello con il quale l’equilibrio posturale rilevato è migliore.
È anche necessario rilevare la disposizione iniziale dei denti del paziente. Tipicamente si procede realizzando le impronte delle arcate e passandole direttamente allo scanner o passando allo scanner i modelli in gesso da esse ricavate, ma tale aspetto non deve essere considerato limitativo per l’invenzione. Secondo alcune varianti esecutive, peraltro, si procede prima con operazioni di rilassamento dell’apparato muscolare della bocca ad esempio mediante TENS, ma anche tale dettaglio non deve essere considerato limitativo per l’invenzione.
Una volta acquisita la posizione iniziale dei denti, si determina qual è la posizione finale degli stessi, ossia la posizione allineata e conformata secondo le arcate dentali in accordo con il biotipo del paziente.
Poiché posizione iniziale e finale dei denti delle due arcate possono essere molto differenti, il metodo dell’invenzione prevede una fase di determinazione di una pluralità di posizioni intermedie per ciascuna delle arcate dentali in modo da individuare una pluralità di coppie di posizioni intermedie, una per i denti dell’arcata dentale superiore ed una per i denti dell’arcata dentale inferiore.
Il numero di posizioni intermedie da individuare è personale e segue vie individuali del caso per cui non esiste un numero prefissato per raggiungere l’ideale ortodontico. Ogni caso ha una propria strategia e un proprio numero di posizioni intermedie.
Si ottiene quindi una sequenza di stimolatori orali 1 composti dall’integrazione di attivatori 2 della tipologia scelta con coppie di dime plastiche inserite nelle scanalature superiore e inferiore dell’attivatore 2. Tale sequenza di attivatori orali 1 identifica, di fatto, il percorso di riallineamento dei denti all’interno della più generale riconfigurazione dell’apparato orale. Questa fase di esecuzione può essere svolta con più metodologie, un esempio delle quali è la stampa 3D.
Si passa quindi all’esecuzione finale dello stimolatore orale 1.
Secondo la forma di esecuzione che si descrive, per ogni coppia di allineatori si procede inserendoli nelle rispettive scanalature 6, 8 dell’omeoattivatore 2 previo utilizzo di collanti o di un qualsiasi altro strumento in grado di favorirne l’accoppiamento stabile.
La sequenza di assiemi così ottenuti viene utilizzata per realizzare una sequenza di calchi in gesso, o in altro materiale, delle arcate dentali risultanti. Tali calchi verranno quindi utilizzati per l’esecuzione della sequenza di stimolatori orali 1 da utilizzarsi nel trattamento del paziente. L’utilizzo in sequenza di tali stimolatori orali 1, ciascuno per un predeterminato periodo di tempo, consente di modificare sia la conformazione mandibolare e mascellare che la posizione dei denti delle arcate dentali secondo la configurazione finale desiderata corrispondente al biotipo del paziente.
Tale conformazione, quindi, risulta vantaggiosamente stabile poiché quella propria del paziente secondo le sue caratteristiche psicofisiche.
Ciò consente, ancora vantaggiosamente, di far raggiungere al paziente una conformazione dell’apparato orale che risulta confortevole e tale da favorire e stimolare il suo benessere psicofisico.
Per quanto si sia detto che l’assieme attivatore-allineatori venga utilizzato per l’esecuzione di calchi, tale aspetto non deve essere considerato limitativo per l’invenzione. Secondo alcune varianti esecutive, infatti, l’accoppiamento tra l’attivatore 2 e gli allineatori viene realizzato in modo particolarmente stabile così da consentire a tale assieme di costituire lo stimolatore orale 1 immediatamente utilizzabile dal paziente.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, dopo la fase di accoppiamento stabile degli allineatori nelle scanalature 6 e 8 e prima della fase di realizzazione dei calchi, vi sono alcune fasi aggiuntive.
In particolare, vi è una fase di inserimento dell’accoppiamento allineatoriattivatore nella bocca del paziente. Si procede quindi a fare in modo che il paziente disponga la lingua in modo che la sua punta sia a contatto con la papilla interincisiva posta a livello palatale tra i due denti incisivi centrali superiori. A questo punto si inietta nella bocca materiale plastico biocompatibile per colmare la zona inferiore della bocca del paziente sottostante il pavimento della lingua. Quando il materiale indurisce esso risulta accoppiato per contatto all’attivatore 2 e costituisce la porzione linguale precedentemente descritta. Una volta estratto il tutto dalla bocca del paziente, l’assieme complessivo risulta quindi composto dall’omeoattivatore 2, dagli allineatori e dalla porzione linguale.
Alla luce di quanto precede, si comprende che lo stimolatore orale dell’invenzione ed il metodo per eseguirlo raggiungano tutti gli scopi prefissati.
In particolare, lo stimolatore orale ottenuto combina la riorganizzazione spaziale della mascella e della mandibola ed il riallineamento dei denti. Peraltro, esso combina anche l’educazione posturale della lingua.
A ben vedere, lo stimolatore orale dell’invenzione consente di riconfigurare l’apparato orale del paziente in modo che il riallineamento dei denti rimanga permanente o subisca, dopo il trattamento, al più movimentazioni impercettibili in quanto in armonia con la conformazione delle arcate dentali. Tale configurazione è particolarmente stabile poiché in accordo con il biotipo del paziente. Essa avviene, inoltre, con tempi di trattamento più rapidi rispetto ai tempi necessari con l’uso degli attivatori noti.
È sicuramente raggiunto lo scopo di ottenere uno stimolatore orale che dinamizza l'assetto dentale e lo pilota verso una conformazione spaziale coerente, la più confacente alle funzioni orali (ventilazione orale, masticazione, fonetica, deglutizione, suzione e gusto).
In particolare, lo stimolatore orale dell’invenzione consente di riconfigurare l’apparato orale di un paziente in modo che esso raggiunga una funzione orale e periorale, nonché una funzione estetica, confacente al biotipo costituzionale del paziente. In tal senso, le recidive sull’allineamento dei denti vengono limitate se non sostanzialmente annullate.
L’invenzione è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire dall'ambito di tutela del trovato definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Uno stimolatore orale comprendente un attivatore (2) avente un corpo (3) realizzato in materiale morbido con una sagomatura sostanzialmente a forma di U, sulla superficie superiore (5) di detto corpo essendo presente una prima scanalatura (6) suscettibile di ricevere al suo interno almeno una porzione dell’arcata dentale superiore di un paziente, sulla superficie inferiore (7) di detto corpo essendo presente una seconda scanalatura (8) suscettibile di ricevere al suo interno almeno una porzione dell’arcata dentale inferiore del paziente, caratterizzato dal fatto che detta prima scanalatura (6) comprende almeno una prima porzione (10) controsagomata sui denti dell’arcata superiore secondo una posizione desiderata di tali denti, detta seconda scanalatura (8) comprendendo almeno una seconda porzione (11) controsagomata sui denti dell’arcata inferiore secondo una posizione desiderata di tali denti.
  2. 2. Stimolatore orale secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che dette prima e seconda porzione (10, 11) sono in corpo unico con detto attivatore (2).
  3. 3. Stimolatore orale secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che dette prima e seconda porzione sono realizzate rispettivamente in un primo corpo aggiuntivo ed in un secondo corpo aggiuntivo accoppiati stabilmente rispettivamente in detta prima scanalatura e in detta seconda scanalatura.
  4. 4. Stimolatore orale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una porzione linguale sagomata destinata a disporsi nell’area sublinguale per mantenere la lingua del paziente in una posizione di maggior confort funzionale ed energetico.
  5. 5. Metodo di esecuzione di uno stimolatore orale (1) comprendente le seguenti fasi: − identificare il biotipo costituzionale di un paziente; − selezionare un attivatore (2) in accordo con detto biotipo identificato, detto attivatore (2) comprendendo una scanalatura superiore (6) ed una scanalatura inferiore (8) per accogliere almeno parzialmente rispettivamente l’arcata dentale superiore e l’arcata dentale inferiore del paziente; − identificare le posizioni iniziali dei denti di ciascuna delle arcate dentali del paziente; − identificare la posizione finale corretta che dovrebbero avere i denti delle arcate dentali del paziente anche sulla base di detto biotipo individuato; − individuare una pluralità di posizione intermedie tra detta posizione iniziale e detta posizione finale dei denti per ciascuna di dette arcate dentali in modo da individuare una pluralità di coppie di posizioni intermedie, una per i denti dell’arcata dentale superiore ed una per i denti dell’arcata dentale inferiore; − realizzare una pluralità di coppie allineatori ciascuna per una rispettiva coppia di dette posizioni intermedie; − inserire sequenzialmente dette coppie allineatori nelle rispettive dette scanalatura superiore (6) e scanalatura inferiore (8) di detto attivatore (2) in modo che il paziente, indossando per un predeterminato periodo di tempo ciascuno stimolatore orale (1) della sequenza di stimolatori così ottenuti, possa modificare la conformazione mandibolare e mascellare e la posizione dei denti delle arcate dentali secondo la configurazione finale desiderata corrispondente al suo biotipo.
  6. 6. Metodo secondo la rivendicazione 5, in cui dopo detto inserimento di una di dette coppie di allineatori in dette rispettive scanalature (6, 8) di detto attivatore, vi sono le seguenti fasi: − accoppiare stabilmente detti allineatori in dette scanalature (6, 8); − realizzare un calco in gesso delle arcate dentali adatte ad utilizzare detto accoppiamento tra detta coppia di allineatori e detto attivatore (2); − utilizzare detto calco in gesso per realizzare detto stimolatore orale (1) di una sequenza di detti stimolatori orali (1) corrispondente a detta sequenza di posizioni intermedie dei denti.
  7. 7. Metodo secondo la rivendicazione 5, in cui dopo detto inserimento di una di dette coppie di allineatori in dette rispettive scanalature di detto attivatore, vi è una fase di accoppiamento stabile di detti allineatori in dette scanalature per rendere detto stimolatore orale così ottenuto immediatamente utilizzabile dal paziente.
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